Europa League, successo dell'Inter a Vienna. Lazio ko contro il Siviglia

Serata di Europa League per tre italiane. La Lazio va ko per 1-0 all'Olimpico con il Siviglia. Ben Yedder al 22' ha deciso il match: risultato sfavorevole ma che lascia tutto aperto per il match di ritorno. A Vienna l'Inter dà un segnale dopo l'esplosione del tormentone Icardi e batte per 1-0 il Rapid grazie a un gol su rigore di Lautaro Martinez (39'), sostituto naturale dell'ormai ex capitano nerazzurro. 


InsideRoma Daily News | Olsen e Perotti recuperati. Domenica alle 14 la conferenza di Di Francesco. Dzeko e Zaniolo nella top 11 della Champions League

NOTIZIE DEL GIORNO | 14 febbraio 2019

QUI ROMA

La Roma è scesa in campo a Trigoria per la prima seduta di allenamento in vista del match di lunedì sera con il Bologna. Eusebio Di Francesco ritrova in gruppo Diego Perotti e Robin Olsen, che hanno smaltito i relativi problemi fisici. Ancora lavoro a parte per Cengiz Under, che però si avvicina al recupero. Solo terapie per Schick e Karsdorp. Alla viglia della partita, Eusebio Di Francesco interverrà in conferenza stampa domenica 17 febbraio alle ore 14:00.

Sarà Marco Di Bello, della sezione di Brindisi, l'arbitro di Roma-BolognaCecconi e Caliari saranno gli assistenti, mentre Ghersinisarà il IV uomo. Massa e Fiorito saranno rispettivamente Var e Avar dell'incontro.

Nel primo giorno di vendita libera per la partita di Champions League Porto-Roma sono stati venduti 1.000 biglietti per il settore ospiti del Do Dragao, che si sono aggiunti ai 600 già staccati nelle fasi di prelazione. Ne rimangono dunque a disposizione solo altri 600, vista la capienza complessiva del settore di 2.200 posti. La trasferta non è delle più comode, non essendoci un volo diretto per Oporto: c’è chi farà scalo a Madrid o Lisbona e chi sceglierà l’avventuroso percorso in macchina dall’Italia.

Dzeko e Zaniolo sono stati inseriti tra i top 11 della settimana relativa alla Champions League. Questa la formazione completa: Lloris, Aurier, Kimpembe, Vertonghen; Son, Zaniolo, Eriksen, Di Maria; Mbappe, Dzeko, Benzema.

INTERVISTE

 

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Zaniolo alla Roma? Ringraziamo Walter Sabatini

GABRIELE NOBILE - Zaniolo, nuova giovane star della Roma, arrivato in giallorosso come contropartita tecnica nell’affare Nainggolan (insieme a Santon e tanti soldi).  Lo stesso Zaniolo che arrivò all’Inter dalla Virtus Entella a luglio del 2017, per 1,8 milioni oltre a 1,7 di bonus e un 15% sull'eventuale futura rivendita, grazie alla lungimiranza dell’ex DS interista Walter Sabatini che aveva da subito intuito le doti di quello che sarebbe diventato il nuovo "enfant prodige" romanista. Fu proprio lo storico vice di Sabatini, Frederic Massara, primo collaboratore del DS Monchi nella Roma, ad insistere per inserire l’ex primavera interista nell’affare Nainggolan. Sabatini a fine stagione 2018 lasciò l’Inter dei cinesi e di Spalletti, per approdare successivamente alla Sampdoria. Da innamorato della Roma ha messo lo zampino nella più grande operazione di mercato degli ultimi anni, per la Roma…un pò meno per i nerazzurri; ma Sabatini non ha mai negato il suo grande amore per Roma e la Roma.


Zaniolo: "Serata indimenticabile" (Foto)

"Grande vittoria!! Prima doppietta in Champions League...serata che rimarrà impressa dentro di me per tutta la mia vita", così Nicolò Zaniolo ha celebrato su Instagram la vittoria della Roma sul Porto per 2-1 nel primo atto degli ottavi di finale di Champions League in scena questa sera all'Olimpico. Sempre più protagonista della Roma, Zaniolo oggi ha firmato la doppietta che ha regalato il successo ai giallorossi.

 
 
 
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Grande vittoria!! Prima doppietta in chiampions league...serata che rimarrà impressa dentro di me per tutta la mia vita #romaporto #UCL

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Fazio: "Sarà dura giocare lì ma siamo fiduciosi di passare il turno"

Federico Fazio, difensore giallorosso, ha parlato ai media dopo la partita vinta contro il Porto. Queste le dichiarazioni dell'argentino a Roma Tv:

Partita aperta ma grande prestazione...
"Sì partita aperta, potevamo fare anche qualche gol in più. Abbiamo creato tante occasioni. Abbiamo preso due pali, Casillas ha fatto 2-3 parate e potevamo andare a giocare il ritorno con un’altra differenza. Siamo fiduciosi e contenti della prestazione, da squadra matura. Si è visto oggi che questa competizione è bellissima e vogliamo continuare. Sappiamo che sarà dura giocare lì ma siamo fiduciosi di passare il turno".

Il gol del Porto?
"Gli abbiamo regalato un po’ di vita, il 2-0 era un’altra storia. Abbiamo fatto una grande partita, ma dobbiamo guardare il campionato. Dobbiamo vincere col Bologna in casa per continuare a lottare per la Champions".


Conferenza Conceiçao: "Per il ritorno è ancora tutto aperto"

Sergio Conceiçao, allenatore del Porto, interviene in conferenza stampa dopo la sconfitta subita per 2-1 a Roma contro i giallorossi.

Sulla partita del Porto...

"Stavamo cercando di segnare il gol del vantaggio e tutte le azioni difensive sia della Roma che del Porto sono state azioni senza troppe sorprese. Queste sono partite che prevedono anche il ritorno che giocheremo in Portogallo. Nella seconda parte abbiamo provato a segnare, ma ci siamo trovati in una situazione di confusione e alla fine abbiamo pagato a caro prezzo questa situazione. Nella seconda parte della ripresa abbiamo avuto la gara più sotto controllo e abbiamo segnato accorciando le distanze. Purtroppo non siamo riusciti a segnare ancora".

Su Brahimi...

"Diciamo che abbiamo avuto sfortuna. Non abbiamo una rosa con grandissimi nomi ma abbiamo tanti giocatori coinvolti che lavorano benissimo tutti i giorni. Non siamo la migliore squadra al mondo ma siamo quella più competitiva di tutti".

La Roma? 

"Io conoscevo molto bene questa squadra. Sapevamo anche come si difendevano. Nella prima parte c'è stato equilibrio, poi quando abbiamo provato a essere più incisivi abbiamo subito gol. A me è piaciuto il nostro modo di difenderci e mi è piaciuto come ha giocato la Roma".

Gli infortuni?

"Questa era la undicesima partita giocata in questo mese. E' normale che ci siano dei problemi. Dovremo trovare delle nuove soluzioni ma sono tranquillo perché abbiamo una rosa di giocatori molto forti. La squadra giocherà nel miglior modo possibile".

Su Di Francesco...

"C'era un giocatore per terra, Brahimi, e dopo la Roma ha continuato l'azione. Ho chiesto di buttare fuori la palla, lui si è arrabbiato e anche io mi sono arrabbiato. Alla fine però gli ho chiesto scusa".

Percentuale di qualificazione?

"Siamo sempre al 50 e 50 come prima della partita".

Zaniolo?

"E' molto forte tecnicamente e fisicamente. Sarà un giocatore di altissimo livello".


Schick si cura a Barcellona. Per il Bologna torna Under

IL MESSAGGERO - Prima Pastore e poi Perotti. Ora anche Patrik Schick ha seguito la stessa strada ed è volato in Spagna, a Barcellona, per curare il suo ultimo infortunio muscolare. L’attaccante ceco aveva rimediato una lesione al flessore della coscia sinistra durante la sfida di venerdì scorso a Verona contro il Chievo. Un blitz presso la clinica Corachan, ora Di Francesco spera di riaverlo a disposizione per il derby del 2 marzo. Contro il Bologna potrebbero tornare disponibili Under e Perotti, out invece Karsdorp. Da verificare infine le condizioni di Olsen, che è l’unico degli assenti di ieri che appare pienamente recuperabile per lunedì.

 

 

 

Di Francesco: «Mi tengo la grande prestazione»

IL MESSAGGERO - CARINA - La beffa finale, firmata Adrian Lopez, non gli toglie il sorriso. Sì, ok ad Oporto sarà una battaglia, ma la prova offerta dalla Roma basta a Di Francesco per ritenersi soddisfatto: «È chiaro che il risultato finale ci sta stretto, però a fine gara ho fatto i complimenti ai ragazzi. In campo ho visto una squadra che sapeva quello che voleva, che ha saputo colpire nel momento giusto, che ha creato tante situazioni concedendo poco. Peccato per il gol preso. Non può essere considerato neanche un nostro errore... Forse siamo scappati troppo nel lancio. Alla fine ci stavano i due gol di vantaggio, ma mi tengo la prestazione di alto livello. Al ritorno non giocheremo per gestire il risultato ma per fare gol». 

IL PASSATO - Una gara del genere, rende ancora più incomprensibile quanto visto in Coppa Italia contro la Fiorentina: «Sì, è vero, c'è poco da dire ma non si può tornare indietro. Tante volte i fallimenti fanno parte di un percorso di crescita, dal quale si matura. Ora dobbiamo essere bravi con queste prestazioni a riportare tutti dalla nostra parte». Inevitabile chiedergli di Zaniolo: «Credo che questo ragazzo debba esser lasciato crescere e allo stesso tempo deve vivere con l'equilibrio con il quale sta affrontando questo momento. Dopo il primo gol gli ho detto di continuare a giocare con la testa, l'entusiasmo avrebbe potuto farlo uscire dalla partita. Invece è stato molto bravo e ha fatto anche il raddoppio. L'ho schierato in un ruolo dove ha giocato poche volte e l'ha fatto bene. Abbiamo un giocatore forte e lo sapevamo, teniamocelo stretto». 
Si accoda ai complimenti al ragazzo di Massa (calciatore italiano più giovane a segnare una doppietta nel nuovo format della Champions) anche De Rossi: «È un altro piccolo record. Ha uno strapotere fisico che abbina alla tecnica, non scopro nulla dicendo che diventerà un campione». Sulla gara: «Mi hanno marcato quasi a uomo per tutti e novanta i minuti. C'è rammarico per il gol subito perché a differenza di quanto abbiamo fatto vedere negli ultimi mesi abbiamo giocato compatti, uniti e attentissimi». Ora il ritorno: «Nessuno più di noi sa che il 2-1 è un risultato che non ti fa stare tranquillo. Ma è comunque un buon risultato. Abbiamo il 51 per cento delle possibilità di farcela». 


La rabbia non deve cancellare la vittoria

IL MESSAGGERO - FERRETTI - «Buon sorteggio», aveva commentato Francesco Totti dopo che dall'urna di Nyon era stato estratto il nome del Porto. Si riferiva, il Capitano, al fatto che alla Romanon era toccata una come il Manchester City oppure il Barcellona se non il Psg. Non voleva sminuire il valore reale dei portoghesi, questo è chiaro. E la controprova della qualità dei Dragoes si è avuta ieri sera all'Olimpico con la Roma brava, per certi versi molto brava, ma incapace di non subire reti. Due gol all'attivo e uno al passivo: a 90 minuti dal termine, tutto è ancora possibile, con una vittoria, un pareggio e anche una sconfitta con un punteggio particolare per passare il turno. La situazione, probabilmente, sarebbe stata la stessa anche se la porta di Mirante fosse rimasta inviolata, ma che rabbia..
Già, Mirante: uno come lui all'esordio in Champions all'Olimpico, a 35 anni abbondanti, in avvio è una storia bella e romantica. Così come quella già vecchia del giovanissimo Zaniolo, uno dei sette italiani monitorati - chi più, chi meno - dal ct Mancini in tribuna. Partita spigolosa da entrambe le parti, con la Roma molto attenta non farsi beccare scoperta quando perde il pallone. Quando, invece, può controllarlo, e avanzare verso la porta difesa dall'inossidabile Casillas, cerca di allargare la difesa dei portoghesi per lasciare un po' soli i due possenti, ruvidi centrali. Maggior possesso da parte degli ospiti, ma nulla di clamorosamente sproporzionato.

NICOLÒ DA BRIVIDI - Anzi, è la Roma che, contando i passi e senza mai rischiare più di tanto la giocata, arriva con più pericolosità dalle parti del portiere avversario. Come testimoniato da quell'azione chiusa da Dzeko con un tiro che ha quasi spaccato il palo alla destra di Casillas. E il Porto? Bravo a palleggiare e a tentare di non far partire con serenità l'azione della Roma (De Rossimarcato praticamente a uomo), ma poco incisivo in fase offensiva soprattutto per l'attenzione tattica difensiva della squadra di EDF.
Zaniolo, laggiù a destra, usa tutto se stesso per mettersi in moto, e quando ci riesce la Roma ha sempre un guizzo. Viene cercato molto, Nicolò, anche quando sta qua sotto sempre a destra. Casillas continua a parare tutto, l'ex laziale Conceiçao insulta il tifoso romanista Di Francesco e subito dopo Zanioro - quasi per vendicare il proprio allenatore e tutta la Roma - buca con il destro l'ex portiere del Real Madrid proprio sotto la Sud. Giusto, meritato. Come il raddoppio, ancora dell'ex interista, dopo il secondo palo di Dzeko. A quel punto, uno spera che l'arbitro fischi al più presto la fine della partita, che la Roma non becchi un gol sanguinoso e, invece, il Porto trova (sì, trova) la rete che ammutolisce l'Olimpico.


Di Francesco: "Noi grandi, al ritorno attacchiamo"

IL TEMPO - AUSTINI - La sua Champions. Come vivere due realtà parallele, Di Francesco si sta prendendo le soddisfazioni più grandi nella coppa più difficile, mentre stenta ancora in campionato. Anche ieri la Roma ha dimostrato di esser diventata una grande d'’Europa, non la migliore, certo, ma una squadra che meriterebbe di entrare tra le prime otto dalla Champions per il secondo anno di fila. Il tecnico definisce la partita col Porto «una delle nostre migliori di quest'anno nel sentirsi squadra». L'immagine che i tifosi si porteranno dietro è quel testa a testa con Sergio Coincecao: una scena da derby, che ha infiammato l’Olimpico fin lì piuttosto sonnolente e propiziato i due gol giallorossi. «Sono cose di campo -
minimizza alla fine l’abruzzese - quando si va oltre ho qualcosa da dire, ma per me finisce lì». Molto più importante analizzare una gara che può accrescere l'autostima. E anche i rimpianti, visto il gol subito in maniera rocambolesca. «Ho fatto i complimenti ai ragazzi, peccato per il 2-1 dove siamo stati soprattutto sfortunati anche se a inizio azione siamo scappati all'indietro un po’ troppo presto. Abbiamo difeso davvero bene, concedendo pochissimo agli avversari, quel gol ha dato forza a loro e ha fatto riemergere i nostri incubi del passato. Meritavamo sicuramente una rete in più di vantaggio. Mi è piaciuto anche il nostro primo tempo, dove abbiamo preso un palo e potevamo sfruttare meglio un altro paio di situazioni».La qualificazione, che vale 15 milioni per la società, va conquistata al «do Dragao» il 6 marzo e «non giocheremo - annuncia Di Francesco - per gestire e difendere il risultato dell'andata: sarebbe l'errorepiù grande. Servirà equilibrio ma, come ho detto ai ragazzi anche prima di questa gara, chi non fa non sbaglia: osare è fondamentale per vincere». La figuraccia di Firenze in Coppa Italia sembra alle spalle. «E stata una sconfitta troppo netta, non doveva succedere, ci ha toccato nell’orgoglio e con prestazioni come questa proviamo a riportare la gente dalla nostra parte». Quando parla di crescita Capello lo ammonisce: «Voi siete già una grande squadra». DiFra sorride e accetta volentieri i consigli del maestro: «Sono sempre preziosi e me li tengo stretti. Dico che senza consapevolezza non avremmo fatto una prestazione del genere. Abbiamo lavorato tanto sulla testa per far uscire le nostre qualità». L'uomo del giorno è ovviamente Zaniolo e l'allenatore ci tiene ancora a sottolineare il suo coraggio di averlo inserito, per la prima volta proprio in Champions. «Sento tanti prendersi i meriti per Nicolò e allora dico che son io adallenarlo e farlo giocare. Questo ragazzo va lasciato crescere, dopo l’1-0 gli ho detto di continuare a stare in campo con intelligenza e ha fatto il secondo. Abbiamo un giocatore forte, teniamocelo stretto, ma piano con gli elogi». Capitan De Rossi è sicuro: «Zaniolo diventerà un grande campione. Non scopro niente: col Porto ha scritto un piccolo record che si aggiunge a quello che sta mostrando partita dopo partita e allenamento dopo allenamento». Sulle possibilità di qualificazione: «Il 2-1 non ci può far stare tranquilli, ma è un buon risultato. Sarei stato felice se prima della gara m’avessero detto che avremmo vinto con questo punteggio. Non bisogna prendere gol lì e fare una partita attenta. Non avevamo concesso niente, prendere gol così su una palla svirgolata ci ha fatto male ma partiamo avvantaggiati, diciamo che sarà 51-49».


Doppio Zaniolo, la Roma esulta

IL MESSAGGERO - TRANI - Zaniolo lancia la Roma anche in Champions: la sua doppietta sotto la Sud santifica il successo, meritato e anche convincente, contro il Porto (2-1), ma bisogna comunque aspettare la gara di ritorno del 6 marzo per sapere se sarà sufficiente per la promozione ai quarti. Il gol di Adrian Lopez sporca la prestazione dei giallorossi che, trascinati da Dzeko (2 pali e presente in entrambe le azioni delle reti del compagno), giocano da squadra con autorità e personalità. L'Olimpico dei 50 mila apprezza l'esibizione e applaude la squadra a fine partita.

TIMBRO ITALIANO - Sostanza e attenzione, almeno in partenza, prima di scatenarsi nella ripresa: la Roma lascia l'iniziativa al Porto con l'obiettivo di azzerare ogni ripartenza dei rivali, veloci e tecnici. Di Francesco, puntando sull'equilibrio, piazza De Rossi davanti alla linea a 4. Che è quella titolare: rientrano Florenzi a destra, Manolas al centro per far coppia con Fazio, sulla sinistra c'è Kolarov che la Sud proprio non perdona, confermando la posizione della tifoseria anche per iscritto. Con il capitano in campo, Nzonzi va in panchina. Gli intermedi nel 4-1-4-1 sono dunque Cristante e Pellegrini che si inseriscono alle spalle di Dzeko, cercando la sponda del centravanti. Sui lati Zaniolo ed El Shaarawy, confermati pure perché mancano contemporaneamente Perotti, Under e Schick. Nella formazione iniziale, la 32ª diversa in 32 match stagionali, sono 7 i giocatori italiani: in Champions non è più successo dal settembre 2013, trasferta della Juve di Conte a Copenaghen. Conceiçao, invece, conferma il 4-4-2, scelto anche per le assenze degli attaccanti Corona (squalificato) e Marega (infortunato): così Fernando fa coppia con Soares, con Otavio a destra e Brahimi a sinistra che, quando si alzano, vanno a comporre il 4-2-4. I mediani, a scambiarsi il ruolo di play, sono Danilio ed Herrera che, obiettivo di mercato del club giallorosso, è il calciatore più dinamico (per km percorsi: 6,40) del 1° tempo. Davanti a Casillas, da destra Militao, Felipe, Pepe e Telles.

FIRMA D'AUTORE - Olsen non recupera, ma è in panchina. Debutta in casa Mirante che blocca la girata di Fernando: è il suo unico intervento fino all'intervallo. La chance migliore è però quella che si costruisce Dzeko, dopo la percussione di Fazio, pronto ad allargare sulla sinistra per il centravanti. Che salta Militao e, spostandosi la palla sul destro, calcia di forza: palo. Dzeko è il principale riferimento dei giallorossi che, anche rischiando la giocata veloce con De Rossi e Pellegrini, cercano la verticalizzazione. La Roma nella ripresa alza il ritmo e si prede il match. Sempre con Cristante e Pellegrini che invadono l'area del Porto e spaventano Casillas. Danilo di testa: fuori. Si scatena Dzeko che, difendendo palla a centro area, acchita il pallone a Zaniolo: destro in diagonale per il vantaggio. In 5 minuti il diciannovenne concede addirittura il bis: ancora Dzeko che, da fuori, colpisce ancora il palo (3° in coppa e 18° legno in questa stagione). Zaniolo, sotto lo sguardo di Mancini e Paratici, diventa il più giovane giocatore ad aver segnato una doppietta in Champions. Anche da esterno destro lascia, insomma, il segno, dopo le 3 rei segnate in campionato. Questi sono gol pesanti: al 5° tentativo, valgono il 1° successo giallorosso contro il Porto (ultima sconfitta il 7 ottobre: stop alla striscia di 22 risultati utili consecutivi). Il gol di Adrian Lopez (confermato dal Var: non c'è fuorigioco), su assist casuale di Soares, tiene però in corsa Conceiçao e complica il viaggio di Di Francesco il prossimo 6 marzo.


Roma, golpe a metà: la sentenza Zaniolo pure sulla Champions

LA REPUBBLICA - BOCCA - Il momento magico di Peter Pan. Quando gioca, corre, dribbla, sfonda, tira, Nicolò Zaniolo sparge polverine d’oro e gol vitali per la Roma. Alla breve ma già densa lista dei tre gol fatti in campionato all’Olimpico, il 19enne fenomeno ha aggiunto i suoi primi due gol in Champions League: la doppietta più giovane della storia italiana in Coppa. Tutto sotto gli occhi del ct Mancini che si è goduto una Roma ricca di giocatori italiani (sette), ma soprattutto che fa giocare quel ragazzino su cui lui aveva puntato prima ancora che debuttasse in giallorosso a Madrid. Battuto il Porto 2-1 la Roma si è tolta un bel pensiero, anche se il risultato è stato sporcato nel finale. Ma insomma di questi tempi va più che bene. La Roma non si è fidata del Porto, pur avendolo accolto al momento del sorteggio con una certa benevolenza. Di Francesco ha potuto contare su una squadra collaudata, sia pur forzatamente corretta in porta, a causa della presenza di Mirante. Lo stesso Florenzi al posto di Karsdorp non lo si poteva certo considerare un ripiego, e altrettanto per Zaniolo tenuto alto a destra e inizialmente molto a freno. Senza contare che la presenza di De Rossi dava un po’ di serenità a tutti. Il Porto non sarà costellato di star internazionali ma è comunque una squadra esperta, affidabile e con una storia anche ben più importante di quella della Roma. La Roma ha dovuto girare molto intorno all’avversario, annusandolo, prima di colpirlo con un paio di diretti di Dzeko, uno dei quali finito sul palo e uno di Cristante. Dall’altra parte Casillas un po’ ha sfarfalleggiato in area, un po’ ci ha messo i suoi spettacolari guizzi. Lo stesso più o meno per Mirante, però ancor più coperto e meglio protetto. La Roma è ripartita dalla difesa e ha colpito in velocità, guadagnando progressivamente spazio e fiducia. Ha stonato molto la solita contestazione a Kolarov che si è preso la sua razione di insulti dalla Curva Sud, insensibile persino all’appello del capitano De Rossi. La partita è salita fatalmente di tensione quando la Roma ha abbandonato le sue paure, e ha cominciato a trovare i buchi nella difesa del Porto. Casillas ha dovuto metterci tutto l’istinto da grande portiere per annullare una gran botta di Pellegrini, innescato da Cristante. Di Francesco e Conceiçao si sono ritrovati a bordo campo a urlarsi contro e imbizzarrirsi per banali questioni. Al culmine di questo pathos sono arrivati i due gol svolta partita di Nicolò Zaniolo. Ancora lui, il ragazzo che la Roma si è ritrovata in squadra per intuito del ds Monchi, nemmeno immaginandosi il talento che nascondeva. Zaniolo ha seguito passo passo il grande lavoro di sfondamento di Dzeko, che veramente merita il 50% dei diritti su quei gol. Nel primo ha difeso palla a centro area e servito Zaniolo, nel secondo ha sorpreso il Porto in contropiede, ha colto violentemente il palo e sul rimbalzo il ragazzo ha fatto doppietta. Peccato sul 2-0 per il gol di Lopez Adrian che tiene apertissimo il match di ritorno. Ma tutto non si poteva ottenere da una serata così.