Osti, ds Samp: "Defrel fondamentale per il girone di ritorno. Faremo le nostre valutazioni a giugno"

Gregoire Defrel, giocatore della Roma ora alla Samp, nel corso della sessione di mercato invernale prima era stato accostato ad alcuni club inglesi, poi era stata paventata l'ipotesi di inserirlo all'interno dell'operazione con l'Atalanta per arrivare a Gianluca Mancini, ma alla fine è rimasto alla corte di Giampaolo. A parlare proprio della situazione di Defrel è stato il direttore sportivo blucerchiato Carlo Osti che ieri, intervenuto a Telenord, ha dichiarato:

"Defrel fa parte del progetto Sampdoria e sarà fondamentale per il girone di ritorno. A giugno poi faremo le nostre valutazioni".


Stadio, il Codacons chiede alla Raggi la sospensione del progetto

In merito al progetto Stadio della Roma, il Codacons è pronto a costituirsi parte civile nell’eventuale processo richiesto dalla Procura della Repubblica nel caso in cui venissero accertati illeciti. Questo il comunicato:

 "Alla luce della richiesta di rinvio a giudizio per 15 persone accusate a vario titolo di aver pilotato le procedure amministrative legate al nuovo Stadio, crediamo che il sindaco Virginia Raggi non debba in nessun caso avallare eventuali reati che dovessero emergere dal procedimento penale, e quindi debba sospendere il progetto di Tor di Valle trovando siti alternativi per l'importante opera, al fine di impedire qualsiasi speculazione. Se non sarà il sindaco ad adottare un simile provvedimento, ci penserà il Tar del Lazio dinanzi al quale pende un ricorso per sospendere gli atti relativi allo Stadio della Roma. Intanto il Codacons offre assistenza legale a tutti i tifosi della Roma ai fini della costituzione di parte lesa nell'eventuale processo, al fine di far ottenere loro il giusto risarcimento in caso di accertati illeciti".

 


Romagnoli: "Dispiace non aver vinto a Roma. Il campionato è ancora lungo, la Champions rimane il nostro obiettivo"

Alessio Romagnoli, difensore del Milan, ha parlato del momento rossonero al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

"Stiamo attraversando un buon periodo, mi spiace non aver vinto a Roma perché potevamo dare uno strappo per il quarto posto, però abbiamo l’Inter lì vicino. Il campionato è ancora molto lungo, con diversi scontri diretti. Ora che siamo usciti dall’Europa League abbiamo una partita alla settimana e possiamo concentrarci sull’obiettivo Champions, che manca da tanto tempo".


UEFA, Ceferin rieletto presidente

E’ in corso a Roma il 43esimo Congresso ordinario della UEFA, dove è stato rieletto per acclamazione all'unanimità il presidente uscente Aleksander Ceferin, che resterà a capo dell’organismo fino al 2023. Il Congresso ordinario della UEFA è composto dai massimi rappresentanti delle 55 federazioni europee calcistiche affiliate.


Chievo-Roma sarà diretta da Abisso

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la quarta giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19 in programma domenica 10 febbraio alle ore 15.00.

CHIEVO – ROMA Venerdì 08/02 h. 20.30

ABISSO

BOTTEGONI – PRENNA

IV: PISCOPO

VAR: PAIRETTO

AVAR: TOLFO


Conferenza stampa, Di Francesco: "Ora tutti siamo un po’ in sofferenza, ma le partite riporteranno i giocatori importanti al loro livello"

Conferenza stampa per Di Francesco. Ad un giorno dal match contro il Chievo, il mister risponde alle domande dei giornalisti nella sala Champions di Trigoria.

L'impegno con il Porto di martedì influirà sulle scelte di formazione?
"Ci sono giocatori che non saranno nemmeno convocati, per il riacutirzzarsi di alcuni problemi, tra cui Olsen, per un problema al polpaccio. E anche Manolas, ha un problema al pube, ha fatto tutto per esserci ma non ci sarà. Da valutare solo De Rossi, non è ancora nelle condizioni ottimali per impegni ravvicinati, ma sono felice di come sta. Abbiamo recuperato fortunatamente Juan Jesus, che sarà convocato domani e abbiamo avuto tutti sensazioni positive."

 

I punti persi con le piccole?
"I punti li abbiamo persi anche da altre parti. Queste partite vanno affrontate in un certo modo, noi abbiamo avuto poca continuità, le abbiamo anche dominate ma non siamo stati bravi a chiudere. Serve una fase difensiva adeguata, come fatto con il Milan".

 

Con il Milan è piaciuta anche la corsia di destra. Karsdorp e Schick possono essere riproposti?
"Si, nel senso che Rick ha avuto più continuità in fase difensiva, ha avorato davvero bene, leggendo situazioni nel modo giusto e dando equilibrio alle sue scorribande. Patrik ha messo la grinta che deve essere tipica di ogni calciatore".

 

Può salire il livello di Nzonzi se sale un po' come fatto da De Rossi con il Milan?
"Può giocarci, anche se ha caratteristiche diverse. Al di là del sistema di gioco, batto il punto sugli atteggiamenti mentali. Il 4-3-3 mi piace a priori, ci sta che anche a Verona riproporremo lo stesso sistema, ma può cambiare in 4-2-3-1".

 

La gestione di Zaniolo?
"Giocherà di nuovo, ora a livello mentale è libero. Sfruttiamo la sua gioventù e la sua determinazione, deve migliorare sempre nelle scelte. E' un paradosso ma è troppo generoso e può cadere in certi errori. Ma ben venga l'esuberanza dei ragazzi".

 

Dzeko e Schick di nuovo insieme?
"Si, possono essere riproposti Karsdorp e Schick insieme, vuol dire che il centravanti è Edin. Non si possono avere risposte, a Firenze eravamo disastrosi. I giocatori si spremono anche, non è detto che si migliori la condizione. Quella arriva più dagli allenamenti e sono felice del lavoro fatto, ma non basta. Bisogna restare in partita più di 45 minuti".

 

Jesus torna per stare in panchina o gioca Marcano?
"Vi dò la formazione? E' difficile che parta dall'inizio, se andrà in panchina è già tanto. Non è il caso, ricordiamoci di come si è infortunato, ha rischiato l'operazione e non ha camminato per 3 giorni".

  

Con il Milan è piaciuta anche la corsia di destra. Karsdorp e Schick possono essere riproposti?
"Si, nel senso che Rick ha avuto più continuità in fase difensiva, ha avorato davvero bene, leggendo situazioni nel mdo giusto e dando equlibrio alle sue scorribande. Patrik ha messo la grinta che deve essere tipica di ogni calciatore".

 

La determinazione di Schick, merito suo?
"Si era creata una situazione particolare ma in questo senso è cresciuto, anche in altre partite si è confrontato con giocatori importanti e ha vinto duelli. E’ cresciuto in autostima ma non dipende solo dall’allenatore, anche da i compagni e dal fatto che a un certo punto bisogna crescere. Non basta l’eleganza, ogni tanto bisogna sporcarci. Non possiamo accontentarci di un 1-1 con il Milan".

 

Il momento di Florenzi e la crescita di Karsdorp?
"Sono convinto che sarà uno stimolo. Florenzi arriva da un periodo in cui è stato fermo e ha un po’ subito tutto questo, ma si mette sempre a disposizione e tornerà a brillare. Ora tutti siamo un po’ in sofferenza, ma le partite riporteranno i giocatori importanti al loro livello".

 

Il battibecco tra Kolarov e un tifoso prima di Firenze, come pensa di gestirlo?
"Può accedere, siamo tutti uomini, si possono anche dire cose sbagliate e magari farla diventare più di quella che è. E qui si enfatizza troppo. Lui è sicuramente dispiaciuto. Il fatto che Kolarov sia stato difeso dai compagni è per il suo attaccamento. Ha giocato un mese e mezzo con un piede fratturato, si è messo a disposizione della Roma. Poi accadono cose sulle quali si può anche mettere una pietra sopra e chiedere scusa. Credo che sia un giocatore importante per la Roma. torniamo a sostenerlo, abbiamo bisogno di lui. E ha sempre dato il massimo".

 

Come sta Mirante? La sua opinione su Fuzato?
"Fuzato, grazie al lavoro di Savorani, è cresciuto tantissimo. Gli manca esperienza, ma domani giocherà Mirante, ha superato il suo problema. Vi posso assicuare che Fuzato è un portiere di ottima prospettiva".

 

Il problema di Pastore: manca la condizione o c’è una scarsa abitudine ai suoi schemi?
"Non penso sia scarsa abitudine, sono tante le componenti che non lo fanno rendere al meglio. Anche per colpa mia non gioca con continuità, si allena bene ma in partita il campo cambia e ci sono situazioni che non lo avvantaggiano. Deve continuare a lavorare al meglio, davanti ha Zaniolo ma abbiamo bisogno di tutti, anche di Pastore. Spero torni ad essere il giocatore che tutti conosciamo".


I convocati contro il Chievo, assenti Olsen e Manolas. Torna Juan Jesus

Pubblicata la lista dei convocati per il match contro il Chievo. Dopo la conferenza stampa, è stata resa nota la rosa giallorosso nella partita in programma per domani alle 20.30. Come anticipato dal mister, sono assenti Olsen e Manolas, come Perotti e Under. Torna disponibile Juan Jesus.


Conferenza Stampa Di Carlo: "La Roma va affrontata con maturità ed attenzione"

Domenico Di Carlo, allenatore del Chievo, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

Come sarà il Chievo senza Pellissier?
"Lo vedremo domani ma chiaramente è un dispiacere non avere il capitano in campo. Lui però è qui ogni giorno che ci stimola e dà la carica alla squadra, è sempre presente mancherà solo sul campo. Speriamo che chi giocherà al suo posto faccia bene ma io ne sono convinto che lo farà. Vedere allenarsi così la squadra, con questa intensità e questa determinazione, è per noi allenatori un motivo d’orgoglio, ma soprattutto dà grande fiducia per chiunque lo sostituirà".

Si sa quando recupererà?
"E’ troppo presto. Poi Sergio è un ragazzo che ti sorprende anche sotto questo aspetto qui, magari in una settimana cambia tutto. Sergio è così. Anche in passato aveva dato dei segnali non incoraggianti e poi ha avuto dei recuperi incredibili. Questa è una noia muscolare e bisogna andarci con i piedi di piombo, ma l’importante è che lui stia con noi e che quando recupera ritorni più forte di prima".

I progressi di Stepinski e Djordjevic ti rassicurano in questo senso?
"Sinceramente li vedo in allenamento, tutti quanti, e stanno bene. Stiamo mettendo in pratica quello che dall’inizio abbiamo provato a modificare. Volevamo giocare più avanti, volevamo vedere di più gli attaccanti e oggi lo stiamo facendo ma sappiamo che è un percorso che va continuato. Ho grandissima fiducia nei nostri attaccanti e soprattutto perché quando si fa gol aumenta la fiducia e sappiamo bene che per vincere le partite bisogna far gol. Oggi noi in attacco siamo forti".

Si stanno inserendo i nuovi?
"Se noi avessimo 23 punti sarebbe un po’ diverso. Avendo una classifica un po’ difficile io devo guardare ogni settimana quelli che stanno bene, quelli che potrebbero darci qualcosa in più in questo momento qua ad inizio gara e a gara in corso. Dioussé era una di quelli che stava meglio fisicamente e l’ha dimostrato subentrando ad Empoli. Domani giocherà da titolare. Tutti gli altri sono allenati ma non hanno ancora il ritmo partita e li devo valutare partita dopo partita. Schelotto potrebbe giocare dall’inizio come può subentrare, lo stesso vale per Piazon e tutti gli altri appena arrivati. Invece Andreolli non è disponibile".

La Roma che squadra è? Come vuoi opporti?
"Io questa settimana qua ho lavorato molto sulla partita di Empoli che è stata quasi perfetta per noi. Quel quasi perfetto lo dobbiamo far diventare perfetto, perché la Roma va affrontata con più maturità. La partita di Empoli è stata macchiata da due errori e noi dobbiamo lavorare e migliorare su questo. La Roma va affrontata con più maturità. Che significa ciò? L’attenzione va alzata per i secondi di ogni partita, non per i minuti. Nell’ultimo periodo qualche volta abbassiamo la concentrazione e l’attenzione, io chiedo alla squadra più maturità sotto questo aspetto qua. Abbiamo parlato in settimana e i ragazzi si stanno allenando per questo percorso qui. La Roma va affrontata così anche se è chiaro che è più forte individualmente, lo sappiamo. Noi però dobbiamo essere più forti come squadra e io sono convinto che noi domani sfodereremo una prestazione straordinaria per mettere ko questa Roma".

Perché la tenuta difensiva è venuta meno?
"Ho lavorato sulla partita con l’Empoli perché abbiamo fatto tante cose buone ad Empoli. Il Chievo è una squadra che ha orgoglio, che combatte, che emoziona, perché i nostri tifosi vengono allo stadio sanno che questi ragazzi daranno il 100% per emozionarli e battere la Roma. Oggi il Chievo c’è, le prestazioni sono prestazioni di spessore. Io chiedo ai ragazzi di alzare il livello di attenzione, ma questo è un Chievo che c’è e domani sarà una bella sfida, ma soprattutto sarà un Chievo che sta bene, fa prestazioni e che deve continuare a sognare. Quello è il pensiero sui miei ragazzi e sui nostri tifosi".

Stepinski ha le spalle abbastanza larghe per supportare l’attacco del Chievo senza Pellissier?
"Più che Stepinski è la squadra. Domani dobbiamo giocare molto da squadra, con la “S” grande, non con la “s” piccola. Domani affrontiamo una grande squadra, che è la Roma. Ma la Roma affronta una grande squadra, che è il Chievo. Non dobbiamo abbassare la guardia, ma dobbiamo tenere sempre davanti a noi il sogno, l’impresa e puntarci. Io sono convintissimo che noi ci salveremo, sono molto convinto di questo, perché le prestazioni che abbiamo fatto nell’ultimo periodo sono buone e prima poi con queste buone prestazioni arrivano anche le vittorie".

Come vedi insieme Stepinski e Djordjevic?
"Li vedo bene, come vedo bene Stepinski e Meggiorini, Pucciarelli e gli altri attaccanti. Se giochiamo da squadra i nostri attaccanti avranno la possibilità di concretizzare di più. Con la Roma non ti puoi permettere di essere meno concreto. Con la Roma dobbiamo avere più concretezza offensiva e alzare il livello di attenzione in fase di non possesso. Con le grandi squadre bisogna fare così. Ho grande fiducia nella mia squadra, si sono allenati bene. Ripeto che combattono, hanno orgoglio ed emozionano. I nostri tifosi devono venire allo stadio e ben sapere che trovano un Chievo combattivo, un Chievo che lotta, che ci crede e sogna. Sono convinto che ci salveremo perché questa è una squadra che non molla di un centimetro".

Dove ti puoi prendere i vantaggi con la Roma?
"Dappertutto, ma soprattutto come squadra. Sappiamo bene che se loro giocano ad alto ritmo per tutti i 90 minuti è difficile combattere con una squadra con queste qualità straordinarie. Le loro qualità individuali vanno fermate con la squadra. Lo spirito di squadra elevato ci fa elevare anche la qualità tecnica e di aggressività. Uno dei primi obiettivi è far ragionare poco la Roma per poi colpirla dove concede qualche volta".

Perché Dioussé è riuscito a inserirsi già bene?
"Perché il 4-3-1-2 l’ha fatto per molti anni, non è una novità per lui, a livello tattico sa come muoversi e come accorciare. E’ un giocatore che gioca a due tocchi, un giocatore importante per la nostra squadra. Deve aumentare la conoscenza con i compagni e questo lo si fa solo giocando. Tra i nuovi arrivati è quello più avanti, ha giocato di più nell’ultimo periodo".

Il modulo lo hai già deciso?
"Facciamo il 4-3-1-2 e 3-4-1-2 con la stessa squadra. A seconda dell’evenienza. Se loro giocano 4-3-3 possiamo giocare 3-4-1-2, se giocano 4-2-3-1 giocheremo con il 4-3-1-2. Abbiamo preparato tutti e due, l’importante è che quando vanno in campo i ragazzi sappiano cosa fare. Devono trovare sicurezze e certezze nel proprio allenatore e le stanno trovando. Devono andare convinti e decisi di poter fare l’impresa. Noi dobbiamo fare sempre e in ogni partita l’impresa".


Allenamento Roma, Juan Jesus rientra in gruppo. A parte Olsen e Manolas

La Roma si è allenata stamattina in vista dell'impegno di domani contro il Chievo. I giallorossi hanno cominciato la seduta con riscaldamento e scatti in velocità. A seguire tattica e focus sulle palle inattive. E' rientrato in gruppo il difensore Juan Jesus; mentre hanno proseguito il lavoro individuale Olsen, Manolas, Perotti ed Under.


I 24 scelti da Di Carlo per il match contro la Roma (foto)

Domenico Di Carlo, tecnico del Chievo, ha scelto i 24 giocatori che domani affronteranno la Roma.Sarà assente Pellissier, con Stepinski a guidare l'attacco veneto. Ecco la lista completa pubblicata sul profilo Twitter della società gialloblu:

 


Semioli: "La Roma deve fare qualcosa in più per ambire al quarto posto. Il Chievo venderà cara la pelle"

Franco Semioli, ex centrocampista del Chievo Verona dal 2003 al 2007 ed oggi allenatore della formazione Under17 della Pro vercelli, ha parlato ai microfoni di vocegiallorossa.it della prossima sfida di campionato tra i gialloblu e la Roma:

Momento difficile in casa Roma, chi ha le colpe maggiori?
"Vedendo da fuori penso che la colpa stia nel mezzo, tra squadra e società. Dalla Roma ovviamente ci si aspettava molto di più, i risultati non le stanno dando ragione e dopo il ko di Firenze si è amplificato tutto. Deve fare sicuramente un qualcosa in più per ambire al 4° posto".

È ancora Di Francesco l'uomo giusto per la panchina?
"Mi piace come allenatore. Poi però è normale che parlino i risultati, sono quelli che valutano il nostro lavoro. Se dovesse mancare il traguardo della Champions, sicuramente a fine anno la società prenderebbe dei provvedimenti cercando un nuovo allenatore".

Tante big hanno messo gli occhi su Zaniolo, farebbe bene a rimanere a Roma per crescere?
"Assolutamente sì. Dovrebbe rimanere almeno un altro anno a Roma. Ha trovato il suo ambiente ideale, si trova a suo agio e sarebbe una sciocchezza cambiare proprio ora..."

Cosa deve temere la Roma del Chievo Verona?
"La Roma farà fatica a vincere perché il Chievo venderà cara la pelle, come ha sempre fatto quest'anno contro le big. La squadra di Di Carlo gioca tutte le partite a viso aperto, visto che ormai non ha più niente da perdere".

Ti aspettavi De Rossi e Pellissier ancora così determinanti?
"Per loro ho finito le parole. Con Daniele ho avuto il piacere di giocare in Nazionale, è uno dei giocatori più intelligenti che abbia mai visto, con il passare degli anni usa l'esperienza per vedere la giocata prima. Si è visto anche contro il Milan al rientro. Pellissier più invecchia e più è buono, proprio come il vino. Stesso discorso per Quagliarella. Sergio ha un fisico da 25enne, può ancora dare tanto al nostro calcio. Spero che recuperi il prima possibile dall'infortunio".

Perché Campedelli ha ceduto Birsa a una diretta concorrente per la salvezza come il Cagliari?
"Anche qui la verità sta nel mezzo. Vista la situazione deficitaria in classifica magari hanno ceduto quei nomi che avevano ancora mercato per prendere nuovi giocatori motivati per il girone di ritorno, pensando al futuro. Se poi dovessero fare il miracolo salvandosi, tutto tornerebbe alla normalità".

Chi arriverà quarto?
"È una lotta apertissima. Guardando le ultime partite, direi Lazio e Atalanta perché stanno facendo meglio delle altre. Bisognerà vedere se alla fine uscirà fuori la qualità o la forza mentale e fisica delle squadre coinvolte. Sarà una bella lotta".

Sei mai stato vicino alla Roma?
"Sì, capitò con Spalletti nel 2007. Era una piazza che ovviamente mi piaceva molto, alla fine scelsi la Fiorentina di Prandelli per motivi tecnici perché a Roma vista la grande concorrenza non avrei potuto giocare con la stessa continuità avuta a Firenze. Ero anche in orbita Nazionale quindi volevo solo giocare il più possibile. Il ricordo della Roma però mi è rimasto sempre dentro, magari con il tempo sarei riuscito a trovare spazio anche in giallorosso ma non ho comunque rimpianti".

Ormai hai una certa esperienza a lavorare con i giovani, in futuro ti piacerebbe allenare anche in una prima squadra?
"Mi faccio spesso questa domanda. Amo lavorare con i giovani perché mi piace l'idea di trasmettere qualcosa ai ragazzi. Sono però sincero: se dovesse arrivare un'opportunità da una big, la prenderei in considerazione. Non la vivo però come un assillo, credo che tutte le cose abbiano un tempo, prima o poi arrivano. L'importante è essere sereni e lavorare sempre con serietà".


Luca Pellegrini: "Non sono qui di passaggio. Voglio ripagare la fiducia riposta in me"

Luca Pellegrini, giovane terzino della Roma passato in prestito al Cagliari, ha parlato in conferenza stampa per prensentarsi ai suoi nuovi tifosi:

"Sono a disposizione di Maran e dei compagni, non mi sento di passaggio, finché sarò qui darò il massimo. Voglio ripagare la fiducia che è stata riposta in me, in tutti i modi. I problemi fisici a inizio carriera mi hanno aiutato caratterialmente, devo ancora imparare tanto pure a livello comportamentale per crescere. Contro l’Atalanta ci siamo impegnati molto per portare a casa punti, purtroppo non ci siamo riusciti. Ho percepito la vicinanza dei tifosi e il clima bruciante, onestamente non credevo mi avrebbe fatto così impressione da giocatore del Cagliari. Le mie caratteristiche? Credo di averle fatte intravedere nello spezzone giocato domenica, ma non sta a me parlarne. Tutta la squadra, dagli attaccanti ai difensori, può lavorare per migliorare le cose. Sono onorato di vestire questa maglia. Spero di diventare un terzino che possa essere ricordato positivamente. L’accoglienza è stata ottima, a cominciare da Fabio Pisacane. Prima di arrivare a Cagliari ho parlato con tante persone che conoscono la piazza, ho ricevuto alcuni consigli. Nainggolan mi ha contattato subito appena ha sentito della possibilità di andare al Cagliari. Mi ha dato tante indicazioni. I giocatori a cui mi ispiro? Maldini e Bale i miei idoli, per il resto cerco di rubare qualcosa ai migliori interpreti del ruolo".