Ranieri: "Il momento è delicato, in dodici partite ci giochiamo il futuro"

Claudio Ranieri ha parlato per la prima volta della sua seconda avventura sulla panchina dei giallorossi. L'intervista completa andrà in onda alle ore 19:30 e questo è uno stralcio delle sue dichiarazioni ai microfoni di Roma TV

"Tornare a Roma per me significa tanto, tutto. Sono stato tifoso della Roma fin da bambino, poi giocatore e allenatore. Stanotte quando ho saputo di poter essere io l'allenatore non ho dormito, lo vedo come un segnale positivo. La mia romanità, nascere a San Saba, crescere a Testaccio mi lega alla Roma che era nel mio DNA. Tutta la mia vita calcistica è legata a questi colori. Ricordo che quando ero calciatore e giocavo nel Catania, facemmo gli spareggi a Roma e prima di entrare allo stadio facevo mettere la canzone di Antonello Venditti, per caricare la squadra. È stata una lunga giornata, ma quando si fanno le cose con passione non si sente la fatica. Sono tornato a Trigoria, l'ho trovata cambiata con molte cose nuove. Si sta dando una struttura da squadra internazionale e questo da tifoso non può che farmi piacere. Chiederò ai giocatori di dare il meglio di loro in queste ultime dodici partite, di aiutarsi e di sentire il valore della maglia e di appartenere a questa città, come tutti i tifosi vogliono. Solo se danno tutto quello che hanno io sarò appagato, questo per me conta più del risultato. È importante valutare l'aspetto psicologico, dopo queste due sconfitte i ragazzi saranno certamente abbattuti, ma devono saper reagire da uomini, coscienti che questo è il passato. Cerco sempre di collegare la vita calcistica con quella quotidiana, siamo dei privilegiati, facciamo un mestiere che tanti vorrebbero fare, mi reputo una persona fortunata. Dobbiamo tirar fuori il meglio che abbiamo, con l'attaccamento alla maglia. È normale che i tifosi non siano soddisfatti, ma se vedono che i calciatori in campo danno il massimo e poi magari all'ultimo l'arbitro non concede un rigore sanno apprezzare comunque l'impegno della squadra. Sono cambiato nel tempo, il calcio è cambiato da quando ho iniziato ad oggi. Se sono stato chiamato dalla Roma significa che mi sono aggiornato, la voglia di migliorarmi non mi abbandona. In questa lunga giornata ho parlato con la squadra, chiedendo loro determinate cose. Il momento è delicato, in dodici partite ci giochiamo il futuro, c'è la possibilità di tornare in Champions League. I ragazzi sono sensibili, alcuni potrebbero essere non abituati, essendo giovani, ad una piazza così importante, chiedo ai tifosi di stargli vicino ed incoraggiarli anche e soprattutto nei momenti difficili, perché poi alla fine chi soffre veramente siamo noi tifosi".


Roma Primavera. Sconfitta in trasferta per 3-1 dall'Inter

La Roma Primavera è stata battuta per 3-1 in trasferta dall'Inter. Eppure, i ragazzi di Alberto De Rossi erano passati in vantaggio con Felipe Estrella al 22' ma nella ripresa i nerazzurri si sono scatenati e hanno prima pareggiato al 47' con Salcedo, quindi sono passati in vantaggio al 56' con Rizzo ed al 96' hanno chiuso i giochi su rigore trasfortmato da Colidio.


Pradè, Udinese: "Esonero Di Francesco? Lo considero un grande allenatore. Il calcio è cattivissimo"

Daniele Pradè, direttore dell'area tecnica dell'Udinese, è stato intervistato da Radio Deejay. Queste le sue parole in merito all'esonero di Eusebio Di Francesco:

"Non posso esprimermi, gli voglio troppo bene, lo considero un grande allenatore, un amico sincero. È stato doloroso. Questo ti fa capire quanto è cattivo il calcio, prendi un rigore negli ultimi minuti dei tempi supplementari, non te ne danno uno sacrosanto a partita scaduta. Non va bene così, il calcio in determinate situazioni è cattivissimo".


A. De Rossi: "Purtroppo, appena gli avversari spingono ci mettono in difficoltà"

Alberto De Rossi, tecnico della Primavera giallorossa, è stato intervistato da Roma Tv. Queste le sue parole:

Nella ripresa non avete reagito…
"Ci hanno colpito perché non siamo riusciti a ribattere la loro reazione che è stata timida. Purtroppo appena gli avversari spingono ci mettono in difficoltà, i ragazzi hanno dato tutto, si impegnano e si sacrificano ma la palla dobbiamo cercare di indirizzarla meglio e non dobbiamo prendere gol".

Sui gol subiti…
"Le partite ci danno il grado di formazione dei ragazzi, ma quando c’è un giocatore che cala di prestazione dobbiamo trovare altre soluzioni. Difendevamo un po’ meglio, abbiamo provato il 4-3-1-2 che è andato bene. Non parliamo del terzo gol, meglio che non apriamo questo capitolo. Siamo molto sfortunati. Dobbiamo continuare e allenarci di più, non ci fanno dei gol irresistibili, agli avversari dobbiamo concedere un’occasione e sudare le sette camicie".

Cosa è mancato?
"La squadra mi è piaciuta, i ragazzi hanno messo tutto ma gli episodi sono stati di nuovo sfavorevoli".

Si prova a recuperare qualche giocatore infortunato...
"Gli infortunati ci metteranno un po’ di più, ci alleneremo più forte per migliorare queste situazioni. Vedere tanto sacrificio e tanta corsa vanificati, mi sembra un po’ troppo. Soprattutto per i ragazzi perché noi dello staff ne abbiamo viste tante".


Freddi Greco: "Il primo tempo è stato buono. Nel secondo non abbiamo avuto la stessa mentalità"

Freddi Greco, giocatore della Primavera giallorossa, è stato intervistato da Roma TV. Queste le sue dichiarazioni dopo la sconfitta per 3-1 in casa dell'Inter:

"Il primo tempo è stato buono, abbiamo creato diverse occasioni. Nel secondo tempo abbiamo concesso troppo, dobbiamo lavorare per ottenere un buon piazzamento in classifica".

Nuovo modulo?

"Lo abbiamo provato da un paio di settimane, ci siamo trovati bene, può essere un'alternativa al 4-3-3. Personalmente con questo modulo ho più spazio per attaccare, ma anche più campo da coprire".

Cos'è mancato nel secondo tempo?

"Non abbiamo avuto la stessa mentalità del primo tempo, anche se all'inizio tenevamo bene il possesso palla, dobbiamo lavorare come ho già detto".

Stanchezza per i tanti impegni?

"No, non può essere una scusa, non si possono perdere queste partite importanti. Può aver inciso il fattore psicologico, dall'eliminazione in Youth League non siamo riusciti più a fare bene, speriamo di ripartire per migliorare da qui a fine stagione".

Sulla classifica?

"Ora dobbiamo guardare a noi stessi, senza pensare alla classifica. Lavoriamo per fare il nostro meglio e raggiungere un buon posizionamento in classifica".

Sull'impegno in Under 19?

"Ho saltato un paio di partite per problemi fisici, ora ho quest'occasione e la voglio sfruttare al massimo".


Problema al polpaccio per Zaniolo, che sarà sottoposto ad esami clinici alle 17:30

La sorte continua ad accanirsi con la Roma. Secondo quanto riportato da Sky Sport 24, Nicolò Zaniolo avrebbe avuto un problema al polpaccio riscontrato nel corso dell'allenamento di questa mattina. Il giovane calciatore sarà sottoposto ad una risonanza magnetica alle 17:30.


Allenamento Roma. Rifinitura prevista per domani alle 16:15

La Roma tornerà ad allenarsi domani nel pomeriggio alle 16:15 al centro Fulvio Bernardini di Trigoria in vista della sfida di lunedì contro l'Empoli in programma alle 20:30. Da monitorare le condizioni di Nicolò Zaniolo, uscito malconcio dall'allenamento di oggi.


Pasqual: "A Roma sono abituati alla pressione. Se andiamo con l'idea di fare risultato partiamo col piede sbagliato"

Manuel Pasqual, difensore e capitano dell'Empoli, ha parlato ai microfoni di Deejay Football Club del prossimo impegno di campionato contro la Roma:

"Per ora siamo tutti a disposizione, alla Roma abbiamo visto che manca qualche defezione ma se andiamo lì con l'idea di fare risultato partiamo col piede sbagliato".

Momento non semplice per i giallorossi.
"Chi gioca a Roma, al di là delle qualità tecniche, le ha anche a livello caratteriale. Lo sai che la piazza ti mette sotto pressione e i giocatori sono abituati a certe pressioni".

Chi è il compagno di maggior carattere con cui hai giocato?
"Toni, con la sua pazzia e la sua voglia di scherzare. Ti faceva stare tranquillo, durante e prima le partite. Era sempre il primo a prendersi le responsabilità".

L'allenatore di maggior temperamento.
"Beh, sicuramente Iachini a livello caratteriale ti sa dare tantissimo. Ogni allenatore che ho avuto mi ha lasciato qualcosa, se dovessi fare l'allenatore prenderei qualcosa da ciascuno. Poi quello ideale è sempre il prossimo, anche se per me sarà difficile".

Il giocatore con cui avresti voluto giocare?
"Icardi".


Bavagnoli, all. Roma femminile: "Vorrei rigiocare Roma-Milan dell'andata. Non sono stupita dal miglioramento delle ragazze"

Elisabetta Bavagnoli, tecnico della Roma femminile, è stata intervistata dall'AS Roma Match Program. Di seguito le sue dichiarazioni:

L'inizio non è stato facile, come ha cercato di gestire quei momenti?
"Nelle prime giornate di campionato abbiamo subìto tre-quattro sconfitte pesanti. Probabilmente giuste perché non avevamo ancora interiorizzato nel modo migliore la filosofia di gioco di questa società; ma la difficoltà ci ha fatto crescere tanto. Ho la fortuna di avere a disposizione un gruppo di atlete incredibili che si sono messe a completa disposizione dal primo giorno. Ci siamo guardate negli occhi, ci siamo rimboccate le maniche e siamo migliorate sempre di più. I risultati successivamente si sono visti".

È più formativa per crescere una vittoria o una sconfitta?
"Sono entrambe formative. Una vittoria ti dà stimoli, entusiasmo, autostima, ti dà tutto quello che c'è da prendere dai momenti di successo. Però allo stesso modo la sconfitta ti fa capire le lacune, i limiti, cosa si deve migliorare e soprattutto ti insegna a rimanere sempre con i piedi per terra. Non si deve mai sottovalutare l'avversario o dare per scontato un risultato. Negli allenamenti è importante l'atteggiamento, ci si allena come si gioca e si gioca come ci si allena".

C'è una partita che vorrebbe rigiocare?
"Vorrei rigiocare la partita d'andata Roma-Milan, perché abbiamo fatto un'ottima gara, ma si poteva sperare di ottenere qualcosa di più. C'è mancato quel pizzico di esperienza e di cattiveria agonistica".

Il nuovo anno è iniziato in modo positivo, è una Roma più consapevole?
"Sì, abbiamo terminato bene il 2018 e iniziato allo stesso modo il 2019. È importante ora proseguire sulla stessa strada, attraverso una consapevolezza maggiore da parte di tutto il gruppo, squadra e staff".

È un gruppo diviso tra esperte e giovani talenti, l'ha stupita la crescite delle ragazze più piccole?
"Non sono stupita dal miglioramento delle ragazze, soprattutto di quelle più giovani, perché sapevamo di avere calciatrici dal talento eccezionale. La cosa che mi ha stupita maggiormente è stata la loro capacità nell'acquisire forza e determinazione partita dopo partita e in ogni allenamento. Queste calciatrici ci mettono l'anima e oggi sono consapevoli di poter cambiare il corso di una partita in qualsiasi momento. Questa è una cosa molto importante".

Cosa ha portato invece in questo gruppo il capitano Elisa Bartoli?
"Elisa ha portato qualcosa di speciale in questa squadra. È un leader dentro al campo, una giocatrice che sa sempre quello che vuole e lotta fino alla fine su ogni pallone. Ha un'esperienza incredibile, una forza sia dal punto di vista fisico che tecnico e sta insegnando molto soprattutto alle ragazze più giovani. Io, ma soprattutto la Roma, non poteva sperare di avere un capitano migliore".

La vostra crescita non è passata inosservata anche ai tifosi che al Tre Fontane sono sempre più presenti. Quanta spinta vi ha dato e vi sta dando il pubblico?
"In questa grande avventura la spinta dei tifosi è incredibilmente speciale. Sono orgogliosa di essere l'allenatrice di questa squadra non solo perché sono a capo di un gruppo di calciatrici molto talentuose ma anche perché abbiamo alle nostre spalle tifosi passionali e incredibili. Non sono romana, ma al Tre Fontane mi sono trovata a vivere delle emozioni speciali. I tifosi sono vicinissimi alle nostre ragazze quando vinciamo e anche quando andiamo meno bene. La squadra e il calcio femminile hanno bisogno di questo, perché è un calcio genuino e loro standoci vicini trasmettono forza alle ragazze".

C'è una partita della stagione nella quale ha sentito particolarmente vicini i tifosi?
"Sicuramente Roma-Sassuolo dello scorso gennaio. Al secondo gol di Agnese Bonfantini ho sentito un boato, sembrava veramente di stare allo stadio con migliaia di tifosi intorno. Tutte noi abbiamo vissuto un'emozione incredibile e di questo ringrazio davvero i nostri tifosi".

Dopo la pausa, la stagione riparte con un ciclo di partite impegnative che inizierà dalla Fiorentina in Coppa Italia e vi porterà a Verona per affrontare il Chievo, sarà difficile riprendere il cammino interrotto?
"Dopo la pausa solitamente c'è sempre un po' di difficoltà nel riprendere, ma questa sosta ci ha dato la possibilità di recuperare alcune giocatrici e di recuperare energie psico-fisiche. Indubbiamente sarà un ritorno in campo difficile perché la prima gara che abbiamo sarà la semifinale di andata di Coppa Italia con la Fiorentina, una squadra fortissima. Noi ci proveremo e ci stiamo preparando bene. Ci proveremo fino alla fine anche in campionato, abbiamo gare difficili e anche le avversarie sono cresciute, ma anche la Roma sta crescendo e vogliamo dimostrare dove possiamo arrivare".


Per il ruolo di DS piace Ben Manga, capo scout dell'Eintracht Francoforte

Dopo l'addio di Monchi, la Roma torna alla ricerca di un DS da affiancare a Massara. Al  momento sono tanti i nomi che circolano per il dopo Monchi, tra cui quello di Ben Manga. Ben Manga, come riferisce calciomercato.it, è attualmente capo scout dell'Eintracht Francoforte ma ha un contratto in essere fino a giugno. Dunque la Roma, se davvero interessata, potrebbe prenderlo a parametro zero senza versare clausole.


Escluse lesioni al polpaccio per Zaniolo. Contro l'Empoli potrebbe giocare

Nicolò Zaniolo, che aveva riportato un problema al polpaccio, si è sottoposto ad esami strumentali presso Villa Stuart. All'uscita dalla clinica il giocatore non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti presenti; ma, come riferito da Sky, sono escluse lesioni. Dunque il giocatore potrebbe essere regolarmente in campo lunedì contro l'Empoli.


Hagi: "Non avrei paura ad allenare la Roma. Non so se accadrà, è difficile ma non impossibile"

Gheorghe Hagi, ex giocatori di Real Madrid, Barcellona e Galatasaray; che in carriera ha vestito anche la maglia del Brescia, si candida come allenatore della Roma. L'ex fuoriclasse rumeno, oggi proprietario ed allenatore del Viitorul Costanza, ha confermato in conferenza stampa di non aver paura ad allenare la Roma. Queste le sue parole riportate dal sito prosport.ro:

"Non avrei paura ad allenare la Roma, mi piacerebbe guidare una grande squadra per vincere. Roma è un impero e il mio spirito è lo stesso. Non so se accadrà, è difficile ma non impossibile: vedremo, comunque mi trovo bene qui in Romania e cercherò di dare il meglio".