Allegri resta, ora Pallotta aspetta Conte

IL MESSAGGERO - MAURO, CARINA - Tutti gli indizi portano al rinnovo, ma per la certezza bisognerà aspettare il faccia a faccia di metà settimana tra Andrea Agnelli e Max Allegri.Mercoledì, o al più tardi giovedì, allenatore e presidente (di ritorno dal summit a Madrid per la European Leagues) si incontreranno per analizzare il presente e pianificare il futuro prima di stringersi la mano a sancire il rinnovo (di un anno) con adeguamento dello stipendio intorno ai 9 milioni di euro a stagione. La dirigenza bianconera ha accarezzato il sogno Guardiola, ma Pep non si muove. «Ho grandi giocatori - le sue parole ieri a Sky UK - qui ho tutto quello che voglio: perché dovrei cambiare?». La stessa domanda molto probabilmente se l'è posta anche Max, al termine della quinta stagione juventina, con ennesimo Scudetto e ulteriore delusione in Champions. Se il tecnico ha ritrovato le motivazioni per ripartire, c'è un gruppetto per cui i saluti saranno inevitabili: Douglas Costa, Cancelo (sondato dal Manchester City) oltre a Dybala, Alex Sandro e Pjanic.

CONFERMA E ATTESA - La conferma di Allegri chiuderebbe un'altra porta a Conte. Che però, continua a prendere tempo con la Roma. A Trigoria c'è chi interpreta questo silenzio come un segnale negativo. Altri invece preferiscono non attribuirgli molto peso considerando che fino a quando non ci sarà la sentenza del tribunale di Londra sulla controversia con il Chelsea, il tecnico è impossibilitato dal firmare o accordarsi con un'altra squadra. In ballo ci sono l'ingaggio (10 milioni di sterline) sino al prossimo 30 giugno oppure i 9 milioni che gli spetterebbero in caso di interruzione anticipata più una richiesta di danno d'immagine. A tal proposito, nella serata di ieri è circolata l'indiscrezione di come il verdetto sia ormai imminente, con esito favorevole al tecnico che potrebbe così impegnarsi con un nuovo club. Aspettando conferme nelle prossime ore, vanno inoltre registrate le dichiarazioni dell'ad interista Marotta ai microfoni di Dazn, prima del match con l'Udinese: «Con Spalletti c'è un ottimo rapporto e non c'è alcun attrito. Portiamo in porto l'imbarcazione il prima possibile, poi vedremo il futuro, sicuramente con lui». Premesso che nel 2016, quando era ancora un dirigente della Juventus, lo stesso Marotta assicurò che non avrebbe mai pagato la clausola per Higuain (cosa poi avvenuta qualche giorno dopo, ndc), quelle di ieri sono comunque parole che hanno un peso non indifferente in un momento così delicato. Qualora venissero confermate, la Roma in Italia rischierebbe di correre da sola per Conte. A Trigoria non possono far altro che attendere, appesi alla risposta del tecnico. Come del resto fa Petrachi(ieri presente alla commemorazione per il Grande Torino) che resta agganciato a quella della società giallorossa. Il gelo con Cairo continua: nessun incontro è previsto a breve tra le parti. Intanto smentita l'indiscrezione rilasciata ieri da L'Equipe, secondo cui Pallotta sarebbe in trattativa con Mourinho. Nella testa della Roma, per ora, c'è soltanto Conte.

IDENTIFICATO TIFOSO BECERO - Identificato il becero tifoso della Juventus che, durante il derby della Mole, ha mimato il gesto dell'aeroplano per irridere i tifosi del Torino. È stato riconosciuto grazie alle telecamere presenti allo Stadium e ai controlli ai tornelli: per lui lo stadio sarà vietato praticamente a vita.


El Shaarawy: il Faraone ritorna a casa per mettere le ali alla Roma

LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Sono arrivato al Genoa che avevo 11 anni, ma la prima volta che entrai a Marassi ero ancora nel passeggino, con mio padre e mio fratello. Quello stadio per me è sempre stato fantastico». Ogni volta che ricorda i primi passi Stephan El Shaarawy torna lì, ai primi giorni in rossoblù. [...] Oggi il Faraone tornerà per la settima volta da avversario (finora 4 vittorie, un pari e un k.o., con due perle personali) nello stadio che per primo lo ha coccolato e lanciato nel grande calcio. «Era Genoa-Chievo, quel giorno iniziai a capire che potevo fare qualcosa nel mondo del calcio», ricorda spesso Stephan. Già, perché quel giorno – il 21 dicembre del 2008 – ElSha esordì in A a 16 anni e 54 giorni, record assoluto della storia del Genoa (poi battuto da Pellegri nel 2016, 15 anni e 280 giorni). [...]

Da lì in poi per Stephan sarà tutta una salita. Di rendimento, ma a volte anche di difficoltà. Fino alla stagione attuale, in cui il Faraone ha trovato la consacrazione e la maturità giusta, diventando anche il principale marcatore della Roma in campionato (con dieci gol, seconda volta in carriera per lui in doppia cifra). [...]

Il contratto di Stephan scade nel giugno 2020, a breve partiranno le grandi manovre per il rinnovo. Probabilmente già la prossima settimana, con un incontro in agenda tra l’agente del Faraone e il d.s. giallorosso Ricky Massara. ElSha (che oggi guadagna circa 3 milioni, bonus inclusi) si aspetta ovviamente un segnale da parte della Roma, un riconoscimento di quanto fatto finora. [...] Prima, però, c’è da raggiungere la Champions.


Le certezze son desideri

IL MESSAGGERO - LIGUORI - Un anno fa, la Roma volava in semifinale di Champions, oggi deve vincere le ultime quattro per partecipare alla Coppa più prestigiosa. Senza rischiare di restare fuori dall’Europa. Il Genoa ha fame di punti, i giallorossi devono vincere, ma il morale è migliorato nelle ultime settimane, per effetto di poche, semplici iniziative dell’allenatore Ranieri. Non ha fatto nulla di straordinario: ha capito e spiegato chiaramente che il futuro della Roma è solamente nelle mani dei suoi giocatori.

Sembra niente, ma la fiducia nei protagonisti fu la chiave anche per l’ottimo finale dello scorso anno: ricordate quando, a gennaio, Pallotta, Baldini e Monchi avevano praticamente venduto Dzeko? Furono il giocatore, sua moglie e Di Francesco a puntare i piedi e trattenerlo. E Edin fece grandi cose nelle settimane successive. Anche quest’anno, il tormentone delle cessioni illustri probabili è ricominciato da gennaio ed è saltato l’allenatore. Però, dopo Ranieri è stato chiarissimo: se vogliamo la Champions abbiamo bisogno di questi giocatori. Morale: se andasse come speriamo, dovremmo seriamente pensare a tenerci stretto Ranieri, altro che sproloquiare di Conte o di improbabili emiri.


Prandelli: "Spero che non vinca il migliore"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Senza calcoli, nè timori. Cesare Prandelli ha cercato negli ultimi giorni di trasmettere alla squadra quella serenità che negli ultimi tempi è venuta a mancare: «Nelle ultime partite — ha ricordato il tecnico genoano — abbiamo fatto grandi prestazioni, ma il nostro problema principale è che in certe situazioni perdiamo fiducia. Ci sono capitati a gara in corso alcuni episodi che hanno finito per condizionarci sotto questo aspetto». [...]

Per sdrammatizzare una situazione tutt’altro che semplice, anche sul piano ambientale, Prandelli ha provato poi a scherzare: «Speriamo che contro la Roma non vinca il migliore, nel senso che la Roma è più forte di noi [...]». [...] L’allenatore rossoblù è convinto (non da ieri, ovviamente) che il suo Genoa abbia le potenzialità per togliersi dai guai. Anche se, appunto, oggi l’avversario è di prima grandezza, «considerando che la Roma avrà motivazioni forti puntando alla Champions».


Genoa: Sanabria ok, però va in panca. Oggi allerta meteo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Buone notizie per Sanabria, assente domenica scorsa a Ferrara a causa di un problema muscolare accusato contro il Torino. Il paraguaiano è tornato a lavorare in gruppo e oggi sarà sicuramente disponibile, anche se dovrebbe partire dalla panchina. [...]

Qualche timore, invece, sul fronte della situazione meteo: dalle 21 di ieri sera, e sino alle 15 di oggi,è in vigore a Genova l’allerta gialla per temporali e forti venti sulla città con raffiche sino ad oltre cento chilometri orari.


Totti: «La fiction? Forse si fa, forse no...»

IL MESSAGGERO - LENGUA - Francesco Totti scherza sulla serie tv della sua carriera basata sul libro “Un capitano”. L’ex numero 10 intercettato dal programma televisivo “Le Iene” ha risposto senza dare riferimenti precisi su un progetto che è già in cantiere e che uscirà in sala verso la fine del 2019 con Vision un docufilm sulla sua carriera ed entro la fine del 2020 con la serie scritta da Stefano Bises e tratta dal libro: «Non si fa», è stata la risposta di getto rilasciata da Totti. Che poi ha corretto il tiro: «Forse si fa, forse no», giocando come sempre. L’attore che Francesco vedrebbe bene nei suoi panni sarà svelato nella puntata di questa sera: «Chi è meglio tra Borghi e Marinelli? Nessuno dei due». Poi una battuta sul calcio giocato: «La Champions la vince il Liverpool, ma io tifo Barcellona».

Totti, per adesso, pensa solo alla corsa al quarto e alla qualificazione in Champions, sarà in tribuna questa sera al Ferraris. Osservato speciale in campo El Shaarawy che ritrova la squadra che lo ha accolto nelle giovanili e lanciato nel grande calcio. Il Faraone si presenta a Marassi da cannoniere giallorosso con 10 reti segnate in campionato (Dzeko è a quota 8).


Ranieri e Inzaghi, la rimonta di Roma con vista Atalanta

LA REPUBBLICA - CARDONE, PINCI - Un anno fa di questi tempi era la prima città d'Italia per punti in classifica e aveva entrambe le squadre tra le prime quattro. Oggi invece Roma è precipitata dietro a Torino e Milano e attualmente non ne qualificherebbe nemmeno una alla prossima Champions. Un treno, quello del quarto posto, che passa necessariamente per la Capitale e le sue formazioni. All'Olimpico inizierà alle 15 una partita destinata a durare dieci giorni: Lazio e Atalanta, oggi per la Champions, mercoledì 15 di nuovo di fronte nello stesso stadio per la finale di Coppa Italia. Praticamente, la stessa storia in due atti che potrebbe determinare l'esito di una intera stagione. Diventando pure lo spartiacque peril futuro di Simone Inzaghi, a cui la sorte nonostante i 4 punti di distacco dai bergamaschi pub regalare ancora tutto il piatto - la rimonta al 4° posto e la Coppa - ma anche lasciarlo a mani vuote. Certo basterebbe centrare uno solo dei traguardi per garantirsi un altro passaggio sulla panchina laziale, nonostante già circolino nomi di potenziali eredi.

Per Gasperini vale il discorso esattamente opposto: anche solo trovarsi lì, quarto da solo e con la possibilità concreta di giocarsi un trofeo che all'Atalanta manca dal 1963 è un successo. Raccontano che abbia già un patto di ferro col presidente Percassi: portasse l'Atalanta in Champions resterebbe a Bergamo, anche a costo di rinunciare alla chiamata di un grande club. Come la Roma, sempre alla finestra per Conte ma pure incu-riosita dal percorso del tecnico torinese, visto che l'idea di tenere Ranieri - lui lo sa - a Trigoria raccoglie timide adesioni. Ad oggi però, a legare Gasperini alla Roma è solo il graffio rivolto al collega di Testaccio per l'accusa postuma alla Lazio di esser-i "scansata" nel match contra l'Inter, che nel 2010 costa lo scudetto ai giallorossi: "L'obiettivo delle polemiche eravamo noi, Ranieri ha voluto mettere un po' di veleno", giura Gasp. Nella testa dell'allenatore della Roma però il pensiero più attuale è il Genoa, a cui oggi farà visita. Con 3 vittorie e un pari nelle ultime 4 partite giocate, la Roma ha invertito la tendenza al ribasso e rimontato 6 punti a Lazio e Milan, 4 all'Inter, 2 all'Atalanta e uno al Toro: di fatto e la squadra più in forma dell'ultimo mese tra quelle che rincorrono un posto in Champions League. Pazienza se nella formula Ranieri e tutt'altro che scontato un posto per Za-iolo. II centrocampista dovrà adattarsi da esterno (ballottaggio con Under) o accomodarsi in panchina, visto che l'allenatore preferisce Pellegrini sulla trequarti e stravede per Cristante e Nzonzi in mezzo. Se la ricerca non offrirà alla Roma un allenatore futuro diverso e il tecnico vincesse un'insperata conferma, Ranieri e Zaniolo dovranno parlare per trovare il modo di convivere.


Totti e la serie tv: "Forse si fa, forse no". Ma Sky è al lavoro

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Le frasi di Francesco Totti a «Le Iene» sulla serie tv sulla sua vita sembrano più una battuta che altro: «Forse si fa, forse no, si leggono tante ca... sui giornali, il 10% delle cose sono vere».

Le parole di Totti arrivano dopo quelle, al Corriere della Sera di Nicola Maccanico, vicepresidente esecutivo di Sky Italia con delega ai programmi, che invece ha confermato la serie: «È un intero progetto. Totti è più di un giocatore, è un fenomeno sociale. Arriverà in sala verso fine 2019 un docufilm sulla sua carriera. E poi la serie entro fine 2020, scritta da Stefano Bises, tratta dal libro di Condò [...]».


Conte non si fida di Pallotta. Il club: "Mai su Mourinho"

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - La corsa per il quarto posto. E quella contro il tempo per avere Conte. Arrivare in zona Champions è ormai un'ossessione per Ranieri, che vuole lasciare la panchina della Roma compiendo una mini-impresa. Il tecnico è consapevole che l'ossessione della gente (e forse anche dei calciatori) è invece solo Antonio Conte. E lo sa bone anche l'ex ct azzurro, che sembrerebbe spaventato proprio da tanta attesa, dalle enormi aspettative che i tifosi giallorossi ripongono su un suo eventuale arrivo. Aspettative che andrebbero a braccetto con l'ambizione del tecnico, ma che, secondo le sue riflessioni, non sarebbero supportate dalle reali possibilità della Roma. In sintesi, il suo arrivo nella capitale non sarebbe garanzia di vittorie immediate — come tutti si aspettano — perché il progetto di Trigoria ha una gittata pià lunga, sicura•mente affascinante, ma non da "Instant Team". Conte non si fida del tutto dei propositi di Pallotta, del quale spesso comprende poco esternazioni e modo di gestire i colleghi che lo hanno preceduto.

Per questo motivo, nelle ultime ore, l'ex allenatore del Chel-sea si sarebbe notevolmente avvicinato all'Inter, mantenendo comunque un'attrazione per la capitale e per l'attenzione quasi morbosa che i sostenitori giallorossi gli stanno dedicando. Conte ha comunque fatto cape-re che deciderà la prossima settimana, esprimendo una sua preferenza, quando si conoscerà anche il destino di Allegri alla Juve. E verranno scartare le destinazioni estere (Manchester United e Psg). Il club di Trigoria respinge, intanto, al mittente, con decisione, i rumors che vorrebbero vivo un interessamento per Mourinho. II portoghese non dovrebbe rientrare nei piani giallorossi, anche se Pallotta si è messo in testa di mettere sulla panchina comunque un big (Sarri verrebbe subito dopo come appeal).

Ma la testa di Ranieri e dei giocatori è tutta concentrata sulla gara di oggi col Genoa (ore 18, diretta Sky), che, per certi versi, è la più complicata delle ultime quattro che deve affrontare la Roma (Juventus, Sassuolo e Parma le restanti), compressa tra i soliti problemi legati agli infortuni e la necessità dei genoani di conquistare punti salvezza. «Loro sig iocano la permanenza in serie A — conferma Fazio — sarà dura e ci aspettiamo uno stadio caldo. Dovremo giocare queste ultime gare come fossero 4 finali: l'obiettivo è fare 12 punti». Punteggio pieno, traguardo che Ranieri spera di raggiungere rilanciando Zaniolo. II giovane talento, dopo esser stato catechizzato prima da Totti, poi da Mancini con l'Italia — nella speranza non si bruci con atteggiamenti da prima donna — ritroverà oggi una maglia da titolare come esterno, dopo aver scontato un turno di squalifica. Convocato a sorpresa Kluivert, che, da bollettino medico, era alle prese con una lesione di primo grado all'adduttore. Ancora out De Rossi, invece, e indisponibile pure Perotti.


Genoa vs Roma, le probabili formazioni dei quotidiani

INSIDEROMA.COM - Allo Stadio Marassi di Genova, alle ore 18 di oggi, andrà in scena la quart'ultima "finale", per usare le parole dei protagonisti in giallorosso, di questo campionato, utile a sancire chi occuperà l'ultimo posto a disposizione per disputare la prossima Champions League.

Pochi dubbi per mister Ranieri in Liguria. Il coach testaccino si affiderà al 4-2-3-1 con FlorenziManolasFazio e Kolarov a comporre la linea difensiva davanti a Mirante. A centrocampo accanto a Nzonzi torna Cristante, assente nello scorso turno contro il Cagliari per squalifica (come Zaniolo). Con Pellegrini trequartista agiranno El Shaarawy sulla fascia sinistra e Zaniolo a destra a supportare Dzeko.

LE PROBABILI FORMAZIONI DEI PRINCIPALI QUOTIDIANI:

IL MESSAGGERO: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

IL TEMPO: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

GAZZETTA DELLO SPORT: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLA SERA: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

CORRIERE DELLO SPORT: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.

LA REPUBBLICA: Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Zaniolo, Pellegrini, El Shaarawy; Dzeko.


Il teorema di Fazio: «Champions in 12 punti»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Come due giorni fa Kostas Manolas, ieri Federico Fazio ha detto: «Dobbiamo vincerle tutte». Per Ranie­ri è un giocatore imprescindibi­le, per lo spogliatoio anche, ba­sti pensare quanto è stato vici­no a Pastore e Perotti in una sta­gione per loro piena di problemi. [...] Fa gruppo, Fazio, ecco perché non è mai stato in discussione an­che quando le cose non andava­no nel migliore dei modi. Per lui e per la squadra. Uno dei «pezzi da novanta» della Roma, come li chiama Ranieri, a Sky ha ammesso: «Ci aspettano quattro finali».

[...] Senza guardare gli altri, i calcoli di Fazio sono sem­plici: «Dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Ci sono tante squadre che lottano per un po­sto in Europa, ma noi dobbia­mo vincerle tutte. Se prendia­mo dodici punti sui dodici che sono a disposizione di certo avremo più possibilità rispetto alle nostre avversarie». [...]

Il contratto di Fazio, 32 anni, scade nel 2020, con la Ro­ma non ha ancora mai parlato di rinnovo e la sensazione è che, se succederà, sarà dopo l’estate. L’argentino pensa a concludere la stagione e a ripo­sarsi [...]. Andrà al mare in Euro­pa, poi tornerà in Argentina per stare con la famiglia.


Polizza Mirante: migliorato l’assetto, niente più sbandate

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Antonio Mirante sape­va di dover fare la riserva di Olsen, magari sperava, quello sì, di giocare qualche partita in Coppa Italia, ma di certo non pensava che avrebbe rappresentato una sicurezza in una fase tanto delicata della stagione. [...] Mirante ha ridato sicu­rezza alla difesa e, con lui in porta, la Roma in questa stagione ha collezionato 4 «clean sheet» in 7 partite di campionato, esattamente gli stessi di Olsen, che però li ha portati a casa in 27 gare totali.

[...] E' arrivato sol­ tanto la scorsa estate, ha gioca­to poco, ma si è da subito impo­sto nello spogliatoio. Merito di un carattere molto positivo e di una professionalità estrema, apprezzata dal preparatore Sa­vorani e da tutti i compagni. Compreso quell’Olsen da un mese finito nelle retrovie: il portiere svedese sta riflettendo sul futuro, in Svezia sono certi che dalla Premier arriverà più di qualche offerta, così come in Germania, ma lui per il mo­mento non le ha prese in consi­derazione. Difficile, dopo la scelta di Ranieri e una stagione non indimenticabile, che possa restare a Roma, a meno che non accetti di fare il secondo. Per quello, però, c’è Mirante. Se la Roma in estate acquisterà un titolare, Antonio tornerà ad essere una valida alternativa.