Il Tottenham invia i suoi osservatori all'Olimpico. Nel mirino Zaniolo
Nicolò Zaniolo, ieri sera contro la Juventus, è tornato a far parte degli undici titolari della Roma. Dopo un'inizio di stagione ad altissimi livelli, l'enfant prodige della Roma ha dimostrato qualcosina in meno senza però dimenticare quale sia il suo valore.
Valore che viene riconosciuto anche dai top club europei, con il Tottenham che ha inviato i suoi osservatori all'Olimpico per visionare Zaniolo durante il match contro la Juventus. A riferirlo è il giornalista Nicolò Schira sul proprio profilo Twitter.
Yesterday a #Tottenham’s scout was in Italia to watch Nicolò #Zaniolo in Roma-Juventus. #Spurs are really interested in him for the next season. #transfers #THFC
— Nicolò Schira (@NicoSchira) 13 maggio 2019
Sarri: "Se resto? Credo di sì, amo il calcio inglese. Vorrei davvero restare"
Maurizio Sarri, tecnico del Chelsea ed accostato più volte alla Roma per la prossima stagione, ha parlato del suo futuro. Queste le sue parole riportate da tuttomercatoweb.com:
Se sarò ancora al Chelsea?
"Credo di sì ma non sono sicuro. Posso solo dire che il club mi ha chiesto di arrivare in Champions e abbiamo centrato l'obiettivo. Lo sapete bene: amo il calcio inglese, amo la Premier League. È fantastico, è al livello top nel mondo, credo. L'atmosfera negli stadi è meravigliosa e vorrei davvero restare".
Agenti di Blanc all'Olimpico. Possibile candidato alla panchina?
La Roma continua la ricerca di un allenatore per la prossima stagione. Già tanti i nomi accostati alla panchina giallorossa, a cui si aggiunge anche quello di Laurent Blanc. L'ex tecnico del PSG, fermo da giugno del 2016, ha affidato all'agenzia Base Soccer il suo futuro. Blanc vorrebbe tornare ad allenare e la Roma potrebbe essere una destinazione gradita. Infatti ieri sera, come riferisce Il Corriere dello Sport, alcuni agenti della Base Soccer sono stati avvistati all'Olimpico in occasione del match contro la Juventus. Un'indiscrezione e non una notizia però, visto che a Trigoria al momento si punta su altri profili.
Cafu: "Grande evento a Roma ieri" (video)
Marcos Cafu, ex terzino della Roma, è stato ospite ieri all'Olimpico per assistere al match contro la Juventus. Una serata che il brasiliano ha voluto ricordare sul proprio profilo Twitter:
Great event @qatarairways in Rome yesterday!!! pic.twitter.com/JQ3KSVsVJa
— Cafu. (@officialcafu) 13 maggio 2019
INSIDE PREMIER - Alla fine la spunta (ancora) Guardiola. Liverpool secondo con 97 punti e una sola sconfitta!
INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - L'appuntamento con il titolo dista 90 minuti e tre punti da prendere obbligatoriamente. Tra il Manchester City e la gloria c'è il Brighton, squadra già salva ma che comunque ha già saputo mettere in difficoltà gli uomini di Guardiola nella semifinale di FA Cup. Il tema della partita è subito chiaro: i Seagulls fanno massa nella propria metà campo, il City cerca la chiave per sbloccare il risultato. Ma è il Brighton a passare in vantaggio: il calcio d'angolo di Gross trova la testa di Glenn Murray, bravo a svettare alle spalle di Zinchenko e ad anticipare l'uscita di Ederson. Dopo 27' il risultato clamoroso è Brighton-City 1-0: gli ospiti tornano a centrocampo a testa bassa, i tifosi sono con le mani nei capelli. Dopo la Champions, il City rischia la beffa anche in campionato. Ma passa solo un minuto per il pareggio dei campioni in carica: David Silva serve un assist geniale di tacco per Sergio Agüero, che di sinistro trova il 21esimo centro in Premier League. Preme la squadra di Guardiola, e deve farlo visto che il Liverpool sta vincendo contro il Wolverhampton. Le folate dei Citizens trovano tuttavia Ryan sempre pronto, fin quando al 38' Laporte sceglie il terzo tempo giusto da corner e sigla di testa il 2-1 che apre la strada verso il campionato. Guardiola esulta indicando Ederson, non esente da responsabilità sull'1-0. Lo stesso portiere brasiliano si riscatta deviando in angolo una pericolosa punizione di Dunk, battuta di piatto, alla David Luiz. Nella ripresa il City spinge ancora di più il piede sull'acceleratore e trova i gol che gli assicura la terza Premier degli ultimi sei anni: al 64' Mahrez riceve dal limite e rientra sul destro scagliando un bolide che Ryan può solo sfiorare prima che si depositi in porta; passano otto minuti e una fantastica punizione di Gündogan manda i titoli di coda del campionato.
Non bastano 97 punti e una sola sconfitta in campionato per dare la Premier al Liverpool. Escluso il 2017-18, la stagione dei Reds sarebbe stata sufficiente per vincere ogni Premier League da quando questa è stata istituita (1992). Sicuramente una beffa per il Liverpool, che vede sfumare ancora una volta la vittoria del campionato. Ad Anfield la squadra di Jürgen Klopp domina sin dal primo minuto e trova il vantaggio al 17': Alexander-Arnold viene liberato da uno scambio sulla destra e mette in mezzo un pallone invitante che Sadio Mané spinge in rete. Anfield è una bolgia e vede da vicino il titolo che manca dal 1990: per 21 lunghi minuti il Liverpool è in testa al campionato, fino al 2-1 del City sul Brighton. I Wolves di Espirito Santo non si dannano certo l'anima alla ricerca del pareggio, ma comunque prendono una traversa con Doherty nell'unica avanzata dalle parti di Alisson. Nella ripresa gli ospiti salgono d'intensità a centrocampo, così Klopp butta nella mischia la dinamicità di Milner. Da Brighton arrivano pessime notizie: il City è avanti 4-1, la Premier è persa e su Anfield cala un silenzio interrotto solo dal raddoppio di Mané, ancora su assist di Alexander-Arnold. Il senegalese raggiunge così Salah e Aubameyang in testa alla classifica cannonieri, con 22 centri in campionato. Una magra consolazione, ma la Kop ringrazia comunque la squadra, autrice di un campionato splendido e di una campagna europea entusiasmante, che si può concludere in un trionfo.
Partita godibile, giocata a buon ritmo, al King Power Stadium. Il Chelsea è già sicuro del terzo posto, così Maurizio Sarri lascia spazio a diverse seconde linee. Giocano Caballero in porta e Zappacosta in difesa, Hazard finisce in panchina. È in campo Higuain, che si mangia un gol clamoroso al 45', tirandosi sui piedi a porta spalancata. In precedenza era stato il Leicester a sfiorare il vantaggio: un intervento goffo di David Luiz aveva aperto il campo al contropiede delle Foxes, ma il tiro di Tielemans aveva trovato pronto Caballero sul primo palo. Succede poco altro nella ripresa, neanche l'ingresso in campo di Hazard dà la scossa al match. E così gli applausi sono tutti per Danny Simpson e Shinji Okazaki, all'ultima con la maglia del Leicester.
Dopo la straordinaria impresa in Champions League, il Tottenham si ributta in campionato per assicurare il piazzamento in Champions League. Una formalità, visto che gli Spurs, per regalare l'Europa che più conta all'Arsenal, dovrebbero perdere in casa contro l'Everton, mentre i Gunners avrebbero l'obbligo di battere il Burnley con una goleada esterna. Il Tottenham passa in vantaggio con Eric Dier, che dopo 3' sfrutta una mischia in area dei Toffees per infilare il pallone alle spalle di Pickford. Dopo i primi minuti di sofferenza, l'Everton trova compattezza e ordine, riuscendo a non subire più di tanto il Tottenham. Nella ripresa la partita si addormenta ulteriormente, venendo risvegliata al 69' da Walcott, che con un sinistro a giro pareggia i conti. Gli ospiti vanno addirittura in vantaggio al 72' in mischia con Tosun, prima di essere ripresi da una punizione di Eriksen al 75'. Con questo punto il Tottenham si assicura il quarto posto e il piazzamento in Champions League, a prescindere da come andrà la partita più importante della stagione, la finale di Madrid contro il Liverpool.
L'Arsenal vince l'ultima gara del campionato e adesso può concentrarsi sulla finale di Europa League contro il Chelsea. Dopo 45 minuti in cui le uniche occasioni arrivano dalla traversa di Aubameyang per gli ospiti e dal palo di Wood per i padroni di casa, il match si sblocca nella ripresa: al 53' Aubameyang sfrutta un errore della ditta Cork-Mee e segna l'1-0 in contropiede. L'ex Borussia Dortmund conferma il suo grande periodo di forma con la rete del 2-0, arrivata al 63' con un bel tiro al volo da posizione ravvicinata ma angolata. È il gol che vale al gabonese la testa della classifica cannonieri in compagnia di Salah e Mané. Passano due minuti e Barnes accorcia le distanze con un colpo di testa, chiude i conti in contropiede Nketiah al 94'. I Gunners sono quinti: per ora è Europa League, ma una vittoria in finale darebbe loro la qualificazione alla prossima Champions.
Si chiude nel peggiore dei modi il campionato del Manchester United, già costretto all'Europa League. I Red Devils finiscono sesti e perdono l'ultima partita in casa contro il Cardiff retrocesso. All'Old Trafford gli ospiti passano al 23' con un calcio di rigore segnato da Mendez-Laing. Lo United reagisce bene, ma capitola ancora al 53': McTominay pasticcia e apre il campo a Murphy, che sfonda sulla destra e serve un assist che Mendez-Laing deve solo appoggiare in rete.
Gli Hammers chiudono il campionato al decimo posto, battendo nello "scontro diretto" il Watford e scavalcandolo in classifica. Ospiti in vantaggio già al 16' con un'azione personale di Noble, il raddoppio arriva al 39' con Lanzini, reattivo nel correggere in rete una traversa di Antonio. Pronti via e il secondo tempo inizia con la rete di Deulofeu che accorcia le distanze: l'ex Milan è bravo ad approfittare di un retropassaggio errato della difesa del West Ham nella prima azione della ripresa. La squadra di Pellegrini, in superiorità numerica per l'espulsione di Holebas, trova comunque il modo di dilagare, grazie alle reti di Arnautovic (71') e Noble (78').
Spettacolo al Selhurst Park di Londra, dove il Crystal Palace batte 5-3 il Bournemouth. La squadra di Hodgson va sul 3-0 con la doppietta di Batshuayi (24' e 32') e l'autorete di Simpson (37'). Il Bournemouth accorcia con un gran bolide dalla distanza di Lerma al 45' e un destro di Ibe al 56'. Il 4-2 è di van Aanholt (65'), bravo a combinare con Batshuayi sulla sinistra. King fa li 4-3 al 73', chiude i conti Townsend al minuto 80.
Poker esterno del Newcastle di Benitez, che chiude al 13esimo posto. Le prime due reti arrivano appena dopo il fischio iniziale. Al 9' sblocca il risultato un grande destro al volo di Jonjo Shelvey, sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Raddoppia all'11' Ayoze Perez, rapace nell'approfittare della papera di Rico sul tiro di Christian Atsu. Per l'attaccante spagnolo è il 12esimo gol in stagione. Al 61' arriva il tris di Schar, chiude i conti al 90' Rondon.
Finisce con un pareggio esterno il disastroso campionato dell'Huddersfield, ultimo con 16 punti. Al St. Mary's Stadium il Southampton va in vantaggio al 41' con Redmond, gli ospiti salutano la Premier con la rete di Pritchard al 55'.
Sassuolo-Roma, info biglietti per i tifosi giallorossi
La Roma ha reso noti modalità ed informazioni per la trasferta contro il Sassuolo che si giocherà sabato alle 20:30 a Reggio Emilia. Questo quanto apparso sul sito dei capitolini, asroma.com:
"L'AS Roma, su indicazioni del Sassuolo Calcio, rende noto che sono in vendita i biglietti riservati ai tifosi giallorossi per la sfida della penultima giornata di campionato.
Sarà possibile acquistare i tagliandi fino alle 19:00 di venerdì 17 maggio.I tagliandi saranno acquistabili presso i punti vendita Vivaticket abilitati sul territorio nazionale.
Prezzo settore ospiti (Tribuna Nord): 40 € + diritti di prevendita
Modalità e limitazioni: Vendita senza obbligo di fidelity card. Per l’acquisto sarà sufficiente presentare un valido documento d’identità. I tagliandi del settore Tribuna Nord non sono cedibili.
Si ricorda che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni di ordine pubblico, i biglietti del settore riservato agli ospiti non possono essere venduti il giorno della partita, ed è pertanto assolutamente sconsigliato recarsi a Reggio Emilia per la gara senza aver preventivamente acquistato il biglietto d’ingresso per quel settore con le modalità sopra descritte. Ulteriori informazioni sulla gara sono reperibili sul sito: http://www.sassuolocalcio.it.
Zaniolo vince il premio Leader Under 21
Nicolò Zaniolo premiato per Football Leader 2019. La cerimonia si avvicina e vengono svelati altri due nomi della VII edizione: il giallorosso classe 99 e Torino Football Club, quindi il presidente Urbano Cairo.
Il centrocampista romanista si è meritato il Leader Under 21, il più votato dagli allenatori iscritti all'Aiac "per aver mostrato le stimmate del campione nel primo anno di serie A, evidenziando classe cristallina e leadership in campo e fuori".
Incontro tra presidente dell'Uefa e i top club dell'Eca
Aleksander Ceferin incontra il gruppo ristretto di top club dell'Eca. Il presidente dell'Uefa, secondo Adnkronos, vedrà nella giornata odierna i rappresentanti delle società tra le quali Barcellona e Real Madrid, non mancheranno quelli di club italiani. Insieme ad Andrea Agnelli, per la Juventus, anche Inter e Milan.
L'incontro straordinario è nato dalle tensioni per la modifica della Champions League che l'Eca vorrebbe dopo il 2024. La Uefa avrebbe in mente cambiamenti sostanziali per la Champions in modo da avere una fase a gironi più lunga dove le squadre giocherebbero in quattro gruppi da otto, con le prime quattro squadre qualificate per la fasi ad eliminazione diretta. Questo darebbe vita a matchup tra club d'élite da poter vendere alle emittente e togliendo risorse ai campionati nazionali.
Allenamento Roma, mercoledì la seduta di pomeriggio
La Roma riprenderà gli allenamenti domani. Alle ore 11 si ritroverà a Trigoria per ricominciare la preparazione in vista della partita di sabato contro il Sassuolo. Secondo Roma Tv, mercoledì è prevista la seduta pomeridiana, giovedì e venerdì saranno di mattina.
INSIDE BUNDESLIGA - Pareggio Bayern a Lipsia. Il Dortmund vola a -2. Si decide tutto negli ultimi 90'
Jelena Ostapenko incontra Totti (Video)
Jelena Ostapenko era all'Olimpico per Roma-Juventus. La tennista è impegnata per gli Internazionali al Foro Italico e ne ha approfittato per assistere alla partita. Ha incontrato Francesco Totti che le ha donato la maglia con il fantastico numero 10:
"Un onore incontrare una leggenda del calcio italiano e della Roma come Francesco Totti. Un icona del calcio e dello sport. E grazie per il regalo".
Viva Cristiano Ronaldo che ci ha riacceso la rivalità storica
INSIDEROMA.COM - MASSIMO PAPITTO - “Io prima di un Roma-Juventus non dormivo per due giorni. Questa stagione maledetta mi ha tolto pure questa attesa”. Parola di un ascoltatore domenica mattina in una nota trasmissione radiofonica dell’etere romano.
Viva Cristiano Ronaldo allora che ci ha riacceso la rivalità storica contro i bianconeri. Questa potrebbe essere la sintesi perfetta della partita dell’Olimpico vinta dalla Roma per due a zero al termine di un match che nel primo tempo era sembrato più che altro un’amichevole di lusso. Per tutto il resto bisogna ringraziare CR7, il cinque volte pallone d’oro, che in un momento morto del secondo tempo ha deciso di fare il bulletto nei confronti del capitano della Roma Alessandro Florenzi dandogli del “bassotto” davanti a compagni e cinquantamila tifosi presenti.
Una scena patetica, uno rivolgersi sgarbato e per l'appunto da bulletto di periferia che non ti aspetteresti mai da un campione di sport planetario quale è il portoghese di Madeira. La successiva reazione di Florenzi all’insulto fisico è stata il gol vittoria con un pallonetto straordinario con corsa incorporata verso la Curva Sud per andare a cercare l’amore e l’abbraccio della propria gente. Il raddoppio poco dopo di Dzeko in tripudio in contropiede ha poi sancito la vittoria e vivaddio il sano ritorno allo sfottò tra le due tifoserie che visto lo standard del campionato italiano di questi ultimi anni si era un po’ addormentato in attesa però di un nuovo capitolo che puntualmente ieri sera è arrivato. Il dopo-partita è stato tutto uno sfottersi più o meno amichevole come non accadeva da un po’ e che un pò mancava. Romanisti contro juventini sotto il segno di Ronaldo. Evviva Ronaldo che ci ha risvegliato dal torpore.
I Roma-Juventus non sono e non saranno mai delle partite come tutte le altre perché rappresentano sempre la passione contro il potere. Il vincere contro tutti e con ogni mezzo contro il vincere poco ma bene per farsi ricordare in eterno.
Battere la Juve è sempre bello anche se conta poco (come ieri) per la classifica. E’ una soddisfazione e una gioia che ti porti dentro e che per una notte ti fa dimenticare i tormenti e la classifica. E’ sempre stato e sempre sarà così. Non ci cambierete mai. Non ci avrete mai come volete voi.
Florenzi è stato tutti noi e si è ribellato al potere di chi, come Ronaldo, crede di poter disporre di tutto e di tutti sempre e dall’alto della sua potenza mediatica e sportiva. Delle volte però nella vita ha la meglio l’umiltà, la forza, il carattere, e pure i “piccoli” ogni tanto vanno in paradiso e dettano le regole.
Che poi a pensarci bene chi l’ha detto che i “piccoletti” nel calcio non hanno fatto la storia? Lionel Messi da Barcellona che cosa avrà pensato della scenetta di Cristiano Ronaldo? Chi glielo spiega ora al dieci blaugrana che è basso e che non può parlare?