In 35.000 spingono la Lazio in Champions e oltre la Roma

GAZZETTA DELLO SPORT - CIERI - Operazione Pasqua felice. Inzaghi e i suoi giocatori ci credono, confidando in un calendario che sembra voler sorridere ai biancocelesti. La Lazio affronta in casa il Chievo ultimo, già aritmeticamente retrocesso in Serie B e inoltre imbottito di giovani (la società veronese vuole sfruttare il finale di stagione per far fare esperienza a qualche ragazzo che potrà tornare utile il prossimo anno). La partita ideale, insomma, per aggiungere altri tre punti alla propria classifica dopo quelli presi mercoledì nel recupero con l’Udinese. Nel frattempo le rivali che la precedono in classifica hanno tutte impegni non facili. A cominciare dall’Atalanta, che lunedì gioca al San Paolo col Napoli, per continuare con la Roma, che sfida stasera l’Inter a San Siro, per finire col Milan, di scena oggi a Parma nel lunch match.

LA SPINTA DEL PUBBLICO C’è dunque la possibilità per i biancocelesti di scalare una o più posizioni e di avvicinarsi ulteriormente alla zona Champions. Inutile negare che ciò che intriga maggiormente i tifosi è l’eventuale sorpasso sulla Roma (possibile se i giallorossi perdono e la Lazio vince), ma anche l’aggancio (in caso di pareggio della squadra di Ranieri) andrebbe benissimo. La Lazio ci prova, il suo pubblico ci crede. Ed è per questo che oggi si presenterà numeroso all’Olimpico. Sono attesi 35 mila spettatori, cifra notevole considerando che non si tratta di una partita di grande richiamo. Ma la Lazio di Inzaghi, al di là dei risultati che sta ottenendo, è stata capace di ricreare una empatia con il suo popolo che in precedenza si era persa. Anche la società, però, è venuta incontro a questa nuova voglia di stadio con alcune lodevoli iniziative. Da alcune partite è stato istituito un servizio navetta gratuito (si chiama Businsieme) che consente ai tifosi di evitare il terno al lotto del parcheggio nei pressi dello stadio (quasi impossibile da quando ci sono le norme sicurezza) e recarsi all'Olimpico da alcuni punti della città situati nei pressi di grandi parcheggi. L’altra iniziativa che ha favorito il ritorno allo stadio è quella dell’ingresso gratuito per gli under 14 purché accompagnati da un genitore o adulto che abbia il biglietto.

TURN OVER Gli ingredienti perché quella di oggi sia una festa ci sono insomma tutti. E questo, comprensibilmente, allarma Simone Inzaghi. «Il Chievo, benché già retrocesso, non ci renderà la vita facile - avverte l’allenatore -. Anzi, avendo la mente libera, potrà crearci parecchi grattacapi. Dovremo essere bravi a mantenere alta la concentrazione e a conservare la giusta cattiveria agonistica per l’intera gara. Con l’Udinese lo abbiamo fatto nel primo tempo, meno nella ripresa». E, proprio per evitare cali di tensione, il tecnico ha deciso di cambiare mezza formazione rispetto alla squadra che ha battuto l’Udinese tre giorni fa. In difesa la novità è Radu (rileva Luiz Felipe), a centrocampo cambiano i due esterni (Marusic e Durmisi per Romulo e Lulic), un interno (Luis Alberto al posto di Parolo) e il centrale (Badelj sostituisce lo squalificato Leiva). In attacco invece confermata la coppia Caicedo-Immobile. Sul momento di Ciro Inzaghi dice: «Sbagliato giudicarlo solo dai gol. Le sue sono sempre state ottime prestazioni. Non posso che essere soddisfatto del suo rendimento». Infine, novità nei quadri societari. L’ex Questore di Roma Nicolò D’Angelo è il nuovo security manager del club. Curerà tutte le attività inerenti la sicurezza dei dipendenti e dei dati societari.


Gara da 70 milioni. Pellegrini carica: “Vinciamo noi”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Complicato non caricare di significati la partita con l’Inter di stasera. Ci ha provato Ranieri, due giorni fa, presentando la gara come non decisiva, e tentano di farlo i giocatori, scontrandosi però con una evidente realtà: la Roma ha a disposizione la possibilità di portarsi a tre punti dal terzo posto occupato proprio dai nerazzurri. Non è possibile fare calcoli, viene ripetuto dentro Trigoria, ma tutti sono consapevoli di quanto sia vitale poter disputare la Champions anche la prossima stagione. E i motivi sono riassunti nella settantina di milioni che la competizione ha portato nelle casse giallorosse in questa stagione. Non poter fare affidamento su un introito così elevato per il bilancio, porterebbe a fare delle scelte drastiche sul mercato, legate alle cessioni e al poco appeal da presentare per la panchina a un tecnico di livello. Mentre prosegue il corteggiamento ad Antonio Conte – strattonato per la giacca da più club – l’improvvisa riapertura della corsa alla zona Champions spalanca quindi la strada alle motivazioni di un gruppo che sembrava ormai non avere più nulla da dare a questa stagione. «Non è una partita decisiva, però molto importante – fa i conti Lorenzo Pellegrini – vincere ci permetterebbe di accorciare sull’Inter. Non prendiamo gol da due gare consecutive, speriamo di continuare così, poi, se arriveremo terzi o quarti, farà poca differenza». La società nerazzurra è tra i club che sarebbero disposti a pagare la clausola rescissoria di 30 milioni pur di avere Pellegrini la prossima stagione. Il ragazzo prende tempo, ribadendo però il suo attaccamento alla Roma. «Sono in una delle squadre più importanti in Italia e non cerco altro – le sue parole a Sky – poi ci sono delle dinamiche che non sei l’unico a gestire, ma restare mi renderebbe orgoglioso». Orgoglioso di tornare a San Siro da protagonista lo è Zaniolo. Ceduto la scorsa estate dall’Inter, all’interno del trasferimento a Milano di Nainggolan, il talento giallorosso partirà titolare (probabilmente da esterno destro), con l’obiettivo di far rimpiangere la sua partenza. Ha recuperato, ed è partito con i compagni, El Shaarawy. L’attaccante aveva avvertito un paio di giorni fa un fastidio al polpaccio, ma ieri ha lavorato in gruppo e stasera dovrebbe partire nella formazione titolare. A meno che Ranieri non preferisca non rischiarlo, mettendolo inizialmente in panchina. Dopo aver ritrovato, a distanza di un anno, il gol all’Olimpico in campionato, Dzeko cerca la rete a San Siro, stadio nel quale è andato a segno tre volte. Mai, però, contro l’Inter. E dopo aver interrotto il digiuno casalingo, al centravanti piacerebbe essere decisivo contro la squadra che tanto lo sta corteggiando per averlo la prossima stagione al posto di Icardi.

 

 

 

Dzeko e il tabù nerazzurro

CORRIERE DELLA SERA - Tre curiosità legate dallo «zero». I gol di Dzeko a San Siro: 3 partite a secco per Edin. Le vittorie di Kolarov in campionato con l’Inter: 3 pari e 6 k.o. Le sconfitte di Ranieri contro Spalletti: 3 vittorie e un pari per il tecnico romano.


Lo. Pellegrini: «Roma, casa mia»

CORRIERE DELLA SERA - Il bene della Roma, prima di tutto. La sfida Champions contro l’Inter - stasera a San Siro, ore 20.30 è una tappa decisiva anche se a Trigoria, per togliere un po’ di pressione, tutti dicono il contrario. E proprio per questo servono giocatori pronti a dare il 101%, in una gara senza domani. Cresce così la possibilità di vedere Pellegrini con Cristante davanti alla difesa e Zaniolotrequartista. Lorenzo non è certo tipo da tirarsi indietro per un cambio di ruolo. Per lui, con l’Interche lo corteggia, non sarà certo una partita come le altre: «Vincere ci permetterebbe di accorciare sull’Inter, ma il nostro obiettivo è entrare in Champions, non importa se da terzi o da quarti. Mi sono tolto qualche soddisfazione, ma non sono mai riuscito a giocare con continuità per colpa degli infortuni. Andavo forteemi dovevo fermare nuovamente. Non conosco il mio futuro, ma qui sto bene, sono a casa mia. La Roma è una delle piazze più importanti d’Italia e io non cerco altro. A volte, però, ci sono delle dinamiche che non sei l’unico a gestire».


Fra Inter e Roma c’è di mezzo Conte

LA REPUBBLICA - G. CARDONE - F. VANNI - A unire Inter e sposti a farsi da parte. Luciano Spalletti (che la Roma l’ha guidata a lungo) vincendo questa sera e puntellando il terzo posto metterebbe un carico pesante sulla sua permanenza all’Inter. rivali stasera a San Siro, sono rapporti, destini e suggestioni. Il mercato, anzitutto. È noto da tempo l’interesse dell’Inter per i romanisti Lorenzo Pellegrini ed Edin Dzeko. Il bosniaco potrebbe arrivare a Milano se Mauro Icardi lascerà Milano a fine stagione. Un addio che sembra inevitabile, anche se la moglie-procuratrice Wanda Nara assicura: «Restiamo qui». Molto più prudente è Spalletti, che non ha nemmeno chiarito se Maurito giocherà questa sera, o se gli preferirà Lautaro Martinez. A legare le due squadre è anche il ballo degli ex. Radja Nainggolan a San Siro ha finora segnato 2 gol con la maglia giallorossa e 2 con quella dell’Inter. E proprio per avere Nainggolan la squadra milanese ha ceduto alla Roma Nicolò Zaniolo. Altro legame fra i due club è il nome di Antonio Conte come possibile futuro allenatore. L’ex ct piace a entrambe le società, ma i titolari delle due panchine non sono disposti a farsi da parte. Luciano Spalletti (che la Roma l’ha guidata a lungo) vincendo questa sera e puntellando il terzo posto metterebbe un carico pesante sulla sua permanenza all’Inter. Ranieri (che all’Inter è stato solo un anno) alla Roma ha fatto capire di non sentirsi pronto per fare il dirigente.  Ranieri, che domanda retorico «quante squadre che partono da dietro arrivano in gol?», risponde Spalletti: «L’Ajax con la Juve ha vinto salendo dalla difesa». Ed è proprio dalla difesa che l’Inter parte nel progettare il prossimo mercato. Dopo Diego Godin, in arrivo dall’Atletico Madrid, è in trattativa avanzata con il Manchester City per il terzino Danilo. Il brasiliano, valutato 20 milioni, ne chiede per sé 4 netti a stagione.


Il Real Madrid collaborerà con Adidas fino al 2031, previsti 120 milioni a stagione

Il Real Madrid stipula un nuovo accordo di sponsorizzazione con Adidas. Fino al 2031 collaboreranno insieme ed è previsto un introito di 1600 milioni nei prossimi 12 anni con un fisso di 120 milioni a stagione. Il Real si aggiudica il ruolo di club più pagato dal gruppo tedesco.


La Roma punta Cragno (Foto)

Alessio Cragno è nel mirino della Roma. Il club capitolino ha bisogno di un nuovo portiere per la prossima stagione e potrebbe essere una valida opzione il giovane del Cagliari.
Nicolò Schira, giornalista de La Gazzetta dello Sport, fa sapere su Twitter che proseguono i contatti tra la società giallorossa e l'entourage del classe '94.


Niente Roma per Hazard, conteso tra Borussia Moenchengladbach e Dortmund

Potrebbe svanire la possibilità di Hazard alla Roma. Il giocatore del Borussia Moenchengladbach potrebbe partire per il Borussia Dortmund: secondo Sportbild.bild.de, manca l'accordo tra i due club. Il Borussia offre 25 milioni ma il Gladbach ne vuole 40. Il direttore sportivo Max Eberl afferma: "Se non si trova l’accordo vuol dire che terremo un campione come Hazard un anno in più. Di certo non ci dispiace".


Gravina: "L'importante per i nostri club è arrivare a certi livelli attraverso la programmazione"

Gabriele Gravina parla a Radio Onda Libera sulle sconfitte di Juve e Napoli in Champions ed Europa League. "Quando si arriva alle fasi finali di una competizione internazionale subentrano tanti fattori, ma l'importante per i nostri club è arrivare a certi livelli attraverso la programmazione. Arrivare ai quarti di finale con due-tre anche quattro squadre è una buonissima cosa, poi per andare sino in fondo si deve tenere conto di tante situazioni con il risultato che può dare più o meno ragione".
Il calendario della prossima stagione partirà dal 24 agosto e terminerà il 24 maggio 2020, a soli 19 giorni dall'inaugurazione della fase finale dell'Europe. Il presidente Figc si chiede se si sarebbe potuta prendere una decisione diversa: "È stato ribadito nell'occasione un concetto importante: decide la Lega nella capacità di autodeterminarsi. Non entro nel merito, ci sono interessi importanti e legittimi. Mancini conosce le cose. È una certezza che entro il 24 maggio 2020 bisogna consegnare lo stadio Olimpico all'Uefa per la gara inaugurale dell'Europeo".
Si pronuncia sul Var: "È ormai irrinunciabile la tecnologia. È utile per diminuire largamente la percentuale degli errori. Si deve migliorare in alcuni aspetti procedurali ma la strada presa è quella giusta".
"Le società portano avanti l'attività tra grandissimi sacrifici con le risorse economiche scarse che ci sono. Si soffre la mancata sostenibilità. Ci sono molte criticità, specie in Lega Pro. Le riforme sono un fatto normale con la necessità di controllare. Siamo a buon punto. Si comincia a recuperare con un approccio diverso a livello di certezza delle regole ed efficacia dei controlli. Abbiamo anticipato di 6 mesi, nel dicembre scorso, le regole sulle licenze nazionali ed entro metà maggio verrà varato il nuovo codice di giustizia sportiva. Non ci sono sconti sulle regole". Poi sulle iscrizioni e i format dei campionati di Serie B e C, spera di evitare un'estate tempestosa: "Lo spero e lo auguro ai tifosi e a me stesso. È sempre complicato quando c'è di mezzo il fattore economico, ricordando l'estate tremenda del 2018 che non vorrei più rivivere. Spero nell'efficace delle regole modificate. L'anticipo delle iscrizioni al 24 giugno va nella direzione di avere un quadro chiaro in tempi più stringenti".


Alisson: "I quarti di finale con la Roma un'esperienza incredibile"

Alisson Becker, portiere del Liverpool ed ex Roma, ha parlato sul sito ufficiale dei Reds (liverpoolfc.com) ricordando la semifinale di Champions League raggiunta con la Roma: "Nella vita c’è sempre qualcosa da imparare. Partecipare ai quarti con la Roma fu un’esperienza incredibile. Perdevamo 4-1 dopo l’andata e poi abbiamo vinto 3-0. In quella gara di ritorno io non feci molto, la squadra fece benissimo difensivamente e offensivamente".


Serie A, pareggio per 1-1 tra Parma e Milan

Si è concluso il lunch match di giornata tra Parma e Milan, giocatosi alle 12:30.
Al Tardini le due squadre si sono divise la posta in palio con un gol a testa. 1-1 il risultato finale, deciso tutto nel secondo tempo.
Al 69' è il Milan a passare in vantaggio con Castillejo. Ma il Parma non molla ed a tre minuti dal termine (87') trova il pari con Bruno Alves direttamente su calcio di punizione.


Sacchi: "Di Francesco è un maestro di calcio, ma non ha potuto potare avanti il suo insegnamento"

Arrigo Sacchi, ex allenatore del Milan e della nazionale, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport durante la quale ha parlato anche di Eusebio Di Francesco: "Ci sono almeno cinque o sei maestri di calcio in Italia, solo in Serie A. Butto lì Gasperini e Di Francesco, ma non mi metto a nominarli tutti. Di Francesco non ha avuto la possibilità di portare avanti il suo insegnamento, a Roma. Non mi meraviglia. Qualsiasi tentativo di cambiare le cose deve partire dai club".