Tammy Abraham: "La Roma è importante ma il Milan è un salto di qualità per me"

Tammy Abraham in conferenza stampa di presentazione al Milan: "Desideravo lasciare la Roma? No. Non è che ho perso fiducia assolutamente, ma i tifosi sanno quanto sia importante la Roma per me. Però a volte nella vita ci sono i casi in cui si deve salire di livello, mettere l'asticella più in alto, e ho pensato che questa fosse l'occasione giusta. Alla Roma auguro il meglio, ma ora sono concentrato sul Milan. Il primo anno è andato molto bene con la Roma, poi il secondo è stato più difficile. I giocatori sono esseri umani e l'infortunio mi ha trascinato per un po' di tempo."


Mario Hermoso si presenta: "Roma squadra giusta per me. Posso adattarmi a qualsiasi schema difensivo"

Mario Hermoso ha parlato così nella sua prima intervista ai microfoni ufficiali del club:

La verità è che è successo tutto rapidamente. Da quando si è presenta questa opportunità  e la Roma si è interessata a me e quindi da quando c’è stata la possibilità di far parte di questo grande club e di questa grande storia, ovviamente ho subito voluto ascoltare la proposta del club e valutare le mie sensazioni e il feedback da parte dell’allenatore e da parte della squadra. Volevo capire in che modo posso aiutare e rappresentare al meglio la Roma“.

Cosa ti ha convinto di più?
Per molti motivi. Si tratta di un grandissimo club con una grandissima storia. Ho percepito un sentimento di passione e di grande entusiasmo da parte di tutti i tifosi verso la squadra e il club. È simile a quello che ho vissuto all’Atletico, è come una grande famiglia all’interno della città, una città importantissima, magnifica e stupenda, come testimoniato dalla storia e dagli eventi. Ovviamente per me è stato un cambiamento di vita semplice, anche pensando alla vita che avevo a Madrid con la mia famiglia. Era quello che volevo a livello sportivo e a livello competitivo. Ho valutato che venire alla Roma sarebbe stato molto più semplice, visto che avrei continuato a giocare ad alto livello in un campionato molto importante e in una città come Roma“.

Che differenze ci sono tra la Liga spagnola e quella italiana?
Credo che non ci siano molte differenze come tipologia di campionato e di squadre. Penso che in Italia ci siano grandissime squadre, come in Spagna, che partecipano alle più importanti competizioni europee e affrontano sempre le migliori squadre d’Europa. Questa è un po’ la filosofia che percepiamo in Spagna pensando al campionato italiano. Inoltre, siamo due popoli latini. La passione, il modo di vivere le partite, i duelli e il modo di vivere dei tifosi a mio parere sono molto simili alla Spagna e penso che sarà molto semplice adattarmi“.

Hai visto la Roma contro la Juventus, cosa ti è piaciuto di più?
Il fatto che la squadra abbia lottato. L’aspetto più importante da considerare è che la squadra ci è andata vicina e che poteva vincere. Se non ricordo male, l’ultima occasione
di ieri è stata quella di Angeliño, che ha tirato da fuori area. Questo rispecchia un po’ la differenza che c’è tra vincere e perdere, perché costruendo delle buone azioni
si può andare più vicini a vincere. Ma mi è piaciuta anche la solidità difensiva vista ieri. La squadra ha lavorato molto bene, grazie anche ai vari cambi. Penso a giocatori importanti per la squadra, come Paulo, che sono entrati nel secondo tempo. Questo dice molto di quanto sia competitiva la squadra. Il livello è alto e daremo il massimo
per competere ai massimi livelli“.

Hai parlato di passione, De Rossi lo hai sentito, ci hai parlato, è una leggenda di questo club, un’idea precisa e temperamento latino. Sei contento di lavorare con lui?
Ovviamente. Penso che ci troveremo bene. Come hai detto tu, lui da calciatore
è stato questo, ha rappresentato il cuore, la voglia di lottare, la capacità di mantenere
sempre accesa la fiamma. Come allenatore basta vederlo, con le sue esultanze passionali, il suo modo di vivere le partite e, soprattutto, le sue conoscenze. In definitiva, quello che vuole è costruire una squadra importante, una squadra solida. Io e gli altri nuovi arrivati,  quelli che sono arrivati di recente, cercheremo di dare il massimo per continuare a far crescere la storia della Roma“.

Sei un difensore completo, hai grande esperienza, mancino, puoi giocare a 3, sei molto duttile. Come ti collochi? Che ambizioni hai?
Ovviamente ho giocato molte partite in una difesa a tre, ma ciò non toglie che possa adattarmi a qualsiasi altro tipo di modulo o a qualsiasi posizione che il mister considera ideale per me o nella quale posso aiutare maggiormente la squadra. Ovviamente, alla fine quello che voglio, se penso a come vedo il gioco e a come posso aiutare la squadra, è cercare di fare il massimo, in modo che il resto della squadra, gli altri compagni, possano sfruttare al meglio il mio lavoro“.

In questi anni hai giocato quasi sempre, hai vinto tanto, cosa ti ha insegnato Simeone?
Sì, ovviamente lui è una persona che è stata fondamentale per me e per la mia carriera sportiva. È una persona per cui ho una grandissima stima, e penso che anche lui mi stimi molto. Ovviamente ho sempre parlato molto con lui. Ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi all’Atlético, allo stile di gioco di Simeone e al suo modo di vedere il calcio, ma poi ci sono riuscito partendo dal mio modo di vedere il calcio e cercando di mettere insieme questi due modi di pensare, cercando di trarre il massimo vantaggio
da entrambi i modi di pensare per contribuire alla crescita della squadra. Ovviamente, forse più da parte mia, c’è un sentimento di forte affetto che ci lega, visto tutto il tempo che abbiamo trascorso insieme. Mi ha fatto crescere come giocatore e come persona, per cui avrò sempre un buon rapporto con Diego. Spero di giocare contro di lui prima o poi e di affrontarci come rivali“.

In rosa trovi Angelino, un altro spagnolo, ci sono latini. Ti potrà aiutare?
Sì, ci sono molti giocatori latini, per cui l’adattamento, chiaramente, sarà molto più semplice. È vero che al momento ho ancora qualche difficoltà a capire la lingua, ma a poco a poco cercherò di impararla al meglio, e credo che con il loro aiuto sarà tutto molto più facile“.

La tua esultanza ha fatto il giro del mondo, con la bandiera della Roma che sventolava nel settore dell’Atletico. Era destino?
Sì, credo che c’entri anche un po’ il destino. Quell’immagine è di un po’ di tempo fa, e chissà che non abbia un po’ anticipato il futuro. Per questo, credo che quell’immagine
rappresenti un po’ tutto: la passione, la dedizione con cui vivo e sento il calcio. Quella bandiera alle mie spalle significa che, forse, i nostri cammini erano destinati a incrociarsi. Simboleggia la voglia di sentirsi ancora vivi, di continuare a divertirsi
e sentire quella passione condivisa, quella dei tifosi per la Roma e quella che provo io per il calcio, e di viverla insieme”.In famiglia vi piace molto lo stemma della Roma, hai già presto tante maglie. 
Sì. Entrambe le mie figlie sono, attualmente, appassionate della Roma. Ancora non capiscono bene, perché sono piccole, ma in questo momento sono entusiaste, perché sanno che hanno una casa a Madrid e avranno anche una casa a Roma, per cui vogliono venire a vivere in Italia. Sapevamo che prima o poi ci saremmo trasferiti in Italia, anche per quello che sentiamo io e mia moglie per questo Paese. Lei in passato è venuta
a studiare in Italia, è molto affezionata a questo Paese. Dall’altra parte, c’era la mia voglia di mettermi alla prova in un campionato come la Serie A, per cui non c’era un posto migliore di Roma in cui poter venire. Ora mia moglie e le bambine sono entusiaste dello stemma, della lupa e vogliono la maglia con il simbolo della lupa, per cui credo che uscirò di qui con un regalo, una maglia per loro. Saranno molto contente“.

Come ti immagini vivere Roma città? 
Credo che lo stile di vita sia abbastanza simile a Madrid. Credo che il clima sia molto simile. La città è molto grande, con molte persone. Poi è una città in cui si vive
una rivalità calcistica, ed è bello assistere alla rivalità tra due club della stessa città. Poi, come ti dicevo, soprattutto a livello artistico, storico e monumentale, Roma ha una storia immensa, non solo in Italia ma anche in Europa e nel mondo. Penso che, come ti ho detto, sono qui da poco tempo, ma mi sembra una città impressionante e spero di conoscerla bene e di poterci vivere a lungo“.

Sei un appassionato di cucina. 
Sì, la cucina è uno dei miei hobby al di fuori del terreno di gioco. Ovviamente sono un amante della carbonara, me la posso permettere solo qualche volta durante la settimana. Mi piace moltissimo, a casa cerchiamo di prepararla nel miglior modo possibile. Cerchiamo di farla come si deve, col parmigiano, col guanciale e con le uova. Proviamo sempre a preparare la pasta al dente, ovviamente. Cerchiamo di fare del nostro meglio, piace molto anche alle bambine. Per cui credo che ci adatteremo facilmente, anche dal punto di vista gastronomico, e ci innamoreremo di una città come Roma“.

A chi senti di dover ringraziare per essere qui?
Devo ringraziare i Friedkin, la proprietà, la mia famiglia. So che rappresento una scommessa importante per la famiglia Friedkin. Ovviamente ringrazio anche tutta
la direzione sportiva della Roma, Daniele che è stato fondamentale per me, perché mi ha spiegato quello che pensava e in che modo crede che possa aiutare la squadra a crescere. Spero di ricambiare la sua fiducia. Voglio salutare da qui tutti i tifosi della Roma. Daje Roma daje!“.


Corriere dello Sport, Kostas Manolas si offre alla Roma

Corriere dello Sport in edicola oggi: Kostas Manolas si offre alla Roma: a distanza di qualche mese, per tornare a Trigoria, Kostas accetterebbe un contratto annuale a meno di un milione netto.


Niccolò Pisilli a Torino da veterano

Grade prestazione per Niccolò Pisilli a Torino contro la Juventus.  Senza paura, con coraggio, grande corsa. Per molti tifosi è stato il migliore in campo e il futuro più prossimo, e non solo, passa da scelte come questa di lanciarlo da titolare. Ripartiamo da chi, come lui, ha questa voglia ed entusiasmo e ama questa maglia.


Artem Dovbyk sa di poter dare di più

Le prime partite non sono state indimenticabili ma il ragazzo ucraino ha mostrato intelligenza e maturità nel riconoscerlo.

Artem Dovbyk che sa di poter e dover dare di più alla Roma. Ma guarda avanti con ottimismo e su Instagram scrive: “C’è un processo che non può essere evitato. La costanza e il duro lavoro sono la chiave di tutto”


Mario Hermoso è un nuovo giocatore della Roma

L'AS Roma è lieta di annunciare l’ingaggio di Mario Hermoso.

Difensore mancino, classe 1995, vanta più di 300 presenze da professionista nel ruolo di centrale ed anche come terzino sinistro.

Cresciuto nelle giovanili del Real Madrid, ha militato inoltre nel Real Valladolid e nell’Espanyol per poi vestire la maglia dell’Atletico Madrid. Nella squadra guidata da Simeone è rimasto per cinque stagioni, vincendo la Liga 2020-21 e giocando anche in Champions League.

Ha scelto la maglia numero 22 ed è il diciottesimo calciatore spagnolo della storia giallorossa a far parte della rosa di prima squadra.


Pareggio a reti bianche tra Juve e Roma

Tra Juventus e Roma finisce 0-0 una partita per larghi tratti equilibrata e non bellissima a livello di emozioni.
I ragazzi di De Rossi portano via comunque un buon punto dopo aver giocato una partita intraprendente soprattutto nel finale di partita dove la Juve ha pagato anche un calo fisico. Tra i più positivi #Ndicka e #Pisilli. Debutto per Konè e Saelemaekers.
Ora si tornerà in campo nella trasferta di Genova tra quindici giorni.


Mario Hermoso atterrato a Roma

Mario #Hermoso è atterrato a Roma. Ora visite mediche e firma sul contratto 👇🟡🔴


Smalling va in Arabia. Arriva Hermoso

Chris Smalling lascia il calcio europeo perché giocherà con l'Al-Fahya FC in Arabia Saudita, accordo raggiunto in queste ore secondo Fabrizio Romano.

Accordo concluso con l'AS Roma e anche con il giocatore che firmerà un contratto fino al 2026.

Lunedì le visite mediche in Italia… nel frattempo, la Roma farà firmare Mario Hermoso che sarà il nuovo difensore centrale.


Roma, nove successi in casa della Juve

Uno sguardo ai precedenti della squadra giallorossa contro la Vecchia Signora del calcio italiano.

Novanta sono le partite a Torino sponda Juventus per la Roma. Spesso però i risultati sono stati amari ma decisivo fu il pareggio però (2-2 firmato Nakata e Montella) dell'anno dello scudetto datato 2001. Ultima vittoria invece il 1 agosto 2020 per 1-3 nell'era covid con i gol realizzati da Kalinic e da una doppietta di Perotti. Delle altre affermazioni spiccano l'1-0 del 1981 targato Falcao, il 2-0 del 1995 aperto dall'autorete di Ferrara e poi dalla firma finale di Balbo, e il 2-0 del 29 dicembre 2001 autografato da Batistuta e Assuncao. Ora sta a De Rossi e Dybala provare ad aggiornare questa statistica un pò deficitaria sulla Mole.


Hermoso è vicinissimo alla Roma

Secondo Gianluca Di Marzio sarebbe vicino l'ingaggio di Mario #Hermoso da parte della Roma. I giallorossi stanno completando il sorpasso sul Galatasaray. Per lui è pronto un triennale con la firma entro lunedì.


La Roma cerca un difensore tra gli svincolati: occhi su Hermoso

La Roma sta cercando di insistere per arrivare a Mario Hermoso: il difensore spagnolo potrebbe diventare un nuovo giocatore giallorosso. Se Chris Smalling dovesse andare in Arabia Saudita, la Roma potrebbe cercare di chiudere anche Mats Hummels, anche lui svincolato.
SkySport