Ranieri torna sul luogo dei ricordi: a Marassi l'esordio e anche l'addio
IL MESSAGGERO - CARINA - La Champions della Roma passa per Genova e il Genoa. Un binomio che ai tifosi giallorossi strappa un sorriso ripensando al colpo di testa di Pruzzo dell'8 maggio del 1983 e che invece a Ranieri evoca ricordi contrastanti. Positivi ripensando al 4novembre del 1973, quando proprio contro i rossoblù, Manlio Scopigno decise di farlo esordire in serie A a 22 anni. La gioia per il debutto venne però mitigata dalla sconfitta per 2-1. Trentottoanni dopo, sempre Genova, il Genoa e Marassi segnano invece l'epilogo della prima avventura in panchina del Ranieri allenatore che soltanto qualche mese prima aveva sfiorato un'impresa che non avrebbe avuto nulla da invidiare a quella poi riuscitagli nel 2016 con il Leicester. Una sconfitta per 4-3, dopo essere stato in vantaggio per 3-0 con le reti di Mexes, Burdisso e Totti fino al 52', che alzò polveroni, mille dubbi e sospetti, ai quali l'allenatore - dopo 4 sconfitte consecutive, Champions compresa - replicò con la solita classe che lo contraddistingue, rassegnando le dimissioni e lasciando sul piatto 800mila euro (ma esigendo che i suoi 4 collaboratori venissero pagati sino al termine della stagione). All'epoca uno dei primi a difenderlo, fu l'avversario che ritroverà domenica pomeriggio. Sì proprio Cesare Prandelli, all'epoca ct. Un anno e mezzo prima, si erano contesi la panchina della nazionale azzurra. I precedenti in A tra i due sono 7: 4 vittorie per Ranieri, 2 pareggi e una per Prandelli che riuscì nell'impresa di vincere a Torino, quando il tecnico di San Saba allenava la Juventus (3-2 con la rovesciata al 93' di Osvaldo il 2 marzo 2008).
DZEKO RECUPERA - Il centravanti della Roma di oggi si chiama invece Dzeko. Anche ieri il bosniaco s'è allenato a parte per un problema alla caviglia riportato durante l'allenamento di martedì. Da Trigoria trapela fiducia sul suo recupero a tal punto che già nella seduta odierna l'attaccante dovrebbe tornare ad allenarsi con il gruppo.
Giallo d’Arabia. Dalla Francia: Qatar sulla Roma ma Pallotta smentisce ancora
LEGGO - BALZANI - Il sogno arabo continua nonostante le smentite. Dietro la clamorosa offerta per Conte (9,5 milioni a stagione) potrebbe esserci, infatti, una svolta a livello societario per la Roma del futuro. Che risponde a un nome ben preciso: l'emiro Al Khelafi. Ovvero il proprietario del Psg, ma soprattutto il presidente del fondo sovrano Qatar Investment Authority. Dopo le prime voci circolate in Italia tramite importanti media finanziari e confermate da l'Equipe, ieri è arrivato il forte rilancio del quotidiano francese Le Parisiene. Secondo il primo giornale di Parigi il fondo che fa capo ad Al Khelafi è fortemente interessato all'acquisto della Roma. Il motivo sarebbe la mancanza di successi internazionali con il Psg e le lamentele dei tifosi che avrebbero innervosito il proprietario dopo gli enormi sforzi finanziari degli ultimi anni tra cui un mucchio di tasse (si parla di un miliardo di euro dal 2011 ad oggi). Così l'idea sarebbe quella di riversare parte dei fondi su un nuovo progetto: la Roma. A confermarlo è anche Nabil Ennasri, direttore de L'Observatoire du Qatar: L'interesse del QSI va letto come una voglia di sensibilizzazione del Paese attraverso lo sport. Il Psg, quindi, non sarà più l'unica società che farà capo al fondo. Insomma, secondo Ennasri la trattativa sarebbe in fase avanzatissima. Non secondo Pallotta chiamato a smentire di nuovo tramite media americani la notizia. Di fatto però non è arrivato alcun comunicato ufficiale da parte del club giallorosso nonostante sia quotato in Borsa. Qualcosa di vero quindi potrebbe esserci. Il main sponsor della Roma d'altronde è la Qatar Airways e proprio un mese fa Totti e il vice presidente Baldissoni erano a Doha seguiti qualche ora dopo da Virginia Raggi. L'emiro non sarebbe, infatti, interessato solo alla Roma ma pure ad alcune opere cittadine proprio come accaduto a Parigi. Sogni da mille e una notte che potrebbero aver ammaliato Conte conteso nelle ultime ore anche dall'Inter. L'ex ct ha ascoltato più volte la proposta della Roma e ne sarebbe rimasto affascinato. Il suo ex allenatore Lippi ha avvisato: Non sceglierà per il blasone del club, ma per il suo progetto. Un altro indizio da non sottovalutare. Si avvicina, infine, Petrachi per il quale però la Roma potrebbe pagare un piccolo indennizzo al Torino.
Povero Schick: anche il suo agente lo critica
LEGGO - BALZANI - L’Endgame si avvicina. Domenica la Roma vivrà una delle giornate più difficili nella corsa alla Champions con Atalanta e Milan. La sfida al Genoa in lotta per la salvezza è, infatti, lo scoglio più ostico delle ultime 4 giornate e può rappresentare un’occasione di rivincita per Ranieri che rassegnò le dimissioni nel 2011 proprio dopo una sconfitta a Marassi. Il tecnico non potrà contare ancora su De Rossi e dovrà probabilmente fare a meno anche di Kluivert. Ieri l’olandese ha svolto individuale e difficilmente verrà rischiato dal primo minuto.
Buone notizie, invece, da Dzeko che non si è allenato per la contusione alla caviglia ma che non sembra in dubbio. In caso di assenza è pronto Schick che ieri ha ricevuto una bacchettata dal suo agente: «Resta qui, ma la smetta di lamentarsi per le panchine. Lavori di più».
Mancini a Zaniolo: “Resta a Roma”
Tanti sono gli estimatori di Zaniolo in questa stagione, in primis Totti e Mancini. L'ex capitano della Roma, oggi dirigente, ha l'occasione di parlare col talento giallorosso ogni giorno a Trigoria. Mancini invece, nonostante lo conosca bene avendolo convocato prima dell'esordio in Serie A, l'ha convocato per lo stage di Coverciano per poterci parlare a quattr'occhi. Il CT azzurro conosce bene le potenzialità di Zaniolo, ma ha voluto scavare nel profondo di un ragazzo giovane che dall'oggi al domani si è ritrovato alla ribalta dei media. Nella chiacchierata, come riferisce La Gazzetta dello Sport, ne è emerso un ragazzo maturo e deciso; anche se un pò spaesato. Mancini gli avrebbe consigliato di procedere a piccoli passi, giocare con continuità, pensare a crescere per prepararsi meglio sia nel futuro della carriera che nel prossimo Europeo. Un consiglio, un invito nascosto tra le righe di rimanere alla Roma senza pensare al mercato.
Mancini ha parlato di Zaniolo anche pubblicamente al termine dello stage della nazionale: "È normale che adesso Nicolò stia attraversando un periodo di calo fisico, ma rimane un ragazzo di grande prospettiva, esattamente come lo sono Kean e Tonali. Per me la posizione in cui può rendere meglio è la mezzala, anche perché ha tutto, fisico, fantasia e tiro".
Dzeko pronto. L’agente di Schick: “Rimane qui”
Edin Dzeko sta facendo di tutto per essere pronto per la sfida di domenica contro il Genoa. L'attaccante bosniaco, che vuole aiutare la squadra nella corsa alla Champions League, si è continuato ad allenare individualemente a scopo precauzionale. Il problema alla caviglia è ormai alle spalle e domenica a Marassi, come riferisce La Gazzetta dello Sport, al 90% sarà lui a scendere in campo. Non Patrick Schick, che potrebbe però subentrare a partita in corso.
Ed è proprio di Schick che ieri ha parlato il suo agente, un pò rassicurando circa il suo futuro ed un pò consigliandogli di lavorare senza pensare ad altro: "A Roma sono cambiati direttore sportivo ed allenatore, ma non è cambiato niente per noi. Non vogliamo andare via, la prossima stagione sarà decisiva, un esame. Patrik è concentrato sugli obiettivi vuole sfondare. È resiliente, ha personalità, ma ha bisogno di essere più aggressivo".
Dzeko, allarme rientrato. Kluivert out
Edin Dzeko ha recuperato e contro il Genoa ci sarà. Anche De Rossi sta provando di tutto per essere in campo con i compagni, ma nel migliore dei casi lo si potrà vedere solo in panchina. E' costretto al forfait, come riferisce Il Corriere della Sera, Kluivert; che non ce la fa e non sarà della partita.
In questo caso sulla mediana agiranno Cristante e Nzonzi, con Pellegrini trequartista. Ballottaggio sulla fascia offensiva destra tra Under ed El Shaarawy.
Pallotta smentisce sul fondo Qatar però i tifosi sognano l’emiro e Conte
Non si spengono le voci sul fondo del Qatar interessato all'acquisto della Roma; e prontissime sono arrivate le parole di Pallotta che smentisce tutto.
Ma i tifosi, come riferisce Il Corriere della Sera, sono stuzzicati dall'idea; attratti anche dalla richezza del patron del PSG. Ricchezza che potrebbe attrarre anche Conte, il cui arrivo per molti è da considerarsi legati alla trattativa con il fondo del Qatar.
Con Conte potrebbe lavorare il DS Petrachi, oggi al Torino con cui ha ancora un anno di contratto in essere. In questo caso si dovrebbe trovare un'intesa tra la Roma e la società granata.
Genoa per lui. Una ferita ancora aperta: pesante k.o. e dimissioni. Ranieri cerca la rivincita
Genoa e Marassi portano alla mente dei brutti ricordi per Ranieri, che proprio dopo una partita in casa dei rossoblu diede le dimissioni dalla Roma che tanto ama. Dimissioni dovute ad un brutto 4-3, maturato dopo un vantaggio di 3-0 fino al 50' (era il 20 febbraio 2011). Ma sabato c'è di nuovo il Genoa che, come riferisce La Gazzetta dello Sport, potrebbe far sorride Ranieri e fargli avere la propria rivincita. Una rivincita dal sapore di Champions League, che potrà far dimenticare per un'instante quel 20 febbraio e dare nuova linfa per il futuro.
Pallotta smentisce: “Trattativa con il Qatar? È tutto falso”
IL TEMPO - BIAFORA - “È una notizia falsa, non c’è niente di vero e non ho idea del perché se ne parli”. James Pallotta, presidente della Roma, ha smentito seccamente le notizie apparse in Francia su un possibile interesse del Qatar Sports Investments ad acquistare le quote di maggioranza del club capitolino. Nell’articolo del quotidiano “Le Parisien”, arrivato a distanza di qualche giorno da altre indiscrezioni di stampa, si fa riferimento a “negoziati in corso” per un passaggio della proprietà dal gruppo americano guidato dal magnate di Boston al fondo dello stato della penisola araba, che già controlla il Paris Saint-Germain e starebbe pensando ad un nuovo investimento. La realtà dice che nessuno ha mai contattato la presidenza per rilevare la società giallorossa e che soprattutto quest’ultima non è in vendita. In attesa dello stadio Pallotta è ben saldo al comando.
Zaniolo vuole convincere Ranieri
IL TEMPO - BIAFORA - Due giorni per convincere Ranieri a schierarlo titolare. Dopo la panchina con l’Inter e il turno di squalifica scontato contro il Cagliari, Zaniolo ha voglia di ritornare ad indossare la maglia della Roma dal primo minuto nella sfida con il Genoa. Il classe 1999 è in ballottaggio con Under per occupare la fascia destra d’attacco nel 4-2-3-1, ormai modulo di riferimento del tecnico di San Saba, che non lo vede nella posizione di trequartista. Al momento le quotazioni del turco sembrano più alte rispetto a quelle del centrocampista di Massa, elogiato da Mancini dopo lo stage in Nazionale: “È normale che Nicoló adesso stia attraversando un periodo di calo fisico - le sue parole a Radio24 -, ma rimane un ragazzo di grande prospettiva come Kean e Tonali. Per me la posizione in cui puó rendere meglio è la mezzala, anche perché ha tutto, fisico, fantasia e tiro”.
Zaniolo, il cui rinnovo sarà discusso a fine stagione con la società, sta probabilmente faticando ad interpretare al meglio il ruolo d’esterno, dove è richiesta una certa applicazione tattica, soprattutto nei ripiegamenti difensivi quando sale il terzino avversario. Il numero 22, con il massimo impegno e una grande dedizione all’allenamento, sta cercando di far cambiare idea all’allenatore, orfano dell’infortunato Kluivert. Oltre al duello Zaniolo-Under c’è da sciogliere il dubbio tra Pastore e Pellegrini, visto che Cristante tornerà in mediana accanto a Nzonzi. L’argentino si sente pronto per giocare nuovamente dall’inizio e vuole regalare pennellate di fantasia ai tifosi giallorossi che saranno presenti a Marassi. Pellegrini è peró uno dei calciatori preferiti da Ranieri per la sua abilità a farsi trovare tra le linee e per la capacità di interpretare il ruolo di mezzala in caso di passaggio al 4-3-3, partendo quindi davanti al Flaco nella griglia delle scelte.
Sospiro di sollievo per quanto riguarda la caviglia di Dzeko: il bosniaco ha rimediato una lieve distorsione martedì e, dopo due giorni di lavoro a parte, oggi tornerà in gruppo, pronto a guidare ancora una volta l’attacco. Si prospetta quindi una nuova panchina per Schick, che secondo il suo agente nel mercato estivo non si muoverà: “Ero a Roma la scorsa settimana, nulla è cambiato per noi. La prossima stagione sarà decisiva, non gli consiglierei di cambiare squadra”. Da valutare tra la seduta di oggi e la rifinitura le condizioni di De Rossi e Santon: non è escluso che vengano convocati, c’è peró la necessità di aspettare domani per capire se i loro noni saranno nella lista dei disponibili. In casa Genoa sono recuperati Veloso e Sanabria, mentre Sturaro ha terminato la stagione. I rossoblu sono alla ricerca degli ultimi punti salvezza, ma la Roma non vuole e non puó sbagliare alcun colpo per qualificarsi in Champions.
Silvestri: "E' la lezione di capitan Totti. Cresci solo quando cambi"
Daniele Silvestri, cantante romano e tifoso della Roma, ha rilasciato un'intervista per La Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato anche della compagine giallorossa:
“La vita splendida del capitano” racconta l’addio al calcio di Francesco Totti: nelle svolte, l’uomo comune fatica come il campione?
"Mi spaventa l’eccesso di epica, preferisco l’ironia ma Totti che si ritira, in un’atmosfera da cartoon Disney di quelli belli, è come tutti noi quando capiamo che la vita, a volte, ci impone di cambiare. Basta solo diventare genitori. La Roma di oggi? Mi sembra già miracoloso che Ranieri, in poche partite, ci abbia restituito qualcosa che somiglia a una squadra".
Criscito e Florenzi. I capitani-bandiera al duello delle fasce
Domenica a Marassi andrà di scena il match tra Genoa e Roma, un match che vedrà contrapporsi anche due bandiere del nostro calcio. Genoa-Roma, come riferisce Il Secolo XIX, sarà anche una sfida tra fasce di gioco e fasce da capitano. Sarà la sfida tra i terzini Alessandro Florenzi e Domenico Criscito, che avranno al braccio le fasce da capitano delle rispettive squadre. Due giocatori, due capitani, due bandiere ancora esistenti in un calcio in cui le bandiere sono quasi del tutto ammainate.