Sfuma lo scudetto per la Primavera Femminile

La Primavera Roma Femminile porta a casa la sconfitta con l'Inter. Oggi a Coverciano le due squadre si giocavano la finale di scudetto: passato l'iniziale svantaggio, le ragazze capitoline raggiungono la parità grazie ai gol di Labate e Vigliucci. Con i supplementari e la serie dei penalty, le ragazze nerazzurre portano a casa lo vittoria finale.


La Lega Serie A annuncia l'inizio del prossimo campionato il 24-25 agosto

La Lega Serie A annuncia l'inizio del prossimo campionato. La data confermata è quella del 24-25 agosto: "Secondo quanto deciso a suo tempo per venire incontro all'interesse dei tifosi che il 17-18 agosto sono ancora in vacanza". Per poter rientrare nei tempi utili alla Figc per rendere l'Olimpico pronto a Euro 2020, la soluzione è di far giocare Roma e Lazio in trasferta all'ultimo turno.


Valverde: "La sconfitta con la Roma è stata una lezione ed un'esperienza utile per noi"

Ernesto Valverde, tecnico del Barcellona, era presente quest'oggi in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester United. Questa la parte delle dichiarazioni in cui fa riferimento all'eliminazione dello scorso contro la Roma e riportate dal sito gianlucadimarzio.com:

"È stata una lezione per noi, un'esperienza utile. Siamo consapevoli che ci aspetterà una partita durissima e che può succedere di tutto. Il risultato dell'andata non ci mette al sicuro, dobbiamo giocare per vincere".


Umtiti o Mancini eventuali sostituti di Manolas

Kostas Manolas potrebbe partire la prossima estate e così i giallorossi non vogliono farsi trovare impreparati e cercano un sostituto. Secondo quanto riporta il sito tuttomercatoweb.com. sul difensore greco ci sarebbero la Juventus ed il Manchester United in prima fila ed i Red Devils avrebbero pensato al romanista dopo aver incassato il no per Milan Skriniar, più accessibile anche dal punto di vista economico visto che ha una clausola di 36 milioni di uero. La proposta contrattuale è però la stessa fatta allo slovacco: quinquennale da cinque milioni di euro netti a stagione.

Gli eventuali sostituti sarebbero 2: Gianluca Mancini, dell'Atalanta, valutazione di circa 25 milioni di euro e Samuel Umtiti, che il Barcellona cederà la prossima estate. Sul francese, però, ci sarebbe l'Arsenal davanti a tutti.


InsideRoma Daily News - De Rossi out 2-3 settimane - In vendita i biglietti per Inter-Roma e Roma-Juve - Inter su Pellegrini

NOTIZIE DEL GIORNO | 15 APRILE 2019

QUI ROMA

Kostas Manolas potrebbe partire la prossima estate e così i giallorossi non vogliono farsi trovare impreparati e cercano un sostituto. Secondo quanto riporta il sito tuttomercatoweb.com. sul difensore greco ci sarebbero la Juventus ed il Manchester United in prima fila ed i Red Devils avrebbero pensato al romanista dopo aver incassato il no per Milan Skriniar, più accessibile anche dal punto di vista economico visto che ha una clausola di 36 milioni di uero. La proposta contrattuale è però la stessa fatta allo slovacco: quinquennale da cinque milioni di euro netti a stagione. Gli eventuali sostituti sarebbero 2: Gianluca Mancini, dell'Atalanta, valutazione di circa 25 milioni di euro e Samuel Umtiti, che il Barcellona cederà la prossima estate. Sul francese, però, ci sarebbe l'Arsenal davanti a tutti.

- La Lega Serie A annuncia l'inizio del prossimo campionato. La data confermata è quella del 24-25 agosto: "Secondo quanto deciso a suo tempo per venire incontro all'interesse dei tifosi che il 17-18 agosto sono ancora in vacanza". Per poter rientrare nei tempi utili alla Figc per rendere l'Olimpico pronto a Euro 2020, la soluzione è di far giocare Roma e Lazio in trasferta all'ultimo turno.

Daniele De Rossi, che sabato scorso è uscito dal campo prima della fine match contro l'Udinese per un problema al flessore, si è sottoposto quest'oggi ad esami strumentali presso Villa Stuart. Per lui, come riferisce Il Messaggero, si parla di una lesione di primo grado al bicipite femorale della coscia destra. Secondo quanto riferito dalla società capitolina, il numero 16 giallorosso resterà fuori 2-3 settimane.

- La Roma vuole rinforzare e ringiovanire la propria rosa. Dopo l'interesse per il 2000 Tonali piace un altro giovane calciatore. Stiamo parlato del classe '99 Isak, di proprietà del Borussia Dortmund ma in prestito in Olanda al Willem II. Il giovane attaccante, come riferito da calciomercato.it, viene valutato circa 30 milioni di euro e dovrebbe prendere il posto di Dzeko in caso di cessione.

- Comincerà oggi alle 16 la vendita libera dei biglietti per il match dell'Olimpico tra Roma e Juventus. Come annunciato dalla stessa società giallorossa sul proprio profilo Twitter, si portanno acquistare i tagliandi relativi ai settori Curva Nord e Distinti Sud.

- La  proposta di delibera Grancio/Fassina che prevede l'annullamento in autotutela della delibera Raggi sul pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma, inizia oggi, alle 10:30, presso la Commissione Sport, l’iter nelle varie commissioni consiliari. Si avrà un primo assaggio della reale capacità di Virginia Raggi di tenere unita e coesa la sua maggioranza. Alcuni giorni fa, in una riunione con tutti gli eletti grillini, l'Avvocatura comunale ha definita come tecnicamente sbagliata la delibera Grancio/Fassina: non si può procedere con l’annullamento in autotutela, poiché sono scaduti i termini di legge e più che rischio sarebbe certo l'annullamento da parte del TAR. Lo scrive Il Tempo. 

Di seguito le dichiarazioni di Angelo Diario, presidente della Commissione Sport, sulla votazione della delibera Grancio-Fassina, ai microfoni di Radio Radio:

Cosa succederà oggi in commissione?

"Oggi esprimeremo il parere di competenza della Commissione Sport. È la prima delle cinque commissioni consiliari che si esprimeranno sulla delibera. Il voto che conterà davvero sarà quello dell'aula. La posizione del Movimento 5 Stelle è sempre la stessa? La posizione è sempre la stessa chiaramente il voto delle cinque commissioni sarà uguale, così come quello dell’aula. La delibera dello stadio quindi va avanti? Adesso vediamo, il parere del dipartimento urbanistica è molto chiaro. Io non sono un urbanista però l’ho letto attentamente e non ho alcun dubbio su come mi esprimerò tra poco. Se ve lo anticipo? Su questa delibera, negativo".

12:00 - Come riportato dal giornalista Fernando Magliaro su Twitter, la commissione sport ha rinviato la decisione sul parere per la delibera Grancio/Fassina. Il rinvio è dovuto all'assenza dei pareri degli uffici di lavori pubblici e mobilità.

Gabriele Gravina, presidente della Lega Calcio,  parla a proposito del lavoro degli arbitri. Ai microfoni di La politica nel pallone afferma:

"Ogni anno man mano che si arriva alla fase finale del campionato e la posta in palio si fa importante le tensioni aumentano. Due settimane fa c'è stato un incontro a Milano fra dirigenti, allenatori, capitani e arbitri, ci sono stati dei chiarimenti e il clima si è un pò più stemperato. Mi auguro dunque che ci siano toni più pacati. Bisogna limitare al minimo indispensabile gli errori ma invito anche i dirigenti a tenere toni molto bassi affinché ci sia maggiore serenità nel vivere la competizione sportiva, senza inasprire gli animi". 

Su Nicchi dichiara

"Credo che l'Aia abbia piena autonomia e non abbia bisogno di un confronto col sottoscritto. Hanno le competenze per fare tutte le analisi più approfondite possibili. Ci sono molte lamentele, alcune sono fondate ma diverse sono anche non fondate".

Il Presidente della FIGC apre una parentesi sul calendario della prossima stagione e sullo Stadio Olimpico a disposizione dell'Uefa per Euro 2020: 

"Non vogliamo toccare l'autonomia della Lega di Serie A. Hanno fatto le loro valutazioni e noi abbiamo evidenziato che il 24 maggio lo stadio Olimpico deve essere messo a disposizione della Uefa. È chiaro che per la prima volta la chiusura di campionato per Roma e Lazio potrebbe essere in trasferta. Lasciamo trovare alla Lega la migliore soluzione".

- La Roma torna a lavorare dopo la vittoria con l'Udinese per 1-0 che ha permesso ai giallorossi di avvicinarsi al big match di San Siro con l'Inter con l'ambizione di poter continuare a puntare ad un posto in Champions League. Gruppo diviso in due nella seduta mattutina: una parte ha svolto lavoro personalizzato programmato, l’altra invece, dopo il riscaldamento, si è dedicata ad esercitazioni tattiche in campo. De Rossi, uscito per infortunio sabato, sarà sottoposto ad esami in giornata, mentre Nzonzi ha svolto lavoro individuale per un'infiammazione al ginocchio. Terapie per Karsdorp e Santon.

- Lorenzo Pellegrini piace all'Inter vero e proprio pallino di Marotta, che aveva già provato a strapparlo ai giallorossi ai tempi della Juventus. I nerazzurri hanno individuato nel centrocampista giallorosso e in Nicolò Barella i rinforzi ideali per la linea mediana; calcolando la status attuale di Pellegrini che può liberarsi dalla Roma grazie alla clausola rescissoria da 30 milioni (pagabili in due rate) presente sul suo contratto, resta un obiettivo più abbordabile. Questo quanto riportato dall' edizione odierna del quotidiano Tuttosport.


Juventus-Ajax: fermati e denunciati 54 tifosi olandesi. Salvini: "Nostri stadi chiusi ai violenti"

ANSA - Sono stati subito fermati, ancora prima che arrivassero a Torino per il ritorno dei quarti di Champions League tra la Juventus e l'Ajax. La polizia ha fermato in autostrada, al casello di Settimo Torinese, 54 hoolingas olandesi. A bordo di due pullman, sono stati denunciati per possesso di oggetti atti a offendere perché sono stati trovati armi, fumogeni e petardi. 

"Nessuno può permettersi di venire in Italia per creare disordini. I nostri stadi e le nostre città sono chiuse per i violenti", twitta il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ricordando che «l'allontanamento è reso possibile dal Decreto Sicurezza». Si tratta, infatti, di una delle prime applicazioni in Italia delle novità introdotte dalla legge. Il questore di Torino, Giuseppe De Matteis, ha disposto il Daspo immediato.

Domani mattina saranno scortati alla frontiera dalla polizia, che nel corso dei controlli ha sequestrato ai tifosi dell'Ajax un vero e proprio arsenale, compresi guanti rinforzati e paradenti. Lo scorso 10 aprile, in occasione della partita d'andata, 120 ultrà bianconeri sono stati fermati ad Amsterdam dalla polizia olandese. Un gruppo ha acceso petardi ed esploso lacrimogeni fuori dalla Johan Cruijff Arena. Altri sono stati invece fermati in metropolitana, mentre si stavano dirigendo allo stadio, con bastoni, mazze di ferro, spranghe e spray urticanti. La loro posizione è ora al vaglio della Digos di Torino. In vista della partita di domani sera, le forze dell'ordine hanno intensificato i controlli in città, a cominciare dalla zona intorno all'Allianz Stadium, dove i supporter si inizieranno a radunare già nel pomeriggio.


Serie A. L'Atalanta pareggia 0-0 in casa e scende al sesto posto

L'Atalanta non va oltre lo 0-0 casalingo contro l'Empoli e scende al sesto posto in classifica. Gli uomini di Gasperini ora sono a 2 punti dal Milan ed in svantaggio negli scontri diretti a causa della sconfitta per 3-1 subita a Bergamo. Resta terzultima la formazione di Andreazzoli ma ora è a -2 dal Bologna ed a -3 dall'Udinese che però ha una partita in meno. Bella la lotta salvezza con ancora 6 gare da disputare. 


Riecco Dzeko. La Roma è viva

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ARCHETTI - Anche se non basta per raggiungere il quarto posto, il segnale di continuità mostrato dalla Roma indica il consolidamento della gestione Ranieri. La ritrovata affidabilità si impone anche su alcuni momenti di disagio, così il mondo scuro che si presentava dopo le sconfitte contro Spal e Napoli non è rimasto l’unico abitabile dai romanisti: da allora 7 punti in 3 gare, due successi di fila e senza subire gol (prima volta in stagione). Poi Dzeko: lui non segnava all’Olimpico in campionato da un anno, lo sapevano tutti nella capitale, anche il più disinteressato al calcio, se c’è. Insomma, tra acciacchi e discussioni, mercato e stadio nuovo, esiste anche un gruppo che può ancora giocarsi la posizione che cambia il sapore dell’annata.

I MOTIVI Esiste anche una squadra che accetta le modifiche e un allenatore che segue due strade: il campo gli fa capire quale sia sbagliata e lui rivolta sistemi e uomini. Perché il senso di questa partita è che la Roma del secondo tempo batte sia quella del primo, sia l’Udinese. I bianconeri sono più belli per quasi un’ora, ma insieme all’occasione migliore, che si spegne sul palo (De Maio), sparisce anche la squadra. Non regge ai cambiamenti romanisti, non ha più forza per il contropiede e il gioco basso, causa anche il diluvio che inonda il prato. Prendere il dato dei corner per capire le differenze: nessuno per la Roma nella prima parte, sette alla fine. Significa maggior pressione, avvicinamento alla porta e affanno altrui. La Roma poi ha segnato 21 volte da calcio piazzato; anche adesso ci va vicino e dopo due corner di fila arriva l’azione del gol. Più che la tattica, conta la bellezza: perché Samir sbaglia il movimento in avanti, però l’assist, con un ricciolo di esterno destro di El Shaarawy per Dzeko, è un pezzo d’arte. E i litigi tra i due forse sono dimenticati.

DOPPIA ROMA Claudio Ranieri, quello per cui «Dzeko e Schick devono giocare insieme», stavolta parte con il 4-4-2 dopo il 4-2-3-1 di Genova, dove però fu una felice intuizione nella ripresa, proprio le due punte insieme, a far segnare la Roma. Qui è il contrario, perché Schick e Dzeko non s’intendono mai, sono privi di cattiveria quando hanno mezza palla giocabile. Le linee spesso sono lontane (4-2-4) e la Roma ha alcuni spunti soltanto quando qualcuno davanti si degna di tornare e aprire spazi e gioco. Perché l’altro problema è che non ci sono esterni bassi di ruolo, causa infortuni e squalifiche: partono Juan Jesus e Marcano; il primo non spinge perché non è cosa sua, il secondo migliora con il tempo, ma l’Udinese non si spaventa, lascia fare e non chiude ai lati guadagnando spessore in mezzo. Nel secondo tempo invece dentro Florenzi per Jesus e Pellegrini per Schick (4-2-3-1). Marcano non viene più sollecitato, l’azione scorre a destra ed è più fluida sulla trequarti. Nascono le occasioni, l’Udinese arretra, la Roma prevale.

UN’ORA DI UDINESE Per Tudor prima sconfitta dopo 7 punti in 3 partite. Ha la giustificazione di 7 assenze; però all’inizio dei due tempi si fa rincorrere dalla Roma con la costruzione profonda per Lasagna, gli agguati rapidi e verticali di De Paul e D’Alessandro a sinistra, la tenuta della difesa, Samir escluso. Ma dopo il palo, l’Udinese si accorge di non avere più speranze perché la Roma è diversa, n uova e orientata al successo.


Scattato in posizione regolare. Bene Di Bello

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Al 37’ è inevitabile l’ammonizione di Juan Jesus che a centrocampo trattiene vistosamente De Paul. Al 51’ lancio in verticale per Lasagna che si presenta solo davanti a Mirante e sciupa un’occasione davvero colossale allungandosi il pallone oltre la linea di fondo. Ma l’attaccante dell’Udinese era in posizione irregolare, il secondo assistente ha correttamente aspettato l’esito dell’azione per segnalare il fuorigioco, come da indicazioni del protocollo Var. Al 63’ Dzeko dalla destra mette il pallone basso per El Shaarawy, ma è troppo lungo e l’attaccante romanista si aiuta con una spallata per anticipare l’avversario, poi cade a terra e reclama un rigore inesistente. Giustamente l’arbitro Di Bello fa proseguire. Al 67’ Dzeko scatta in linea, regolare l’1-0 romanista. All’81’ giallo per la punta bosniaca, che commette fallo su Okaka disinteressandosi completamente del pallone, che aveva precedentemente perso. Anche questa è una decisione corretta.

 


Quasi un anno a digiuno: «Mi sono tolto un peso. Adesso la Champions»

LA GAZZETTA DELLO SPORT – PUGLIESE  - Diciamoci la verità, era diventato un piccolo incubo. Perché quasi un anno senza gol per un centravanti è come vivere sempre con la bombola d’ossigeno. Sei lì, pronto a tornare a respirare, senza riuscirci mai. Ieri Dzeko è invece finalmente tornato a respirare l’aria giusta, quella della Champions League. E lo ha fatto proprio con quel gol che all’Olimpico aspettava oramai dal 28 aprile scorso, giorno della doppietta al Chievo. Da lì a ieri ci sono state altre 12 gare senza gol per il bosniaco. Fino a ieri. «È stato come togliersi un peso, anche se la cosa più importante è la vittoria – dice Dzeko –. Lo aspettavo da tanto, finalmente è arrivato. Finora è stata una stagione così, dove non siamo andati sempre bene. Ma siamo lì, ancora in corsa per la Champions. È un po’ un miracolo, ma ora dobbiamo giocare tutte le partite come abbiamo fatto nel secondo tempo. Con la faccia cattiva».

Più convinzione Già, perché poi la Roma la partita l’ha portata a casa proprio nella ripresa, quando gli inserimenti di Florenzi e Pellegrini hanno dato maggiore qualità alla manovra dei giallorossi. «Loro due ci hanno sicuramente aiutato a cambiare la partita – continua il centravanti giallorosso –. Nella ripresa abbiamo giocato alla grande e alla fine è arrivato il gol. Una squadra che vuole vincere prima di tutto non deve prendere gol, ci deve essere convinzione e attenzione difensiva. Con Ranieri questo succede ed è importante, perché alla fine noi il gol riusciamo a farlo».

L’abbraccio E ieri il gol Dzeko lo ha fatto grazie ad un’invenzione di El Shaarawy, proprio l’uomo con cui aveva litigato furiosamente negli spogliatoi di Ferrara, nell’intervallo della gara (poi persa) con la Spal. Ieri Dzeko dopo aver festeggiato il gol è andato ad abbracciare il Faraone, firmando di fatto una pace che era già stata suggellata dal gol stesso. «Si trattava di trovare un po’ più di serenità, c’era molta pressione su tutti – dice alla fine Claudio Ranieri –. Piano piano stiamo tornando squadra, anche nell’altruismo. Dzeko? Non è possibile che un goleador come lui stia sotto la sua media abituale. Ma sono convinto che se lui ci regalerà delle soddisfazioni, avremo di certo più possibilità di arrivare in Champions». Per ora Dzeko si è tolto il peso del gol casalingo, nelle sei partite che mancano da qui alla fine proverà a togliersi anche la soddisfazione di un’altra Champions.


La rivincita di Marcano: «Ranieri mi vede di più»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Per la prima volta in Serie A due gare senza subire reti. La porta inviolata all’Olimpico, come non accadeva dallo scorso settembre, contro il Frosinone. Tre partite su cinque, con Mirante in porta, senza gol. La Roma, come hanno raccontato Dzeko e Ranieri, si gode la difesa ritrovata: «Perché tanto un gol lo facciamo e quindi conta non prenderlo». Juan Jesus lascia l’Olimpico in ambulanza dopo il colpo di Samir, gli esami dicono che sta bene e quindi la giornata della difesa, con 4 centrali nel primo tempo e Florenzi nel secondo, può essere di completa felicità. Tanto che persino Kolarov in tribuna sorride e Marcano, davanti ai microfoni, ha l’onestà di dire: «Mi aspettavo di più da me stesso in questa avventura. Ma ora Ranieri mi sta dando più possibilità».

RINATO L’impressione è che in una difesa più bloccata anche il portoghese stia ritrovando sicurezza e convinzione: «Prima della partita ero un po’ ansioso, ma poi è andata bene. Da giovane avevo giocato qualche volta terzino, ma non è la mia posizione». Quando un giocatore è in fiducia, però, tutto è più semplice: «C’è tempo per ricambiare la fiducia che la squadra ha avuto in me, è un dato di fatto che Di Francesco non puntasse sul sottoscritto. Con Ranieri sto avendo più occasioni». Le occasioni di Marcano e le occasioni per la Roma, ancora pienamente in lotta per un posto Champions: «Arrivarci sarebbe un bel risultato, adesso siamo tutti più fiduciosi».

 

 


Monchi senza veleni: «A Roma ci tornerei. Nessun rimpianto»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - La nostalgia non pare esserci nelle sue parole però Monchi, ex d.s. dei giallorossi, racconta la sua esperienza alla Roma senza veleni, nonostante l’abbia chiusa con un paio d’anni d’anticipo sul previsto. «Sono tornato a Siviglia prima di quanto mi aspettassi – ha detto a Deportes Cuatro –. Nel periodo vissuto in Italia i risultati non sono stati quelli che credevo, ma non rimpiango niente. La notte migliore è stata quella di aprile, quando abbiamo eliminato il Barcellona, la peggiore resta la sconfitta col Porto, che ci ha eliminato dalla Champions. La cosa più difficile era stare lontano dalla famiglia. Ma a Roma ci tornerei». Poi spende qualche parola anche sul derby capitolino, visto che ha parlato alla vigilia della sfida tra Betis e Siviglia. «A Roma ho vissuto la partita contro la Lazio, ma lì è diverso perché Roma come città è diversa. Il derby più simile a quello tra Betis e Siviglia è Genoa-Sampdoria. Si gioca per strada, nei quartieri, al supermercato». Il cuore è tornato solo «sevillista». «Il club ha continuato a evolversi e questo mi ha convinto. Sono tornato per rimanere».