Branchini: "Trasparenza grazie a noi e chi sbaglia ora paghi"
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Quasi 30 anni fa, nel 1991, la Fifa fece nascere l'albo degli agenti con un boom immediato. Poi, gli eccessi dell'ultimo decennio hanno snaturato una professione tanto cruciale ormai, quanto sottoposta a continui rischi. In questo momento delicato la trattativa per la reintroduzione della figura dell'agente Fifa, voluta dal presidente Gianni Infantino, vede ancora una volta protagonista Giovanni Branchini. L'agente milanese contribuì ai lavori del `91 e allo stesso modo si sta prodigando anche in questo importante remake. Le sue considerazioni sono all'insegna dell'ottimismo. "Non posso che essere soddisfatto del lavoro di questi mesi. Si era partiti da posizioni nette, anche dure. Non è un mistero che l'operato dei procuratori sia da sempre nell'occhio del ciclone. Ma è positivo che sia emerso un rapporto costruttivo da parte di tutti".
Qual è stato il momento di svolta?
"Certamente i nostri interlocutori sono stati favorevolmente colpiti dal fatto che abbiamo insistito per rendere pubbliche le nostre singole parcelle. Del resto invocavamo da tempo questa operazione di trasparenza, ma nessuno ci aveva mai ascoltato".
Invece stavolta?
"Do atto alla Fifa di aver per la prima volta invitato i massimi rappresentanti degli agenti a dire la loro. Dopo lo scempio della deregulation abbiamo sofferto tutti in questi anni, anche perché il calciomercato è cambiato ed è giusto che ciascuno faccia la propria parte, ma senza caccia agli untori». I super compensi di Mendes e Raiola fanno discutere. «Io dico solo che l'operato dei super agenti non pub fare media. La realtà della professione dice che i guadagni non sono così ingenti come appare. E comunque il calcio non pub più fare a meno degli intermediari".
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Quanto può resistere questa riforma?
"Io spero a lungo. Anche perché ci siamo ripromessi di rivederci in futuro periodicamente, in modo da poter aggiornare il nostro confronto. Le esigenze del calcio sono in continuo mutamento ed è strategico fotografare le novità al momento giusto. Gli agenti hanno voglia di contribuire allo sviluppo di questo bellissimo mondo. Non è solo una questione d'immagine, ci teniamo a fare fino in fondo il nostro dovere".
Cies, Under 64esimo per valutazione più alta
Cengiz Under occupa la 63esima posizione per valutazione più alta. Pubblicata sul sito Fotball-observatory.com, nella lista dell'osservatorio del calcio compaiono gicoatori dei principali cinque campionati europei: calcolato con un algoritmo, il valore del giallorosso è di 73,9 milioni di euro. Viene subito dopo l'ex Sampdoria Torreira con i suoi 74,3, ma prima di Chiesa (71 milioni), Morata, Higuain, Pulisic. Al 95° posto compare il compagno Cristante con i suoi 57,2.
La Roma su Barrios, interessate anche Manchester City e Real Madrid
Monchi si batte per Wilmar Barrios. Secondo Don Balon, il ds ha mostrato interesse per il classe 93 del Boca Juniors però deve togliere dai giochi la concorrenza di Manchester City e Real Madrid.
La Fiorentina punta Rog, probabile rientro di Gerson alla Roma
Stefano Pioli, tecninco della Fiorentina, ha messo gli occhi su Marko Rog, calciatore del Napoli, come eventuale futuro centrocampista. Come riportato da Tuttosport, si pensa al prestito e questo potrebbe spingere la società ad anticipare il rientro di Gerson a Roma.
La Roma ricorda Astori in occasione del suo compleanno (Video)
Davide Astori oggi avrebbe avrebbe festeggiato il suo trentaduesimo compleanno, per la ricorrenza moltissimi personaggi del mondo del calcio hanno dedicato alcuni post sui social in memoria dell'ex capitano della viola tragicamente scomparso lo scorso 4 marzo. Anche la Roma ha voluto ricordare l'ex difensore, pubblicando due sue foto su Twitter della stagione in giallorosso aggiungendo: "7 gennaio. Sempre nei nostri cuori".
06.01.2015 #DA13 #ASRoma pic.twitter.com/PqnorRPApO
— AS Roma (@OfficialASRoma) 6 gennaio 2019
La Roma punta de Roon ma l'Atalanta toglie ogni dubbio
La Roma punta Marten de Roon, centrocampista olandese della formazione di Gasperini. Sfortunatamente però l'Atalanta mette subuito le cose in chiaro ribadendo l'incedibilità del mediano classe '91. Questo quanto riportato dal portale tmw.com.
La Roma mette all'asta la maglia di Manolas, il ricavato andrà in beneficenza (Foto)
La Roma ha messo all'asta la maglia indossata dal difensore Kostas Manolas durante il match di Champions giocato il 27 novembre contro il Real Madrid. Il ricavato andrà tutto in beneficienza alla fondazione RomaCares come comunicato tramite il profilo ufficiale di Twitter del club giallorosso.
Da oggi è partita una nuova asta per #RomaCares su https://t.co/p8xpEdPB8g!
È per la maglia indossata da Kostas Manolas in Roma-Real Madrid del 27 novembre 2018
https://t.co/WBnhBdkrRf pic.twitter.com/VaQBXkUqhF
— AS Roma (@OfficialASRoma) 7 gennaio 2019
Allenamento Roma, palestra e campo per il gruppo. Assente El Shaarawy per influenza, Pastore e Perotti in campo alle 17
La Roma è rientrata oggi a Trigoria dopo le vacanze per riprendere la preparazione in vista del match di Coppa Italia contro la Virtus Entella, in programma lunedì 14 allo Stadio Olimpico. I ragazzi di Di Francesco hanno svolto prima un lavoro in palestra, per poi spostarsi sul campo con una parte atletica e una con il pallone. Seduta individuale in palestra per De Rossi e sul campo per Coric, Santon e Manolas. Per il greco comunque questo lavoro differenziato rispetto ai compagni non rappresenta nulla di preoccupante. El Shaarawy non ha partecipato all’allenamento a causa di una sindrome influenzale. Pastore e Perotti non si sono allenati con i compagni nella seduta iniziata alle 14:45. I due argentini scenderanno in campo da soli alle ore 17, avendo usufruito di un permesso concordato con la società giallorossa.
Roma-Porto, scade oggi la prelazione abbonati. Domani alle 10 partirà la vendita libera
Alle ore 23:59 di oggi scadrà la prelazione, riservata agli abbonati di Champions League, per acquistare i biglietti per Roma-Porto, match d’andata degli ottavi di finale della competizione europea. Domattina, alle ore 10:00, partirà ufficialmente la vendita libera dei tagliandi per la gara del 12 febbraio, acquistabili presso i Roma Store, online su asroma.com e nei punti vendita autorizzati.
C'è tempo fino alle 23:59 di oggi per esercitare la prelazione sui biglietti per la sfida di #UCL con il Porto https://t.co/SdtbZLcFQa
Vendita libera al via domani alle 10:00#ASRoma pic.twitter.com/jba5hwkzrk
— AS Roma (@OfficialASRoma) 7 gennaio 2019
Allenamento Roma, ripresa domani alle 10:30
Dopo la prima sessione d’allenamento dell’anno, la Roma tornerà sui campi di Trigoria domattina alle 10:30, per proseguire la preparazione in vista del match di Coppa Italia contro la Virtus Entella, in programma lunedì 14 gennaio allo Stadio Olimpico alle 21.
Gravina: "L'arbitro non può sospendere la gara in caso di cori razzisti"
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è intervenuto al termine dell'incontro in Federcalcio con le componenti federali che precede il tavolo tecnico convocato dal ministro dell'Interno, Matteo Salvini, su violenza e razzismo nel calcio. Queste le sue parole:
“In caso di cori razzisti l'arbitro non può sospendere una partita, non ha nessuna discrezione, il provvedimento è chiaro, l'arbitro non è in grado di poter valutare i rischi collegati a una sospensione di una gara come impatto sul mantenimento dell'ordine pubblico. È una discussione che puntualmente si ripresenta da oltre dieci anni, e il Ministero ha sempre detto che è di sua competenza”.
Calciomercato e parametri zero: dal 2013 quasi 2 miliardi guadagnati dai procuratori
PANORAMA.IT - CAPUANO - Agiscono sempre meno nell’ombra dei grandi campioni che spostano. Guadagnano cifre altissime che escono dal sistema calcio e sono finiti nel mirino della Fifa che vorrebbe ridurne poteri e giro d’affari. Sono i procuratori o intermediari che gravitano nell’orbita del calciomercato e che ne sono diventati protagonisti quasi quanto i player (top e non) e i club di cui rappresentano gli interessi facendosi pagare caramente. Non si muove affare senza il loro consenso, o quasi. E la percentuale che prendono sul passaggio di un calciatore da una squadra all’altra nel panorama internazionale è di poco superiore al 7% quando in ballo ci sono 5 o più milioni di euro per salire fino al 28% nel caso di affari low cost con i club come committenti dei loro servigi. Il giro d’affari è impressionante. Dal 2013 al 2018 il costo totale delle intermediazioni è stato di 1,86 miliardi di euro e gli intermediari sono entrati in gioco in ben 16.825 trasferimenti internazionali su un totale di 86.212: uno su cinque. Numeri ricavati dal sistema TMS della Fifa dove i club sono obbligati a registrare i valori delle proprie operazioni compresi i cosiddetti ‘oneri accessori’.
La corsa all’oro dei parametri zero - Il fenomeno si sta accentuando con il moltiplicarsi delle operazioni con i cosiddetti ‘parametri zero’, ovvero i calciatori arrivati a scadenza di contratto e liberi di accasarsi in un altro club senza che questi debba riconoscere nulla alla squadra dalla quale vengono. Parametri zero solo virtualmente, visto che nel caso dei top player gran parte del guadagno finisce nelle tasche degli intermediari e dei giocatori stessi. I casi di De Vrij (7,5 milioni di commissioni), Emre Can (16), Ramsey (si parla di 9 milioni) e, prima ancora, di Llorente e Pogba solo per citare i maggiori, fanno scuola. La lista dei calciatori con contratto in scadenza al 30 giugno 2019 è lunga e fa gola a tanti, promettendo di aumentare il peso e i guadagni dei procuratori. Anche il nuovo regolamento del Fair Play Finanziario, entrato in vigore nel giugno 2018, obbliga le società a maggiore trasparenza.
Quanto spende la Serie A - La corsa al rialzo delle spese per intermediazioni è fotografata dai numeri oltre che dalla cronaca. Dal 2013 (190 milioni di euro in tutto il mondo) al 2018 (478 milioni) l’incremento è stato del 151 per cento. Una crescita che si è accentuata negli ultimi mesi: +22,5% dal 2017 al 2018. Quasi tutto il giro d’affari è generato da operazioni che coinvolgono club sotto il controllo dell’Uefa: 458 milioni di euro nell’anno solare 2018 su un totale di 478 (96%). Agli altri restano le briciole. E dentro il microcosmo europeo sono Premier League (136 milioni di euro) e Serie A (115) i due campionati che mettono maggiormente mano al portafoglio per garantirsi i servigi degli intermediari. Più staccate Bundesliga (49), Portogallo (38), Liga spagnola (33) e Ligue1 francese (29).