Chi è ora Federico Chiesa?
MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA.COM
Giorni fa mi sono imbattuto in un rewind del campionato europeo italiano vinto nell'estate del 2021 e tre anni fa Federico Chiesa era il principe azzurro. Era un giocatore imprevedibile e decisivo. Ora chi è Federico Chiesa a distanza di tre anni?
All'età di ventisette anni in teoria è ancora uno degli azzurri più forti nel mazzo di carte che Spalletti scoprirà in Germania tra qualche giorno ma... ci sono tanti ma ora nella sua carriera. E' un attaccante esterno? E' una seconda punta? Fa più gol o più assist? All'età della maturità, il figlio di Enrico - indimenticato attaccante degli anni '90 - è ancora alla ricerca definitiva di se stesso. Tempo fa quando i giornali vendevano un botto di copie ci avremmo riempito pagine su pagine. Avremmo magari scritto che il ragazzo è nell'eterno limbo tra il ragazzo vincente e l'eterno incompiuto.
Ad un anno dalla fine del suo contratto con la Vecchia Signora juventina, Chiesa è quindi ad un bivio: o rinnova e si mette a disposizione di un Thiago Motta che pare non amarlo molto o va sul mercato e probabilmente è diretto proprio verso Roma dove uno ad accoglierlo a braccia aperte lo troverebbe di certo. L'amico Daniele De Rossi che lo considera indispensabile nella costruzione della sua nuova Roma. Ora però l'Europeo complicherà i piani. Le valutazioni saranno o abbassate (difficile) o pompate (probabile) dalla competizione continentale.
L'importante ora comunque è che se ne parli. Perchè a volte evitare un problema non è mai la soluzione allo stesso. Nei prossimi mesi troveremo le risposte che cerchiamo.
Insideroma
Per ora priorità alle cessioni
Ghisolfi vuole sfoltire la rosa: via tutti i giocatori fuori dal progetto.
Il Galatasaray resta interessato all'esterno destro Celik che voleva già a gennaio. Aouar invece cerca squadra in Francia per rilanciarsi.
Corriere dello Sport
Lore o mai più
È cominciata ieri l’avventura europea con l’arrivo degli Azzurri nel ritiro di Iserlohn, in Germania. A guidarli sarà il capitano della Roma, nel trolley la maglia numero 10, pronto a prendersi quello che il destino già per tre volte gli ha negato. È la grande occasione di Pellegrini, forse l’ultima.
Il Romanista
Non un centimentro di meno
Abbiamo trascorso una giornata con Daniele De Rossi alla Coach Experienze di Rimini. A 400 allenatori entusiasti ha raccontato come vive la sua nuova professione, a noi come vuole costruire la sua Roma. Con l’esempio delle notti magiche.
Il Romanista
La Roma inizierà la preparazione probabilmente a Trigoria per poi spostarsi altrove
I giallorossi in questi giorni stanno iniziando a programmare le varie fasi del ritiro precampionato. Si inizierà a Trigoria e poi la squadra si sposterà all'estero per la seconda parte della preparazione. Le possibili soluzioni sono l'Inghilterra, la Germania e l'Austria.
Idantikit
Mentre i Friedkin tentano l’espansione nel calcio europeo tramite le multiproprietà, si delineano i piani per il mercato: la nuova Roma sarà composta da giocatori giovani, “di gamba”, in grado di alzare il valore tecnico e finanziario.
Il Romanista
Italia, Spalletti su Pellegrini: "Può vestire la maglia numero 10 dell'Italia"
Luciano Spalletti spiega la scelta del numero dieci azzurro: "Per le qualità che ha #Pellegrini può vestire la numero 10 in maniera corretta, è fatto di quella pasta lì ed è un giocatore che sa galleggiare, sa calciare le punizioni e i rigori. Ha il piede per mettere quella palletta morbida ed è sempre messo bene con la postura del corpo, sa saltare l'uomo nello stretto."
Claudio Ranieri: "Non aver vinto lo scudetto a Roma è un rimpianto"
Claudio Ranieri non dimentica il suo passato in giallorosso: "Un rimpianto? Non aver vinto lo scudetto con la mia Roma. Oggi posso dirlo: l’avrei volentieri scambiato con il titolo del Leicester."
Corriere dello Sport
Edoardo Bove: "Tempo di riposare per ripartire più forti"
Il quoziente inglese
Abraham finisce nel mirino di diversi club di Premier: Tottenham e West Ham su di lui. La partenza di Tammy potrebbe aprire diversi scenari in entrata.
Il Romanista
De Rossi: "Sto tutti i giorni a Trigoria per dare un grande futuro alla Roma"
Daniele De Rossi, a margine della quinta edizione di ‘The coach experience’, evento organizzato dall’AIAC, è tornato a parlare della Roma.
Mi approccio a questa stagione con grande entusiasmo e tanta presenza, forse troppa, dato che sto tutti i giorni lì a Trigoria. Ma c’è bisogno di stare lì, scambiarsi opinioni con direttore e società. Ieri abbiamo fatto una riunione lunga e bella su quelli che sono i nostri obiettivi e quello che sarà il nostro futuro, quindi tra 10 anni prenderò magari qualche vacanza e mi allontanerò un po’ da Roma. Ma per il momento voglio stare lì, ne ho bisogno”.
La Champions mancata per un soffio?
“Può essere stato un soffio, ma in realtà se diciamo così allora stiamo tranquilli che l’anno prossimo la coppa la vinciamo noi. Il Bayer Leverkusen ci è stato superiore e noi vogliamo migliorare”.
Ghisolfi?
“Stiamo lavorando bene, è una fortuna. Non ci conoscevamo, parliamo due lingue diverse anche se poi parliamo inglese, poteva succedere di tutto e invece ci sia incastrati bene, sia con lui sia con il suo collaboratore Simone insieme a Lina, Maurizio e tutte le persone che già hanno lavorato con me”.
Che Roma può essere quella del prossimo anno?
“Io cerco di regalarle attitudine e atteggiamenti positivi in campo. Il concetto di fame è generico, ma se si parte dalla voglia di sentirsi migliori di quello che siamo stati vuol dire che è la base giusta. Non c’è e non ci sarà un centimetro al di sotto di alcune magiche serate che abbiamo vissuto, non posso accettare niente di meno di Roma-Lazio, Roma-Brighton, Roma-Milan e Milan-Roma sia come atteggiamento sia come prestazione. Poi ovviamente le squadre cambiano, magari aggiungendo qualche caratteristica che manca”.
Retesport
Interesse per Soulè e Suslov
Sky Sport: forte interesse per Soulè della Juventus, ma finora non sono stati mossi passi concreti. A centrocampo idea Suslov dell'Hellas Verona. Per la fascia destra oltre Bellanova si seguono Guela Doué del Rennes e Tiago Santos del Lille.
Sky Sport