Bryan Cristante sarà costretto a lavorare individualmente per un mese
Sarà costretto a lavorare individualmente per quasi l'intera sosta.
Questo è quello che succederà a Bryan Cristante dopo l'operazione allo scafoide di ieri che lo ha privato anche della chiamata della Nazionale Italiana.
Per Andrea Belotti sospetto fastidio al flessore
Andrea Belotti al termine del match contro il Torino non tanto fortunato per lui, avrebbe accusato un problema al flessore destro. Secondo il CorSport, il giocatore domenica pomeriggio al rientro dalle mini vacanze verrà sottoposto con ogni probabilità ad accertamenti clinici per saperne di più sull'eventuale infortunio.
Il Tempo: La Roma è ancora interessata a Davide Frattesi
Il Tempo stamattina lancia un'indiscrezione: la Roma è ancora interessata a Davide Frattesi. Il centrocampista del Sassuolo è stato a lungo cercato nel corso della passata estate, ma alla fine i due club non hanno trovato un accordo sulla valutazione del giocatore. A gennaio la Roma potrebbe tornare all'attacco, consapevole però che difficilmente il Sassuolo avrà abbassato le sue pretese. Il giocatore, dal canto suo, spera che il club emiliano possa lasciarlo partire.
Vierchowod ricorda Liedholm: "Era superstizioso. Guai a contraddirlo"
Pietro Vierchowod, ex difensore giallorosso e campione d'italia si è così espresso a La Gazzetta dello Sport sul suo rapporto con Nils Liedholm. Queste le sue parole:
“Sono arrivato dalla Fiorentina, dove giocavo a uomo. Il Barone mi ha messo in campo e non mi ha detto niente della zona. Solo: “joca, Pietro”. Ho dovuto chiedere ai miei compagni, a Falcao, Nela e Di Bartolomei come e dove mettermi. Lui ti dava la maglia, guai se la prendevi tu. S’incazzava. Era tanto superstizioso. Un’altra volta mi sono messo, per sbaglio, il suo cappotto: nelle tasche c’erano sale, ciondoli, amuleti, boccettine, cornetti…”.
BryanCristante operato allo scafoide del polso sinistro: alla ripresa ci sarà
BryanCristante operato allo scafoide del polso sinistro: l’intervento, eseguito presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea dal Prof. Matteo Guzzini e dal Prof. Angelo De Carli, alla presenza del medico sociale della Prima Squadra dell’AS Roma, Dott. Vincenzo Costa, è terminato con successo.
Paulo Fonseca torna a parlare della Roma: "Mou con me è stato onesto"
Paulo Fonseca, attuale tecnico del Lille e per due anni sulla panchina della Roma, ha parlato così della sua esperienza in giallorosso, conclusa con l'arrivo di Mourinho:
Come ha preso l’arrivo di Mourinho?
“Ci siamo scambiati alcuni messaggi, è stato onesto con me”.
Tiago Pinto?
“È una persona che stimo molto, sta lavorando molto bene alla Roma. Ho vissuto un periodo difficile, i Friedkin sono arrivati e non avevamo il direttore sportivo, per loro era tutto nuovo perché non avevano mai seguito il calcio. È stato un periodo difficile perché non ho avuto il direttore sportivo finché non è arrivato Tiago Pinto”.
La proprietà Friedkin?
“I Friedkin hanno portato entusiasmo e volevano un progetto nuovo, così hanno scelto Mourinho che è un tecnico che ha vinto tanto. Questo è quello che è successo, ma è normale”.
Josè Mourinho e i dissidenti… una lunga storia di amore e poi odio
MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA
Josè Mourinho è sempre stato un allenatore esigente nel suo modo di intendere il calcio e intorno a lui ha sempre voluto calciatori devoti al suo credo calcistico. I vari Ibrahimovic, Milito, Julio Cesar, Terry, Ricardo Carvalho, Lampard, Drogba, Matic, Deco, Maniche, Kane e tanti altri si sarebbero buttati nel fuoco per lui… ma ci sono anche alcuni che non hanno mai legato con lo Special One tanto da andarci allo scontro verbale e a volte anche addirittura quasi fisico.
La storia è lunga e i calciatori sono tanti: Eto’o che per lui avrebbe fatto follie al Chelsea ebbe col portoghese degli screzi nella parte finale della sua carriera: Eto’o aveva 33 anni, la carriera stava declinando. Dopo un gol, esultò arrancando, come una persona anziana. Era successo che Mourinho, in un’intervista pubblica, aveva messo in dubbio la vera età del camerunense. Eto’o se l’era legata al dito: “Mi tratta da vecchio”. Uno screzio comunque veniale se si pensa a quelli avuti con altri come ad esempio Paul Pogba al Manchester United. Il francese era stato indicato come calciatore poco professionale per essere un giocatore importante dei Red Devils. Il suo pensare solo all'aspetto fisico e ai social non era andato giù al tecnico portoghese. Il terzino sinistro Luke Shaw lo seguì a ruota: dopo diverse discussioni fu anch’esso emarginato. Altro dissidente è stato Mario Balotelli lì anche Mourinho non è riuscito a trasformare l'attaccante italiano in un calciatore importante nonostante però diversi tentativi di venirgli incontro. Il talento tedesco Mezut Ozil nel Real Madrid è stato prima voluto e poi scaricato per mancanza di carattere nelle partite che contavano. Al Chelsea non ha avuto un grande rapporto anche con Shevchenko trattato da emarginato prima di ravvedersi e di chiedergli scusa e scrivere addirittura la prefazione della autobiografia del centravanti ucraino e poi Pedro (emarginato anche a Roma e mandato ad allenarsi a parte prima della cessione alla Lazio) e Eden Hazard con cui ha avuto da ridire sul fatto che il belga avesse una formazione professionale scadente rispetto alle sue potenzialità. Rapporti difficili sono nati anche con Iker Casillas portiere leggenda del Real Madrid messo da parte per questioni extra campo e addirittura con Cristiano Ronaldo, non amato mai fino in fondo nonostante la stessa nazionalità e gli stessi obiettivi sportivi in carriera: quelli di primeggiare contro tutto e tutti. Nella sua ultima avventura (prima di Roma) al Tottenham ha messo in disparte Ndombele perché non si allenava come lui voleva e si nascondeva poi durante le partite. A Roma l’ennesimo capitolo della sua ambizione di successo ha fatto vittime però non illustri al momento: Borja Mayoral, Reynolds, Diawara, Villar e per ultimo Karsdorp che non si sentirà solo. E’ in buona compagnia. La lista è lunga ma Mourinho ha le spalle larghe: può contare su 26 trofei in carriera e sulla stima dei suoi tanti pretoriani. Dei dissidenti ha imparato a farne a meno.
Francesco Totti: "Brutto un mondiale senza Italia. La Roma spero torni in Champions"
Francesco Totti, che questa sera sarà presente alla cerimonia di premiazione Globe Soccer Awards 2022 a Dubai, è tornato a parlare della Roma ospite dei microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole all’emittente satellitare:
Quanto fa male vedere un Mondiale senza Italia?
“Vedere un Mondiale senza Italia è come andare a Roma e non vedere il Colosseo. È inusuale, per noi italiani è negativo. Ma purtroppo sono cose che capitano nel calcio, vanno prese nel verso giusto. Vedremo un Mondiale diverso”.
Chi vedi come favorita?
“Diciamo che sono sempre le solite: Francia, Brasile, Argentina, Spagna, Germania, ma non una in particolare. Può succedere di tutto, giocando a novembre-dicembre è diverso perché non sai come arrivi diversamente”.
Ti sarebbe piaciuto disputare un Mondiale a metà stagione?
“Non ci avevo mai pensato, però adesso tornando indietro perché no? Non lo avrei fatto neanche io perché non ci saremmo qualificati”.
“È sempre bello il campionato italiano. C’è una squadra che sta andando oltre le aspettative e che sta facendo grandi cose, cioè il Napoli. Se dovesse continuare così le possibilità di recuperare per le altre squadre sarebbero minime. Ma Milan, Inter e Juventus non mollano mai, fino alla fine sarà un campionato bello e combattuto”.
Sarà bello vedere come tornano le squadre dopo la sosta…
“È sempre un’incognita, è un campionato anomalo. Vediamo come tornano i giocatori dopo il Mondiale, se il Napoli ha questa continuità sarà difficile fermarlo”.
E la Roma?
“Spero che possa risalire e ritornare ai vertici dove l’abbiamo sempre lasciata, sperando che l’obiettivo principale quest’anno sarà arrivare tra le prime 4, ritornare in Champions League perché è quello il palcoscenico che merita”.
Che impressione hai di Haaland?
“Più che impressione è impressionante. Non sembra così giovane, è esperto a livello internazionale e non è facile. Sta facendo cose impressionanti col Manchester City, anche se avendo una squadra dietro che ti supporta nel migliore dei modi per lui come giocatore è più semplice ma non è neanche così semplice realizzare tutto quello che ti mettono a disposizione e lo sta facendo. Se dovesse continuare così, non c’è Messi né Ronaldo. I numeri sono oltre”.
Italia vittoriosa in Albania, il Ct Mancini: "Zaniolo ha fatto bene"
Parola a Roberto Mancini. Il commissario tecnico della nazionale azzurra in seguito al match disputatosi allo stadio di Tirana, tra Albania ed Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti ai microfoni della Rai:
"Tonali? Era cosciente, stava abbastanza bene e sta svolgendo gli accertamenti. Le gare non sono mai semplici, loro sono una buona squadra e i ragazzi hanno disputato una buona partita. Grifo e Zaniolo? Tutti e due bene. Hanno fatto tutti bene. Nel primo tempo benissimo, nella ripresa un po' meno. Loro sono cresciuti e noi abbiamo concesso qualcosa. Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Dimarco e Di Lorenzo? Loro due stanno facendo bene all'Inter e al Napoli, hanno qualità. Raspadori è un ragazzi giovane, ha fatto molto bene e credo che migliorerà anche in futuro".
Edy Reja su Kumbulla: "Spero che a gennaio vada a giocare"
Le parole del CT dell'#Albania#EdyReja su #Kumbulla: "Kumbulla è un ragazzo molto bravo ma purtroppo alla Roma non sta trovando tanto spazio. Spero che Asllani e Kumbulla a gennaio accettino un prestito per trovare più spazio. Non sono contentissimi, però cosa possiamo fare? Sono sotto contratto con due grandi club. Detto ciò spero possa accadere qualcosa, data l’età dovrebbero giocare di più”.
Nicolò Zaniolo: "La maglia dell'Italia va lottata sempre"
NicolòZaniolo ha rilasciato alcune dichiarazioni a fine partita vinta contro l'#Albania per 3-1: "È stata un'emozione grande tornare qui a Tirana per me. Mi sono divertito, è stata una grande partita stasera perchè non esistono amichevoli, la maglia della Nazionale va lottata e sudata sempre. Mancati Mondiali che cosa lasciano? C'è delusione ma bisognerà metterci cattiveria e determinazione nelle prossime qualificazioni per far si che questa cosa non ricapiti."
Italia, Zaniolo titolare stasera contro l'Albania a Tirana
È cominciata ormai da qualche giorno l’operazione-recupero del rapporto tra il numero 22 e la maglia azzurra. Oggi Nicolò Zaniolo sarà titolare nell'amichevole contro l'Albania, nello stesso stadio in cui ha regalato la Conference League alla Roma pochi mesi fa.