Tav no ma stadio sì. La propaganda costruita sulle opere

IL TEMPO - Il M5S da un lato sta facendo le barricate contro la Tav che è richiesta a gran voce da tutte le forze produttive del Nord, dall’altro invece a livello Nazionale e la sindaca Raggihanno proclamato che “si fa lo stadio a Roma” quando proprio in questi giorni la procura di Roma sta rinviando a giudizio una ventina di persone. Per lo stadio andrebbero prese in considerazione alcune problematiche come il terreno acquitrinoso che richiederebbe lavori assai costosi di consolidamento della base su cui dovrebbe poggiare lo stadio e tutti gli altri edifici. Esistono poi problemi legati al traffico. Allora perché la sindaca Raggi ha lanciato lo slogan “lo stadio è pronto e verrà realizzato in termini molto rapidi?”. La ragione è che serve per lanciare il messaggio che i grillini non dicono di no a tutto.


Dzeko: "Ci serviva una partita come questa"

IL TEMPO - MENGHI - Cinque gol in campionato, tutti in trasferta, e cinque in Champions League, tutti all'Olimpico. Dzeko fa 83 in maglia giallorossa e raggiunge Delvecchio all’8° posto della classifica marcatori all-time della storia romanista: obiettivo Balbo a quota 87. Avrebbe potuto fare un altro passettino avanti il bosniaco, fermato solo dalla traversa nel finale al Bentegodi: «Dopo una brutta prestazione come quella di Firenze, abbiamo fatto vedere che siamo forti e sappiamo essere compatti, col Milan ci è mancato il secondo gol, col Chievo abbiamo fatto il nostro, ma non è mai facile vincere in Serie A fuori casa. Non è stata una partita così tranquilla, dopo il 2-0 abbiamo smesso di giocare, ci succede spesso, ma Mirante ci ha salvati». Sentir nominare la Fiorentina gli fa cambiare faccia, non vuole tornarci, preferisce guardare avanti: «Quest'anno ci sono più squadre a competere per il 4° posto, se non vinciamo non importa cosa fanno gli altri». La spinta in più potrebbe arrivare dal pubblico: «Non c’è freddezza, ma noi come i tifosi non siamo contenti per quello che è successo. Abbiamo bisogno del nostro 12° uomo, però, e speriamo che martedì tornino tutti a fare il tifo per noi».


Anche Schick si è fermato: allarme attacco

IL TEMPO - MENGHI -  La maledizione degli infortuni muscolari continua, stavolta è Schick a tornare in panchina anzitempo per un fastidio al flessore della coscia sinistra ravvisato nel secondo tempo al Bentegodi e ora è a rischio per la Champions, anche se Di Francesco è  fiducioso: «Non credo sia grave». La smorfia di dolore del ceco non trasmetteva lo stesso messaggio, saranno necessari gli esami strumentali (oggi la ripresa alle 10.30) per capire se è davvero riuscito a fermarsi prima del danno. Il tempo è poco, però, e col Porto potrebbero essere necessarie nuove soluzioni. Al di là del tentativo in extremis di Under per essere almeno a disposizione (Perotti resta out), Di Francesco deve riflettere sulle opzioni possibili a destra e Zaniolo, col ritorno di De Rossi e Pellegrini dal 1’, potrebbe cambiare ruolo un'altra volta: da trequartista a mezzala a ala offensiva, come con l'Atalanta. Un'altra ipotesi è Florenzi, male ultime prestazioni sono lontane dai suoi livelli e rischia di restare fuori. Il tecnico onta almeno di recuperare due pezzi fondamentali della difesa quali Olsen e Manolas, ma il primo resta in bilico: «Più facile che recuperi Kostas», conferma l'allenatore e Mirante si tiene pronto per il bis.

 

 

 

Allenamento Roma, individuale per Under, Perotti e Olsen. Programmato per De Rossi, Manolas e Pellegrini

La Roma torna ad allenarsi. Dopo la soddisfazione contro il Chievo, riprende gli allenamenti per la partita che la vedrà battersi con il Porto in programma per martedì. Lavoro di scarico per i giallorossi in campo ieri sera, il resto della squadra si è esercitata regolarmente in campo. Individuale programmato per De Rossi, Manolas e Pellegrini, mentre esercizi individuali per Under, Perotti e Olsen. 


Kolarov: "La mia decisione di andare alla Roma l'ho presa dopo la telefonata con Dzeko" (Video)

Alexandar Kolarov ha risposto alle domande di Soccer Am. Il giallorosso ha rilasciato un’intervista al canale Youtube specializzato sul mondo calcistico. Queste le parole del serbo:

Ti piace giocare a FIFA?
"No, non ho mai giocato. I miei compagni giocano, io no".

Secondo te qual è il tuo overall (il valore) a FIFA?
"Penso 85".

No, 82… Sei felice? 
"Si dai, va bene (sorride, ndr)".

Quali sono i due giocatori dal valore più alto nella Roma secondo te? 
"Dzeko e Manolas".

Dzeko lo conosci dai tempi del Manchester City ed è arrivato a Roma prima di te… Avevi parlato con lui?
"Quando ho parlato col direttore sportivo, poi ho chiamato Edin per chiedergli come fosse il club e tutto… Sì, la mia decisione finale l’ho presa dopo la telefonata con lui".

Chi è il giocatore più veloce della Roma per FIFA? 
"Probabilmente Manolas e Cengiz Under".

In realtà no… 
"Ah Justin Kluivert? Mi ero dimenticato di lui".

Ha 19 anni, è giovanissimo… 
"È arrivato quest’estate e fino ad oggi è già migliorato tantissimo. Quando sei giovani devi aspettarti che ci sia una gara fatta bene, una meno. È un ragazzo serio, lavora e migliora ogni giorno. Può avere il successo che ha avuto il padre, anche se sono giocatori diversi".

Qual è il giocatore con più forza? 
"Penso un difensore… Forse Fazio".

No, ti sbagli. 
"Ah, Nzonzi. Io pensavo ad un difensore. Sì ha grande forza ma la sua qualità più grande è quella mentale".

Anche Fazio e Nzonzi hanno giocato in Premier League. Hanno fatto progressi?
"Fazio al Tottenham non giocava molto, qui ha fatto grandi stagioni. Nzonzi si è inserito benissimo nel nostro club, ha fatto passi in avanti e può raccogliere successi qui".

Anche Fazio e Nzonzi hanno giocato in Premier League. Hanno fatto progressi?
"Fazio al Tottenham non giocava molto, qui ha fatto grandi stagioni. Nzonzi si è inserito benissimo nel nostro club, ha fatto passi in avanti e può raccogliere successi qui".

La Premier League e la Serie A sono molto differenti…
"La Premier è più dinamica, in Italia il gioco è più tattico. Qui si dice che nessuno vuole perdere, non che si vuole vincere".

Chi ha il tiro più potente nella Roma per FIFA?
"Questa è una domanda facile, io".

Sì, hai 91. Dzeko 86, Cristiano Ronaldo 94. Che ne pensi?
"Beh, lui ha segnato più gol".

Sì, ma parliamo di potenza di tiro…
"Forse io allora, ma devo comunque dire Cristiano Ronaldo".

Qual è per FIFA il giocatore più completo?
"Penso Edin Dzeko".

No, è Florenzi. Sei sorpreso?
"Sì, perché Dzeko usa entrambi i piedi, è tecnico, bravo di testa. Florenzi è un grande giocatore, forse viene premiato il fatto che possa giocare in più ruoli, da quello di terzino, a esterno d’attacco a centrocampista".

Qual è il suo ruolo migliore secondo te?
"Ala destra".

Hai giocato anche nella Lazio. Qual è stata la reazione dei tifosi durante il derby? 
"Nell’ultimo ho anche segnato… So che non è stata buona, ma lo sapevo perché avevo giocato con loro ed ero stato a Roma sette anni. So che non gli è piaciuto".

Sai che sei uno degli unici due giocatori ad aver segnato con due maglie diverse nel derby?
"Sì, lo so. E ricordo che un paio di mesi prima un mio amico che era con me alla Lazio me lo disse che avrei segnato nel derby".

La Roma ha fatto un video divertente per la tua presentazione?
"Sì, avevo già fatto qualche video ai tempi del City sul mio carattere, non rido molto. Hanno cercato di fare qualcosa di simile, chiedendomi se volevo fare qualcosa… Ho dovuto solo dire “no”. Non sorrido quando cammino o quando sono in campo, ma sono un ragazzo sempre positivo".

Il Manchester City?
"Giocano il miglior calcio d’Europa, sono in contatto ancora con molti di loro. Anche il Liverpool gioca bene, ma non so se riusciranno a mantenere la pressione di chi spinge da dietro. Spero di no". 

  


Domani accertamenti medici per Schick. Ma contro il Porto non ci sarà

Ieri sera, dopo circa un'ora di gioco, Patrick Schick ha lasciato il campo causa infortunio. Il giocatore ceco ha riportato un fastidio muscolare ma ancora non si conoscono i tempi di recupero. Infatti, come riferisce Sky Sport, Schick si sottoporrà nella giornata di domani ad acccertamenti; per capire entità dell'infortunio e tempi di recupero. Ma mercoledì contro il Porto non farà sicuramente parte dei convocati.


Nzonzi: "Sono contento alla Roma, ma mi piacerebbe giocare nel mio paese un giorno"

Steven Nzonzi, centrocampista della Roma e della nazionale francese, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di So Foot in cui ha ripercorso i suoi primi mesi da giallorosso:

Sei mesi dopo la vittoria, come è cambiata la tua vita dopo la Coppa del Mondo?
"Non la mia vita in realtà, ma ovviamente ha cambiato la mia vita da calciatore avendo vinto il trofeo più importante che ci sia, il trofeo che tutto il mondo sogna, ma nella mia vita non è cambiato moltissimo. È vero, vengo riconosciuto di più in Francia, ma è tutto qui. Sono felice di aver partecipato a questo grande momento per tutto il Paese. È stato magnifico".

Come ti sei rimesso in gioco non potendo oggettivamente arrivare più in alto rispetto alla Coppa del Mondo?
"Si può comunque crescere individualmente anche se non puoi comunque vincere qualcosa di più grande rispetto alla Coppa del Mondo. Puoi comunque diventare un giocatore migliore, penso sia l’obiettivo di qualsiasi calciatore".

E nel tuo quotidiano, questo come si manifesta?
"Con il lavoro quotidiano. Ora ho 30 anni, guardo le cose in modo diverso rispetto a quando ero più giovane. Tutto questo viene automatico, bisogna restare tranquilli e concentrati".

Sei contento a Roma?
"Sì, sono contento. Avevo bisogno di una nuova sfida perché dopo 3 anni a Siviglia ho sentito di aver bisogno di qualcos’altro. Non è sempre facile, ma avevo bisogno di una sfida come questa per andare avanti".

Hai giocato in Inghilterra, in Spagna e in Italia, mai in Francia.
"Perché, non potrei farlo un giorno? Sarebbe bello giocare nel mio Paese. Potrebbe anche succedere un giorno".


Allenamento Roma, domani seduta mattutina alle 10:45

Dopo l'allenamento odierno, la Roma tornerà sul campo di Trigoria domattina alle 10:45. I giallorossi continueranno la preparazione in vista del match di Champions League contro il Porto.


Femminile, Roma-Florentia 3-1

La Roma femminile batte per 3-1 la Florentia nella sedicesima giornata del campionato di Serie A. Ad aprire le marcature sono proprio le ragazze allenate da Betty Bavagnoli con la rete di Swaby, che batte Marchitelli con un colpo di testa da calcio d’angolo al 15′. Al 57′ arriva poi il raddoppio delle giallorosse: Bernauer batte un corner che finisce direttamente in porta. Pochi minuti dopo, al 65′, accorcia le distanze la formazione ospite con Nocchi. In chisura Bartoli si conquista un calcio di rigore, trasformato all’89’ da Piemonte.


Bavagnoli: "Abbiamo fatto una grande partita contro un avversario forte pur con tante assenze"

Betty Bavagnoli, coach della Roma Femminile, ha parlato al termine della vittoria sulla Florentia Roma TV. Queste le sue dichiarazioni:

"Dovevamo dimostrare che non c'era solo la partita di domenica scorsa contro la Juventus. Abbiamo fatto una grande partita contro un avversario forte pur con tante assenze. Abbiamo sopperito tutto con la determinazione. Siamo riuscite ad essere aggressive in fase di possesso palla, mentre contro la Juventus eravamo state più brave in fase di non possesso. Ho un gruppo unito che ci crede sempre. Non siamo forse brillanti dal punto di vista fisico ma vincere nelle difficoltà vuol dire che stiamo facendo bene. Ora prima della sosta dobbiamo vincere sia in campionato che in Coppa Italia."


Under: "Vogliamo arrivare ai quarti di finale di Champions. L'inizio in Serie A è stato difficile. Totti? L'idolo di ogni calciatore"

La Roma tornerà ad essere impegnata in Champions League questo martedì, nella sfida d’andata contro il Porto, valida per gli ottavi di finale della competizione. Cengiz Under, attaccante giallorosso ora fermo ai box per infortunio, ha rilasciato alcune dichiarazioni al sito uefa.com. Queste le sue parole:

“Siamo arrivati agli ottavi di Champions e giocheremo contro il Porto martedì. Sarà una partita difficile e faremo il nostro meglio per vincere. Spero che riusciremo a batterli e uguagliare, o anche superare, il traguardo che abbiamo raggiunto lo scorso anno. Vogliamo arrivare ai quarti di finale, abbiamo dimostrato che possiamo farlo raggiungendo la semifinale lo scorso anno ed eliminando il Barcellona. Possiamo fare lo stesso quest’anno”.

Under si esprime sulla competizione: 

“Giocarci è un sogno per ogni calciatore. Da bambino, potevo guardare solo i primi tempi delle partite che in Turchia facevano vedere alle 21.45. Dovevo andare a letto prima del secondo tempo. La partita più memorabile per me è stata la finale del 2005 tra Liverpool e Milan che è finita 3-3 andando poi ai rigori. E’ stata una grandissima partita che si è giocata a Istanbul”. Il turco ripercorre il suo arrivo alla Roma: “Prima di venire qui ero in ritiro con il Basaksehir in Slovenia e stavo aspettando notizie dal mio agente durante la notte, non sono riuscito a dormire senza averlo prima sentito. Dovevo tornare a Istanbul la mattina seguente per fare le valigie e volare a Roma. Ero molto nervoso, uno dei miei sogni più grandi era giocare in una delle squadre più forti d’Europa e potevo trasformare tutto questo in realtà firmando per la Roma”.

Poi sull’inizio dell’avventura giallorossa: 

“Quando sono arrivato all’inizio, la squadra era in tour negli Stati Uniti e io sono rimasto a Roma perché non avevo il visto. Stavo per fare il mio primo allenamento e Monchi mi ha chiesto di andare nello spogliatoio. Quando sono arrivato c’era Francesco Totti e io mi sentivo molto nervoso. Abbiamo fatto una foto e quando sono tornato a casa ho pubblicato la foto sui social. È l’idolo di ogni calciatore, e anche il mio. Mi sarebbe piaciuto giocarci insieme. È uno di quei giocatori che i tifosi vogliono vedere quando vanno allo stadio. Totti è sempre parte della squadra, è una grande cosa vederlo. Mi parla sempre e ha un ottimo rapporto con tutti. Sorride quando mi vede e mi chiama bomber. È molto bello. All’inizio in Serie A ho dovuto lottare. Dopo i primi 6 mesi, ho cominciato a capire la lingua un po’ di più ma ancora non è il massimo. Quando sono arrivato all’inizio non capivo quello che il mister diceva. Doveva venire da me e mostrarmi quello che voleva da me. Questo mi ha permesso di cominciare lentamente a capire il sistema della squadra. Dovevo fare sempre quello che lui mi mostrava. E continuo a giocare come lui vuole che io faccia. Mi sento molto orgoglioso di essere in uno dei club più grandi d’Europa. Ho la Turchia intera al mio fianco e continuerò a fare bene con il loro supporto costante. Ora ho 21 anni, sono felice di essere arrivato in semifinale al mio primo anno di Champions League. Sono ancora giovane e credo che conquisteremo grandi cose nel futuro, spero di essere un giorno in grado di sollevare la Champions League”.


Serie A, squadre con il lutto al braccio per la tragedia che ha colpito il Flamengo

Durante le partite di questa giornata di Serie A le squadre scenderanno in campo con il lutto al braccio, in segno di solidarietà alle vittime dell’incendio che ha colpito ieri il settore giovanile del Flamengo, a Rio de Janeiro.