Serie A e fondi d'investimento: quali impatti sul futuro del calcio?
(TELBORSA.IT) - Il mondo del calcio non merita ulteriori ristori e aiuti perché viene considerato un universo già particolarmente ricco che non necessita di misure di aiuto da parte dello Stato. Sul tema gli italiani non sembrano avere dubbi. E' quanto ha rilevato una recente indagine, condotta a giugno da SWG per la società di consulenza Inrete, che ha evidenziato come per gli italiani, che si tratti o meno di tifosi, il tanto amato sport nazionale non meriti più di essere aiutato.
Il giudizio è implacabile: il sistema calcio non merita ristori. Dal 1 gennaio 2020 il mondo del pallone ha potuto beneficiare del Decreto Crescita, un regime di tassazione agevolata per lavoratori residenti all’estero che si impegnino a lavorare in Italia per almeno due anni. Nel calcio questo ha favorito l’ingaggio di campioni di livello internazionale da parte dei club italiani. Secondo il 69% degli intervistati però si tratta di una scelta sbagliata: anziché favorire il risparmio, questo provoca un ulteriore aumento degli ingaggi ai calciatori e addirittura per il 47% il mondo del pallone è già troppo ricco e sprecone e non dovrebbe godere di questi aiuti. Solo gli under 35, ma si fermano a quota 29%, ritengono il calcio sia un’industria e che la misura debba valere per tutti i settori senza distinzioni.
Insomma, chi è causa del suo mal pianga sé stesso. Di fronte alle difficoltà il monito che arriva dagli intervistati è infatti quello di ridurre gli sprechi, anche a scapito della competitività, per ripartire da basi più solide. Lo sostiene chi non ama il calcio (83%), ma anche gli appassionati (76%). Per il 78% del totale del campione il sistema dovrebbe concentrarsi a sistemare i conti per gettare basi solide per il futuro e la percentuale sale all’85% per gli over 55. Indice di come il futuro del pallone non possa che passare da una razionalizzazione interna anziché da un indebitamento continuo. Pena, come emerge, la disaffezione di una sempre più ampia fetta di popolazione. Infatti, solo il 22% vorrebbe si puntasse sull’aumento dei ricavi, investendo per essere competitivi anche in Europa.
In questo scenario a tinte fosche, però, quello dell’ingresso dei fondi di investimento rappresenta per 7 intervistati su 10 un fattore ampiamente positivo, che potrà giovare al calcio italiano potrà. Negli ultimi anni il sistema si è aperto alle proprietà straniere e ai fondi dell’investimento, basti pensare a Milan, Inter, Roma e Atalanta oggi controllate da investitori esteri. I fondi ne rilanceranno la competitività, con elevate aspettative tra i tifosi, ma sulla sostenibilità dei modelli di business sarà il tempo a dire la verità. In generale, infatti il 68% ritiene che la Serie A potrà trarne dei benefici ed essere più competitiva (35%), più sostenibile (18%) ed entrambe le cose (15%) soprattutto tra gli under 35.
Federico Guidi: il nuovo tecnico della primavera giallorossa
Lo scorso 4 giugno, l’AS Roma ha ufficialmente salutato Alberto De Rossi per dare il benvenuto al nuovo allenatore della primavera giallorossa: Federico Guidi.
Andiamo a scoprire chi è il nuovo mister capitolino.
Guidi nasce il 23 dicembre 1976 a Cerreto Guidi (FI). Dalla 1998 al 2004 fa l’allenatore nelle giovanili dell’Empoli prima di approdare a Firenze. Dopo 10 anni nelle giovanili viola viene promosso come mister della primavera della Fiorentina. In 12 anni a Firenze ha ottenuto uno Scudetto Giovanissimi ed una finale del campionato Primavera. Nel 2017 lascia Firenze per diventare l’allenatore dell’Italia U20 e dopo un solo anno quello della nazionale U19. Dopo 2 anni in azzurro diventa l’allenatore del Gubbio (serie C) ma la sua esperienza umbra dura solo 11 partite prima dell’esonero il 14 ottobre 2019. Il 2 luglio del 2020 torna a sedere in panchina come allenatore della Casertana. La stagione a Caserta termina con un decimo posto grazie a 13 partite vinte, 7 pareggi e 17 sconfitte. Il contratto con la formazione campana sarebbe durato un’altra stagione ma, per problemi societari, la squadra non si iscrive al campionato successivo. Guidi riceve quindi la chiamata del Teramo. La stagione in Abruzzo si chiude con un 15° posto ed i quarti di finale della Coppa Italia di Serie C. Il 4 giugno 2022 arriva la firma con l’AS Roma.
Queste le parole del responsabile del Settore Giovanile giallorosso Vincenzo Vergine: ‘’Considero Guidi un tecnico che riesce ad abbinare la competitività che oramai la Primavera richiede alla formazione del giovane calciatore, essendosi già confrontato con tutte le fasce d’età avendo maturato esperienze importanti anche nelle categorie maggiori. Sin dai primi scambi ho percepito sintonia rispetto ai valori e agli obiettivi che il Club si è dato ed è per questo che non vediamo l’ora di averlo all’opera con i nostri ragazzi’’
Il modulo preferito dal mister toscano è il 4-3-3 ed in carriera si è ispirato al calcio totale di Cruijff ai tempi dell’Ajax, al Milan di Arrigo Sacchi ed agli allenatori dei giorni nostri come Pep Guardiola, Jurgen Klopp e Roberto De Zerbi.
Queste le parole di Guidi dopo la firma con l’AS Roma: ‘’Vorrei ringraziare Vincenzo Vergine, Tiago Pinto e tutta la Società per la fiducia che mi è stata accordata. Entrare nel mondo Roma rappresenta per me una fortissima emozione. Sarà una grande responsabilità lavorare nel settore giovanile giallorosso, per proiettare nel calcio professionistico quanti più calciatori possibili.’’
Tra i giovani talenti passati nelle formazioni allenate da Guidi vanno ricordati: Federico Chiesa, Gianluca Mancini, Gaetano Castrovilli, Filippo Bandinelli, Lorenzo Venuti e Riccardo Sottil.
Di Mirco Monda (insideroma.com)
Abraham: "Contro il Tottenham sarà una bella sfida. Stiamo trovando l'intesa di squadra" (VIDEO)
Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato in vista dell'amichevole di domani contro il Tottenham. Queste le sue parole ai canali social del club:
"Giocare contro il Tottenham è sempre bello, contro di loro ho vissuto mille battaglie. Sono più avanti di noi, hanno più energia e una migliore condizione ma nel calcio non ci sono scuse. Dobbiamo farci trovare pronti per la prima di campionato, domani sarà una bella sfida. Noi stiamo bene, ci stiamo allenando. La preparazione è stata faticosa, abbiamo corso molto ma sta andando tutto bene. Ci sono stati pochi infortuni e stiamo trovando l'intesa come squadra, stiamo imparando a conoscere i nuovi acquisti e loro noi. Spero che questa stagione potremo migliorare".
"This is to get us ready for the first game of the season."
Tammy speaks ahead of tomorrow's game against Spurs!#ASRoma | @tammyabraham pic.twitter.com/xHM8iXKcia
— AS Roma English (@ASRomaEN) July 29, 2022
Il Celta Vigo continua il pressing su Carles Perez
Carles Perez non è partito con la squadra per disputare l'amichevole contro il Tottenham. Ufficialmente per problemi fisici, ma sullo spagnolo si susseguono anche le voci di mercato. Infatti Carles Perez, come riferisce marca.com, è sempre più vicino al Celta Vigo.
Unica destinazione gradita e che gli garantaribbe il giusto minutaggio, cosa che alla Roma purtroppo non può essere garantito a causa dell'abbondanza di giocatori nel suo ruolo.
Carnevali: "Per Frattesi la trattativa è ferma. Troppa distanza con la Roma"
Giovanni Carnevali, AD del Sassuolo, è tornato a parlare ai microfoni di Sky della trattativa con la Roma per Frattesi:
"Con la Roma ci sono stati più contatti, ma al momento la trattativa è ferma perché la nostra richiesta è differente dalla loro offerta. Abbiamo gia perso Scamacca, vogliamo trattenere i nostri ragazzi anche se abbiamo fatto tanti acquisti. Vogliamo costruire una grande squadra".
Pallotta-Friedkin i due presidenti a confronto
Negli ultimi 11 anni l’AS Roma ha avuto una proprietà americana, prima quella riconducibile a James Pallotta Jr poi a Dan Friedkin. Andiamo ad analizzare e confrontare i due presidenti giallorossi.
Pallotta è stato presidente dell’AS Roma dal 2012 al 2020 ed il massimo risultato sportivo ottenuto è stata la semifinale di Champions League, contro il Liverpool, della stagione 2017/18 quando i giallorossi vinsero il ritorno per 4 a 2 ma furono comunque eliminati dalla competizione. Nei suoi 8 anni, quindi, l’imprenditore statunitense non ha vinto nessun titolo. Cosa diversa, invece, per Friedkin che, dopo essere diventato nel 2020 il nuovo presidente dell’AS Roma, ha messo in bacheca la Conference League 2021/22, riportando a Roma un titolo che mancava da ben 14 anni (Coppa Italia 2008).
Un’altra, sostanziale, differenza tra i due presidenti è la gestione della rosa giallorossa. Sicuramente Pallotta non ha avuto vita facile con gli addi al calcio di due bandiere giallorosse come Francesco Totti e Daniele De Rossi, ma i soldi spesi per acquisti, poi rivelatisi giocatori non da Roma, e le tante cessioni di giocatori importanti per le varie formazioni capitoline, non l’hanno di certo aiutato ad entrare nelle grazie dei tifosi. Come dimenticare i 42 milioni spesi per Schick, i 26.6 per Nzonzi, i 24.7 per Pastore o i 24.5 per Iturbe, tutti giocatori che non sono più a Roma. Oppure le cessioni importanti come quelle di Rudiger, Marquinhos, Salah o Alisson, ora campioni rispettivamente al Real Madrid, al PSG ed al Liverpool. Giocatori su cui si poteva, probabilmente, puntare per la Roma di oggi. Friedkin, invece, sembra essere più mirato con gli acquisti, vedi Abraham e Dybala, e con una gestione della rosa più a lungo termine, vedi la conferma in blocco, o quasi, degli eroi di Tirana. Su questo aspetto, a dir la verità, anche Pallotta si è espresso prendendosi le colpe per l’errore nell’affidarsi a Ramon Rodriguez Verdejo, meglio conosciuto come Monchi, mentre l’attuale presidente si è affidato a Tiago Pinto il quale sta ripagando, molto bene, la fiducia data.
Un’altra differenza tra i due americani è sicuramente la gestione ‘’nuovo stadio’’ con Pallotta, anche a detta del sindaco Raggi, più aggressivo nel trovare un accordo con la Pubblica Amministrazione capitolina, mentre Friedkin sembra essere più propenso al dialogo ed al trovare una soluzione adeguata a entrambi. Tale atteggiamento ha permesso, mai come ora, di essere vicini alla realizzazione di un impianto privato per la società giallorossa.
Altra sostanziale differenza tra Pallotta e Friedkin è il rapporto con l’AS Roma ed il popolo giallorosso. Se il primo è sempre sembrato distante da tifo e squadra, ma tanto presente a livello mediatico, il secondo è proprio l’opposto, molto presente all’Olimpico e poco protagonista con i media. Aspetti che, sicuramente, piacciono di più al tifo giallorosso.
Infine, i Friedkin hanno fatto uscire l’AS Roma dalla Borsa acquistando il 95% delle azioni societarie, facendo tornare, dopo 22 anni, la società capitolina sostanzialmente nelle mani di un solo azionista.
Di Mirco Monda (insideroma.com)
Roma vs Ascoli 0-1 | Scivolone dei ragazzi di Mourinho. Bucchi: "La vittoria ci fa piacere, ma la sfida non è veritiera"
La Roma ha giocato un'amichevole questo pomeriggio contro l'Ascoli, formazione di Serie B.
Un test match completamente blindato sul campo di Trigoria, con la Roma che non ha voluto far trapelare informazioni. Avrebbe preso parte all'incontro anche Dybala. Ma non è bastato ai fini del risultato. Infatti la Roma è stata sconfitta per 1-0, con l'Ascoli che ha trovato la rete al 67' con Botteghin in seguito agli sviluppi di un corner.
Al termine della partita ha parlato l'allenatore dei bianconeri, Christian Bucchi: "Ovviamente la vittoria ci fa piacere, vincere contro una grande è sempre bellissimo. Ma non dobbiamo farci deviare da una sfida non veritiera. E' una partita neanche d'agosto, prendiamola con la dovuta cautela".
Nessuna dichiarazione da parte di Mourinho o giocatori, con la Roma che ha deciso di non pubblicare la sintesi della gara.
Conferenza Stampa Dybala: "Farò quello che chiede il mister per aiutare la Roma. Penseremo partita per partita"
Paulo Dybala, nuovo acquisto della Roma, si è presentato in conferenza stampa presso Trigoria.
Apre la conferenza Tiago Pinto: "Se riesco a scherzare in italiano, penso che sia una gioia portare la Joya. Per portarlo a Roma c'è stato un grande lavoro di squadra: mi sento di ringraziare la società, il suo coinvolgimento nella trattativa, il mister che è stato abbastanza importante e lo staff di Paulo che ha aiutato a creare questa partnership. Non c'è bisogno che io parli della sua qualità, ma in questi giorni mi ha fatto piacere vedere il suo coinvolgimento e l'empatia con la squadra: mostra la sua voglia di fare bene con la Roma. È una gioia enorme averlo qui alla Roma, questo dimostra la credibilità del progetto".
Si prosegue con le domande per Dybala e le sue dichiarzzioni:
Per te è giusto iniziare ad alzare il livello di ambizione e se si dovesse alzare ancora di più con giocatori di livello internazionale si possa parlare di corsa scudetto?
"Credo sia presto per iniziare a parlare di scudetto. C'è voglia, lo scorso anno la Roma ha vinto un trofeo importante. Ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere e quello deve essere il nostro obiettivo: pensare di partita in partita e più avanti vedremo dove saremo per parlare di obiettivi più importanti. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo pensare partita per partita".
Mi hanno incuriosito le parole di Marotta, ti sei sentito tradito?
"No, per niente. Da quando è finito il mio contratto con la Juventus, i miei agenti hanno parlato con tante squadre e voi avete parlato di tante squadre in più. Ho un bel rapporto con Marotta. Tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato il direttore a Torino e le cose sono cambiate".
Ti senti meglio a giocare da seconda punta o trequartista? Quanto ha inciso la telefonata con Mourinho?
"Per quanto riguarda la prima domanda, compete al lavoro del mister: in base alle partite troverà le soluzioni per me e per la squadra, poi deciderà lui e io sarò disposto a ricoprire entrambe le posizioni. La chiamata del mister è stata un piacere enorme: la prima è stata col direttore e lui, poi il mister mi ha scritto. Ho avuto la fortuna di conoscere il presidente, suo figlio, ho parlato con il direttore e conoscevo alcuni ragazzi. La chiamata di tutti è stata una dimostrazione di affetto, è stata importante per me".
Quali sono le certezze che ti hanno dato? Possiamo tradurli in obiettivi?
"Sì, la prima domanda che ho chiesto al mister è stata: cosa puntiamo a vincere? A me piace vincere e anche al mister. Quando abbiamo iniziato a parlare il mister e la società mi hanno dato punti di riferimento che avete visto l'anno scorso: la serietà, l'entusiasmo, il mister e la consapevolezza dei ragazzi sono importanti per andare avanti. Cercherò di dare il massimo, di portare la mia esperienza per continuare a vincere".
L'affetto dei tifosi? Esulterai in caso di gol con la Juventus?
"Con la Juve ovviamente no. Sono curioso di vedere cosa succederà con i tifosi questa sera, so che questa è una piazza calda e la gente è sempre vicina alla squadra. Sono curioso di conoscere i tifosi e abbracciarli".
Pensi che la Roma sia la piazza ideale per esaltare la tua caratteristica di divertire?
"Sì. Il calcio è cambiato tanto, si vedono tanti giocatori fisici e veloci con meno giocate belle ma conta il risultato finale. Io voglio vincere, tutti lo vogliamo, deve essere il nostro primo obiettivo. Poi ho le mie caratteristiche, farò quello che mi chiede il mister e il mio gioco per aiutare i miei compagni".
Quali sono stati le principali differenze che hai trovato tra Roma e Juventus? Se tra le persone che ti hanno convinto c'è anche Totti?
"Sono da poco qua, sto conoscendo gente nuova e devo imparare tutti i nomi di chi lavora intorno a noi. Vedo un club organizzato in tutti gli aspetti, mi stanno aiutando in tutto e stanno aiutando anche la mia famiglia. Ne sono contento. Con Francesco ci siamo visti alla partita di Eto'o, abbiamo parlato, ma non c'erano le certezze di arrivare qui: mi ha parlato bene di Roma, ma non ci siamo risentiti in questi giorni".
Sei arrivato nel pieno della maturità tecnica, è possibile che il Dybala che si vedrà qui, anche considerando il tifo della Roma, sarà il migliore di tutta la carriera?
"Ovviamente lavoro sempre per quello, me lo auguro. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica per farlo, ci saranno tante partite prima del Mondiale e cerco di curare tutti i dettagli. Ho fatto esperienza alla Juve, in una squadra abituata a vincere ti trasmette quello dal primo giorno, quindi cercherò di dare il massimo nello spogliatoio. Cercherò di portare la mia esperienza per aiutare a vincere e nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno".
Sulla stagione scorsa alla Juventus.
"Credo sia normale che ci siano delle critiche. Quando giochi nella Juve si chiede sempre di più, ovviamente avrei voluto segnare e giocare di più in riferimento a qualche infortunio avuto. Ma rispetto all'inizio dell'anno i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti, poi si vede il minimo dettaglio. Per quanto sono stato fermo i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti".
Ci racconti perché è finito il tuo rapporto con la Juve?
"Il direttore Arrivabene è stato chiaro nelle sue dichiarazioni: avevamo un accordo da firmare ad ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia della società che non facevo parte del futuro. Non è stato un problema economico, come tanti hanno detto, ma la società col mister hanno preso altre decisioni. Ho detto che se era la loro scelta, per me non era un problema".
Molti hanno detto che Roma è la piazza giusta per te, secondo te perché?
"Ho parlato con i proprietari e il direttore, mi hanno trasmesso sicurezza nel progetto, sapendo come la Roma si sta costruendo non ci sono stati molti dubbi".
Si è parlato molto della clausola, è un atto di fiducia reciproco? C'è voglia di avere un rapporto lungo?
"Penso solo al campo, ad allenarmi e a giocare, è una domanda per il direttore e i miei procuratori. Spero che il futuro sia felice per tutti".
Cosa pensi di Zaniolo?
"Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro. Ci deve pensare lui".
Nella tua prima intervista hai parlato della maglia numero 10: hai firmato per 3 anni ambisci a conquistarla?
"Sappiamo l'ultimo che l'ha indossata. Ho grandissimo rispetto, per me il numero 21 è molto importante per la Nazionale e perché ho vinto con la Juve. Spero che sarà il numero con cui vincerò con la Roma. In futuro non si sa, ora sono contento col 21".
Stadio, spunta l'ipotesi di un parcheggio sotterraneo
La Roma, tra mercato e OPA, lavora anche sul fronte stadio.
Settimana scorsa, come riferisce Il Messaggero, è andato in scena un incontro tra la società dei Friedkin e o Studio Gau, incaricato per la progettazione dell'impianto sportivo. Lo stesso studio avrebbe incontrato in Comune i tecnici dell'Urbanistica e Mobilità per presentare l'idea di un parcheggio interrato, sotto il futuro Stadio, di tre livelli per una capienza di 3-4 mila posti auto. Dall'incontro è emerso come il Comune voglia dare priorità al trasporto pubblico piuttosto che quello privato.
Altro nodo principale è quello legato all'isolamento acustico, fattore di interesse pubblico, che potrebbe causare problemi al vicino Ospedale Pertini oltre che alle abitazioni private he sorgono vicino l'area di Pietralata.
La Roma alle prese con gli esuberi. Stallo per Villar, Diawara rifiuta le offerte
In attesa di nuovi movimenti in entrata, la Roma deve lavorare sulle cessioni dei giocatori che non rientrano più nei piani di Mourinho.
In primis c'è da convincere Diawara, che non è attratto dalle offerte giunte finora ed ha rifiutato ogni ipotesi. Un atteggiamento che sta facendo "terra bruciata" circa ulteriori offerte, con alcune squadre che stanno ritirando l'interesse palesato finora. Non una tattica perfetta per Diawara, fuori rosa e che si allena a parte a Trigoria insieme al Villar. Sullo spagnolo, di rientro dal prestito al Getafe, c'è il Monza. L'iniziale accordo di prestito con diritto di riscatto in caso di salvezza si è bloccato sull'entità del suddetto riscatto. Infatti la Roma vorrebbe 10 milioni, mentre il Monza chiederebbe uno sconto per scendere intorno i 6-7 milioni.
Più semplici i possibili addii di Veretout, Carles Perez e Kluivert.
Veretout, che ha disputato tutto il ritiro portoghese agli ordini di Mourinho giocando tutte le amichevoli, è nel mirino di Nizza e Marsiglia. La Roma lo cederebbe solo in caso di offerte congrue al suo valore, altrimenti può restare in rosa. Passi avanti per la partenza di Carles Perez e Kluivert. Lo spagnolo vorrebbe giocare di più ed ha scelto il Celta Vigo come possibile destinazione. Su Kluivert, invece, si è fatto avanti il Monaco.
Domani il Dybala Day. Alle 14 la conferenza stampa, in serata festa per i tifosi
Domani per la Roma, Dybala e tutti i tifosi giallorossi sarà una giornata speciale.
Si comincerà alle 14:30, quando la Joya parlerà in conferenza stampa presso il centro sportivo di Trigoria.
Si continuerà in serata, alle ore 21, presso il Colosseo Quadrato dell'Eur con un evento speciale aperto a tutti i tifosi. Infatti Dybala, dove essersi presentato alla stampa, si presenterà ai suoi tifosi tra giochi di luci, bandiere e cori in suo onore.
Roger Ibanez: "Obiettivo Champions: tutti vogliono giocarla"
Il difensore della Roma, Roger Ibanez, ha parlato a LaRoma24.it in merito all'obiettivo dei giallorossi nella prossima stagione, di tornare a qualificarsi per la Champions League: "È il nostro obiettivo, tutti noi vogliamo giocarla. Dovremo essere concentrati e partire subito molto forte. Dybala ci può dare tanto, ora dobbiamo fare in modo che si inserisca il prima possibile. Il mio futuro? I rumours di mercato ci sono sempre in questo periodo dell’anno, ma io il 1° settembre sarò qui".