Abraham nonostante la crisi da gol trova mercato in Inghilterra

Secondo la Gazzetta dello Sport, Tammy Abraham a fine stagione potrebbe salutare la Roma per tornare in Inghilterra. Indiscrezioni danno interessate al giovane inglese i club del Tottenham e dell'Aston Villa. Da considerare però che il Chelsea ha un diritto di prelazione per riaverlo a 80 milioni di euro. 


L'AS Roma in Giappone dal 22 novembre: in agenda due amichevoli

Il club giallorosso decollerà alla volta del Giappone il 22 novembre, dove atterrerà il giorno dopo, per affrontare il Nagoya Grampus al Toyota Stadium il 25 novembre, mentre il 28 novembre la squadra sarà impegnata con lo Yokohama F. Marinos al Japan National Stadium.

"Sono lieto di portare i miei giocatori in Giappone a novembre per partecipare alla EuroJapan Cup – ha affermato il tecnico dell’AS Roma, Josè Mourinho -. Non vedo l'ora di giocare contro il Nagoya Grampus e lo Yokohoma F. Marinos, due delle squadre migliori e più rinomate della J League".

"Ho un ottimo ricordo delle mie precedenti visite in Giappone e so quanto i tifosi di quel Paese amino il calcio, quindi è molto eccitante avere l'opportunità di tornare nel Paese ancora una volta - e per i miei giocatori di potersi mettere alla prova contro un grande avversario e di fronte a una folla straordinaria".


Mourinho spera che il mercato di gennaio non sia solo Solbakken

La speranza dello Special One è che il norvegese non sia l'unico acquisto del mercato di gennaio e che oltre a Solbakken arrivi anche un terzino destro e magari un centrocampista di qualità in mezzo al campo, un rinforzo tanto invocato anche quest'estate.  

Josè Mourinho è in attesa di segnali concreti dalla società per vivere una seconda parte di stagione migliore rispetto alla prima. 


Bryan Cristante sarà costretto a lavorare individualmente per un mese

Sarà costretto a lavorare individualmente per quasi l'intera sosta.

Questo è quello che succederà a Bryan Cristante dopo l'operazione allo scafoide di ieri che lo ha privato anche della chiamata della Nazionale Italiana.  


Per Andrea Belotti sospetto fastidio al flessore

Andrea Belotti al termine del match contro il Torino non tanto fortunato per lui, avrebbe accusato un problema al flessore destro. Secondo il CorSport, il giocatore domenica pomeriggio al rientro dalle mini vacanze verrà sottoposto con ogni probabilità ad accertamenti clinici per saperne di più sull'eventuale infortunio. 


Il Tempo: La Roma è ancora interessata a Davide Frattesi

Il Tempo stamattina lancia un'indiscrezione: la Roma è ancora interessata a Davide Frattesi. Il centrocampista del Sassuolo è stato a lungo cercato nel corso della passata estate, ma alla fine i due club non hanno trovato un accordo sulla valutazione del giocatore. A gennaio la Roma potrebbe tornare all'attacco, consapevole però che difficilmente il Sassuolo avrà abbassato le sue pretese. Il giocatore, dal canto suo, spera che il club emiliano possa lasciarlo partire.


Vierchowod ricorda Liedholm: "Era superstizioso. Guai a contraddirlo"

Pietro Vierchowod, ex difensore giallorosso e campione d'italia si è così espresso a La Gazzetta dello Sport sul suo rapporto con Nils Liedholm. Queste le sue parole: 

“Sono arrivato dalla Fiorentina, dove giocavo a uomo. Il Barone mi ha messo in campo e non mi ha detto niente della zona. Solo: “joca, Pietro”. Ho dovuto chiedere ai miei compagni, a Falcao, Nela e Di Bartolomei come e dove mettermi. Lui ti dava la maglia, guai se la prendevi tu. S’incazzava. Era tanto superstizioso. Un’altra volta mi sono messo, per sbaglio, il suo cappotto: nelle tasche c’erano sale, ciondoli, amuleti, boccettine, cornetti…”.


BryanCristante operato allo scafoide del polso sinistro: alla ripresa ci sarà

BryanCristante operato allo scafoide del polso sinistro: l’intervento, eseguito presso l’Azienda ospedaliero-universitaria Sant'Andrea dal Prof. Matteo Guzzini e dal Prof. Angelo De Carli, alla presenza del medico sociale della Prima Squadra dell’AS Roma, Dott. Vincenzo Costa, è terminato con successo. 


Paulo Fonseca torna a parlare della Roma: "Mou con me è stato onesto"

Paulo Fonseca, attuale tecnico del Lille e per due anni sulla panchina della Roma, ha parlato così della sua esperienza in giallorosso, conclusa con l'arrivo di Mourinho:

Come ha preso l’arrivo di Mourinho?
“Ci siamo scambiati alcuni messaggi, è stato onesto con me”.

Tiago Pinto?
“È una persona che stimo molto, sta lavorando molto bene alla Roma. Ho vissuto un periodo difficile, i Friedkin sono arrivati e non avevamo il direttore sportivo, per loro era tutto nuovo perché non avevano mai seguito il calcio. È stato un periodo difficile perché non ho avuto il direttore sportivo finché non è arrivato Tiago Pinto”.

La proprietà Friedkin?
“I Friedkin hanno portato entusiasmo e volevano un progetto nuovo, così hanno scelto Mourinho che è un tecnico che ha vinto tanto. Questo è quello che è successo, ma è normale”.


Josè Mourinho e i dissidenti… una lunga storia di amore e poi odio

MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA

Josè Mourinho è sempre stato un allenatore esigente nel suo modo di intendere il calcio e intorno a lui ha sempre voluto calciatori devoti al suo credo calcistico. I vari Ibrahimovic, Milito, Julio Cesar, Terry, Ricardo Carvalho, Lampard, Drogba, Matic, Deco, Maniche, Kane e tanti altri si sarebbero buttati nel fuoco per lui… ma ci sono anche alcuni che non hanno mai legato con lo Special One tanto da andarci allo scontro verbale e a volte anche addirittura quasi fisico.

La storia è lunga e i calciatori sono tanti: Eto’o che per lui avrebbe fatto follie al Chelsea ebbe col portoghese degli screzi nella parte finale della sua carriera: Eto’o aveva 33 anni, la carriera stava declinando. Dopo un gol, esultò arrancando, come una persona anziana. Era successo che Mourinho, in un’intervista pubblica, aveva messo in dubbio la vera età del camerunense. Eto’o se l’era legata al dito: “Mi tratta da vecchio”. Uno screzio comunque veniale se si pensa a quelli avuti con altri come ad esempio Paul Pogba al Manchester United. Il francese era stato indicato come calciatore poco professionale per essere un giocatore importante dei Red Devils. Il suo pensare solo all'aspetto fisico e ai social non era andato giù al tecnico portoghese. Il terzino sinistro Luke Shaw lo seguì a ruota: dopo diverse discussioni fu anch’esso emarginato. Altro dissidente è stato Mario Balotelli lì anche Mourinho non è riuscito a trasformare l'attaccante italiano in un calciatore importante nonostante però diversi tentativi di venirgli incontro. Il talento tedesco Mezut Ozil nel Real Madrid è stato prima voluto e poi scaricato per mancanza di carattere nelle partite che contavano. Al Chelsea non ha avuto un grande rapporto anche con Shevchenko trattato da emarginato prima di ravvedersi e di chiedergli scusa e scrivere addirittura la prefazione della autobiografia del centravanti ucraino e poi Pedro (emarginato anche a Roma e mandato ad allenarsi a parte prima della cessione alla Lazio) e Eden Hazard con cui ha avuto da ridire sul fatto che il belga avesse una formazione professionale scadente rispetto alle sue potenzialità. Rapporti difficili sono nati anche con Iker Casillas portiere leggenda del Real Madrid messo da parte per questioni extra campo e addirittura con Cristiano Ronaldo, non amato mai fino in fondo nonostante la stessa nazionalità e gli stessi obiettivi sportivi in carriera: quelli di primeggiare contro tutto e tutti. Nella sua ultima avventura (prima di Roma) al Tottenham ha messo in disparte Ndombele perché non si allenava come lui voleva e si nascondeva poi durante le partite. A Roma l’ennesimo capitolo della sua ambizione di successo ha fatto vittime però non illustri al momento: Borja Mayoral, Reynolds, Diawara, Villar e per ultimo Karsdorp che non si sentirà solo. E’ in buona compagnia. La lista è lunga ma Mourinho ha le spalle larghe: può contare su 26 trofei in carriera e sulla stima dei suoi tanti pretoriani. Dei dissidenti ha imparato a farne a meno.   


Francesco Totti: "Brutto un mondiale senza Italia. La Roma spero torni in Champions"

Francesco Totti, che questa sera sarà presente alla cerimonia di premiazione Globe Soccer Awards 2022 a Dubai, è tornato a parlare della Roma ospite dei microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole all’emittente satellitare:

Quanto fa male vedere un Mondiale senza Italia?
“Vedere un Mondiale senza Italia è come andare a Roma e non vedere il Colosseo. È inusuale, per noi italiani è negativo. Ma purtroppo sono cose che capitano nel calcio, vanno prese nel verso giusto. Vedremo un Mondiale diverso”.

Chi vedi come favorita?
“Diciamo che sono sempre le solite: Francia, Brasile, Argentina, Spagna, Germania, ma non una in particolare. Può succedere di tutto, giocando a novembre-dicembre è diverso perché non sai come arrivi diversamente”.

Ti sarebbe piaciuto disputare un Mondiale a metà stagione?
“Non ci avevo mai pensato, però adesso tornando indietro perché no? Non lo avrei fatto neanche io perché non ci saremmo qualificati”.

 Chi potrà vincere il campionato di A?

“È sempre bello il campionato italiano. C’è una squadra che sta andando oltre le aspettative e che sta facendo grandi cose, cioè il Napoli. Se dovesse continuare così le possibilità di recuperare per le altre squadre sarebbero minime. Ma Milan, Inter e Juventus non mollano mai, fino alla fine sarà un campionato bello e combattuto”.

Sarà bello vedere come tornano le squadre dopo la sosta…
“È sempre un’incognita, è un campionato anomalo. Vediamo come tornano i giocatori dopo il Mondiale, se il Napoli ha questa continuità sarà difficile fermarlo”.

E la Roma?
“Spero che possa risalire e ritornare ai vertici dove l’abbiamo sempre lasciata, sperando che l’obiettivo principale quest’anno sarà arrivare tra le prime 4, ritornare in Champions League perché è quello il palcoscenico che merita”.

Che impressione hai di Haaland?
“Più che impressione è impressionante. Non sembra così giovane, è esperto a livello internazionale e non è facile. Sta facendo cose impressionanti col Manchester City, anche se avendo una squadra dietro che ti supporta nel migliore dei modi per lui come giocatore è più semplice ma non è neanche così semplice realizzare tutto quello che ti mettono a disposizione e lo sta facendo. Se dovesse continuare così, non c’è Messi né Ronaldo. I numeri sono oltre”.

 


Italia vittoriosa in Albania, il Ct Mancini: "Zaniolo ha fatto bene"

Parola a Roberto Mancini. Il commissario tecnico della nazionale azzurra in seguito al match disputatosi allo stadio di Tirana, tra Albania ed Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni importanti ai microfoni della Rai: 

"Tonali? Era cosciente, stava abbastanza bene e sta svolgendo gli accertamenti. Le gare non sono mai semplici, loro sono una buona squadra e i ragazzi hanno disputato una buona partita. Grifo e Zaniolo? Tutti e due bene. Hanno fatto tutti bene. Nel primo tempo benissimo, nella ripresa un po' meno. Loro sono cresciuti e noi abbiamo concesso qualcosa. Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Dimarco e Di Lorenzo? Loro due stanno facendo bene all'Inter e al Napoli, hanno qualità. Raspadori è un ragazzi giovane, ha fatto molto bene e credo che migliorerà anche in futuro".