D'Aversa: "Complimenti ai ragazzi. Risultato giusto"

Roberto D'Aversa, tecnico della Sampdoria, ha parlato ai media al termine del match pareggiato contro la Roma:

D'AVERSA A DAZN

La partita?
"Sinceramente credo che nel primo tempo la mia squadra ha giocato meglio rispetto al secondo: cercavamo la costruzione dal basso, i ragazzi mi hanno fatto arrabbiare nel secondo tempo dove si è smesso di giocare. Bisogna anche capire il valore dell'avversario, per cercare di portare a casa un risultato positivo. Se avesse segnato Candreva staremmo probabilmente parlando di un risultato diverso. Complimenti ai ragazzi nonostante siamo andati sotto, si è recuperato una partita e alla fine il risultato è giusto".

Un bilancio di queste prime 19 giornate?
"Non posso incidere sui fattori esterni, non ho mai creato alibi alla squadra ma per gran parte del campionato non abbiamo avuto Gabbiadini, Torregrossa e Damsgaard. Se si guarda l'intero girone si può fare sempre meglio, ma dall'obiettivo che ci siamo prefissati a Salerno i ragazzi stanno facendo bene".

Quanto è stato bravo D'Aversa a compattare il gruppo? I leader?
"L'importanza del capitano è a prescindere se va in campo o subentra. E questa sera Quagliarella ha mostrato il suo spessore. Nei momenti di difficoltà i ragazzi hanno mostrato il loro valore, e in questo periodo stanno dimostrando di essere uomini veri. E' merito loro e anche di una società che non ci fa mancare nulla nonostante quello che stiamo passando. Da parte nostra c'è gratificazione. Questi ragazzi non smettono mai di stupirmi".

Squadra totalmente concentrata sul campo, nonostante quello che sta succedendo. Mi è piaciuta la linea difensiva, Colley in particolare.
"Si sono ben comportati a parte qualche circostanza nel primo tempo, dove la Roma faceva una partita d'attesa facendoci forzare la giocata. Colley regge l'urto di giocatori veloci. Abbiamo iniziato con Silva che ha giocato al 50%, Ekdal che si è stirato e con alcune situazioni dove altri ragazzi probabilmente non avrebbero giocato. Mi gratifica il risultato, che è sempre la conseguenza di un atteggiamento di non mollare".

Gabbiadini?
"E' un giocatore molto importante che dà equilibrio, spesso lo sacrifico sul costruttore di gioco della squadra avversaria. E' sempre molto impegnato, lega centrocampo e attacco. E diventa devastante dove l'avversario lascia buco tra i reparti soprattutto con le difese a 5, è bravo a lavorare dietro alla linea dei centrocampisti. Ci è mancato e i risultati si sono visti".

Gli esterni? Abbiamo visto Candreva a sinistra.
"Prediligo gli esterni a piedi invertiti. Stasera sono stato obbligato, avendo solo Ciervo e mi sembrava eccessivo facendo partire dall'inizio, e a un certo punto ho dovuto mettere Candreva sulla sinistra. Candreva ha qualità, rientrando credo possa essere più devastante".

D'AVERSA IN CONFERENZA STAMPA

Un piano partita perfettamente riuscito.
"Credo che per quanto riguarda noi abbiamo fatto meglio nel primo tempo, quando abbiamo cercato di costruire dal basso. Nel secondo ci aspettavamo il ritorno della Roma, credo che il risultato sia giusto anche se siamo andati sotto, abbiamo avuto la palla gol più clamorosa sullo 0-0. Nonostante lo svantaggio e le difficoltà per i giocatori persi, dobbiamo essere più che felici".

Mourinho ha detto che voi non volevate giocare e che siete venuti qui per il pareggio.
"Non commento le parole di Mourinho".

L'obiettivo era questo o avevate uno spirito diverso?
"Il nostro spirito è sempre quello di giocarcela a viso aperto. Nel primo tempo la Roma ha fatto attesa, cercando la ripartenza; se lasciavano i difensori liberi, non vedevo il motivo per forzare la giocata. Credo che se si analizza la partita, uno vuole sempre vincere, ragionando sulle qualità dei propri giocatori e degli avversari".

La Roma aveva tantissimi attaccanti, sentivate di poter pareggiare? Un commento su Falcone?
"È molto importante avere un portiere che dà sicurezza, nonostante fosse per lui la seconda partita, la prima di campionato in uno stadio dove il pubblico è stato numeroso. Devo dire che ha lavorato bene, ha fatto un'ottima gara e ha trasmesso sicurezza. Quando vai sotto con una squadra come la Roma, che ha giocatori di gamba e puoi concedere campo aperto, loro potevano farti male. I ragazzi sono stati bravi, le palle inattive fanno parte del calcio e determinano. La Roma ha struttura".

La Samp ha trovato continuità?
"Quando ci sono delle assenze non bisogna crearsi alibi, bisogna ragionare su chi scende in campo e può determinare, come Falcone e i ragazzi che sono subentrati. Il nostro calendario ci ha visto affrontare tutte le migliori nella prima parte del campionato, le assenze vanno a incidere sulle prestazioni. Tenevamo a fare un risultato importante contro una grande squadra, non era semplice. A volte fare risultati positivi contro grandi squadre porta positività e sicurezza nei propri mezzi. Meritavamo qualche risultato positivo con una grande".

Gabbiadini?
"È mancato, è un giocatore importante per l'equilibrio della squadra. Ogni allenatore vuole un giocatore che aggredisca la prima costruzione avversaria, quando un attaccante partecipa alla fase difensiva si dice che un attaccante non è lucido sottoporta, Manolo è l'esempio lampante che si possono fare entrambe le fasi. È stato bravo Fabio a farsi trovare sul secondo palo, Candreva non è stato fortunatissimo".


Mourinho: "Meritavamo di vincere, ma per me partita bruttissima"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro la Sampdoria:

MOURINHO A DAZN

Tutta la voglia di vincere nelle sue scelte, avevate trovato il gol con pazienza. Quanto rammarico c'è?
"Non credo con pazienza. Non abbiamo giocato bene, meritavamo di vincere soprattutto per il secondo tempo, prima dell'1-0 e dopo l'1-1 abbiamo giocato con intensità e creato situazioni di dominio. Ma per me è una partita bruttissima: la squadra che voleva vincere non ha giocato bene per niente, la squadra che non voleva vincere ha fatto la partita che voleva e sono stati premiati con un punto".

Squadra stanca?
"Magari, è normale che sia così, anche per gli avversari. La Samp non ha una rosa per cui il suo allenatore può fare due squadre diverse. Ma nel secondo tempo non ho avvertito questa stanchezza, nel primo tempo invece sì, vedevo una squadra lenta con la palla e senza, con mancanza di concentrazione, abbiamo perso troppi palloni in modo facile. Tante volte questi errori sono dovuti alla stanchezza e alla mancanza di qualità. Meritavamo più di un punto, meritavamo di vincere ma abbiamo giocato male".

Quali difetti non vorrebbe più vedere dei giocatori nel girone di ritorno?
"Prima della partita ai giocatori che possono giocare bene o male, vincere o non vincere, ma ci sono cose che quando prendi non puoi perdere mai. Con l'Atalanta abbiamo avuto coraggio di giocare, la voglia di pressare e vincere tutti i livelli, di giocare veloce e il rammarico oggi è non aver visto questo tipo di atteggiamento. Magari c'è un po' di stanchezza, che mi sembra normale. Non voglio essere troppo critico con i miei, sono sempre al loro fianco ma non abbiamo giocato bene. Dall'altra parte c'era una squadra che non voleva giocare, non vorrei fosse una critica al mio avversario. Ma hanno preso tempo, hanno fatto questo tanto volte. Per una squadra che non gioca bene e non sta tranquilla nel gioco aiuta. Dopo l'1-1 solo una squadra di nuovo voleva vincere e loro si son messi dietro, sono felici del punto quindi auguri a loro per questo".

Sta pensando in prospettiva: con il rientro di Pellegrini pensa di restare con questa disposizione o cambierà qualcosa?
"Vediamo, l'importante è che torni Pellegrini. Se tutto va bene e non succede niente in questo periodo di Natale, parlo di Covid per la gente che viaggia, penso che solo Spinazzola sarà indisponibile".

Per riassumere questo girone d'andata con un post su Instagram, che foto e che didascalia sceglierebbe?
"Un post normalissimo perché la nostra mi sembra una classifica normalissima. Inter, Milan, Juve e Atalanta sono davanti. Quindi il post non sarebbe fantastico e non sarebbe da un milione di like, sarebbe un post normalissimo perché la nostra classifica è normalissima".

MOURINHO A ROMA TV+

"Per me è stata una partita orribile, la squadra che voleva vincere non ha giocato bene e la squadra che non voleva vincere ha fatto il suo gioco e va via felice con il punto, però per dominio, soprattutto nella parte finale del match, avremmo meritato di vincere. Non abbiamo giocato bene però, per niente".

Cosa è mancato secondo lei?
"All'inizio del match era facile capire che la squadra non era intensa, né con palla né senza, difficoltà a pressare, senza quella freschezza, poi la palla si perdeva troppo facilmente, difficoltà nel prendere le linee insieme, mi è sembrata una squadra un po' stanca, poi nel secondo tempo con i cambi siamo migliorati, abbiamo creato di più, anche dopo l'1-1, che viene fuori dal contesto del gioco perché dopo il vantaggio sembrava una gara in controllo. Quando c'è 1-0 c'è sempre questa possibilità. Davvero, se io sono a casa a vedere questa partita dopo 10 minuti cambio subito, chi voleva giocare lo ha fatto male e chi non voleva giocare non lo ha fatto. Partita brutta".

MOURINHO IN CONFERENZA STAMPA

Cosa è mancato oggi?
"Principalmente il primo tempo. Abbiamo avuto difficoltà su tutti i livelli, la squadra sembrava stanca, non concentrata al massimo. Troppa difficoltà nel pressare e nel tenere le linee alte. Troppi errori con e senza palla, poca iniziativa. Solo Zaniolo nel primo tempo ha giocato con reattività e intensità. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Siamo stati più intensi, abbiamo cambiato la posizione di Mkhitaryan e creato occasioni, potevamo segnare prima e dopo il gol di Shomurodov. È molto difficile affrontare una squadra che non vuole giocare e che ha fatto bene per prendere il suo punto. Sul piano del gioco è colpa nostra, ci è mancata qualità".

Come sta Abraham?
"Sta male, il problema è alla caviglia. Ho visto solo il sangue, niente più. Non riusciva a camminare. Lui voleva provare a continuare, ma non era possibile. Non penso sia grave, ma sicuramente non sta bene".

Il gol subito?
"Non l'ho visto, era troppo lontano da me. Non l'ho rivisto in tv, non so se abbiamo perso qualche duello individuale. Di solito difendiamo bene con qualche giocatore a uomo e altri a zona".

Aveva chiesto maggiore pressione nel primo tempo e i giocatori non riuscivano a farlo?
"La Sampdoria ha abbassato tanti giocatori in fase di costruzione. Non creava pericoli, ma cercavano di allungare la nostra squadra. La verità è che avevano la palla, ma senza creare pericoli. Hanno solo dato instabilità a noi. Nel secondo tempo abbiamo cambiato atteggiamento e senza giocare bene abbiamo creato delle opportunità".


Roma vs Sampdoria 1-1 | La Roma spreca troppo e non va oltre il pari

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Cristante, Mkhitaryan, Vina; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Darboe, Bove, Zalewski, El Shaarawy, Felix, Perez, Shomurodov, Borja Mayoral.
Allenatore: Mourinho
Indisponibili: Pellegrini, Spinazzola.
Squalificati: -.

SAMPDORIA (4-4-2): Falcone ; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello; Candreva, Ekdal, Silva, Askildsen; Gabbiadini, Caputo.
A disposizione: Audero, Ravaglia, Ferrari, Murru, Chabot, Dragusin, Thorsby, Yepes Laut, Depaoli, Quagliarella, Torregrossa, Ciervo.
Allenatore: D’Aversa.
Indisponibili: Damsgaard, Ihattaren, Verre, Vieira.
Squalificati: -.

Arbitro: Giacomelli.
Assistenti: Di Gioia e Raspollini.
Quarto Ufficiale: Maggioni.
Var: Massa.
Avar: Lo Cicero.


Atalanta vs Roma 1-4 | Detto, fatto. La Roma è andata a Bergamo per vincere

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Pezzella; Ilicic, Pasalic; Zapata.
A disposizione: Sportiello, Rossi, Demiral, Maehle, Koopmeiners, Pessina, Zappacosta, Lovato, Miranchuk, Malinovskyi, Piccoli, Muriel.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

AS ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Cristante, Mkhitaryan, Vina; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Ibanez, Calafiori, Villar, Diawara, Bove, Darboe, Perez, Zalewski, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.

Arbitro: Irrati.
Assistenti: Alassio e Zingarelli.
Quarto Ufficiale: Colombo.
Var: Nasca.
Avar: Tolfo.


Mourinho: "Complimenti ai ragazzi, spirito fantastico"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match vinto contro l'Atalanta:

MOURINHO A DAZN

Oggi forse la più bella Roma della stagione, d'accordo?
"Sì, spirito fantastico. I giocatori sapevano che con l'Atalanta non puoi essere mai in controllo per 90' e ci sono periodi in cui soffrire. La squadra è stata forte su tutti i punti di vista, l'arbitro è stato bravissimo per il modo in cui gioca l'Atalanta, per il pubblico con tanta pressione, serviva un arbitro così d'esperienza. Noi bravissimi, con tanta consapevolezza dei pericoli in area. Abbiamo interpretato bene il modo di uscire e creare loro danni. Complimenti ai ragazzi. Uno come Karsdorp ha i parastinchi distrutti, era in difficoltà ma sapeva che in panchina non c'era nessuno per il suo ruolo, si è sacrificato. Poi dopo 19 mesi che la Roma non vinceva contro una big, ora sono 20 minuti che non si vince contro una squadra da top 5".

Ora si può guardare a quelli davanti?
"Possiamo guardare, ma possiamo guardare anche la panchina con giocatori giovani inesperti. Una cosa è fare cambi e migliorare la squadra e un'altra fare cambi di emergenza. Dobbiamo anche recuperare i giocatori che sono infortunati, però questa mentalità di oggi deve essere importante per i giocatori. Quando affronti una squadra di questo livello, Atalanta e non voglio neanche parlare dell'Inter che è ad un livello che non si può paragonare, per fare punti contro di loro non basta l'organizzazione tattica e il lavoro tattico, ma serve anche un carattere che oggi i giocatori hanno avuto. Oggi scherzano con i giocatori prima della partita sul terremoto, che non ho sentito: dovevamo essere noi a sorprendere tutti, soprattutto quelli che tutti i giorni ci ricordavano che da mesi, anni e giorni che non vincevamo contro una grande. Ora (guardando l'orologio, ndr) non vinciamo da 22 minuti e mezzo".

L'unico difetto che la Roma ha avuto in questo periodo è stata la rosa corta e manca un giocatore che segni tanto. Ma lo avete ed è Abraham, può fare 20 gol all'anno?
"Certo, perché lo faceva in Inghilterra. Non mi sono mai preoccupato per i gol, ma la mia preoccupazione era che lui dovesse interpretare lo spirito di una squadra che non domina il campionato. Lui viene da una cultura in cui la sua squadra ha sempre la palla ed è sempre superiore, lui gioca bene e fa gol. Da noi un attaccante che gioca bene non deve solo far gol ma tante altre cose. Quando oggi eravamo in blocco difensivo basso e non si poteva rischiare nella prima fase, era importante avere un uomo che vince duelli con gente come Palomino e Toloi, è cresciuto tanto in questa dimensione di gioco. Non mi preoccupa, farà più gol sicuramente".

Ha attirato la mia attenzione il movimento di Veretout che si sganciava.
"Fantastico. Mkhitaryan aveva una missione difensiva più difficile di Jordan. Per pressare i loro tre difensori nel primo tempo Mkhitaryan doveva saltare Toloi e continuare sul terzo a destro. Dall'altra parte Zaniolo faceva pressione al terzo di sinistra, Jordan era più posizionale e la freschezza di uno era diversa dall'altro. Jordan ha sfruttato bene il movimento. Mi è piaciuta davvero la squadra, che non si sentiva molto ad agio nei movimenti di difficoltà e sofferenza nel gioco. In difficoltà non eravamo bravi, c'è stata un po' di crescita ed oggi è stato fantastico vedere questa evoluzione, il modo in cui abbiamo sofferto e siamo entrati nella ripresa bene dopo il gol al 46' del primo tempo. La squadra è rientrata forte, abbiamo giocato veramente bene. Questa vittoria significa un passo in avanti a livello di mentalità".

Zaniolo?
"Penso che il gol per lui sia importante, ma guardo le cose che sembrano piccoli. Ha avuto un giallo presto e un Nico senza testa e troppo emotivo sarebbe finito fuori e lo avrei dovuto cambiare. Lui ha saputo stabilizzarsi, ha interpretato molto bene il gioco. Mi è piaciuto la sua stabilità emotiva e interpretato il gioco".

CONFERENZA STAMPA MOURINHO

 

Partita che rappresenta la svolta della stagione considerato l'avversario che avevate di fronte? C'era Dzeko in tribuna
"Non sto pensando alla classifica e all'importanza dei 3 punti, ma più alla trasformazione nella mentalità di una squadra a cui la stampa romana non ha mai fatto dimenticare da quanti mesi, ore, minuti e secondi non vinceva una partita contro una big. Questo per me è la cosa più importante, è un cambio di mentalità. Saper giocare contro una squadra di alto livello significa saper soffrire, saper essere umili, saper affrontare le difficoltà. In partite simili non sei mai in controllo del match: abbiamo saputo soffrire, in modo organizzato. Per me siamo stati fantastici, anche il fatto di andare nello spogliatoio sul 2-1. La squadra è entrata in campo nel secondo con maggiore consapevolezza e stabilità, è la cosa che mi è piaciuta di più. Questa deve essere la svolta: al di là dei punti e della classifica serve questa mentalità. Karsdorp ha avuto una gran difficoltà, sapevo che in panchina non avevo un giocatore di ruolo con cui sostituirlo ma è rimasto lì per 95', anche Smalling non era al 100%, Ibañez lo stesso. A centrocampo hanno pedalato tutti senza fermarsi, i ragazzi in attacco hanno fatto un grande lavoro. Hanno parlato di gol importanti per Abraham e Zaniolo ma non voglio sapere di gol e assist, voglio sapere della mentalità. Ora ci sarà una sfida importante con la Sampdoria".

 

Ieri ha parlato della programmazione dell'Atalanta, lei si vedrebbe su una stessa panchina per 6 anni?
"Nella Roma sì. Sono venuto qui e ho fermato per 3 anni, non bastavano un anno e mezzo o due. E' un tipo di progetto che mi piace, ma serve qualcosa di più. Ora siamo limitati, se questo poco di più arriva in ogni finestra di mercato, unito al lavoro quotidiano e alla crescita dei nostri giovani, fra 2-3 anni possiamo far bene. Guardate l'Atalanta, hanno Piccoli che è un giovane forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. I nostri ragazzi sono scelti quando qualcuno è indisponibile per infortunio. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l'Atalanta, una squadra da zona Champions".

È un assist all'Inter?
"Secondo voi hanno bisogno di assist? L'Inter non ne ha bisogno, ha già una gran rosa".

L'ha preparata così?
"Abbiamo preparato la partita per vincerla. Ho rischiato tanto, oggi potevamo essere qui a ridere di me. L'Atalanta sarà sempre l'Atalanta, per tutto il loro modo di essere, sarà una squadra sempre così, che dominerà sempre".

 


Abraham: "Non so cosa dire, che vittoria"

Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato ai media dopo la vittoria contro la l'Atalanta:

ABRAHAM A DAZN

Due gol, una grande prestazione e una vittoria contro una grande. Giornata perfetta.
"Che vittoria, non so cos'altro dire. In tanti avevano dubitato di noi e avevamo parlato di una missione impossibile per noi. Basta, si può vedere la reazione di tutti alla fine".

L'abbraccio con Mourinho?
"Erano emozioni a fior di pelle. Era una vittoria imporante per noi come squadra, non ci siamo parlati, parlava l'abbraccio".

Quanto sei felice per Zaniolo?
"E' bastato vedere come abbiamo festeggiato il suo gol. Ha passato un momento non facile, mi trovo bene a giocare con lui".


Gasperini: "Abbiamo fatto errori tecnici, molti per merito della Roma"

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro la Roma:

GASPERINI A DAZN

Oggi abbiamo visto qualche errore di troppo tecnico e di scelte. Come si legge questa gara?
"Non era facile, la Roma chiudeva bene tutto. Abbiamo fatto errori e altre cose bene. L'ennesimo gol preso a freddo, gol così ti mettono in difficoltà contro squadre di valore. Ma nell'arco della partita la squadra ha ripreso, nel secondo stava giocando ad una porta. Ma quell'episodio lì cambia tutto, prima del 3-1. Se Palomino tocca il pallone cambia tutto, fateci vedere che l'ha buttata dentro e allora va bene. Questa è autorete di Cristante (vede le immagini, ndr). Palomino dice di non averla toccata. Come si fa al video ad interpretare questa roba diversamente? L'arbitro ha detto che Palomino l'ha deviata. Poi magari la Roma vince lo stesso ma è un'altra partita con l'Atalanta in grande condizioni in quel momento. L'arbitro ha dato gol, state attenti. E' stato segnalato il gol di Palomino in fuorigioco, è una cosa diversa. Se Palomino ha toccato la palla è fuorigioco, altrimenti per l'ennesima volta ricambiano regolamento. Abbiamo fatto errori tecnici, abbiamo sbagliato qualche appoggio e tiro e qualche situazioni, anche molto per merito della Roma per come si è difesa. Ma per 20 minuti del secondo tempo c'era una squadra che spingeva e una che faticava ad uscire. Senza togliere meriti alla Roma, questa roba qui va spiegata. E' difficile con le immagini televisive a dare una spiegazione che non esiste. Questa roba qui toglie credibilità. Le immagini determinano, dove la prende Palomino? Ma che roba è? Non lo tocca neanche Cristante, è dietro, ma non parliamo. Mettano la faccia gli arbitri, vengano qui a parlare come faccio io dopo il 4-1. Qui ne vale la credibilità del calcio. Ragazzi non vi arrampicate sugli specchi, non voglio giudici di parte. Voglio giudici ufficiali. Se è così deve essere così sempre. Ma questa qui è una cosa che non sta in piedi. Altrimenti stiamo sempre lì al giochino se disturbava, ma di che parliamo. Se è fuorigioco questo, dopo lo sarà sempre".

CONFERENZA STAMPA GASPERINI

"L'arbitro ha dato il gol, poi gli hanno detto che era fuorigioco. Poi rivedendo le immagini abbiamo visto che la palla l'ha presa Cristante. Se poi cercano sempre di girarla, Palomino è alle spalle e nemmeno lo tocca. Che venga gente qualificata a spiegare l'episodio, magari mi convincono. Non devono dare spiegazioni a me, ma a tutti. Le telecamere sono implacabili, non c'è possibilità di sbaglio. Se hanno una telecamera che dice che l'ha toccata Palomino, ma il giocatore l'ha detto subito".

Quanto ha pesato?
"Abbiamo preso due brutti gol, il terzo ha chiuso. Noi ci abbiamo messo degli errori, ma a un certo punto giocavamo a una porta. Avevamo raggiunto il pareggio, poi magari vince la Roma, ma questa cosa è inspiegabile. Con più persone che vedono questo episodio e mi levano il gol, devono venirmelo a spiegare. Poi se è fuorigioco lo diventa sempre, poi fa giurisprudenza".

Le polemiche della maglia di Natale?
"Non so di cosa stai parlando. Pensavo fosse una cosa a fondo benefico, come tutti gli anni. Sicuramente ci sono stati degli errori, ma non è la Mole. L'unica cosa che dispiace è che in una partita importante si fa attenzione ad altre cose qui a Bergamo. Noi non ci siamo sentiti coinvolti".

Quanto dà fastidio perdere col 70% di possesso palla?
"Dà fastidio in questo modo, è inspiegabile, sono episodi troppo eclatanti, vanno spiegati, non è la prima volta in campionato. Ormai è andato, io non riesco a capire. Non capisco il gol annullato a Djimsiti con la Fiorentina, sono punti e cambiano le cose. Questo episodio qua è incomprensibile. Domani vedremo tutto quello che abbiamo sbagliato, ma tutto ciò non toglie alla prestazione della Roma. Quando perdi un po' pesantemente come oggi forse per certi aspetti è meglio, questo episodio è pesantissimo, toglie credibilità".

Secondo lei è possibile fare un incontro con gli arbitri per chiarire ciò?
"Non si capisce il regolamento. Questo è un episodio a sé, ci sono 3-4 persone, danno un'interpretazione tutti insieme. Deve fare giurisprudenza, altrimenti non è possibile. Non devono dare spiegazioni a me, chi è lì il regolamento lo conosce, me lo auguro. Poi se mi dicono così è sempre fuorigioco, va bene, avranno cambiato il regolamento. Lo sapremo per il futuro".


Gasperini: "Abbiamo fatto errori tecnici, molti per merito della Roma"

Gian Piero Gasperini, allenatore dell'Atalanta, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro la Roma:

GASPERINI A DAZN

Oggi abbiamo visto qualche errore di troppo tecnico e di scelte. Come si legge questa gara?
"Non era facile, la Roma chiudeva bene tutto. Abbiamo fatto errori e altre cose bene. L'ennesimo gol preso a freddo, gol così ti mettono in difficoltà contro squadre di valore. Ma nell'arco della partita la squadra ha ripreso, nel secondo stava giocando ad una porta. Ma quell'episodio lì cambia tutto, prima del 3-1. Se Palomino tocca il pallone cambia tutto, fateci vedere che l'ha buttata dentro e allora va bene. Questa è autorete di Cristante (vede le immagini, ndr). Palomino dice di non averla toccata. Come si fa al video ad interpretare questa roba diversamente? L'arbitro ha detto che Palomino l'ha deviata. Poi magari la Roma vince lo stesso ma è un'altra partita con l'Atalanta in grande condizioni in quel momento. L'arbitro ha dato gol, state attenti. E' stato segnalato il gol di Palomino in fuorigioco, è una cosa diversa. Se Palomino ha toccato la palla è fuorigioco, altrimenti per l'ennesima volta ricambiano regolamento. Abbiamo fatto errori tecnici, abbiamo sbagliato qualche appoggio e tiro e qualche situazioni, anche molto per merito della Roma per come si è difesa. Ma per 20 minuti del secondo tempo c'era una squadra che spingeva e una che faticava ad uscire. Senza togliere meriti alla Roma, questa roba qui va spiegata. E' difficile con le immagini televisive a dare una spiegazione che non esiste. Questa roba qui toglie credibilità. Le immagini determinano, dove la prende Palomino? Ma che roba è? Non lo tocca neanche Cristante, è dietro, ma non parliamo. Mettano la faccia gli arbitri, vengano qui a parlare come faccio io dopo il 4-1. Qui ne vale la credibilità del calcio. Ragazzi non vi arrampicate sugli specchi, non voglio giudici di parte. Voglio giudici ufficiali. Se è così deve essere così sempre. Ma questa qui è una cosa che non sta in piedi. Altrimenti stiamo sempre lì al giochino se disturbava, ma di che parliamo. Se è fuorigioco questo, dopo lo sarà sempre".

CONFERENZA STAMPA GASPERINI

"L'arbitro ha dato il gol, poi gli hanno detto che era fuorigioco. Poi rivedendo le immagini abbiamo visto che la palla l'ha presa Cristante. Se poi cercano sempre di girarla, Palomino è alle spalle e nemmeno lo tocca. Che venga gente qualificata a spiegare l'episodio, magari mi convincono. Non devono dare spiegazioni a me, ma a tutti. Le telecamere sono implacabili, non c'è possibilità di sbaglio. Se hanno una telecamera che dice che l'ha toccata Palomino, ma il giocatore l'ha detto subito".

Quanto ha pesato?
"Abbiamo preso due brutti gol, il terzo ha chiuso. Noi ci abbiamo messo degli errori, ma a un certo punto giocavamo a una porta. Avevamo raggiunto il pareggio, poi magari vince la Roma, ma questa cosa è inspiegabile. Con più persone che vedono questo episodio e mi levano il gol, devono venirmelo a spiegare. Poi se è fuorigioco lo diventa sempre, poi fa giurisprudenza".

Le polemiche della maglia di Natale?
"Non so di cosa stai parlando. Pensavo fosse una cosa a fondo benefico, come tutti gli anni. Sicuramente ci sono stati degli errori, ma non è la Mole. L'unica cosa che dispiace è che in una partita importante si fa attenzione ad altre cose qui a Bergamo. Noi non ci siamo sentiti coinvolti".

Quanto dà fastidio perdere col 70% di possesso palla?
"Dà fastidio in questo modo, è inspiegabile, sono episodi troppo eclatanti, vanno spiegati, non è la prima volta in campionato. Ormai è andato, io non riesco a capire. Non capisco il gol annullato a Djimsiti con la Fiorentina, sono punti e cambiano le cose. Questo episodio qua è incomprensibile. Domani vedremo tutto quello che abbiamo sbagliato, ma tutto ciò non toglie alla prestazione della Roma. Quando perdi un po' pesantemente come oggi forse per certi aspetti è meglio, questo episodio è pesantissimo, toglie credibilità".

Secondo lei è possibile fare un incontro con gli arbitri per chiarire ciò?
"Non si capisce il regolamento. Questo è un episodio a sé, ci sono 3-4 persone, danno un'interpretazione tutti insieme. Deve fare giurisprudenza, altrimenti non è possibile. Non devono dare spiegazioni a me, chi è lì il regolamento lo conosce, me lo auguro. Poi se mi dicono così è sempre fuorigioco, va bene, avranno cambiato il regolamento. Lo sapremo per il futuro".


Abraham: "Non so cosa dire, che vittoria"

Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato ai media dopo la vittoria contro la l'Atalanta:

ABRAHAM A DAZN

Due gol, una grande prestazione e una vittoria contro una grande. Giornata perfetta.
"Che vittoria, non so cos'altro dire. In tanti avevano dubitato di noi e avevamo parlato di una missione impossibile per noi. Basta, si può vedere la reazione di tutti alla fine".

L'abbraccio con Mourinho?
"Erano emozioni a fior di pelle. Era una vittoria imporante per noi come squadra, non ci siamo parlati, parlava l'abbraccio".

Quanto sei felice per Zaniolo?
"E' bastato vedere come abbiamo festeggiato il suo gol. Ha passato un momento non facile, mi trovo bene a giocare con lui".


Mourinho: "Complimenti ai ragazzi, spirito fantastico"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match vinto contro l'Atalanta:

MOURINHO A DAZN

Oggi forse la più bella Roma della stagione, d'accordo?
"Sì, spirito fantastico. I giocatori sapevano che con l'Atalanta non puoi essere mai in controllo per 90' e ci sono periodi in cui soffrire. La squadra è stata forte su tutti i punti di vista, l'arbitro è stato bravissimo per il modo in cui gioca l'Atalanta, per il pubblico con tanta pressione, serviva un arbitro così d'esperienza. Noi bravissimi, con tanta consapevolezza dei pericoli in area. Abbiamo interpretato bene il modo di uscire e creare loro danni. Complimenti ai ragazzi. Uno come Karsdorp ha i parastinchi distrutti, era in difficoltà ma sapeva che in panchina non c'era nessuno per il suo ruolo, si è sacrificato. Poi dopo 19 mesi che la Roma non vinceva contro una big, ora sono 20 minuti che non si vince contro una squadra da top 5".

Ora si può guardare a quelli davanti?
"Possiamo guardare, ma possiamo guardare anche la panchina con giocatori giovani inesperti. Una cosa è fare cambi e migliorare la squadra e un'altra fare cambi di emergenza. Dobbiamo anche recuperare i giocatori che sono infortunati, però questa mentalità di oggi deve essere importante per i giocatori. Quando affronti una squadra di questo livello, Atalanta e non voglio neanche parlare dell'Inter che è ad un livello che non si può paragonare, per fare punti contro di loro non basta l'organizzazione tattica e il lavoro tattico, ma serve anche un carattere che oggi i giocatori hanno avuto. Oggi scherzano con i giocatori prima della partita sul terremoto, che non ho sentito: dovevamo essere noi a sorprendere tutti, soprattutto quelli che tutti i giorni ci ricordavano che da mesi, anni e giorni che non vincevamo contro una grande. Ora (guardando l'orologio, ndr) non vinciamo da 22 minuti e mezzo".

L'unico difetto che la Roma ha avuto in questo periodo è stata la rosa corta e manca un giocatore che segni tanto. Ma lo avete ed è Abraham, può fare 20 gol all'anno?
"Certo, perché lo faceva in Inghilterra. Non mi sono mai preoccupato per i gol, ma la mia preoccupazione era che lui dovesse interpretare lo spirito di una squadra che non domina il campionato. Lui viene da una cultura in cui la sua squadra ha sempre la palla ed è sempre superiore, lui gioca bene e fa gol. Da noi un attaccante che gioca bene non deve solo far gol ma tante altre cose. Quando oggi eravamo in blocco difensivo basso e non si poteva rischiare nella prima fase, era importante avere un uomo che vince duelli con gente come Palomino e Toloi, è cresciuto tanto in questa dimensione di gioco. Non mi preoccupa, farà più gol sicuramente".

Ha attirato la mia attenzione il movimento di Veretout che si sganciava.
"Fantastico. Mkhitaryan aveva una missione difensiva più difficile di Jordan. Per pressare i loro tre difensori nel primo tempo Mkhitaryan doveva saltare Toloi e continuare sul terzo a destro. Dall'altra parte Zaniolo faceva pressione al terzo di sinistra, Jordan era più posizionale e la freschezza di uno era diversa dall'altro. Jordan ha sfruttato bene il movimento. Mi è piaciuta davvero la squadra, che non si sentiva molto ad agio nei movimenti di difficoltà e sofferenza nel gioco. In difficoltà non eravamo bravi, c'è stata un po' di crescita ed oggi è stato fantastico vedere questa evoluzione, il modo in cui abbiamo sofferto e siamo entrati nella ripresa bene dopo il gol al 46' del primo tempo. La squadra è rientrata forte, abbiamo giocato veramente bene. Questa vittoria significa un passo in avanti a livello di mentalità".

Zaniolo?
"Penso che il gol per lui sia importante, ma guardo le cose che sembrano piccoli. Ha avuto un giallo presto e un Nico senza testa e troppo emotivo sarebbe finito fuori e lo avrei dovuto cambiare. Lui ha saputo stabilizzarsi, ha interpretato molto bene il gioco. Mi è piaciuto la sua stabilità emotiva e interpretato il gioco".

CONFERENZA STAMPA MOURINHO

 

Partita che rappresenta la svolta della stagione considerato l'avversario che avevate di fronte? C'era Dzeko in tribuna
"Non sto pensando alla classifica e all'importanza dei 3 punti, ma più alla trasformazione nella mentalità di una squadra a cui la stampa romana non ha mai fatto dimenticare da quanti mesi, ore, minuti e secondi non vinceva una partita contro una big. Questo per me è la cosa più importante, è un cambio di mentalità. Saper giocare contro una squadra di alto livello significa saper soffrire, saper essere umili, saper affrontare le difficoltà. In partite simili non sei mai in controllo del match: abbiamo saputo soffrire, in modo organizzato. Per me siamo stati fantastici, anche il fatto di andare nello spogliatoio sul 2-1. La squadra è entrata in campo nel secondo con maggiore consapevolezza e stabilità, è la cosa che mi è piaciuta di più. Questa deve essere la svolta: al di là dei punti e della classifica serve questa mentalità. Karsdorp ha avuto una gran difficoltà, sapevo che in panchina non avevo un giocatore di ruolo con cui sostituirlo ma è rimasto lì per 95', anche Smalling non era al 100%, Ibañez lo stesso. A centrocampo hanno pedalato tutti senza fermarsi, i ragazzi in attacco hanno fatto un grande lavoro. Hanno parlato di gol importanti per Abraham e Zaniolo ma non voglio sapere di gol e assist, voglio sapere della mentalità. Ora ci sarà una sfida importante con la Sampdoria".

 

Ieri ha parlato della programmazione dell'Atalanta, lei si vedrebbe su una stessa panchina per 6 anni?
"Nella Roma sì. Sono venuto qui e ho fermato per 3 anni, non bastavano un anno e mezzo o due. E' un tipo di progetto che mi piace, ma serve qualcosa di più. Ora siamo limitati, se questo poco di più arriva in ogni finestra di mercato, unito al lavoro quotidiano e alla crescita dei nostri giovani, fra 2-3 anni possiamo far bene. Guardate l'Atalanta, hanno Piccoli che è un giovane forte, ma alla fine è entrato Muriel, Miranchuk, Malinovskyi. I nostri ragazzi sono scelti quando qualcuno è indisponibile per infortunio. Con qualcosa di più possiamo arrivare dove è l'Atalanta, una squadra da zona Champions".

È un assist all'Inter?
"Secondo voi hanno bisogno di assist? L'Inter non ne ha bisogno, ha già una gran rosa".

L'ha preparata così?
"Abbiamo preparato la partita per vincerla. Ho rischiato tanto, oggi potevamo essere qui a ridere di me. L'Atalanta sarà sempre l'Atalanta, per tutto il loro modo di essere, sarà una squadra sempre così, che dominerà sempre".

 


Atalanta vs Roma 1-4 | Detto, fatto. La Roma è andata a Bergamo per vincere

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Pezzella; Ilicic, Pasalic; Zapata.
A disposizione: Sportiello, Rossi, Demiral, Maehle, Koopmeiners, Pessina, Zappacosta, Lovato, Miranchuk, Malinovskyi, Piccoli, Muriel.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

AS ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Cristante, Mkhitaryan, Vina; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Ibanez, Calafiori, Villar, Diawara, Bove, Darboe, Perez, Zalewski, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: José Mourinho.

Arbitro: Irrati.
Assistenti: Alassio e Zingarelli.
Quarto Ufficiale: Colombo.
Var: Nasca.
Avar: Tolfo.


Allenamento Roma, ancora a parte gli infortunati

La Roma è tornata a lavoro in vista del difficile match di sabato prossimo contro l'Atalanta.
La squadra ha svolto la seduta suddividendosi in due gruppi.
Ancora lavoro a parte per gli infortunati Pellegrini, Spinazzola, El Shaarawy e Carles Perez.