Pallotta promuove Massara. Si va verso la riconferma come DS
Il vertice dirigenziale svoltosi a Boston ha dato i suoi frutti. Infatti Pallotta, presidente della Roma, ha scelto Massara come prossimo DS della squadra giallorossa. L'ex vice di Sabatini e Monchi manterrà anche il ruolo di capo scout e farà da tramite tra l'area sportiva e quella dirigenziale. Ma nonostante ciò, non tramontano le piste che porterebbero a Campos o Petrachi. Secondo quanto riferisce il portale tuttomercatoweb.com, potrebbero ricoprire il ruolo di direttore tecnico.
Stadio Roma, Grancio: "Tifosi romanisti, non fatevi prendere in giro"
Cristina Grancio, consigliera Dem al Comune di Roma, ex M5S, è intervenuta nella trasmissione “Cosa succede in città” di Radio Cusano. Queste le sue dichiarazioni:
Perché il parere secretato dell’Avvocatura Capitolina fu secretato.
“Prima di accordarsi con la Roma nel febbraio del 2017, facemmo una riunione di maggioranza, eravamo quasi tutti presenti. La sindaca Raggi ci chiese: ‘Se l’Avvocatura capitolina supporta la possibilità di andare in annullamento e di chiudere la fase dello stadio della Roma a Tor di Vallesiete tutti d’accordo per procedere?’. Ci fu un sì unanime. Partì la richiesta all’Avvocatura ma la risposta non arrivò, o probabilmente arrivò prima alla Sindaca. Nel frattempo si fece l’accordo con la Roma, lasciandoci a tutti a bocca aperta. Fu una scelta calata dall’alto. Mi ricordo noi consiglieri Cinquestelle seduti attorno a un tavolo con un grillo che telefonicamente ci fece i complimenti per l’accordo. Ma quale accordo?! Ma come? Avevamo detto tutti sì all’annullamento se l’Avvocatura ci avesse dato delle illegittimità da perseguire per annullare e invece? Credo che il parere sia stato secretato perché non si potesse far uscire. Altrimenti come si poteva giustificare il cambio di rotta sullo stadio?”.
Annullamento del pubblico interesse e conseguenze.
“L’annullamento è previsto per delle illegittimità presenti nel testo degli atti che sono definiti autorizzatori. Siccome l’Avvocatura aveva rilevato delle anomalie sulla legittimità di questi atti allora l’annullamento era percorribile. E’ inevitabile che la Roma impugni il provvedimento, lo dice lo stessa Avvocatura. Occorre che nel provvedimento ci siano situazioni dichiarate di illegittimità e non fantasie, affinché quel provvedimento possa restirere a un’impugnazione della società. Nella delibera non ho messo qualcosa che Grancio e Fassina si sono inventati. Sono delle illegittimità riscontrate dall’Avvocatura e quindi mi sento di portare avanti questa delibera”.
Sui tifosi della Roma.
“Sono convinta che la legge sugli stadi non sia nata per facilitare la realizzazione degli stadi ma per creare città con la scusa dello stadio. Questo è stato il primo danno. Ai romanisti dico non fatevi prendere in giro, lo stadio non sarà della Roma ma una società di cartolarizzazione con sede in Delaware (Usa) paradiso fiscale di cui nulla si sa. Anche questa è una delle illegittimità. La legge sugli stadi non è stata fatta perché la proprietaria dello stadio debba essere una società ci cartolarizzazione, la proprietaria deve essere la Roma che invece diventa l’affittuaria. Tutte queste situazioni dovrebbe far riflettere il tifoso romanista. Lo stadio è stato è stato strumentalizzato."
Lo scopo della delibera di annullamento di dichiarazione di pubblico interesse.
“Dare uno stop definitivo a questo scempio a Tor di Valle e dare la possibilità all’Amministrazione capitolina di scegliere un’altra area, anche propria. E non bisogna per forza utilizzare la legge sugli stadio".
Sul progetto dello stadio della Roma.
“In Italia sono stati realizzati altri stadi, penso a quello della Juve. Le altre Amministrazioni non hanno impiegato anni per costruire lo stadio, perché hanno voluto realizzare lo stadio o poco più dello stadio. Quel contorno che serviva a sostenere la società sportiva. A Roma si vuole realizzare una città, perché? Non perché serve".
Roma-Parma, ecco le informazioni sui biglietti
Con il seguente comunicato la Roma rende note le informazioni riguardo i biglietti per il match di Serie A tra i giallorossi e il Parma:
L'AS Roma informa che è possibile acquistare i biglietti per Roma-Parma, partita valida per l'ultima giornata di campioanto di Serie A in programma domenica 26 maggio alle 20:30 (data e ora da confermare).
Data aperture Vendita: giovedì 18 aprile 2019 ore 12:00.
Di seguito la tabella prezzi.
Serie B, da playoff e playout via alla Var
È ufficiale lo sbarco della Var in Serie B. L'introduzione della tecnologia partirà da playoff e playoutdi questa stagione per poi iniziare una fase sperimentale nel prossimo torneo 2019/20. A confermarlo è il presidente della Lega B Mauro Balata al termine del consiglio federale svoltosi a Via Allegri: ''Siamo molto soddisfatti - ha rivelato Balata- anche se dobbiamo aspettare l'autorizzazione del protocollo Ifab. Ringrazio il presidente della Figc Gravina e quello dell'Aia Nicchi, credo siamo il primo campionato al mondo di seconda divisione ad avere la tecnologia in campo. Per noi è un grande motivo di orgoglio''.
Manolas nel mirino della Juve per la prossima stagione
La Juve si lecca le ferite e pensa al futuro. Per la prossima stagione, sul taccuino dei nomi per rinforzare la difesa, che perderà Andrea Barzagli, c'è anche Kostas Manolas, centrale greco di proprietà della Roma, con estimatori sparsi per tutta Europa. A darne notizia è il giornalista Gianluca Di Marzio.
Coppa Italia femminile. Roma eliminata in semifinale dopo la sconfitta per 2-0 con la Fiorentina
La Roma femminile esce dalla Coppa Italia in semifinale perdendo 2-0 a Firenze. Le ragazze di coach Bavagnoli affrontavano la Fiorentinadi Antonio Cincotta nella gara di ritorno e non sono riuscite a ribaltare il pareggio con gol, 1-1 nell'andata al Tre Fontane (80' Bonetti, 83' Serturini su rigore). Le reti per le viola portano firma di Bonetti al 24' e di Paris al 48'.
FIORENTINA (4-3-1-2): Ohrstrom; Vigilucci, Agard, Tortelli, Philtjens; Adami, Parisi, Breitner; Bonetti; Mauro, Catena (73' Clelland).
A disp.: Durante, Guagni, Jaques, Kongouli, Severini, Fusini.
All. Antonio Cincotta.
ROMA (4-3-3): Pipitone; Soffia (83' Bitzer), Swaby, Di Criscio, Bartoli; Ciccotti, Bernauer (61' Simonetti), Greggi; Bonfantini, Piemonte (53' Pugnali), Serturini.
A disp.: Casaroli, Lipman, Zecca, Corrado.
All. Elisabetta Bavagnoli.
Bavagnoli: "Complimenti alle ragazze. Loro hanno qualità e quando hanno alzato il ritmo, abbiamo sofferto"
Elisabetta Bavagnoli, coach della Roma Femminile, è stato intervistata da Roma Tv dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia avvenuta per mano della Fiorentina, che si è imposta per 2-0 in casa dopo il pari per 1-1 del Tre Fontane all'andata. Queste le sue dichiarazioni:
"Faccio i complimenti alle mie ragazze perché ci hanno provato per tutta la partita, ma oggi più che le altre volte abbiamo evidenziato la nostra mancanza di esperienza contro giocatrici fortissime, detentrici di questo titolo. Complimenti anche a loro, da questa esperienza dobbiamo fare tesoro e lavorare per il futuro, sia come staff sia come società. Possiamo migliorare".
Cosa non è andato?
"Loro hanno tanta qualità, hanno alzato il ritmo e noi abbiamo sofferto, soprattutto a centrocampo. Quando siamo riuscite a pressare non abbiamo trovato la finalizzazione. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, siamo state più aggressive in cerca del risultato, ma si è vista nettamente la qualità della Fiorentina".
Giudizio sulla stagione?
"Il bilancio è positivo, le ragazze meritano i complimenti per tutta la stagione. Li faccio anche alla società che ha investito in un progetto a lungo termine. Sarebbe stato qualcosa di magico fare di meglio".
Soffia: "Usciamo a testa alta. E' stata una buona stagione per un gruppo creato quest'anno"
Angelica Soffia, difensore della squadra giallorossa femminile, è stata intervistata da Roma Tv a seguito dell'eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Fiorentina, che si è imposta 2-0 in casa dopo aver pareggiato 1-1 a Roma. Queste le sue parole:
"Usciamo a testa alta perché ce l'abbiamo messa tutta, si poteva fare di più ma ci proveremo l'anno prossimo".
Difficoltà nel primo tempo?
"Non riuscivamo a trovare i giusti meccanismi, loro ci mettevano in mezzo, avevano un buon ritmo in emzzo al campo e ci chiudevano bene".
Opinione sulla stagione?
"È stata una buona stagione, siamo comunque un gruppo creato quest'anno, con tante ragazze giovani alle prime esperienze. Volevamo fare di più perché ci credevamo veramente a questa Coppa Italia, ma ci riproveremo l'anno prossimo".
Under: "La notte col Barcellona mi rimarrà in testa tutta la vita. Quest'anno abbiamo sbagliato le partite apparentemente più facili"
Cengiz Under, esterno offensivo giallorosso, è stato intervistato dal sito ufficiale del club, asroma.com. Queste le sue parole:
Ci racconti qualcosa di Cengiz da bambino?
“Sono nato in un piccolo paese vicino a Balıkesir, che si chiama Sındırgı. Ho sempre avuto un grande amore per il calcio, ho sempre giocato a pallone. Il mio percorso in questo mondo è iniziato quando a dieci anni sono stato chiamato nel settore giovanile del Bucaspor, a Smirne, lontano da casa”.
Com’è stato allontanarti dal posto in cui sei nato?
“Iniziare a vivere fuori casa senza la mia famiglia non è stato semplice. Dopo un po’ di tempo il presidente ha fatto venire lì anche mia madre. Lei e mio padre erano separati in casa e lui è restato dove vivevamo tutti insieme. Io ero un bambino molto tranquillo, che pensava solo al calcio”.
Quanto sei rimasto nel settore giovanile del Bucaspor?
“Fino all’età di quindici anni. È stato un periodo che ricordo con grande piacere. Sono molto legato alla città di Smirne, quando vado in Turchia oltre a tornare nel mio paese vado lì, perché è come se fosse una seconda casa per me. Quello del Bucaspor era il miglior settore giovanile della Turchia, il presidente Seyit Mehmet Ozkan ha fatto un lavoro incredibile: nel nostro Paese nessuno si è impegnato così tanto con i giovani come lui. Il Bucaspor ha avuto una grandissima importanza nella mia carriera. Devo ringraziare tutti gli allenatori con cui ho lavorato in quegli anni, se oggi sono alla Roma è anche grazie a quel periodo vissuto lì”.
E poi come sei passato all’Altınordu?
“Il presidente del Bucaspor acquistò l’Altınordu e portò con sé praticamente tutti i ragazzi del Bucaspor. Lì sono riuscito a crescere ancora di più, prima del passaggio al Başakşehir che mi ha portato alla Roma”.
Chi erano i tuoi idoli calcistici da ragazzo?
“In realtà sono ancora un ragazzo…(ride, ndr). Messi mi è sempre piaciuto, come tutti guardavo il Barcellona. Fino ai quindici anni ho visto il calcio con gli occhi di un bambino. Poi ho scoperto anche altri aspetti di questo gioco e sono riuscito a capire tante altre cose, per questo mi hanno affascinato anche David Villa e David Silva. Messi, però, è unico nel calcio, nessuno può essere come lui”.
Quando eri piccolo già sapevi che ce l’avresti fatta come professionista?
“Ho iniziato a giocare a calcio senza dubbi e con un unico obiettivo: non pensavo ad altro, volevo solo questo. Sono stato il primo bambino a lasciare il mio paese per andare a giocare lontano da casa e il Bucaspor non aveva mai preso un ragazzo che veniva da fuori, selezionavano solo talenti del posto. Non ho fatto tutto da solo, però, devo ringraziare le persone che mi hanno supportato”.
Qual è stato il miglior consiglio che hai ricevuto finora in carriera?
“Tutti gli allenatori sono stati fondamentali nel mio percorso, anche grazie a loro sono diventato il calciatore che sono. Li ringrazio davvero tanto per ogni singolo consiglio che mi hanno dato. Ma sono ancora giovane e so che devo crescere per diventare un calciatore più forte”.
Qual è una giornata tipo di Cengiz Ünder?
“Vivere da professionista è molto importante, quindi ho una vita molto regolare. Cerco di riposare dopo l’allenamento. Vivo con un mio amico, Serhat, che considero come un fratello: usciamo a cena, facciamo due chiacchiere, assieme a un altro nostro amico. Mi piace fare una passeggiata nella città, vedere la gente, o mangiare con loro a casa”.
Durante la tua prima stagione alla Roma, dopo un periodo di assestamento, a febbraio è arrivato il gol contro il Verona e da lì non ti sei fermato più. Che ricordi hai di quel periodo?
“Nella prima parte di stagione non era facile, ma ero sicuro di avere tutte le carte in regola per poter fare un girone di ritorno a buoni livelli. Dopo aver giocato le due partite con la Sampdoria, contro il Verona ho segnato il mio primo gol e da lì tutte le cose sono andate in discesa. Non solo per me, ma per tutta la squadra, abbiamo giocato bene e fatto una buona stagione. Devo ringraziare tutti i miei compagni e mister Di Francesco che mi ha aiutato tanto. E poi il percorso in Champions è stato indimenticabile”.
E tu sei uno dei protagonisti di quell’impresa, l’assist per il gol del 3-0 sul Barcellona di Manolas è tuo…
“Una notte che rimarrà nella mia testa per tutta la mia vita, una delle serate più belle della mia carriera. Quando ci penso mi viene ancora la pelle d’oca. A casa mi riguardo il calcio d’angolo quasi ogni giorno. Mi vedo spesso le mie partite per fare autocritica, ma poi ogni tanto mi rimetto anche quel calcio d’angolo perché vedendolo provo sempre un’emozione diversa, difficile da spiegare. Non ho messo una gran palla, ma Kostas è stato bravissimo, ha fatto una bella corsa verso il primo palo: i complimenti, ovviamente, vanno tutti a lui. È un giorno che rimarrà impresso nella mia memoria per sempre”.
La stagione in corso della squadra è stata invece al di sotto delle aspettative: secondo te perché?
“Abbiamo sbagliato le partite apparentemente più facili e quelli sono tutti punti persi. Le ragioni non le conosco, forse ci è mancata la concentrazione, ma certe sfide dovevamo vincerle. Ora, però, da due settimane abbiamo iniziato a giocare meglio con mister Ranieri, abbiamo vinto due partite consecutive e dobbiamo continuare così”.
Come vedi il vostro percorso per la corsa al quarto posto?
“Dobbiamo solo pensare a un obiettivo ora: vincere contro l’Inter. Vogliamo qualificarci in Champions, una squadra come la Roma deve sempre qualificarsi in Champions. Credo che ci riusciremo. In Italia ci sono tante brave squadre e noi siamo tra quelle, dobbiamo farcela”.
Da quando sei in Italia, per la prima volta, quest’anno hai dovuto fare i conti con un infortunio serio: come hai vissuto le settimane fuori dal campo?
“È stato un momento difficile, il più difficile da quando sono qui. Mi sono fermato per un po’ e ora sto lavorando ancora di più, anche extra campo. L’anno scorso nella seconda parte della stagione ho dimostrato chi sono, so cosa posso fare. Ho grande fiducia nei miei mezzi e in quelli della squadra. Adesso sto bene. Spero di giocare tutte le partite, ho ripreso minuti nelle gambe, ho voglia di segnare di più e di dare il mio contributo ai compagni”.
In che cosa sei migliorato di più in questa esperienza italiana?
“In Italia ci sono due aspetti importanti. Uno è fisico, con il quale inizialmente ero in difficoltà. Poi, però, ho lavorato molto sulla resistenza e sulla mia condizione, sono cresciuto in allenamento e in partita, cosa fondamentale per un campionato come questo. Ora mi sento bene e mi sono adattato. L’altro è quello tattico: in Italia tutte le squadre hanno un sistema di gioco molto chiaro e sono contento di aver capito come certi meccanismi, ora mi sento parte di questo sistema. Non ci sono paesi in cui l’aspetto tattico è così importante come qui. Giocare in Serie A è difficile, ma ora mi sento di essere migliorato da questo punto di vista”.
E in che cosa secondo te devi ancora migliorare?
“Devo ancora crescere fisicamente, questo è certo”.
Nel lavoro quotidiano a Trigoria c’è un compagno che ti impressiona di più?
“Ce ne sono tanti. De Rossi prima di tutti, allenarmi con lui mi ha emozionato quando sono arrivato a Trigoria. Ci sono calciatori tecnicamente molto bravi, Dzeko è un gran giocatore, senza dimenticare El Shaarawy e Perotti. Allenarsi ogni giorno con loro mi aiuta tanto. Però c’è un altro dettaglio da aggiungere: io gioco alto a destra e in allenamento mi scontro sempre con Kolarov. Questo mi ha fatto crescere tantissimo, affrontare ogni giorno Alex è una cosa molto difficile, devi sempre alzare i tuoi limiti per essere efficace contro uno come lui, questo è un fattore che ha un grande impatto sul mio gioco. Quando te la vedi con Kolarov in tutti gli allenamenti, affronti più rilassato gli altri terzini la domenica”.
A proposito, i tuoi compagni ti chiamano Cengo: ti piace come soprannome?
“Anche in Turchia mi chiamavano così e a dire il vero lì non mi piaceva molto. Poi quando hanno iniziato a chiamarmi qui con un tono simpatico mi è iniziato a piacere. Ho compagni molto simpatici in squadra”.
Come vivi la passione dei tifosi giallorossi quando sei fuori dal campo, nella tua vita di tutti i giorni?
“Sentire il calore dei tifosi è molto bello, mi piace stare con loro e scambiarci due chiacchiere. Loro sono fondamentali per il nostro successo, a maggior ragione in questo momento della stagione. Sono sicuro che con il loro appoggio arriveremo a centrare il nostro obiettivo”.
Allenamento Inter, ancora individuale per Borja e Brozovic. Lo spagnolo con la Roma ci sarà, il croato più no che sì
L'Inter di Luciano Spalletti è tornata in campo quest'oggi in vista della sfida di sabato alle ore 20:30 contro la Roma a San Siro. Questo il report apparso sul sito della società nerazzurra, inter.it:
"Seconda seduta settimanale in vista di Inter-Roma, match valido per la 33ª giornata di Serie A e in programma sabato sera a San Siro alle 20.30. Dopo un inizio in palestra con un lavoro di forza, la squadra si è spostata in campo: parte tattica con divisione in gruppi, seguita poi da partitella finale a campo ridotto".
Brozovic e Borja Valero hanno svolto anche oggi lavoro individuale e mentre lo spagnolo dovrebbe recuperare per il match coi giallorossi, è più dficile vedere il croato. Se ne riparlerà per la gara con la Juventus della giornata successiva. Questo è quanto riferisce Sky Sport.
Venerdì alle 14:30, Spalletti sarà presente in conferenza stampa pre-Roma
Venerdì alle 14:30, Luciano Spalletti sarà presente in conferenza stampa alla Pinetina per parlare con i giornalisti alla vigilia della sfida di sabato sera contro la Roma, in programma a San Siro alle ore 20:30. Questo è quanto riporta Sky Sport.
In caso di addio ad Allegri, la Juve ripensa a Conte
Massimiliano Allegri sarà il tecnico della Juventus anche il prossimo anno. Questo quanto comunicato dallo stesso mister bianconero subito dopo l'eliminazione dai quarti di finale di Champions League della squadra di Torino per mano dell'Ajax, che aveva detto ai microfoni di Sky Sport:
"Due giorni fa mi sono incontrato con il presidente e gli ho comunicato la decisione di restare, nei prossimi giorni ci incontreremo per programmare il futuro".
Le voci dall'Inghilterra, però sono altre. Se le cose tra la Juve ed Allegri dovessero mettersi male, Andrea Agnelli avrebbe già la soluzione alternativa: il ritorno di Antonio Conte. Per il momento si tratterebbero di colloqui per sondare la disponibilità dell'ex Chelsea. Questo è quanto fa sapere skysports.com.