La Var debutta in Champions: grafici in tv e sui maxi schermi
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Stasera la Var debutta in Champions. Roberto Rosetti, responsabile del settore arbitri dell’Uefa, ha illustrato la novità: «Siamo convinti che sarà vantaggioso per le nostre competizioni poiché fornirà un valido aiuto agli arbitri e ci permetterà di ridurre le decisioni sbagliate». Durante le revisioni, i telespettatori verranno informati dalle tv attraverso grafici. E ci sarà una grafica sugli schermi degli stadi per consentire ai tifosi di capire quale decisione sia stata presa.
Quattromila tifosi del Porto, forte allerta in città
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Cinquantamila spettatori, di cui 4mila portoghesi, una cornice di pubblico importante, anche se non da tutto esaurito, un’allerta alta, come sempre in questi casi, ma che alla vigilia non registra particolari criticità. È tutto pronto all’Olimpico, e in città, per la sfida di stasera tra Roma e Porto, con gli ultimi dettagli messi a punto ieri in Questura durante il consueto tavolo tecnico. I cancelli saranno aperti alle 19, con un’eventuale apertura anticipata alle 18.30 per il settore ospiti. I tifosi del Porto potranno radunarsi a piazzale delle Canestre dalle 17: da qui, con pullman dell’Atac, saranno portati all’Olimpico e, poi, dallo stadio fino alla stazione Termini al termine della partita. La tifoseria ospite potrà raggiungere l’area Nord dello stadio attraversando esclusivamente ponte Milvio. Da tre ore prima dell’inizio dell’incontro, e fino a 2 ore dopo, sarà vietata la vendita per asporto e il trasporto di bevande in bottiglie o contenitori di vetro.
L’ottimismo di Pellegrini: «Noi tra le big d’Europa»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lorenzo Pellegrini, ormai, ha testa e gambe per caricarsi la Roma sulle spalle. Per questo il Porto, in fondo, lo considera solo una tappa verso la grandezza. «Lo scorso anno non ho raggiunto i miei obiettivi – dice a Teleradiostereo – perciò quest’anno volevo essere più continuo». Non c’è serata migliore, in fondo, per dimostrarlo, visto che il Porto è dietro l’uscio. «Vi assicuro che il Porto non è al livello top, ma è una grande squadra. Sarà difficile. Sappiamo quali emozioni porta passare il turno. Ti cambia una stagione, nonostante le difficoltà che abbiamo trovato finora. In campionato vogliamo arrivare tra le prime 4 e in Champions superare il turno. Sarà una battaglia da fare tutti insieme. Sarebbe importante arrivare allo stadio e trovare il nostro tifo. È una cosa che gli altri non possono capire.Un avversario prende forza se vede che i tifosi non sono con noi».
Stasera chi è pronto a volare? Test per Olsen, ma Mirante c'è
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Chi indosserà le ali per volare? Logica e gerarchie direbbero senz’altro Robin Olsen, ma un polpaccio galeotto lo ha tenuto fuori a Verona contro il Chievo e rischia di fare lo stesso stasera contro il Porto, visto che ieri non si è neppure allenato in gruppo. Ma occhio ai miracoli. Eusebio Di Francesco lo proverà anche stamattina («sarà in dubbio fino all’ultimo») per vedere se è possibile recuperarlo, altrimenti si affiderà ad Antonio Mirante, su cui peraltro pochi giorni fa ha espresso parole di stima. «È in crescita e sono contento di lui. Mi dà pieno affidamento». D’altronde, l’ex del Bologna già venerdì a Verona ha dimostrato di essere in gran forma, pur conscio del fatto che le gerarchie lo vedranno sempre dietro al portiere svedese. «Conosco il mio ruolo – ha detto Mirante –. D’altra parte, so cosa devo fare alla Roma, come mi devo allenare, e in questo il nostro preparatore Savorani mi aiuta. È molto pretenzioso e meticoloso: questo mi piace e mi fa bene perché alla mia età non posso sedermi e accontentarmi di fare il secondo. Gioco per la Roma e anche in quelle partite che gioco devo sempre farmi trovare pronto».
“Facciamo felici i nostri tifosi”. Difra con il Porto ritrova Manolas
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Si percepiscono l’attesa e le aspettative dei romanisti, reduci dalla vittoria contro il Chievo, ma ancora immersi nel malumore per la disastrosa eliminazione dalla Coppa Italia. In questo senso la Champions è una strada per riscattarsi, sperando di poter ripetere il cammino di un anno fa, aggrappandosi alla possibilità di fare bella figura ancora una volta in Europa. La gara di stasera contro il Porto, tra qualche preoccupazione legata all’ordine pubblico, e l’attesa dei cinquantamila che riempiranno l’Olimpico, è l’occasione giusta per riaccorciare le distanze con la gente. «Ci auguriamo di riportare un po’ di entusiasmo alla piazza — ammette Di Francesco — e per riuscirci dovremo prima di tutto fare una grande partita contro il Porto. Mi aspetto grande sostegno dall’Olimpico e, da parte nostra, mi auguro di entusiasmare i tifosi che vivono di queste gare. Dobbiamo esser bravi a renderli felici». L’andata degli ottavi di finale può aiutare a dare una svolta stagionale all’andamento zoppicante dei giallorossi. «La pressione fa parte del calcio — continua Eusebio — del nostro ambiente, ma la voglia e il desiderio di vincere le partite lo abbiamo sempre, anche se la Champions ha sempre il suo fascino speciale». Recuperato pienamente Manolas, che si riprenderà il posto da titolare in mezzo al campo, accanto a Fazio. Con il rientro del greco e la presenza di De Rossi (la presenza di Olsen verrà valutata oggi), sarà più semplice per la squadra mantenere gli equilibri difensivi. Su loro due si potranno un po’ rilassare i compagni in fase propositiva, mentre arriva la diagnosi per Schick: l’attaccante ha riportato durante la gara di Verona una lesione al flessore della coscia sinistra che lo terrà lontano dal campo per tre settimane. Potrebbe rientrare in occasione del derby, in programma il 2 marzo. Saranno 700 gli agenti e 850 gli steward impegnati stasera all’Olimpico: questo il piano di sicurezza predisposto per gestire la partita. I 4 mila tifosi portoghesi, sbarcati in parte già nella giornata di ieri — come testimoniano dei video in rete — preoccupano la Questura, che ha ieri studiato le misure preventive per evitare problematiche nell’afflusso e possibili contatti tra le due tifoserie. Ai sostenitori del Porto è stata fornita una brochure informativa, consultabile su internet, attraverso la quale è stato predisposto un punto di raccolta in piazzale delle Canestre, dalle ore 17, per poter poi scortare la tifoseria ospite allo stadio.
Paratici: “Mi piacerebbe avere Zaniolo”
Massimiliano Paratici, ds della Juventus, ha rilasciato un’intervista al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Queste le sue parole su alcuni obiettivi di mercato.
Mi dice tre italiani bravi che le piacerebbero?
“Zaniolo, Chiesa, Barella e Tonali”.
Tonali a me piace molto. Qualcuno lo paragona a Pirlo.
“Tonali è un ragazzo super, ha la serietà, la personalità. Però le caratteristiche sono diverse. Credo che nessuno sia paragonabile a Pirlo. Lui è il giocatore che sa giocare meglio a calcio che io abbia mai visto. Credo che nei prossimi 35 anni non vedrò mai più uno bravo a giocare a calcio come Pirlo, mai. Aveva una completezza di conoscenze del gioco, di tempi calcistici. Era un direttore d’orchestra e un primo violino, insieme. È uno dei pochi che il campo lo vedeva dall’alto, come volando. Disegnava geometrie impensabili e aveva i tempi sempre giusti“.
Il Porto dei sogni
IL TEMPO – AUSTINI - Ricomincia lo spettacolo e stavolta è la Roma ad alzare il sipario. Gli ottavi di Champions si aprono all'Olimpico - e all’Old Trafford con United-Psg - dove alle 21 arriva il Porto dell'ex laziale Coincecao. Un primo atto della doppia sfida da dentro e fuori, che assume un'importanza capitale nella stagione giallorossa: fuori dalla Coppa Italia con umiliazione annessa, in piena rincorsa al quarto posto in campionato, l'Europa è rimasta l’unica competizione in cui Di Francesco può trovare risorse per esaltare un'annata fin qui deludente. Circa cinquantamila spettatori (restano biglietti in Distinti Nord Est e nelle due tribune) attesi allo stadio per rivivere le emozioni della passata Champions, con la voglia di prendersi la rivincita dopo il bruciante ko contro i lusitani nei preliminari di agosto 2016. La Roma arriva all'appuntamento piena di speranza ma pure con tanti, troppi problemi: non bastavano gli infortuni di Olsen, Under e Perotti, a Verona si è fermato Schick e ieri nella rifinitura Karsdorp, altri due problemi muscolari che allungano la lista maledetta di una stagione in cui qualcosa è stato evidentemente sbagliato anche nella gestione degli allenamenti. Neppure i precedenti aiutano a portare un po’ di buon umore: in entrambi i precedenti nelle coppe si sono qualificati i lusitani. Ma tutto questo andrà lasciato fuori dal campo, gli alibi sono finiti da un pezzo e se si vuole sognare un’altra è importante e questa in Champions ancor di più perché sono rimaste solo due squadre italiane in corsa. Deve essere grande motivo d'orgoglio, ma bisogna essere ambiziosi.Il tecnico punterà ancora sul 4-3-3, ripristinato dopo il crollo di Firenze, e su un blocco di sette italiani, un po’ per scelta e un po’ per necessità visti i tanti indisponibili. «Ci vorranno sia gambe sia esperienza in questa partita, serve il mix giusto - prosegue il tecnico - perché senza una di queste due cose non si va da nessuna parte». Al di là delle assenze, a preoccupare è la fragilità di una squadra contro cui finora è stato troppo facile per gli avversari calciare in porta e segnare. E mai come stasera non subire gol sarebbe fondamentale. «Giocando in casa, dobbiamo fare una grande fase difensiva e sarà determinante mantenere la porta inviolata. Dobbiamo avere qualche accorgimento in più, specialmente contro giocatori capaci di ripartire con velocità ed esperienza. Però questo non significa perdere l'identità di squadra». La qualificazione vale anche circa 15 milioni di euro se si somma il bonus per chi accede ai quarti e il possibile mega-incasso al botteghino. E nella Roma che spende sempre molto più di quanto incassa, passare il turno significa proteggere uno dei suoi gioielli per il futuro.
Conceiçao punge Totti
IL TEMPO – MENGHI - Un «laziale» in panchina e un difensore con tre Champions League in bacheca per fermare Dzeko e compagni. Il Porto si è presentato ieri all'Olimpico per i rituali della conferenza stampa e dell'allenamento della vigilia con Conceiçao e Pepe in primalinea: «Qui ho vinto sei titoli in due anni e forse è per questo che non sto simpatico a Totti (che definì il sorteggio fortunato, ndc), ma - dice l'allenatore riferendosi al suo curriculum in biancoceleste tra il '98 e il 2000 - indipendentemente dal mio passato alla Lazio siamo venuti a giocarcela perché vogliamo arrivare all’obiettivo. Cercheremo di fare più gol possibili. Dobbiamo essere esigenti, coraggiosi, forti e consistenti come squadra. Siamo contenti di incontrare la Roma e anche la Roma sarà contenta di incontrarci. Noi siamo pronti». Non ci saranno l'infortunato Marega e lo squalificato Corona («non capisco questa punizione», sottolinea Conceicao), davanti con Tiquinho e Brahimi toccherà a uno tra Otavio (favorito) e Fernando Andrade. Pepe porterà tutta la sua esperienza in difesa: «Dovremo essere umili e sacrificarci. Loro sono forti come collettivo, ma noi sappiamo cosa dobbiamo fare per sorprenderli e faremo di tutto per portare a casa la vittoria». In 4 precedenti non hanno mai perso (2 successi e 2 pareggi), l'ultimo ai preliminari di Champions brucia ancora dalle parti di Trigoria. In più sono imbattuti da 25 partite, anche se sono reduci da due segni X consecutivi nel campionato portoghese.
Roma-Porto, le probabili formazioni dei quotidiani. Gioca Mirante, Florenzi torna sulla fascia. Zaniolo esterno d'attacco
INSIDEROMA.COM - La Roma, allo stadio Olimpico, affronta il Porto nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. Di Francesco, oltre ad Under e Perotti, dovrà fare a meno, con ogni probabilità, di Olsen, Karsdrop e Schick. Quindi riecco Florenzi sulla fascia destra, con Manolas di nuovo disponibile insieme a Fazio centrale. A centrocampo si vedrà De Rossi, accanto a Cristante e Lorenzo Pellegrini. Zaniolo, nel ruolo di esterno destro, compone l’attacco assieme a Dzeko ed El Shaarawy.
IL MESSAGGERO
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
LA REPUBBLICA
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
LA GAZZETTA DELLO SPORT
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
CORRIERE DELLO SPORT
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
IL TEMPO
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
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TUTTOSPORT
Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Lo.Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
Olsen a rischio forfait. Si ferma Karsdorp
IL TEMPO – MENGHI - Il «treno» di destra si ferma sul più bello. Non solo Schick, anche Karsdorp deve rinunciare alla Champions per un infortunio muscolare, uno probabile stiramento last minute che costringe Di Francesco a rivedere i suoi piani per la sfida col Porto: se la giocherà senza due dei giocatori più in forma del 2019, i veri acquisti di questo inverno a mercato zero. L'olandese ha alzato bandiera bianca durante la rifinitura a Trigoria, raggiungendo ai box l'attaccante ceco, che ha rimediato a Verona una lesione al flessore per cui ci vorranno un paio di settimane: punta a rientrare nel derby del 2 marzo. E c'è il rischio che possa essere lo stesso obiettivo del terzino. Nel frattempo, il tecnico giallorosso deve ripensare la Roma che sulla catena di destra aveva cominciato a volare
con Karsdorp dietro e Schick davanti. Le soluzioni? Florenzi e Zaniolo, con il primo che
esce dalla corsa per il posto da ala e torna a «casa», con la speranza di uscire dal periodo di appannamento che sta vivendo, e il secondo pronto a fare un altro passo importante in Europa dopo l’esordio a Madrid 146 giorni fa, quando era lo sconosciuto coraggiosamente lanciato da Di Francesco, su assist del ct Mancini. Ormai è un irrinunciabile, titolare nelle ultime 10 partite di campionato e sfruttato non solo da trequartista, ma anche da mezz'ala,
punta ed esterno offensivo, il vestito per questo ottavo di finale. L'unica alternativa sarebbe Kluivert, ma Zaniolo è il favorito per completare il terzetto con Dzeko ed El Shaarawy. In difesa si rivede Manolas dal 1’, dalla posizione di Pellegrini dipenderà il modulo, che inizialmente dovrebbe essere un 4-3-3 con l’ex Sassuolo sulla stessa linea di De Rossi e Cristante, in vantaggio su Nzonzi. Il vero dubbio riguarda la porta, Olsen oggi farà un provino per capire se potrà stringere i denti, altrimenti andrà in tribuna. L'allenatore giallorosso deve scegliere tra un rischio e Mirante, che ha fatto le prove generali a Verona e ora freme per giocare la sfida più importante della sua carriera. Né lui né Zaniolo hanno mai giocato un ottavo di Champions, possono farlo insieme questa sera all'Olimpico, uno a 35 e l’altro a 19 anni. Il «vecchietto» e il bambino sono pronti, a Di Francesco l’ultima parola.
De Rossi: "Mai pensato al ritiro"
IL TEMPO – SCHITO - «Abbiamo una partita da vincere, non dobbiamo fare test sulla mia condizione fisica». Schietto e diretto, come sempre. Daniele De Rossi chiama a raccolta i tifosi in un momento cruciale della stagione, alla vigilia dell'andata degli ottavi di Champions con il Porto. Si schiera da capitano, prende le parti di Kolarov, racconta le sofferenze di un infortunio che sembrava infinito. «Non ho mai pensato di aver smesso - dice il capitano - ho fatto tre mesi da calciatore serio, mi sono allenato sempre, ho fatto quello che dovevo fare per rientrare bene. Il punto di domanda che in parte ho ancora
era sulla mia condizione fisica. Probabilmente un’operazione alla cartilagine non
l'avrei sopportata a 35 anni. Se sto bene, con la gestione dell'allenatore e il giusto minutaggio, posso continuare a giocare». Quando deve parlare di i Kolarov, si rivolge direttamente ai tifosi: «Se si dovesse ricomporre questa piccola frattura sarei il più contento del mondo. Voglio bene ai tifosi della Roma, che mi hanno sempre difeso e protetto, e Alex lo considero un fratello. Visto che i tifosi si sono sempre fidati di me, dico di continuare a fidarsi quando ne parlo come un grande professionista, uno attaccato a quello che sta facendo. Non sto dicendo che è romanista da quando è piccolo, ma dà sempre quello
che deve dare, non salta un allenamento, gioca in condizioni difficili. Io preferisco quelli così a quelli che baciano la maglia o fanno dichiarazioni al miele nei confronti dei tifosi e al primo dolorino si fermano, o storcono la bocca se devono cambiare ruolo. Poi il tifoso va rispettato e anche assecondato quando mostra un po' di insofferenza, i risultati rendono tutti più nervosi». Il gruppo è con il tecnico: «Ha sempre tenuto la barra dritta, non ha mai perso la trebisonda in una città dove non è facile rimanere saldi di testa e di polso, è stato un grande merito». Con il Porto non si può sbagliare, partendo dal ricordo dell'ultima Champions: «E un valore aggiunto, ci fa arrivare un po' più pronti a partite delicate, fermo restando che il Porto di gare così è abituato a giocarne. Per noi può essere un motivo di sicurezza in più rispetto al passato ma è un altro torneo, non possiamo attaccarci a quello che è stato, dobbiamo innanzitutto preparare bene la partita».
La Roma pensa ai tifosi e si unisce a Moovit in un importante progetto (Foto)
La Roma ha pubblicato sul suo profilo Twitter ufficiale i dati del progetto avviato insieme a Moovit (Global Mobility Partner romanista). Nel progetto, attraverso diversi studi, viene segnalato come il 92% dei tifosi che affollano lo Stadio Olimpico per le partite di De Rossi e compagni vorrebbe un potenziamento dei mezzi pubblici per raggiungere il luogo delle partite. Ben il 68% dei tifosi, infatti, deve ricorrere a due o più linee per tornare a casa e quasi la metà degli intervistati (il 46,5%) impiega più di un'ora a raggiungere l'Olimpico.
«Il Club da diversi anni, attraverso la continua ricerca di partnership strategiche, cerca di alleggerire e migliorare le problematiche legate alla mobilità dei nostri tifosi nel giorno della gara»sono le parole di Francesco Calvo, CRO di AS Roma. «Il miglioramento dell’esperienza stadio passa anche attraverso l’attento studio delle criticità e la conseguente ricerca di possibili nuove soluzioni, come l’ultima iniziativa, in ordine cronologico, lanciata dal Club con BusForFun. Ringraziamo Moovit per aver condotto questa preziosa indagine».
Moovit e #ASRoma presentano il primo studio sulla mobilità verso lo Stadio Olimpico https://t.co/IyvIYVw0oD pic.twitter.com/OzugzWU8wP
— AS Roma (@OfficialASRoma) 12 febbraio 2019