Il Tottenham fa sul serio per Zaniolo. Pronta un'offerta da 60 milioni di euro
Il Tottenham punta forte su Nicolò Zaniolo. Secondo quanto riporta Rai Sport, il classe '99 giallorosso avrebbe attirato le attenzioni del club allenato da Mauricio Pochettino. ed avrebbe pronta un'offerta di 60 milioni di euro per acquistare l'ex Primavera dell'Inter, attualmente in trattativa con la Roma per il rinnovo del contratto.
Bonfantini: "La mia prima stagione in serie A. Grazie Roma"
Agnese Bonfantini, calciatrice di proprietà dell'Inter ma che ha giocato in prestito alla Roma, ha pubblicato un messaggio sul suo profilo Instagram proprio per ringraziare il club giallorosso. Queste le sue parole:
"Il 20 aprile è finito il mio primo campionato in serie A. Una stagione per me ricca di emozioni quella in maglia giallorossa: dalla chiamata di una squadra importante come la Roma ai primi allenamenti con le mie compagne, dalla presentazione in Piazza Di Spagna al primo goal. Ogni allenamento, ogni partita, mi ha lasciato qualcosa dentro che mi è servito per crescere, per migliorarmi, perché potessi sempre dare il massimo in campo, con quella passione che mi accompagna sin da bambina. Che dire se non ... GRAZIE ROMA!".
Roma partita alla volta di Genova (Video)
La Roma è partita per Genova intorno alle 17:30 in vista della gara di domani alle 18 contro i rossoblu. I giallorossi si sono allenati regolarmente quet'oggi al centro Fulvio Bernardini di Trigoria ed ora sono in viaggio per il capoluogo ligure. Questo il video apparso sull'account Twitter del club capitolino:
Genova, arriviamo #GenoaRoma #ASRoma pic.twitter.com/3NtoqvRsHA
— AS Roma (@OfficialASRoma) 4 maggio 2019
Convocati Genoa. Torna l'ex Roma Sanabria
Cesare Prandelli ha reso noti i nomi dei convocati per il match di domani alle 18 a Marassi contro la Roma. Di nuovo a disposizione l'ex giallorosso Sanabria. Ecco la lista completa apparso sul sito del club rossoblu, genoafc.it:
Marchetti (1), Gunter (3), Criscito (4), Lerager (8), Sanabria (9), Lapadula (10), Kouamé (11), Pezzella (13), Biraschi (14), Romero (17), Rolon (18), Pandev (19), Radovanovic (21), Lazovic (22), Bessa (24), Dalmonte (26), Pereira (32), Lakicevic (33), Veloso (44), Zukanovic (87), Jandrei (93), Radu (97), Schafer (99).
21/10/2012 – Una rimonta ‘zemaniana’
INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – La sera del 21 ottobre del 2012 allo stadio Ferraris di Genova va in scena il posticipo dell'ottava giornata di Serie A. Si confrontano la Roma di Zdenek Zeman, assai deludente nei primi appuntamenti in campionato e il Genoa di Gigi De Canio, che naviga nei bassifondi della classifica ed è alla disperata ricerca di punti per allontanarsi dalla ‘zona calda’.
Zeman conferma De Rossi nel ruolo di mezzala destra, posizione apertamente non apprezzata dal centrocampista. Il tecnico boemo, che oltre a Burdisso deve rinunciare anche a Destro (contrattura al polpaccio), schiera Stekelenburg in porta; in difesa PIris, Marquinhos, Castan e Balzaretti; a centrocampo De Rossi, Tachtsidis e Florenzi; in attacco Lamela, Osvaldo e Totti. Parte forte il Genoa con la Roma che subito risulta esser messa male in campo. Al 7' Antonelli dentro per Borriello, il centravanti di tacco tocca fuori area per Kucka che con il destro a giro fulmina Stekelenburg: 1-0 Genoa. Al 14' Totti da sinistra mette al centro per De Rossi che prova ad aprire dalla parte opposta a Lamela, ma sbaglia tutto.
Al 15' Traversone di Borriello per l'inserimento di Jankovic, splendida sforbiciata e pallone che centra la traversa. Sulla ribattuta Antonelli di testa rimette al centro per Jankovic che da due passi batte Stekelenburg: 2-0. Al 19' ancora Genoa pericoloso: Borriello si libera sul primo palo e prova il destro, Stekelenburg respinge con un ginocchio. Roma mai arrivata a Genova. Al 25' Florenzi pericoloso: traversone dalla destra, spettacolare destro al volo del centrocampista e pallone di poco sopra la traversa.
La Roma arriva a Genova. Finalmente. Al 27' respinta corta della difesa genoana, Piris di testa tocca in area per Totti che si inventa un destro di prima a incrociare che fulmina Frey: 2-1. La Roma si rimette in partita. Al 35' sugli sviluppi del calcio d'angolo, Florenzi prova il tiro da fuori ma non impensierisce Frey. Al 40' destro da fuori di Jorquera, gran parata di Stekelenburg che si allunga sulla destra e devia in calcio d'angolo. Al 44' splendido pallone in profondità di Totti per Piris, perfetto cross per Osvaldo che tutto solo in area batte Frey con una bella sforbiciata: 2-2. Primo tempo dai due volti al ''Ferraris'' fra Genoa e Roma.
Non ci sono sostituzioni, pertanto si riparte dagli stessi 22 del primo tempo. Al 5' destro a incrociare di Piris, Frey para a terra. Piris ci prova dalla lunga distanza, ma no trova la porta. Buona la prova del paraguaiano autore di due assist. De Canio sostituisce Jorquera per Immobile. Il match però cambia in favore dei capitolini. Al 10' calcio d'angolo di Florenzi e colpo di testa vincente di Osvaldo, con una gran torsione: 2-3. Clamoroso. De Rossi in netto ritardo su Seymour lo abbatte: cartellino giallo per il centrocampista della Roma. Non una grande partita per il centrocampista di Ostia. Arriva anche il primo cartellino giallo in casa Genoa: Seymour scalcia da dietro Florenzi che gli era andato via in velocità e si prende l'ammonizione. La partita adesso si sta incattivendo: tanti falli, gioco spezzettato.
Secondo cambio per De Canio: fuori Seymour, dentro l'ex Bertolacci. Il tecnico prova ad alzare il baricentro. De Canio le prova tutte e inserisce un'altra punta, Melazzi, al posto dell'esterno Antonelli. Adesso il Genoa gioca con una sorta di 4-2-4. Al 27' Granqvist interrompe un contropiede romanista abbattendo Castan e si prende il cartellino giallo. E' il terzo ammonito del Genoa dopo Seymour e Canini. Zeman effettua il primo cambio: fuori un esausto Florenzi, dentro Pjanic.
Genoa in dieci: Borriello ha provato a rientrare ma è ancora zoppicante ed è tornato fuori. Non sembra in grado di proseguire. La Roma è in vantaggio e ha un uomo in più, ma continua ad attaccare a pieno organico. Al 38' quarto gol della Roma: sinistro a giro di Lamela che fulmina Frey: 2-4. Genoa ko tecnico. Al 41' destro a giro di Osvaldo, pallone sopra la traversa. Standing ovation per l'italo-argentino, al suo posto Zeman inserisce Bradley. De Canio alza bandiera bianca.
La Roma vince in rimonta 4 a 2 contro il Genoa in una partita folle allo stadio Marassi. I giallorossi si portano a quota 14 punti mentre il grifone resta fermo a 9.
Genoa, continua la contestazione a Preziosi. La Nord: "Siamo disponibili a trovare una soluzione per una sua uscita definitiva"
I tifosi del Genoa hanno confermato che "proseguiranno coerentemente la contestazione irrevocabile nei confronti di Enrico Preziosi. Ci ritroveremo di fronte alle due entrate della Gradinata Nord a partire dalle ore 16.00 e non entreremo al Ferraris, chiediamo a tutti di presidiare gli ingressi". Questo è quanto è stato diffuso in un comunicato congiunto a firma "Ultrà Genoa 1893 e A.C.G (associazione Genoa Club)" dopo l'assemblea pubblica andata in scena giovedì scorso e che quindi non vedrà la tifoseria organizzata presente sugli spalti nel match contro la Roma.
La Nord ha poi risposto alla provocazione di Preziosi di trovare loro stessi un advisor per la cessione del club:
"Garantiamo che al più presto gli forniremo notizie al riguardo, rendendoci disponibili ad ogni situazione che possa accelerare una sua auspicata e auspicabile uscita di scena definitiva, lontano dai nostri colori".
Roma giunta a Genova in vista della sfida di domani coi rossoblu (Video)
La Roma è arrivata a Genova intorno alle 18:40 e si prepara così ad affrontare la sfida di domani contro i Grifoni in programma alle ore 18. Questo video apparso sull'account Twitter giallorosso:
Genova #GenoaRoma #ASRoma pic.twitter.com/HuQ7l056LD
— AS Roma (@OfficialASRoma) 4 maggio 2019
Totti: "Non ci sarà nessuna serie sulla mia vita. La Champions la vince il Liverpool ma tifo Barcellona"
Francesco Totti, ex capitano ed ora dirigente della Roma, ha parlato nel corso del programma Le Iene in onda sulle reti Mediaset di vari argomenti. Queste le sue parole:
"Non ci sarà nessuna serie sulla mia vita. I giornali scrivono cazzate. Forse si fa o forse no. Solo il 10% delle cose che si leggono sui giornali sono vere".
Borghi o Marinelli nel mio ruolo?
"Nessuno dei due può interpretarmi".
Capello o Ilary?
"Ilary".
Quarto posto?
"Non so, vediamo. Se non noi, l'Ascoli. La Champions la vince il Liverpool ma tifo Barcellona".
Serie A. La SPAL a valanga sul Chievo in trasferta ed è salva
La SPAL si è salvato matematicamente con 3 giornate d'anticipo. Ad inizio campionato, sembrava un risultato tutt'altro che scontato per gli uomini di Semplici che invece sono riusciti nell'impresa. I ferraresi hanno sconfitto il Chievo per 4-0 a Verona grazie alla doppietta del difensore Felipe, in gol all'8' e al 56', a Floccari al 47' ed alla rete di Kurtic all'81'. Clivensi che ormai non devono più chiedere nulla a questo campionato e ripartiranno dalla serie cadetta la prossima stagione.
Serie A. L'Inter non va oltre lo 0-0 contro l'Udinese
L'Inter non riesce a vincere in casa dell'Udinese e si porta a +5 dalla Roma. I bianconeri fanno un altro piccolo passo verso la salvezza anche se devono attendere il risultato di domani dell'Empoli che giocherà in casa contro la Fiorentina alle 12:30 e nel caso i padroni di casa dovessero vincere, ci sarebbe ancora da soffrire perché avrebbero solo 2 lunghezze di vantaggio.
La lotta Champions entra nel vivo, tra attaccanti da ritrovare e la bilancia Juve
INSIDEROMA.COM – SARA BENEDETTI - La Serie A giunge alle ultime battute. Quattro giornate al fischio finale del campionato, 12 punti a disposizione, sei squadre in corsa per i due posti Champions ancora disponibili. Sei squadre raccolte nel giro di sette punti: comanda il gruppo l'Inter (62 p), lo chiude la Lazio sette punti sotto. Tra la squadra di Luciano Spalletti, terza, e quella di Simone Inzaghi, ottava, ecco la sorprendente Atalanta di Gian Piero Gasperini al quarto posto (59), a seguire la Roma di Claudio Ranieri (58) e, a braccetto il Torino di Walter Mazzarri e il depresso Milan di Rino Gattuso (56). Nella volata finale conteranno diversi fattori: la condizione atletica, innanzi tutto. Difficile ipotizzare, del resto, che ci sia un gruppo che non sia pronto a tutto sotto l'aspetto psicologico: la possibilità di giocare in Champions, con ciò che di economico ne consegue, è troppo ghiotta per essere affrontata con un'alzata di spalle, tipo succeda quel che succeda. Sarà determinante il lavoro, l'abilità e anche l'esperienza degli allenatori, ma saranno ancor più decisivi i protagonisti in campo. Con un occhio attento su quanti, da sabato al 26 maggio, saranno chiamati a dare forza e sostanza alla propria squadra.
PUNTA CERCASI - E qui il discorso non può non chiamare in causa chi di professione fa i gol. E, analizzando il momento delle sei squadre coinvolte nella lotta per la Champions forse soltanto una, al massimo due possono dormire sonni più o meno tranquilli. Di certo, chi non fa salti di gioia per lo stato di forma del proprio bomber sono Inter, Roma, Milan e Lazio. Spalletti, ad esempio, non ha chiaro chi debba essere il centravanti dei nerazzurri: Icardi appare una specie di sopportato dalle polveri bagnate e Lautaro Martinez una promessa e poco più. Ecco perché l'Inter ha cominciato a segnare poco, e i tre pareggi nelle ultime quattro partite lo stanno a confermare. Dzeko e Immobile a Roma sono praticamente sulla stessa lunghezza d'onda: il romanista, un solo centro all'Olimpico in campionato, ha segnato gli stessi gol di Kolarov e due meno di El Shaarawy; il laziale ha firmato 14 reti, ma solo 5 nelle ultime 20 giornate (due volte assente, però). Poche. Inzaghi, per sua fortuna, ha trovato Caicedo che gli sta dando una grossa mano, 7 gol nelle ultime 13 gare. A Milano, sponda rossonera, il polacco Piatek, 21 reti a referto, è finito addirittura in panchina: segno che non è in grande forma, perché il suo accantonamento non può avere matrici tecniche. Il Milan ha vinto solo una volta nelle ultime cinque partite: ultima rete pesante del polacco per il deludente pareggio casalingo contro l'Udinese, lo scorso 2 aprile. Meno problemi, lì davanti, li stanno avendo il Toro del ritrovato Belotti e, soprattutto, l'Atalanta che è arrivata a quota 68 reti complessive dopo il posticipo contro l'Udinese: miglior attacco del campionato con la Juventus. A guardare il calendario, nessuno scontro diretto in programma per Inter, Roma e Milan ma in tre (Atalanta, Roma e Torino) dovranno affrontare la Juventus, vera e propria bilancia Champions di questo ultimo scorcio di campionato. La Lazio, invece, dovrà vedersela sia con il Torino sia con l'Atalanta. Quattro su sei chiuderanno in casa: fari puntati già da adesso sull'Olimpico Grande Torino dove, domenica 26, si sfideranno Mazzarri e Inzaghi. Ed è facile ritenere che non sarà un match di poco conto, anche in chiave Europa League. Si salvi chi può.
Roma, Allegri su Conte
IL MESSAGGERO - TRANI - Come se non bastasse Conte, ecco anche l'emiro. Di questi tempi la Roma, sempre all'inseguimento del 4° posto, non si fa mancare niente. Così si distrae, anche piacevolmente, guardando oltre il cancello di Trigoria. Il quotidiano Le Parisien, dalla Francia, rilancia la notizia della trattativa tra la Qatar Sports Investiments e la proprietà Usa che porterebbe Nasser Al Khelaifi, attuale presidente del Psg, a prendersi pure il club giallorosso. James Pallotta, però, nega la negoziazione: «Non c'è niente di vero, è tutto falso».
SENZA COLLEGAMENTO - Il presidente della Roma, insomma, respinge di nuovo l'ipotesi della cessione della società giallorossa e indirettamente conferma che il possibile sbarco di Conte non è vincolato all'arrivo del fondo sovrano qatariota. L'allenatore, dunque, viaggia verso la Capitale per conto suo e non accanto all'emiro. Queste negoziazioni, anche se entrambe complesse, non sono del resto paragonabili e soprattutto hanno tempi diversi. Antonio, sempre nell'intervista del 18 aprile a Cattelan, ha chiarito che il prossimo 1° giugno ufficializzerà la sua nuova squadra. Quindi, siamo alla stretta finale. Non si potrebbe dire la stessa cosa per l'altra trattativa, sempre che sia reale: l'acquisto di un club non si definisce in poche settimane. E nemmeno pochi mesi. Anche perché c'è la questione stadio che Pallotta vuole ormai seguire fino in fondo e non certo uscire di scena senza sapere se ci sarà l'happy end.
NESSUNA FIRMA - «Sarò l'allenatore della Juve per il sesto anno». Allegri, nella conferenza stampa pre-derby, si autoconferma. La posizione del tecnico bianconero, sempre la stessa per la verità, fa lievitare l'entusiasmo della tifoseria giallorossa. Perché Conte, avendo chiesto 2 settimane alla Roma per dare la risposta definitiva, aspetta proprio la Juve. Ancora di più l'incontro tra Agnelli e Allegri che, fissato tra martedì e mercoledì scorsi, sarebbe slittato. Fino a quando non si vedranno, Conte rimane in attesa. Questione di ore, però. Al massimo di giorni e comunque prima di Roma-Juve di domenica 12 maggio. Di sicuro Antonio non si è impegnato con nessun club. Nemmeno con l'Inter che, nonostante lunedì abbia incontrato l'ex ct, ha ancora sotto contratto Spalletti e fatica a separarsi da lui (anzi, Ausilio sembra accontentarlo: a Londra ha visto Paratici per parlare della cessione di Icardi ai bianconeri). In sintesi: né Agnelli né Zhang possono prendere l'allenatore per la prossima stagione. Solo Pallotta è libero di fargli mettere subito nero su bianco e lo ha detto direttamente all'interessato. Ecco perché ogni secondo che passa regala ottimismo a chi segue la trattativa da Trigoria.
PISTA CREDIBILE - La Roma entra, dunque, nel vivo della corsa per Conte. Non da outsider, però. Basta sentire il parere di alcuni esperti di mercato che promuovono la strategia del club giallorosso. Davide Lippi, figlio di Marcello e agente Fifa, si sbilancia: « La mia sensazione è che, alla fine, andrà alla Roma». «Molto probabile, anche per il rapporto che c'è tra la famiglia Conte e Petrachi» avverte Giovanni Branchini, procuratore vicino ad Allegri. «Il progetto» recapitato da Fienga all'allenatore è valido. «Intrigante», ripetono gli amici di Antonio. E, come è noto, a prescindere dalla partecipazione alla nuova Champions.