Toloi: "Nel primo tempo mancato qualcosa in fase difensiva. Il mio gol ci ha dato fiducia"

Rafael Toloi, difensore dell'Atalanta ed ex di turno, ha segnato il gol del momentaneo 2-3 contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni rilasciate in zona mista:

"Nel primo tempo è mancato qualcosa in fase difensiva e quando concedi alla Roma certi spazi ti puniscono. Il gol di Castagne ci ha dato fiducia, potevano anche vincere ma possiamo essere contenti. Abbiamo fatto vedere anche oggi che siamo forti e dobbiamo imparare dai nostri errori per fare ancora meglio. Dobbiamo migliorare quello che abbiamo sbagliato". 

Il gol?
"È stato importante perché ci ha dato ancora più fiducia e grazie al sostegno dei tifosi abbiamo creduto fino alla fine alla possibilità di pareggiare".


L'Atalanta è da Europa?
"Siamo forti e possono giocare con chiunque”.


Castagne: "Primo tempo male in difesa. Nella ripresa non abbiamo concesso niente alla Roma"

Timothy Castagne, autore del primo gol dell'Atalanta ed autore di una rete anche all'andata contro la Roma, ha parlato in zona mista dello stadio Atleti Azzurri d’Italia per rispondere alle domande dei giornalisti presenti. Queste le sue dichiarazioni:

"Nel primo tempo abbiamo fatto male soprattutto in difesa e sotto l’aspetto della pressione, ma è anche vero che rimontare così non è facile. Abbiamo fatto vedere, per l’ennesima volta, che non molliamo mai. Fare tre gol alla Roma in 45′ è tanta roba. Per fortuna è arrivato l’intervallo e siamo riusciti a cambiare qualcosa a livello tattico. Nella ripresa non abbiamo concesso niente alla Roma. Possiamo fare meglio e questo è il nostro obiettivo. Sono contento di avere segnato, peccato che, come all’andata, non siano arrivati i tre punti".

L'Atalanta è da Europa?
"Per me sì, ma dobbiamo affrontare ogni gara come se fosse una finale".

Il tuo futuro?
"Io qui sto bene qui e non ho mai parlato con altre squadre. Io penso solo al campo, non voglio sapere nulla del mercato e nemmeno ci penso".


Conferenza Gasperini: "Primo tempo buono ma con tanti errori. Nel secondo loro hanno avuto più difficoltà"

Gianpiero Gasperini, tecnico dell'Atalanta, ha parlato in conferenza al termine della gara pareggiata 3-3 in casa con la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Anche il primo tempo è stato buono ma con tanti errori, se no non fai un secondo tempo così. Abbiamo avuto tante occasioni anche nel primo tempo, forse più nel secondo. Ma nel primo tempo controllavamo meno bene il campo e così loro sono stati molto bravi e hanno approfittato di tutte le ripartenze concesse“.

Sul secondo tempo...
Nel secondo tempo loro hanno avuto più difficoltà, noi invece siamo andati meglio. La fiducia che abbiamo dimostrato di avere nella ripresa è stata dettata anche da quanto fatto nel primo tempo. Dopo siamo stati sicuramente più precisi e alla Roma abbiamo creato molti problemi”. 

La prestazione del Papu Gomez e di Zapata?
Gomez per me non è una sorpresa, va sempre meglio, è da qualche settimana che sta andando bene, è un giocatore completo. Lo spirito di Zapata lo allargo a tutta la squadra, ci ha dato una grande soddisfazione, possiamo fare un girone di ritorno forte, tutti hanno provato a giocare e ad attaccare. Anche sul 3-3 ci abbiamo provato, ma abbiamo bisogno che quando entri dalla panchina fai la differenza. Ilicic, Zapata, Papu, ma anche la difesa per come ha reagito, premio tutti con 10 e Lode".

La prossima gara è quella in Coppa Italia con la Juventus...
Dobbiamo migliorare, ma il rigore è un problema. Andiamo meglio nei calci d’angolo. L’entusiasmo per mercoledì resta, la Juve gioca con dei marziani, noi dobbiamo prendere il buono fatto oggi e pensare che stiamo bene anche fisicamente. Con la Juve il coefficiente di difficoltà è molto più alto, ma l’entusiasmo intorno a noi è altissimo e avvertito da tutto lo stadio, è una bella sensazione. Ho pensato di poterla vincere, ma poi mancavano anche le energie a un certo punto. Nel finale poi loro si sono protetti un po’ di più e a noi è mancata la lucidità, ma ci abbiamo provato".

Affinità con l’andata?

"No, era stata una partita un po’ diversa”.


Conferenza Di Francesco: "Nel primo tempo, questa Roma è stata l'avversaria che ha fatto meglio contro l'Atalanta. Carenti come personalità"

Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, era presente in conferenza stampa a fine match contro l'Atalanta pareggiato 3-3. Queste le sue parole:

"Nonostante i cambi abbiamo perso lucidità e abbiamo rischiato di perderla. Penso che abbiamo avuto difficoltà alla sinistra con Hateboer, gli undici del primo tempo sono stati perfetti e non potevano cambiare nella ripresa. Dobbiamo migliorare l’aspetto fisico ma anche quello mentale nella gestione della gara, andando incontro alla gara, altrimenti l’Atalanta ti mangia… come è successo. Siamo stati carenti come personalità, non è stata la prima volta che ci accade. Una partita dai due volti, ma grande merito all’Atalanta e ai suoi difensori di spessore. Per il primo tempo questa Roma è stata l’avversaria che ha fatto meglio contro l’Atalanta".


Dzeko: "Grazie a tutti i tifosi che sono venuti in trasferta. E' stato fantastico" (Foto)

Edin Dzeko, attaccante ed oggi capitano della Roma, ha voluto ringraziare tutti i tifosi giallorossi presenti all'Atleti Azzurri d'Italia contro l'Atalanta. Questo il video pubblicato sull'account Twitter del club capitolino: 

 


Serie A. Il Torino supera 1-0 l'Inter grazie alla rete di Izzo

Il Torino batte l'Inter per 1-0 grazie alla rete di Izzo. Gli uomini di Mazzarri superano i nerazzurri grazie alla marcatura del difensore sugi sviluppi di un calcio d'angolo. Spalletti aveva optato per un quasi inedito 3-5-2 dando fiducia a Lautaro Martinez davanti in coppia con Icardi e lasciando in panchina sia Politano che Perisic. L'ex romanista entra a 20' dalla fine ma ha il tempo di farsi espellere all'86' per proteste. Inter ora a +5 dalla quarta ma si allontana la seconda piazza. 


Allenamento Roma. Squadra di nuovo a Trigoria domattina alle 10:45

La Roma tornerà ad allenarsi domani alle ore 10:45 in vista della gara dei quarti di finale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Dopo il pareggio odierno contro l'Atalanta all'Atleti Azzurri d'Italia di Bergamo, i giallorossi sono ora attesi dalla sfida delle 18:15 allo Stadio Artemio Franchi.


Bergamo, vetro di un minibus dei tifosi giallorossi distrutto da una sassaiola di atalantini

Minibus di tifosi romanisti preso a sassate da atalantini. Questo è quanto fa sapere L'Eco di Bergamo, che spiega come un gruppo di supporter bergamaschi abbia lanciato dei sassi in direzione del pullmino e sono riusciti a rompere un vetro ma per fortuna non si riscontrano feriti. Il tutto sarebbe avvenuto nei pressi dello stadio Atleti Azzurri d'Italia ed esattamente in Via Ruggeri da Stabello.


Uno scout del Liverpool presente a Brescia-Spezia per seguire Tonali (Foto)

Sandro Tonali. nel mirino del Liverpool. A riportare la notizia è Nicolò Schira, giornalista de La Gazzetta dello Sport, che ha pubblicato un tweet nel quale spiega. come uno scout lo ha osservato nel corso del match tra il suo Brescia e lo Spezia. La richiesta di Cellino è comunque piuttosto alta e si aggira intorno ai 35 milioni. di euro.

 


Serie A. Lazio-Juve termina 1-2, ospiti prima sotto e poi segnano Cancelo e CR7 su rigore

La Juventus vince 2-1 allo stadio Olimpico dopo esser andata sotto. La Lazio era passata in vantaggio al 59' sugli sviluppi di un corner grazie ad un'autorete di Emre Can ma poi ha trovato il gol il neoentrato Cancelo al 74' ed all'88' CR7 trasforma il rigore decisivo per un tocco di mano di Lulic. Gli uomini di Allegri vanno a +11 punti sul Napoli, mentre quelli di Inzaghi adesso sono a -3 dalla quarta posizione, attualmente nelle mani del Milan.


07/01/2001 – Una prova di forza impressionante

INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - 7 gennaio 2001. La ‘befana’ è da poco arrivata nelle case degli italiani e il massimo campionato è pronto a ripartire con la Roma di Fabio Capello in testa alla classifica come ormai accade ininterrottamente dall’ottobre precedente.

I giallorossi si trovano di fronte l’Atalanta di Vavassori, vera sorpresa della Serie A 2000/2001: proprio la Roma ne fece già le spese a settembre, venendo eliminata in Coppa Italia e dando così il là a una contestazione asperrima in quel di Trigoria.

La baby squadra orobica chiuderà la stagione al settimo posto e al momento dello scontro con i capitolini è addirittura terza in solitaria.

La Roma, dal canto suo, veniva dal tour de force che prima della sosta natalizia l’aveva vista impegnata nel derby (quello di Paolo Negro-gol…) e nello scontro al vertice contro la Juventus (conclusosi 0-0 all’Olimpico di Roma).

Capello si presenta all’Atleti Azzurri d’Italia privo di Batistuta, Emerson (ancora infortunato) e Zebina. Orobici senza il bomber Rossini. Si gioca sotto una pioggia battente che rende il campo ai limiti della praticabilità.

Pronti via e Roma subito in vantaggio: Totti spostato sulla sinistra serve Montella in area, che appoggia per Delvecchio il quale con un preciso diagonale trafigge Pelizzoli. Prima rete in campionato per Super Marco.

L’Atalanta ha una reazione rabbiosa, ma disordinata. Il più attivo è Doni, ma è costretto a stare lontano dalle punte per aiutare il centrocampo. Al 29′ lo stesso Doni, solo davanti a Lupatelli spedisce a lato di testa la più ghiotta occasione per pareggiare. Al 39′ viene annullato un gol a Ventola per fuorigioco. Due minuti dopo la Roma raddoppia: palla in profondità per Tommasi che controlla e insacca.

Nella ripresa le condizioni del campo diventano sempre più proibitive e le occasioni degne di nota sono veramente poche.

Al 22′ capitolini in 10 per l’espulsione di Zanetti per somma d’ammonizioni. Un salvataggio sulla linea di Siviglia ed un paio di interventi di Lupatelli è tutto ciò che la cronaca offre.

Nella stessa giornata le dirette avversarie della Roma non vincono e si capisce sempre di più la forza dei giallorossi che li porterà a giugno a vincere il loro terzo scudetto.


Roma, Champions nel vicolo Dzeko

IL MESSAGGERO - ANGELONI - Sembra si sia fermato il tempo, o che quel tempo sia tornato. Edin Dzeko - a tanti - non va più bene, proprio come allora, quando nel magico mondo dei social veniva sbertucciato per un gol (più di uno) fallito e per quel suo non essere all’altezza. Perché era freddo, perché era un bidone, perché, perché e perché. Ecco, oggi come allora, forse con un po’ di rispetto in più, magari per quegli ottanta gol segnati (più trentadue assist) in centocinquantanove presenze con la maglia della Roma. Nel calcio si giudicano i numeri e questi non sono certo a suo favore, perché Edin è andato a segno in quattro occasioni, due inChampions (tripletta con il Viktoria Plzen e e doppietta al Cska Mosca) e due in campionato (alla prima giornata a Torino e a Empoli). Sicuramente poche per lui, abituato ad altri standard. Annataccia, almeno fino a ora, ma il rumorio che si sente di sottofondo fa pensare proprio all’Edin appena arrivato a Roma, quello che viveva (male) le sue difficoltà. Fa pensare a quando De Rossi,proteggendolo, se la prendeva con i tifosi che non erano in grado di capire il valore vero di un giocatore come lui. E che quei tifosi che lo avevano contestato/criticato dovevano andare oltre la rete sbagliata o la prestazione fredda. Ma il calcio si vive di passioni e se Edin non fa gol, va al diavolo la sua prestazione per intenditori.

CONCORRENZA SCHICK - Dzeko giocava per la squadra e segnava, ora gioca per la squadra e non segna. Basta? No, evidentemente no. In più mettici che ha trentadue anni e uno ancora di contratto e il gioco è fatto: ecco la Premier per Dzeko, ecco che Dzeko è all’ultima stagione etc etc, i soliti mormorii. Di Francesco lo ha sempre fatto giocare, si è aggrappato a lui nei momenti difficili, lo scorso anno è stato ampiamente ripagato dai gol e dalla scelta di restare a Roma, nonostante il Chelsea. Ora Edin ha un compito più difficile, perché dietro ha cominciato a scalpitareSchick, che deve ambire a prendere il suo posto. Vediamo che sarà proprio la presenza di un ritrovato Patrik a svegliare il Cigno di Sarajevo. A Bergamo tocca a Edin e il confronto con il suo avversario, Zapata, è impietoso (14 gol, in rete per sette gare di fila). A Firenze, in coppa Italia, magari sarà il turno di Schick. Di Francesco sa come la concorrenza sia da stimolo per i calciatori e la Roma ha bisogno di entrambi, ha la necessità di ritrovare i loro gol per il quarto posto e per provare a scalare altre posizioni in Champions League (c’è il Porto tra poco, poi si vedrà). Lo scorso anno, Edin ha avuto i suoi due mesi terribili, ottobre e novembre, rimanendo a secco per sette giornate, dalla sfida con il Milan a quella con la Spal. Dopo le reti nella fase in cui doveva lasciare la Roma (contro Atalanta, Sampdoria e Benevento), ha ripreso quota con la doppietta di Napoli, con urlo/sfogo verso la telecamera. Da lì un crescendo, fino alla semifinale di Champions League. Coppa che sta tornando, ed Edin - non solo lui - la sente. Il mese in cui quest’anno è stato fermo lo ha buttato giù parecchio, contro il Torino e con il Parma ha dato il suo apporto ma si vede che ancora non gira a mille. E Schick, suo amico e rivale di ruolo, sa perfettamente cosa significhi combattere con gli infortuni o con problemi muscolari vari (e con lo scetticismo generale) e lo ha ammesso in un’intervista a Sky. Per il ceco, infatti, il bilancio fino a ora è in chiaroscuro. «Ci sono stati momenti bellissimi e momenti difficili. Non sono arrivato in condizioni perfette e poi sono stato infortunato per due mesi. Voglio aiutare la squadra, mi sento bene. Quando fai gol ti senti in fiducia e giochi meglio. Il ruolo del mental coach? Sono con lui da poco, non penso di giocare meglio per merito suo, ma di sicuro è importante. Stare con qualcuno che non parla solo di calcio è buono. È importante essere liberi di testa per dare il massimo. Dzeko? Sappiamo che non abbiamo fatto bene fino a ora. Se migliora la squadra migliorano anche gli attaccanti». La squadra, pare, sia migliorata. Ora tocca (anche) a voi, no?