Se Edin tocca tre palloni che cambiano una partita

IL TEMPO - AUSTINI - Quando sei così forte, ti basta giocare tre palloni bene in 95 minuti e decidere una partita. Il talento e la fortuna del campione, quello che sostiene l'attacco della Romada quattro anni, tra alti, bassi, gol sbagliati, ma anche tantissimi decisivi segnati. Ora sono 85 in 166 partite in giallorosso, una media superiore a uno ogni due match. Edin Dzeko si riprende la copertina in mezzo al vento di Frosinone e se finora la sua strana caratteristica sottolineata da Di Francesco era quella di segnare tanto di sera e spegnersi nelle gare alla luce del sole, adesso c’è una nuova tendenza altrettanto curiosa: tutte e sette le reti di questo campionato le ha realizzate in trasferta. Quanto sia pesante il bottino di ieri allo Stirpe lo dice la classifica. Eppure la serata per lui era iniziata male, come se la partita fosse la prosecuzione di quel maledetto Fiorentina-Roma di Coppa Italia: l'arbitro era lo stesso, Manganiello che pare avere seri problemi a concedere punizioni a Dzeko e compagni (surreale il fallo non fischiato su Pellegrini nel finale), e al Franchi aveva fatto perdere le staffe al bosniaco espulso per la veemente protesta. Edin ricordava ovviamente tutto, è sceso in campo condizionato e alla prima punizione non concessa, con tanto di scarpino volato via, ha iniziato la sua personale battaglia col fischietto di Pinerolo. Era talmente stizzito che ci ha messo una vita a cambiare le scarpe e rientrare in campo, poi si è messo a litigare con gli avversari, i tifosi ciociari e De Rossi che provava a calmarlo. L'ammonizione, un po' severa, è arrivata puntuale ma a quel punto Dzeko ha ricominciato a fare quello che gli riesce meglio: il bomber. Ha punito l'errore di Goldaniga, 1 minuto e 12 secondi dopo è arrivato il gol del sorpasso di Pellegrini (l’uno-due più veloce della Roma dal 2012), propiziato da un pallone lavorato benissimo dall’attaccante di Sarajevo ma non bastava. Dzeko è andato di nuovo in letargo insieme a tutta la squadra, la curva del Frosinone continuava a dargli dello zingaro, con De Rossi che è andato a farlo notare all’arbitro (mal’annuncio anti-razzismo dello speaker non è arrivato), il gol di Pinamonti sembrava una condanna. E invece no, all'ultimo assalto Edin era lì, al posto giusto al momento giusto e ha buttato dentro non si sa bene come quel pallone servito da El Shaarawy. Urlo, corsa sotto al settore, icompagni a travolgerlo di gioia: è sembrato di tornare alla prima giornata, quando sempre lui aveva regalato un gol da tre punti nel recupero a Torino. Il resto è arrivato su Facebook, dove Dzeko nel post-partita ha pubblicato la foto di una scritta sul muro: «Sei bella come un gol al 95'», con ritocco sul «90°» della scritta originale, e un bel “daje Roma”. Sono queste le vittorie che danno morale, entusiasmo, fiducia e nascondono problemi tuttora evidenti. Le ultime due prestazioni hanno portato sei punti e troppe leggerezze, impossibile concedersele nei prossimi due impegni chiave della stagione. Tra derby e trasferta di Champions a Oporto la Roma sì gioca tanto, quasi tutto. E di solito, quando conta di più, Dzeko si ricorda di essere un campione.

 

 

 

Rissa in tribuna. Donna ferita ma non è grave

IL TEMPO - L'impresa sfumata a pochi secondi dalla fine ha lasciato una scia di tensione e amarezza in casa Frosinone: tensione sugli spalti, il cui apice si è toccato intorno all’ottantacinquesimo minuto, quando subito dopo il pari ciociaro due tifosi hanno finito per accapigliarsi nella tribuna centrale dello stadio Benito Stirpe, ruzzolando per le scale prima difinire addosso a una donna che dopo le prime verifiche non sembra aver riportato conseguenze significative. L'amarezza, invece, l’ha espressa tutta mister Marco Baroni a fine gara. «C'è delusione - ha spiegato il tecnico - perché, quando sfiori il risultato contro una squadra come la Roma, dispiace che poi vada a finire così. Come ho detto ai ragazzi dobbiamo continuare a lavorare di più, ciò che abbiamo fatto non è stato sufficiente: ci sono situazioni di un incontro che vanno affrontate in maniera diversa, abbiamo gestito bene la gara per poi cadere in un momento di sbandamento e prendere un gol in contropiede, sotto
questo punto di vista siamo ancora acerbi. Ci sono tante cose da sistemare, rimane la prestazione di vigore e aggressività di una squadra che ha creato gioco. Ma dirci bravi non serve a niente, bisogna fare punti». 


DiFra: «Ci complichiamo sempre la vita»

IL TEMPO - MENGHI - Un'altra partita al cardiopalma per la Roma, che vince grazie all'ultimo pallone spinto in rete da un super-Dzeko e si avvicina al derby con la miglior classifica che potesse avere. «Mio padre mi dice sempre che va dal cardiologo dopo ogni gara», ci scherza su Di Francesco al triplice fischio, dopo essersi disperato e dimenato per 95 minuti in cerca della quadra giusta: «Riusciamo a complicarci la vita con le nostre disattenzioni, poi dall'altra parte ci sono squadre con il coltello tra i denti e non è mai facile. Quello che mi ha sorpreso sono stati i tanti errori tecnici, forse dovuti al campo o al vento che non aiutava il calcio. Sicuramente preferisco una prestazione differente, è un periodo in cui non stiamo facendo benissimo, mi auguro che cercheremo di giocare meglio. Dovevamo essere più bravi nell’interpretare la gara, così si rischia di pareggiare o anche di perdere».
Aveva posto l’attenzione sull’approccio da fare con la testa giusta alla vigilia e neanche a farlo apposta è arrivato il primo gol nel quarto d'ora iniziale («doveva accadere perché noi non ci possiamo far mancare niente», sorride amaro l'allenatore) e la strada è diventata in salita. Su una cosa è stato ascoltato, l'invito a sbloccarsi è stato raccolto da Dzeko, che «ha trascinato la squadra, lo deve fare sempre. Quest'anno non ha fatto tanti centri in campionato, in questo momento abbiamo più una cooperativa del gol. Io spero ne faccia tanti. Penso fosse nervoso perché era lo stesso arbitro di Firenze, Manganiello ha fatto un po’ di tutto, creando un’atmosfera antipatica. Fa parte del calcio italiano, il suo nervosismo l’ha portato a voler far gol, mi auguro sia sempre un po’ nervoso». Il bosniaco ha messo lo
zampino pure nel 2-1 firmato Pellegrini, che ha voluto dedicarlo alla moglie incinta di una femminuccia, attesa in estate: «Sono felice, dedico il gol e la vittoria a lei e alla bambina. Arriviamo al derby con una serie di risultati positivi che vogliamo allungare». Con questa «vittoria di cuore», come la chiama El Shaarawy, la Roma rimane attaccata al Milan, a -1
dal 4° posto: «Per noi la Champions non è sicura come non lo è la retrocessione per questo vivo Frosinone. Il bicchiere - dice Di Francesco - è interamente pieno perché i 3 punti erano importantissimi. In passato si faceva fatica a vincerle queste partite, cadevamo in certe situazioni, invece ci abbiamo creduto e siamo stati bravi. Mi auguro che una prestazione migliore ci sia sabato, non possiamo permetterci contro la Lazio di giocare così».
Si alza il livello e non sono ammesse distrazioni: «Il secondo gol viene su un piazzato nostro dove eravamo posizionati male, De Rossi ha letto male. Avevamo la partita in mano, ma vanno chiuse, non gestite. Siamo una squadra che ha dimostrato la capacità di fare gol ma anche di prenderne. C’entra anche l'allenamento di squadra. I centrocampisti non sono stati puliti in determinati momenti, dobbiamo migliorare in queste situazioni di gioco. Li giustifico in parte, ma certe prestazioni non pagano se le proponi troppo spesso». Qualcosa bisognerà cambiare, allora: «Sicuramente sì e va fatto subito. Sono convinto faremo una grande partita, possiamo solo crescere perché non si può sbagliare così tanto». Non in un derby.


Lazio-Roma, già venduti 9 mila biglietti per il settore giallorosso

Il prossimo sabato, nello specifico il 2 marzo, è cerchiato in rosso sul calendario di molti tifosi giallorossi. Sabato 2 marzo, infatti, è il giorno del derby contro la Lazio. Un evento per tutta la città di Roma. Nonostante si giochi all'Olimpico, la Roma farà le veci di squadra ospite ed i biglietti per i propri tifosi verranno messi in vendita ufficialmente da domani. Ma dalle prime stime, come riferisce Il Messaggero, i tifosi giallorossi saranno di più rispetto ai cugini biancocelesti. Infatti ad oggi sono 9000 i tagliandi pre-acquistati dai tifosi della Roma contro i 6500 dei tifosi biancocelesti.


Viola, pres. Coni Lazio: "Derby alle 15? Sconfitta per chi ama lo sport"

Sabato prossimo a Roma andrà di scena il Derby dela Capitale. L'orario previsto per il match è quello delle 20:30, ma per motivi di ordine pubblico si vorrebbe anticiparlo alle 15. Una decisione non condivisa da Riccardo Viola, figlio del compianto presidente Dino e presidente del Coni Lazio, che ha espresso il suo parere a margine dell'evento "Corriamo il Derby":

"Ho sentito dire che si sta discutendo se anticipare il derby della prossima settimana alle 15.00 per problemi di ordine pubblico. Ebbene, credo si tratterrebbe di una grossa sconfitta per chi ama lo sport. Lo spirito giusto con cui affrontare un evento importante come la stracittadina è quello vissuto oggi pomeriggio (ieri, ndr) alla Fiera di Roma con la Corriamo il derby".


Campionato Primavera, 0-0 tra Palermo e Roma. Celar sbaglia un rigore ad un minuto dalla fine

Si è concluso a reti bianche, con un pareggio per 0-0, il match del Campionato Primavera tra la Roma ed il Palermo.
Il primo tempo è stato quasi tutto a tinte giallorosse che sprecano molto, ma nella ripresa i ragazzi di De Rossi hanno abbassato i ritmi. Più pericoloso il Palermo che sfiora il vantaggio al 75' con Cannavò, ma Greco è bravo a negargli di no con un ottimo intervento. Due minuti più tardi è il rosanero Gambino ad avere sulla testa la palla dell'1-0, ma sbaglia clamorosamente. Il match potrebbe prendere una piega in favore della Roma nel finale, con un calcio di rigore iper i giallorossi, ma Celar calcia alle stelle.


A. De Rossi: "Sono molto rammaricato. Non riusciamo a incidere come prima"

Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo il pareggio per 0-0 contro il Palermo:

Rigore fallito nel finale. Occasione persa?
"Succede, sono molto rammaricato, come i ragazzi. Anche oggi abbiamo fatto una buona partita, ma non riusciamo ad incidere come prima. Qualcuno è appannato, però ci può stare, ci sono momenti della stagione in cui il rendimento può calare. Abbiamo sofferto gli scontri fisici, i nostri avversari avevano impostato la loro gara su questo. Cerchiamo sempre la vittoria, però certe volte non basta".

Colpa della stanchezza per i molti impegni?
"Sì, ma non possiamo attaccarci a questo. Noi abbiamo in mente cosa dobbiamo fare, oggi era importante trovare la vittoria, ci avrebbe avvicinato alle prime in classifica, in vista anche dello scontro diretto con l'Atalanta. In gara ancora qualcuno si accontenta troppo, ci vorrebbe più determinazione in alcuni momenti".

Come mai la scelta del doppio centravanti ?
"A dire la verità è una soluzione che abbiamo provato 25 minuti ieri mattina (ride, ndr), questo 4-3-1-2 potrebbe essere una soluzione, perché i due attaccanti si completano. Ci dobbiamo lavorare tanto".

Come vede la classifica in vista del match contro l'Atalanta?
"C'è tempo per pensarci, speriamo di essere più equilibrati, perché la prima volta che l'abbiamo affrontata è andata molto bene, la seconda molto male".


Semeraro: "Rammarico per il risultato. Ci è mancata un pò di cattiveria"

Francesco Semeraro, terzino della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo il pareggio per 0-0 contro il Palermo:

C'è rammarico per il rigore sbagliato all'ultimo?
"Sì, soprattutto per il risultato. Abbiamo fatto un'ottima prestazione, ci è mancata un po' di cattiveria. Sono convinto che nella prossima partita faremo di tutto per prendere i tre punti".

Stanchezza per i troppi impegni?
"No, c'era tanto rammarico per l'eliminazione in Youth League, ma avevamo preparato bene la gara contro il Palermo, purtroppo il risultato non ci ha premiato".

Prestazione difensiva positiva?
"Stiamo facendo dei progressi, lavorando col mister. Adesso però dobbiamo pensare alla prossima gara, per vincere e tornare dove meritiamo di essere".

Cos'è mancato oggi?
"Come ho già detto, un po' di cattiveria, perché la prestazione è stata fatta".

Un giudizio sull'Atalanta?
"Vogliamo riscattare la prestazione in Coppa Italia, dobbiamo lavorare bene in settimana, sabato dobbiamo fare una gara da Roma".


Monchi: "Nessuno può essere ciò che sei. Daje Roma" (foto)

Ramon Monchi, DS della Roma, ha voluto suonare la carica sul proprio profilo Twitter in vista del derby e dei prosismi impegni tra campionato e Champions League: "In molti possono avere quello che hai, ma nessuno può essere ciò che sei...Daje Roma".

 


Frosinone-Roma, imperfetta la direzione di Manganiello. L'errore più grave sul contatto Viviani-Pellegrini

LUCAMARELLI.IT - Luca Marelli, ex arbitro di Serie A e B , ha analizzato la direzione del match di ieri sera tra Frosinone e Roma da parte di Gianluca Manganiello. Questo quanto si legge sul suo blog:

Direzione molto incerta di Manganiello che, ancora una volta mostra il suo limite più evidente: un'incostanza di rendimento che rende difficile mantenere alto il livello delle designazioni. Ieri sera non ci sono stati errori particolarmente gravi ma tutta una serie si imperfezioni sia a livello tecnico che disciplinare che si ripetono con una costanza preoccupante: il vero problema dell'arbitro piemontese è che cade sempre negli stessi errori, spesso ausiliati da scarsa capacità di intuire lo sviluppo del gioco, proprio il motivo per cui, a fine gara, non è potuto intervenire su un episodio di facile lettura.

Al minuto 50 Pellegrini tenta di calciare il pallone verso la porta del Frosinone ma Salamon intercetta il tiro. Deviazione che suscita qualche protesta dei giocatori della Roma. È indubbio che la deviazione si concretizzi con un tocco di mano ma la decisione di non assegnare il calcio di rigore è corretta: braccio attaccato al corpo, distanza molto limitata, posizione del braccio conferente col gesto.

Al minuto 86 proteste molto plateali della Roma per un contatto al limite dell'area di rigore tra Viviani e Pellegrini. Poco da aggiungere sull'episodio in sé: calcio di punizione al limite dell'area e ammonizione per SPA. Il problema è un altro: di fronte a un fallo così evidente, come è possibile non fischiare? Una delle qualità arbitrali principali è quella di intuire quale potrebbe essere lo sviluppo di un'azione, in modo tale da posizionarsi nel modo migliore per evitare di perdere qualcosa che potrebbe concretizzarsi nel breve periodo. Nel caso dell'azione di Pellegrini era abbastanza scontato che lo stesso avrebbe tentato di entrare in area col pallone al piede e, per tal motivo, Manganiello avrebbe dovuto cercare la migliore linea visuale per poter giudicare un eventuale contrasto ai danni del centrocampista della Roma. Al contrario, come purtroppo continua ad accadere, l'arbitro piemontese si è ritrovato in posizione statica e senza la prospettiva necessaria per essere nel totale controllo: al momento dell'evidente trattenuta, infatti, si trovato completamente impallato da un calciatore del Frosinone che gli ha impedito di accorgersi dell'infrazione di Viviani.


Porto, Marega punta al rientro contro la Roma

Moussa Marega, attaccante del Porto, punta a rientrare per la partita di ritorno degli ottavi di Champions League contro la Roma, in programma mercoledì 6 marzo nello stadio Do Dragao. Il giocatore aveva già saltato la gara d’andata contro i giallorossi per una lesione muscolare alla coscia sinistra procuratasi nella partita di Primeira Liga contro il Vitoria Guimaraes.


Serie A, Sampdoria-Cagliari 1-0 grazie al penalty realizzato da Quagliarella

Si conclude il lunch match della 25esima giornata di Serie A, in campo Sampdoria e Cagliari al Marassi. Dopo un primo tempo a ritmi alti ma con poche emozioni, sono i padroni di casa a sbloccare il match. Attorno al 65esimo di gioco, Pellegrini trattiene Gabbiadini per la maglia e il direttore di gara assegna calcio di rigore ai doriani: Quagliarella si porta sul dischetto e non sbaglia dagli undici metri.