Dan Friedkin su Lina Souloukou: "Una leader nel calcio"

Una donna in giallorosso. La Souloukou nuovo Ceo. La manager già alla guida dell'Olympiakos e dirigente dell'Eca: "Felice di essere in questo club". Soddisfatto anche il presidente Dan Friedkin: "E' una leader nel calcio". Ieri era già al Campidoglio dal Sindaco Gualtieri. 

Gazzetta dello Sport


Provaci ancora Tammy. Dybala si allena in gruppo. Alle 11 la rifinitura

Abraham è tornato al gol contro l'Udinese e ora ha messo nel mirino il Feyenoord

Vuole cambiare marcia e tornare protagonista come lo è stato nella cavalcata in Conference. Servono i suoi gol per raggiungere la semifinale e continuare a sognare un altro trofeo europeo. Intanto Dybala si allena in gruppo. Alle 11 di oggi la rifinitura. 

Il Romanista


Eusebio Di Francesco: "Litigai con alcuni calciatori quando me ne andai"

Eusebio Di Francesco, ex tecnico dell'AS Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Marca. L'allenatore è tornato sulla partita Roma-Barcellona, la famosa rimonta dei giallorossi in Champions League dopo la sconfitta subìta al Nou Camp: "Ci credevo alla rimonta. Pensavo fosse possibile perché, nonostante il 4-1 dell'andata, abbiamo giocato una grande partita. Ho scelto di giocare una partita molto aggressiva. Ora sembra facile dirsi, ma tutti credevano nella rimonta. Ricordo che nel 3-0 di Manolas tutti festeggiavano e io davo indicazioni. Florenzi mi ha guardato e mi ha detto 'mister, non ci credo', così ho cercato di mantenere alta la tensione. Gli unici tiri in porta che abbiamo ricevuto sono stati negli ultimi quattro minuti. È stata un'impresa, ma, ridendo, dico sempre che quell'impresa mi ha portato sfortuna. Sembra quasi che io sia stato punito dalla sorte dopo quella gara".
 
Di Francesco ha parlato anche di Zaniolo: "L'esordio contro il Real Madrid? La squadra era demotivata e c'era questo ragazzo che migliorava di allenamento in allenamento. Una volta l'ho rimproverato davanti a tutti e ha reagito con una determinazione impressionante. Ho scelto di dargli un premio e dimostrargli la mia fiducia, sentivo che poteva diventare un giocatore importante e l'ho fatto debuttare nella partita più difficile. L'infortunio che ha avuto lo ha ferito, non so né voglio sapere perché è finito alla Roma così, ma sono sicuro che ha ancora tempo per dimostrare il suo valore".
 
L'esonero: "Sono stato fortunato a vincerne alcuni e la sconfitta nell'ultimo, insieme all'eliminazione con il Porto, ha portato al mio licenziamento. È stato un momento complicato: ho litigato con qualche giocatore, non dirò chi, in modo difficile. Moralmente non mi aiutava, non mi piaceva quello che stava succedendo".
 
Il rapporto con Monchi: "Gli sarò sempre grato, mi ha scelto quando è arrivato a Roma. Il primo anno abbiamo lavorato molto bene, nel secondo qualcosa si è rotto. Di mercato abbiamo discusso e ho accettato alcune cose senza far polemica".
 
Mourinho: "La Roma ha trovato una solidità e un impianto perfetto per i propri giocatori. Per gli avversari è difficile segnare, inoltre la Roma sta crescendo a livello offensivo, soprattutto quando c'è Dybala che è fondamentale. In casa, poi, i giallorossi giocano in 12: Mourinho è stato eccezionale, insieme alla società, nel riportare entusiasmo e riempire sempre lo stadio. Non è qualcosa di semplice".

Marca


Feyenoord, Slot: "La Roma troverà un avversario serio"

Il tecnico del Feyenoord, Arne Slot, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel post partita della sfida contro il Cambuur. L’allenatore ha parlato anche della sfida decisiva contro la Roma di giovedi valida per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. Queste le sue parole: “Nella partita in casa abbiamo sicuramente sperimentato la loro forza nell’ultima mezz’ora. Inoltre, sappiamo che lì avremo 70.000 persone contro di noi. D’altronde alla Roma sapranno di trovare in noi un avversario serio.”


Kevin Strootman: "Sarei tornato gratis ma non mi hanno voluto. Feyenoord? Si può battere"

IL MESSAGGERO - L'ex centrocampista della Roma, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano romano, parlando anche dei giallorossi e dell'impegno contro il Feyenoord. Le sue parole:

 il primo grave infortunio, a Firenze la botta che non si aspettava. Quale dei due è il ko più negativo che si porta dietro?

«Decisamente . È stato tremendo, ma poi ho pensato che pote-vo uscirne. Invece mi hanno sbagliato l'operazione e sono entrato in un tunnel. Poi mi sono fatto male al Franchi ma poteva accadere nella gara successiva. Se tornassi indietro, di sicuro farei altre scelte».

Tra lei e la Roma è stata subito magia.

«Sono arrivato e l'ambiente era depresso per la Coppa Italia persa contro la Lazio. Le 10 vittorie di fila hanno ridato entusiasmo e ci siamo divertiti. Con il pubblico c'è stato subito feeling. E Roma è la città più bella del mondo. Ero con gente come  e , eravamo un centrocampo completo. Impossibile giocare male al loro fianco».

Tornerebbe alla Roma?

«Lo scorso anno ho provato, anche gratis, ma non mi hanno voluto».

Le sarebbe piaciuto essere allenato da Mourinho?

«Parliamo di un tecnico che ha vinto ovunque, ma non lo conosco bene. Roma mi è rimasta nel cuore. Anche quando stavo male, mi hanno sostenuto tutti»

Perché è andato via, allora?

«Diciamo che alla fine non c'erano le condizioni per continuare insieme. La Roma continuava a comprare centrocampisti, sono arrivati Cristante, Pastore e poi Nzonzi. E mi chiedevo perché, che fine avrei fatto? Sentivo che non c'era fiducia in me. Ne ho parlato con Monchi e mi disse che ero incedibile. Nel frattempo mi chiamava  da Marsiglia, ma io prendevo tempo. Poi ho saputo che Monchi aveva già stabilito il prezzo con il club francese, non è stato onesto. Ne ho parlato con  e la reazione non fu di uno che mi avrebbe trattenuto a tutti i costi. Insomma, non avevo buone sensazioni. Giocai la prima partita a Torino, poi abbiamo preso la decisione di separarci. Che restavo a fare se non ero più accettato?».

La Roma affronta il Feyenoord, che lei conosce bene.

«E conosco bene anche il suo allenatore, Slot, con il quale ho giocato un paio di anni nello Sparta Rotterdam. All'andata, hanno dimostrato gran carattere e energia. Anche la Roma ha giocato un'ottima partita, è stata sfortunata».

Ce la farà a passare il turno?

«Non lo so. Con l'Olimpico pieno può farcela, se non sottovaluta l'avversario che non per caso sta vincendo il campionato in Olanda. Sarà fondamentale il rientro di Dybala, un fuoriclasse vero».

Lei ha avuto due capitani tosti come  e , che idea s'è fatto di Pellegrini?

«L'ho conosciuto che era giovane e non potevo pensare in quel momento che sarebbe diventato il capitano. Ma non paragonatelo a Francesco e Daniele, gli fate soltanto del male. Loro due sono la Roma". 

Il Messaggero


Lina Souloukou è stata nominata nuova CEO del Club

L’#ASRoma è lieta di annunciare che #LinaSouloukou è stata nominata nuova Chief Executive Officer & General Manager del Club.
Figlia di un ex portiere e allenatore. Ex pallavolista, ha lavorato al controllo antidoping alle Olimpiadi del 2004 mentre ancora studiava. Laureata in giurisprudenza a Salamanca, ha un master in Management e Giurisprudenza Sportiva (preso a Madrid). Ha lavorato per 5 anni nell'arbitrato sportivo per la Federazione di calcio greca. Poi per 12 anni ha lavorato in collaborazione con vari club, giocatori o personalità sportive. Nel 2016 entra a lavorare nell'Okymoiakos come Head of Legal Affairs and Institution e l'anno seguente (2017) viene promossa General Manager del club fino a oggi. 

ASRoma


Roma, termina il rapporto con Pietro Berardi

L'#ASRoma informa che gli organi societari competenti hanno preso la decisione di terminare, con effetto immediato, ogni rapporto tra Pietro Berardi, il Club e le società appartenenti al Gruppo.
La Società augura a Pietro il meglio per i suoi futuri incarichi.

ASRoma


Rivoluzione Roma

Scossa Friedkin. Cambio al vertice, messo alla porta il Ceo Berardi.

Divergenze di vedute alla base del divorzio, il suo erede avrà competenze sportive. 

Gazzetta dello Sport


Fattore Olimpico

Mourinho ha il suo dodicesimo uomo in campo: lo stadio. In 70 mila per Roma-Feyenoord: nessuno in Europa nel 2023 vince di più in casa. 

Anche grazie al tifo la squadra cerca la quarta semifinale europea in sei anni. "Nel bene o nel male i nostro tifosi ci sono sempre vicini". Si è espresso così domenica scorsa Lorenzo Pellegrini in merito al tifo giallorosso.  

Gazzetta dello Sport


Pellegrini ritrovato

Alla centesima da Capitano con la maglia della Roma e dopo il rigore fallito a Rotterdam, Pellegrini ha ritrovato la via del gol e ha avuto l'ennesima dimostrazione di amore da parte della sua gente e di stima da parte di Mourinho in una serata romanista da tutti i punti di vista. La migliore possibile per prepararsi al meglio a giovedì. 

Il Romanista


Roma-Feyenoord sarà l'ennesimo sold-out stagionale

Sono ben 28 i sold out registrati all'Oimpico nell'ultimo anno, in occasione delle partite casalinghe della squadra giallorossa. 


Fiducia Dybala, il suo rientro è a un passo

Fiducia Dybala, il suo rientro per Roma-Feyenoord è ad un passo. 

Le sensazioni sul fuoriclasse argentino sono positive, ieri non si è allenato ma la sua presenza giovedì non sarebbe a rischio. Certa anche la presenza di Gini Wijnaldum sostituito per un colpo alla testa contro l'Udinese.  

Gazzetta dello Sport