E la famiglia difende Ranieri: “Utopia la Roma ai romanisti"
GAZZETTA - (...) Vederlo ieri, non più giovanissimo, sotto l’acqua, con gli occhiali bagnati e i capelli umidi, a parlare con i tifosi, cercando di tutelare chi lavora ogni giorno a Trigoria, per molti romanisti ha rappresentato un’immagine difficile da dimenticare. Claudio Ranieri era e resta della Roma, sotto la bufera, metaforica e non, di un normale mercoledì di maggio. Che poi di normale ha poco perché tra due giorni la Roma gioca contro il Sassuolo e in palio c’è un bel pezzo d’Europa. Più o meno prestigiosa. Cerca di isolare la squadra, per quanto può, ma sa quanto sia difficile
E gli è bastato poco, pochissimo, per capire come le due anime della Roma siano in contrapposizione tra di loro. Lo ha capito lui, (...) e lo ha capito anche chi gli è intorno. Il marito di Claudia, sua figlia, l’attore Alessandro Roia, ha pubblicato una sua foto insieme a De Rossi scrivendo: «Roma è dei romanisti, utopia». Poche parole, chiarissime. Tra i primi a mettere “like” un altro dei figli di Roma mandati via, Alberto Aquilani. Era il 2009, un’altra epoca, in tutti i sensi. Come di un’altra vita sembra la foto postata sempre dallo stesso Roia di Ranieri che entra a Trigoria mano nella mano con il nipotino Orlando. Sono trascorse due settimane.
La rabbia ultrà: “De Rossi deve restare”
GAZZETTA - Niente da fare. Neppure il clima di un maggio incongruamente autunnale aiuta a stemperare la malinconia – anzi, la rabbia – dei romanisti. (...) Insomma, uno psicodramma, che ieri pomeriggio ha messo in scena un altro capitolo di questo «serial» destinato – da qui al 26 maggio, giorno in cui De Rossi giocherà l’ultima nella Roma – ad altre puntate, prima della contestazione all’Olimpico che ci sarà contro il Parma. (...)
L’antipasto di ieri, comunque, è stato indicativo. Sotto una pioggia battente circa 150 ultrà si sono radunati nel piazzale antistante il centro sportivo di Trigoria per manifestare. I cori contro la dirigenza, il presidente Pallotta e il consulente Baldini ve li risparmiamo, ma non è difficile immaginarne il tenore, il tutto accompagnato da qualche striscione (la definizione «azienda» assai presa di mira), qualche fumogeno e qualche petardo. Naturalmente, c’erano le forze dell’ordine a vegliare su tutto e così, quando gli ultrà ai cancelli hanno chiesto d’incontrare la dirigenza, sono stati loro a consigliare ai vertici del club di concedere un colloquio, nonostante dagli stessi ultrà fosse stata respinta una prima ipotesi di confronto nella sede dell’Eur.
Così, sotto una pioggia battente, sono usciti Claudio Ranieri, il d.s. Ricky Massara e lo stesso DeRossi. L’incontro è stato ragionevolmente sereno e quando qualcuno ha alzato un po’ i toni nei confronti di Massara è stato lo stesso allenatore a trasmettere loro due concetti, cioè che in fondo stanno tutti sulla stessa barca (quella giallorossa) e che le decisioni più importanti vengono prese soprattutto a Boston e Londra. (...) Il protagonista principale è stato De Rossi, a cui i tifosi avevano promesso di andare virtualmente sulle barricate per il contratto, venendo stoppati dallo stesso capitano che ha detto: «A questo punto, anche se volessero confermarmi, sarei io a dire di no», perché non vorrebbe essere sopportato. (...).
Inferno giallorosso
IL TEMPO - AUSTINI - Benvenuti all'inferno gialorosso 2.0. La contestazione ai tempi di Whatsapp la fanno in cento a Trigoria ma nel giro di un attimo scorre di telefono in telefono, tra note audio e foto. E diventa virale. Il giorno dopo la porta chiusa dalla Roma in faccia a De Rossiesplode la rabbia degli ultrà, che già nella notte avevano piazzato striscioni, crocifissi e bandiere americane capovolte tra la sede del club all'Eur, Campo Testaccio e la strada dove abita il capitano in centro. Ieri pomeriggio, poi, si sono presentati di persona fuori da Trigoria, un centinaio di ragazzi in rappresentanza divari gruppi della Curva Sud, che sotto il diluvio hanno esposto altri messaggi al veleno contro la dirigenza, urlato la loro rabbia e quindi ottenuto un confronto con lo stesso De Rossi, Ranieri e il direttore sportivo dimissionario Massara. Tre uomini con le ore contate nella Roma, costretti a spiegare cosa è stato ormai deciso da altri. E qui interviene Whatsapp, nel senso che i resoconti arrivano dai telefoni degli stessi tifosi presenti. «Volevamo sapere i motivi e le modalità di questa decisione. Abbiamo chiesto di parlare con la società - racconta uno - ci hanno detto che Baldissoni avrebbe ricevuto solo uno di noi nel suo ufficio all'Eur. Poi sono arrivati De Rossi, Ranieri e Massara. Il mister ha detto che la scelta è di "testa grigia che sta a Londra e di quell'altro fenomeno di Boston". Testuali parole».
Quindi sarebbero Baldini e Pallotta, secondo il tecnico, ad aver ordinato il «no» al rinnovo di De Rossi da calciatore. Oggi in conferenza stampa Ranieri avrà modo di confermare smentire-chiarire la ricostruzione del tifoso. «Daniele - continua il racconto - ci ha detto: "ragazzi io più che andarmene non posso fare. Se mi dovessero richiamare per rinnovare il contratto ora non potrei più accettare per la mia dignità. Se mi chiedete di rinunciare ad andare in qualsiasi altra squadra e smettere di giocare, lo farò". Ma gli abbiamo detto di no». Altri presenti riferiscono di un Massara che avrebbe confermato come la scelta di non rinnovare il contratto al capitano sia stata presa "dalla società" e che lui presto andrà via.
Insomma il giorno dopo è peggio di quello prima, i tifosi devono sorbirsi un'altra coppa della Lazio, la squadra prepara tra mille distrazioni una partita cruciale da giocare sabato a Reggio col Sassuolo, De Rossi ha la testa all'ultima gara col Parma, in cui saluterà i tifosi senza però leggere un discorso come fece Totti due anni fa. Lo stesso Totti che è volato in Kuwait per un torneo di futsal e potrebbe saltare la trasferta in Emilia. Al suo rientro ha intenzione di parlare con gli altri dirigenti e chiedere cosa lo aspetta in futuro. Perché di «incidere poco» - come ha sottolineato De Rossi - si è stancato. A maggior ragione se il vero manager operativo è il suo nemico giurato Baldini, l'unico non presente a Trigoria. In tutto questo la società deve pensare a impostare il futuro e ha individuato i due uomini della ricostruzione: Petrachi da settimane lavora sul mercato (con Baldini, ovvio) e Gasperini ha dato la sua disponibilità per un progetto triennale, mentre Sarri sembra scivolato in seconda posizione. Ma sia Petrachi sia Gasperini devono liberarsi dai rispettivi club, prima di planare anche loro nell'inferno giallorosso. In bocca al lupo.
La rivolta di politici e tifosi vip
IL TEMPO - BIAFORA - Il giorno dopo l'annuncio della fine del matrimonio tra De Rossi e la Roma, non si sono fermati i commenti sulla vicenda da parte di compagni di squadra, ex calciatori, politici e protagonisti del mondo del calcio e dello spettacolo. In primis è stata la moglie di DDR a postare su Instagram la foto dello striscione affisso sotto la loro abitazione, poi sono arrivati i saluti di Under ed Olsen, seguiti dall'abbraccio degli amici di Nazionale Balotelli e Del Piero: «Sei soprattutto una persona speciale e profonda». Tanto rancore nelle parole dei due tifosi vip Bianchi(«Non c'è azienda tanto ottusa da non capire che andava tenuto») e Giallini («Senza di te saremo privati del nostro vero senso dello sport»).
Molto critici anche il giornale londinese «The Independent», che definisce la scelta della Roma «vergognosa» e Pippo Marra: «Siamo stati costretti ad assistere in questi ultimi anni - le parole del numero 1 di AdnKronos - alla incessante dispersione del patrimonio di mezzi, strutture, capitale umano ed atleti, costruito in decenni di lavoro, passione e amore per i colori da chi ha preceduto l'attuale dirigenza. I tifosi, gli sportivi, i romani, la città intera, sono stanchi e chiedono risposte». Unica voce fuori dal coro è quella di Zoff: "Dispiace, però succede questo quasi a tutti".
Striscione apparso a Londra: “Prima Totti poi DDR, Baldini verme!”
La contestazione dei tifosi romanisti per il mancato rinnovo di De Rossi si è sviluppata a Trigoria ieri pomeriggio ma anche sui social e con gli striscioni. La prima ha coivolto anche dirigenti, mister e lo stesso attuale capitano giallorosso, che sono andati a parlare e a spiegarsi, la seconda nei confronti di tutti i social network romanisti e limitrofi come quelli della Qatar Airways, della Hyundai e la pagina Facebook dedicata al ristorante delle sorelle di James Pallotta, costrette a chiederla per i troppi insulti arrivati. La terza, invece, con uno striscione che campeggiava nella City e che aveva come mittente Franco Baldini, reputato come il vero artefice dell'addio dei 2 capitani storici. Queste le parole dello striscione che non lasciano spazio ad interpretazioni: "Prima Totti poi DDR, Baldini verme!".
Lo squadrone ceduto dalla Roma americana prima dell’addio a Capitan De Rossi
CORRIERE DELLA SERA - (...) La Roma americana non ha vinto nulla, ma le aspettative erano alte e la qualità di molti giocatori indubitabile. (...) Prendendo le valutazione di Transfermarkt, la Bibbia del calciomercato, la Roma ha venduto questa squadra (4-2-3-1): Alisson (62,5 milioni, Liverpool); Rudiger (35, Chelsea), Marquinhos (31,4, Psg),
Romagnoli (25, Milan), Emerson Palmieri (20, Chelsea); Strootman (25, Olympique Marsiglia), Pjanic (32, Juve); Gervinho (18, Hebei), Nainggolan (38, Inter), Lamela (30, Tottenham); Salah (42, Liverpool). Belle plusvalenze, anche se adesso Salah ne vale 150. E, soprattutto, garanzie di vittoria se fossero rimasti alla Roma. Almeno un po’ e almeno per qualche anno in più.
La situazione, ora, è preoccupante. Senza gli introiti della prossima Champions si dovrà vendere, abbassare il monte ingaggi e fare una squadra di giovani. L’addio a De Rossi nasce in quest’ottica e non sarà l’unico senatore ad andarsene. Dzeko e Manolas sono i primi. La scelta dell’allenatore — Gasperini favorito,
ma la Roma non molla la pista Sarri, che potrebbe essere licenziato dal Chelsea — nasce in questo senso: una squadra da corsa. Una delle cose che più ha fatto infuriare Pallotta è stato il numero degli infortuni (un record: 50!) e De Rossi ha pagato anche questo. (...).
Contestazione Roma. Ranieri e De Rossi fanno i pompieri
CORRIERE DELLA SERA - La decisione di non rinnovare il contratto a Daniele De Rossi non poteva passare senza conseguenze. Troppo il dolore e troppa la rabbia dei tifosi romanisti, che ieri hanno manifestato fuori da Trigoria: (...) circa 150 ultrà in rappresentanza di vari gruppi di curva Sud. Striscioni, cori e la richiesta - concessa - di poter incontrare De Rossi, Ranieri e Massara.
Nel pomeriggio sono spuntate come funghi registrazioni e ricostruzione, veicolate da radio e siti. Più che virgolettati, come sempre in questi casi, sono racconti. Però descrivono ampiamente una situazione che non
è mai diventata violenta ma ha toccato picchi di tensione. (...)
De Rossi e Ranieri sono usciti sotto la pioggia per parlare con il gruppo, insieme con il d.s. (ad interim) Ricky Massara, che ha avuto l’ingrato compito di rappresentare la società, vero bersaglio della contestazione. Le dichiarazioni di De Rossi e Ranieri, riportate da alcuni presenti, vanno anche lette in questa chiave. Il vero motivo della «visita» era ribadire il pieno sostegno al calciatore che vuole continuare a giocare e non si sente ancora pronto per un futuro da allenatore o da dirigente. Avrebbe accettato un contratto di un anno a una cifra ritoccata verso il basso, ma con i dirigenti non si è mai arrivati neppure a un abbozzo di trattativa.
È andata meno bene a Massara che si è preso una valanga di insulti anche se, come una parte della dirigenza «romana», era favorevole a prolungare il contratto a De Rossi, ma la decisione è stata presa altrove. A Boston e a Londra sono convinti i tifosi, con Pallotta e Baldini (ormai soprannominato «testa grigia») veri bersagli della contestazione. Ranieri, anche per togliere Massara dalla situazione difficile, ha usato il senso tattico che dimostra spesso in campo: «È inutile che ve la prendiate con chi sta qui». (...).
Conferenza stampa Ranieri: "Non ho utilizzato le parola uscite ieri. De Rossi? E' la legge del calcio, ma bisognava avere più attenzione nei confronti di Daniele”
Dopo i fatti relativi al mancato rinnovo di Daniele De Rossi, torna nella sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria, il tranier giallorosso Claudio Ranieri, si parlerà del match di Reggio Emilia contro il Sassuolo....e non solo, queste le parole del tecnico:
Una settimana come questa può avere conseguenze positive e o negative sulla squadra?
"Io credo che debba essere uno stimolo positivo e propositivo. I giocatori ormai sono abituati a tutto. Poteva essere uno stimolo negativo anche le voci sull’allenatore del futuro. Mi auguro che questo fatto sproni a fare bene, ci sono due partite da completare, c’è ancora una piccola possibilità, ma serve la coscienza a posto di aver fatto il massimo che potevamo fare".
Come stanno i giocatori, in particolare Zaniolo e Pellegrini?
"Zaniolo riprende oggi, aveva il polpaccio indurito, ed oggi farà differenziato, mentre gli altri differenziato. Pellegrini ha una cosa che gli cresce, credo di averlo a disposizione sabato o al massimo per la prossima settimana".
Ieri si è parlato di “testa grigia” e così via. Volevamo verificarle…
"Non mi sembra di aver detto queste cose. Quando i nostri tifosi chiedevano spiegazioni della fine del rapporto di Daniele con la Roma ho detto sicuramente a Londra ed a Boston. Chi decide sono loro e la persona che gli sta più vicino è in Inghilterra".
Vuole rassicurare i tifosi per i progetti del futuro di Pallotta?
"Non li so, non ne possono aver parlato con me sapendo che tra due partite finisco il rapporto con la Roma. In ogni società di calcio ci sono ricambi, per cui ci sta. Lo abbiamo visto anche in Italia di squadre che hanno perso punti di riferimento. Forse a Daniele andava detto in un’altra maniera e dargli il modo di pensarla bene, ma non è stato dato. E’ la legge del calcio: la società vuole cambiare e scegliere i giocatori, così come i giocatori scelgono società, queste scelgono allenatori, direttori sportivi. Hanno un amore sviscerato per la squadra, una considerazione più attenta avrebbe richiesto più attenzione".
Se le fosse stato offerto il ruolo da dirigente che cosa avrebbe fatto con De Rossi?
"Io avrei detto: 'Lo voglio perché so che capitano è, che uomo è'”.
Quanto incide Baldini sul lavoro quotidiano?
"Con me non incide affatto. Non lo so che rapporti abbia con il presidente, qui non incide. In generale non lo so, non conoscendo quello che fa".
De Rossi nello spogliatoio fino a dove arriva?
"Si parla sempre di leader. Ci sono vari leader: per la società, per i giornalisti, per i tifosi o per i social. Ci sono anche i leader per l’allenatore. Lui è l’allenatore in campo, gli puoi parlare e ragiona con la mentalità fine alla squadra. Questi sono i leader che vogliono gli allenatori".
Si aspettava di trovare una situazione così diversa?
"Sapevo di trovare una squadra giù mentalmente, non fisicamente, e le mie forze sono state principalmente per questo e fargli ricredere nel senso della squadra. Queste cose non mi aiutano".
Quanto possono aver inciso le chiacchiere nella partita di Genova?
"Non lo posso verificare. Avevo chiesto aiuto ai tifosi e ci hanno aiutato a vincere partite difficilissime, io posso solamente ringraziarle".
De Rossi ha parlato anche di Totti, dicendo che spera che incida di più in società. I tifosi dicono di lasciare la Roma. Che dice a Totti in questo caso?
"Ogni persona intelligente capisce che sono decisioni che deve prendere Francesco, non so quanto potere abbia. Io so che mi ha chiamato, quindi era uno che conta e che decide. Io non so quanto all’interno di questa crescita, visto che non può smettere di giocare e fare il dirigente, quanto sia felice e soddisfatto. Sono domande da rivolgere a lui e non a me".
Sono 11 anni che non si vince un trofeo alla Roma. Puoi dare un consiglio dall’alto della tua esperienza su come si può vincere?
"Io non so i programmi e mi è difficile rispondere alla domanda. Io credo che un fatto importante sia la costruzione dello stadio. Farlo per poi programmare una Roma grande. E’ una mia considerazione che tiro fuori leggendo quello che scrivete voi. Io sto pensando solamente alla squadra, cercando di tirare fuori il massimo ogni partita. Mi sono messo l’elmetto per aiutare la squadra e tirare fuori il meglio".
Cosa direbbe ai tifosi della Roma?
"Il tifoso si sente partecipe in tutto e per tutto, è una piazza particolare. L’Olimpico pieno ti soffia dietro e ti permette cose che in altri stadi sono impossibili. Il tifoso dice spesso che il Presidente è distante e così via, ma io ho trovato poche volte il presidente vicino alla squadra. Al Leicester il vecchio presidente l’ho visto più volte adesso che prima. Abramovic credo di averlo visto io più di tutti, Sarri forse non l’ha mai visto. Tu lavori sul campo ed il resto non interessa, l’importante è che quando hai bisogno di qualcosa ci sia qualcuno, questo è importante, il resto non conta. Non è importante la presenza di un presidente, ma che tutto vada come deve andare".
Come ha visto De Rossi in questi giorni?
"Sembra strano ma ancora non ci siamo parlati (ride, ndr). L’ho visto bello e motivato come sempre. Dentro di sé sarà sconvolto, non dormirà la notte immagino. Chi ha dato tutto ed ha giocato anche non al 100% lo ha fatto per l’attaccamento alla maglia ed ai tifosi. E’ normale, ma ancora devo parlarci".
Sarà una Roma col 4-3-3 o il 4-2-3-1?
"Sto studiando. Il Sassuolo è una squadra ben organizzata, ho visto la partita d’andata. Mi sto facendo un’idea, ma vediamo i prossimi due allenamenti e deciderò".
De Rossi giocherà contro il Sassuolo?
"Parlerò con lui e vedremo".
Che cosa consiglierebbe a De Rossi per la prossima avventura?
"Vuole continuare a giocare ed è giusto che sia così. Ha già la mentalità da allenatore, il padre lo è. E’ un leader positivo, non pensa al suo ego ma al bene di tutti. C’è una visione d’insieme e non da singolo giocatore".
In chiusura di Conferenza Ranieri lancia il suo appello: “Mi auguro che l’ultima partita all’Olimpico sia una festa, ci sarà tempo per le contestazioni. L’ultima partita sarà una dimostrazione d’amore per Daniele che è la cosa più importante“.
Il Manchester City deferito per violazioni del Fair Play Finanziario, la Champions potrebbe essere rischio
"La Camera investigativa del Club Financial Control Body (CFCB) ha deciso di deferire il Manchester City FC alla camera giudicante del CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La camera investigativa del CFCB aveva aperto un'indagine sul Manchester City FC il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sulla Financial Fair-play (FFP) che sono state rese pubbliche in vari media. La UEFA non farà ulteriori commenti sulla questione fino a quando non verrà annunciata una decisione dalla camera giudicante del CFCB". Questo il comunicato dell'Uefa nel quale si annucia il deferimento del Manchester City per le violazioni del fair-play finanziario.
Allenamento Roma. Lavoro atletico ed esercitazioni tecniche, poi torello. Pellegrini ha svolto lavoro a parte
La Roma guidata in panchina da coach Caludio Ranieri è scesa in campo questa mattina al "Fulvio Bernardini" di Trigoria intorno alle 11:00 per preparare la sfida di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Il gruppo ha svolto inizialmente la fase di riscaldamento, poi una parte tecnico tattica e infine il torello. Regolarmente in gruppo Nicolò Zaniolo out Lorenzo Pellegrini che ha lavorato a parte.
Maresca arbitrerà il match tra il Sassuolo e la Roma, al VAR ci sarà Chiffi
Sono state rese note le designazioni arbitrali della 37esima giornata di Serie A. Questo il quadro completo, per il match relativo ai giallorossi è stato scelto Maresca.
CHIEVO – SAMPDORIA h. 12.30
AURELIANO
MARCHI – ROSSI M.
IV: MAGGIONI
VAR: GIUA
AVAR: TEGONI
EMPOLI – TORINO
MAZZOLENI
PAGANESSI – VIVENZI
IV: ABBATTISTA
VAR: ORSATO
AVAR: VALERIANI
GENOA – CAGLIARI Sabato 18/05 h. 18.00
VALERI
PASSERI – TOLFO
IV: PICCININI
VAR: LA PENNA
AVAR: COSTANZO
ROCCHI
DI LIBERATORE – TONOLINI
IV: SACCHI
VAR: IRRATI
AVAR: MARRAZZO
LAZIO – BOLOGNA Lunedì 20/05 h. 20.30
PASQUA
SANTORO – DEL GIOVANE
IV: DI PAOLO
VAR: NASCA
AVAR: DE MEO
MILAN – FROSINONE h. 18.00
MANGANIELLO
SCHENONE – LO CICERO
IV: PRONTERA
VAR: PAIRETTO
AVAR: GALETTO
NAPOLI – INTER h. 20.30
DOVERI
RANGHETTI – BINDONI
IV: DI BELLO
VAR: BANTI
AVAR: FIORITO
PARMA – FIORENTINA
GIACOMELLI
CARBONE – DI IORIO
IV: RAPUANO
VAR: MARIANI
AVAR: CECCONI
SASSUOLO – ROMA Sabato 18/05 h. 20.30
MARESCA
LONGO – VILLA
IV: DIONISI
VAR: CHIFFI
AVAR: ALASSIO
UDINESE – SPAL Sabato 18/05 h. 15.00
FABBRI
PERETTI – LIBERTI
IV: GHERSINI
VAR: CALVARESE
AVAR: MONDIN
(aia-figc.it)
Roma-Parma, aperta la vendita anche per il settore Distinti Nord Ovest
A partire dalle 15:00 di oggi sarà possibile acquistare i biglietti di Roma-Parma anche per il settore Distinti Nord Ovest, interamente dedicato ai tifosi giallorossi. Il prezzo dei tagliandi per il settore (ingressi 50/52) sarà di 35 €. Dalle 15:00 sarà possibile acquistare i biglietti Online, presso tutti gli AS Roma Store e tramite il Call Center AS Roma. NON sarà possibile i biglietti attraverso i canali Tlite e Vivaticket.it. Tutte le info su asroma.com.