Saranno 2.500 i tifosi allo stadio Franchi: allerta sicurezza

GAZZETTA DELLO SPORT - Biglietti polverizzati in poche ore, la voglia di esserci a Firenze nonostante il momento altalenante della squadra, le previsioni meteo che danno pioggia e il giorno lavorativo: saranno comunque quasi 2.500 i romanisti presenti domani nel settore ospiti del Franchi. L’allerta per l’ordine pubblico sarà alta, come sempre in questi casi, con particolare attenzione alle stazioni di Santa Maria Novella e Campo di Marte, ma al momento le forze dell’ordine non riscontrano particolari segnali di criticità da parte delle due tifoserie.


Totti in campo accanto a Difra. Domani a Firenze si punta su Elsha

REPUBBLICA - FERRAZZA - «Sempre con voi, fino alla fine». Il sostegno a squadra e allenatore arriva via Instagram da Francesco Totti, vicino ai suoi ex compagni il giorno dopo il disastroso pareggio di Bergamo. «Forza ragazzi» l’ultima frase, con un cuore giallo e uno rosso, postate dall’attuale dirigente romanista in una storia pubblicata mentre assisteva all’allenamento di ieri mattina. I giallorossi domani pomeriggio (ore 18,15) a Firenze si giocheranno l’accesso alle semifinali di coppa Italia, guai a sprofondare nuovamente sotto il peso di fantasmi che il gruppo e Di Francesco pensavano di aver definitivamente scrollato via. Totti, in attesa, a fine stagione, di una definizione precisa del suo ruolo a seguito della ristrutturazione societaria già avviata da Pallotta – Baldissoni vicepresidente, Fienga Ceo– , ha parlato col tecnico prima della seduta, dimostrandogli vicinanza e chiedendogli di riportare nella capitale la coppa vinta l’ultima volta nel 2008 e alzata al cielo proprio dall’ex numero 10. Di Francesco a Firenze ripartirà da El Shaarawy,vera certezza di un attacco di cui è capocannoniere (7 gol) e che lo vede titolare senza rivali, visto l’infortunio di Ünder e l’ingresso disastroso di Kluivert a Bergamo. Con Perotti infortunato, il Faraone («Uniti si riparte» il suo messaggio lanciato ieri via social) è diventato un punto fermo nelle scelte del mister e sarà titolare sia a Firenze, domani, sia domenica sera, contro il Milan. Da capire se in coppa troverà spazio Pastore, un po’ dimenticato nelle gerarchie di centrocampo e attacco. «Il Flaco è pronto ed è in forma, sarà l’allenatore a scegliere quando farlo giocare», il messaggio che la moglie dell’argentino, Chiara, ha voluto mandare ai tifosi della Roma rispondendo a una domanda su Instagram. Della serie, se non gioca è per scelta tecnica, lui sta bene. Sul fronte mercato, non sembra che ci saranno movimenti in casa Roma, salvo colpi di scena al momento non previsti in questi ultimi tre giorni di calciomercato. L’Atalanta chiede Defrel e sul quel fronte qualcosa potrebbe muoversi, con Monchi che ha provato a chiedere come scambio prestiti alla squadra di Gasperini Ilicic. Operazione descritta come piuttosto improbabile. Come improbabile è l’arrivo in questa sezione di riparazione di Barrios, il centrocampista del Boca Juniors. Se ne riparlerà in estate. A meno, come detto, di colpi di scena dell’ultima ora.


Settimana decisiva per lo Stadio

IL TEMPO - MAGLIARO - Giovedì 31, il giorno dopo Fiorentina-Roma di Coppa Italia, dovrebbe arrivare, stando alle carte ufficiali del Campidoglio, il testo della relazione finale redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità, pubblica e privata, del progetto del nuovo Stadio di Tor di Valle

ATTO SOLO POLITICO - Quello del Politecnico, al di là di ciò che vi sarà scritto, è un pezzo di carta che non ha alcun valore giuridico né potrebbe mai essere utilizzato fermare l’iter dello Stadio: si tratta di un atto chiesto, al di fuori della procedura, dal sindaco di Roma, Virginia Raggi, la quale ha ritenuto necessario avere un parere “terzo” da utilizzare con quella frangia di 5/7 consiglieri comunali riottosi in sede di votazione della variante urbanistica.

SETTIMANA IMPORTANTE - E comunque una settimana importante per la Roma: se da Torino arrivasse una relazione che poco si discosta da quella preliminare che definiva “catastrofico” lo scenario di traffico di una partita serale infrasettimanale, il “piano B” è quello di rivolgersi al Governo. Sia il premier Conte che il ministro delle Infrastrutture, Toninelli, si sono spinti molto in là con le rassicurazioni sul fatto che il Ponte di Traiano potrebbe essere pagato dal Governo. AI contrario, se da Torino venisse detto che è tutto “beIlo, bello, bellissimo”, la Raggi potrà rivendersi urbi et orbi la bontà delle sue decisioni (taglio delle infrastrutture di mobilità con cubature a compensazione, Ponte e metro, per ottenere il taglio delle tre torri) mettendo all’angolo sia i suoi consiglieri riottosi che i grillini dubbiosi nei Municipi.

SCOGLIO MEDIATICO - Torino, dunque, il 31 gennaio, più che uno scoglio sull’iter appare più uno scoglio mediatico sulla Giunta Raggi: a ieri, ad ogni buon conto, non risultava ancora pervenuto nulla. Nei corridoi di Palazzo Senatorio, si ostenta un palese ottimismo che, alla fine, le integrazioni documentali - il «redigendo Piano Urbano della Mobilità Soste-
nibile (PUMS) e qualche altra cartuccella - siano sufficienti a trasformare una relazione nera come la pece in una candida come la neve. Tanto che sembra non essere stato preparato neanche un piano di comunicazione alternativo in caso, invece, il responso dell'Ateneo non fosse proprio brillante o, peggio, confermasse le analisi preliminari di dicembre. Una eventualità che, tra l’altro, finirebbe per ottenere l’effetto collaterale di travolgere anche lo stessi PUMS.

COMMISSIONE TRASPARENZA - Una valutazione alla cieca del responso di Torino la fornirà l'atteggiamento del Campidoglio all'arrivo della relazione: il silenzio potrebbe significare un responso negativo e una impreparazione ad affrontare le conseguenze dello stesso. Al contrario, il suono cristallino delle trombe della vittoria (magari con diffusione integrale del documento) segnerà la positività della risposta. Testo che, poi, la settimana successiva sarà comunque oggetto di una seduta della Commissione Trasparenza del Consiglio comunale che ha convocato l’assessore alla Mobilità, Linda Meleo, e il suo capo dipartimento, Gian Mario Nardi.


Il Cardiff chiede Schick in prestito

Dopo la tragedia di Emiliano Sala si muove il mercato del Cardiff . Il club gallese ha messo nel mirino il giallorosso Patrik Schick, l'idea secondo quanto riportato da tuttomercatoweb è di presentare un'offerta di prestito oneroso da 2 milioni di euro più un milione in caso di salvezza con diritto di riscatto fissato a 30 milioni di euro.

 

 

Olsen: "Orgoglioso di rappresentare la Roma, vogliamo vincere ma non è facile"

Il numero uno svedese Robin Olsen si è raccontato in una lunga intervista al Dagens Nyheter in Svezia: di seguito le parole del portiere giallorosso: 

L’INIZIO DELLA CARRIERA – Si inizia dai primi passi nel calcio dei ‘grandi’, con una scelta non comune: “Quando ho deciso di andare al Klagshamn in seconda divisione anziché fare il salto nella prima, più di otto anni fa, era perché sapevo che quello sarebbe stato il passo iniziale. Da lì la mia carriera è decollata e il Malmo si è accorto di me. Quando mi guardo indietro penso di aver fatto una bella deviazione. Ma non è stata inutile – aggiunge – era una strada che dovevo prendere. Non sempre le cose vanno come ti sei immaginato. Prendere strade più storte, avere qualche battuta d’arresto, mi hanno reso ciò che sono ora. Hanno migliorato la mia mentalità. Porto sempre dentro tutto quello che ho passato”.

IL MONDIALE – Il Mondiale di Russia 2018 ha portato Olsen sotto i riflettori, grazie ad alcune grandissime prestazioni con la maglia della Svezia. Il percorso per giocare la competizione intercontinentale, però, non è stato facile a causa di un problema alla clavicola: “Non sapere quanto ci avrei messo a recuperare mi ha stressato molto. La mia ragazza era incinta del nostro secondo figlio, mia figlia si è rotta una gamba una settimana dopo. È stato un momento difficile”.
Dopo la visita in Inghilterra da uno specialista, è tornato in Svezia senza certezze: “Mi ha detto che avrei potuto farcela, ma che non poteva garantirmi nulla. Non sono arrivato alla Coppa del Mondo nelle condizioni migliori, ho fatto solo una partita e un paio di amichevoli”.

LA ROMA – E proprio durante il Mondiale arriva la chiamata del club giallorosso: “Quando mi è stato detto che l’agente era in contatto con Roma, è stata una grandissima gioia. E poi nel bel mezzo di una fase finale di Coppa del Mondo… Speravo di venire fin da subito: tutti i giocatori vogliono giocare al più alto livello possibile. Quando arrivi dalla Scandinavia è più complicato, perché c’è una grande differenza con il campionato italiano. Io poi nella carriera sono maturato tardi: per questo non mi sono mai fissato un obiettivo, ho lavorato sempre per obiettivi intermedi, a breve termine. Ha funzionato sempre bene. Ma i sogni sono sempre stati grandi. Sempre”.

ALISSON – Prima di lui, però, c’è stato Alisson che era entrato nel cuore dei tifosi romanisti a suon di parate e miracoli, che hanno portato alla Roma successi e punti: “Non ero nervoso, ma teso. Desideravo ardentemente quella partita, era il mio debutto in un campionato nuovo, in un club così grande. Ho cercato di mantenere la calma e facendo ciò che so fare. È finita bene, molto bene”. Significativo quell’abbraccio di De Rossi a fine partita: “I compagni mi hanno aiutato a non subire gol e mi hanno supportato in ogni situazione. Daniele è stato il primo a voltarsi dopo il fischio finale e venirmi incontro per abbracciarmi. Ha significato molto. Da lì ho capito di far parte della squadra, si sono presi cura di me”.

SAVORANI E DI FRANCESCO – La Serie A rappresenta un calcio totalmente diverso per Olsen, che si è messo a lavorare duramente per migliorare giorno dopo giorno: “Ci alleniamo molto duramente, ma dopo ogni esercizio senti che stai migliorando. Vai a casa con quella sensazione, torni a casa e ti senti meglio. Devi fare tanti sforzi, ma la ricompensa è grande. Scendiamo nei minimi dettagli per ottenere il meglio possibile. Ero abituato a pensare da portiere scandinavo, qui è completamente diverso. Sapevo che ci sarebbe voluto del tempo, ma per fortuna non è stato tanto. Sono riuscito ad adattarmi rapidamente e oggi imparo sempre cose nuove. Per esempio il controllo di palla: in Danimarca ricevi e rilanci lungo, qui devi tenerla un secondo di più per capire la situazione davanti a te”.

GLI OBIETTIVI – Una stagione difficile che, però, ancora non ha tolto ogni speranza di vittoria: “Tutti vogliamo vincere, ma non è sempre facile. Abbiamo avuto i nostri momenti di calo, ma il modo in cui andiamo ad allenarci il giorno dopo una sconfitta e diamo tutto per migliorare per la partita successiva è un modo di pensare professionale. Vogliamo sempre migliorare per la partita successiva. Il calcio è questo, anche se si vuole, non è facile trovare una risposta e capire di chi o cosa è la colpa”. Nelle ultime gare Olsen ha mostrato qualche certezza, con la papera contro il Genoa che poteva complicare ancora di più il percorso dei giallorossi: “Sì, è stato molto difficile. Sfortunatamente queste cose succedono, ma poi deve essere forte e ripartire il giorno dopo. È solo così che puoi superare un errore. Dopo la partita ero arrabbiato e lo ero anche il giorno dopo. Ma devi concentrarti sull’allenamento e dare tutto. Per dimostrare a te stesso e agli altri che è stato solo un errore ma che sei tornato di nuovo”.

TOTTI – Non solo quell’abbraccio di De Rossi, ma anche Totti è stato fondamentale nel suo inserimento: “È una persona fantastica, che ha una storia bellissima qui nel club. Sono felice di rappresentare la squadra che ha rappresentato. Fa come una persona qualsiasi, viene e saluta sempre tutti”. Rispetto al suo Paese, differente è il rapporto con i tifosi: “Ovunque tu vada ci sono romanisti. Anche se vai a comprare il latte. Ma è grandioso, questo dimostra quanto hanno a cuore la Roma e sono orgoglioso di rappresentare il club che amano. L’italiano? È difficile, non l’ho ancora capito bene. Ma so che migliorerò, l’importante è che le indicazioni sul campo le ho imparate velocemente”.

IL RAZZISMO – Chiusura sul razzismo, salito sulle pagine dei giornali dopo i fischi a Koulibaly“Non dovrebbe succedere. È il 2019, la gente va a guardare le partite perché gli piace il calcio. È una cosa che odio, quegli idioti non dovrebbero essere allo stadio”.


Paredes è ufficialmente un giocatore del PSG

L'ex giocatore della Roma, Leo Paredes è un nuovo giocatore del Psg. L'argentino ha firmato un contratto fino al 2023. Il centrocampista argentino, che indosserà la maglia numero 8, è stato ceduto ai francesi dallo Zenit, dove arrivò nell'estate del 2017 dalla Roma per 23 milioni di euro. Il PSG dovrà versare 40 milioni più 5 di bonus nelle casse della squadra russa.


Allenamento Roma, individuale per Mirante, terapie per Perotti, Jesus e Under

La Roma si è allenata a Trigoria in mattinata. Alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, la Roma svolge lavoro in palestra dopo la sessione video. Concentrazione sulla parte tattica in campo. Individuale per Mirante mentre Perotti,  Jesus e Under proseguono le terapie.


Besiktas, probabile partenza di Vida dopo l'acquisto di Lemos

La Roma è interessata a Vida. Il giocatore croato è ora del Besiktas, che ha appena acquistato Lemos, ex difensore del Sassuolo. Quest'ultima mossa lascia presagire una possibile partenza del classe '89, magari verso la panchina di Di Fra.


Valeau valuta il Catania

Lorenzo Valeau non ha registrato una presenza con l'Ascoli. Ancora di proprietà della Roma e in prestito alla società marchigiana, secondo Gianlucadimarzio.com, sta valutando l'interesse mostrato dal Catania. 


Di Francesco: "Ci teniamo alla Coppa Italia, cercheremo di andare in semifinale"

Eusebio Di Francesco parla dell'imminente partita contro la Fiorentina. In programma per domani alle ore 18.15 allo stadio Franchi, i giallorossi si batteranno nei quarti di finale di Coppa Italia contro i padroni di casa. Il mister risponde alle domande di Roma Tv:

Dopo la partita con l'Atalanta, come vede Fiorentina-Roma?
"La fortuna del calcio è quella di potersi rifare al di là della partita comunque dal bicchiere mezzo pieno. Contro l'Atalanta abbiamo fatto un grande primo tempo e un secondo tempo deficitario sotto tutti i punti di vista e questo non ce lo possiamo permettere. Dobbiamo crescere in questo senso, specialmente in una partita secca come quella di domani dove abbiamo pochissimi margini di errore".

Le squalifiche di Cristante e Nzonzi influenzeranno le scelte contro la Fiorentina?
"Al di là Cristante e Nzonzi hanno giocato con maggiore continuità e quindi hanno una migliore condizione, perciò cercherò di sfruttarli al meglio anche in questa gara, sapendo che  Pellegrini ha avuto qualche problemino in precedenza. Dobbiamo valutare anche queste cose, ma come primo pensiero ho la Fiorentina e non il Milan".

Si aspetta una gara dai tanti gol?
"Pensavamo di aver ritrovato maggiore equilibrio in fase difensiva e queste due partite ci hanno fatto capire che dobbiamo lavorare ancora tanto ma anche sotto l'aspetto mentale, di attenzione. Il difensore deve pensare sempre in negativo, pensando che da un momento all'altro può succedere qualcosa e a volte siamo stati un po' troppo distratti per essere una squadra che ambisce ad arrivare in Champions".

Con Muriel la Fiorentina ha ritrovato entusiasmo: basta un giocatore oppure è accaduto qualcosa anche a livello tattico?
"A livello tattico hanno cambiato poco perché giocano allo stesso modo però Muriel è un giocatore che accende l'entusiasmo per le sue giocate. Io l'ho avuto al Lecce alle prime armi e ha delle grandissime potenzialità. Se è in giornata è un giocatore straordinario. Mi auguro non lo sia domani".

La Roma ci tiene alla Coppa Italia?
"Ci teniamo tanto perché le competizioni sono tutte importanti soprattutto in questo momento dove la Coppa è diventata una competizione in cui tutte le squadre vogliono andare avanti e di questo sono contento. Cercheremo di andare in semifinale sapendo che andremo a giocare fuori casa davanti a tantissimi tifosi viola".


Fiorentina, Pioli: "La Roma a Bergamo ha dimostrato il suo grande potenziale tecnico ma anche qualche lacuna"

Stefano Pioli ha risposto alle domande in conferenza stampa riguardo la partita di domani. A un giorno di distanza da Fiorentina-Roma, il tecnico viola parla con i giornalisti nella sala stampa dello stadio che ospiterà il match:

La partita di domai sarà la più importante della stagione?
"E’ quella più importante per la Coppa Italia perché è gara secca. Ma il campionato sarà lungo e abbiamo un obiettivo importante da raggiungere, non è facile ma vogliamo provarci fino all’ultimo. Anche la Coppa Italia è una competizione importante a cui teniamo. Affrontiamo un grande avversario e servirà una prestazione importantissima. La Roma domenica scorsa a Bergamo ha dimostrato il suo grande potenziale tecnico nel primo tempo, ma anche qualche lacuna, qualche difficoltà. Ho rivisto anche la gara di campionato giocata qui al Franchi, è una squadra con grandissimo talento e chiunque scenderà in campo sarà una formazione di alto livello. Ci vorrà una prestazione di livello. 

Siete favoriti?  
"Giocare in casa ci può aiutare, ci sarà bisogno di un grande incitamento, anche se i nostri tifosi non sono stati favoriti dall'orario. A parole si cerca di valorizzare questa competizione, ma poi nell'organizzazione non è proprio così. Sappiamo come affrontare una partita secca, la mentalità è quella di stare sul pezzo per 95′ come accaduto a Torino, sapendo che c’è anche la possibilità dei supplementari".

Ha visto Zaniolo giocare, cosa ne pensa?
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Nella partita di campionato qui a Firenze è uno dei giocatori che mi ha più impressionato, ha prospettiva, tecnica ma anche fisicità, mi ha colpito il modo in cui combatteva con Veretout. Non so come era quando giocava nelle giovanili viola, a volte è difficile capire quale può essere il futuro di un ragazzo. Si fanno delle scelte, a volte ti ripagano, altre no".


Cagliari, Spal, Bologna ed Empoli puntano Luca Pellegrini

Luca Pellegrini potrebbe partire per un prestito. Chiedono di lui Cagliari, Spal, Bologna ed Empoli e la Roma è d'accordo nel lasciarlo andare temporaneamente per poter dargli modo di giocare di più: il club capitolino vuole osservarlo da lontano fino a giugno e valuterà le richieste dei club italiani.