Inzaghi: "Ancora complimenti ai miei ragazzi per il derby. Non ho sentito Coinceiçao"

Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, ha parlato in conferenza stampa tornando sul derby vinto e sull'uscita dalla Champions League della Roma. Queste le sue parole riportate da laziopress.it:

Quali sono i primi segnali post derby che hai visto nella squadra?
Voglio fare nuovamente i complimenti ai miei ragazzi per come abbiamo interpretato il derby. Ora pensiamo alla Fiorentina perchè sarà una partita molto insidiosa”.

Temi il troppo entusiasmo per la vittoria nel derby?
L’abbraccio con i tifosi è importante e deve essere uno stimolo per le partite che arrivano. La Fiorentina è un avversario difficile con un allenatore che conosco molto bene. Hanno giocatori veloci a cui non dobbiamo concedere spazio

Hai sentito Sergio Conceição?
Non l’ho sentito ma abbiamo fatto due ottimi risultati. Non è facile battere la Roma ferita dal derby


Caputo: "La Roma deve fronteggiare squalifiche e infortuni, ma resta fortissima"

Francesco Caputo, attaccante dell'Empoli, è stato intervistato per il quotidiano Il Tirreno, a cui ha parlato della sfida di campionato di lunedì prossimo contro la Roma:

La Roma qualche problemino ce l’ha…
È vero. Hanno squalifiche e infortuni da dover fronteggiare, ma resta una squadra fortissima. Sappiamo che c’è l’occasione di provare a piazzare un colpo, ma sappiamo anche che servirà una prestazione sopra le righe. Ci stiamo preparando bene, speriamo di riuscirci. È quello di cui abbiamo bisogno per dare una svolta al nostro campionato, al nostro cammino”.

Ma?
Ma non c’è da fidarsi. La Roma arriverà pure stanca ma anche ferita per quello che gli è appena capitato in Champions. Meritavano il passaggio del turno e quel rigore non dato, alla fine, è una vera ingiustizia. Insomma, dovremo stare attenti alla loro rabbia”.

Se ci sarà un rigore a Roma andrà a calciarlo?
Certo. Ripeto, non è mai stato un problema. Certo mi dispiace ancora per quello che successe all’andata, perché quel rigore nei minuti finali, sullo 0-1, poteva cambiare la storia di quella partita e forse anche di quelle successive. Ma purtroppo è successo, non posso più farci niente”.

Se non provare a vendicarsi lunedì sera…
Esatto. Ed è proprio quello che, insieme ai miei compagni, voglio provare a fare. L’ho già detto, di sicuro non sarà semplice, ma un’altra certezza è che daremo tutto per riuscirci”.


Serie A, Parma-Genoa è finita 1-0 grazie al gol di Kucka

Parma e Genoa scendono in campo al tardini per la ventisettesima giornata di Sere A. Finisce 1-0 per gli emiliani: primo tempo abbastanza stabile e poco dinamico, per poi colpo di scena di Kucka nella seconda parte del match. Gervinho tenta il 2-0 ma niente da fare. I vincitori salgono a 33 punti, mentre il Genoa resta a 30.


Di Gennaro: "Ranieri può rimettere in ordine la situazione. Col Porto, il rigore su Schick c'era"

Antonio Di Gennaro, ex centrocampista del Verona di Bagnoli, è stato intervistato da RMC Sport Network e ha parlato anche della Roma e del suo nuovo mister Claudio Ranieri. Queste le sue dichiarazioni: 

"Può rimettere in ordine la situazione, conosce bene l'ambiente. Voleva tornare, farebbe tutto per la Roma. Bisogna dire che la squadra è stata anche un po' defraudata contro il Porto, il rigore su Schick c'era. L'arbitro doveva andare almeno al VAR".


Serie A. Il Milan passa a Verona col Chievo per 2-1

Il Milan vince 2-1 a Verona col Chievo e rafforza il suo terzo posto in classifica. I rossoneri erano passati in vantaggio al 31' grazie alla rete di Biglia ma al 41' si erano fatti raggiungere da Hetemaj e così si era chiusa la prima frazione di gioco. Poi c'ha pensato il solito Piatek al 57' a segnare la rete del definitivo 2-1 anche grazie all'aiuto del VAR che ha confermato la regolarità del gol.


Monchi vicino all'Arsenal. Nel mirino Zaniolo e Rugani

Monchi non è più il direttore sportivo della Roma ma a breve si accaserà con l'Arsenal. Questo notizia è abbastanza nota da diverso tempo ma lo spagnolo ha già le idee chiare sul prossimo mercato dei Gunners. Secondo quanto riporta sportmediaset.it, nel mirino ci sarebbe Nicolò Zaniolo e sarebbe pronta un'offerta da 60 milioni di euro per portarlo a Londra. Oltre al classe '99 giallorosso, Monchi punterebbe anche su Daniele Rugani, difensore centrale della Juventus.


Il ritorno di Tinkerman

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma si riaffida a Claudio Ranieri. Dopo la sconfitta netta per 3-0 nel derby e soprattutto l'eliminazione dalla Champions League (ingiusta nonostante il parere della UEFA), la società giallorossa ha deciso di esonerare Eusebio Di Francesco e consegnare la squadra nelle mani di un tecnico di fama internazionale e che conosce bene la Capitale italiana.

Ranieri, infatti, è nato a San Saba e sa quali sono le cosiddette "regole d'ingaggio" in questa città, sa che c'è bisogno di una scossa e chi meglio di quello che in Inghilterra chiamavano "Tinkerman", cioè colui che rimette a posto con ciò che ha o per meglio dire "il normalizzatore"?  

Il compito dell'allenatore cresciuto a Testaccio e che nel 2016 ha portato il Leicester a vincere la Premier League per la prima volta è complicato ed al danno si è aggiunta la beffa infortuni. Nella prossima gara contro l'Empoli mancheranno De Rossi, Manolas e Pellegrini, fattisi male nel corso del match col Porto più il lungodegente Under ed i 3 squalificati Dzeko, Fazio e Kolarov. Non sarà facile presentare una formazione equilibrata e di livello, come nelle intenzioni di Ranieri e bisgnerà anche capire quale sarà il modulo che vorrà adottare. 

Storicamente, l'ex trainer del Chelsea ha sempre giocato col 4-4-2, almeno come sistema di gioco di base. In difesa, un terzino rimane più bloccato ed un altro spinge. Quindi, con tutti gli effettivi, i più adatti al compito paiono Santon a destra e Kolarov a sinistra. Contro i toscani, Florenzi dovrebbe svolgere i compiti del serbo anche se dal lato destro con l'ex Inter più difensivo sul lato opposto. I centrali saranno per forza di cose Marcano e Juan Jesus ma con il rientro di Fazio e Manolas bisognerà capire se cambieranno o meno le gerarchie.

A centrocampo, l'emergenza permetterà a Nzonzi di avere una prova d'appello dopo le deludenti prestazioni fornite sinora ed accanto ci sarà Cristante, in attesa del ritorno di De Rossi e Pellegrini, che probabilmente saranno i titolari. Se fosse confermato il centrocampo a 4, dovrebbero adattarsi al ruolo di esterni Zaniolo a destra ed El Shaarawy a sinistra con Florenzi che potrebbe esser impiegato come esterno alto a destra in concorrenza con Under quando rientraranno gli indisponibili. Difficilmente, il tecnico romano si è affidato ai giovani nelle difficoltà, puntando più sui calciatori d'esperienza e così il turco ed il promettente Zaniolo potrebbero esser i sacrificati. 

Davanti, l'unico sicuro del posto appare Edin Dzeko. Accanto a lui, tante soluzioni sia dal primo minuto che a gara in corso. Schick sembra la scelta più prevedibile ma la più interessante potrebbe portare a Perotti, sia perché col Porto è sembrato in gran forma nonostante fosse fermo da un pò, sia perché così Ranieri avrebbe un giocatore di peso ed un "piccolo", come accadeva nelle coppie offensive anni '90 che tanto piacevano al mister. Non sono da escludere neanche le soluzioni El Shaarawy seconda punta con esterno sinistro di centrocampo Zaniolo o lo stesso Under ma sia Il Faraone che il giovane turco sono più esterni offenisivi che seconde punte. Mancando Dzeko, con l'Empoli il centravanti sarà Schick ed accanto a lui è probabile giochi l'argentino ma sarà interessante vedere gli allenamenti di questi giorni per saperne un pò di più. 

Sarebbe fondamentale anche che Claudio Ranieri porti in dote quel minimo di buona sorte che certamente è mancata in questo periodo e che potrebbe aiutare a riportare le cose alla normalità. Esattamante ciò che la società capitolina spera possa fare. 


InsideRoma Daily News: Escluse lesioni al polpaccio per Zaniolo. Contro l'Empoli potrebbe giocare - Allenamento Roma. Rifinitura prevista per domani alle 16:15 - Roma Primavera. Sconfitta in trasferta per 3-1 dall'Inter

NOTIZIE DEL GIORNO | 9 MARZO 2018

- Nicolò Zaniolo, che aveva riportato un problema al polpaccio, si è sottoposto ad esami strumentali presso Villa Stuart. All'uscita dalla clinica il giocatore non ha rilasciato dichiarazioni ai cronisti presenti; ma, come riferito da Sky, sono escluse lesioni. Dunque il giocatore potrebbe essere regolarmente in campo lunedì contro l'Empoli.

- La Roma tornerà ad allenarsi domani nel pomeriggio alle 16:15 al centro Fulvio Bernardini di Trigoria in vista della sfida di lunedì contro l'Empoli in programma alle 20:30. Da monitorare le condizioni di Nicolò Zaniolo, uscito malconcio dall'allenamento di oggi.

- La Roma Primavera è stata battuta per 3-1 in trasferta dall'Inter. Eppure, i ragazzi di Alberto De Rossi erano passati in vantaggio con Felipe Estrella al 22' ma nella ripresa i nerazzurri si sono scatenati e hanno prima pareggiato al 47' con Salcedo, quindi sono passati in vantaggio al 56' con Rizzo ed al 96' hanno chiuso i giochi su rigore trasfortmato da Colidio.

- Monchi, ormai ex ds della Roma che ha rassegnato le proprie dimissioni ieri, è prossimo a diventare il nuovo dirigente dell'Arsenal dove incontrerà l'allenatore Unai Emery con il quale ha vinto svariati titoli ai tempi del Siviglia. Già nei prossimi giorni lo spagnolo dovrebbe unirsi ai Gunners, come riportato dal dailymail.

- erbert Prohaska, ex centrocampista della Roma del secondo scudetto, è stato intervista da Il Mattino. Queste le sue dichiarazioni su Ancelotti, suo compagno di squadra in giallorosso, e Di Francesco:

Insieme ad Ancelotti ha vinto uno scudetto nella stagione 1982-83,
Un’annata unica, straordinaria. Che ci ha uniti per sempre. Io avevo 25 anni, Carletto 21: un grande amico e ora è un grandissimo allenatore”.

Sull'esonero di Di Francesco.
Non mi sorprende. Se perdi il derby in quel modo e poi vai fuori dalla Champions tre giorni dopo, difficile che non finisca così”.

 


Monchi, un destino già segnato

INSIDEROMA.COM – SARA BENEDETTI – Nel pomeriggio di ieri è arrivata l’ufficialità: Eusebio Di Francesco non è più l’allenatore della Roma. Dopo quasi due anni insieme le strade del club capitolino e del tecnico abruzzese si separano. Troppi i passi farli nel corso della stagione corrente è un addio con un po’ di amaro in bocca, ripensando ad una squadra capace di arrivare ad affrontare la Semifinale di Champions League neanche un anno fa. Spazio ora a Claudio Ranieri, con il gravoso compito di risollevare le sorti della Roma in Serie A. Se l’ufficialità di Di Francesco è già arrivata, mancano verosimilmente poche ore anche a quella riguardo l’addio del ds Monchi. Nella giornata di ieri, durante l’incontro tra i dirigenti per decidere il futuro tecnico dei giallorossi, Monchi ha fatto capire a chiare lettere che la sua idea era quella di continuare con Eusebio. Già nella giornata di oggi lo spagnolo dovrebbe dimettersi dal proprio incarico, da capire ancora se verrà organizzata una conferenza d’addio. Il futuro per lui parla inglese, è infatti molto probabile che nella prossima stagione Monchi divenga il nuovo direttore sportivo dell’Arsenal dell’allenatore Unai Emery, compagno di successi europei ai tempi del Siviglia. Per quanto riguarda la Roma invece i nomi che avanzano sono diversi, tra questi quello che si fa largo nelle ultime ore è quello di Walter Sabatini, già ds della Roma prima dell’arrivo di Monchi, con un intermezzo tra i due chiamato Ricky Massara.

LA GIORNATA DI RANIERI – Oggi però indubbiamente a prendersi le prime pagine è Claudio Ranieri, romano e romanista, chiamato dalla dirigenza per portare la Roma in Champions League. Un contratto di tre mesi e la semi-promessa di un ruolo dirigenziale al termine della stagione, con tutta la tranquillità di potersi poi spostare su altri profili tecnici, tra i quali quello del sempre più chiacchierato Maurizio Sarri, ancora in bilico nel Chelsea di Abramovich. Ranieri arriverà con un volo diretto da Londra alle 10:30 all’aeroporto di Ciampino, dove ad attenderlo ci sarà un’auto della Roma che lo porterà subito a Trigoria, dove già oggi pomeriggio il mistero condurrà il suo primo allenamento in vista della gara con l’Empoli, che sarà caratterizzata da una rosa più che rimaneggiata. La Roma e Ranieri si ritrovano dopo dieci anni, da un quasi Scudetto svanito alle ultime battute alla possibilità di una nuova partecipazione alla Champions League con la speranza di non separarsi più, se non sulla panchina, “almeno” come dirigente. Buona fortuna Claudio.


La Roma post-DiFra parte in salita: con l'Empoli è emergenza totale

IL MESSAGGERO - La squadra che scenderà in campo lunedì sera contro l'Empoli (ore 20.30) cambierà faccia non solo per l'esonero di Di Francesco, ma anche per l'emergenza infortunati e squalificati (entrano in diffida Florenzi, Manolas e Zaniolo). Il nervosismo nel derby ha complicato la vita a Claudio Ranieri che guiderà i giallorossi contro i toscani (nella sua precedente avventura in trasferta, davanti a lui sempre una toscana, all'epoca il Siena, in trasferta): non saranno a disposizione per squalifica De Rossi, Kolarov e Fazio. Il capitano ha accusato anche una forte fitta al polpaccio destro contro il Porto e nelle prossime ore si sottoporrà a esami strumentali per valutare l'entità della lesione, mentre Pellegrini - entrato proprio al posto del numero 16 - ha dovuto chiedere il cambio per un problema muscolare al flessore della coscia destra. Il difensore argentino, invece, è rimasto in tribuna a Oporto per un infortunio al flessore, stessa sorte che capiterà a Pellegrini contro l'Empoli per lo stesso problema. I guai muscolari nella Roma sono arrivati a quota 37 considerando anche il forfait di Pastore alla viglia del Porto per il solito dolore al polpaccio sinistro. Un record a Trigoria che ha fatto scattare diverse domande a Pallotta e ai dirigenti che hanno preso la decisione di esonerare Di Francesco anche per l'eccessiva fragilità e la scarsa preparazione atletica dei calciatori.

SALUTI C'è una squadra da ridisegnare contro l'Empoli e sarà compito di Ranieri, che ama un modulo che non è quello di Di Francesco. All'inizio il nuovo allenatore toccherà il meno possibile, parlerà con i giocatori per non creare subito traumi tattici. Ipotizzando: la difesa sarà composta da Florenzi (o Karsdorp), Manolas, Jesus e Santon, addio comunque alla linea a tre che ha provato a dare battaglia al Porto. La mediana sarà occupata da Nzonzi e Cristante, mentre sulla trequarti potrebbe toccare a Kluivert (o Karsdop o Florenzi) con Zaniolo trequartista ed El Shaarawy a sinistra, grande escluso della sfida di Champions. In attacco sarà il turno di Schick chiamato a riscattarsi dopo l'anno e mezzo anonimo, il cambio in panchina può contribuire a farlo esplodere dando un senso ai 40 milioni spesi per acquistarlo. Quando la notizia dell'esonero di Di Francesco è diventata ufficiale, alcuni calciatori hanno salutato il tecnico tramite i social: «Grazie di tutto mister», ha scritto Manolas postando su Instagram una foto assieme a Eusebio. Stesso messaggio anche di Zaniolo con allegata un'immagine del centrocampista in procinto di entrare in campo. Poi il saluto di Cengiz Under: «Hai sempre creduto in me, grazie di tutto boss». 


Reset Roma, a Trigoria c'è Ranieri 2.0

IL MESSAGGERO - TRANI - All'esonero si somma ancora il ritorno. Mai da escludere a Trigoria, anche perché, come spesso cantano i tifosi giallorossi, il passato non si dimentica. Claudio Ranieri, anche se manca l'annuncio ufficiale di Pallotta, è il nuovo allenatore della Roma. Rientra a Trigoria, come hanno già fatto con la proprietà Usa, Zdenek Zeman nel giugno del 2012 e Luciano Spalletti nel gennaio del 2016. Il tecnico di San Saba, frequentatore da ragazzo di Testaccio dovè il papà ha avuto per anni la sua macelleria, prende il posto di Di Francesco. In comune, al momento di passarsi il testimone, hanno il fresco licenziamento. Il romano ha appena lasciato il Fuhlam, esperienza iniziata solo nel novembre scorso e finita presto con 11 sconfitte e appena 3 successi in 16 partite. Il pescarese, sotto contratto fino al 30 giugno 2020, esce di scena dopo l'eliminazione in Champions. Dal 23 settembre, però, è stato sempre in bilico: 11 ko in 36 match, fatali soprattutto il 7 a 1 di Firenze in Coppa Italia e il 3 a 0 di sabato nel derby. Precario dal 5° turno del girone d'andata al ritorno degli ottavi di mercoledì a Oporto.

ADDIO POSTDATATO A fine pomeriggio, il divorzio. Nel comunicato della Roma, il saluto all'allenatore, sollevato dall'incarico dopo l'incontro con il vicepresidente Baldissoni e l'ad Fienga. «Da parte mia e di tutta l'AS Roma, vorrei ringraziare Eusebio per l'impegno profuso. Ha sempre lavorato con un atteggiamento professionale e ha messo al primo posto gli interessi del Club rispetto a quelli personali. Gli auguriamo il meglio per la sua carriera» l'addio misurato di Pallotta. Che si è imposto nella notte. E che lo avrebbe però cacciato già 5 mesi e mezzo fa, subito dopo la sconfitta contro il Bologna al Dall'Ara. Fuori Di Francesco, entra Ranieri. Mister derby: 4 su 4 vinti. Sbarca, in tarda mattinata, a Fiumicino. Da Londra, passando per l'aeroporto Leonardo da Vinci, direttamente a Trigoria. L'allenamento è stato spostato nel pomeriggio proprio per dare la possibilità al nuovo tecnico di dirigerlo. Lasciano, con Eusebio, pure 6 dei 7 collaboratori. In 3 seguono Claudio: gli assistenti Paolo Benetti e Carlo Cornacchia, più il preparatore Andrea Azzalin. Dovrebbero essere sufficienti per le ultime 12 partite. E per tentare la rimonta in classifica e prendersi quel 4° posto vitale per la proprietà Usa.

PROFILO SCONTATO «Sono felice». Ranieri, 68 anni, di rimonte se ne intende. Entusiasmante quella con la Roma nella stagione 2009-2010 contro l'Inter di Mourinho, fino a qualche anno fa suo grande nemico. I nerazzurri festeggiarono il triplete, ma Claudio, subentrando al 3° turno a Spalletti, partì ultimo e senza punti, debuttò vincendo 2 a 1 a Siena il 13 settembre 2009 e arrivò in vetta alla classifica l'11 aprile del 2010, battendo 2 a 1 l'Atalanta. Mai la Roma, dal 2001, è stata così vicina allo scudetto. In testa fino alla quart'ultima giornata: ko del 25 aprile all'Olimpico contro la Sampdoria degli ex Del Neri e Cassano. Perse contro Mou pure la finale di Coppa Italia. Andò via l'anno dopo, l'11 febbraio 2011, per il crollo di Marassi contro il Genoa: 0-3 all'intervallo, 4-3 alla fine. In Premier, prima di essere esonerato in Francia dal Nantes e a Londra dal Fulham, ha vinto l'unico scudetto con il Leicester nel 2016. È il 7° allenatore in 8 anni. E accetta, unico tra gli interpellati, di fare il traghettatore per nemmeno 3 mesi. Fino al 26 maggio. Decisivo, pure se si è speso fino all'ultimo per Eusebio, il parere di Totti, che ha subito sentito Ranieri. Baldini, pur dando l'ok per Claudio (telefonata di qualche giorno fa), non va dunque a dama. Sousa sceglie il Bordeaux, anche perché il contratto sarà di 2 anni e mezzo. Donadoni si sfila. Ranieri no. In cambio ha la promessa di entrare nel management giallorosso.


Da Toni e Totti a Dzeko e Zaniolo: si riparte dal 4-4-2

IL MESSAGGERO - ANGELONI - La Roma ha richiamato l’allenatore che nel 2010 aveva sfiorato lo scudetto sfidando col suo calcio acqua e sapone l’Inter di Mourinho e che nel febbraio del 2011 si era dimesso dopo una incredibile rimonta subita sul campo del Genoa (0-3, 4-3). Il suo gioco fatto di linee strette, difesa bloccata, se sale un terzino l’altro resta basso. Di solito ama giocare con una punta centrale e un’altra che gli giri intorno, mantenendo l’indole da trequartista o da seconda punta pura.Ad esempio, nella suaRoma di nove anni fa, vicino a Toni giocava Totti oppure Vucinic. Perrotta, che con Spalletti faceva l’incursore, con Claudio partiva dall’esterno e si buttava in area. Burdisso era il suo difensore di riferimento, lo chiamava il bandito: a Siena, la sua prima in giallorosso, lo schierò da terzino sinistro.

PRINCIPI Non è cambiato negli anni, i principi di gioco sono rimasti più o meno gli stessi, fino alle ultime esperienze in Inghilterra, tra il Leicester e il Fulham. Stavolta ha tre mesi per incantare i dirigenti, che non sono gli stessi della sua prima esperienza romana. Nemmeno gli obiettivi sono gli stessi: dallo scudetto al piazzamento in Champions League, stavolta ha dodici giornate a disposizione, all’epoca aveva quasi tutta la stagione, visto che subentrò a Spalletti dopo appena due giornate. Ranieri comincerà oggi, di quel gruppo ritrova in campo solo De Rossi (Totti è dietro una scrivania), che tra l’altro è infortunato e l’esordio stavolta sarà in casa. La conta per la sfida con l’Empoli la farà da oggi, ma come sarà la sua Roma nei mesi a seguire? Facile ripensare a quel 4-4-2 scolastico ma efficace. Pubblichiamo qui una sorta di undici tipo, soggetto ovviamente a modifiche varie ed eventuali. Sui terzini, potrebbe tornare utile anche Santon, che ha caratteristiche più difensive rispetto a Karsdorp. Florenzi è il suo Taddei, così come Zaniolo potrà essere il trequartista o la mezz’ala. La coppia di attaccanti può essere pescata tra Dzeko-Schick-Perotti, lo stesso Zaniolo, Kluivert, Under ed El Shaarawy (quest’ultimi buoni anche come esterni alti). Stavolta non avrà un regista vero e proprio, probabilmente il riferimento centrale, in assenza di De Rossi, sarà Nzonzi, con Cristante e Pellegrini come alternative o come mezz’ali, nel caso in cui si dovesse giocare a 5. La Roma andrà rigenerata anche fisicamente, ma stavolta il verduraio («la preparazione atletica la può fare anche un verduraio», disse all’epoca) continuerà a vendere verdure.