Tattica e velocit : una cura Special
Ritorno in campo il 17 settembre: il piano. Oltre al recupero degli infortunati servono più intensità e ritmo. La difesa a quattro diventa un'opzione.
Resta un problema l'inefficacia degli esterni in fase offensiva.
Corriere dello Sport
Si riprende ad allenarsi marted. Undici nazionali saranno assenti
La Roma tornerà a lavorare martedì, dunque Mourinho ha concesso tre giorni liberi pieni di riposo. Ci sarà Dybala che dovrà recuperare dall’infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per Roma-Milan.
Assenti invece gli 11 nazionali convocati dalle rispettive rappresentative, compreso il neo acquisto Romelu Lukaku.
Pellegrini, Cristante, Spinazzola e Mancini sono partiti per il ritiro di Coverciano, Bove invece andrà in Under21. Con l’Argentina Paredes. Convocati anche l’ultimo arrivato Romelu Lukaku, impegnato con il Belgio, Celik (Turchia), Rui Patricio (Portogallo) Ndicka (Costa d’Avorio) e Zalewski (Polonia). Convocato anche Aouar, chiamato dall’Algeria, ma le sue condizioni andranno valutate, dopo aver chiesto il cambio durante la gara col Milan per un problema fisico.
La rabbia di Mou pi solo che mai
Solo un punto in tre partite e la brutta prova con il Milan. Mourinho ha perso la pazienza ma è già in cerca di soluzioni.
Tra i ritardi sul mercato e la sfortuna ha ancora una Roma a mezzo servizio. Lui aveva avvertito tutti: "ci vorrà tempo."
Da Dybala a Lukaku, i migliori vanno gestiti. Ed è lui a metterci la faccia.
Corriere dello Sport
Lukaku gi luce. Adesso il Belgio per tornare al top
Big Rom ha conquistato i tifosi con i 27 minuti di partita giocati contro il Milan.
Romelu in nazionale ora vuole ritrovare la condizione migliore e tornare da Mourinho pronto a giocare titolare contro l'Empoli.
Corriere dello Sport
Conferenza Stampa Mourinho e Rui Patricio: "La Real Sociedad è un'ottima squadra, difficile trovare punti deboli"
José Mourinho e Rui Patricio, rispettivamente allenatore e portiere della Roma, hanno parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Europa League contro la Real Sociedad:
PAROLE MOURINHO
Che analisi si può fare sulla Real Sociedad?
"È un'ottima squadra, onestamente è difficile trovare punti deboli. Imanol è sicuramente un bravissimo allenatore, la squadra è organizzata sia dal punto di vista difensivo, non è facile segnarle, sia nell'organizzazione offensiva. I giocatori sono tecnicamente bravi. In Liga essere quarti dopo i tre giganti è tanta roba. È una squadra di qualità, non si può dire che siamo stati fortunati nel sorteggio. L'Europa League soprattutto quest'anno ha super qualità rispetto ad altre stagioni, sarà difficile ma sono sicuro che ci guardano con lo stesso rispetto con cui noi guardiamo loro".
Non c'è solo Oyarzabal, è più di una squadra che punta sul collettivo.
"Oyarzabal è molto bravo, ma sono molto più di lui. Hanno giocatori di altissimo livello, ma la cosa più importante è la squadra e come gioca di squadra. Difensivamente è molto organizzata, dal punto di vista offensiva non vive solo della qualità dei giocatori, ma anche delle loro organizzazioni. Durante la partita può cambiare sistema di gioco con facilità: 4-4-2 con il rombo è automatico, poi con il 4-3-3 dà mobilità ai giocatori offensivi. È una bellissima squadra e faccio i complimenti. Conosco molto bene il campionato spagnolo, le tre squadre che sono sempre lì in classifica hanno potenziale economico che non si può paragonare a quelle che vengono dopo. Poi c'è la lotta per il quarto posto, quest'anno la Real Sociedad è lì dall'inizio. Nel girone europeo ha affrontato il Manchester United, poi non ha disputato il playoff e sono due partite in meno. Posso solo fare i complimenti".
Abraham è cresciuto rispetto alla prima parte di stagione, ancora sembra che non sia quello visto nella scorsa stagione. Secondo lei, il vero Abraham è quello della scorsa stagione? Cosa gli manca?
"Per me c'è solo un Abraham che mi interessa: è il giocatore di squadra. È anche quello in panchina nell'ultima partita e che ha festeggiato il gol sotto la Curva, sembrava avesse segnato lui. Capisco cosa intendi, capisco che possa fare più gol, ma per noi è importante il suo contributo alla squadra. Nell'ultima partita ha giocato 15 minuti e lo ha fatto bene. Sta bene, Belotti sta bene. Quello che fa un attaccante ha un rapporto diretto con quello che fa la squadra, se non hanno giocato bene a Cremona è perché la squadra ha giocato male. Tutti e due hanno fatto un buon lavoro per la squadra contro la Juve. Mi aspetto questo da loro, la cosa che mi fa più piacere è che il giocatore sia un calciatore di squadra. Per lui è stata una settimana unica perché è nato il suo primo figlio, ha una voglia molto grande di giocare e, se possibile, di segnare. Se loro due lavorano bene per la squadra, per me è sufficiente".
Le ultime partite dimostrano che la Roma non riesce ad avere la stessa intensità quando si giocano partite ravvicinate. Pensa che possa essere ancora possibile? Si augura o spera di essere in panchina col Sassuolo.
"Partiamo dall'ultima: non mi aspetto nulla, non parlo finché il processo non finirà. Quando finirà, non avrò problemi a rispondere a un paio di domande. Ma ora devo rispettare il processo e aspettare tranquillo, senza dire nulla. Dal punto di vista fisico penso che siamo in mano a gente di grandissima qualità: abbiamo un preparatore atletico e gente di altissimo livello. Anche il mio modo di lavorare e gli esercizi che facciamo hanno sempre un obiettivo a livello fisico, penso che facciamo un grandissimo lavoro. Ma non puoi cambiare il DNA dei singoli. Ci sono giocatori che possono giocare ogni giorno, ad esempio Javier Zanetti poteva giocare 7 partite alla settimana, altri soffrono di più. Direi che sia una questione dal punto di vista mentale, giocare ogni partita con quella pressione buona di pensare che bisogna vincere la partita. Penso sia una questione mentale. L'anno scorso siamo finiti settimi in classifica, nelle ultime stagioni sesti o settimi, non lo so. Questo non aiuta. Finire sesti, settimi, ottavi o quinti, non vivi con quella pressione. Il corpo e soprattuto la mente si abituano a questo o alla tranquillità di non sentire questa pressione. Penso che siamo in evoluzione sotto diversi aspetti. Nel mio primo anno abbiamo perso due volte con la Juve, con il Milan e l'Inter, quest'anno abbiamo vinto contro la Juve e contro l'Inter e abbiamo pareggiato con il Milan: dal punto di vista dei big match la squadra è cresciuta abbastanza dal punto di vista mentale. Nella continuità di sapere di dover vincere tre partite di fila in una settimana facciamo fatica".
Dybala?
"Il merito è di Paulo, dei suoi compagni e dei tifosi. Ha trovato un gruppo di giocatori empatici, in una squadra che soprattutto quando gioca in casa si sente l'amore dei tifosi. Cerco di aiutarlo nella gestione del suo corpo, è un giocatore giovane ma con un passato recente nella Juventus con tanti infortuni. È arrivato qui motivato, con la motivazione di giocare un Mondiale che poi ha vinto. Si sente importante perché è importante per noi. Non dico che sia rinato, ma rinnovato nelle motivazioni. Sono molto felice perché, al di là del giocatore che tutti conosciamo, è un ragazzo fantastico, umile, semplice che merita tutto questo affetto che sente qui a Roma".
PAROLE RUI PATRICIO
Che partita ti aspetti con un Olimpico tutto pieno?
"Domani sarà una grande serata europea in casa, spero che i tifosi possano aiutarci a fare una grande partita. Sarebbe importante vincere, contiamo sull'aiuto dei tifosi, che ringrazio per il loro appoggio costante. Speriamo possa essere una grande serata anche domani".
Noti dei miglioramenti dal punto di vista della difesa?
"È un lavoro che viene da lontano, dalla scorsa stagione, dobbiamo sempre migliorare sia come squadra sia a livello individuale. Stiamo prendendo meno gol, è frutto del lavoro dello staff tecnico. Dobbiamo continuare a crescere perché è una stagione con tanti obiettivi per cui lottare".
Nell'ultimo periodo sono arrivate delle critiche, cosa ne pensi?
"Per me quello che conta è sempre lavorare al massimo, dare il meglio di me. Quest'anno abbiamo ottenuto diversi clean sheet, quello che conta è vincere le partite. L'obiettivo è non prendere gol e vincere. Dobbiamo continuare a lavorare così. Le critiche fanno parte del lavoro e della vita, ma l'importante è che le critiche non ci distraggano dal nostro obiettivo".
Quanto è importante per un portiere della tua esperienza avere davanti un leader difensivo come Smalling? Dato che hai un altro anno di contratto, stai cercando di convincerlo a restare?
"Smalling ha già dimostrato di essere leader, è un pilastro di questa squadra, è fantastico e importante per me e per la squadra. Anche gli altri stanno facendo bene. Non spetta a me parlare del contratto. Posso solo parlare bene di lui anche a livello umano, si merita tutto il bene possibile".
L'Olimpico è sempre stato un fattore per voi, adesso giocherete la seconda partita fuori. Per te che importanza ha giocare con la Curva Sud alle spalle?
"Per noi è un orgoglio sentire l'appoggio della Curva, ci dà moltissime motivazioni. Giocare davanti ad uno stadio pieno e ad una Curva che ti spinge è tutto più facile. Domani è una partita importante, sono sicuro che potremo contare sul sostegno dei tifosi. Per noi sarà un grande orgoglio e speriamo che possano aiutarci già da domani per raggiungere l'obiettivo".
Paulo Sergio su Marcos Leonardo: "Sa fare gol. Pu fare bene"
Paulo Sergio a ReteSport ha detto anche lui la sua su Marcos Leonardo, il centravanti brasiliano che è vicinissimo alla Roma: "E' un bravo ragazzo, sa fare gol, al Santos ha fatto la differenza e ha mostrato maturità. Le pressioni di Roma sono diverse, ma può fare bene".
Retesport
L'Olimpico pronto e riparte dal sold out
Sarà il trentacinquesimo tutto esaurito quello contro la Salernitana del 20 agosto prossimo. Pronta la grande festa per accogliere nuovamente Mourinho e la squadra. Nella prima partita stagionale si va già verso il primo bagno d'amore.
Corriere dello Sport
Filippo Missori: "Mourinho speciale perch ama i suoi ragazzi"
Filippo Missori dal ritiro della nazionale Under 19 parla della sua avventura nella Roma al Corriere dello Sport: "Mourinho è un mito. Ama i suoi ragazzi e li protegge sempre. E' per questo che è speciale. Ha vinto tutto ed è un esempio per i giovani come me. Ora però voglio ripagare la fiducia del Sassuolo con una stagione super. Mi hanno voluto fortemente e spero di essere all'altezza".
Corriere dello Sport
Gravina: "La Roma stata sfavorita in Europa, ma non si pu sempre protestare"
Il presidente della Figc, Gravina: "Nessuno esclude che la Roma sia stata sfavorita in Europa, ma non si può fare sempre pressione sugli arbitri anche per una rimessa laterale. E' una questione di educazione. Coi giallorossi rapporto buonissimo."
Lorenzo Pellegrini: "L'AS Roma una grande famiglia e sar sempre unita"
Il messaggio di #Pellegrini ai tifosi: "Volevamo regalarvi un'altra gioia immensa, non ci siamo riusciti, ma insieme a voi sembra sempre tutto più facile. Le battaglie future che ci aspetteranno le giocheremo sempre insieme. Sono qui per ricordare a tutti che l'AS Roma è una grande famiglia e rimarrà sempre unita"
Conferenza Stampa Mourinho: "E' stata una lotta difficile ma abbiamo portato a casa il rsultato"
José Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro la Juventus:
Ci spiega la scelta iniziale di tenere fuori una punta come Abraham e di mettere Dybala in quella posizione?
"C'era un piano di gioco che non so se avete avuto l'opportunità di vedere, ma al 50' sullo 0-0 Abraham stava entrando, c'era un piano di gioco. Bremer centrale nella difesa a 3 nei duelli individuali, in area, in velocità e col corpo è un giocatore difficile da battere. Abbiamo cercato di giocare senza un giocatore centrale, abbiamo avuto una buona superiorità a centrocampo con Pellegrini e Wijnaldum che si abbassavano con Cristante e Matic. Non volevamo pressarli troppo e volevamo farli giocare compattando il blocco. Dopo l'inizio del secondo tempo abbiamo pensato di cambiare le dinamiche, soprattutto perché c'era Bremer a destra e Bonucci centrale della difesa a 3: abbiamo pensato che era importante pressare Bonucci perché senza pressione ha una qualità fantastica con i piedi. Con il gol la storia cambia un po'. Poi anche Allegri ha cambiato posizionamento, è stata una lotta difficile ma abbiamo portato il risultato a casa. Dopo il disastro di Cremona era molto importante vincere questa partita".
Come mai questa squadra non riesce a fare quel passo in avanti per essere sempre così concentrata? Cosa manca? È un fatto mentale, fisico, di qualità?
"È anche un po' di DNA del club. Ci sono cose più difficili da assimilare e da cambiare. Ci sono dei club in cui sei obbligato a vincere ogni partita. Ho vinto il campionato con 100 punti e ho perso un campionato con più di 90 punti. Le squadre che giocano per vincere i campionati, e non è ovviamente il nostro caso, con obiettivi precisi devono vincere sempre. Ovviamente si perde e si pareggia perché non c'è un percorso intoccabile, ma come testa e mentalità giocano sempre ad altissimo livello. Abbiamo un po' questo problema, ma quello che definisce il carattere dei ragazzi, di gente buona, che vuole fare bene, che soffre quando non fa bene è esattamente il tipo di risposta dopo i momenti più brutti. Non è una squadra che vive tranquillamente dopo un disastro come quello di Cremona, è una squadra che ha vissuto tre giorni di sofferenza e preparazione per una partita come questa. Per questo motivo complimenti ai ragazzi, hanno fatto questo salto dopo tre giorni una partita in cui non siamo stati lì".
Grande gol di Mancini che da qualche settimana arriva molto più spesso o sul fondo sulla destra o vicino l'area di rigore. L'anno scorso era più Ibanez a farlo. È una situazione preparata o sono cose che capitano in campo?
"È un'evoluzione naturale del giocatore. Per esempio, ieri ho visto qualche partita della Premier League dove le squadre che giocavano con la difesa a 3, non giocavano a 3 ma a 5. Noi cerchiamo di giocare a 3, quando esiste l'opportunità. Mancini è in buon momento fisicamente e tecnicamente, in grande evoluzione ed è tranquillo. Ha fatto già qualche cross, questo è importante. È un po' come la Juve con Danilo a destra e Alex Sandro a sinistra, sono giocatori che ne hanno la capacità perché sono stati terzini nella linea a 4. Questo tipo di qualità dei giocatori aggiunge qualcosa in più. Ovviamente in questa partita non ti aspetti di vincere con questo tipo di gol di Mancini, ma magari da calcio d'angolo. È importante averlo fatto e in qualche modo abbiamo compensato i 3 punti persi martedì scorso".
Due immagini di questa partita: Matic nel primo tempo fa una ricorsa straordinaria, è un esempio per i ragazzi più giovani della squadra. Poi la difesa dei compagni di Ibanez dopo il gesto di Kostic.
"Oggi la squadra è stata squadra. Quello che ha fatto Matic lo ha fatto anche Pellegrini nel primo tempo su un cross di Kostic: ha visto che Di Maria poteva segnare e si è abbassato di 20 metri, il riferimento di Pellegrini era Locatelli. Lo hanno fatto anche Belotti e Abraham negli ultimi minuti, tutti hanno fatto uno sforzo extra. Ce n'è bisogno non solo contro la Juve, ma anche contro le altre squadre. Tutti i punti sono importanti. Oggi era una partita molto pericolosa perché per come la Juventus gioca, vince e porta i risultati a casa, se oggi avesse vinto sarebbe andata a -6 in classifica e avresti iniziato a sentire il loro respiro. Era molto importante vincere e andare a +12. Ora invece di guardare dietro, possiamo guardare verso l'alto e le squadre che sono davanti in classifica" .
Roma vs Juventus 1-0 | La Roma batte di "corto muso" la Juventus di Allegri
ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Zalewski, Cristante, Matic, Spinazzola; Pellegrini, Wijnaldum; Dybala.
A disposizione: Svilar, Kumbulla, Diego Llorente, Zalewski, Celik, Camara, Bove, Wijnaldum, Volpato, El Shaarawy, Belotti.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Solbakken, Darboe.
Squalificati: -.
Diffidati: Cristante, Mancini.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; Cuadrado, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Vlahovic.
A disposizione: Perin, Pinsoglio, Bonucci, Rugani, Gatti, Barrenechea, Miretti, Paredes, Pogba, Soulé, Iling-Junior, Chiesa, Kean.
Allenatore: Allegri.
Indisponibili: Kaio Jorge, Milik, De Sciglio.
Squalificati: -.
Diffidati: Rabiot, Alex Sandro, Kean.
Arbitro: Fabio Maresca
Assistenti Carbone e Lo Cicero
Quarto Ufficiale: Ayroldi
VAR: Aureliano
AVAR Paganessi