Inter-Roma, rabbia da ex

IL TEMPO - BIAFORA - Tra il campo e le due panchine sono diversi gli uomini ad aver affrontato la contesa con entrambe le maglie, tra questi anche mister Ranieri. Il tecnico, nella conferenza della vigilia, si è tolto qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della vecchia dirigenza nerazzurra, che lo aveva chiamato per sostituire Gasperini alla quinta giornata della stagione 2011/12, esonerandolo dopo 35 partite e scegliendo Stramaccionia campionato non concluso: «Ho avuto poco tempo per conoscere Milano, sono entrato ed andato via in corsa. Ho perso due calciatori, uno importantissimo come Motta e uno di bellissime e giovani speranze che era Coutinho. Fino a quando c'erano loro la rosa era in
ripresa, nel momento in cui Thiago è voluto andare al PSG la squadra non ha più
avuto il punto di riferimento e ci siamo spenti». L'allenatore giallorosso ha affrontato tre volte l'Inter a San Siro da avversario nella sua precedente esperienza nella Capitale: pareggio per 1-1 il primo anno in cui le due squadre si giocarono lo scudetto, sconfitta per 3-1 in Supercoppa nell'avvio della stagione successiva e infine un pirotecnico ko per 5-3.
Ranieri è quindi a caccia della prima vittoria al Meazza con la lupa sul petto, con i
tre punti che sarebbero fondamentali per non mollare la presa sul Milan: «Per noi è
una bella sfida - le parole dell'allenatore -. Se ci fosse una battuta d'arresto non cambierebbe il nostro umore, ma un risultato positivo potrebbe darci ancora di più una spinta notevole. Far bene significherebbe molto, perdere non cambierebbe la nostra determinazione. Vogliamo arrivare in fondo a testa alta». Un altro attore che andrà in scena alla Scala del calcio è Zaniolo, inserito dall'Inter nello scambio che ha portato Nainggolan alla Pinetina
e Santon (insieme a Juan Jesus e Politano è un altro ex, ma è infortunato) a Trigoria.
Il giovane talento avrà un grande spirito di rivalsa, non  avendo mai esordito in prima squadra con il club milanese, rimediando una sola convocazione contro l'Atalanta in tutta la scorsa annata. Il Ninja, elemento cardine della trattativa condotta in estate da Ausilio e Monchi, ha già fatto sapere che non esulterà in caso di marcatura in quello che sarà l’esordio da avversario contro la Roma, avendo dovuto dare forfait all'andata per infortunio. Impossibile dimenticare Spalletti tra le vecchie conoscenze: il toscano è stato
l’ultimo allenatore a vincere un trofeo sulla panchina capitolina e, grazie alla seconda avventura nel post-Garcia, detiene il record di punti (87) della società giallorossa. Guardando invece al campo c'è qualche dubbio di formazione per Ranieri, dettosi felice per essere stato nominato nella lista dei papabili tecnici del futuro. Al posto dell’infortunato De

Rossi dovrebbe agire Pellegrini (in vantaggio su Nzonzi) accanto a Cristante, con lo spostamento di Zaniolo in una posizione più centrale e l'inserimento di uno tra Under e Kluivert a destra. Nel tridente dietro a Dzeko è tutto ok per El Shaarawy. In difesa sono pronti a tornare dal primo minuto Florenzi e Kolarov.


Ranieri: «Roma mia, e se alla fine restassi io?»

GAZZETTA - PUGLIESE - Se è vero che la sfida di domani è uno spartiacque importante per la Roma, è altrettanto vero che lo può essere anche per Claudio Ranieri. Perché una Roma capace di restare in corsa per la Champions sarebbe anche capace di dare più credito al suo tecnico. Per non sapere né leggere né scrivere, ieri Ranieri l’ha ribadito a chiare note. Lui nel futuro della Roma, a livello di conduzione tecnica, non si sente ancora tagliato fuori. Ed è anche giusto così, visto il lavoro che sta facendo. «Mi fa piacere che ci si ricordi che potrei esserci anche io alla guida della Roma – ha detto ieri in conferenza – Ma queste scelte ovviamente non spettano a me. Io so cosa devo fare, cercare di portare la Roma il più in alto possibile. Non sono io a stabilire i programmi futuri, anche se molto ovviamente dipenderà dall’eventuale ingresso in Champions o meno. Ma sono soddisfatto della mia carriera di allenatore, che non è ancora finita. Chissà cosa mi riserverà il futuro...».

DI RITORNO Insomma, Ranieri non si sente tagliato fuori e sa che se la Roma non dovesse trovare una soluzione che la soddisfi, il suo nome resterebbe una garanzia. «A me brillano gli occhi per due squadre: la Roma di cui sono tifoso e il Cagliari che mi ha fatto scalare tutte le categorie, dalla Serie C alla A. Ma non mi sento un profeta in patria, piuttosto un professionista che alcune volte ha potuto lavorare come sa, altre è arrivato in momenti difficili». Esattamente come all’Inter, nel 2011-12, quando fu chiamato per sostituire Gasperini. «A Milano ci sono stato pochi mesi, arrivando e andando via in corsa. Ho avuto la sfortuna di perdere due giocatori: Thiago Motta, importantissimo e Coutinho, di belle speranze. Con loro ci eravamo ripresi. Senza Motta ci siamo invece spenti, la squadra non aveva più il suo riferimento centrale. Una vittoria domani ci darebbe una grande spinta, una sconfitta non ci cambierebbe di molto l’umore».

LE SCELTE E allora domani Ranieri si porterà dietro dei dubbi fino alla fine. El Shaarawy a parte, bisognerà capire se dentro andrà dal via Nzonzi o si aumenterà il potenziale offensivo con i trequartisti, abbassando in mediana Pellegrini. «Devo capire chi ha i 90 minuti nelle gambe e chi no – chiude Ranieri –. Pellegrini ha un cambio di passo importante, Nzonzi è un riferimento a uno-due tocchi. Tra l’altro Zaniolo non è nel suo momento migliore e per me è più una mezzala che un trequartista o un’ala». E l’ipotesi Dzeko-Schick insieme? «Con l’Udinese ho scelto le due punte perché ho dovuto fare il farmacista, sapevo che De Rossi non avrebbe potuto giocare l’intera gara. Tutto qui». Come, dire stavolta sarà diverso...


Inizia l'asta per Zaniolo: la Roma dice no alla Juve

GAZZETTA DELLO SPORT - La Juventus ha appena ricevuto un no secco per Nicolò Zaniolo dalla Roma. E dire che l’ambasciata bianconera era molto più di una chiacchiera. Quella valutazione da 50 milioni di euro per il centrocampista giallorosso è la prova che il club di Andrea Agnelli intende fare sul serio per anticipare la concorrenza. Ma allo stesso tempo i vertici di Trigoria si sono dimostrati decisi, allontanando a priori l’insidia. L’intenzione dell’a.d. Guido Fienga è di dare a Zaniolo le chiavi del centrocampo del futuro, garantendogli un bel rinnovo di contratto. Semmai a Trigoriasacrificherebbero altri giocatori se non fosse centrato l’obiettivo della Champions.  Tuttavia le voci di mercato si rincorrono e anche dall’estero sono arrivati interessamenti importanti. Si è fatto avanti il Bayern Monaco, a caccia di talenti di prospettiva dalla cintola in su. Così come ha mosso le sue pedine l’ambizioso Arsenal, disposto ad investire per il dopo Özil (considerato a fine corsa…). Se è per questo anche il Chelsea ci punta, sperando in una clemenza della Fifa per lo stop al suo mercato.Vista dalla sponda romanista, tutti questi corteggiamenti creano insidie a lungo termine, ma al momento garantiscono l’apertura di un’asta che potrebbe far alzare ancora la quotazione del giocatore. Una prospettiva che, invece, preoccupa Fabio Paratici e i suoi collaboratori.


El Shaarawy, ansia e recupero. Nzonzi ci sarà

CORRIERE DELLA SERA - Solo uno spavento per Stephan El Shaarawy, che ieri ha svolto lavoro personalizzato a causa di un fastidio al polpaccio accusato due giorni fa. Un problema, assicurano da Trigoria, che non ne mette in dubbio la presenza domani sera a San Siro nel match contro l’Inter che può decidere la corsa Champions. Recuperato anche Steven Nzonzi, al secondo giorno consecutivo di lavoro con il gruppo: il francese si candida per una maglia da titolare al posto di De Rossi - che ieri ha lavorato a parte con Karsdorp e Santon - e al fianco di Cristante.


«Voglio allenare ancora. Il futuro lo decide Pallotta»

CORRIERE DELLA SERA - Una vittoria a San Siro sarebbe anche un grande biglietto da visita per il suo futuro. Fino a ieri, giorno della solita conferenza stampa anticipata, si era parlato di un ruolo dirigenziale per l’allenatore di San Saba a partire dalla prossima stagione. Ranieri, però, ieri è uscito allo scoperto. A fare da innesco una domanda su Antonio Conte, sulla sua richiesta di un progetto serio e sul fatto se la Roma, in caso di raggiungimento del quarto posto, può proporlo proprio a Ranieri: «Meno male che avete messo in mezzo anche me! Però non sono io a decidere, io devo portare la squadra il più in alto possibile. Noi allenatori siamo gli ultimi a sapere certe cose, perciò adesso penso a fare il mio per quest’anno, poi tutto dipende da quello che vorrà fare il presidente Pallotta e da che cosa succederà da qui alla fine del campionato perché una cosa è arrivare in Champions League e un altro non arrivarci».


La commissione urbanistica: "Rivotare il pubblico interesse"

LEGGO - LO MELE - L'interesse pubblico dello Stadio della Roma potrebbe tornare in Aula Giulio Cesare per essere votato una seconda volta. E' una delle ipotesi al vaglio del Movimento 5 Stelle della Capitale alle prese con il dossier dell'impianto sportivo a Tor di Valle. Ieri, intanto, le commissioni capitoline Urbanistica e Lavori Pubblici del Campidoglio in seduta congiunta hanno dato parere negativo alla proposta di delibera - a firma della consigliera ex 5 Stelle, ora demA, Cristina Grancio e di Stefano Fassina - che prevede l'annullamento dell'interesse pubblico dello Stadio. Ma il tema, come è noto, non è uno di quelli che unisce i pentastellati. Lo stesso atto, infatti, solo poco tempo fa aveva avuto il via libera (sebbene non vincolante per il Campidoglio) prima dalla commissione Urbanistica del municipio XI e poi dalla stessa Aula municipale grazie all'astensione di gran parte dei 5 Stelle.
Ieri contemporaneamente alla bocciatura da parte delle commissioni capitolina della delibera Grancio (il M5S sul no sì è mostrato compatto), è emersa anche la nuova idea della maggioranza comunale di riportare - dopo le ultime vicende giudiziarie del presidente dell'Assemblea Marcello De Vito - l'interesse pubblico del progetto in Aula. E a spiegarla è stata la consigliera Donatella Iorio: «E una delle ipotesi possibili che sono sul tavolo, dopo l'arresto di De Vito. Non si può ritenere nullo il voto già fatto in Aula. Quella delibera (che sancisce l'interesse pubblico del progetto, ndr) è in piedi. Sarebbe eventualmente una conferma».
Non ancora chiaro se l'eventuale nuovo voto si terrebbe prima o contemporaneamente a quello sulla variante urbanistica e sulla convenzione per lo Stadio.
Tornando alla proposta di delibera Grancio-Fassina per la revoca dell'interesse: dopo il parere favorevole da parte del Municipio IX a guida Cinque Stelle, il rinvio della commissione capitolina Sport e la bocciatura di quelle Urbanistica e Lavori Pubblici, si attende un altro passaggio. L'atto dovrà infatti approdare anche nelle commissioni comunali Ambiente e Mobilità, prima che la parola finale passi all'Assemblea Capitolina.


«Non sono al capolinea e se la Roma vuole...»

LEGGO - BALZANI - C'è chi sogna Conte, chi aspetta Sarri, chi sussurra il nome di Giampaolo. Ma sulla panchina della Roma oggi c'è Claudio Ranieri, amato dalla piazza, esaltato dalla squadra e sorretto almeno per ora dai risultati. La sua candidatura fin qui è stata snobbata dalle voci di mercato, ma non dalla dirigenza giallorossa che - in caso di mancato ingaggio di un top - potrebbe affidarsi ancora un anno a Ranieri. Uno dei pochi a mettere d'accordo tutta la tifoseria. «Essere tifoso e allenare la tua squadra ti rende orgoglioso oltre ogni limite - ha detto ieri il tecnico -. Sono soddisfatto della mia carriera, che non è finita ancora. Il progetto per il prossimo allenatore? Conte? Meno male che avete messo in mezzo anche me (ride, ndr). Non stabilisco i programmi futuri, siamo gli ultimi a sapere le cose. Penso a fare il mio per quest'anno, ma dipende da quello che vuole fare il presidente e da che cosa faremo alla fine dell'anno». Decisiva sarebbe quindi la qualificazione in Champions. Che passa anche per la sfida all'Inter di domani sera. Per Ranieri, però, una sconfitta non sarebbe così drammatica: «È logico che le due vittorie (Samp e Udinese, ndr) ci hanno dato un'autostima importante: non prendere gol e soffrire per vincerle ci ha dato più convinzione. Se ci fosse una battuta d'arresto non cambierebbe il nostro umore, ma un risultato positivo potrebbe darci una spinta notevole. Dobbiamo lottare su ogni pallone, sudare e far vedere ai tifosi che arriveremo a fine anno a testa alta». San Siro per Ranieri è pure un ritorno al passato («Ma ho avuto pochi mesi per conoscere Milano, sono entrato ed uscito in corsa») così come lo sarà per Zaniolo: «Nicolò non è nel suo momento migliore. Il suo ruolo è da mezzala a tutto campo». Bocciata, infine, la coppia Dzeko-Schick: «Con l'Udinese li ho dovuti mettere entrambi perché De Rossi non aveva 90' nelle gambe e mi serviva il cambio con Pellegrini». Torniamo al futuro. Le fantasie su Conte aumentano dopo che l'ex ct, alla trasmissione in onda stasera E poi c'è Cattelan, si è prestato a un gioco con delle carte sulle quali c'erano i loghi delle sue possibili destinazioni tra cui la Roma anche se gli indizi svelati sembrano portarlo più verso la Juve. Ritorno di fiamma, infine, per Bailey ala del Leverkusen.


Lautaro insidia Icardi, recuperato Borja Valero

IL MESSAGGERO - RIGGIO - O Volata Champions per l’Inter che nel giro di sette giorni affronterà Roma e Juventus a San Siro. In vista della gara di domani sera contro i giallorossi, Luciano Spalletti ha ancora il dubbio su chi schierare tra Icardi e Lautaro Martinez al centro dell’attacco. Saranno ore di riflessione per il tecnico di Certaldo, ma nel frattempo l’ex capitano interista su Instagram ha messo un like al post dell’amico Dybala, fresco di eliminazione dalla Champions con l’Ajax. Inoltre, il nome di Icardi è sempre al centro del mercato.Tra Juventus e Real Madrid sembra si siano inserite Manchester United e Manchester City. O almeno questo è quello che scrivono dall’Inghilterra. Al di là del futuro di Mauro, il club di corso Vittorio Emanuele deve pensare alle due fondamentali partite di aprile.

LA REGIA -  Spalletti può tirare un sospiro di sollievo perché avrà a disposizione Borja Valero, che ha recuperato dal problema fisico rimediato con il Frosinone (come è emerso dagli accertamenti medici di lunedì): lo spagnolo si gioca con Gagliardini una maglia da titolare. Non è da escludere un ritorno dal primo minuto di Joao Mario (non accade dal 10 marzo con la Spal). Al contrario, non ci sarà Brozovic. Il centrocampista croato vuole esserci il 27 aprile con la Juventus. L’allenatore nerazzurro dovrà stare, però, attento ai diffidati: nella lista ci sono D’Ambrosio, Skriniar, Gagliardini, Brozovic e Politano. Un piccolo allarme in vista della partita con la Juve, alla quale manca un solo punto per conquistare l’ottavo scudetto di fila.


Inter-Roma, oggi alle 14:30 la conferenza di Spalletti

In vista del match contro la Roma, il tecnico dell'Inter Luciano Spalletti interverrà oggi pomeriggio alle 14:30 in conferenza stampa. 


Inter-Roma, arriva il supporto di Qatar Airways: "Forza Lupi" (foto)

In vista del big match di domani sera contro l'Inter, a dare sostegno alla Roma arriva anche il messaggio del main sponsor Qatar Airways. Tramite Twitter l'in bocca al lupo ai giallorossi: 

 "Forza Lupi. In bocca al lupo per la partita di  domani". 

 


Stadio della Roma, Magliaro: "Nonostante il clima politico si va verso una conclusione positiva dell'iter"

Fernando Magliaro, giornalista de Il Tempo, è intervenuto ai microfoni di Rete Sport in merito all'infinita vicenda sullo Stadio della Roma. Queste le sue parole a proposito del progetto di Tor di Valle

"Nonostante il clima politico, gli uffici proseguono con tranquillità. C’è la maggioranza per una conclusione positiva dell’iter”.


Pellegrini: "Con Ranieri siamo più compatti. Futuro? Roma è casa mia, non cerco altro"

Lorenzo Pellegrini, centrocampista della Roma, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Ecco le sue parole.

Due vittorie di fila senza prendere gol. È il momento migliore?
"Sì, è importante per un giocatore vincere. Sono due partite che non prendiamo gol, dobbiamo continuare così e vincere anche la prossima, anche se sarà difficile".

Hai rivisto un Nainggolan brillante?
"In stagione ci siamo sentiti, magari tramite qualche compagno. Sono contento quando un mio ex compagno sta bene o ritrova la forma, sono contento che stia meglio e speriamo che stia peggio sabato".

Partita decisiva per il quarto posto?
"No, perché finché la matematica non ci chiude le possibilità nulla è decisivo. Ma ci permetterebbe di accorciare anche con l'Inter stessa, da qui alla fine può succedere di tutto. Però sicuramente il nostro obiettivo è quello di entrare in Champions, da terzi o quarti non ci interessa".

Com'è cambiato il gioco con Ranieri?
"Siamo sicuramente più compatti di prima, è quello su cui lavoriamo durante la settimana, stare corti, anche se lo facevamo anche con Di Francesco, con cui forse l'ultimo periodo ci è mancata un po' di compattezza. Stiamo ritrovando questo, è normale anche che ritrovando le vittorie si ritrovi serenità, è una cosa molto importante, per questo Ranieri è veramente forte, ci ha dato la giusta serenità e felicità di venire al campo ad allenarsi".

Avverti forte l'idea di rimanere a lungo?
"In questa stagione mi sono tolto qualche soddisfazione, ma non è stata come mi aspettavo. Non sono riuscito a giocare con continuità a causa degli infortuni, entro in forma giocando, fisicamente e mentalmente. Mi è mancato il fatto di dovermi fermare nel momento in cui stavo andando forte. È stata una stagione di crescita, e speriamo di arrivare in Champions, altrimenti sarebbe un grande dispiacere".

Il futuro?
"Qui sto bene, a casa. La Roma è una delle società più importanti di Italia, non cerco altro. Vediamo, ho sempre detto che rimanere qui mi renderebbe molto orgoglioso, ne sarei onorato. Ma ci sono delle dinamiche secondo cui non ti gestisci da solo".