Gasperini: "Avversaria per il posto in Champions? La Roma è ad un punto da noi..."
Dopo il successo sofferto, arrivato solo nei minuti finali della sfida contro l'Udinese, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini ha parlato ai microfoni di Sky Sport:
"Sapevo che la partita sarebbe stata dura perché io ritengo che l'Udinese sia superiore alla sua classifica. I ragazzi hanno fatto una partita straordinaria, abbiamo rischiato qualcosa nel primo tempo ma abbiamo creato tantissimo. Nel secondo tempo poi è stato a senso unico. Era la terza partita in una settimana".
De Roon diceva che se si vincerà a Roma con Lazio sarà praticamente fatta per la Champions.
"No perché poi devi vincere quelle dopo. È chiaro che se noi vinciamo le nostre gare gli altri non ci possono raggiungere, questo è ovvio. Sono però tutte partite equilibrate ma noi abbiamo una condizione morale altissima, continuiamo a giocare con grande efficacia. I ragazzi hanno un merito straordinario perché in questo momento credono fortemente a tutto".
Ilcic era inutilizzabile stasera?
"Per lui è difficile strutturalmente recuperare in pochissimi giorni recuperare la partita, figuriamoci tre di fila. Ieri ha provato l'allenamento ma dopo dieci minuti si è accasciato. Spero che domenica ci sia perché ha un grosso affaticamento agli adduttori. Ieri però non era in grado di scattare e calciare e quando è così non puoi giocare".
La posizione di de Roon?
"Lo proviamo in allenamento, è una variante tattica in certi momenti della partita. Oggi lo abbiamo provato anche in campo e devo dire che è andata benissimo".
Dove l'avete vinta oggi?
"Loro si sono messi un po' a specchio con noi e quando ci capitano questo tipo di squadre sappiamo che dobbiamo fare alcune cose tecnicamente molto bene e noi nel primo tempo ce lo siamo dimenticati. Nella ripresa è andata decisamente bene e, nonostante le tre partite, abbiamo avuto la meglio sotto l'aspetto non voglio dire atletico ma avevamo tanta voglia di vincere".
Chi è l'avversario numero uno nella lotta Champions?
"Tutte. In ordine guardo la classifica, c'è la Roma a un punto, il Torino a tre. Ci sono dodici punti in palio, tutti devono vincere tre partite e se qualcuno ne vince quattro sarà aritmetico. Inoltre c'è il rischio di passare dalla Champions a niente e questo rende più affascinante il tutto".
Corti in alcuni ruoli?
"Oggi siamo stati decisivi lo stesso. I ragazzi hanno fatto una partita straordinaria dietro, a centrocampo. Gomez è stato straordinario, a Zapata è mancato il gol. Ilicic è chiaro che è un valore aggiunto fantastico ma non lo abbiamo avuto molto. È mancato tanto nei primi mesi, ha avuto poi qualche problemino, una squalifica. È innegabile però che Ilicic ci renda una squadra all'altezza di poter affrontare al meglio il campionato. Lo recuperiamo".
Forse non è il momento giusto. Prima della partita è stato chiesto a Marino cosa accadrebbe se Gasperini ricevesse offerte.
"Hai detto bene. Non è il momento giusto".
Massara in pole come nuovo ds del Bologna
Il futuro di Frederic Massara sembra esser lontano dalla Roma. Secondo quanto riportato da Il Corriere di Bologna, l'attuale ds giallorosso potrebbe andare proprio nel club felsineo soprattutto nel caso in cui dovesse arrivare Walter Sabatini alla corte di Joe Saputo. Massara, però, potrebbe sposare il progetto rossoblu indipendentemente dall'arrivo del suo mentore, tutto dipende da chi sarà il tecnico. Se dovesse rimanere Sinisa Mihajlovic, infatti, potrebbe permanere lo status quo all'interno della dirigenza bolognese.
Serie A, Il Sassuolo passa a Firenze, di Berardi la rete che vale i 3 punti
Al Franchi la sfida tra Fiorentina e Sassuolo chiude la 34a giornata di A. La squadra di Montella, appena eliminata dall'Atalanta in semifinale di Coppa Italia, perde in casa contro gli emiliani. Di Berardi la rete che regala i 3 punti alla squadra di De Zerbi.
Il centrocampo la chiave per andare in Champions
INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma è tornata al quarto posto ma aspetta il match di stasera dell'Atalanta per capire se sarà ufficialmente così o dovrà ancora rincorrere quella posizione. Il Milan ha perso 2-0 a Torino e, quindi, i giallorossi scenderebbero eventualmente di un gradino e con un punto di svantaggio dai bergamaschi ma ciò che conta è che gli uomini di Ranieri continuino a vincere. Per poter sperare di raggiungere il traguardo Champions, la Roma dovrà imporsi sempre poiché gli orobici in particolare vivono un momento di euforia e difficilmente perderanno ma devono anche concentrarsi sulla finale di coppa Italia in programma il 15 maggio allo stadio Olimpico e questo potrebbe togliere qualche energia fisica e mentale.
Entrambe le squadre dovranno affrontare la Juventus e se la truppa capitolina li attenderà tra le mura amiche, i nerazzurri dovranno andare all'Allianz Stadium la giornata successiva a pochi giorni dalla sfida di Tim Cup con la Lazio e questo può esser il piccolo vantaggio della squadra di Ranieri.
L'emergenza a centrocampo dovrebbe esser terminata, dopo la contemporanea squalifica di Cristante e Zaniolo più l'infortunio di De Rossi. Il capitano romanista si sta allenando anche in questi giorni di riposo concessi dall'allenatore per tornare a disposizione già per l'incontro del 5 maggio contro il Genoa ma difficilmente verrà impiegato e certamente non dall'inizio per evitare ricadute. L'ex Atalanta, invece, dovrebbe riprendere il suo posto nei 2 di centrocampo, da capire chi sarà il suo compagno di reparto. Insieme a Pellegrini aveva ben figurato nell'ultima mezz'ora contro l'Udinese ma sarebbe la coppia meno utilizzata tra quelle possibili. Più probabile che giochi insieme a Nzonzi, che contro Inter e Cagliari non ha sfigurato.
In questo caso, il ballottaggio più interessante sarebbe quello per il ruolo di trequartista. Le soluzioni sono molteplici: la meno probabile è che venga adattato in quella posizione Schick, proprio perché c'è un'ampia scelta ed il ceco ha dimostrato di non avere una grande intesa con Dzeko. Rimangono Zaniolo, il redivivo Pastore, Perotti e Pellegrini. Le prime 3 opzioni garantirebbero maggiore fantasia ma meno abilità in fase di copertura rispetto all'ex Sassuolo ma il ragazzo di Massa Carrara tornerebbe a giocare finalmente nella posizione che sin qui gli ha dato maggiori risultati dopo un periodo di appannamento. L'ex PSG è reduce dalla migliore gara in maglia giallorossa e non sarebbe assurdo puntare nuovamente su di lui ma bisognerà capire quali saranno i ritmi della sfida: se fossero quelli del match col Cagliari, l'argentino potrebbe continuare a mostrare calcio come fatto contro i sardi, se invece la velocità fosse maggiormente sostenuta, avere nello stesso momento Nzonzi e Pastore rappresenterebbe un azzardo. Difficile che ci si affidi al Monito dal primo minuto, visto che non garantisce di poter giocare l'intera gara e sarebbe un cambio certo contro una squadra che giocherà col coltello tra i denti. L'ultima possibilità appare anche la più probabile: Lorenzo Pellegrini come incursore dietro il centravanti ma all'occorrenza anche terzo centrocampista, come capitato a San Siro contro l'Inter.
Sarà determinante indovinare la zona nevralgica del campo, visto che il Genoa ha 6 punti di vantaggio sull'Empoli terzultimo e cerca punti fondamentali per arrivare alla salvezza il prima possibile e proverà ad aggredire i giallorossi con un centrocampo solido che faccia ripartire le punte rossoblu più rapidamente possibile. La Roma necessita, quindi, di attenzione e concentrazione in ogni momento della partita perché saranno i dettagli a determinare chi arriverà in Champions e chi dovrà accontentarsi dell'Europa League.
Roma, la notte è da Champions
IL MESSAGGERO - TRANI - Ranieri, a parole e soprattutto con i fatti, fa largo a Conte sulla panchina della Roma. Che vince e diverte contro il Cagliari: 3-0 senza storia e convincente, apprezzato dal pubblico dell'Olimpico. Il risultato, però, vale più dell'esibizione: i giallorossi passano la notte al 4° posto, piazzamento fin qui mai raggiunto in stagione, in attesa di Torino-Milan(stasera, ore 20,30) e di Atalanta-Udinese (domani alle 19). Ora sono Gattuso e Gasperini a inseguire, con 2 punti di ritardo.
AVANTI TUTTA - Ranieri, proprio per lanciare la Roma in zona Champions, decide di osare. Il 4-2-3-1, negli interpreti, è spregiudicato. Nel rombo offensivo, con Dzeko centravanti, torna titolare in campionato, dopo 7 mesi, Pastore, mai più schierato dal derby d'andata (29 settembre) e utilizzato dall'inizio, nel 2019, solo in Coppa Italia al Franchi (30 gennaio), nel pomeriggio del crollo contro la Fiorentina. Sulle fasce Kluivert a destra ed El Shaarawy a sinistra, chiamati a sacrificarsi nei rientri per allinearsi ai mediani Nzonzi e Lorenzo Pellegrini, gli unici disponibili, essendo De Rossiinfortunato e Cristante e Zaniolo squalificati. La linea a 4 davanti a Mirante, imbattuto in 3 delle ultime 4 gare, è la migliore con Florenzi che è in giornata, Manolas che supera il provino in mattinata, Fazio e Kolarov che faranno centro, aprendo e chiudendo la sfida. Il Cagliari, anche per la sconfitta dell'Empoli terzultimo a Bologna nel pomeriggio, entra all'Olimpico con la salvezza ormai in cassaforte: + 11, a 4 turni dalla conclusione del torneo. Maran, dunque, decide di non alzare il muro davanti ai giallorossi e conferma il 4-3-1-2 spavaldo, con Birsa dietro a Joao Pedro e Pavoletti,lasciando Barella nel ruolo di mezzala destra.
SCATTO PREPOTENTE - La Roma si prende subito il match, evitando di complicarsi la vita come è successo altre volte in questo torno contro formazioni di bassa classifica, alle quali ha lasciato 16 punti. All'andata anche il Cagliari approfittò dei regali giallorossi. Fazio fa subito centro di testa, su corner di Lorenzo Pellegrini: Cragno respinge abbondantemente oltre la linea e la goal technology timbra il vantaggio. E' il 5° gol del difensore in campionato, quota mai raggiunta in carriera. In poco più di 7 minuti, il risultato è al sicuro: Kluivert semina, e non sarà l'unica volta, Luca Pellegrini e acchita al limite a Pastore che, con eleganza, mira di piatto nell'angolo.
RISCATTO PARZIALE - Il suo ultimo gesto all'Olimpico, prima del destro chirurgico per il raddoppio, lo indirizzò, e non in porta, nel derby di ritorno a Di Francesco che lo mise in campo a gara ormai chiusa. Meglio, senz'altro, questa pennellata di classe del giocatore che più sintetizza, però, il flop del mercato estivo dell'ex ds Monchi. Pastore finalmente ispirato e a suo agio, anche perché gli avversari non lo aggrediscono in pressing, rilassati e teneri. Maran, nella sfida inedita con Ranieri, assiste dunque al match mai nato. L'unica chance è il destro in corsa di Pavoletti che, su invito di Joao Pedro, chiama al volo Mirante. Il resto accade attorno a Dzeko, pivot carismatico: Florenzi, dopo lo scambio in corsa con centravanti, calcia largo, Pastore prende la traversa, sfruttando la finta in area di El Shaarawy liberato da Kluivert che straripa a destra. Cragno, possibile rinforzo per la prossima stagione, devia su El Shaarawy e si ripete subito nella ripresa in uscita su Dzeko. Il centravanti, destro deviato da Ceppitelli, colpisce il palo: diventano 19 i legni stagionali.La gara rimane a senso unico: pure Lorenzo Pellegrini si avvicina al tris. Ci pensa Kolarov,addirittura di destro, con l'8° gol in questo torneo per il record personale e dare un senso alla ripresa in cui la Roma si è esercitata nel tiro al bersaglio.
Pastore, l'argentino ritrovato: "Sono in debito con voi"
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sette lunghi mesi e un’attesa che sembrava senza fine. Ed invece ieri Ranieri lo ha ritirato fuori dai cassetti di Trigoria e lo ha riconsegnato al calcio. Perché in campionato l’ultima partita da titolare di Javier Pastore era stata appunto sette mesi fa, nel derby del 29 settembre [...]. «Sono felice, era tanto che non giocavo ma la squadra mi ha aiutato», dice El Flaco. «Ho tanta voglia di fare, sono stato mesi difficili. Mi sono fatto subito male, dovevo fare più attenzione, non ero pronto per giocare ogni tre giorni. Poi non sono stato più tenuto in considerazione, per il vecchio tecnico non ero un’opzione. Questa è la ricompensa, ora devo continuare ed aiutare la squadra fino alla fine».
[...] «Ho ritrovato una squadra più sicura e serena. [...] Eravamo quasi morti, ora siamo un’altra squadra. Ha capito i momenti di tutti e li ha cambiati», continua. «[...] Devo ringraziare i tifosi, mi hanno sempre sostenuto. Mi sento un po’ in debito: sono venuto per fare altro, ma gli infortuni non me l’hanno permesso».
La Roma benedice Conte. Ranieri: "Ve lo porto io", Totti: "Lui è un vincente"
LA REPUBBLICA - BOCCA - "Da tifoso della Roma io Conte lo vorrei, anzi lo vado a prendere all'aeroporto". Sorride e fa battute Claudio Ranieri, godendosi la vittoria sul Cagliari in un match festoso, concluso 3-0 con i gol di Fazio, Pastore e Kolarov, con la Roma provvisoriamente quarta e in posizione Champions e le sue avversarie adesso sotto pressione. "E' vero, è la miglior partita da quando ci sono io" sottolinea ancora l'allenatore soddisfatto. II tutto avviene mentre intorno alla panchina di Ranieri si svolge una battaglia titanica con Conte in pole position. Ormai blandito e corteggiato pubblicamente, con una trattativa messa in piazza. Senza mai immaginarsi ovviamente che l'allenatore testaccino li mettesse in così forte imbarazzo. E rilanciasse il gruppo: "Nella Roma erano andati via giocatori importanti, c'era disappunto e i nuovi non erano aiutati dai vecchi. Ora si sta riprendendo consapevolezza".
Prima della vittoria col Cagliari Francesco Totti ha parlato di Conte facendo capire che sì, l'ex allenatore della Juve è l'obiettivo. "Conte? Io non l'ho incontrato". Già, lui ma gli altri? "Il prossimo allenatore della Roma non dipende dalla qualificazione alla Champions. Abbiamo Ranieri e dobbiamo portargli rispetto. Alla fine valuteremo e decideremo insieme se l'allenatore sarà lui o un altro. Conte è uno dei tecnici più forti d'Europa, è un vincente. Qualunque squadra farebbe follie per lui. Si parla di Roma, ma anche di Inter e Bayern, ci sono parecchie squadre. Quando hai un allenatore così forte hai pure un progetto migliore che ha più probabilità di vincere. Allenatori così hanno carta bianca".
Insomma la sbandata romanista per l'ex allenatore della Juve, della Nazionale e del Chelsea è plateale. Anche se intanto la carretta la sta tirando il buon Ranieri che da 4 partite ha indovinato un filotto niente male: vittorie con Samp, Udinese e Cagliari e un bel pareggio in casa dell'Inter. Per battere il Cagliari, il cui campionato è già finito ed è rimasto con lo spirito alla spiaggia del Poetto, è stato rispolverato addirittura Javier Pastore, finora scomparso dai radar. Una volta schiodata la partita col gol di Fazio, Pastore ne è diventato protagonista, meravigliando l'Olimpico intero, con un gol, una traversa e belle giocate. Costato ben 26 milioni al vecchio ds Monchi, cui la cifra viene tuttora rinfacciata, l'ultima partita da titolare l'aveva giocata in Coppa Italia nel disastroso tracollo di Firenze (30 gennaio), in campionato addirittura nel derby vinto il 29 settembre. Da allora a oggi un calvario. "Purtroppo gli infortuni mi hanno perseguitato e dopo non sono mai stato tenuto in conto dall'allenatore che c'era prima (Di Francesco, ndr)". L'ora di togliersi pure i sassolini dalle scarpe.
Totti e l’idea Conte: «È un vincente giusto fare follie»
IL MESSAGGERO - ANGELONI - Antonio Conte fa parlare tutti e, in quasi tutti, porta entusiasmo e voglia di aspettare il futuro. La Roma lo vuole, lui ci pensa, è parecchio tentato: gli piace la piazza e la possibilità di andare a dar fastidio alla Juve (pur guardando e valutando con attenzione la questione Agnelli-Allegri...). Fino a ora, le voci non sono mai state negate dalle parti in questione e questo è più che un indizio: Pallotta non ha ancora definito fake news la notizia su Conte come papabile per la panchina della Roma, Antonio invece è stato addirittura possibilista, pure lui senza smentire alcunché. Lì c’è di mezzo la questione economica e la definizione del progetto, c’è da aspettare. La famosa “carta bianca” che serve a un allenatore ambizioso cambierebbe di netto lo scenario. E di carta bianca parla proprio uno dei dirigenti della Roma, uno dei fautori del corteggiamento a Conte, ovvero Francesco Totti. Che conosce bene, e stima, l’ex tecnico della Juve per averci giocato in Nazionale. «Conte è uno dei più forti d’Europa, è un vincente, dove è andato ha vinto. Qualunque squadra farebbe follie per lui. Si parla di Roma, ma anche Inter, Bayern Monaco... Quando puoi avere uno così hai un progetto migliore per vincere perché quando arrivano allenatori come Conte non dico che hanno carta bianca ma hanno tanto per farti vincere». Totti lo sponsorizza e conferma come ci sia qualcosa di più di un’idea. «Alla fine valuteremo e decideremo se sarà Conte o un altro l’allenatore. La scelta è legata alla Champions? No, non dipenderà da questo». I conti, anzi il Conte torna: nemmeno l’ex tecnico azzurro ha posto questa condizione per venire a Roma.
IL TIFOSO - La sua sarebbe una presenza gradita anche all’attuale allenatore giallorosso, ClaudioRanieri. «Sì, lo vorrei, sarei felicissimo se venisse Antonio, da tifoso lo andrei a prendere all’aeroporto». Tornando a Totti, che interviene sempre da dirigente ma stavolta su un’altra questione spinosa, il contratto di Zaniolo. «Un contratto già ce l’ha, per quanto deve firmare, per dieci anni? Quello che ha va più che bene. Ha un contratto da giovane, è arrivato a inizio anno. E vi ricordo che le cose si fanno in due». Risponde Vigorelli, procuratore di Zaniolo:«Ci hanno sorpreso le parole di Totti: è vero che i contratti si fanno in due, ma Nicolò ora si preoccupa solo di giocare e aspetta di essere chiamato a fine stagione». Per un Conte che potrebbe arrivare, c’è un ds, Petrachi, che sta per sbarcare. Questi - che agirebbe a Trigoria al contrario di Campos che sarebbe stato ingaggiato solo come consulente dall’estero - costringerebbe Massara a rivedere le sua posizione. L’attuale ds sta pensando di andare via.
Calciomercato Roma, ag. Zaniolo: "Sorpreso dalle parole di Totti. Nicolò pensa a giocare e aspetta una chiamata a fine stagione"
IL MESSAGGERO - Prima del fischio di inizio tra Roma e Cagliari, andata in scena ieri sera all'Olimpico che ha visto i giallorossi imporsi per 3-0, ai microfoni dei cronisti è intervenuto l'ex 10 giallorosso e ora dirigente, Francesco Totti. Oltre alla questione Conte, Totti ha commentato anche il rinnovo contrattuale di Nicolò Zaniolo ("Un contratto già ce l’ha, per quanto deve firmare, per dieci anni? Quello che ha va più che bene. Ha un contratto da giovane, è arrivato a inizio anno. E vi ricordo che le cose si fanno in due", le parole del dirigente).
A Totti replica Claudio Vigorelli, agente del centrocampista classe '99, come riporta il quotidiano in edicola oggi: "Ci hanno sorpreso le parole di Totti: è vero che i contratti si fanno in due, ma Nicolò ora si preoccupa solo di giocare e aspetta di essere chiamato a fine stagione".
Kluivert: "Voglio restare"
IL TEMPO - BIAFORA - Kluivert ci ha fatto vedere l'Ajax. Come ama ripetere Ranieri, che lo ha preferito ad Under, l'olandese ha dimostrato le sue qualità, fornendo una partita di sostanza in attacco, ma soprattutto una grande prestazione dal punto di vista tattico e del lavoro difensivo. L'esterno, autore dell'assist per il gol di Pastore e di diverse discese sulla fascia, è stato capace di annullare l'amico e diretto avversario Luca Pellegrini, praticamente mai pericoloso.
Per Kluivert è una delle migliori prove dell'anno: "Ho fatto un buon lavoro, sono felice di aver mostrato un po' di quello che so fare anche se posso fare molto di un grande risultato, abbiamo giocato bene a calcio e sono molto contento. Voglio restare". Il numero 34, attento a seguire i dettami dell'allenatore, ha giocato con la mente libera e ha scatenato tutti i cavalli del suo motore: "Mi sento molto migliorato, sono giovane e sto crescendo ogni giorno. Con Ranieri mi trovo bene". Ripresa martedì, Karsdorp è pronto, De Rossi punta a tornare per il Genoa, dove ci saranno Cristante e Zaniolo dopo la squalifica.
Roma show, è scatto Champions. Tre gol e spettacolo: Cagliari travolto e notte al 4° posto
E’ una delle notti più dolci del campionato quella che ha passato la Roma. Una tenebra morbida che, dopo una lunga rincorsa, ha il sapore della zona Champions League, in attesa che Milan ed Atalanta – tra oggi e domani – replichino all’allungo giallorosso. La squadra di Ranieri, infatti, liquida il Cagliari con un 3-0, santificato – oltre che da due legni – dalle reti di Fazio, Kolarov e soprattutto di un redivivo Pastore [...].
A indirizzare il match, naturalmente, l’uno-due dal 5’ all’8’, con Fazio che di testa, dopo una mischia in seguito a un angolo di Lorenzo Pellegrini, batte Cragno in tuffo. I sardi non fanno in tempo a riorganizzarsi che un’accelerazione di Kluivert contro Luca Pellegrini – ex giallorosso, autore di una prova stordita – manda in area una palla che Pastore piazza di giustezza a fil di palo. [...] La ripresa si apre con Birsa che al 1’ sfiora il gol di testa. Ma è un fuoco di paglia, perché da qui alla fine è solo Roma, con Dzeko che al 7’ si fa fermare da Cragno e al 10’ colpisce il palo, dopo che una sua conclusione viene deviata da Ceppitelli. Non basta: un minuto più tardi è Pellegrini che, a centro area, sbaglia un rigore in movimento. [...] Prima si surfa solo sull’onda giallorossa almeno in tre occasioni: al 28’ un colpo di testa di El Shaarawy (deviato) è stoppato da Cragno con un mezzo miracolo, al 29’ Dzeko si divora una grande occasione sotto porta e al 42’ arriva la terza rete, con Cragno bravo prima su El Shaarawy e poi ad un passo dal capolavoro su Kolarov. Ma non c’è niente da fare, così il serbo realizza il suo 8° gol in campionato.
Pastore: «Trasformati dal cambio di tecnico»
IL MESSAGGERO - LENGUA - Javier Pastore si è preso una bella rivincita. Peccato che l’esplosione dell’argentino sia arrivata a cinque partite dalla fine di una stagione in cui ha giocato appena 708 minuti e realizzato tre gol in Serie A tutti sotto la Curva Nord, due di tacco e quello di ieri faccia alla porta. Pastore si è messo l’infortunio al polpaccio alle spalle e ieri s’è visto. Al momento del cambio lo stadio gli ha tributato un lungo applauso non solo per il gol, ma anche per la traversa, la rabona e il tacco con cui ha servito Florenzi. Il tutto grazie all’allenamento extra a Trigoria, svolto durante la settimana per l’assenza di moglie e figli, in vacanza a Dubai.
I rapporti con Di Francesco erano deteriorati, ultimo scontro nel derby del 2 marzo quando l’argentino stanco di aspettare l’ingresso in campo ha mandato a quel paese il tecnico: «Sono stato messo da parte per tanto tempo e avevo come unico obbiettivo quello di tornare il prima possibile»,le sue parole. L’arrivo di Ranieri sembra aver dato una maggiore consapevolezza nei propri mezzi alla squadra, oltre a una forte carica psicologica: «Il mister non parla moltissimo con le parole, lo fa con i fatti. Prima sembravamo morti, ora siamo un’altra squadra. Ha capito il momento dei calciatori e ora siamo più sicuri di noi stessi».