Fifa contro Uefa, dal 2021 Mondiale per club a 24 squadre

MESSAGGERO - Via alla rivoluzione dei format Mondiali, ma non sarà pacifica. Il Consiglio della Fifa, riunitasi ieri a Miami, ha infatti dato l'ok al Mondiale per club a 24 squadre: il torneo allargato scatterà dal 2021 e sarà ovviamente molto diverso per durata e competitività rispetto a quello odierno, al quale partecipano le 6 squadre campioni delle confederazioni continentali più la squadra campione nazionale del Paese ospitante. La prima edizione del nuovo Mondiale per club si disputerà tra il 17 giugno e il 4 luglio 2021 e a lasciargli il posto sarà la Confederations Cup, che andrà in pensione anticipata. «Questa è una pietra miliare per la Fifa e per i club di tutto il mondo», ha detto con soddisfazione il presidente della Federcalcio mondiale Gianni Infantino. Ma il cambiamento epocale non piace affatto alla Uefa (il presidente Alekasnder Ceferin sarebbe stato l'unico a votare contro) e all'Ecal'Associazione europea dei top club guidata dal presidente della Juventus Andrea Agnelli. Eca che, stando a un'indiscrezione del Sueddeutsche Zeitung, avrebbe inviato alla Uefa una lettera in cui ribadisce la contrarietà al progetto, minacciandone il boicottaggio.

STUDIO DI FATTIBILITÀ Meno burrascoso l'altro cambiamento, ovvero il progetto di un Mondiale per Nazionali a 48 squadre. È stato deliberato uno studio di fattibilità già per l'edizione del Qatar nel 2022. Per realizzare questo format sarà necessaria la disponibilità da parte di un paese confinante con il Qatar ad ospitare alcune partite. «Abbiamo mostrato al Consiglio lo studio di fattibilità secondo cui è possibile espandere il Mondiale a patto che siano soddisfatte alcune condizioni», ha spiegato Infantino, al termine della riunione. Servirà quindi almeno un paese disposto a collaborare con il Qatar, ma una decisione definitiva sull'allargamento sarà presa solo in occasione del Congresso della Fifa in programma a Parigi il 5 giugno. Secondo alcuni rumors che circolano ormai da diverse settimane il Kuwait e l'Oman sono tra i possibili Paesi che potrebbero fornire un assist al Qatar, e quindi alla Fifa. «Se decideremo di allargare il format dei Mondiali - ha spiegato Infantino - anche altri paesi dovranno ospitare delle partite. Quindi ora dobbiamo analizzare e capire quali possono essere queste nazioni pronte per i Mondiali del 2022. La decisione finale spetterà al Congresso, quando le 211 federazioni nazionali affiliate voteranno la proposta».


Lanzalone si dimette dal cda di Acea

MESSAGGERO - Luca Alfredo Lanzalone lascia anche il cda di Acea. L'avvocato travolto dall'inchiesta sullo stadio della Roma, per il quale è in corso già il processo col rito immediato, subito dopo l'arresto aveva lasciato la presidenza della multiutility restando però nel cda come consigliere. Una permanenza, nonostante i guai giudiziari, che aveva destato polemiche e critiche da parte dell'opposizione. Finisce così l'avventura nella partecipata per Lanzalone che comunque, precisa una nota dell'azienda, «possiede, alla data odierna, 3.070 azioni».


Dzeko-Schick con Zaniolo ed El Shaarawy

IL TEMPO - MENGHI - La Roma di Ranieri prende forma, il 4-4-2 si era già visto con l'Empolima quello di Ferrara sarà il vero modello da ricalcare nelle prossime partite, con i due bomber d'area Dzeko e Schick e gli esterni sulla linea dei mediani che oggi saranno Zaniolo ed El Shaarawy: il baby è recuperato e per la prima volta, dopo aver fatto la spalla all'attaccante ceco lunedì (e in passato il trequartista, l'ala e la mezz'ala), agirà sulla fascia destra del centrocampo, mentre sulla sinistra ci sarà il «Faraone», carico e motivato dopo la ritrovata convocazione in nazionale. L'alternativa al 19enne è Kluivert, per Perotti è già un successo andare in panchina vista la stanchezza accumulata e gli acciacchi. I mediani saranno ancora Cristante e Nzonzi, alle spalle dei due esterni assenti i titolarissimi Florenzi, squalificato, e Kolarov, alle prese con un'infiammazione alla cicatrice di una vecchia lesione al flessore (risponderà alla chiamata della Serbia, ma probabilmente sarà subito rispedito a Trigoria), bensì Karsdorp e uno tra Santon(favorito) e Jesus, che è a sua volta in lizza per fare coppia con il rientrante Fazio e per questo ruolo parte leggermente avanti rispetto a Marcano: «Con Ranieri - ha detto lo spagnolo - la priorità è dare sicurezza alla difesa».


Parte la corsa a Euro 2020 con quattro giallorossi

IL TEMPO - LO RUSSO - Tra conferme e sorprese Roberto Mancini ha sciolto le riserve sugli eletti a rappresentare l'Italia nei primi due impegni delle «European Qualifiers» con Finlandia e Liechtenstein (sabato 23 marzo a Udine e martedì 26 marzo a Parma). Il capocannoniere Fabio Quagliarella torna nella lista azzurra. Come lui confermati, dopo la chiamata nello stage di febbraio, Stephan El Shaarawy, Leonardo Spinazzola e Armando Izzo. Il ct sposa ancora una volta la linea verde e chiama Kean (classe 2000),
Zaniolo e Donnarumma ('99), Barella e Chiesa ('97) e l'atalantino Mancini ('96). La sorpresa in negativo questa volta è la mancata chiamata di Domenico Criscito Nessun giocatore del Napolicompare nell'elenco dei 29 stilato dal ct azzurro. Insigne si è infortunato prima della gara contro il Salisburgo e dovrà stare fermo 3
settimane, mentre Meret è stato invece convocato dall'Under 21 di Di Biagio. Tra i giallorossi si rivedono anche Florenzi e Cristante. Gli azzurri si raduneranno lunedì a Coverciano, nella tarda mattinata di venerdì 22 marzo la Nazionale raggiungerà Udine alla vigilia del match con la Finlandia e resterà ad allenarsi al «Friuli» domenica 24, per poi trasferirsi a Parma in vista della seconda sfida con il Liechtenstein. Il cammino verso la fase finale inizierà il 23 marzo a Udine con la Finlandia, con cui l'Italia è in netto vantaggio nei 13 precedenti: 11 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.


Roma missione Champions

IL TEMPO - AUSTINI - «Forza Roma» risponde Ranieri incitato dai tifosi alla stazione Termini. È bastato il suo arrivo per calmare i bollenti spiriti di una piazza sfinita dalle delusioni di una stagione triste, così la partenza verso Ferrara non ha regalato scene di tensione com'era successo di recente, quando la squadra si apprestava a salire sul treno verso Firenze. E ancora non sapeva che stava per prenderne sette tutti insieme in Coppa Italia. Oggi si va in missione in casa della Spal per vendicare la vergognosa sconfitta dell'andata all'Olimpico, ma soprattutto per ridare linfa alla rincorsa Champions. L'occasione è particolarmente ghiotta nella giornata in cui le milanesi si affrontano nel derby.

E allora per la Roma è vietato sbagliare, servono altri tre punti da mettere insieme a quelli raccolti con fatica in casa contro l'Empoli per poi fermarsi due settimane E curarsi. Sì, perché anche oggi Ranieri dovrà rinunciare a sei titolari: mezza difesa è fuori (Florenzi squalificato più gli infortunati Manolas e Kolarov), a centrocampo mancano i romani De Rossi e Pellegrini e in attacco Underè desaparecido. Non c'è neppure Pastore, ma lui non fa più notizia. Insomma una Roma piena di cerotti, insicurezze, pressioni: inutile dire quanto sarebbe complicato gestire i prossimi quindici giorni senza essersi avvicinati al quarto posto. Non resta che aggrapparsi proprio a Ranieri, alla sua serenità, alla voglia di rendere più facili le cose in campo per la squadra, puntando su una difesa protetta, concetti semplici col pallone tra i piedi e spazio alla classe e il fisico della coppia Dzeko-Schick che Di Francesco non è riuscito a cementare. Il 4-4-2 è la soluzione a tanti equivoci, magari un passo indietro rispetto all'evoluzione generale della tattica, ma alla Roma oggi servono più punti che idee. Il piazzamento finale determinerà la programmazione della prossima stagione, anche se il diesse Ricky Massara ha iniziato a impostare la squadra che verrà con i primi appuntamenti con vari procuratori. Non sa ancora se sarà lui a costruire la Roma del futuro, ma lavora come se fosse certo della conferma e proverà a convincere Pallotta con i primi affari da confezionare entro il 30 giugno. Sì, le «maledette» plusvalenze servono anche quest'anno per far quadrare i conti, a maggior ragione dopo aver perso i 15 milioni che valevano i quarti di Champions. Il ko di Porto ha anticipato la rivoluzione, portandosi via anche Monchi. Lo spagnolo, che era in parola con l'Arsenal, è stato richiamato dal Siviglia. E pare abbia ceduto alle richieste del cuore: in patria lo danno pronto a firmare un triennale con il club che lo ha reso grande. E ha illuso la Roma.


Roma, svelata la maglia casalinga della stagione 2019-2020 (Foto)

Resa oggi nota la maglia casalinga che la Roma indosserà nella prossima stagione 2019-2020 targata Nike. A riverlarlo è il sito Footyheadlines.com. Il colore della casacca avrà un colore leggermente differente rispetto a quella di quest'anno con l'aggiunta di alcune decorazioni a zig zag gialle che compariranno sul colletto, sulle maniche e all'interno della maglia dietro al collo. I calzettoni gialli di questa stagione scompariranno lasciando il posto al colore rosso con finiture gialle, come nella casacca. Anche il pantaloncino cambierà colore: da rosso a bianco.


Dzeko e Schick, un pomeriggio per risentirsi una vera coppia

MESSAGGERO - CARINA - Una novità fino ad un certo punto. Perché se la curiosità di vedere insieme Dzeko e Schick dal primo minuto è il tema tattico principale di Spal-Roma, ci si dimentica che i due hanno già giocato insieme. E più di quanto si possa pensare o ricordare. Durante la gestione di Di Francesco, Edin e Patrik sono partiti titolari insieme 10 volte su 87, con un ruolino molto interessante (6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta). Titolarità che non contemplava, però, giocare uno al fianco dell'altro. Con il 4-3-3 o il 4-2-3-1 la sostanza cambiava poco: Dzekocentravanti e Schick attaccante esterno. Ci sono state però altre 13 volte, nelle quali uno dei due è subentrato in campo (10 volte il ceco e 3 il bosniaco) e ha giocato in coppia con il compagno. A differenza delle 10 gare nelle quali i due sono partiti dall'inizio, nella quasi totalità di queste 13 occasioni Schick e Dzeko lo hanno fatto giocando uno al fianco dell'altro, con un modulo molto offensivo che prevedeva due attaccanti in linea e due ali a supportare l'azione.

FILO CONDUTTORE Nel conteggio, per avere un quadro più credibile, non sono state considerate altre 7 volte (per un totale di 85 minuti) in cui chi dei due subentrava, ha giocato spezzoni di gara al di sotto dei 25', compresi i recuperi. Analizzando quindi queste 13 occasioni (381 minuti), i risultati sono un po' diversi: appena un successo, 4 pareggi e 9 sconfitte. Se è vero che questa formula è stata utilizzata spesso e volentieri per recuperare un risultato, è altrettanto vero che di rado la Roma c'è riuscita.
Per questo motivo sarà interessante capire come Ranieri intenderà far giocare Schick e Dzeko oggi a Ferrara, dove il club ricorderà Taccola con una maglia speciale a 50 anni dalla scomparsa. Se in linea, come sembra, oppure con Patrik leggermente dietro Edin. Schierare due attaccanti è stato il filo conduttore tattico nella carriera del tecnico di San Saba. Senza voler tornare agli anni 90 con il Napoli, nella prima esperienza a Trigoria, Sir Claudio fece convivere Toni e Vucinic (bocciando Baptista). All'Inter provò con Milito-Pazzini, replicando con Riviere-Falcao al Monaco la stagione successiva. Quello di rilanciare l'attaccante ceco, diventa quindi una necessità per Ranieri, sapendo che in rosa non ci sono alternative. El Shaarawy, uno che per caratteristiche potrebbe agire da seconda punta, non ama quel ruolo. L'addio al Monaco ne è la conferma.


Roma, a Ferrara per la prima volta senza i suoi simboli romanisti

GAZZETTA DELLO SPORT - Rispetto alla gara d’andata, (…),oggi sarà tutta un’altra cosa. In quella circostanza, quando la Spal violò a sorpresa l’Olimpico per 2-0 (con le reti di Petagna e Bonifazi), la Roma scese in campo dal via con tre romani (Florenzi, De Rossi e Luca Pellegrini), stavolta non ce ne sarà neanche uno. Nelle precedenti 37 partite stagionali, tra l’altro, solo due volte la Roma è partita dal primo minuto senza uno dei suoi simboli (nel ritorno con il Viktoria Plzen in Champions e in casa del Chievo), ma in entrambe i casi sono poi subentrati in corsa prima Florenzi e Luca Pellegrini (nella sfida giocata in Repubblica Ceca) poi De Rossi e Florenzi (a Verona). Sei, invece, le partite in cui tutti e tre i totem romanisti sono stati in campo insieme da subito, nonostante i lunghi infortuni che hanno tenuto fuori prima De Rossi (per ben tre mesi) e poi Lorenzo Pellegrini. (…). Così a Ferrara mancheranno il capitano (De Rossi), il suo vice (Florenzi) e quello che potrebbe diventarlo in futuro (Pellegrini). Di conseguenza la fascia stavolta dovrebbe andare sul braccio di Edin Dzeko, mancando anche per infortunio Kostas Manolas, il più vecchio come militanza giallorossa nel resto della rosa di Claudio Ranieri. (…).Poi, dopo la sosta, dovrebbe tornare tutto alla normalità, con Florenzi di rientro dalla squalifica e Pellegrini e De Rossi che potrebbero aver smaltito i rispettivi infortuni. (…). La prima volta senza romani arriva proprio mentre in società stanno cercando di dare un segnale diverso. Il ritorno di un tecnico romano e tifoso come Ranieri e l’ascesa dirigenziale di Totti sono due segnali abbastanza evidenti. C’è voglia di stringersi intorno alla squadra, di ritrovare le radici e di riavvicinare la Roma alla sua gente. (…).


Ranieri e il ministero della difesa

CORRIERE DELLA SERA - La missione è non subire gol. Perché tanto, per usare le parole di Claudio Ranieri, «noi prima o poi uno lo facciamo». Senza Manolas, che tornerà contro il Napoli dopo la sosta, il tecnico giallorosso in questi (pochi) giorni ha provato a registrare la difesa, vero punto debole in questa stagione.

In 37 partite tra campionato e coppe, la Roma ha subito 56 reti (37 in serie A, 12 in Champions e 7 in Coppa Italia), con una media di poco superiore a 1,5 a partita, riuscendo a mantenere la porta inviolata solamente 8 volte: troppo poche per una squadra partita con l’obiettivo di provare a vincere almeno un trofeo. La Juventus in stagione ci è riuscita 21 volte, il Napoli 18, il Milan 13 e l'Inter 16, per rimanere solamente alle squadre che in classifica precedono i giallorossi.


SPAL-Roma, le probabili formazioni dei quotidiani: ballottaggio Jesus-Santon, davanti Dzeko e Schick

INSIDEROMA.COM – Seconda partita alla guida del team giallorosso per Claudio Ranieri. La Roma si prepara ad affrontare la SPAL e il tecnico, dopo le scelte obbligate di lunedì sera, potrà affidarsi ad una rosa più completa, seppur con qualche assenza importante. Si rivedrà, con ogni probabilità, il 4-4-2, marchio di fabbrica dell’allenatore romano. Olsen in porta, schierati davanti a lui i centrali Fazio e Marcano con Karsdorp e uno tra Jesus e Santon sulle fasce. Centrocampo composto da Nzonzi e Cristante con El Shaarawy e Zaniolo esterni. Davanti la tanto attesa coppia Dzeko-Schick. Di seguito le probabili formazioni dei principali quotidiani:

LA GAZZETTA DELLO SPORT

Olsen; Santon, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

CORRIERE DELLO SPORT

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

IL MESSAGGERO

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

LA REPUBBLICA

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

IL TEMPO

Olsen; Karsdorp, Fazio, Juan Jesus, Santon; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

LA STAMPA

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Santon; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

IL GIORNALE

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.

IL ROMANISTA

Olsen; Karsdorp, Fazio, Marcano, Juan Jesus; Zaniolo, Cristante, Nzonzi, El Shaarawy; Schick, Dzeko.


Perotti, Jesus, Sirigu, Meïte e Lyanco protagonisti di un intreccio di mercato tra Roma e Toro

Possibili intrecci di mercato per il prossimo giugno tra Roma e Torino. I giallorossi sarebbero interessati ai profili di Sirigu, Meïte e Lyanco – nonostante il Toro sia poco incline a cederli. I granata, invece, avrebbero messo gli occhi su Perotti e Juan Jesus. Lo riporta il giornalista Matteo Pedrosi su Twitter.


Totti presente alla festa di compleanno di Malagò

Giovanni Malagò, presidente del CONI, ha festeggiato nella serata di ieri il suo sessantesimo compleanno. Come testimoniamo dal profilo Instagram di Federica Pellegrini, oltre alla campionessa olimpica, erano presenti all’evento molti volti noti, dello sport e non. Tra i tanti Francesco Totti e Carlo Verdone.