Conferenza Stampa Mourinho: "Ci siamo preparati bene per domani. Contento del mercato fatto"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di campionato contro il Cagliari:

Domani una partita più difficile di quanto dice la classifica. Il Cagliari viene da 2 vittorie di fila e aspetteranno gli errori della difesa, la sua idea?
"La penso esattamente allo stesso modo. La loro classifica è momentanea, non credo saranno lì a fine stagione. Il Cagliari ha un allenatore e giocatori d'esperienza, hanno trovato il modo di fare punti e sicuramente vengono a Roma per farli. È un momento difficile per loro, ma se non sbaglio hanno battuto la Lazio all'Olimpico, cosa che dimostra che sono capaci di giocare contro squadre con maggior potenziale. Però non è una partita importante, abbiamo perso le ultime 2 e abbiamo fatto 1 punto nelle ultime 3. E come minimo, anche se è il massimo, ora dobbiamo farne 4 nelle ultime gare. Abbiamo lavorato tutta la settimana con tutti i problemi che abbiamo avuto, come si può immaginare dopo l'ultima non è bastato solo il lavoro, c'è stato bisogno di motivare i giocatori a rialzarsi e ad avere coraggio e non è mai facile dopo che perdi in quel modo. Non ci sarà pubblico, solo in 5000 spettatori all'Olimpico è praticamente uno stadio vuoto. Mi dispiace per la squadra e molto di più per la gente che viene sempre allo stadio ed è costretta a restare a casa. Cerchiamo di renderla una motivazione extra: come minimo cerchiamo di dare qualcosa a chi è innamorato della Roma e non può venire allo stadio".

Qualcosa in più su Sergio Oliveira? Può giocare anche come costruttore di gioco e non solo come mediano o mezzala? Poi la questione dei rigori: finora 3 penalty sbagliati su 4, Oliveira ne ha realizzati 16 su 18 in carriera. Può diventare la prima opzione come rigorista?
"Non ci ho ancora pensato, non lo so, è una cosa che dobbiamo decidere. Vediamo ma adesso non posso dirlo, abbiamo lavorato su tante cose in settimana che sul caso specifico del rigore non abbiamo affrontato nulla. Abbiamo cercato di dare un po' più di conoscenza tattica a Sergio e a Maitland-Niles. Ma non solo a loro, anche agli altri che sono qui da tanto e non sono ancora vicini ad essere perfetti dal punto di vista tattico. Su Oliveira, prima di tutto non ho mai pensato che sarebbe stato possibile prendere Oliveira a queste condizioni. Non era un nome che ho messo sul tavolo perché conoscendo il nostro profilo di mercato e l'importanza di Sergio, che giocava in una squadra che lotta per vincere campionato e l'Europa League come il Porto. Non pensavo fosse possibile, quando Pinto me ne ha parlato come di una possibilità concreta, ovviamente ho detto subito di sì. Non perché lui è un regista o perché è un centrocampista 'posizionale' in grado di migliorare l'organizzazione della squadra. No, è un giocatore diverso, con un carattere, una mentalità e una personalità di cui abbiamo bisogno. Conosco bene la sua mentalità, per la sua personalità e per come si comporta in campo pensavo fosse importante per noi. E' un giocatore multifunzionale, che sa giocare, sa arrivare in attacco e tira anche da fuori, che ha esperienza e ci migliora. A poco a poco miglioriamo la rosa e le opzioni, per noi questa finestra di mercato è stata positiva, abbiamo preso giocatori prima di tutto presto, perchè il mercato chiude il 31 gennaio e abbiamo chiuso subito per merito del direttore. E poi ci migliorano tanto le nostre opzioni. Finora abbiamo fatto 7 mesi solo con un terzino destro, era un dramma ogni volta che Karsdorp aveva qualche problema, con l'Inter abbiamo messo una formazione sbilanciata per l'assenza di un terzino destro. Maitland-Niles ha giocato con la Juve senza problemi, può giocare anche a sinistra e può darci una mano in alcune posizioni anche difendendo a tre. Oliveira può fare tutto, non è un vero e propria regista, non è il giocatore giusto per giocare da solo davanti alla linea difensiva ma può fare tutto. E' importante migliorare le nostre opzioni a poco a poco e i loro arrivi ci danno più equilibrio. Abbiamo 6 mesi davanti, speriamo di andare avanti in Conference, ci saranno tante partite da giocare, con il loro arrivo e le uscite di giocatori che hanno giocato poco. Per noi è importante avere queste opzioni".

Le condizioni di El Shaarawy?
"Sono stato già abbastanza simpatico a fare la conferenza stampa alle 14, per questa ragione non posso dare una risposta che avrei dato alle 19. L'ufficio stampa mi ha detto che sarebbe stato meglio parlare alle 14, magari può chiamare più tardi. Non si è mai allenato con noi, se oggi ci riuscirà sarà in panchina. Non abbiamo opzioni, penso che non avremo i soliti 12 giocatori in panchina, saranno aggregati 3-4 o magari 5 Primavera. Se uno come Stephan arriva all'ultimo momento, inteso come l'allenamento di oggi, sicuramente sarà in panchina. Però non ne sono sicuro".

Chi sono gli indisponibili, senza spiegare magari cosa abbiano?
"Non posso dirli ora, ma alcuni giocatori non si sono allenati con noi, abbiamo la seduta alle 17 per questo motivo, per dare loro un po' di tempo e sentire lo staff medico. Sapete già degli squalificati, poi ci sono El Shaarawy, Smalling e Karsdorp che non si sono allenati con la squadra, vedremo oggi".

La situazione di Veretout? Sembra un po' appannato e sta vivendo un'involuzione. Da cosa dipende? Lo considera ancora uno dei suoi pilastri?
"Guardi, se vede la nostra rosa e il numero di partite giocate, può essere una rosa grande nei numeri ma nella pratica ci sono 15 giocatori che giocano sempre quasi tutti i 90'. Questi giocatori diventano super-importanti e in condizioni normali nessun giocatore dovrebbe essere così importante. Fino alla scorsa settimana Karsdorp era indispensabilissimo, ora già non lo è più. Più la squadra è brava ed ha opzioni, più i giocatori diventano meno indispensabile ed imprescindibili. Ora a centrocampo con Cristante, Oliveira, Pellegrini, Veretout, Bove che poco a poco sta crescendo, Mkhitaryan che abbiamo reinventato in mediana siamo abbastanza equilibrati e possiamo dare ossigeno e riposo ai giocatori, non facendoli giocare sempre per tutti i minuti. Veretout sarà sempre importante per noi, è un giocatore di qualità ma sono d'accordo con lei, nelle ultime partite non è andato benissimo, non ha giocato al suo livello. Ma resta un giocatore importante per noi".

Chiaramente è soddisfatto del mercato. Ora giudica la rosa completa o manca ancora qualcosa?
"Sono contento perché conosco il profilo del mercato che possiamo fare, riconosco e ringrazio lo sforzo della società e il lavoro fatto dal direttore per migliorare la rosa. Sono intelligente ed equilibrato, abbiamo fatto un buon mercato in funzione di ciò che siamo. Fare mercato adesso è complicato per tutti, immaginatevi per noi. Ma prendere due giocatori in prestito, giocatori che sono già pronti per giocare quando di solito si aspetta per altre opzioni, due opzioni che ci migliorano. Se pensiamo a quanto hanno giocato Calafiori, Mayoral e Villar, in termini di minutaggio, per noi è un miglioramento. Un terzo acquisto? Non me lo aspetto, penso che abbiamo fatto il possibile e Tiago Pinto ha lavorato presto, già dal 1 gennaio. Ha fatto il più presto possibile e sono contento per com'è andata".

Il recupero di Spinazzola? In fase di non possesso mancano le marcature, come avvenuto nel gol di Dybala domenica. Vorrebbe maggiore attenzione?
"Chiedo esattamente il contrario di ciò che hanno fatto, chiedo sempre pressione sulla palla e copertura in diagonale del giocatore a centrocampo. Con Dybala è successo la seconda volta, l'altra mezza opportunità è arrivata prima del gol ed è stata una situazione in fotocopia. Su Spinazzola, mi sarebbe piaciuto sapere chi è stato il fenomeno che ha detto che sarebbe rientrato a novembre, sarebbe stato un pazzo. Lo ha detto lui? E' stato pazzo anche lui, iperottimista ma lo hanno motivato in modo sbagliato, è una lesione impossibile da recuperare in pochi mesi. Ogni partita in cui mi arriva migliorato sono contento. Se rientrerà ad aprile o a maggio sarò contento, è una lesione difficile e il recupero non è mai una linea retta. Per questa ragione sono tranquillo. Lui soffre questa situazione ma gli dico sempre che manca un giorno di meno. Capisco la domanda, ma con lui lavoriamo con tranquillità e cerchiamo di trasmettergli il messaggio corretto".

Dopo Roma-Juve ha descritto molto bene il profilo psicologico della sua squadra. Come hanno preso le sue parole? Come si può migliorare quest'attitudine ad uscire dalla partita, visto che anche in coppa il fattore psicologica conta?
"Penso che le abbiamo preso bene. Non si saranno sentiti bene, ma gente che vuole migliorare e che si fida della mia esperienza la vedo sempre molto positiva quando ci si confronta. Tutto quello che dico alla stampa non è diverso da quello che dico alla squadra, ovviamente con loro vado molto di più a fondo. Lo abbiamo fatto, ho sentito gente che vuole migliorare. Non sono permalosi o scontenti per le critiche, per questo mi fa piacere lavorare con loro. I giocatori sono aperti, la situazione psicologica è stata ovvia per tutti ma per dare l'esempio del nostro profilo in quel periodo lì in cui abbiamo subito 3 gol abbiamo fatto un solo fallo. Se fossi stato in campo io ne avrei fatti da solo almeno 4. Siamo un pochino naif. Anche Oliveira ha notato che ci sono tanti giovani qui, anche i giocatori importanti sono giovani. Ci vuole pazienza, poco a poco".

Una settimana un po' difficile perchè il risultato di Roma-Juve offusca 70' giocati bene. Qual è stato il focus del suo lavoro durante la settimana? Su Oliveira, le ricorda qualcuno che ha allenato in precedenza? Le sue indicazioni che gli darà in vista di domani?
"Mi ha fatto talmente tante domande che mi sono perso. Ha detto e bene che il risultato ha offuscato 70' giocati bene. Li ha offuscati fuori, non per noi che lavoriamo dentro e non possiamo dimenticarli, anzi, dobbiamo prenderli ed analizzare quanto di buono abbiamo fatto. Potrei dire che più o meno nella nostra analisi dopo Roma-Juve, in 45' di meeting, abbiamo parlato 35' su quei fantastici 70'. Li abbiamo analizzati di più del disastro fatto in quei dieci minuti. Abbiamo fatto bene tante cose che non possiamo dimenticarcele, voi si. Per voi e per i tifosi è importante il risultato, il dolore che abbiamo sentito era per quello, ma abbiamo fatto bene tante cose: la gestione della palla, il pressing, l'ingresso in campo nel secondo tempo, l'atteggiamento dopo il gol subito. Abbiamo fatto bene tante cose. Ogni volta che la squadra sbagliava lo abbiamo analizzato. Nel primo tempo ci sono stati errori di base, giocatori bravi non si fanno attrarre ne dalla palla e ne dall'uomo. Sul secondo abbiamo riflettuto sugli errori in costruzione, non c'è stato solo un collasso mentale ma errori individuali in tutti e due i gol. Ho parlato della mancata chiusura di Shomurodov, ma c'erano anche errori individuali sulle seconde palle. Immaginatevi parlarne dopo 48 ore con ancora quel peso. Ma i giocatori hanno risposto bene. Riguardo il Cagliari, conosco Mazzarri come lui conosce me. E' una squadra competitiva, verranno per strappare un punto ma vorranno avere la possibilità di prenderne 3. Ci siamo preparati anche ad affrontare una squadra che gioca in questo modo. Anche a noi servono punti: siamo preparati per prenderceli".


Conferenza Stampa Oliveira: "Arrivo qui per aiutare. Voglio dimostrare il mio livello"

Giorno di presentazioni ufficiali in casa Roma con Sergio Oliveira che incontra la stampa.
Apre la conferenza il GM Tiago Pinto: "La vita è così, ci sono tanti cambiamenti. Due anni fa nessuno poteva credere che saremmo stati qui insieme, abbiamo lottato tante volte contro. Come ho detto ieri, il mercato di gennaio non è facile, servono giocatori che sappiano aiutare subito la squadra. Sergio non ha bisogno di presentazioni, è un centrocampista di livello internazionale".

PAROLE OLIVEIRA

Ti senti pronto ad aiutare da subito la Roma?
"Ho 29 anni, ho già dimostrato il mio valore, arrivo in un'età matura in cui sento la responsabilità di aiutare la Roma. Sul tema della personalità, è normale che il mister faccia così, la Roma ha grandi giocatori, con personalità, mi sento uno in più, che arriva qui per aiutare"

La freddezza sui rigori. In questa stagione su 4 se ne sono sbagliati 3, ti aspetti di diventare rigorista?
"E' vero, li calcio molto spesso ma questa è una decisione che spetterà al mister. Ha giocatori di grande qualità a partire da Pellegrini e Veretout che sanno calciare"

Cosa ti ha convinto a venire alla Roma?
"Sono un calciatore a cui piacciono le sfide, sono grato al Porto e al suo allenatore per avermi portato a questi livelli. Venivamo da un periodo di 5 anni insieme, alla fine della scorsa stagione, la migliore a livello collettivo e individuale, avevo voglia di una nuova sfida. Non è un problema arrivare qui in prestito perché voglio dimostrare il mio livello sia in partita che in allenamento"

C'è anche il ritorno in Nazionale che ti ha spinto qui? Un parere sul Portogallo che sfiderà l'Italia negli spareggi
"Il mio obiettivo e la mia volontà è di tornare in Nazionale. Il Portogallo deve innanzitutto vincere la prima partita e poi probabilmente sfiderà l'Italia. Ma il Portogallo ha tutte le carte in regola per arrivare al Mondiale"

Nella prima intervista col club ti sei definito un giocatore box to box. Ma dov'è che pensi di esprimerti meglio?
"La mia posizione preferita se giochiamo a 3 è fare la mezzala, l'8, se giochiamo a 2 quello un po' più arretrato. Ma gioco dove vuole il mister e voglio mettere a disposizione le mie qualità per la squadra"

Sei andato in prestito più volte. Come ti spieghi questa esplosione così tardiva?
"E' normale, non tutti siamo Mbappè che a 20 anni è campione del Mondo. E' stata una crescita graduale, ci sono state difficoltà nel percorso ma credo di aver imparato moltissimo sia dentro che fuori dal campo. Non cambierei nulla nel mio percorso perché non sarei il giocatore e la persona che sono oggi"

Hai incrociato la Roma in amichevole. Che sensazione ti ha dato? E a che traguardi pensi possa ambire?
"E' stata una semplice amichevole estiva, è una partita che volevano vincere Roma e Porto ed è stata più dura di una solita amichevole. Ho seguito la Roma da quel momento sia per Mourinho che per Tiago Pinto, da quella partita ho stretto rapporto con Lorenzo Pellegrini. E' importante concentrarsi partita dopo partita e avere questa mentalità vincente senza subire la pressione che arriva dall'esterno. Rispettare il lavoro dei giornalisti ma proseguire sulla nostra strada"

Perché il 27?
"Perché è da sempre il mio numero, mi ci sento bene"

Sono tre giorni già che sei qui. Qual è la cosa che ti ha colpito di più a Trigoria?
"Mi ha colpito la qualità della squadra, si lavora molto bene, le infrastrutture sono eccellenti, sono stato accolto nel modo migliore da tutti e per questo li ringrazio. Seguivo la Roma come ho detto e anche seguendola da fuori si capiscono quali movimenti fare in campo e stiamo lavorando su questo. Col passare del tempo sono sicuro che mi troverò sempre più a mio agio e le cose seguiranno il proprio corso".


Conferenza Stampa Maitland-Niles: "Sono concentrato sul raggiungere il quarto posto, lavorando tutti insieme"

Giorno di presentazioni ufficiali in casa Roma con Maitland-Niles, già in campo domenica scorsa contro la Juventus, che incontra la stampa.
Apre la conferenza il General Manager Tiago Pinto: "È un calciatore pronto per aiutare la squadra subito, sapete che il mercato di gennaio è così. È giovane, che può giocare in più ruoli e viene da un campionato impegnativo come la Premier League. Mi fa piacere dire che mi ha aiutato tanto per far sì che questa trattativa sia stata possibile".

PAROLE MAITLAND-NILES

Ti senti di passaggio in Serie A e nella Roma o pensi in questa fase della tua carriera di poter rimanere per qualche anno?
"Sono concentrato in questo momento sul presente piuttosto che sul contratto. Sono concentrato nel raggiungere gli obiettivi che la Roma persegue in questo momento che è un piazzamento tra le prime quattro".

Che idea ti sei fatto dei 7' con la Juve e delle contraddizioni in Serie A e nella Roma?
"Gli alti e bassi fanno parte del calcio, ci sono costati cari e la vittoria. C'è stato un calo di concentrazione. Dobbiamo lavorare per cambiare la nostra mentalità e avere la regolarità per 90' e per gli eventuali minuti di recupero. L'obiettivo si raggiunge lavorando tutti insieme".

Che impressione hai della Serie A?
"La Serie A è un campionato importante, molto diverso dalla Premier, più tattico e mi è sembrato molto tecnico. Bisogna mantenere la concentrazione altissima dal primo all'ultimo minuto".

Tu e Sergio Oliveira potete aiutare per la mentalità vincente?
"Sì, certamente. Sono convinto che abbiamo la capacità di trasmettere questa volontà per aiutare la squadra e tutti insieme a vincere le partite. Il calcio chiede questo, se non vinciamo non siamo contenti motivo per il quale dobbiamo tornare a farlo il prima possibile per tornare a sorridere".

Sei il terzo giocatore inglese, conoscevi Abraham e Smalling? In campo e in allenamento parlate inglese o ti fai aiutare dal traduttore?
"Conoscevo Tammy (Abraham, ndr) prima di arrivare qui, non conoscevo così bene Chris (Smalling, ndr) e ho avuto il piacere di conoscerlo qui. Capisco la lingua del calcio, anche se il mister parla in italiano riesco a seguire le sue istruzioni perché riesco a contestualizzarle. Per le sfumature mi dà una mano Claudio (il traduttore, ndr)".

La tua più grande caratteristica? Dove devi migliorare di più?
"Ritengo di essere polivalente, di buona corsa e molta energia in campo. Sono rapido, forte, abile tecnicamente e con una buona lettura del gioco. Adesso devo metterle in pratica affinché le mie prestazione siano sempre di un livello elevato. Posso migliorare la regolarità del rendimento che mi permetta di non accontentarmi di prestazoni sufficienti e far sì che ogni azione possa essere incisiva".

Come sono stati questi primi allenamenti in campo? Mourinho?
"Il primo giorno è stato frenetico, c'erano tante cose da fare e da sistemare. Ho avuto un solo allenamento prima di giocare la prima partita, che volevo giocare perché sono qui per questo. Il rapporto con compagni e con il mister si è rafforzato, ci conosciamo sempre meglio e anche il mister mi ha potuto vedere all'opera".


Mayoral e Villar in prestito al Getafe

L'AS Roma rende noto di aver ceduto a titolo temporaneo Borja Mayoral e Gonzalo Villar al Getafe fino al 30 giugno 2022.

Gonzalo Villar è arrivato in giallorosso nel gennaio del 2020 e ha collezionando in totale 64 presenze, 42 delle quali in Serie A.

Borja Mayoral è entrato a far parte della Roma nell'ottobre del 2020 e in giallorosso ha giocato 56 partite mettendo a segno 18 reti.

Il Club augura le migliori fortune ai due calciatori nella loro nuova avventura.


Prosegue l'impegno dell'AS Roma nel progetto "Calcio con il cuore"

L'AS Roma, con la collaborazione di Roma Cares, torna a promuovere “Calcio con il cuore”.

Il progetto, inaugurato nel 2018 e portato avanti in questi anni, è rivolto alle scuole calcio e alle associazioni sportive dilettantistiche della Capitale, con l’obiettivo di coinvolgere le realtà locali in un percorso di formazione sulle manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore.  

Anche il recente episodio avvenuto allo stadio Olimpico, il 13 dicembre scorso, in occasione della partita di Serie A Roma-Spezia, quando un giovane tifoso fu colpito da un grave malore, ha dimostrato quanto la tempestività dei soccorsi possa rivelarsi fondamentale per salvare una vita. 

Così operatori certificati si occuperanno di tenere lezioni di facile apprendimento per i bambini e gli istruttori delle scuole calcio coinvolte, ponendo in essere alcune esercitazioni pratiche sulle manovre salvavita e impartendo loro nozioni di primo soccorso.

Le scuole inserite nel programma sono e saranno dotate di nuovi defibrillatori per il cui utilizzo è previsto un corso di abilitazione rivolto a cinque operatori segnalati dalle singole strutture. 

Il Club, che da sempre si impegna nel campo della salute, in questo modo offre l’opportunità ai giovani allievi di avviare dei percorsi utili a confrontarsi con situazioni di emergenza e apprendere le misure salvavita essenziali da applicare.


La Roma comunica la positività di un calciatore (Nota del Club)

L'AS Roma comunica che, a seguito di un controllo svolto attraverso un tampone molecolare, un calciatore è risultato positivo al COVID-19.

Le autorità sanitarie competenti sono state immediatamente informate. 

Il calciatore sta bene e si trova in isolamento domiciliare.


Roma-Cagliari sarà diretta da Maggioni

Sono state rese note le designazioni arbitrali per la prossima giornata di Serie A.
Roma-Cagliari sarà diretta da Lorenzo Maggioni della sezione di Lecco, coadiuvato dagli assistenti De Meo e Muto. Quarto Ufficiale Volpi. Al VAR ed all'AVAR vi saranno rispettivamente Pairetto e Carbone.
Per Maggioni sarà la prima direzione di gara sia con la Roma che con il Cagliari.


Oliveira è sbarcato a Roma (VIDEO)

Sergio Oliveira è un nuovo giocatore della Roma.
Il centrocampista è sbarcato nella Capitale ed è pronto ad aggregarsi ai suoi nuovi compagni di squadra.
Primo step visite mediche, poi firma sul contratto e finalmente in campo.

 

 
 
 
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Sergio Oliveira ad un passo dalla Roma. Trovato l'accordo con il Porto (FOTO)

La Roma è prossima a chiudere un nuovo colpo di mercato.
Dopo Maitland-Niles il club giallorosso è pronto ad accogliere in squadra il centrocampista Sergio Oliveira.
L'accordo, come raccolto dalla redazione di PlayRoma, sarebbe stato trovato sulla base di un prestito oneroso da 1.5 milioni di euro con riscatto a 10 milioni più 3 milioni circa di bonus al raggiungimento di determinati obiettivi.
Il giocatore avrebbe già salutato i suoi compagni di squadra al Porto ed attende l'ok per partire alla volta della Capitale.

 
 
 
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Roma vs Juventus 3-4 | Amnesia Roma e la Juve si porta a casa il match

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Smalling, Cristante, Ibanez; Maitland-Niles, Veretout, Mkhitaryan, Pellegrini, Vina; Felix, Abraham.
A disposizione: Boer, Mastrantonio, Kumbulla, Calafiori, Villar, Bove, Zalewski, Carles Perez, Shomurodov, Mayoral.
Allenatore: Mourinho
Indisponibili: Spinazzola, Zaniolo, Diawara, Darboe, Fuzato.
Squalificati: Mancini, Karsdorp.
Diffidati: Cristante, Ibañez.

JUVENTUS (4-2-3-1): Szczesny; Cuadrado, Rugani, De Ligt, De Sciglio; Bentancur, Locatelli; McKennie, Dybala, Chiesa; Kean.
A disposizione: Perin, Senko, Chiellini, L. Pellegrini, Arthur, Rabiot, Kulusevski, Akè, Bernardeschi, Morata, Kaio Jorge.
Allenatore: Allegri (in panchina Landucci).
Indisponibili: Ramsey, Danilo, Pinsoglio, Bonucci, Alex Sandro.

Squalificati: -.
Diffidati: Cuadrado, Danilo.

Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Carbone e Peretti.
Quarto Ufficiale: Giua.
Var: Di Paolo.
Avar: De Meo.


Mourinho: "Basso livello tecnico, ma fino al rosso siamo stati in partita. Vogliamo uniformità arbitrale"

Josè Mourinho, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro il Milan:

MOURINHO A DAZN

Qualche errore di troppo a livello tecnico, qui la squadra non le è piaciuta?
"Sì, la mia squadra sì. Anche nel 2-0, nel 2-1 e fino al momento del rosso a Karsdorp siamo stati in partita ma a livello tecnico è stata una partita bassa. Perdiamo palla con una facilità tremenda, qualità bassissima ma siamo sempre stati in partita. Per parlare di problemi tecnici devo anche parlare dell'arbitro e del Var perché ancora non mi è arrivata nessuna immagine dove si vede chiaramente che il primo è rigore. Non riesco a vedere. Si vede movimento di Tammy che apre il braccio ma non si vede il contatto puro e netto. Aureliano era a casa ma sicuramente voleva stare qui, ho parlato con Chiffi e gli ho chiesto la clip per vedere il rigore perché i miei analisti non riescono a trovare una ragione. Se paragoni questo rigore a quello di Zaniolo e di Ibanez, sono tutti rigori. Vogliamo solo uniformità. Per questa ragione penso che noi abbiamo giocato a livello tecnico basso, ma a livello arbitrale siamo sempre noi sfortunati".

Se fossi stato dalla parte del Milan lo avrei voluto, se fossi stato dalla parte della Roma sinceramente...
"Tu (riferito a Barzagli) sei stato dentro una vita nel calcio e dici così, è esattamente per questo che il Var deve stare tranquillo, zitto e bere il the e che lasci andare la partita. Se vuoi fare il fenomeno, chiama Chiffi, che non ha avuto la personalità. A San Siro contro il Milan, vai al monitor, noi siamo piccolini. Avevo capito fin dall'inizio. Ma non voglio nascondere che a livello tecnico abbiamo fatto una partita globalmente bassa".

Siete sempre nella partita, ma vedendo la classifica manca qualcosa.
"Siamo dove la nostra qualità più tutti gli episodi arbitrali che abbiamo avuto dobbiamo stare. Siamo una squadra di media qualità che poteva avere 3-4-5-6 punti in più, ma siamo lì. Se guardo il primo gol e l'ultimo rigore sono due esempi chiari dove con la palla crei situazioni da gol per gli avversari. Poi ci sono altri momenti in cui abbiamo sbagliato tanto dal punto di vista tecnico, ma non ho nessun problemi di organizzazione né tattico, ma solo di mancanza di questa qualità tecnica. Devo dire che non capisco il lavoro che ha fatto Daniele (Chifii, ndr) in partita e Aureliano nell'ufficio. Non capisco, è difficile".

Cosa pesa di più oggi? Il risultato o le assenze contro la Juve?
"In questo momento il risultato perché sono 0 punti, ma appena esco da qua inizio a pensare alla prossima partita e per noi sarà dura. Abbiamo qualche difficoltà e cerchiamo di migliorare anche in questo mercato, vediamo se è possibile chiudere qualcosa su cui stiamo lavorando prima di questa partita anche se i giocatori possono allenarsi con noi solo un giorno".


Milan vs Roma 3-1 | Befana amara per la Roma. Sconfitta e due rossi per Karsdorp e Mancini

La Roma, dopo la sosta per le festività, ritorna in campo in quel di San Siro. Un match difficile e ricco di storia per Mourinho ed i suoi, pronti ad iniziare il girone di ritorno.
Per questa sfida il tecnico portoghese ha chiesto gli straordinari a Rui Patricio, in campo nonostante il mal di schiena a causa dell'assenza di Fuzato. Confermata la linea difensiva, si rivede Pellegrini a centrocampo dal primo minuto. Out Cristante, c'è Veretout sulla mediana. Davanti confermatissimi Zaniolo ed Abraham.

LA FORMAZIONE UFFICIALE

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Florenzi, Kalulu, Gabbia, Hernandez; Tonali, Bakayoko; Messias, Diaz, Saelemaekers; Giroud.
A disposizione: Mirante, Jungdal, Conti, Krunic, Maldini, Leao, Rebic, Ibrahimovic. 
Allenatore: Pioli.

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Mkhitaryan, Pellegrini, Vina; Zaniolo, Abraham.
A disposizione: Boer, Mastrantonio, Kumbulla, Calafiori, Diawara, Darboe, El Shaarawy, Cristante, Bove, Zalewski, Carles Perez, Shomurodov. 
Allenatore: Mourinho.

ARBITRO: Chiffi.
ASSISTENTI: Vivenzi e Ranghetti.
QUARTO UFFICIALE: Abisso.
VAR: Aureliano.
AVAR: Costanzo.