DailyNews InsideRoma - Raggi: "Lo stadio va costruito a Tor di Valle" - Domani conferenza di Di Francesco e poi partenza per Frosinone - Santon: "Portare a casa i 3 punti sabato è obbligatorio"

 NOTIZIE DEL GIORNO | 21 febbraio 2019

QUI ROMA

- Virginia Raggi, sindaca di Roma, è intervenuta in aula Giulio Cesare durante il Consiglio straordinario per presentare la relazione finale del Politecnico di Torino. Di seguito le parole del sindaco:  

Per noi il progetto della giunta Marino era una speculazione dal punto di vista edilizio. Abbiamo fatto un’analisi costi-benefici e l’esito ci ha confermato che la costruzione dello Stadio Della Roma va effettuata nell’area di Tor Di Valle. Abbiamo iniziato a tagliare tutte quelle parti che erano opere accessorie, che portavano lo sviluppo di cubature che non erano necessarie alla fruibilità dell’impianto. La nostra azione è stata volta al miglioramento del progetto. Oggi rimangono lo stadio, il business park, gli interventi sul parco. Rispetteremo i migliori standard energetici esistenti. Allo stadio ci si andrà al 50% in auto e al 50% con la struttura su ferro. Miglioreremo, pertanto, la ferrovia Roma-Lido e la linea FM1. Il Politecnico dice che per rispettare le due quote del 50% il Ponte di Traiano non è necessario. L’ammodernamento della Roma-Lido dovrebbe prescindere dalla realizzazione dello Stadio, i 180 milioni devono essere spesi a prescindere dall’impianto sportivo. Lo studio del Politecnico oggi ci dice che per la costruzione dello Stadio della Roma il miglioramento dei collegamenti su ferro è indispensabile. Gli interventi che andremo ad affrontare sul quel quadrante della città incideranno, si, sul benessere dello Stadio ma in primis su quello dei cittadini. Abbiamo migliorato le opere pubbliche funzionali alla sostenibilità economica finanziaria dell’opera ed eliminato la speculazione edilizia. Io credo che Roma Capitale abbia bisogno di grandi opere utili per la città e quella dello Stadio, se ben effettuata, andrà a migliorare un’area abbandonata della città. Il progetto porterà 800 milioni di investimenti privati e molti posti di lavoro. Spero vivamente che nelle fasi successive si possa portare avanti questo progetto, Continuiamo fermamente a volerlo solo ed esclusivamente per i cittadini“.

- Ultimo allenamento per la Roma, in vista del match contro il Frosinone di Sabato (Stadio Benito Stirpe ore 20.30). La rifinitura dei giallorossi inizierà alle 16.30 sui campi del “Fulvio Bernardini”. Alle 15 si terrà invece, la consueta conferenza stampa del coach Eusebio Di Francesco.

Contatti confermati i tra la Roma e l'entourage di Maurizio Sarri. Questo è quanto riporta anche Sky Sport News, l'emittente satellitare inglese, in merito alle indiscrezioni che erano iniziate a circolare già stamani sui principali quotidiani Italiani. L?attuale tecnico del Chelsea non sta vivendo un momento particolarmente felice a Londra e potrebbe diventare il naturale sostituto di Eusebio Di Francesco. Da Roma, alcuni cronisti vicini al consulente giallorosso Franco Baldini, confermano che il dirigente, al momento, si trova nella sua casa in Sudafrica e che questi contatti ci sono stati alcuni giorni fa, nel periodo della trattiva legata ad Higuain.

- Davide  Santon, a margine dell’evento Junior TIM Cup – Il calcio negli Oratori, presso la parrocchia Sant’Anna a Morena, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa presente:

Le tue aspettative per le prossime partite? 
"Ci aspetta un tour de force molto importante. Puntiamo sempre a fare tre vittorie. Purtroppo il futuro non si può prevedere però dipenderà soprattutto da noi e dal modo in cui prepareremo queste partite e dal modo in cui scenderemo in campo. Il Frosinone non è una squadra da sottovalutare perché giochiamo in casa loro e sarà una partita molto difficile. Dobbiamo andare lì con la massima concentrazione e provare a portare a casa tre punti che sono obbligatori".

La Lazio che riposa è un vantaggio per il derby? 
"Non penso perché se ti alleni bene e una squadra sta bene fisicamente non cambia se hai uno o due giorni di riposo".

Luca Montuori ha preso parte al consiglio straordinario sullo Stadio della Roma. Poco prima dell'inizio l'assessore all'urbanistica del comune della capitale ha risposto alle domande di Radio Radio:

 

Ci può spiegare cosa succederà oggi in aula?
"Io penso che quello di oggi in aula sarà un passaggio importante di discussione e di trasparenza. E’ un consiglio che ha richiesto in prima persona la Sindaca e quindi è l’occasione per discutere in aula tutto quello di cui si è parlato in questi giorni e di prospettive future sulle procedure e per chiarire eventuali dubbi che potrebbero ancora esserci".

 

E’ un appuntamento puramente informativo? Non saranno prese decisioni operative?
"Non si votano delibere e quindi potranno essere portati degli ordini del giorno o delle mozioni o degli atti che si vuole decidere di approvare. Questo è compito dei consiglieri, io con la Giunta saremo presenti per rispondere a domande ed approfondimenti".

 

Cosa ne pensa di quello che ha detto l’Assessore Berdini?
"Io penso che se l’Assessore Berdini ha delle evidenze per cui si debba andare in Procura, allora deve andare in Procura. Non si deve aspettare l’approvazione della delibera. In questo momento mi sembra soltanto una minaccia. Se lui pensa che ci siano delle cose è liberissimo di fare ciò che pensa, io non voglio entrare in questa modalità che non mi appartiene. Noi abbiamo dato prova di lavorare su una quantità di dossier importanti, gli uffici sono sempre attivi. Ci sono persone che lavorano molto oltre gli orari, sono delle persone stupende. Sono le stesse persone di prima, non è che sono cambiate. Ci siamo mossi con attenzione e con la cura che sempre si deve a tutta la città. In questo momento, prima che inizi il consiglio, sono ad una riunione in Municipio per un territorio che ha bisogno di specifiche soluzioni per specifici problemi".

 

Quanto è più vicino lo stadio della Roma? Si potrà arrivare al voto a ridosso di giugno?
"Il lavoro che si sta facendo è un lavoro egregio. Gli attori attorno al tavolo sono tanti. Roma Capitale ha lavorato bene e sta lavorando bene ai paletti che strutturano la convenzione. Siamo tanti, quando ci sono tanti attori non si può parlare per tutti. Per noi sono sciolti i dubbi e andiamo avanti secondo quello che richiedono le procedure. Io spero che si arrivi ad una conclusione prima dell’estate per poi poter fare gli atti successivi che riguardano le gare per l’assegnazione dei lavori pubblici fatte dai proponenti. Le previsioni sono ottimistiche, mi sembra che ci sia la volontà di tutti per andare avanti e quindi andremo avanti".

La Roma prosegue l’allenamento in vista del match di sabato sera contro il Frosinone. La squadra ha iniziato consueto torello di riscaldamento per poi continuare con un lavoro atletico e tattico. A parte ancora Schick e Karsdorp.

- Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la sesta giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19 in programma domenica 24 febbraio alle ore 15.00.

FROSINONE – ROMA Sabato 23/02 h. 20.30 
MANGANIELLO 
RANGHETTI – MELI 
IV: DI PAOLO 
VAR: PAIRETTO 
AVAR: PAGANESSI 

La Roma si congratula con Francesco Totti, ex capitano ed attuale dirigente giallorosso, per l'ingresso nella Hall of Fame del calcio italiano. Questo quanto fa sapere il club capitolino attraverso il proprio profilo ufficiale Instagram.


Alessandri, ass. reg. mobilità: "La Regione Lazio investirà i 180 milioni di euro a disposizione per potenziare e ammodernare la Roma – Lido, a prescindere dal progetto stadio"

Mauro Alessandriassessore regionale alla Mobilità, ha scritto una nota in risposta alle parole di Virginia Raggi. Queste le sue dichiarazioni:

La sindaca Raggi può stare tranquilla: la Regione Lazio investirà i 180 milioni di euro a disposizione per potenziare e ammodernare la Roma – Lido, a prescindere dal progetto del nuovo stadio. Le due delibere da poco approvate in giunta regionale, e accolte con soddisfazione proprio dalla stessa Raggi, testimoniano la ferma intenzione dell’amministrazione Zingaretti di intervenire sulla linea ferroviaria”.

L’approvazione dello schema di convenzione per lo sblocco dei 180 milioni e il via libera all’acquisto di 11 nuovi treni per le ferrovie ex concesse, di cui 5 per la Roma – Lido, sono provvedimenti destinati al miglioramento del servizio rivolto ai pendolari, al potenziamento tecnologico delle reti e alla sicurezza dell’intera tratta. E questo la sindaca Raggi una volta lo sa, altre volte lo dimentica, cadendo in una continua contraddizione”.


Europa League. L'Inter si sbarazza del Rapid Vienna per 4-0 ed è agli ottavi

L'Inter passa facilmente i sedicesimi di Europa League vincendo 4-0 contro il Rapid Vienna. All'andata, i nerazzurri vinsero 1-0 grazie al rigore di Lautaro Martinez, mentre questa volta si sono imposti a San Siro e hanno segnato Vecino all'11 e Ranocchia al 18' e nella ripresa tornano al gol Perisic all'80' e Politano all'87'.


I 4 diffidati. Giusto farli giocare o risparmiarli per il derby? Tutti fuori o solo qualcuno? A Di Fra l'ardua sentenza

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - Sabato la Roma affronterà il Frosinone in trasferta con ben 4 calciatori diffidati ed il match successivo è il derby. In molti stanno già chiedendo al tecnico giallorosso di non far scendere in campo almeno Zaniolo e Manolas per avere tutti gli elementi di maggior valore a disposizione nella sfida del 2 marzo con la Lazio.

Gli altri 2 giocatori in diffida sono Fazio e Florenzi, che non stanno fornendo un rendimento importante ma soprattutto verrebbero sostituiti da Juan Jesus e Karsdorp (se dovesse recuperare dai problemi fisici) o Santon, che non hanno sfigurato rispetto ai compagni di squadra.

Queste le speranze dei tifosi ed i ragionamenti giornalistici ma ci sono da prendere in considerazione altri aspetti. Lasciare in panchina 4 titolari potrebbe però esser  controproducente da un punto di vista psicologico, perché si potrebbe far pensare ai giocatori che il match con i ciociari è una scampagnata e la vinci facilmente. 

Tecnicamente, invece, la squadra non perderebbe così tanto senza Florenzi e Fazio e lo stesso Zaniolo, per quanto ottimo giocatore ed in rampa di lancio, potrebbe anche riposare una gara visto che Perotti sembra esser finalmente in gruppo stabilmente ed El Shaarawy potrebbe fare la staffetta col rientrante Under sulla fascia destra. 

Discorso a parte per Kostas Manolas. Il difensore greco ha dimostrato di esser uno dei 4 punti cardine di questa formazione insieme a Kolarov, De Rossi e Dzeko e fare a meno anche di uno crea delle squilibri nella squadra, come è apparso evidente quando il numero 16 ed il centravanti bosniaco sono rimasti fuori per diverso tempo o quando il terzino serbo è rimasto in panchina (vedi SPAL e Bologna, 2 delle peggiori partite disputate dalla Roma in stagione).

L'unico in grado di rispondere a questi interrogativi e che dovrà prendersene anche le responsabilità è Eusebio Di Francesco, nella speranza che scelga per il meglio e che la squadra possa portare a casa i 3 punti al Benito Stirpe e contemporaneamente i 4 diffidati restino tali anche dopo l'incontro.


Pace fatta

INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – Sembra ormai superata la bufera scatenatasi tra la tifoseria giallorossa e Aleksandar Kolarov. Tutto è iniziato dopo la sconfitta di Udine, quando il terzino è intervenuto in conferenza stampa al fianco di Eusebio Di Francesco alla viglia della sfida contro il Real Madrid:

"Ai tifosi non devo promettere nulla, loro ci sostengono sempre in casa e in trasferta. Devo promettere solo a me stesso e al mister di dare il massimo. A Roma si parla tanto, ma il tifoso deve sapere che capisce poco di calcio".

Parole forti, che non hanno lasciato i supporters indifferenti. La vera goccia, però, è arrivata nel momento più buio della stagione giallorossa. Alla partenza per Firenze (dove la Roma avrebbe poi subito la sconfitta in Coppa Italia per 7-1) alcuni tifosi, come di consueto, hanno aspettato i giocatori alla stazione. Ad alcune sollecitazioni (“svegliatevi”) la risposta più animosa è stata quella di Kolarov (“sveglia tua madre”). L’episodio non è stato digerito dalla tifoseria, che ha contestato il giocatore per settimane con fischi allo stadio, scritte ingiuriose apparse per Roma e striscioni in Curva Sud.  

La querelle continua con il 3-0 segnato al Chievo e l’inchino sospetto rivolto ai tifosi. Alcuni lo interpretano come un gesto di scuse, altri come un'ulteriore provocazione. Ci pensa De Rossi, da amico e capitano, a chiarire la situazione:

“Considero Alex (Kolarov, ndr) un fratello. Dico ai tifosi di fidarsi di me, e lui è un professionista e attaccato a quello che sta facendo. Preferisco quelli così a quelli che baciano la maglia, fanno dichiarazioni al miele e poi al primo dolorino si fermano o quando gli chiedono di giocare in un altro ruolo non sono contenti. Alex è un professionista”.

Lo strappo sembra ricucirsi con il rigore segnato allo Stadio Olimpico, proprio sotto la Curva Sud, lunedì sera contro il Bologna. I tifosi lo hanno festeggiato gridando a gran voce il suo nome. I numeri del terzino, infatti, iniziano a contare molto più delle parole. Con il suo settimo sigillo stagionale, Kolarov è il difensore ad aver segnato più gol nei top 5 campionati europei: numeri che lo rendono il secondo miglior marcatore della Roma dopo El Shaarawy (a quota 8). Nella classifica all time giallorossa il serbo ha raggiunto Riise, che ha avuto bisogno quasi del doppio delle partite per segnare gli stessi gol (78 contro 136), e ora punta Vincent Candela a quota 16 reti.


Frosinone vs Roma - Le probabili formazioni: rebus diffidati, in campo o no?

INSIDEROMA.COM - Turno di risposo per il diffidati Manolas e Zaniolo? Al quesito risponderà probabilmente domani in conferenza stampa mister Di Francesco, ma in linea teorica, con il derby alle porte sarebbe rischiosissimo porgere il fianco ad avversari ed arbitro facendo giocare due (oltre a Florenzi e Fazio) dei 4 giocatori in diffida. Quale miglior occasione quindi per “testareJesus e Under al rientro dai loro infortuni? In regime di turn-over, coach Di Francesco lascerà in panchina De Rossi, anche per non affaticare il suo ginocchio, schierando un centrocampo a 3 con Cristante, Nzonzi e Pellegrini. In difesa quindi spazio a Jesus che con Fazio formerà la linea dei difensori centrali, Kolarov e Florenzi giocheranno ai loro lati (attenzione alla possibile sorpresa Santon, schierato pochissimo in questa prima parte del 2019). Under ed El Shaarawy affiancheranno Dzeko in avanti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

FROSINONE (3-5-2): 57 Sportiello; 6 Goldaniga, 27 Salamon, 25 Capuano; 17 Zampano, 66 Chibsah, 8 Maiello, 24 Cassata, 33 Beghetto; 9 Ciofani (C), 28 Ciano. 
A disp.: 91 Iacobucci, 32 Krajnc, 3 Molinaro, 23 Brighenti, 21 Sammarco, 7 Paganini, 16 Valzania, 5 Gori, 92 Viviani, 89 Pinamonti, 20 Trotta.
All.: Marco Baroni

INDISPONIBILI: Dionisi , Ghiglione, Simic | SQUALIFICATI: Nessuno | DIFFIDATI: Maiello, Chibsah, Sportiello

ROMA (4-3-3): 1 Olsen; 24 Florenzi, 20 Fazio, 3 Jesus, 11 Kolarov; 4 Cristante, 42 Nzonzi, 7 Pellegrini; 17 Under, 9 Dzeko, 92 El Shaarawy.
A disp.: 83 Mirante, 63 Fuzato, 44 Manolas, 15 Marcano, 18 Santon, 16 De Rossi, 27 Pastore, 19 Coric, 22 Zaniolo, 8 Perotti, 34 Kluivert.
All.: Eusebio Di Francesco

INDISPONIBILI: 14 Schick, 2 Karsdorp | SQUALIFICATI: Nessuno | DIFFIDATI: Fazio, Zaniolo, Florenzi, Manolas

Arbitro | MANGANIELLO
Guardalinee | RANGHETTI – MELI
IV uomo | DI PAOLO
VAR | PAIRETTO
AVAR | PAGANESSI 


Alisson: "Il match della Roma col Porto? Contento che abbia vinto. Quando non sono in campo, tifo per loro"

Alisson, ex portiere della Roma ed ora al Liverpool, è stato intervistato da Sky Sport nel post-match col Bayern Monaco terminato 0-0. Queste le sue parole:

Chi passa tra i giallorossi e il Porto?

"Non si sa mai. La Roma ha fatto un bellissimo lavoro, sta tornando sulla strada dell'anno scorso anche in Serie A. Ho guardato la partita contro il Porto: ha fatto bene, ha gestito bene e ha messo intensità. C'è qualità in mezzo al campo. Sono contento che hanno vinto. Quando non sono in campo, tifo per loro". 

Italiano perfetto?

"No, devo lavorare un po' (ride, ndr)".


Kolarov stanco, Zaniolo diffidato: a Frosinone c'è aria di turn over

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Fermate il soldato Kolarov, e già che ci siamo anche Zaniolo, oppure Florenzi. Tutti un po' caracollanti. Poi, Di Francesco conservi i vari Dzeko, Manolas e anche un po' El Shaarawy. E che il cielo la mandi buona. Il calendario si fa interessante, i ricambi non sono abbastanza e alcuni poco credibili, vedi Pastore, gli infortunati sono tanti e non tutti torneranno a disposizione nel breve. Che si fa? Il pericolo maggiore è Frosinone, laddove Eusebio dovrà azzardare qualche cambio, forzare un po' la mano. Ora o mai più. Esempio: De Rossi dovrà giocare con Lazio e Porto, due partite a distanza di quattro giorni, è quasi impensabile - vista la situazione del ginocchio - che Daniele vada in campo allo Stirpe. Soluzione: Nzonzi. Cristanterischia di fare gli straordinari, a favore del riposo di Zaniolo, sempre presente nell'ultimo periodo e in più è diffidato, quindi non è pensabile che rischi di saltare il derby. Il possibile rientro di Under e di Perotti consentono all'allenatore di proporre un'alternativa a destra, ruolo occupato da Nicolò nelle ultime partite. Cristante con il Bologna è apparso affaticato: dal derby (settembre) al Bologna (l'altra sera) ha saltato per squalifica solo il match con il Milan. Stesso dicasi per Zaniolo, che da novembre (esordio da titolare) con la Fiorentina a oggi ha giocato sempre, le ultime undici dal primo minuto.

LE URGENZE - I veri dilemmi riguardano Dzeko, che non ha ancora il sostituto sano (Schick è out per infortunio), e Kolarov (21 gare consecutive da 90 minuti), che ha Santon, sul quale Di Francesco da un po' non fa molto affidamento. E visto che Santon a Frosinone dovrà giocare, le ipotesi son due: o solo uno tra Florenzi e Kolarov andranno in campo, oppure, volendoli far riposare entrambi, a sinistra verrà adattato uno tra Jesus e Marcano. In tutto questo c'è da gestire il problema muscolare di Manolas, lui veramente indispensabile per il quartetto difensivo. Fazio ha un rendimento modesto eppure gioca sempre: evidentemente Eusebio credo poco in Marcano e Jesus. 


Stadio, i privati ci ripensano anche sull'Ostiense a 4 corsie

IL MESSAGGERO - DE CICCO - Chi ha partecipato all'ultima riunione tra i privati e i dirigenti del Comune, la racconta come molto «tesa», forse una delle più «nervose» degli ultimi tempi. Tutto il contrario di quello che ci si sarebbe aspettato, considerando che Virginia Raggi, nonostante il parere a tinte foschissime del Politecnico di Torino, ha dato mandato ai suoi uffici di accelerare al massimo sul progetto stadio. E anche i privati che sognano l'affare (e le cubature record per negozi e uffici) sono a un passo dal formalizzare l'accordo sui terreni dove costruire il tutto, terreni che la Eurnova di Parnasi, ormai guidata da un nuovo Cda, venderebbe a James Pallotta per 105 milioni di euro, col pagamento però posticipato e subordinato all'approvazione della variante urbanistica in Consiglio comunale. E proprio questo aspetto, forse, rende gli animi agitati.

LA VIABILITÀ - La delibera che sbarcherà in Aula Giulio Cesare conterrà la convenzione urbanistica a cui stanno lavorando da settimane i tecnici capitolini insieme alla Eurnova e agli emissari di Pallotta. L'ultimo vertice si è tenuto l'altro ieri, presente il diggì della Roma, Mauro Baldissoni. Non è stata una passeggiata, anche se il dipartimento Urbanistica entro dieci giorni dovrebbe rendere noto l'esito della due-diligence sugli atti amministrativi, una ricognizione chiesta da Raggi dopo la retata di giugno, e si dirà che non sarebbero state trovate irregolarità. Da che dipendono allora gli screzi di queste ore? Dal Comune hanno fatto capire ai privati che vanno rispettati tutti gli impegni presi. E su almeno due punti, i proponenti avrebbero fatto resistenza. Il primo: l'unificazione dell'Ostiense-Via del Mare, carreggiate già oggi trafficatissime che con lo stadio e il mega-centro commerciale accanto finirebbero ostaggio degli imbottigliamenti. Vanno quindi allargate e unite le corsie; da due strade, a una sola. Per farlo tocca però abbattere alcuni edifici che si trovano tra le due vie, operazione di cui si è parlato per la prima volta lunedì e che alle orecchie dei privati suona malissimo. Perché significa tirare fuori più soldi del previsto, tra espropri e ruspe. Il Campidoglio però è irremovibile: l'unificazione delle due strade è una delle poche opere pubbliche rimaste in capo ai proponenti, quindi va fatta, senza discussioni. Non basta rimettere in sesto le due vie separatamente.

IL CONSIGLIO DI DOMANI - Altra spina, la tribuna di Lafuente: un pezzo dell'ippodromo ormai dismesso andrebbe ricostruito accanto al nuovo stadio, così è stato deciso nelle riunioni preliminari. Ai privati è stato chiesto anche di manutenere questi spalti «per 30 anni», cioè per tutta la durata del contratto di affitto tra l'As Roma e la holding di Pallotta proprietaria dello stadio. I proponenti, da quanto trapela, non vorrebbero impegnarsi più di tanto. Ma anche su questo aspetto, l'amministrazione non è disposta ad arretrare. Tutto fa pensare allora che la bozza di convenzione non sarà pronta se non tra qualche mese. Difficile che arrivi in Assemblea capitolina prima di maggio. E lì si aprirà un'altra partita, tutta politica e non tecnica stavolta, col pallottoliere dei ribelli M5S, che saranno decisivi. Un anteprima del voto finale potrebbe vedersi già domani, quando è in programma un Consiglio comunale straordinario sullo stadio e si discuteranno diversi ordini del giorno.


La giostra delle opere saltate: «Così l'ingorgo è assicurato»

IL MESSAGGERO - DE CICCO - All'inizio fu la metro B, con la promessa di portarla fino a Tor di Valle, con tanto di sfiocco dalla stazione di Eur-Magliana, tutto messo nero su bianco in una delibera approvata in Campidoglio nel 2014. Tutto sparito, poi: via il prolungamento della linea blu, si è puntato sulla disastratissima Roma-Lido. All'inizio il Campidoglio ha chiesto di rafforzarla ai privati, prescrivendo una «frequenza di 16 treni l'ora nelle fasce di punta». Invece nell'ultimo atto che ha attribuito l'«interesse pubblico» al progetto stadio, non si parla più di un numero minimo di convogli, solo di un contributo generico - all'incirca 40 milioni - che i proponenti verserebbero per la mobilità. Fondi chiaramente insufficienti per rimettere in sesto una delle peggiori ferrovie d'Italia. Non a caso il rafforzamento della linea oggi è ipotizzabile solo con un massiccio esborso di denaro pubblico. La Regione Lazio finanzierà lavori per 180 milioni, ma non è detto che bastino, come è stato più volte spiegato dalla Pisana, perché si tratta di soldi che saranno spalmati su tutta la tratta, non solo intorno alla fermata di Tor di Valle. Pensare che il 50% degli spettatori dovrebbe arrivare allo stadio coi mezzi pubblici.
Sparito anche il Ponte di Traiano, prima a carico dei privati, ora senza finanziamenti, l'unica opera di un certo rilievo che pagherebbero i proponenti è la fusione dell'Ostiense-Via del Mare. Due strade oggi divise da un guardrail per lunghi tratti e da alcuni edifici in altri. Edifici che andrebbero buttati giù, per portare a dama l'intervento promesso. Ma ora i privati nicchiano e spingerebbero per un intervento «soft», anche se l'amministrazione, per ora, non sembra indietreggiare, su questo punto.

LE CRITICHE - Gli esperti del resto sono stati chiari, da ultimi i professori del Politecnico di Torino chiamati da Raggi dopo gli arresti per tangenti: per il quadrante Sud di Roma il progetto Tor di Valle sarebbe «catastrofico», già con l'Ostiense-Via del Mare unificata, figuriamoci senza. Anche l'ex assessore all'Urbanistica di Raggi, Paolo Berdini, ieri ha minacciato di «andare alla magistratura, se passasse qualche scellerata approvazione del piano», definito «una follia» e una «speculazione». Il M5S, ha detto Berdini, «ha tradito le promesse elettorali». L'ex assessore ha parlato delle conseguenze «disastrose» sul traffico, accanto all'ex dissidente grillina Cristina Grancio, che ha presentato una delibera per chiedere il ritiro «in autotutela» della dichiarazione di interesse pubblico sul progetto.

 

 


Berdini: "Se arriva l'ok allo Stadio vado subito in Procura"

LEGGO - PIERINI - «Se giovedì passasse qualche scellerata approvazione del piano io andrò alla magistratura». L'ex assessore all'Urbanistica Paolo Berdini attacca il nuovo progetto dello Stadio della Roma e sfida «la maggioranza a votare un atto del genere perché avranno conseguenze personali interminabili». Berdini si scaglia anche contro il ruolo del Politecnico di Torino. «Ha commesso un errore catastrofico - spiega - che ci permetterà di fare una grande festa per buttare a mare per sempre questa follia urbanistica. Non poteva né doveva fare alcuna modifica del progetto. Hanno verificato uno stato del traffico catastrofico e poi si sono inventati un marchingegno che mette la pietra tombale sul progetto». L'ex assessore entra nel dettaglio riferendosi alla pubblica utilità del progetto.
«Il Politecnico dice che il 50% di affluenza con il trasporto pubblico può essere raggiunto se vengono portate a 4 le attestazioni alla stazione di Magliana sulla Fl1 e a 4 a Tor di Valle sulla Roma-Lido con frequenza dei treni a 3 minuti invece dei 7 previsti nel progetto da me visionato: approvare una cosa del genere sarebbe gravissimo, sulla Roma-Lido per quadruplicare l'attestazione dei treni si mangiano un parcheggio pubblico. A Magliana poi la ferrovia è molto più alta del corso del Tevere, farlo lì vuol dire demolire almeno una decina di edifici. Se lo tolgano dalla testa». Poi l'aneddoto durante la sua carica di assessore: «Venni a sapere di incontri con la As Roma in Campidoglio con Bergamo e Montuori scavalcandomi: sono contento che non potranno portare ad approvazione questa delibera e che pagheranno a caro prezzo questo tradimento delle promesse elettorali». Infine sui tempi di avvio dei lavori: «Voglio proprio vedere se Raggi aprirà i cantieri il 31 dicembre - conclude - visto che servono le approvazioni di Ferrovie, degli uffici del Comune e tutto il resto».


Affanno Roma. Infortuni e scelte tecniche: giocano sempre gli stessi

LEGGO - BALZANI - Sofferti, ma incredibilmente importanti. I tre punti ottenuti col Bolognaallungano la serie di risultati utili della Roma in campionato (sette), ma hanno messo in mostra un calo fisico evidente oltre ai soliti difetti di fabbrica. Stanchezza da Champions? Forse, anche perché di turnover se ne è visto poco o niente. Dieci i titolari che sono scesi in campo col Porto hanno giocato anche col Bologna (El Shaarawy e De Rossi sono entrati nella ripresa). L'unico risparmiato, per forze di cose, è stato Mirante visto il ritorno di Olsen in porta. «Poco turnover? È una scelta tecnica. Per giocare col 4-3-3 devo mandare in campo determinati giocatori», ha ammesso Di Francesco. Ma da tempo il tecnico si fida di una rosa ristretta formata da 14 giocatori tra cui gli infortunati Schick, Karsdorp e Under (gli ultimi due torneranno col Frosinone). Tanti i bocciati da Eusebio, soprattutto tra i nuovi arrivati. A dimostrarlo i numeri che riguardano gli eterni esclusi. Marcano e Juan Jesus insieme hanno accumulato appena 1405' mentre la coppia titolare Fazio-Manolas ne ha giocati 4771. Poco spazio pure per Santon che da Natale a oggi (dopo il gol subito da Mandzukic in Juve-Roma 1-0) ha disputato appena 21 minuti mentre a centrocampo è sparito il croato Coric: ultima apparizione con la Spal il 20 ottobre scorso.
L'altro desaparecido risponde al nome di Pastore. L'argentino, arrivato in estate per 24,7 milioni di euro, è scomparso dai radar. Superati gli infortuni muscolari, da inizio dicembre è sceso in campo soltanto in tre occasioni per un totale di 40' in campionato a cui bisogna aggiungere i 60' orribili col Plzen, i 45 imbarazzanti con la Fiorentina e i 90' con l'Entella in coppa Italia. Poco spazio in attacco pure per Kluivert, che nell'ultimo mese è partito titolare solo con Entella e Bologna. Cinque giocatori su sei, come si vede, fanno parte dell'ultima campagna acquisti di Monchi. Fa da contraltare il gioiello Zaniolo (corteggiato da tanti sponsor negli ultimi giorni) che dal 2 dicembre ad ora ha giocato 1141' su 1305 a disposizione. Ancora più eclatante il caso di Kolarov che risulta essere (a 33 anni) il giocatore di movimento più presente nella Roma (2637'). Il quinto in serie A dopo Acerbi, Skriniar, Ronaldo e Koulibaly nonché il difensore più prolifico d'Europa con 7 gol. Il serbo, 11 reti in giallorosso dalla scorsa stagione, ha raggiunto Riise e ora insegue Candela (16) tra i terzini sinistri più prolifici della storia romanista.