Per Spinazzola domani alle 10 le visite mediche a Villa Stuart

Confermate per domani alle ore 10 le visite mediche a Villa Stuart del primo acquisto di questa sessione di mercato, Leonardo Spinazzola, giocatore della Juventus. Operazione che si chiuderà uffcialmente con Luca Pellegrini promesso ai bianconeri


Il 2 luglio riunione tra i legali del proponente e l’avvocatura capitolina sullo Stadio della Roma

Secondo quanto riporta il giornalista di Radio Radio Alessio Di Francesco, sarebbe fissata per martedì 2 luglio una riunione tra i legali del proponente e l’avvocatura capitolina, nella quale si procederà alla scrittura della convenzione urbanistica per l’impianto di Tor di Valle.

 


Gerson non dà l'assenso ad un eventuale passaggio al Genoa

Gerson non accetterebbe il passaggio al Genoa. Questo è quanto fa sapere Sky Sport, in merito ad un'eventuale trattativa tra la Roma ed il club ligure. Il centrocampista brasiliano piace molto anche al Bologna, che ha in Walter Sabatini il suo mentore e probabilmente è quella la destinazione che gradirebbe maggiormente dopo l'esperienza a Firenze della passata stagione.


Schick non andrà in prestito al Marsiglia. La Roma pone il veto a questo tipo di trattativa

La Roma rifiuta di mandare Patrik Schick in prestito al Marsiglia. Questo è quanto riporta Sky Sport, in merito alla notizia di qualche giorno fa che vedeva il club francese interessato al centravanti ceco ma solo a titolo temporaneo avendo problemi di Fair Play finanziario e non potendosi così impegnare in operazioni troppo costose.


La Roma blocca momentaneamente la trattativa per Dzeko all'Inter. Non vuole Vergani ma uno tra Esposito e D'Ambrosio

La Roma non accetta Vergani come contropartita nell'affare Dzeko e la trattativa con l'Inter si è momentaneamente bloccata. Secondo quanto riporta il sito calciomercato.com, i giallorossi avrebbe chiesto il 2002 Esposito oppure Danilo D'Ambrosio.


Niente maxi scambio tra Juve e Roma ma si parla di uno scambio di giovani

Il maxi scambio tra Roma e Juventus non ci sarà. Secondo quanto riporta Sky Sport, il passaggio di Luca Pellegrini e Nicolò Zaniolo in cambio di Perin, Spinazzola ed uno tra Mandzukic, Higuain e Cuadrado non avverrà ma non è escluso che i 2 club possano portare a termine un'operazione tra elementi delle giovanili delle 2 squadre.


Roma, il ritiro della discordia

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Di sicuro, i primi a esultare sono stati i calciatori: sempre un piacere allungare le ferie e riorganizzarsi last minute non è certo un problema. Si fa, anche col sorriso. Poi, c'è anche chi, alla luce di tutto questo, non ha preso benissimo il fatto di aver dovuto fare il volo transoceanico per raggiungere Roma entro il 29 per le visite mediche, e parliamo di argentini e brasiliani soprattutto. C'è pure chi ha tagliato la testa al toro, ovvero Nzonzi, che non si è presentato proprio. Ma questo è. La Roma ha deciso di rinunciare al ritiro di Pinzolo, all'improvviso. La sera prima si va, kit pronto per calciatori e dipendenti, il giorno dopo no, tutto al mare. Fonseca ci ha messo del suo, condividendo le sue necessità con i dirigenti: hanno valutato e capito che aveva poco senso andare in Val Rendena con pochi giocatori a disposizione e magari con lo strascico di qualche (ultima) cessione mal digerita, che sarebbe servita solo ad avvelenare (ancor di più) il clima montanaro. Mettiamoci pure che a Trigoria, dopo una serie di colloqui-sollecitazioni corpose con la Uefa, hanno ormai quasi la certezza che il preliminare di Europa League non si farà. E quindi, che motivo c'era di lavorare dal 29 giugno? Zero.

CONSEGUENZE - Meglio allungare di qualche giorno, pagare una penale salata e cominciare la stagione con le idee più chiare e una rosa, forse, più definita-definitiva. Di certo non l'hanno presa bene in Trentino. Il sindaco di Pinzolo, Michele Cereghini, ieri mattina a ReteSport, ha subito preso posizione. «La rinuncia della Roma al ritiro in Val Rendena ci addolora. Il contratto è stato firmato con la nostra organizzazione turistica da poco tempo e avevamo estrema sicurezza dell'arrivo della squadra. Eravamo tranquilli fino a ieri sera». Contratto firmato a fine campionato, con davanti lo spettro del preliminare di Europa League il 25 luglio. Poi, questa certezza non c'è più stata e il piano è stato cambiato. Penalizzati tutti coloro che avevano prenotato un albergo a Pinzolo, a cui la Roma, come specificato nel comunicato di ieri mattina, penserà in qualche modo. Per questo a Trigoria è stata creata una casella e-mail dedicata agli abbandonati di Pinzolo che vorranno mettersi in contatto con il club: si potrà scrivere a pinzolo@asroma.it inviando i dati di conferma del soggiorno e saranno contattati direttamente dalla società, che potrebbe studiare qualche forma di risarcimento. Lì poi, si valuterà. Intanto la Roma dovrà pagare la penale all'ente della Val Rendena. «Non si tratta soltanto di pagare delle penali: la Roma ci ha chiesto la disponibilità ad ospitarla soltanto all'ultimo minuto e abbiamo lavorato tantissimo per avere i giallorossi qui. Sarà l'ente turistico del territorio a valutare possibili azioni nei confronti della società. Le aspettative del territorio erano ben altre. Anche i tifosi romani che si erano impegnati già per seguire la squadra saranno molto delusi. Anzi: dico ai tifosi giallorossi che volessero visitare comunque la Val Rendena che noi saremo pronti ad accoglierli lo stesso e sarebbero i benvenuti. La nostra delusione riguarda solo la Roma come società», la chiosa del sindaco.

IL PROGRAMMA - La Roma adesso ha imposto un nuovo rompete le righe. Non c'è certezza nemmeno sul nuovo appuntamento: il 5 in caso di preliminari, 6-7 o 8 in caso contrario. Insomma, non prima del 5 luglio a Trigoria. Tutto il resto è in divenire: dall'ipotesi altro ritiro montanaro fino a soggiorno a Boston, nessuna ipotesi è stata per il momento presa in considerazione. Amichevoli sì, quelle si faranno. Con chi? Non si sa.

 


Svendite di giugno: Manolas al Napoli ma arriva Diawara. Frenata su Dzeko

LEGGO - BALZANI - I saldi iniziano il 6 luglio, ma a Trigoria (causa chiusura di bilancio al 30 giugno) rischiano di essere anticipati. In pochi giorni, infatti, la Roma si appresta a cedere in ordine sparso: Dzeko, Manolas, El Shaarawy e Nzonzi. Per il bosniaco ieri sembrava essere arrivata la svolta decisiva nella trattativa con l'Inter, ma il giovane Vergani dell'Inter ha rifiutato i giallorossi che lo avrebbero come contropartita oltre a 10 milioni. Si ragione su altri due della Primavera interista: Adorante o Pompetti.. La forbice di 10 milioni sarà parzialmente compensata dall'inserimento del cartellino di Vergani, attaccante 2001 della Primavera interista oltre a 10 milioni. Nel frattempo si continua a trattare con lo Shanghai Shenhua per El Shaarawy. L'offerta da 15 milioni a stagione pare aver convinto il Faraone, ma ne servono 18 per strapparlo alla Roma.

Ieri, inoltre, è arrivata la fumata bianca per Manolas che passa al Napoli in cambio di Diawara (18 milioni più 2 di bonus) e una somma cash di 16 milioni, ma le due operazioni dovrebbero essere separate nella contabilità. Cessioni eccellenti per sistemare il bilancio. Decisamente meno rimpianti verrebbero alimentati da quella di Nzonzi per il quale è andato in scena un vero e proprio giallo. Il francese ha disertato le visite mediche con la Roma e si è imbarcato per un volo verso Ginevra. Il club lo multerà e sta cercando acquirenti. In prima fila il Lione. La sorella però lo difende su Instagram"Mio dio, alcune persone sono davvero pazze. Gli allenamenti sono stati posticipati alla prossima settimana! Ora possiamo partire? Lo dovreste sapere se siete tifosi".

Non solo cessioni però. Oltre a Diawara e a Veretout (che oggi darà una risposta anche se il Napolisembra in pole) in difesa è vicino Mancini dell'Atalanta. Dalla Juve potrebbe arrivare Perin chiuso da Buffon, a prescindere dall'affare Zaniolo che al ritorno dalla vacanze incontrerà Petrachi. In attacco si valutano Taison dello Shakhtar e Lammers del Psv. Capitolo Barella: l'offerta della Roma (35 più Defrel) piace al Cagliari, ma il ragazzo vuole solo l'Inter.


Niente Pinzolo per la Roma, tutti a Trigoria dal 5 luglio

LEGGO - BALZANI - La stagione della Roma è già iniziata. Anzi no. Il dietrofront, improvviso ma non troppo, è arrivato prima ancora di far scendere in campo la squadra agli ordini di Fonseca. Il club, infatti, ha annullato a meno di 72 ore dalla partenza il ritiro di Pinzolo e di conseguenza pure le sedute a Trigoria in questo bollente fine giugno. Una decisione presa in comune dal nuovo tecnico e dalla dirigenza durante una riunione tecnica andata in scena 5 ore dopo la fine delle visite mediche a Villa Stuart. Troppi pochi i giocatori realmente a disposizione, troppo stretti i tempi. La decisione è arrivata prima dell'ufficialità della squalifica del Milan che manderebbe la Roma direttamente ai gironi di Europa League. Fonseca non ha voluto correre il rischio di compromettere la preparazione atletica. Scelta saggia. Il raduno è così posticipato: al 5 luglio in caso di preliminari, al nove in caso di squalifica dei rossoneri. E i giocatori liberi di tornare in vacanza. Il ritiro in Trentino era programmato dal 29 giugno al 7 luglio.

A comunicarlo era stata la società meno di due settimane fa. Nel frattempo proprio a Pinzolo era stato allestito tutto a tempo record per ospitare squadra e tifosi. Ieri ecco il nuovo comunicato a firma Fienga in cui si annunciano risarcimenti ai tifosi: "Non è stato semplice prendere questa decisione e chiediamo scusa al comune di Pinzolo. Comprendiamo il disagio dei tifosi che avevano già prenotato viaggio e alloggio a Pinzolo e stiamo cercando la soluzione migliore che possa alleviare il dispiacere causato da questa comunicazione giunta in ritardo". Per questo la Roma ha creato una casella e-mail adibita al rimborso. Al sindaco di Pinzolo, Cereghini, però le scuse non bastano: "Fino a ieri (martedì, ndr) ci davano il massimo delle garanzie poi ci hanno chiesto scusa come se fosse una scampagnata. Non si gestiscono così le cose e non basta pagare la penale. Capiremo come muoverci per avere un risarcimento".

 

 


Per una volta la colpa non è di Pallotta

LEGGO - LOBASSO - Piove sul bagnato in casa Roma, ma questa volta Pallotta non c'entra. La storia della rinuncia del Milan all'Europa League, certa, certissima ma ancora senza l'ufficialità dell'Uefa, rende tutto più complicato. Ballavano due settimane di vacanza in più per i giocatori della Roma e, alla fine, il club ha rinunciato al ritiro di fine giugno a Pinzolo.

Che altro avrebbe dovuto fare il club? Andare ad allenarsi con pochi titolari e tanti baby fino al 9 luglio in Trentino? Inutile. Meglio rinunciare, pur sapendo che a Pinzolo non l'avrebbero presa bene e che nemmeno i tifosi, tutti quelli che avevano già prenotato per seguire la squadra, avrebbero fatto salti di gioia. Anzi, sull'argomento i social la dicono lunga sull'atmosfera tesa e aspra che c'è attorno alla Roma. Ma questa volta Pallotta non c'entra. Il caos ritiro è solo una coincidenza. Hai visto mai che questo riposo aggiuntivo farà bene a squadra e ambiente?


Il Milan aspetta, ma c’è pessimismo: si avvicina l’esclusione dalla Uefa

IL MESSAGGERO - RIGGIO - Il Milan è ancora in attesa della possibile esclusione dall’Europa League. La posizione dell’Uefa è sempre la stessa: il pronunciamento della sentenza non può passare da un accordo tra Nyon e il club rossonero. Sono due i percorsi possibili: la trasformazione del ricorso del Milan al Tas da procedura ordinaria a ricorso d’urgenza oppure il ritiro dell’appello rossonero davanti agli arbitri di Losanna. I legali di Elliott non si sono ancora pronunciati pubblicamente, anche perché dopo la fuga in avanti delle ultime due settimane, non seguita da passi avanti ufficiali di Uefa e Tas, adesso il clima sembra cambiato. Di certo c’è che la Camera Giudicante non ha voluto pronunciare la sentenza nel timore che un nuovo ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport avrebbe ulteriormente complicato lo scenario. Quindi ha preferito sospendere il suo giudizio.

In via Aldo Rossi si aspettano la sentenza definitiva entro inizio luglio, intorno al 3-5.Roma e Torino - che stanno sollecitando una risposta in tempi brevi - attendono con trepidazione le decisioni di Tas e Uefa. Perché in caso di esclusione del Milan, i giallorossi saranno qualificati alla fase a gironi e i granata al turno preliminare, in programma il 25 luglio (il ritorno è il primo agosto)


Qatar 2022, pressioni per Totti ambasciatore

IL MESSAGGERO - Le vacanze a Ibiza con Ilary aiuteranno Francesco Totti a schiarirsi le idee in vista del futuro, dato che dal 17 giugno la Roma non è più tra sue priorità. L’ex dirigente ha lasciato l’incarico tra le polemiche e sta vagliando tutte le proposte recapitategli in questi giorni. Il sogno è quello di restare a stretto contatto con il campo, ma per farlo dovrebbe accettare l’offerta di qualche squadra di Serie A: le prime a farsi sotto sono state la Sampdoria di Massimo Ferrero (suo grande ammiratore) e la Fiorentina, dove ritroverebbe Pradè e Montella.

LE VOCI - Ma la pista più calda porta al Qatar che vorrebbe nominarlo ambasciatore dei Mondiali del 2022. All’interno del comitato organizzatore - riferisce Adnkronos - ci sarebbe una “forte pressione” per convincere il governo a eleggere Totti, ma sono in atto alcune resistenze esercitate da altre nazioni che vorrebbero in quel ruolo un loro rappresentante. Di certo c’è che la popolarità di Francesco nei paesi arabi è alle stelle e un suo coinvolgimento nel Mondiale renderebbe l’evento ancora più celebre. L’altra strada è dipinta d’azzurro ed è quella che sta tracciando il presidente della Figc Gabriele Gravina che in più di un’occasione ha aperto le porte al campione del mondo: «Aspetto un cenno da lui. La Figc è la casa della memoria e della storia. La Federazione non può non accettare l’idea di avere grandi campioni come Totti, De Rossi, Buffon, Vialli o Baggio».