Frizione Figc-Lega sulle date della prossima Serie A

IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Le date del campionato 2019/2020 hanno creato qualche frizione tra Figc e Lega. Nonostante un clima pacato e sereno qualche fastidio si è percepito da parte del numero uno di via Allegri, Gravina, non coinvolto dai vertici della serie A nella definizione del nuovo calendario. Comportamento legittimo da parte della Lega ma decisamente irrituale non aver coinvolto la Figc e non aver tenuto conto degli impegni della Nazionale. Passi l'addio al Boxing day, esperimento accantonato dopo due soli anni per mancati ritorni economici, ma la data di chiusura doveva essere comunicata. Ed è proprio qui che si è creato il problema: il 12 giugno all'Olimpico c'è la gara inaugurale dell'Europeo del 2020. Secondo le norme della Uefa lo stadio deve essere lasciato libero un mese prima. Nella data del 24 maggio c'è chi vede un favore alle big del campionato visto che il 30 maggio è fissata la finale di Champions. Una soluzione ci sarebbe già. L'ultima gara del girone d' andata, Lazio e Roma giocheranno entrambe in casa, una il venerdì e una il lunedì, così come al ritorno saranno in trasferta. Penalizzati i biancocelesti, come da alternanza dovrebbero chiudere all'Olimpico, ma invece giocheranno fuori. Problema risolto nella sostanza ma meno nella forma.

RECOMPRA E VAR - Si è parlato poi dell'istituto della recompra: valida sotto il profilo sportivo, meno sotto quello fiscale. Verrà scritta una nuova norma che di fatto rende valida la plusvalenza solo quando è maturata realmente. Creata anche una black list, che impedisce l'acquisto di un club ai soggetti che negli ultimi 5 anni abbiano ricoperto il ruolo di socio, ad con poteri di rappresentanza in ambito federale in società escluse dal campionato o a cui è stata revocata l'affiliazione. In serie B via libera alla Var per le semifinali e la finale dei playoff di questa stagione. Si sta lavorando all'allestimento di fan zone per le prossime gare della Nazionale che ha rinnovato la sponsorizzazione con Eni fino al 2022.


Stadio, spuntano le "talpe" di De Vito

IL TEMPO - DI CORRADO - PARBONI - Uomini dell'ex presidente del Consiglio comunale di Roma, o a volte lui stesso (prima del suo arresto), presenziavano alle riunioni degli assessori, quasi a controllarne l'operato. «Marcello De Vito di solito fa assistere persone del suo staff alle riunioni di Giunta e qualche volta assiste anche lui». A riferirlo ai pm è il responsabile dell'Urbanistica LucaMontuori, dimostrando il ruolo attivo di De Vito nei progetti peri quali, secondo la Procura capitolina, avrebbe percepito mazzette da vari imprenditori. A cominciare, appunto, da LucaParnasi. «Con riferimento alla realizzazione del Nuovo stadio della Roma, ho avvertito un certo pressing da parte di De Vito - ha raccontato il 22 marzo la grillina Alessandra Agnello, a capo della commissione comunale Lavori Pubblici, al pm Luigia Spinelli e ai carabinieri del Nucleo investigativo. «Ricordo una riunione di maggioranza a cui partecipò De Vito: si trattava di una riunione preliminare alla delibera per la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera. Notai che De Vito era particolarmente eccitato e sollecitava tutti ad andare a votare favorevolmente. Io in quella riunione votai contro, ma in sede consiliare mi sono adeguata alla maggioranza come da codice etico del Movimento 5 Stelle». «Nella riunione di maggioranza - sottolinea l'Agnello - effettivamente De Vito era il più attivo per trascinare tutti noi consiglieri a votare a favore. Io rimasi colpita da questo atteggiamento di De Vito, tanto che ancora oggi lo ricordo, anche perché non mi vengono in mente altre riunioni nelle quali lui si fosse mostrato così deciso e determinato nell'ottenere il consenso della maggioranza».

Ma gli interessi di De Vito non si sono limitati solo allo stadio. L'assessore all'Urbanistica Montuori, sentito il 20 marzo dai pm, ha riferito che l'allora presidente del Consiglio comunale nell'aprile del 2017 gli disse che sarebbe stato opportuno incontrare degli investitori esteri, nello specifico il lussemburghese De Balkany, per finanziare i Mercati Generali di Roma Ostiense. «Io restai perplesso, tanto che informai la sindaca di questa richiesta», precisa Montuori. «Vi sono state ulteriori occasioni in cui De Vito mi chiedeva informazioni sui Mercati Generali. Le sue richieste - ha specificato l'assessore - erano orientate a capire se il procedimento stesse andando avanti o se si fosse per una qualsiasi ragione "incagliato'». Tra le contestazioni della Procura, il «mister preferenze» dei 5 Stelle è accusato infatti di aver preso mazzette proprio dai fratelli Toti, gli imprenditori concessionari dei Mercati Generali. Dall'interrogatorio di un'altra consigliera grillina, Donatella Iorio, presidente della commissione Urbanistica, emerge anche l'interessamento in questa vicenda di Luca Lanzalone (ora imputato per corruzione): «Ricordo che c'è stato un momento in cui la sindaca ha chiesto, in una chat, chi avesse le carte dei Mercati Generali. Io ho risposto di averle e lei mi ha detto di consegnarle al Lanzalone». La Iorio parla anche delle pressioni ricevute da De Vito sul progetto delle Vele di Calatrava e della «Città della conoscenza». Oggi il Tribunale del Riesame deciderà se accogliere la sua richiesta di scarcerazione.


La Roma di Totti (con Gattuso?) e quella di Baldini (con Sarri?)

PANORAMA.IT - Quale sarà la Roma del prossimo anno? Sarà una Roma targata Francesco Totti o Franco Baldini? La domanda è più che mai lecita in questi giorni dopo le ultime sfuriate del presidente James Pallotta sconfortato ed arrabbiato (come tutti i tifosi) dalle recenti prestazioni dei giallorossi.

A fine campionato di sicuro ci saranno grossi cambiamenti, al momento però non è chiaro "quali". Soprattutto è in corso una lotta tra due dirigenti che auspicano di trovarsi in mano le redini della squadra. Da una parte c'è Totti, sempre più calato nel ruolo di dirigente, con un suo piano ben chiaro in testa. Il "Pupone" vorrebbe una Roma giovane, fresca, coraggiosa, in campo ed in panchina. E uno dei nomi a cui starebbe pensando è quello di Gattuso. L'attuale allenatore del Milan è al centro della contestazione in queste ultime settimane e rischia di trovarsi senza squadra a fine anno se i rossoneri non dovessero raggiungere la Champions League. Il suo sarebbe per Totti il profilo ideale: un allenatore di carattere, con la giusta dose di esperienza, che punta sui giovani, e amico fidato.

Dall'altra parte c'è invece la Roma di Baldini che punta su un grande nome per la panchina. Sfumato Conte, che ha rifiutato la proposta giallorossa, sono tre i nomi sulla lista: il primo è quello di Sarri, sempre in bilico al Chelsea. Il secondo è quello di Giampaolo che sta facendo volare la Sampdoria. Il terzo sarebbe invece Gasperini, il "mago" dell'Atalanta dei miracoli.

Chi vincerà tra i due?


Roma-Fiorentina, le probabili formazioni dei quotidiani. Mirante tra i pali, ballottaggio Marcano-Jesus. Avanti Under favorito su Kluivert

INSIDEROMA.COM – Non c’è tempo per leccarsi le ferite dopo la sconfitta subita col Napoli, la Roma sarà nuovamente in campo stasera, sempre allo Stadio Olimpico, contro la Fiorentina. Tra scelte obbligate e nuovi tentativi, si profila così il possibile schieramento della Roma: Mirante favorito su Olsen tra i pali; sulle corsie Kolarov e Santon (Karsdorp ha accusato un affaticamento durante la rifinitura di ieri), centrali Fazio e uno tra Jesus e Marcano a causa della squalifica di Manolas. Centrocampo a scelte obbligate, con Nzonzi, Cristante e Zaniolo. Davanti l’unica certezza sembra essere Perotti sulla sinistra, a destra ballottaggio tra Kluivert e il favorito Under (out da quasi tre mesi), al centro uno tra Dzeko e Schick. Di seguito le formazioni dei principali quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Under, Dzeko Perotti.

CORRIERE DELLO SPORT

Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Under, Dzeko Perotti.

LA REPUBBLICA

Mirante; Karsdorp, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo, Perotti; Schick.

TUTTOSPORT

Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Under, Dzeko Perotti.

IL MESSAGGERO

Mirante; Santon, Fazio, Juan Jesus, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Under, Dzeko Perotti.

IL TEMPO

Mirante; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Under, Zaniolo, Perotti; Schick.

LA STAMPA

Mirante; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi; Kluivert, Zaniolo, Perotti; Schick.

IL GIORNALE

Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante, Under; Perotti, Dzeko.

IL ROMANISTA

Mirante; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Cristante, Nzonzi, Zaniolo; Under, Schick, Kluviert.

LEGGO

Mirante; Santon, Fazio, Marcano, Kolarov; Zaniolo, Nzonzi, Cristante; Under, Schick, Perotti.


Parte la prima edizione del "Totti Championship"

VirtualProLeague (VPL) lancia la 1a edizione del “Totti Championship”

 Al via il torneo legato all’immagine del campione Francesco Totti all’interno della nuova piattaforma digitale specializzata in eventi eSport on/offline

 Roma, 1° aprile 2019 -  Il prossimo 7 maggio partirà la 1a edizione del “Totti Championship”, torneo online collegato al popolare videogioco “Fifa19” (nelle modalità 1vs111vs11) per le console PS4 e Xbox One (oltre al più tradizionale pc). 

 Un progetto eSport, ideato e organizzato dalla piattaforma "VirtualProLeague" (VPL), che vede impegnata, in primo piano, proprio l'icona giallorossa nel ruolo di testimonial. L'ex capitano dell'AS Roma infatti crede fortemente nello sviluppo degli sport elettronici sul mercato italiano. 

 Nello specifico Totti, già da alcuni giorni, sta postando contenuti a tema eSport sul profilo Instagram ufficiale (@francescototti), seguito da più di 2,6 milioni di followers. In poche ore la promozione del torneo ha generalizzato 131 mila likes e più di 1.100 commenti/interazioni. Sempre l'ex capitano romanista sarà coinvolto, nelle prossime settimane, in una serie di attività marketing, tutte giocate sul divertimento e la passione per il mondo del videogaming

 Il progetto in oggetto sarà gestito da "VirtualProLeague"startupspecializzata in eventi eSport on/offline. E’ una delle più importanti communitydigitali, con oltre 27 mila "videoludici" coinvolti in tornei (su diversi titoli, oltre Fifa19), grazie ad un networkdi 12 Paesi collegati in rete (oltre all'Italia anche Russia, Ucraina, Arabia Saudita, Turchia, Germania, Inghilterra, Polonia, Spagna, Francia, PortogalloIraq). 

 La nuova piattaforma, specializzata sul mercato eSport (con sede a Roma), è gestita dai manager Enrico Ceniccola ed Ilaria Fiorensoli (con esperienze pluriennali nel mondo dello sport, marketing, eventi ed entertainment). I soci fondatori di VPLsono Davide Andrea CastaldoGianmaria Giuseppe Pelli Pietro Tedde.

 La struttura italiana lavorerà, nei prossimi mesi, su diverse direttrici: allargamento della community videoludica, internazionalizzazione del brand (puntando all'apertura di nuovi mercati esteri e all'abbinamento con football club radicati nei territori, attraverso la collaborazione dell'avvocato Angelo Massone), ricerca sponsor a supporto di eventi, e, infine, coinvolgimento di celebrities. Ovvero campioni sportivi in attività o legends, che potranno lanciare eventi "firmati", come il "Totti Championship", o partecipare a tornei eSport con squadre a proprio nome. Le competizioni VPL, quest’anno si amplieranno, andando oltre i titoli calcistici.

Le caratteristiche del "Totti Championship 2019"

 

Il torneo eSport, che porta il "nome" dell'ex capitano della AS Roma, partirà il prossimo 7 maggio, prima di arrivare alla fase finale (nel prossimo mese di settembre). E' il primo caso di "torneo-evento esportivo", dove tutti gli iscritti (anche quelli che non raggiungeranno le finali sotto il profilo sportivo) potranno essere presenti nella giornata dell'evento insieme al loro idolo (Francesco Totti)

 L'idea degli organizzatori è sviluppare al massimo la "cultura" digitale/esportiva promuovendo momenti di aggregazione e socializzazione tra i giovani appassionati di videogaming. 

 E' prevista una prima fase online (a gironi e ad eliminazione diretta). Già durante questo step è possibile vincere gadget e premi (come, per esempio, una console personalizzata con la firma di Francesco Totti o t-shirt del torneo).

Il "Totti Championship" è costruito attorno al videogioco FIFA19 nelle modalità "1vs1" e "11vs11". 

 Nella modalità di gioco "uno contro uno" i player che supereranno le prime fasi saranno inseriti in 8 gironi (con un testimonial per girone proveniente dal mondo del calcio/sport). Il finalista potrà sfidare l'icona Francesco Totti in un avvincente match di FIFA19 in una giornata dedicata agli eSport, alla musica e al divertimento. 

 Nel torneo "11vs11" accederanno alla finale, sempre dopo una prima fase eliminatoria, i 3 team più forti (una squadra per ciascuna console: PC, PS4 e Xbox One). Si scontreranno in un triangolare con modalità calciotto ("8vs8"). Il team che supererà questa fase potrà partecipare al match finale, con una selezione composta da campioni dello sport (a partire dal mondo del calcio) capitanati da Francesco Totti in un ideale virtual soccer team

E-player e spettatori (appassionati di videogaming) saranno coinvolti in sessioni di autografi e potranno conoscere "personalmente" Totti, insieme agli altri campioni sportivi del progetto Totti Championship. Una giornata di eSport e divertimento in chiave digital. 

 L'accesso esclusivo al torneo, "firmato" dall'ex capitano giallorosso, prevede un pricing (per iscritto) pari a 15,10 euro (oltre ai costi di iscrizione alla piattaforma pari a 9.90 euro)


Movimenti di mercato a centrocampo. Giallorossi vicini a Tonali, Barella piace parecchio. Domani primi passi per il rinnovo di Zaniolo

La rifondazione della Roma passa, non solo per l’allenatore, soprattutto per nuovi volti da schierare in campo. Secondo quanto riporta La Repubblica, voci di mercato vorrebbero la Roma vicina al giovane Tonali del Brescia; i giallorossi, inoltre, starebbero corteggiando Barella del Cagliari, che potrebbe sostituire Pellegrini, che ha diverse pretendenti, vista la clausola da 30 milioni. La nuova Roma ripartirà da Zaniolo e domani ci sarà il primo incontro per iniziare a lavorare al rinnovo della giovane promessa.


Demir del Rapid Vienna seguito anche dalla Roma

Yusuf Demir nel mirino della Roma del futuro. Questo è quanto rivela il portale thesun.co.uk, in merito al giovane attaccante ora in forza nella squadra giovanile del Rapid Vienna.In questa stagione, il classe 2003 ha realizzato 6 reti ed un assist in 12 presenze con il club austriaco. Insieme ai suoi compagni, ha partecipato al torneo Mercedes Junior Cup diventando il miglior calciatore della competizione, mettendosi così in luce e facendosi notare dai più prestigiosi club europei come Manchester City e United, Real Madrid, Bayern Monaco, Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen e la stessa Roma. Il Rapid Vienna vorrebbe trattenerlo facendogli sottoscrivere un accordo a lungo termine ma Demir avrebbe voglia di andare a giocare in campionati più importanti come la Premier League, dove è andato il centrocampista dei Citizens Ilkay Gundogan, che come lui parla tedesco ed è di origini turche.


Ancora incerto il futuro di Gerson. Si fa avanti il Besiktas

Dove giocherà Gerson la prossima stagione? Il centrocampista brasiliano è anadato in prestito secco alla Fiorentina ed i Viola vorrebbero che fosse confermata questa formula anche per il prossimo anno ma per il calciatore ancora di proprietà della Roma c'è anche un'altra società disposta ad investire su di lui ed a titolo definitivo. Secondo quanto riportato dal sito turco aksam.com.tr, il Besiktas potrebbe riallacciare i rapporti con l'entourage del giocatore che già seguiva lo scorso anno.


Gonalons: "A Roma avevo bisogno di tempo per adattarmi. Spero di rimanere a Siviglia"

Maxime Gonalons, centrocampista della Roma ed attualmente in prestito al Siviglia, era ospite nel corso della trasmissione A Balón Parado, programma andato in onda ieri sera sull'emittente ufficiale del club andaluso. Questo il suo pensiero:

Dopo i due gravi infortuni subiti a inizio stagione (frattura del perone destro a settembre e poi la rottura del malleolo tibiale del piede sinistra a novembre, ndr), come ti senti?

Mi sento molto bene fisicamente e mentalmente perché ho lavorato tanto in questi sei mesi, così oggi posso giocare e aiutare i miei compagni di squadra a vincere. Fino adesso ho dato solo il 60%-80% di quello che posso dare. Ho bisogno di giocare molto per tornare in piena forma”.

Il mediano francese ha parlato anche del suo passaggio dal Lione alla Roma rivelando:

E' vero che potevo venire qui al Siviglia prima, Monchi mi contattò quando giocavo ancora al Lione. Alla fine della stagione è stato tutto difficile con il presidente Jean-Michel Aulas, anche se adesso va tutto meglio. Poi invece, dopo una settimana di trattative, mi sono trasferito nella Roma".

Perché ho giocato poco in giallorosso?

"Sono arrivato in una squadra nuova, in una città nuova e avevo bisogno di tempo per adattarmi”.

Il giocatore ha poi ribadito di stare bene nel Siviglia:

La Roma aveva acquistato Steven Nzonzi e il club mi aveva detto che non avrei potuto giocare e allora ho accettato di trasferirmi nel Siviglia dove spero di rimanere. A fine stagione parlerò con il club, con Monchi e il mio agente perché voglio restare qui”.

Infine un commento sull’inno siviglista:

“Quando entro in campo mi vengono i brividi. È molto bello”.


Il Marsiglia punta su Campos per sostituire Zubizarreta

Luis Campos potrebbe rimanere in Francia ma seguire Rudi Garcia al Marsiglia. Questo è quanto fa sapere il portale calciomercato.com, che spiega come l'attuale ds del Lille starebbe vagliando le varie ipotesi e tra queste proprio quella del club marsigliese, poiché l'attuale direttore sportivo Zubizarreta sarebbe tentato dall'offerta giuntagli dall'Arsenal. Sul fronte Roma, invece, c'è un confronto tra le due anime della società: Franco Baldini da una parte, che vorrebbe proprio Campos e dall'altra Francesco Totti, che non sarebbe convinto del ds del Lille poiché i giallorossi hanno già provato con un direttore sportivo proveniente dall'estero e non ha funzionato come si sperava.


Rinnovo Zaniolo, domani primo incontro. L'entourage del giocatore chiede 2.5 milioni più bonus (Foto)

Domani si svolgerà il primo incontro per il rinnovo di Nicolò Zaniolo. Questo è quanto fa sapere Nicolò Schira tramite il suo account Twitter, che aggiunge come l'entourage dell'ex Inter vorrebbe un contratto fino al 2024 con un ingaggio da 2,5 milioni di euro l'anno più bonus.

 


Calvo a Roma Tre per spiegare il modello di business della Roma

Questo pomeriggio all'Università Roma Tre, presso la facoltà di Economia, gli studenti hanno potuto incrontrare Francesco CalvoChief Revenue Manager della Roma ed ex Barcellona e Juventus. Calvo ha spiegato le strategie e il modello di business dell’AS Roma: "Entrare in università fa sempre effetto, ero un pessimo studente e non mi sarei mai immaginato di stare da questa parte della cattedra. Il CEO si occupa della gestione di tutti i ricavi esclusi quelli del mercato, ovvero sponsorizzazioni, ricavi stadio, tv, negozi e merchandising. Nasco come esperto di sponsorizzazioni, poi sono diventato un tuttologo, anche se non mi piace esserlo. Per prima cosa definiamo la strategia, poi metto in condizione le persone che lavorano con me di lavorare con tutti i dettagli necessari".

Queste le domande poste dagli studenti:

La differenza di approccio delle società con i tifosi di Roma, Juventus e Barcellona? 
"Non credo ci siano differenze di approccio, ogni società cerca di rendere i tifosi orgogliosi. La prima modalità si realizza sul campo, poi si passa a cosa si riesce a trasmettere ai tifosi. Stiamo lavorando per rendere orgogliosi i tifosi della Roma. Non è una cosa che si fa dall’oggi al domani, è sul lungo periodo e prescinde dai risultati sul campo che sono altalenanti per natura".

Quanto conta creare i contatti giusti nel mondo del calcio rispetto ad altri business?
"Da un lato il calcio è diverso da altri settori, siamo in associazioni con squadre che ne fanno parte e dobbiamo sviluppare il business a livello di sistema. I miei pari nelle altre squadre sono sì competitor, ma anche alleati. Nei rapporti col management degli sponsor, il calcio ha un grande privilegio: apre molte porte. Tutta la gente che è qui oggi è perché si parla di calcio, in particolare della Roma. È facile farsi ascoltare, poi stringere accordi è difficile come in tutti i settori".

La Roma ha circa 200 milioni di debito. Che cosa ha in mente di fare per evitare di continuare a fare cessioni? Quando si farà lo stadio?
"Nel nostro debito rientrano anche quelli per l’acquisto di alcuni calciatori. In tutte le società la compravendita sta diventando una caratteristica. Il nostro obiettivo è crescere nei ricavi, quello che il presidente della Juve chiamava potenza di fuoco. Il debito per noi oggi non rappresenta un problema. So che vedete la vendita dei giocatori, ma ci sono anche gli acquisti. Lo stadio ha delle dinamiche di finanziazione diverse da quelle di un’attività calcistica".

Quanto è importante per una società avere rapporti con la Pubblica Amministrazione?
"Io mi relaziono con la parte di business. Il rapporto con l’amministrazione è importante per entrambe le parti. L’impatto di bilancio era su tutta la città e il territorio. Siamo parte integrante della vita di Roma, non può che esserci un rapporto duraturo".

Il calcio femminile quanto impatto ha su ricavi e costi?
"Il calcio femminile sta avendo un boom enorme. In Italia c’è il problema che è ancora uno sport dilettantistico e non professionistico. Costi e ricavi sono marginali rispetto al bilancio, ma sono destinati a crescere. È un trend in crescita a livello europeo e mondiale. In Spagna ha raggiunto livelli importanti di sviluppo".

Il Fair Play Finanziario impatta sulla sua gestione? Che differenza c’è tra lavorare in una società con un presidente presente e uno fantasma?
"Il Fair Play non impatta sul mio lavoro. È uno strumento di controllo che impone limitazioni, impatta tutte le società grandi e piccole. È uno strumento forte che ha portato benefici nel calcio. Pallotta non è un presidente assente, usiamo tutti gli strumenti possibili per comunicare. C’è un contatto quotidiano, è presente. Dove ero prima vedevo meno il presidente rispetto a quanto non senta ora Pallotta".

Quanto impatta l’aver diversificato la parte sportiva da quella manageriale?
"Non ha impatto la diversificazione di sedi, vogliamo che Trigoria sia dedicata alla prima squadra, c’erano problemi di spazio. Eur e Trigoria sono vicine".

State guardando al mondo degli e-sports?
"La Roma ha una squadra di e-sports. Ci occupiamo naturalmente di calcio, siamo presenti ma il fatto di avere una squadra è solo la punta dell’iceberg. Stiamo lavorando per arrivare a fondo e costruire attività varie. Non credo che gli e sports sostituiranno lo sport vero. Guardiamo a questo mondo ma non ci facciamo prendere da facili entusiasmi".

Avete la percezione che i tifosi hanno della società? Perché non è positiva…
"Noi siamo i primi tifosi, abbiamo le loro stesse ambizioni. Le tempistiche sono diverse ma abbiamo cognizione di causa e la stessa voglia di fare bene. Ci sono mille variabili, ma l’ambizione della proprietà è anche più alta di quella dei tifosi. Abbiamo più pazienza".

Quali sono le principali voci di spesa?
"L’ambizione è che tra stipendi e ammortamenti non si superi il 70%. Abbiamo poi investimenti nel settore giovanile, in tecnologia e nei dipendenti".

Perché il calcio non riesce a fare accordi duraturi di sponsorizzazione?
"La Formula 1 va avanti 9 mesi all’anno. Il tifo nel calcio è più viscerale rispetto ad altri sport, un’associazione di brand cosi forte sarebbe meno tollerabile. Le scuderie sportive hanno storie più recenti e cambi di nominativi continuativi".

Il ruolo femminile all’interno dell’ organigramma della Roma?
"Abbiamo donne nel cda, nel management team, tante posizioni apicali coperte da donne".

Crede sia merito delle quote rosa o è merito della società?
"Non c’entrano le quote rosa, ma di indifferenziazione nei confronti dei generi"

Le fonti di ricavo della Roma?
"Nel mondo ideale dovrebbero essere 33% diritti televisivi, 33% reparto commerciale e 33% stadio per dare equilibrio sopperire a mancati risultati sportivi. Nessuna squadra europea ha queste perfezione. I migliori sulle tv sono gli spagnoli, sul commerciale le inglesi e due spagnole e sugli stadi le tedesche e un po’ le spagnole. In Italia siamo forti sui diritti televisivi nessuna squadra ha una distribuzione perfetta, ci sono delle eccellenze. Alla Roma i diritti tv rappresentano la fetta maggiore, sono quasi la metà del fatturato. Il resto arriva da marketing, sponsorizzazioni, dai nostri media e dallo stadio. L’obiettivo è crescere negli introiti da stadio e marketing, per avere un bilanciamento perfetto dei ricavi, per sopperire a eventuali mancanze di partecipazione alle coppe europee o altre evenienze. Non l’abbiamo ancora raggiuntoquesto equilibrio come obiettivo ma ci stiamo lavorando".

Le differenze tra Roma, Barcellona e Juve?
"Sono da poco alla Roma, Juve e Barcellona sono due realtà diverse. Quando ero alla Juventus si veniva da 2 anni senza coppe europee. La Juventus era a un livello più locale rispetto al Barcellona. La Juve ha un azionista forte e gli altri, il Barcellona ha 143mila soci, un cda che viene rinnovato ogni 6 anni. E’ un’organizzazione più politica che imprenditoriale. Alla Juventus proponevo idee, ricevevo una risposta e lavoravo tranquillo per il tempo necessario al progetto. La Roma è più simile alla Juve, i progetti sono più facili da realizzare avendo il presidente immerso nella questione".

Quanto potrebbe pesare il mancato accesso in Champions? 
"L’impatto economico c’è, ma ogni società lavora su piani pluriennali. Anche la Roma lavora su un piano quadriennale dove è ipotizzabile un mancato accesso alla Champions League, l’importante è che non diventi una costante ma un evento di una stagione".

La costruzione dello Stadio quanto potrebbe influire? 
"Lo stadio per tutte le società è un asset fondamentale. Avere uno stadio cambia la percezione della stessa società: la rende più moderna e dinamica, gestire lo stadio 7 giorni su 7 lo rende la casa dei tifosi. Ha un impatto sulla squadra, sulla percezione dei tifosi e sul senso d’appartenenza. L’impatto economico si misura con le attività parallele, che permettono di arrivare a un impatto economico importante. La Juventus quando giocava all’Olimpico generava 15 milioni di ricavi, quando sono passati allo Stadium sono saliti a 35 milioni. Il Barcellona ha uno stadio enorme, è nel centro città ed è un vero quartiere. I loro asset sono il museo, che genera 45 milioni di ricavi, ci sono società di Serie A che neanche fatturano quelle cifre, e il negozio ufficiale. A volte mi chiedo se il turismo di Barcellona è generato dalla squadra stessa o viceversa. Le nostre aspettative sullo stadio sono importanti, anche per l’impatto di brand che darebbe e a livello competitivo".

Gli investimenti sul settore giovanile e sull’area commerciale? 
"La nostra ricerca e sviluppo risiede nel settore giovanile. Lo vediamo sul lungo periodo, quando arrivano in prima squadra. Abbiamo il record di investimento sui giovani, al di là dei nomi più conosciuti. La capacità di sviluppo dei giovani è quella di portarli a livello professionistico. Investiamo molto in tecnologia e nel mondo digitale: penso ai nostri media radiotelevisivi e i contenuti sulle piattaforme digitali".