Conferenza Stampa Mourinho: "Oggi nel calcio non esiste coerenza arbitrale"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Genoa:

Mourinho, rispettiamo la sua volontà di non voler parlare dell'episodio. Ma un commento sulla coerenza rbitrale di Abisso?
"Oggi non esiste coerenza arbitrale. Situazioni simili hanno valutazioni diverse, è difficile trovare coerenza. Il calcio si sta trasformando in un altro sport. Quindi se non sbagliano gli arbitri, sbaglia la gente a pensare non sia fallo. Se invece sbaglia l'arbitro è un deja-vu, successo altre volte in stagione. Mai un errore a nostro favore".

Ha anche detto che la Roma è piccola. Come si può cambuare questa cosa?
"Non lo so, davvero non lo so".

Oggi ha giocato con cinque difensori. Come mai?
"Non è la mia idea tattica ma mi devo adattare. Abbiamo pensato, visto l'avversario, di avere due giocatori larghi per sfruttare l'ampiezza. Poi con El Shaarawy abbiamo cambiato e trovato più soluzioni ma abbiamo sbagliato o il cross o la conclusione. Ma abbiamo creato tanto".

Al di là dell'episodio e che la Roma sia piccola, ha detto qualcosa a Zaniolo dopo la reazione e l'espulsione?
"Ho parlato anche con l'arbitro perchè per me ha sbgaliato lui. Piccoli? Se pensi che Zaniolo giochi nell'Inter o nella Juve prende il giallo ogni volta che apre bocca? Sette gialli e due rossi, Zaniolo. Ho parlato con Abisso e mi ha detto che Zaniolo per tre volte gli ha detto "che c.... hai fischiato?" e lui ha dato il rosso. Ho detto ad Abisso che se fosse io l'arbitro capirei la frustazione, darei giallo e direi che ho fischiato  il giallo e finisce li. Ha dato il rosso per dare un esempio? Pensi che Lautaro a San Siro o Chiellini lo prendano? Ecco perchè siamo piccoli. Magari non ha sbagliato Abisso, o ha sbagliato lui o hanno sbagliato i dottori che decidono dal VAR. Non ho nulla contro Abisso, che per me ha arbitrato bene. Ma ci vuole anche maturità e sensibilità in un arbitro per capire le situazioni che sono diverse tra il minuto cinque ed il novantesimo. Ma ora siamo qui, con Zaniolo squalificato non sappiamo se una giornata o più. Non penso prenderà altre giornate di squalifica per lo sfogo finale, perchè non ha fatto niente. Poi decideranno i dottori del calcio per quanto dovrà essere squalificato".


Roma vs Genoa 0-0 | Tra la Roma e la vittoria c'è un Abisso

ROMA (3-4-1-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Oliveira, Maitland-Niles; Mkhitaryan; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Boer, Fuzato, Kumbulla, Vina, Veretout, Diawara, Darboe, Bove, Perez, El Shaarawy, Shomurodov, Felix.
Allenatore: José Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Pellegrini.
Squalificati: -.
Diffidati: -.

GENOA (4-2-3-1): Sirigu; Hefti, Bani, Vanheusden, Vasquez; Sturaro, Badelj; Ekuban, Portanova, Yeboah; Destro.
A disposizione: Semper, Masiello, Amiri, Piccoli, Melegoni, Gudmundsson, Calafiori, Frendrup, Maksimovic, Ostigard, Kallon, Galdames.
Allenatore: Alexander Blessin.
Indisponibili: Criscito, Rovella.
Squalificati: Cambiaso.
Diffidati: -.

Arbitro: Abisso.
Assistenti: Valeriani e Capaldo.
Quarto Ufficiale: Miele.
Var: Nasca.
Avar: Alassio.


Conferenza Stampa Mourinho: "Faremo di tutto per vincere. Pellegrini non convocato"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Genoa:

Come si prepara una partita contro una squadra indecifrabile e quali sono le condizioni di Pellegrini?
"Lorenzo non è convocato, non è ancora pronto per giocare. Il Genoa è una squadra difficile da affrontare, hanno cambiato allenatore e più di metà rosa. Hanno tante opzioni ed è difficile capire se la partita contro l'Udinese può essere una base o se i giocatori che hanno preso possono essere subito titolari. Per noi la cosa più importante è che giochiamo in casa ed i nostri tifosi torneranno. Sarebbe molto importante vincere la terza partita consecutiva. Dobbiamo concentrarci su questo. Ovviamente abbiamo studiato la partita del Genoa contro l'Udinese ma è difficile capire se quella è la base loro. Pensiamo a noi e ai tifosi che tornano, faremo di tutto per vincere".

Ho sempre avuto l'impressione che Zaniolo fosse centrale nel suo progetto e lo è sempre stato con questa nuova proprietà, soprattutto nei fatti. Ho l'impressione che siano state gonfiate le parole di Pinto sulla vicenda.
"Le parole di Pinto sono state assolutamente normali. Per un direttore sportivo onesto, diretto, che non nasconde e non vende fumo è difficile dire sarà qui al 100% nella prossima stagione. Probabilmente neanche il giocatore sarebbe contento perché si vuole sentire libero. Bisogna essere maturi e questa è una parola chiave anche nel progetto della Roma, ma è una parola importante anche per voi. Penso che il nostro progetto, i nostri modi di comunicare siano maturi ed il fatto che i nostri tifosi credono in noi e ci appoggiano dimostra maturità. La risposta del direttore è stata isolata dal contesto e voi avete bisogno di maturità e di non trasformare una frase onesta in qualcosa per finire in prima pagina. Voglio anche dire che sono contento del mercato che abbiamo fatto. Se mi fai la domanda se preferisco il mercato di altre squadre ovviamente dico di sì. Sono stato nel mercato del Chelsea, dell'Inter e del Real Madrid, ma per il nostro profilo di mercato sono felice, perché oggi siamo più forti dello scorso 31 dicembre. Abbiamo perso quattro giocatori che non hanno giocato tanti minuti con noi e abbiamo preso due giocatori che in un paio di settimane hanno giocato più di quei quattro. Il nostro obiettivo è sempre migliorare. Tornando a Zaniolo, se il mio obiettivo è quello di migliorare sempre, ovviamente i calciatori importanti devono restare sempre con noi. E lui come minimo sarà un nostro giocatore fino al 2024".

C'è il rischio di pensare già all'Inter?
"No, per niente. Nessuno ha parlato dell'Inter, non ci abbiamo perso neanche un minuto, neanche gli analisti. La partita domani finisce alle 17 e alle 19/20 io e i miei analisti saremo qui ad analizzare l'Inter, ma non abbiamo pensato neanche un minuto all'Inter. Siamo concentrati solamente sul Genoa, la gara di domani è troppo importante per noi".

Viña riposerà dopo gli impegni con la sua Nazionale?
"Non ha giocato in Nazionale stavolta, prima arrivava sempre con 120 minuti sulle gambe, infortunato o avendo giocato tre partite. È tornato felice perché la sua Nazionale ha vinto ed è praticamente qualificata per il Mondiale. È tornato qui in un bel momento. Oggi siamo una squadra più equilibrata, abbiamo più opzioni, abbiamo fatto il mercato con questa intenzione, senza il potere di altri e di poter fare quello che uno sogna. Oggi abbiamo Karsdorp e Maitland-Niles a destra e Vina e Maitland-Niles a sinistra, abbiamo più opzioni. Con tante partite avranno spazi tutti".

Pellegrini recupererà per l'Inter? È possibile giocare con Pellegrini,Mkhitaryan e Oliveira?
"A Milano abbiamo giocato contro il Milan con Lorenzo, Mkhitaryan e Veretout, quindi si è possibile. Anzi, Sergio è più posizionale di Veretout, Jordan è più di movimento. Non abbiamo un regista puro, però abbiamo diverse opzioni. Quando pensiamo al futuro ovviamente abbiamo bisogno di un giocatore diverso, di un regista puro. Bove sta crescendo tanto e sono contentissimo perché è un ragazzo con qualità e maturità, non è un ragazzino. Stiamo bene a centrocampo, la rosa è più equilibrata. Possiamo giocare con quei tre a centrocampo e con i tre difensori".

Anche con il 3-5-2 si può fare?
"Quando la squadra lavora insieme e con lo stesso allenatore, la squadra cresce e capisce meglio il sistema. Nel calcio di oggi una squadra deve essere pronta a giocare in modi diversi, con piccole differenze. Possiamo giocare a quattro o a tre. Per martedì, è possibile la presenza di Lorenzo. Ieri ha fatto allenamento parziale, oggi seduta intera con il gruppo. Domani deve riposare perché ha lavorato tanto per recuperare".

Alla sua Roma serve di più tornare in Champions o vincere una coppa? Sull'allenamento e la ripresa con il drone, quanto crede nei nuovi sistemi?
"Il modo più facile per vincere è avere i giocatori più bravi. Ovviamente credo nei metodi di allenamento, se no non sarei allenatore, altrimenti farei il direttore o il presidente. Dividere il campo è più facile per lavorare e per controllare i lavori. Il lavoro settoriale lo faccio io ma penso che lo fanno tutti. Se vai su Instagram trovi il lavoro di tutti gli allenatori, tutti facciamo il copy-past. Questa è la generazione del copy-past. È difficile da dire, ma finché sarà possibile, proveremo a raggiungere entrambi questi obiettivi. Vogliamo dare tutto in ogni competizione e continuare a lottare per arrivare quarti. Andare in Champions sarebbe importante economicamente e anche come prestigio, ma vincere una competizione è come un virus positivo. Cambia il tuo modo di essere, di pensare, di gestire le emozioni e definire i tuoi progetti. Vincere è una cosa fondamentale, sarebbe molto importante riuscirci. Vediamo cosa succederà. L'obiettivo numero uno adesso è vincere col Genoa".

Rispetto agli obiettivi che lei si è posto, quanto è importante per costruire un'impronta vincente questo periodo?
"È importante perché quando finirà questo periodo la stagione sarà finita. La classifica sarà quella, avremo vinto o no un titolo. Quindi, da questo momento tutte le partite sono fondamentali. Ogni partita e ogni dettaglio sono importanti. Io e i giocatori dobbiamo concentrarci solo sulle competizioni. Adesso siamo noi, 22 giocatori più i 3 portieri più Spinazzola. Vedremo se sarà possibile avere Leonardo a disposizione entro fine stagione".


Conferenza Stampa Tiago Pinto: "Vogliamo rendere la Roma vincente, al di là di chi compriamo o vendiamo "

Tiago Pinto, GM della Roma, è intervenuto in conferenza stampa per parlare del mercato appena concluso:

Titolo al mercato? Retroscena? Quale l'offerta più alta arrivata?
"Mi fa piacere fare questa conferenza, è un'opportunità per chiarire tutto. Ho imparato che non devo più dare un voto al mio mercato perchè vengo frainteso. Per il titolo al mercato è lo stesso. Sulle offerte ci sono cose che preferisco non dire. Il calcio è molto dinamico ma è sempre la stessa cosa. I giocatori che rendono di più hanno offerte maggiori. La cosa importante è che nelle ultime finestre siamo sempre riusciti a tenere i migliori, preferisco non parlare di numeri. Il mercato è sempre pieno di retroscena, magari in futuro ne parlerò. Ma ho sempre un po'di timore a parlare del dietro le quinte. Qui tutti vivono il mercato intensamente, con passione, questo mi colpisce. Cerco di essere metodico, magari un giorno racconterò qualcosa".

Il rinnovo di Zaniolo? Sarà uno dei primi con cui intavolare un incontro?
"Ricordo che una settimana dopo la fine del mercato estivo la conversazione era la stessa, c'erano giocatori che dovevano rinnovare. Questo è il momento del collettivo, di concentrarci sui risultatati della squadra e di aiutare la squadra e il mister a portare a casa gli obiettivi. Non è il momento di parlare del mercato estivo, dei rinnovi. E' chiaro che il collettivo è fatto dai singoli, ma ora dobbiamo pensare a dare tutto come squadra, come famiglia, per ottenere il meglio da questa stagione".

Volevo chiedere il voto al mercato ma è stato chiaro. Il mercato ha accorciato il gap con la zona Champions?
"Sul voto fai tu. L'obiettivo di ogni sessione è quello di rendere la squadra più forte. Abbiamo portato a casa due giocatori che migliorano la squadra. Il mercato di gennaio è particolare, bisogna capire cosa manca e vedere se si è capaci di portare a casa giocatori pronti da subito. Abbiamo fatto un lavoro molto interessante con il mister e con lo scouting per capire le mancanze e i ruoli da rinforzare. Abbiamo fatto un lavoro veloce e per fortuna i ragazzi hanno migliorato la squadra da subito, come ha detto anche il mister".

C'è voglia di riscattare a giugno i due acquisti?
"Come detto c'è molto tempo per pensare a rinnovi e calciomercato estivo".

Come pensa di risolvere il problema della liquidità?
"Una delle cose più belle di questo progetto è il modo allineato in cui lavoriamo. Il nostro allenatore è un direttore d'orchestra, a cui ci affidiamo. Il nostro lavoro è unire la parte finanziaria, strategica e calcistica. Non ho paura del futuro, stiamo facendo il lavoro giusto per rendere la Roma più forte anche economicamente. Nei prossimi 3 mesi con la proprietà e Mourinho faremo quello che abbiamo già fatto, stabilire un piano per essere più forti a settembre".

Si manterrà la linea di non cedere i migliori?
"Domanda interessante, riflette quello che è il calcio. Bisogna fare scelte per migliorare, al di là di chi si vende. Vogliamo rendere la Roma una squadra vincente, la prossima finestra di mercato sarà in questa ottica, al di là di chi compriamo o vendiamo".

Voto più alto per il mercato in entrata o in uscita?
"Non posso. In entrata è come ho detto. Siamo stati veloci e pratici a capire cosa dovevamo prendere e a che condizioni, e abbiamo fatto tutto velocemente. Gli obiettivi sono stati centrati. Uscite: se i giocatori non giocano gli obiettivi per l'uscita sono 3. Rendere la squadra più compatta, trovare un percorso giusto per chi va via, e avere un guadagno economico. Abbiamo fatto alcune uscite, altre non sono arrivate: sono genericamente soddisfatto".

Diawara ha bloccato il mercato? Chi è stato il centrocampista più vicino?
"Diawara non ha bloccato nulla. E' successo che il calcio a volte è come il matrimonio, le cose si fanno se tutte le parti lo vogliono. Non è vero che il terzo acquisto non è avvenuto perché Diawara non è partito. Chiedo scusa perché ci sono cose che non capisco: noi al 12 gennaio abbiamo portato Oliveira. Poi tutti abbiamo detto che il mercato era chiuso. Io, il mister e nessun altro può dire che è chiuso al 100% perché può succedere qualsiasi cosa. Ma era sostanzialmente chiuso. Poi qualcuno di voi ha iniziato a fare nomi: addirittura Joao Moutinho che era uno scherzo sui social diventato notizia. Vi lamentate che noi da dentro non parliamo. Tutti i nomi fatti non hanno avuto riscontri su una trattativa. I nomi fatti sono stati tutti bugie, anche Kamara. Un giorno posso anche spiegare il dossier Kamara, non ora. In futuro capirete meglio. Non voglio essere arrogante, voglio condividere i miei pensieri. Tutti i ragazzi di cui si è parlato non hanno mai avuto trattative con noi. Poi qualcuno dice che questi sono obiettivi sfumati. Anche se abbiamo smentito categoricamente. Su questo non posso farci nulla".

Anche Zakaria una bugia? Perchè non è andato in porto?
"No, per lui è diverso. Questo dimostra la mia sincerità. Quando tratti un calciatore tante cose possono andare storte. Non voglio commentare il caso specifico, ma in passato avevo detto che lo seguivamo. Magari il direttore sportivo è scarso, ma lo scouting lavora bene".

Siete preoccupati di perdere Abraham per il diritto di riacquisto?
"No, il diritto scatta nel 2023, ma non sono preoccupato. Sta giocando bene, e come ha detto il mister può fare anche meglio. Per essere il suo primo anno in Italia sta facendo bene, ma non mi preoccupa il diritto di riacquisto del Chelsea".

La Juventus si è rinforzata più della Roma? Vi affidate all'algoritmo per cercare i giocatori?
"Devo concentrarmi su quello che facciamo qui, non su quello che fanno gli altri. Non giochiamo da soli, certo, dobbiamo stare attenti agli altri, ma io non perdo tempo a guardare quello che fanno gli altri. Sull'algoritmo: ora ho più fiducia in voi e spero voi in me. Non capisco dove sia nata la storia dell'algoritmo. Nel calcio c'è il rischio grande di prendere un giocatore sbagliato. Spendere e non avere indietro la performance. Cerchiamo informazioni su tante cose, per ridurre il rischio al minimo. Ma mai abbiamo preso un giocatore per l'algoritmo. Per prendere El Shaarawy non servono algoritmi, così come Rui Patricio. Reynolds? Magari è una scelta sbagliata di un direttore sportivo sbagliato, ma non l'algoritmo. Noi dobbiamo avere il maggior numero di informazioni possibile per fare la scelta giusta. L'algoritmo non ti dice prendi questo o quello, ma non possiamo dimenticare che i dati sono importanti, anche per il lavoro di Mourinho. Match analysis, gps e così via. Non si può prendere un giocatore solo perché l'ha detto l'algoritmo. Quando le cose vanno bene o male, la responsabilità è mia, non dell'algoritmo".

La Juve si è quasi ripagata Vlahovic con le cessioni, nel calcio servono i rapporti. In questo senso come è messa la Roma? Trova le porte aperte sul mercato? E' più difficile alla Roma rispetto al Benfica?
"E' diverso. All'esempio che hai fatto posso rispondere con esempi diversi. Quando sono arrivato qui Pau Lopez era in panchina, magari aveva un valore di mercato di 0. Ha giocato, ha recuperato poi si è infortunato. Io ho bussato alla porta del Marsiglia e 6 mesi dopo uno che faceva panchina a Mirante ha portato 12 milioni di euro. Under? Caso simile. Possiamo parlare di giocatori che alla Roma non giocavano e ora giocano. Il denaro viene dopo. Non capisco cosa intendi per rapporti. Io parlo con tutti i club, quelli che conosco e quelli che non conosco. Sono anche conosciuto per privilegiare il rapporto con i club rispetto a quello con gli agenti. E comunque la Roma è importante. Se qualcuno non apre la porta a Pinto di sicuro la apre alla Roma".

Può garantire che Zaniolo sarà alla Roma il prossimo anno?
"Non posso io, come nessuno".

Come mai non è arrivato un regista tra la sessione estiva e quella invernale? E' un obiettivo?
"Se non sbaglio Mourinho aveva detto che riteneva il mercato non chiuso, ma che non si aspettava più nessuno. L'estate è lontana. Quando finisce il mercato per noi comincia un'altra stagione. Questo è il momento del campo, in cui dobbiamo concentrarci su cosa fare per migliorare. Abbiamo portato musicisti all'orchestra, ora dobbiamo migliorare l'intesa tra di loro per regalare ai tifosi la sinfonia che meritano. Nei prossimi mesi capiremo con Mourinho e la proprietà dove lavorare per fare la Roma più forte".

Si aspettava un mercato di gennaio genericamente così ricco? Come se lo spiega in questo momento di crisi?
"Credo che è vero che ci siano state trattative con molto denaro, ma sono state circoscritte. Al di là del tema economico c'è sempre quello sportivo. I club quando hanno problemi devono reagire, e magari questo provoca i movimenti di denaro. Dopo il Covid aspettiamo che il mercato si rigeneri, si risollevi. Non posso dirti che questo o quel trasferimento mi abbia sorpreso, ci sono sempre sorprese. Sapevo che qualcosa si sarebbe mosso, ma nelle prossime finestre il mercato tornerà ad essere più simile a quello degli anni passati. Non credo però che tornerà mai uguale al passato, ora c'è molto più equilibrio nella gestione economica del calcio".


Mourinho: "Grande risultato, ma complimenti all'Empoli"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato a Dazn al termine del match vinto contro l'Empoli:

Raccontavamo le sue esultanze dopo il terzo ed il quarto gol, più sentite dei primi due. Si aspetta una Roma che potesse controllare meglio?
"Sì, ma è un grande risultato. Non è facile vincere ad Empoli, 4-2 è un grande risultato per noi. Prima della partita sappiamo del pareggio tra Lazio e Atalanta e del pari della Fiorentina. Quindi era molto importante per noi vincere e lo abbiamo fatto. Per voi è fantastico il secondo tempo: col 5-0 la gente spegne la tv, così l'audience è rimasta alta. Complimenti ai miei, ma anche all'Empoli che nel secondo tempo, dopo un 4-0, era vivo e ci credeva".

Da sottolineare la mossa di Mkhitaryan su Ricci: con questa mossa la Roma ha vinto la partita. Da lì sono partite belle giocate.
"Sì, è una zona del campo che conosci bene. Abbiamo analizzato bene Ricci, Mkhitaryan ha fatto bene. Nel secondo tempo abbiamo abbassato l'intensità della pressione e Mkhitaryan ha sentito che anche gli attaccanti abbassano la pressione. Loro hanno fatto molto bene e solo quando noi abbiamo cambiato con Sergio e Veretout a chiudere gli spazi interni abbiamo controllato meglio. Ma l'inzio del secondo tempo fino al 4-2 abbiamo sentito qualche difficoltà. Ma non mi piace parlare in queste situazioni dei nostri problemi, ma delle qualità dell'avversario".

Sergio Oliveira?
"È diverso dagli altri, ma non è il regista come lo definite in italiano. Non è questo, lo sapevo perfettamente perché il calcio portoghese entra in casa mia ogni giorno. Sapevo cher dava differenza dal punto di vista fisico, delle decisioni, senza essere un fenomeno tecnicamente ma difficilmente prende una decisione sbagliata. Poi ha personalità, sa gestire i tempi e prendere falli. Non dico che abbia un'esperienza diversa ma quando giochi in un club che lotta per vincere il campionato assumi un altro atteggiamento e un'altra mentalità di cui noi abbiamo bisogno".

Perché siete arrivati tardi in campo nel secondo tempo?
"Non ricordo se fosse contro Cagliari e Lecce, è successo che il nostro avversario era arrivato tardi ed è una cosa che non mi piace. C'è un orario, devi entrare in campo nel momento giusto. È stata colpa mia, ho perso tempo ad analizzare la partita con il mio match analyst. Non mi piace e mi sono scusato con l'Empoli e con il quarto uomo".

Non ha freddo?
"No, ho una giacca di qualità e poi l'adrenalina. Adesso dormirò sul treno (ride, ndr)".


Abraham: "Nella ripresa eravamo rilassati. Dobbiamo farne tesoro per le prossime volte"

Tammy Abraham, attaccante della Roma, ha parlato a Dazn al termine del match vinto contro l'Empoli:

Doppietta per te oggi, la volevi davvero.
"Mi hanno preso per segnare e aiutare la squadra con gol e assist. Per fortuna io e la squadra nell'ultimo periodo siamo stati proficui, dobbiamo continuare così".

Mancini ti ha detto qualcosa?
"L'importante era fare gol, avevo visto che la palla aveva superato la linea ma non volevo rovinare i suoi festeggiamenti".

Cos'è successo nel secondo tempo dopo il primo tempo perfetto?
"Nella ripresa siamo scesi in campo con l'atteggiamento sbagliato, può capitare quando sei avanti 4-0, siamo scesi in campo rilassati. Loro sono una buona squadra, peccato perché il mister ci aveva avvisato e purtroppo è successo. Dobbiamo fare tesoro di questa esperienza, perché la prossima volta potrebbe finire 4-4".


Empoli vs Roma 2-4 | Partite dalle due facce, ma la Roma porta a casa i tre punti

EMPOLI (4-3-2-1): Vicario; Fiamozzi, Ismajli, Tonelli, Marchizza; Zurkowski, Ricci, Bandinelli; Bajrami, Henderson; Pinamonti.
A disposizione: Ujkani, Furlan; Romagnoli, Cutrone, Benassi, Fazzini, La Mantia, Asllani, Rizza, Pezzola, Viti.
Allenatore: Andreazzoli.
Indisponibili: Luperto, Di Francesco, Parisi, Ekong, Baldanzi, Haas.
Squalificati: -.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Oliveira, Cristante, Mkhitaryan, Maitland-Niles; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Fuzato, Boer, Vina, Kumbulla, Bove, Zalewski, Veretout, Felix, Perez, El Shaarawy, Shomurodov.
Allenatore: Mourinho.

Indisponibili: Spinazzola, Lor. Pellegrini, Diawara, Darboe.
Squalificati: -.

Arbitro: Michael Fabbri di Ravenna.
Assistenti: Alassio – Rocca.
Quarto Ufficiale: Giua.
VAR: Abisso.
AVAR: Prenna.


Conferenza Stampa Mourinho: "Sarà una gara molto difficile, ma vogliamo aprire un ciclo"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro l'Empoli:

Il gruppo è ancora immaturo. Che tipo di immaturità ha la squadra? Che soluzione ha?
"Prima di tutto volevo mandare un abbraccio alla famiglia di mister Di Marzio. Tu ricordi i momenti in cui abbiamo fatto male, per me è più facile parlare dei momenti belli, come i 70 minuti contro la Juve o il secondo tempo contro il Lecce. La gara con la Juve è lontana, abbiamo parlato a sufficienza. Noi non ci nascondiamo dietro le scuse, tra di noi abbiamo parlato molto. Contro il Lecce la responsabilità del primo tempo è mia, ho pensato all'Empoli e non ho aiutato la squadra, mettendola in campo in un modo diverso, con 3 giocatori di centrocampo tutti sulla stessa linea. Per fortuna ero consapevole di questo già prima della gara, avevo in panchina giocatori che permettevano di cambiare le cose in corso"

Come sta Smalling?
"Sta bene, magari non benissimo ma si è allenato due giorni con la squadra, si era allenato giovedì da solo e i giorni in cui è stato a casa ha lavorato in modo limitato chiaramente. Se deve giocare lo farà, abbiamo tutti e 4 i centrali a disposizione. Kumbulla 2 mesi fa non aveva la mia fiducia totale, ma ora l'ha conquistata con umiltà, lavoro ed apertura totale alle critiche. Forse non avevo mai avuto 4 difensori a disposizione"

Dove può arrivare Abraham?
"Dove possiamo arrivare noi con lui e viceversa. Non sta facendo male essendo la prima stagione, con un cambio di cultura calcistica. I numeri sono lì, non calcia rigori e ha preso tanti pali. Onestamente mi aspetto di più, ha margini per migliorare, anche a livello qualitativo in area di rigore. Giocando ogni partita, e lavorando come sta facendo, mi aspetto sempre di più. Siamo tutti insieme, e speriamo che la sua crescita sia insieme a quella della squadra"

Quante squadre in Italia hanno una rosa migliore della Roma secondo lei?
"Penso che la classifica sia giusta, siamo lì. La classifica in questo momento rispecchia la prime 4-5 del campionato, che hanno un potenziale strutturale, di rosa e di esperienza che gli consente di stare lì. Possiamo arrivare lì? Sì. La prossima stagione con il lavoro assolutamente sì. Guarda il tempo di costruzione delle altre squadre, ma noi siamo lì".

Il mercato in entrata è chiuso? Sulle uscite?
"Forse ho sbagliato a dire che era chiuso, il mercato fino al 31 è aperto. Io non mi aspetto qualcosa di più, ma il mercato è aperto. Per quanto riguarda le cessioni sembra che un giocatore ogni volta che va in panchina o gioca meno debba essere ceduto, se è così è complicato. Veretout è stato in panchina una volta e sembra già in vendita, lo stesso Carles Peres: non è così. I giocatori che sono andati via erano parte di una strategia strutturale della nostra squadra. In questo momento questa è la rosa che avremo fino alla fine del campionato. Abbiamo cambiato 4 giocatori con pochissimi minuti e abbiamo preso 2 giocatori che in due partite hanno già fatto più minuti rispetto a loro. Oliveira ci da un'opzione a centrocampo, Maitland è un alternativa a Karsdorp e Vina. Sono contento, perchè il 10 gennaio avevamo già fatto i nostri acquisti. Peres ha giocato 8-9 volte da titolare, non esce"

Il gol preso contro il Lecce è un errore di Maitland-Niles?
"Intanto complimenti al Lecce, loro hanno avuto molto coraggio. Si guarda sempre chi sbaglia e non chi fa bene. Mailtand doveva essere al limite dell'area sul gol del Lecce, doveva entrare e non è entrato, ma sono stati molto bravi loro a trovare un giocatore che entrava da fuori area senza marcatura".

La partita di domani? El Shaarawy ci sarà?
"El Sha convocato. Unici assenti Spinazzola e Pellegrini. Apparentemente è una partita facile, dici bene. Apparentemente, e l'apparenza non esiste, vedi Milan-Spezia, Inter-Empoli in Coppa, l'apparentemente della Serie A si sta avvicinando a quello della Premier e questo è molto bene. L'Empoli sta facendo un ottimo campionato, un lavoro fantastico per qualità del gioco. Non c'è nessun apparentemente, sono sicuro che non sarà facile. Per vincere dobbiamo giocare bene. Guardiamo i numeri: hanno una media di più di 2 gol per partita nelle ultime partite. Fanno gol in tutte le partite e difendono anche bene. Se non sbaglio, nelle ultime 10 solo una volta non hanno segnato. Ora giocano con l'ambizione di vincere e di finire più in alto in classifica. Queste squadre che stanno tra le qualificazioni europee e la salvezza, giocano senza pressione ed è molto facile giocare così. Quindi sarà una gara molto difficile"

Domani sarà simile alla partita con il Lecce? Con quattro gol in più la Roma sarebbe sopra all'Atalanta o vicino?
"Non credo il Lecce e Empoli si assomiglino. Lecce è una buona squadra, ma di B. Empoli è una buona squadra, ma di A. Hanno punti comuni, ma giocano con moduli diversi e atteggiamenti diversi. L'Empoli gioca con due punte e un trequartista o una punta e due trequartisti. Gioca sempre con la difesa a 4, sempre con grande stabilità. Per me è una buona squadra. Loro non sono preoccupati dalla classifica, quindi giocano in modo sereno. Però, andiamo lì per provare ad aprire un ciclo di vittorie, di partite positive. Vorremmo arrivare a tre vittorie di fila".


Conferenza Stampa Mourinho: "Primo tempo da dimenticare, atteggiamento sbagliato"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il match contro il Lecce:

In TV ha analizzato la partita della Roma. Quali sono le note positive?
"Il secondo tempo. Nei primi 45 minuti atteggimento sbagliato e troppo rilassato. Nel secondo tempo storia completamente diversa, col il palo di Zaniolo dopo un minuto grazie all'0intervento ottimo di Gabriel. Poi due gol ed un'occasione sbagliata. Volevo dare riposo a Mkhitaryan, ma non abbiamo altri rimpiazzi la. Con lui e Zaniolo in campo la partita è cambiata subito".

Nel primo tempo pressioni sbagliate. Colpa dell'atteggiamento o altro?
"Alcune cose non hanno funzionato, ed è solo colpa mia. Nè colpa di Veretout o Felix o altri. Solo colpa mia. Poi con i cambi ci siamo riassestati soprattutto al centro, dove nel primo tempo c'era un buco. Potevamo avere un atteggiamento migliore e giocare meglio, ma pensavo di far riposare alcuni giocatori e le cose non hanno funzionato al meglio. Sapevo delle difficoltà ma ho pensato a domenica e risparmiare alcuni giocatori".

Ha chiaro il sistema di gioco con cui giocherà la Roma?
"Dipende tutto dalle difficoltà che abbiamo. Partita dopo partita, vedendo chi è in forma e come gioca l'avversario ci adatteremo".


Roma vs Lecce 3-1 | La Roma rimonta lo svantaggio e strappa il pass per i quarti di finale

Ottavi di Coppa Italia per la Roma, che fa il suo debutto nella competizione contro il Lecce.
Per questsa sfida Mourinho non opta per un turnover massiccio, limitandosi a sostituire gli squalificati e lanciando Carles Perez dal primo minuto. Torna Karsdorp a destra, con Maitland-Niles che prenderà la corsia di sinistra nei quattro dietro. Centrali Ibanez e Kumbulla, che faranno da guardia a Rui Patricio. In mediana agiranno Cristante e Veretout, con Oliveria avanzato a trequartista. Carles Perez e Felix esterni offensivi che affiancheranno la punta Abraham.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Rui Patricio; Karsdorp, Ibanez, Kumbulla, Maitland-Niles; Cristante, Veretout; Perez, Oliveira, Felix; Abraham
A disposizione: Boer, Fuzato, Vina, Bove, Mkhitaryan, Shomurodov, Zaniolo, Volpato, Zalewski.
Squalificati: Mancini.
Indisponibili: Diawara, Darboe, Smalling, Pellegrini, Spinazzola.
Diffidati:
Allenatore: Mourinho.

LECCE (4-3-3): Gabriel; Gendrey, Calabresi, Lucioni, Gallo; Faragò, Blin, Helgason; Strefezza, Coda, Rodriguez.
A disposizione: Bleve, Vera, Dermaku, Hasic, Samooja, Barreca, Bjorkengren, Hjulmand, Gargiulo, Majer, Listkowski, Olivieri, Di Mariano.
Squalificati:
Indisponibili: Tuia, Paganini, Pisacane.
Diffidati:
Allenatore: Baroni.

Arbitro: Volpi.
Assistenti: Saccenti e Scatragli.
Quarto Ufficiale: Cosso.
Var: Sozza.
Avar: Peretti.


Conferenza Stampa Mourinho: "Dopo due sconfitte ho rivisto personalità, ma abbiamo sbagliato molto sotto porta"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro il Cagliari:

Una vittoria che serviva? Parere su Oliveira?
"Il rigore non è la dimostrazione della personalità di Oliveira. Oggi quando parlavo con i rigoristi tutti volevano tirarlo. Poi ha tirato lui, bene, ed abbiamo vinto. In fase sia offensiva che difensiva è stato importante per noi. Anche senza palla ha fatto molto bene. Ha dimostrato personalità è per me non è una novità, conoscendo bene il campionato da dove proviene. Un colpo di mercato che non mi aspettavo. Potevamo vincere 4-5 a zero, magari arriva Walter e dice che era una partita da 1-1. Nelle situazioni di superiorità numerica in attacco per me è già mezzo gol, ma abbiamo sbagliato molto. Il Cagliari gioca così e lo sapevamo. Dobbiamo controllare meglio la partita, ma dopo due sconfitte ho visto una partita di personalità. Una bella squadra".

Questa capacità di chiudere la partita è il limite principale della squadra?
"Abbiamo tanti limiti e diversi problemi. Oggi come contro la Juve se non prendevamo Maitland-Niles eravamo morti, in estrema difficoltà. Ancora in alcune posizioni siamo in difficiltà. Vina a sinistra è da solo. A centrocampo oggi dovevamo avere Veretout in panchina ed avere uno come lui in panchina piace, perchè è un'alterniva in più. Magari a lui non piacerà, ma a me piace. Si palra che abbiamo problemi a livelli difensivo, se il Cagliari avesse segnato tutti avrebbero cercaro l'errore del singolo dietro. Ma non abbiamo un problema difensivo. Non valuto i casi isolati, ma tutto l'insieme".

Parlava delle occasioni sbagliate in superiorità. Alcune di queste create da Mkhitaryan, come valuta la sua partita?
"Oggi Mikhitaryan avrebbe dovuto giocare dietro con Sergio, perchè volevo mantenere sempre il controllo. Meglio se vincevamo con più gol ma volevo tenere palla. Mi è piaciuto come ha giocato più avanti e lo sa fare e lo sappiamo. Mi è piaciuto molto Kumbulla oggi. Gli ho chiesto di stare alto e lo ha fatto, controllando bene palla. Sono contento di tutta la squadra, ma se devo scegliere il migliore dico lui. Avevo perso fiducia in Kumbulla dopo Bodo ma lui ha lavorato molto e mi ha convinto stasera. Per me il migliore è lui".


Roma vs Cagliari 1-0 | La Roma torna al successo in campionato. Esordio con gol per Oliveira

ROMA (4-3-3): Rui Patricio; Maitland-Niles, Mancini, Kumbulla, Vina; Mkhitaryan, Oliveira, Veretout; Zaniolo, Abraham, Felix.
A disposizione: Boer, Fuzato, Karsdorp, Perez, Shomurodov, Bove, Zalewski, Volpato, Oliveras, Keramitsis.
Allenatore: Mourinho.
Indisponibili: Spinazzola, Smalling, Diawara, Darboe.
Squalificati: Cristante, Ibanez.

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Goldaniga, Altare, Carboni; Zappa, Marin, Deiola, Pereiro, Dalbert; Joao Pedro, Pavoletti.
A disposizione: Radunovic, Lolic, Nandez, Gagliano, Lykogiannis, Cavuoti, Obert, Ladinetti, Desogus, Iovu.
Allenatore: Mazzarri.
Indisponibili: Grassi, Bellanova, Lovato, Aresti, Ceppitelli, Keita, Caceres, Oliva, Ceter, Strootman, Walukiewicz, Rog.
Squalificati: -.

Arbitro: Maggioni di Lecco.
Assistenti: De Meo e Muto.
Quarto Ufficiale: Volpi.
Var: Pairetto.
Avar: Carbone.