Cengiz Under al Fenerbahce. La Roma incassa dei soldi dal Marsiglia

C'è una nuova ufficialità nel mercato estero: Cengiz Under è del Fenerbahce, sorride la Roma che incassa il 20% dal Marsiglia. Il turco arriva insieme al brasiliano Fred.

Con questa cessione la Roma incassa 3 milioni di euro per via del 20% pattuito con il Marsiglia in caso di futura rivendita. 

Sky Sport


Rafaela Pimenta in Brasile per sbloccare la trattativa Marcos Leonardo

L'agente Rafaela Pimenta è in Brasile. Si vuole sbloccare la trattativa per #MarcosLeonardo: il #Santos chiede di più dal punto di vista economico. La #Roma sta facendo di tutto per prendere l'attaccante.

Sky Sport


Leandro Paredes domani a Roma. Visite mediche e firma

LeandroParedes domani sarà a #Roma, sosterrà le visite mediche e firmerà un contratto biennale con opzione per il terzo. Al #Psg vanno 4 milioni di euro.


Belotti è ancora in tempo a farsi amare dalla Roma

Il vuoto che diventa un’occasione.
 
Mentre la Roma cerca affannosamente un centravanti che possa sostituire Abraham, Andrea Belotti sta costruendo con discrezione e morigeratezza la sua rivincita nella prossima stagione. 

Corriere dello Sport


DT del Santos, Gallo: "Se Marcos Leonardo lunedì non si allenerà con noi, prenderemo provvedimenti"

Dopo la sfida persa contro contro il Fortaleza, il direttore tecnico del SantosAlexandre Gallo, ha parlato della situazione legata a Marcos Leonardo"Parliamo con l'agente e con l'atleta. La nostra posizione è chiara e speriamo di averlo da lunedì in allenamento, e in buone condizioni. Perché se ciò non accade, il Santos prenderà precauzioni. Abbiamo un ufficio legale molto competente. Ma non c'è bisogno di arrivare a tanto. L'offerta presentata dalla Roma non è sufficiente per il nostro presidente e per il Comitato di gestione. Il ragazzo deve essere in forma e pronto ad aiutarci.  Oggi è un giocatore della squadra nazionale brasiliana. So cosa gli passa per la testa. Non vogliamo alcun tipo di contenzioso, vogliamo Marcos Leonardo in campo". 

Anche Diego Aguirre, tecnico del Santos, ha parlato in conferenza stampa anche del futuro di Marcos Leonardo"Io credo che Marcos Leonardo starà con noi nei prossimi giorni per aiutare la squadra. - ha detto il tecnico - E' quello che immagino. Noi abbiamo bisogno di lui. Spero che verrà trovato un accordo tra lui e i diriginti. Per la squadra è molto importante che lui torni e ci aiuti a da qui alla fine dell'anno". 

Fonte: (uol.com)


Matic è in Francia. Firmerà col Rennes. La Roma aspetta Paredes

Nemanja #Matic è atterrato in Francia ieri sera tra parecchi tifosi anche ad aspettarlo. Oggi dovrebbe sostenere le visite mediche col #Rennes e poi firmare il contratto. La Roma, dal canto suo, sta aspettando il sostituto che è: Leandro Paredes.   


A Tirana con il Partizani si vince: gol di El Shaarawy e Belotti

Si conclude con una vittoria il precampionato della Roma. I giallorossi di Mourinho superano 2-1 il Partizani con i gol di El Shaarawy e di Belotti. Nel finale il rigore di Cara per i padroni di casa accorcia le distanze. Senza Dybala e Pellegrini dal primo minuto, lo Special One ha voluto testare l'attacco che probabilmente giocherà contro la Salernitana nella prima giornata.  

Il Romanista


Scatto Roma: torna Paredes e ora Zapata

Il centrocampista argentino Leandro Paredes è in arrivo da Mourinho dal Psg insieme a Renato Sanches perchè Matic ha deciso di trasferirsi al Rennes. Oltre al centrocampo però, la Roma ha l'accordo anche per Zapata e aspetta segnali positivi dall'Atalanta.    

Corriere dello Sport


Raduno Arbitri - Caso Mourinho, Chiffi: "Nessun rancore, guardiamo avanti"

Nell'ultimo giorno del raduno degli arbitri a Cascia parla il direttore di gara triestino Chiffi, bersaglio delle critiche post Monza-Roma che sono costate a Mourinho 10 giorni di squalifica: "Siamo tutti uomini di calcio, se a un allenatore scappa una parola di troppo in campo su un fatto di gioco ci può stare, ma se si va oltre le righe noi dobbiamo sanzionarlo. È chiaro poi che anche noi leggiamo i giornali e guardiamo le tv. Io sono il primo ad andare a rivedere gli episodi per capire se ho sbagliato e perché, poi se c'è qualche critica che va oltre il fatto tecnico si impara con l'esperienza a gestirla. Noi arbitri non serbiamo rancore, pensiamo alla partita successiva e a fare in modo che certe cose non si ripetano".


Roberto Mancini lascia l'Italia. Nei prossimi giorni il nuovo Ct

Dimissioni ufficiali del CT Roberto Mancini arrivate nella tarda serata di ieri. Nei prossimi giorni sarà annunciato il nuovo CT della Nazionale. 

Il comunicato della FIGC:"Si conclude una pagina di storia degli Azzurri. La FIGC comunicherà nei prossimi giorni il nome del nuovo CT della Nazionale"

Sky Sport


Marash Kumbulla: "Ripartiamo dai momenti belli e non dalle delusioni"

Marash Kumbulla ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero nella quale ha trattato diversi temi. Di seguito le sue parole.

E così nonostante sia nato in Italia e sia cresciuto nel nostro paese, ha optato per giocare nella nazionale balcanica. Ci spiega questa scelta?

«Fin da quando avevo 15 anni, l’Albania mi ha sempre cercato. Ho iniziato con le loro giovanili, non ho mai avuto contatti con l’Italia fino a quando non ho debuttato in serie A. Quando si sono fatti avanti, era troppo tardi. Tra l’altro io mi sento albanese, ho voluto giocare con l’Albania, la mia famiglia e le mie radici sono li».

Lei è cresciuto a Peschiera, a 15 chilometri c’è Desenzano che ha accolto invece il campione olimpico Jacobs. Avete avuto mai modo d’incontrarvi e conoscervi?

«Sì, ma la curiosità è che lo abbiamo fatto a Roma. Strano, vero?»

La vittoria della Conference a Tirana rappresenta l’apice della sua esperienza alla Roma?

«Certamente, per me è stato il primo trofeo in carriera. Vincerlo nel mio paese è stato ancora più bello».

Tirana, una gioia. Budapest, invece? Una ferita?

«Sì, è stata una gara maledetta. Tanta sfortuna, episodi che non hanno girato dalla nostra parte, altre cose che non sono andate bene. Ora dobbiamo ripartire, ma se dobbiamo farlo, ripartiamo da Tirana, dai momenti belli, non dalle delusioni».

Suo padre venne in Italia 25 anni fa, cercando e trovando un futuro migliore per lei e la sua famiglia. Pochi giorni fa, il Premier albanese Rama ha ironizzato sul fatto che il suo paese sia divenuto meta preferita degli italiani che fuggono dal caro vacanze, mettendo a confronto l’esodo dei migranti con il controesodo dei turisti. Da albanese che effetto le fa?

«Questa cosa la noto da almeno 5-6 anni. Il caro prezzi ha fatto sì che molti italiani abbiano scelto il mio paese come meta turistica. E fanno bene, perché a livello di mare e bellezze paesaggistiche, non abbiamo nulla da invidiare a nessuno. Con l’aggiunta che i prezzi sono ragionevoli».

Negli anni in Italia ha avuto la percezione di pregiudizi nei suoi confronti?

«Fortunatamente no. Ho sempre avuto molti amici, a scuola, sui campi di calcio. Io poi parlo per me, magari a qualche mio connazionale è accaduto».

Tornando al calcio, dopo l’ottima annata a Verona, la sua ascesa si è un po’ frenata.

«Non sono stato fortunatissimo, come conferma quest’ultimo infortunio. Ho avuto delle difficoltà ma grazie a queste sono migliorato e mi hanno reso più forte caratterialmente».

Lo scorso anno in pochi giorni è passato dal gol alla Real Sociedad al ko al crociato.

«Proprio nel momento in cui potevo dare una mano alla squadra, con Mourinho che mi stava dando fiducia… Non ci posso pensare».

Quando pensa di rientrare?

«Il mio augurio è essere a disposizione prima di Natale».

In questo periodo difficile chi le è stato più vicino a Trigoria?

«I ragazzi sono tutti stati eccezionali. Due giorni dopo che mi ero operato mi aiutavano a infilare scarpe e calzini. Se proprio devo fare dei nomi posso indicare Spinazzola, Karsdorp e Bove».

Da queste amichevoli, si nota come la Roma stia puntando sulla costruzione dal basso. Trasformazione che può agevolarla?

«È positivo, ci avevamo lavorato anche lo scorso anno ma giocando ogni tre giorni non era possibile più di tanto puntarci. E un cambiamento che può giovarmi».

Ma lei è migliorato con il piede mancino?

«Ancora con questa storia? (ride) Lo dissi ai tempi di Verona, mi auguro di sì. Anzi per forza, altrimenti non sarei alla Roma. Tra l’altro nei tre dietro preferisco essere il terzo di sinistra perché mi permette di giocare con meno pressioni e spingermi un po’ di più in avanti».

A proposito del passato, un paio di anni fa disse che l’avversario più difficile da marcare era Dybala. Rimasto dello stesso avviso ora che la Joya è a Trigoria?

«Certamente, Paulo è unico, imprevedibile. Pensi di iniziare a conoscerlo, allenandoti quotidianamente con lui. Eppure riesce sempre a stupirti. Ti nasconde la palla, è semplicemente di un altro livello».

Lei è cresciuto con il modello Chiellini. Adesso se invece dovesse indicare un difensore al quale ispirarsi?

«Ruben Dias del Manchester City. Ha personalità, tempismo e cattive ria, quello che serve nel ruolo».

Juric a Verona l’ha plasmata, Mourinho invece?

«Mi ha rinforzato a livello caratteriale e agonistico». Tre aggettivi per lo Special? «Deciso, aggressivo e carismatico».

Da un mese è diventato papà di Matilde. La paternità l’ha cambiata?

«Sicuramente, dormo meno (sorride). A parte gli scherzi, diventata il mio pensiero fisso».

La partita che vorrebbe rigiocare?

«Roma-Milan, quando mi sono rotto il crociato. Tornando indietro eviterei il contrasto con Giroud. Che sfortuna! Io correvo all’indietro, lui stava cadendo in avanti. Era impossibile evitarlo».

Dei nuovi chi l’ha colpita maggiormente?

«Aouar. È un giocatore molto tecnico, penso che ci darà una grossa mano. E poi Ndicka, ci ho parlato l’altro giorno. Sta meglio fisicamente e se sta bene è un grande giocatore».

Che ne pensa dei suoi colleghi che decidono di andare a giocare in Arabia?

«Fa un po’ impressione vedere qualche calciatore di livello lì. Soprattutto quelli più giovani. Magari però giocano un paio di anni e poi tornano…»

Il calcio albanese è in ascesa. Lei, Bajrami, Broja, Uzuni, Asslani. Da cosa è dovuto?

«Dipende dalle nuove generazioni che pur albanesi sono nate e cresciute altrove. E questo mix aiuta a migliorare»

Prima di lei, c’era stato soltanto un albanese nella Roma: Naim Krieziu, soprannominato la freccia di Tirana. Un’ala destra che vinse lo scudetto nel 41-42. Buon viatico, non crede?

«Certamente. Ma anche io ho vinto un trofeo, la Conference. Noi albanesi siamo dei talismani, quindi. Lo scudetto? Sarebbe un sogno».

Il Messaggero


Atalanta, Gasperini su Zapata: "Sta bene, ma è la società che deciderà cosa fare"

Gasperini ha detto la sua su #Zapata al termine del match amichevole tra Juventus e Atalanta terminato 0-0 "Io dico che è un giocatore integro, è vero che ha avuto qualche infortunio ma gli attaccanti succede che abbiano infortuni. L’anno scorso è stato sfortunato, non c’entra niente con i guai muscolari. Adesso è un giocatore recuperato e un giocatore forte, poi la società deciderà cosa fare”.

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