INSIDE BUNDESLIGA - Pareggio Bayern a Lipsia. Il Dortmund vola a -2. Si decide tutto negli ultimi 90'

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - Ancora niente festeggiamenti per il Bayern Monaco, che dovrà sudarsi la conquista dell’eventuale settima Meisterschale consecutiva nell’ultimo turno di Bundesliga. Al 9’ Lewandowski calcia incredibilmente fuori l’ottimo assist di Thiago Alcantara; tutto fermo, però, perché il polacco era partito in posizione irregolare. Il Lipsia, che si è già ampiamente garantito il terzo posto, non rinuncia comunque ad attaccare: dalla sinistra Laimer mette un traversone basso sul primo palo dove Poulsen riesce ad anticipare Hummels, ma non a inquadrare lo specchio della porta. Poco dopo Forsberg regala un gran pallone a Werner che, appena dentro l’area leggermente decentrato sulla sinistra, tenta la conclusione ma viene murato dall’ottimo recupero di Kimmich. Alla mezz’ora la squadra di Kovac ha un’improvvisa fiammata: deviazione di punta di Gnabry, su cross basso dalla sinistra di Lewandowski, ed è bravo Gulacsi a salvarsi in qualche modo con i piedi. Al 40’ è ancora il portiere del Lipsia a dire no: corner di Thiago Alcantara, sponda era stata di Lewandowski per il destro di Gnabry che si coordina benissimo e calcia al volo in girata, ottimo l’intervento di Gulacsi che respinge la conclusione violenta dell’attaccante del Bayern. Inizio di secondo tempo scoppiettante alla Red Bull Arena. Alaba sfiora la rete poi, al 50’ il Bayern sembra riuscire a sbloccarsi: azione d’attacco insistita del Bayern: cross di Coman dalla destra, Konate respinge goffamente di testa e Goretzka insacca con un gran destro. I bavaresi esultato ma il Var cancella tutto e fa ricacciare in gola la gioia per il gol del trionfo per fuorigioco iniziale di Lewandowski. A metà della ripresa Gnabry prende la mira e spara con il destro colpendo la traversa piena; tutto nuovamente inutile, per un altro fuorigioco del Bayern. Al 90’ Lewandowski fa tenere tutti con il fiato sospeso: il suo destro secco direttamente da punizione dal limite sfiora solo il palo alla sinistra di Gulacsi. I bavaresi sono costretti a rimandare la festa all’ultima giornata.
 
Il Dortmund parta all’attacco con il diagonale destro di Pulisic che, in caduta, calcia largo, ma trema al 20’, quando Ayhan ruba palla e serve alla perfezione Lukebakio che dribbla tre difensori avversari e insacca davanti a Hitz; tutto però inutile perché l’assistente rileva il fuorigioco dello stesso attaccante, partito effettivamente oltre la linea difensiva. Due minuti dopo il Borussia sfiora il vantaggio con un tiro preciso di Alcacer che vede la grande risposta di Rensing; Zimmermann salva poi in spaccata sul tentativo di ribattuta di Pulisic. Al 32’ Delaney prova un sinistro a giro che termina altissimo sopra l’incrocio dei pali. Pulisic dalla destra mette un traversone insidioso ma nessuno dei suoi compagni riesce a intercettare la sfera; Alcacer calcia poi altissimo. Al 41’ Pulisic, il più brillante tra i suoi, sblocca il risultato: lancio di Weigl, sponda aerea di Delaney per lo statunitense che di testa gonfia la rete. Molto emozionato nell’esultanza Pulisic, alla sua ultima gara con la maglia del Dortmund davanti al proprio pubblico. Dopo nemmeno due minuti dall’inizio della ripresa arriva la doccia gelata per i gialloneri: Götze perde palla banalmente, cross dalla sinistra di Glesselmann per il colpo di testa non proprio irreprensibile di Fink che pareggia grazie soprattutto a una papera incredibile di Hitz, che fa sì che il pallone gli scivoli clamorosamente sotto le gambe. Comunque, al 53’ il Borussia Dortmund ritorna in vantaggio: batti e ribatti in area del Düsseldorf prima che arrivi il sinistro di Delaney destinato all’angolino basso. Le emozioni non cennano a esaurirsi al Westfalenstadion, perché Hitz compie un altro errore, uscendo in maniera sgangherata su Lukebakio; il rigore per il Düsseldorf è inevitabile, ma dal dischetto lo stesso Lukebakio calcia a lato, nonostante avesse spiazzato il portiere del Dortmund. Si rimane sul 2-1. Il Borussia chiude definitivamente i conti in pieno recupero con un gran gol di Götze, ma deve soffrire fino al triplice fischio dell’arbitro, perché la rete di Kownacki riapre i giochi e, al 98’, Karaman fa tremare tutto lo stadio sprecando l’occasione del possibile 3-3, che avrebbe voluto dire ufficialmente addio ai sogni di gloria.
 
Il Borussia Mönchengladbach vince 4-0 a Norimberga e aggancia al quarto posto il Bayer Leverkusen, fermato 1-1 dallo Schalke (che ottiene la matematica salvezza). Grande battaglia in zona Champions League, con l’Eintracht Francoforte appena sotto di un punto rispetto alle altre due formazioni ma che ha disputato una partita in meno. Il Wolfsburg cade a Stoccarda 3-0, ma riesce lo stesso a difendere momentaneamente la settima posizione (che significherebbe Europa League) perché perde anche l’Hoffenheim, 1-0 in casa contro un Werder Brema che si riporta a contatto proprio con i Blu. Lo Stoccarda si assicura lo spareggio salvezza, condannando Norimberga e Hannover alla retrocessione in Zweite Liga. Augusta-Hertha Berlino finisce 3-4.

Jelena Ostapenko incontra Totti (Video)

Jelena Ostapenko era all'Olimpico per Roma-Juventus. La tennista è impegnata per gli Internazionali al Foro Italico e ne ha approfittato per assistere alla partita. Ha incontrato Francesco Totti che le ha donato la maglia con il fantastico numero 10:
"Un onore incontrare una leggenda del calcio italiano e della Roma come Francesco Totti. Un icona del calcio e dello sport. E grazie per il regalo".


Viva Cristiano Ronaldo che ci ha riacceso la rivalità storica

INSIDEROMA.COM - MASSIMO PAPITTO - “Io prima di un Roma-Juventus non dormivo per due giorni. Questa stagione maledetta mi ha tolto pure questa attesa”. Parola di un ascoltatore domenica mattina in una nota trasmissione radiofonica dell’etere romano.
Viva Cristiano Ronaldo allora che ci ha riacceso la rivalità storica contro i bianconeri. Questa potrebbe essere la sintesi perfetta della partita dell’Olimpico vinta dalla Roma per due a zero al termine di un match che nel primo tempo era sembrato più che altro un’amichevole di lusso. Per tutto il resto bisogna ringraziare CR7, il cinque volte pallone d’oro, che in un momento morto del secondo tempo ha deciso di fare il bulletto nei confronti del capitano della Roma Alessandro Florenzi dandogli del “bassotto” davanti a compagni e cinquantamila tifosi presenti.
Una scena patetica, uno rivolgersi sgarbato e per l'appunto da bulletto di periferia che non ti aspetteresti mai da un campione di sport planetario quale è il portoghese di Madeira. La successiva reazione di Florenzi all’insulto fisico è stata il gol vittoria con un pallonetto straordinario con corsa incorporata verso la Curva Sud per andare a cercare l’amore e l’abbraccio della propria gente. Il raddoppio poco dopo di Dzeko in tripudio in contropiede ha poi sancito la vittoria e vivaddio il sano ritorno allo sfottò tra le due tifoserie che visto lo standard del campionato italiano di questi ultimi anni si era un po’ addormentato in attesa però di un nuovo capitolo che puntualmente ieri sera è arrivato. Il dopo-partita è stato tutto uno sfottersi più o meno amichevole come non accadeva da un po’ e che un pò mancava. Romanisti contro juventini sotto il segno di Ronaldo. Evviva Ronaldo che ci ha risvegliato dal torpore.
I Roma-Juventus non sono e non saranno mai delle partite come tutte le altre perché rappresentano sempre la passione contro il potere. Il vincere contro tutti e con ogni mezzo contro il vincere poco ma bene per farsi ricordare in eterno.
Battere la Juve è sempre bello anche se conta poco (come ieri) per la classifica. E’ una soddisfazione e una gioia che ti porti dentro e che per una notte ti fa dimenticare i tormenti e la classifica. E’ sempre stato e sempre sarà così. Non ci cambierete mai. Non ci avrete mai come volete voi.
Florenzi è stato tutti noi e si è ribellato al potere di chi, come Ronaldo, crede di poter disporre di tutto e di tutti sempre e dall’alto della sua potenza mediatica e sportiva. Delle volte però nella vita ha la meglio l’umiltà, la forza, il carattere, e pure i “piccoli” ogni tanto vanno in paradiso e dettano le regole.
Che poi a pensarci bene chi l’ha detto che i “piccoletti” nel calcio non hanno fatto la storia? Lionel Messi da Barcellona che cosa avrà pensato della scenetta di Cristiano Ronaldo? Chi glielo spiega ora al dieci blaugrana che è basso e che non può parlare?


La Lega Serie A minaccia lo sciopero contro la riforma Champions

La Lega di Serie A contro la riforma Champions League sostenuta dall'EcaLuigi De Servio, amministratore delegato, ne ha parlato in maniera netta ai microfoni di Radio Uno. Queste le sue dichiarazioni:

"Se UEFA ed ECA non accoglieranno le nostre istanze, probabilmente si creerà un fronte unico fra i campionati nazionali con conseguenze pesanti fino anche allo sciopero. Non abbiamo tabù. Io spero che la riforma possa essere emendata, perché altrimenti si arriverebbe ad uno scontro che può solo fare male al calcio".


INSIDE LIGUE 1 - Il Lione asfalta Garcia e 'vede' la Champions. Spettro retrocessione per il Monaco

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI  - Il Lione ha quasi la Champions in tasca, il Marsiglia dice addio all'Europa. Al Velodrome la squadra di Genesio si impone per 3-0 (doppietta di Cornet e gol di Ndombele) e vola a +4 sul Saint Etienne a due giornate dalla fine, consolidando quel terzo posto che vale l'accesso alla Champions.Ormai fuori dai giochi, anche per l'Europa League, la squadra di Garcia: i 7 punti dalla quarta piazza condannano Balotelli e compagni.

Il Paris Saint-Germain già Campione di Francia fa visita all'Angers, altro club che, per diversi motivi (staziona nel centro-classifica) è ormai privo di obiettivi stagionali, e torna a casa con un 2-1, firmato Neymar-Di Maria, cui si aggiunge la rete della bandiera di Tait. I ritmi sono blandi per tutta la partita, la testa dei calciatori è già proiettata alle vacanze, in campo però c'è Buffon, preferito ancora ad Areola, e cresce l'attesa sul futuro dell'ex portiere della Juventus, soprattutto alla luce delle dichiarazioni di mister Tuchel, ieri, in conferenza stampa. I pluri-campioni transalpini sbloccano il risultato già al 20' con un preciso colpo di testa di O'Ney, ricalcato perfettamente da Di Maria al 58': sono le uniche due vere occasioni del match col risultato in bilico, l'Angers esce invece dal guscio soltanto a giochi più o meno fatti, rendendosi pericoloso con Traore, Kanga e Tayt, ma è quest'ultimo a concretizzare gli sforzi realizzando (88'), dopo la respinta di Buffon, la ribattuta del calcio di rigore costato l'espulsione a Marquinhos.

La 36ª giornata di Ligue 1 offre altri cinque anticipi alle ore 20, un intreccio di destini in zona retrocessione pronto a regalare ulteriori 180 minuti di fuoco: il Monaco di Glik e Raggi cade a Nimes (Ripart al 9') e scivola al terz'ultimo posto (che dà diritto allo spareggio con la vincitrice dei play-off di Ligue 2), in coabitazione, a 33 punti, col Caenche supera invece 3-2 il Reims di fronte ai propri tifosi (vantaggio di Ninga al 14', pareggio di Doumbia al 37' e successo in cascina con l'uno-due di Fajr al 40' e Guilbert al 45', prima del penalty di Zeneli all'82' che non arreca conseguenze). Contestualmente, il Digione penultimo batte uno Strasburgo già certo di partecipare alla prossima Europa League (in virtù del trionfo in Coppa di Lega): decisivo il sudcoreano Chang-Hoon al 95', dopo l'1-0 di Tavares su rigore (40') ed il pareggio di Ajorque (68') e la speranza di mantenere la categoria dista ora solo due lunghezze. 1-1 tra Nizza e Nantes (Sarr al 55' risponde a Moutoussamy, 29'), colmo di rimpianti per le Aquile della Costa Azzurra che falliscono il match-ball (90') dagli undici metri con Atal, mentre il Tolosa si porta a -1 dalla salvezza matematica pareggiando 0-0 con un Amiens non ancora al sicuro (+2 su Monaco e Caen).

 

La terzultima giornata del campionato francese si apre con la vittoria del Montpellier per 1-0 in casa Saint-Étienne. Una sconfitta pesantissima per gli uomini di Jean-Louis Gasset che dicono virtualmente addio ai sogni Champions visto che in classifica restano fermi al quarto posto.


Palermo ultimo e retrocesso in C. Questa la decisione del tribunale

Pessime notizie per i tifosi rosanero. Il tribunale federale nazionale della Figc ha deciso di far retrocedere all'ultimo posto della classifica del campionato di serie B appena concluso il Palermo e quindi il prossimo campionato giocherà in serie C. La sentenza è stata emessa in merito all'illecito amministrativo contestato dalla Procura alla società siciliana. Il tribunale ha invece dichiarato inammissibile il deferimento nei confronti dell'ex presidente Zamparini. A riferirlo è l'agenzia di stampa ANSA.


Keylor Navas saluta il Real. Sul costaricense anche Inter e Roma

Keylor Navas non sarà più il portiere del Real Madrid la prossima stagione. Questo è quanto fa sapere il quotidiano spagnolo AS, che spiega come l'estremo difensore della nazionale costaricana potrebbe lasciare la Spagna dopo 5 stagioni per una nuova esperienza. Tanti i club europei interessati come Manchester United, Arsenal, Marsiglia, Inter e Roma. I giallorossi, infatti, sono alla ricerca di qualche possa sostituire Robin Olsen dopo la deludente stagione nella Capitale, più difficile che possa approdare in nerazzurro visto che Handanovic non ha nessuna intenzione di salutare e Navas non vuole alternarsi con altri dopo quanto accaduto quest'anno con Courtois.


De Zerbi: "Noi arbitri dell'Europa? Cerchiamo di esser di noi stessi ed arrivare decimi"

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, ha parlato al termine del match di ieri perso per 3-2 col Torino. Queste le sue parole:

Sassuolo arbitro dell’Europa? 

"Noi cerchiamo di essere arbitri di noi stessi per arrivare decimi, tenendo dietro dieci squadre, tra cui la Fiorentina. Questo sarebbe un risultato importante perché tutte le squadre davanti sono più forti di noi, quindi vorrebbe dire aver fatto il massimo".

Sempre nel dopo partita contro i granata, ha parlato anche Andrea Consigli, che in merito alla sfida di sabato sera con la Roma dice:

"Nessuno ci ha regalato mai nulla e noi non volgiamo regalare nulla. Le 38 partite di campionato vanno tutte giocate con il coltello tra i denti, ognuno ha i propri obiettivi".


Benitez: "Tifosi del Newcastle fantastici. Ci vedremo col presidente e vedremo a che punto siamo"

Rafa Benitez, tecnico del Newcastle che ieri ha vinto sul Fulham per 4-0 e chiuso così il campionato in 13ª posizione con 45 punti., ha parlato nel post-partita e ha voluto allontanare le voci di mercato che lo vogliono lontano dal club inglese (si era vociferato anche di un possibile interesse della Roma). Queste le sue dichiarazioni:

"Alla fine è stato un anno davvero di successo. I tifosi sono stati fantastici, voglio dare loro qualcosa in cambio (ieri dagli spalti si sono levati i cori a favore del mister: "We want you to stay, we want you to stay" ndr). Vedo un potenziale enorme in questo club e spero che si possa fare qualcosa per andare avanti insieme". 

In settimana, Benitez incontrerà Mike Ashley, proprietario del club inglese, come ribadito dallo stesso tecnico:

"Ci vedremo e cercheremo di capire a che punto siamo".


Serie A. Il Bologna dilaga 4-1 contro il Parma

Importante vittoria per 4-1 del Bologna sul Parma in chiave salvezza. Gli uomini di Mihajlovic sono ad un passo dalla permanenza matematica nella massima serie, basterà fare 2 punti nelle ultime 2 gare. Succede tutto nella ripresa: i rossoblu passano in vantaggio al 52' con Orsolini, che segna su assist di Dzemaili. 7 minuti dopo arriva il raddoppio dei padroni di casa dopo una punizione di Pulgar che Sepe devia nella propria porta. La rete del 3-0 arriva al 72' con Lyanco ma all'81' Inglese sigla il gol della bandiera per gli ospiti. Chiude definitivamente i giochi un'altra autorete, questa volta a segnare nella propria porta è il neoentrato Sierralta all'84'. La formazione di D'Aversa ora ha solo 2 punti di vantaggio sulla terzultima Empoli e dovrà ancora faticare molto per raggiungere l'obiettivo salvezza. 


Fonti Qatar: "C'è interesse per la Roma"

"Ci sono state delle trattative, non attraverso canali ufficiali, ma privati. A che punto siano, non si sa". Così una fonte qualificata dell'emirato riassume all'Adnkronos settimane, se non mesi ormai, di indiscrezioni e smentite, riguardo ad un interesse in Qatar per l'As Roma. I contatti, spiega la fonte, non sarebbero avvenuti con il Qatar Sports Investment, il fondo dell'emirato per gli investimenti sportivi, ma con un "ente privato".

E qui, riferisce la fonte, sarebbero sorti dei contrasti tra "autorità ufficiali" e "privati". Non è chiara in questo scenario la posizione del presidente del Qatar Sports Investment, Nasser Al-Khelaifi, che è anche presidente del Paris Saint-Germain. "Lui vuole avere l'ultima parola, tentenna", riferisce la fonte, che ribadisce: "Trattative ci sono state, ma non si sa dove siano arrivate". Ne al momento è possibile sapere se le sorti in campionato della squadra di James Pallotta possano aver influenzato la trattativa. La Roma, da par suo, continua a smentire ogni interessamento.

La vicenda del possibile connubio tra Qatar e AS Roma è stata anche scherzosamente oggetto dell'incontro dello scorso 3 aprile tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, in occasione della visita del premier a Doha. "Ho sentito che state per comprare la Roma", avrebbe chiesto Conte all'emiro, secondo quanto riferito da un'altra fonte qatariota presente all'incontro. Al Thani, forse sorpreso, se la sarebbe cavata con un sorriso.


Serie A. Nel posticipo, l'Inter vince 2 a 0 contro il Chievo

Vittoria per i nerazzurri nel posticipo della 36^ giornata di Serie A, 2-0 al Chievo già retrocesso nel segno di Politano e Perisic. Vantaggio al 39' del numero 16 che s'infortuna nella ripresa (distorsione alla caviglia sinistra). Espulso Rigoni al 76', palo del croato che raddoppia nel finale. Spalletti ritrova il successo dopo 3 pareggi di fila e si riappropria del 3° posto in classifica: 66 punti a +4 dalla coppia Milan-Roma