Schwoch: "La Roma è ancora in lizza per un posto in Champions League. Impresa possibile"

Stefan Schwoch, ex attaccante che ha costruito la sua fama soprattutto in serie B, è stato intervistato dall'AS Roma Match Program. Queste le sue parole sulla sfida tra i giallorossi e la SPAL:

Di cosa si occupa oggi?
Sono un consulente finanziario, un family banker per conto di Mediolanum. È un lavoro che mi piace tanto, era tempo che mi ero interessato per farlo. Sono un punto di riferimento personale per chi decide di affidarsi al sottoscritto, per aiutare nel gestire al meglio i risparmi”.

Ha cambiato totalmente vita. Perché?
“Dopo aver smesso di giocare, sono stato dirigente del Vicenza. Ma l’esperienza non è durata molto, anche per le vicissitudini societarie del club che ha avuto problemi. Così mi sono guardato attorno. Ho capito che nel calcio non ci poteva essere altro spazio. In questo mondo se non chiedi, se non ti raccomandi a certe persone, non trovi modo per lavorare. E io non avevo intenzione di passare le giornate al telefono a chiedere”.

Lei che ha avuto una carriera di tutto rispetto, aveva bisogno di votarsi all’aiuto di qualcuno?
Certo, funziona così. Ha sempre funzionato così. Io, ad esempio, non ho giocato molto in Serie A. All’epoca mi dissero: 'Se lasci il tuo procuratore e vai con quest’altro, vedrai che il corso della tua carriera cambierà'. Non l’ho mai fatto, non l’ho mai voluto fare. Alla fine mi sono preso quello che ho ottenuto con le mie mani, senza rimpianto alcuno”.

Ha dovuto aprire i libri per iniziare a lavorare nei circuiti bancari?
Ovviamente. Mi sono messo a studiare finanza ed economia, ho sostenuto l’esame per diventare family banker e l’ho superato. Ed è iniziata una nuova fase della mia vita. Anche se il calcio l’ho sempre seguito e ora ho colto un’altra possibilità lavorativa che mi ha permesso di tornare a vedere le partite con attenzione”.

Allude a DAZN?
Sì, faccio la seconda voce nelle telecronache delle partite di Serie B. Domenica commenterò Crotone-Lecce, ad esempio”.

Segue pure la Serie A?
Certamente, anche se il livello non è più quello dei miei anni…”.

Che opinione ha di questo campionato?
Vedo due campionati in uno. Un campionato ln uno gioca da sola la Juventus. L’altro campionato è disputato da tutte le altre squadre e, al momento, vede il Napoli in testa. Napoli è un’altra piazza a cui sono particolarmente legato”.

La Roma?
La Roma ha avuto dei passaggi a vuoto, ma è ancora in lizza per un posto in Champions League. Mancano tante partite, è un’impresa possibile. Con Ranieri sta cercando di ritrovare certezze difensive, anche se penso che il lavoro di Di Francesco sia stato importante e non vada sottovalutato”.

Segnò un gol ai giallorossi. In Coppa Italia, nel 6-3 tra Roma e Vicenza del 2003. Ricorda?
Certo, giocammo allo stadio Olimpico. Era il ritorno dei quarti di finale. Andammo in vantaggio con Jeda, poi la Roma prese il largo. Ma la partita fu combattuta. Io segnai su rigore alla fine del primo tempo, il penalty me lo procurai io stesso, mi fece fallo Antonioli”.

Ci fu anche un precedente con il Venezia?
Nel ’98, sempre all’Olimpico. Pure in quel caso perdemmo. Doppietta di Delvecchio per la Roma, che era allenata da Zeman”.

Ha giocato anche nella SPAL, nel 1989-1990.
Parliamo di una trentina di anni fa. Ero giovanissimo, avevo vent’anni e fu la mia prima esperienza a livello professionistico. La squadra era competitiva per la categoria, c’erano giocatori che avevano avuto trascorsi tra Serie A e B come Magnocavallo. Il fatto particolare di quell’annata fu il mio ruolo. Giocai da terzino sinistro…”.

Da terzino?
Successe questo: durante una partita si infortunò il terzino sinistro. Non avevamo un ricambio, così il mister si voltò verso la panchina e chiese chi se la sarebbe sentita di occupare quella posizione. Mi proposi io… Quella stagione la giocai terzino, ma poi andai via. Restai un anno solo. In ogni caso, Ferrara resta una città godibilissima. Lì sono nati i miei figli e sono rimasto molto legato alla Spal”.


La Fifa vota sì al Mondiale per club a 24 squadre dal 2021 ma l'Eca è pronta a boicottarlo

25 sì e 7 no. Questo il verdetto del Consiglio della Fifa riunitosi quest'oggi a Miami in merito all'istituzione di un nuovo torneo Mondiale per club che sarà a 24 squadre e la cui prima edizione si giocherà a giugno-luglio del 2021. I posti a disposizione dei club europei saranno otto, sei invece quelli per le squadre del Sudamerica, mentre i rimanenti dieci saranno riservati al resto del mondo. Ognuna di queste, Uefa e Conmebol comprese, definiranno per conto proprio i criteri di qualificazione al nuovo torneo iridato.

Nel 2019 e 2020 il Mondiale per club si disputerà ancora con il format a sette squadre, a dicembre. Poi dal 2021 ci sarà la nuova competizione, che prenderà il posto della Confederations Cup (che sarà così abolita) e dovrebbe quindi avere cadenza quadriennale. Fonti vicine alla Fifa hanno fatto sapere che l'Eca, l'associazione dei principali club europei, avrebbe fatto sapere di essere "assolutamente contro l'approvazione" del nuovo torneo, con conseguente minaccia di boicottarlo. Questo è quanto riporta l'agenzia di stampa ANSA.


InsideRoma Daily News - Guardiola vuole De Rossi come tecnico dell'Academy del City - Pallotta punta su Petrachi per il post Monchi

NOTIZIE DEL GIORNO | 15 MARZO 2019

QUI ROMA

- La Roma sarebbe interessata al profilo del giovane Julian Chabot, difensore centrale in forza al Groningen. Sul 21enne l’interesse di più di un club di Serie A, tra cui Torino e Samp. Lo riporta calciomercato.it.

Il club giallorosso è alla ricerca di un nuovo direttore sportivo dopo l’addio di Monchi. Secondo quanto si legge su La Stampa, James Pallotta avrebbe individuato il sostituto dell’ex Siviglia: si tratterebbe di Gianluca Petrachi. Il braccio destro di Cairo ha un contratto con il Torino fino al 2020 ma sarebbe già stato contattato dalla Roma.

Daniele De Rossi tentato dalla Premier League. Secondo quanto riporta TuttosportPep Guardiola vorrebbe il capitano giallorosso all’Academy del suo Manchester City come allenatore nelle sezioni giovanili. Il numero 16, a causa dei problemi fisici, starebbe meditando di ritirarsi già a fine stagione o, al più tardi, il prossimo anno.

- La Roma è scesa in campo a Trigoria per l’ultimo allenamento in vista del match contro la SPAL. I giallorossi hanno iniziato la rifinitura prima in sala video poi in palestra. Successivamente la squadra si è spostata in campo per dedicarsi alla fase tattica. In gruppo Perotti e Zaniolo, al contrario di KolarovPastore e Ünder che hanno effettuato lavoro individualeAncora terapie per De Rossi, Pellegrini e Manolas.

- In mattinata Frederic Massara, attuale ds della Roma e il team manager Morgan De Sanctis, sono partiti alla volta di Torino per partecipare al convegno "Seconde Squadre – analisi e prospettive nel contesto italiano" in corso all'Allianz Stadium e dedicato alle seconde squadre.

- In mattinata sono stati effettuati i sorteggi per i quarti di finale di Champions League. L’urna di Nyon ha determinato i seguenti accoppiamenti:

Ajax-Juventus
Liverpool-Porto
Tottenham-Manchester City
Barcellona-Manchester United

- Spunta un nuovo retroscena sulla partita Roma-Porto dello scorso febbraio. Secondo quanto si legge su as.comsugli spalti dello Stadio Olimpico erano presenti alcuni scout del Real Madrid. L’osservato speciale sarebbe proprio Nicolò Zaniolo, giovane perla giallorossa. Già a gennaio ci sarebbe stato un sondaggio dei blancos ma Monchi stoppò tutto sul nascere. In estate, però, il Real sarebbe pronto a tornare alla carica.

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha rilasciato la lista dei 19 convocati che domani affronteranno la Spal. Si rivedono Fazio e Dzeko dopo la squalifica; out KolarovPellegrini e lo squalificato Florenzi.

- Si sono svolti i sorteggi dei qurti di finale di Europa League, che tra le italiane vede ancora in corsa il solo Napoli. Abbinamento ostico per i partenopei, che dovranno vedersela contro l'Arsenal. Derby spagnolo tra Valencia e Villareal, con una delle due che potrà essere avversaria del Napoli qualora arrivasse in semifinale.

Di seguito tutti gli abbinamenti dell'urna:

Arsenal-Napoli
Villarreal-Valencia
Benfica-Eintracht Francoforte
Slavia Praga-Chelsea

Ivan Marcano, difensore della Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport:

Sul cambio di sistema difensivo.
"Ogni allenatore ha le proprie preferenze, non voglio rivelare troppo. Ci sono differenze. Venivamo da un periodo in cui abbiamo incassato diversi gol, la priorità era dare sicurezza alla difesa".

Come si ferma Petagna?
"È un giocatore molto fisico, gli avversari vanno fermati come squadra piuttosto che individualmente, speriamo di fare un buon lavoro".

Ti piacerebbe rimanere a Roma?
"Ognuno ha i propri obiettivi a livello di squadra e individuale, ho giocato meno di quello che volevo. La prima cosa è cercare di fare autocritica, ma il mio obiettivo è quello di restare e fare meglio".

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato ai microfoni di RMC Sport delle voci di mercato che vorrebbero il DS Petrachi ed il difensore Izzo vicini alla Roma:

Petrachi alla Roma?
"Non ho mai venduto un direttore sportivo: non credo possa andare via, ha un contratto di un anno con noi".

Anche Izzo verso la Roma?
"Non ne parliamo, è assolutamente da Toro".

- Il Napoli, che fra due settimane sarà ospite della Roma all'Olimpico, ha diaramato un bollettino medico sulle condizioni di diversi giocatori. Ecco quanto si legge sul sito sscnapoli.it:

Insigne ha subìto una elongazione dell'adduttore destro. Per Lorenzo i tempi di recuperi sono stimati in 3 settimane.

Per Chiriches distrazione di primo grado al bicipite della coscia sinistra. Anche per lui 3 settimane di stop.

Diawara ha riportato una infrazione dell'osso navicolare del piede destro. Le sue condizioni verranno ricontrollate tra 20 giorni.

Leonardo Semplici, tecnico della Spal, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

Più preoccupato dal momento della suoa squadra o dalla Roma?
"Sicuramente dai giallorossi, sono forti ed hanno valori assoluti eccellenti. Anche loro hanno attraversato un momento particolare con il cambio di allenatore e ci sarà una reazione a livello mentale. Noi dobbiamo fare una partita di grande intensità per tutti i 90′, non come a San Siro dove siamo stati in partita solo per 60′".

Le condizioni di Lazzari?
"Non è al top dopo gli infortuni, ma è a disposizione. Per noi è un giocatore importante, abbiamo visto il suo apporto quando sta bene: vedremo come poterlo utilizzare"

Come vede la Roma con due punte vere?
"Hanno anche esterni che sono altri attaccanti, vorranno fare la partita per storia, blasone e classifica. Starà a noi contrastarli con voglia, intensità e continuità, senza fare gli errori che di solito ci compromettono il risultato. Loro hanno qualità sopra la media e se gli lasci spazio e tempo per giocare ti mettono in difficoltà, sono una grande squadra.

La vittoria dell’andata?
"Successo straordinario sotto l’aspetto storico, ma nella prima mezz’ora abbiamo rischiato di prendere il gol. Poi siamo andati in vantaggio e li abbiamo limitati con attenzione e determinazione nonostante l’uomo in meno".

Come sta la Spal?
"Intanto ho detto ai ragazzi di non cercare l’alibi del Var, la colpa è in primis mia quando si perde, poi c’è la gestione delle gare che poteva e doveva essere fatta in modo diverso. I ragazzi stanno bene e sanno che la salvezza passa anche attraverso le sconfitte subite in passato, prenderle in maniera costruttiva".

Un giudizio su Murgia?
"Per noi è importante, valuto il suo impiego, ma non ha la caratteristica di cambiare ritmo, ne ha sicuramente altre. Ora pensiamo partita per partita e tiriamo fuori le qualità, soprattutto il carattere che abbiamo dimostrato di avere in situazioni più difficili, è il momento di tirar fuori una prestazione eccezionale per portare a casa il risultato contro una grande squadra come la Roma".

Giocherà Missiroli o Schiattarella?
"Sono entrambi importanti, ci danno una mano importante e metterò quelli che in questo momento mi danno più garanzie, come farò per gli altri ruoli".

Le condizioni di Jankovic e Regini?
"Vasco è pronto anche dal primo minuto, Marko sta crescendo ma credo abbia massimo mezz’ora".

La vostra classifica?
"Non la guardo, dico la verità, siamo padroni del nostro futuro e questa è una cosa importantissima. Non dobbiamo però rimanere tranquilli o mollare, serve una sana preoccupazione".

Un pare sull'attacco?
"Mi aspettavo qualche gol in più, ma abbiamo buone caratteristiche e sono fiducioso, ma dipende anche dagli inserimenti dei centrocampisti. Una squadra come la nostra deve fare più punti possibili, anche pareggiando, siamo ancora in linea con la scorsa stagione e sappiamo che dovremo soffrire, il campionato ha un valore più alto rispetto all’anno scorso”.

- Il Ct Roberto Mancini ha convocato 29 calciatori per i primi due impegni nelle ‘European Qualifiers’ con Finlandia e Liechtenstein, in programma rispettivamente sabato 23 marzo allo stadio ‘Friuli’ di Udine e martedì 26 marzo allo stadio ‘Tardini’ di Parma. Confermati dopo la chiamata nello stage di febbraio quattro giocatori assenti da tempo in gare ufficiali: Fabio Quagliarella, Stephan El Shaarawy, Leonardo Spinazzola e Armando Izzo. Il Ct sposa ancora una volta la linea verde e chiama Kean (classe 2000), Zaniolo e Donnarumma (’99), Barella e Chiesa (’97) e l’atalantino Mancini (’96).

L’elenco dei convocati

Portieri: Alessio Cragno (Cagliari), Gianluigi Donnarumma (Milan), Mattia Perin (Juventus), Salvatore Sirigu (Torino);

Difensori: Cristiano Biraghi (Fiorentina), Leonardo Bonucci (Juventus), Giorgio Chiellini (Juventus), Alessandro Florenzi (Roma), Armando Izzo (Torino), Gianluca Mancini (Atalanta), Cristiano Piccini (Valencia), Alessio Romagnoli (Milan), Leonardo Spinazzola (Juventus);

Centrocampisti: Nicolò Barella (Cagliari), Bryan Cristante (Roma), Frello Filho Jorge Luiz Jorginho (Chelsea), Stefano Sensi (Sassuolo), Marco Verratti (Paris Saint Germain), Nicolò Zaniolo (Roma);

Attaccanti: Federico Bernardeschi (Juventus), Federico Chiesa (Fiorentina), Stephan El Shaarawy (Roma), Vincenzo Grifo (Friburgo), Ciro Immobile (Lazio), Moise Kean (Juventus), Kevin Lasagna (Udinese), Leonardo Pavoletti (Cagliari), Matteo Politano (Inter), Fabio Quagliarella (Sampdoria).

Staff – Commissario Tecnico: Roberto Mancini; Coordinatore Nazionale A: Gabriele Oriali; Assistenti tecnici: Alberico Evani, Attilio Lombardo, Giulio Nuciari, Fausto Salsano; Preparatori atletici: Claudio Donatelli e Andrea Scanavino; Preparatore dei portieri: Massimo Battara; Match Analyst: Antonio Gagliardi; Medici: Andrea Ferretti e Carmine Costabile; Fisioterapisti: Maurizio Fagorzi, Emanuele Randelli, Fabrizio Scalzi, Luca Lascialfari, Fabio Sannino; Osteopata: Walter Marinelli; Nutrizionista: Matteo Pincella.

Claudio Jara, manager del terzino sinistro argentino dell'Ajax Nicolas Tagliafico, ha confermato l’interesse dei giallorossi dai quali però non è mai arrivata un’offerta ufficiale. Queste le sue parole ai microfoni del portale calciomercato.it:

Ci sono stati contatti con varie squadre, in Italia per lui si è mossa la Roma. Ma fino ad oggi non è arrivata alcuna proposta ufficiale: ne ho parlato proprio pochi giorni fa con Nicolas”. 

La Roma è stato l’unico club di Serie A realmente interessato alle sue prestazioni? 

Sì, è così. L’interesse c’è stato, ma non si è mai andati al di là di questo”.


Mondiali. Sì all'ampliamento a 48 squadre già da Qatar 2022

Il progetto di ampliare il format dei Mondiali da 32 a 48 squadre già dalla prossima edizione di Qatar 2022 ha ricevuto l'approvazione del Consiglio della Fifa riunitosi oggi a Miami. Ben 36 voti favorevoli che permetteranno di andare avanti con uno studio di fattibilità (già fatto dall'ente mondiale del calcio), che dovrebbe coinvolgere anche altri paesi come il Kuwait e l'Oman, prima del voto del Congresso Fifa in programma a Parigi in giugno. In quell'occasione la proposta verrà messa ai voti e se vincerà il Sì il Mondiale diventerà a 48 squadre da subito, come desidera il presidente della Fifa, Gianni Infantino. Queste le sue dichiarazioni:

"Se decideremo di allargare il format dei Mondiali, anche altri Paesi dovranno ospitare delle partite. Quindi ora dobbiamo analizzare e capire quali possono essere queste nazioni pronte per i Mondiali del 2022. La decisione finale spetterà al Congresso, quando le 211 federazioni nazionali affiliate voteranno la proposta".

A proposito del coinvolgimento di altri Paesi, va ricordato che il Qatar non ha relazioni diplomatiche con Egitto, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrain, Maldive e Yemen, e anche questo è oggetto dello studio della Fifa. A riferirlo è l'agenzia di stampa ANSA.


Mourinho: "Milan, Inter e Roma distanti pochi punti. ll derby milanese dirà molto sulla prossima Champions"

José Mourinho, ex tecnico del Manchester United, è stato intervistato da  Russia Today. Questa la parte riguardante la serie A e la corsa Champions

"Il derby di Milano sarà importante non solo per la partita ma anche per i primi 4 posti. L'Inter è partita ad inizio anno con l'obiettivo di finire il più in alto possibile ma in questo momento sta lottando per mantenere la quarta posizione. Il Milan invece è cresciuto molto durante la stagione e ora è terzo ma l'Inter è quarta e la Roma quinta, sono tutti distanti un punto. Questo derby di Milano sarà importante perché dirà molto sulla prossima qualificazione in Champions League". 


Monchi ad un passo dal ritorno al Siviglia (Foto)

Sembra cosa fatta il ritorno al Siviglia per Monchi. L'ex ds della Roma avrebbe già parlato con il presidente andaluso Castro, che ha confermato come la trattativa sia molto vicina a concludersi. A supportare questa tesi, ci sarebbe anche Josep Pedirol. Il giornalista de El Chiringuito spiega come manchi solo l'ufficialità tramite il suo account Twitter:

"Buona fortuna per il tuo ritorno al Siviglia, caro Monchi".

 


Serie A. Il Cagliari vince 2-1 sulla Fiorentina

Il Cagliari si impone per 2-1 sulla Fiorentina e si allontana dalla zona calda della bassa classifica, ora distante 9 punti anche se con una giornata in più. La gara si sblocca nella ripresa grazie alla rete di Joao Pedro, che va in gol al 52'. Raddoppio di Ceppitelli al 66', che sembra chiudere i giochi ma Chiesa realizza il gol che riapre il match all'88' ma poi i Viola non riescono a completare la rimonta. Gli uomini di Pioli hanno una battuta d'arresto sulle rivali per la lotta alle posizioni europee. 


19/06/1955 – Cinquina a Ferrara nel segno di Ghiggia

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI - Ultima partita della stagione 1954/1955.

La Roma del tecnico di Liverpool Jesse Carver si reca a Ferrara per disputare il match contro la Spal di Biagini, già retrocessa, e tentare di ottenere la qualificazione alla Mitropa Cup della stagione seguente.

L'allenatore giallorosso schiera così il proprio undici: Albani, Stucchi, Losi, Bortoletto, Cardarelli, Giuliano, Ghiggia, Cavazzuti, Galli, Venturi, Nyers.

I biancocelesti rispondono con: Persico, Boldi, Pugliese, Costantini, Ferraro, Russi, Busnelli, Olivieri, Genovesio, Broccini, Bernard.

4.000 i tifosi presenti sugli spalti presso lo Stadio Comunale di Ferrara.

Arbitra il signor Piemonte.

La Roma prende in mano le redini del gioco sin dalle prime battute.

Già al 2' Persico deve affrettarsi ad uscire sui piedi di Ghiggia, ben imbeccato da Galli.

Un minuto dopo, l'1-0 giallorosso: da circa venti metri, Giuliano lascia partire un potente rasoterra verso la porta avversaria, il difensore ferrarese Boldi ci mette la punta del suo piede sinistro e compie il più classico degliautogol.

Al 6', la Roma va addirittura sul 2-0: Bortoletto serve Cavazzuti, abile a sfilare dietro i difensori biancocelesti, e batte Persico senza difficoltà.

A questo punto, rallentano i ritmi della sfida, che torna a vivere un'emozione soltanto al 44', quando Nyers si allarga sulla destra, evita dapprima Pugliese, poi Russi ed infine impegna Persico con uno splendido tiro.

Si va al riposo sullo 0-2.

Al 2' della ripresa, acuto Spal: Olivieri, al termine di una sontuosa sgroppata, impegna Albani con una bella staffilata da media distanza. Sull'angolo seguente, è sontuoso Losi a salvare sulla linea di porta una conclusione avversaria a botta sicura.

Reagisce la Roma, col solito Nyers. L'attaccante ubriaca l'intera difesa avversaria, prima di essere steso in area: calcio di rigore. Dal dischetto va lo stesso Nyers, che batte Persico. 0-3.

Trascorrono quattro minuti ed accade l'imprevedibile: prima Genovesio e poi Olivieri su rigore accorciano le distanze e portano la sfida sul 2-3.

La Roma ora soffre, ma riesce a portare a casa la sfida con due reti nel giro di sei minuti (tra il 68' ed il 74'): dapprima è ancora Nyers, che raccoglie in corsa un bel cross di Cavazzuti e batte il portiere ferrarese con uno spettacolare tiro al volo, il marcatore; poi tocca a Ghiggia mettere il sigillo, grazie ad un meraviglioso pallonetto realizzato su suggerimento di Nyers.

Finisce così 2-5.

Complice il pareggio del Bologna all'Olimpico contro la Lazio, i giallorossi chiudono la stagione al secondo posto e disputeranno la Mitropa Cup.


SPAL-Roma, arbitra Rocchi. I precedenti, dalla sviolinata di Rudi Garcia al 3-1 nel derby del settembre scorso

INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – La partita tra SPAL e Roma, valida per la 28esima giornata di Serie A, sarà arbitrata da Gianluca Rocchi della sezione di Firenze. Gli assistenti di gara saranno Di Liberatore e Tolfo, Nasca IV uomo. VAR e AVAR affidate rispettivamente a Giacomelli e Ranghetti. Il match è in programma sabato 16 marzo alle 18:00 presso lo stadio Paolo Mazza.

I PRECEDENTI – Il fischietto toscano, classe ’79, è tra gli arbitri di maggiore esperienza in Serie A; la Roma lo ha incontrato ben 40 volte negli ultimi 14 anni. Lo score è positivo, con 16 vittorie, 12 pareggi e 12 sconfitte. Due precedenti nel campionato in corso: il derby del 29 settembre, vinto 3-1 grazie alle reti di Lorenzo Pellegrini, Fazio e Kolarov, e il pareggio tra Roma e Inter dello scorso 2 dicembre. La gara è terminata con un 2-2: Under ha risposto al momentaneo vantaggio nerazzurro con Keita Balde e Kolarov, su rigore, ha riportato la situazione in parità dopo il 2-1 firmato da Icardi. Un episodio da ricordare, avvenuto sotto la direzione di Rocchi, è il famoso Juve-Roma 3-2, datato ottobre 2014, terminato con la “sviolinata” di Rudi Garcia.

Soltanto due i precedenti con la SPAL. La vittoria nel derby dello scorso 3 marzo contro il Bologna, 1-0 grazie alla rete di Grassi, e il pareggio contro il Verona nel dicembre del 2017.


Comincia bene l'era Ranieri bis, con un occhio al futuro

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Primi 90 minuti, nuovamente, al timone della Roma. E' cominciata l'era del "Ranieri bis" e non poteva che partire in modo migliore: con una vittoria. Mai così pochi tiri in porta concessi agli avversari. Meno rischi nel palleggio. Il baricentro abbassato e le linee compatte. Concetti semplici, quasi elementari che sono bastati alla Roma per battere l'Empoli, seppur faticando. La cura Ranieri ha portato i primi riscontri sul campo, senza effetti speciali e con la sostanza che serviva. In fondo, questo ha chiesto la società al tecnico romano, una missione lunga dodici partite basata sulla concretezza per riportare la squadra in Champions. La prima è andata come si sperava, contava solo il risultato ed è arrivato, ora sotto con la prossima prima di fermarsi due settimane. Ranieri è tornato a dieci anni di distanza dalla prima chiamata e adesso non deve raggiungere uno scudetto miracoloso bensì agguantare il quarto posto distante solo tre punti. Il suo vantaggio rispetto ai tanti ex che sono rispuntati in questi anni a Trigoria è innanzitutto non portarsi rancori dal passato. Con nessuno. Giocatori, tifosi, componenti della societa o giornalisti. Con le dimissioni del 2010, Ranieri cancellò in un colpo le difficoltà di quel secondo anno e il ricordo lasciato e rimasto positivo per tutti. Partendo da questa base, in pochi giorni si è messo a lavorare iniziando, per usare le sue parole, "dall'abc". Ha notato i tanti gol subiti in stagione scaturiti da passaggi sbagliati e ha chiesto ai giocatori di non farsi problemi a lanciare lungo verso il centravanti, saltando la costruzione dal basso. Ha suggerito alla squadra di passare poco per la zona centrale del campo e di puntare più sugli strappi degli esterni Kluivert ed El Shaarawy. Ai difensori ha spiegato che è molto più importante "sentire" l'uomo in marcatura piuttosto che concentrarsi a tenere una linea difensiva corretta. Ovviamente, il risultato non è stato perfetto, la Roma si è comunque fatta gol da sola con Juan Jesus ma in tutta la partita, pur senza dominarla mai, ha rischiato meno.

E SI GUARDA ALLA PROSSIMA STAGIONE - Diverse le certezze, tanti i punti di domanda ed i giocatori che saranno messi in discussione. Di profili, da tempo, ne stanno studiando diversi. In Italia più che all'estero. Ma se si prende tempo per l'allenatore, urgente e inderogabile diventa la ricostruzione della rosa. Non da migliorare, ma da riqualificata. Semplicemente da rifare. E non per ridurre il gap in Serie A con la Juve (distacco attuale: 28 punti ndr), quanto per tornare a competere. Qualche giocatore finirà sotto esame nelle prossime 11 giornate. I ruoli scoperti, però, sono chiari. Largo a nuovi titolari e non ad altre comparse. Almeno 6: portiere, terzini destro e sinistro, centrale difensivo, regista e centravanti. Giovani e magari italiani come Cragno, Mancini, Izzo, Barella, Tonali, Sensi, Locatelli e Belotti sono già nell'elenco. La Roma, dunque, deve rifondare completamente la difesa. Ha, invece, qualche certezza in più a centrocampo per l'affidabilità di Pellegrini, Cristante e Zaniolo. In parte pure in attacco: El Shaarawy è la garanzia, Kluivert e Schick danno segnali di ripresa. Ma in ogni reparto c'è qualche problema da prendere di petto: la clausola (bassa) di Manolas, la conferma (in bilico) di Nzonzi, il rinnovo (incerto) di Dzeko e la cessione (probabile) di Under. L' ingaggio di Zaniolo andrà rivisto. Ma la priorità, a prescindere dal nuovo tecnico e dal piazzamento finale, sono quei 6 acquisti. Imprescindibili.


Roma, con il 4-4-2 e Kluivert studia per essere Mahrez

GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Al Leicester a destra c’era un certo Rihad Mahrez a fare la differenza. Un po’ prima, con il Monaco, che in Francia vinse la Ligue 2 aveva invece Ferreira Carrasco, anche se dall’altra parte, a sinistra. Insomma, nel suo classico 4-4-2 Claudio Ranieri gioca sempre con un esterno dei due molto offensivo e così sarà anche nella Roma. Se non, addirittura con tutti e due. Ad iniziare da Justin Kluivert, uno in cui Ranieri apprezza velocità e capacità di contropiedista. Il volto nuovo del Ranieri 2.0 è lui.

COME CAMBIA A Ferrara, sabato prossimo, la Roma andrà a caccia di un’altra vittoria sul campo della Spal. Per riuscirci Ranieri dovrebbe passare dal 4-2-3-1 utilizzato con l’Empoli al 4-4-2 (modulo peraltro già utilizzato nel finale anche contro i toscani). «Perché Schick e Dzeko non possono, ma devono giocare insieme», ha detto il tecnico giallorosso nella sua prima conferenza. Ma per far giocare le due punte, Ranieri dovrà inevitabilmente sacrificare gli esterni. La Roma di Di Francesco era costruita su di loro e sulla loro capacità di giocare con il piede invertito, sul lato opposto. La Romadi Ranieri tenderà invece a schierarli sul lato del piede forte. Più che rientrare per provare l’uno-due, la giocata o il tiro, dovranno andare sul fondo e crossare per le punte. Insomma, per Kluivert ma anche El Shaarawy, Under e Perotti cambia un po’ tutta la vita.

IN VELOCITà Tra questi quello che sembra poter beneficiare di più della cura-Ranieri è proprio il giovane olandese, che già contro l’Empoli ha trovato la fiducia del nuovo allenatore, ripagandola con una buona prestazione. A Ferrara dovrebbe essere confermato, lui a destra ed El Shaarawy a sinistra, anche perché Zaniolo potrebbe essere non rischiato, visto il fastidio muscolare al polpaccio sinistro. Kluivert, invece, ha dimostrato di poter fare male con la sua velocità ed in un 4-4-2 che punta anche sulla compattezza a livello difensivo, può essere un’arma letale in fase di transizione. Ranieri lo sa e gli ha dato subito fiducia proprio per questo, per capire anche di che pasta è fatto il ragazzo. Le risposte gli sono piaciute e lo hanno fatto schizzare di colpo nella scala gerarchica degli esterni d’attacco. Anche perché Perotti continua a trascinarsi qualche affanno ed Under anche ieri era ancora sul lettino delle terapie (lo si rivedrà solo dopo la sosta delle nazionali, oltre due mesi dopo l’infortunio del 19 gennaio scorso). Kluivert invece no, sta bene. E ora vuole spiegare davvero le ali...

 

 


La signora De Rossi «Daniele presto deciderà cosa fare»

GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Della privacy e della riservatezza hanno fatto il loro stile di vita. Ogni tanto però Daniele De Rossi e, soprattutto, sua moglie Sarah Felberbaum, si concedono una deroga. Lei, che ha un profilo Instagram ufficiale («Mentre Daniele ne ha uno con uno pseudonimo che usa con qualche amico»), pubblica immagini di coppia e con i figli e nelle interviste, pur senza esagerare, parla anche del futuro suo e del marito. Lo ha fatto a «Vanity Fair» che le ha dedicato la copertina in occasione dell’uscita del film «Bentornato presidente»: «Tra un po’ Daniele dovrà prendere la decisione più difficile della sua vita: cosa fare da grande. È una delle persone più sagge che conosco: il lavoro non lo porta a casa, le difficoltà non passano attraverso la porta se non per un confronto. Ne ha passate di tutti i colori, anche nella vita personale. Eppure in quest’ultimo periodo, con davanti la fine della carriera, mai una volta l’ho visto depresso. Gli lascio libertà totale».

NUOVA VITA? Se De Rossi smetterà ora, o tra dodici mesi, non lo sa nessuno, neppure la persona che gli è più accanto. Ha giocato 19 partite in questa stagione, combattuto con un’infiammazione al ginocchio e ora è ai box per una lesione al polpaccio, e la sensazione è che la decisione finale sarà presa, davvero, solo a fine anno. «Un’esperienza all’estero, perché no? Lui si fa molti più problemi, è molto legato alla sua famiglia. Io sono diversa, dico: prendiamo i bambini e andiamo» — ha ammesso Sarah. De Rossi potrebbe farlo, non ha mai nascosto che provare una nuova cultura (sportiva e non) gli piacerebbe, ma tagliare il cordone con roma e la roma non sarebbe semplice. Per la famiglia, come ha detto sua moglie, ma anche per il legame con i tifosi: appena due anni dopo Totti, i romanisti non sono pronti a un altro addio.