Dalla Chiara: «Offerta da potenziare, o benefici solo ai privati»

IL MESSAGGERO - DE CICCO - «È fondamentale un'offerta pluri-modale, un'offerta potenziata, se non si arriva a quello il vantaggio, più che per la collettività, è solo per i privati», dice Bruno Dalla Chiara, il professore del Politecnico di Torino che ha sfornato il parere - molto duro - sul progetto Tor di Valle. Nel day after, Dalla Chiara ammette che «abbiamo usato aggettivi forti, nel rapporto, ma per spronare il Comune a non accontentarsi, altrimenti pagano i cittadini». Il «sì condizionato» dei tecnici è arrivato solo quando il Campidoglio ha spedito il Pums, il piano che ridisegna la mobilità romana «tra 5/10 anni». Piano in gran parte senza fondi, a oggi. «Noi ci siamo fidati - ammette Dalla Chiara - Nella relazione abbiamo indicato quali sono le soluzioni per evitare il blocco totale della rete, ma se queste soluzioni saranno messe in pratica, dipende dal Comune».


«Stadio, Parnasi a processo c'era un sistema corruttivo»

IL MESSAGGERO - ALLEGRI - Non sono trascorse nemmeno ventiquattr'ore dall'annuncio della sindaca Virginia Raggi sullo sblocco dei cantieri per il Nuovo stadio della Roma che arriva la richiesta di rinvio a giudizio per chi quell'impianto doveva costruirlo: l'imprenditore Luca Parnasi, i suoi collaboratori: ma anche funzionari e politici del Comune di Roma. Quindici persone in tutto, accusate, a seconda delle posizioni, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, al finanziamento illecito ai partiti, al traffico di influenze. Tra gli imputati, anche l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio di FI, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale del Pd, Michele Civita e il Soprintendente ai Beni culturali di Roma, Francesco Prosperetti. Per gli inquirenti, Parnasi era il «capo e organizzatore» dell'associazione - si legge nel capo d'imputazione - che ha cercato di pilotare in favore della sua società Eurnova le procedure amministrative legate al masterplan, approvato, nell'ambito della conferenza dei servizi, nel febbraio dello scorso anno. Ad agevolare l'imprenditore, il consulente plenipotenziario del Campidoglio, consigliere di punta della sindaca Virginia Raggi, ingaggiato senza contratto ma interpellato per ogni decisione importante: l'avvocato Luca Lanzalone, finito ai domiciliari in giugno - mentre Parnasi era in carcere - e già sotto processo. Per lui, ribattezzato il sindaco ombra, la Procura ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Stessa sorte per il suo socio Luciano Costantini e per Fabio Serini, commissario straordinario dell'Ipa, l'ente di previdenza dei dipendenti capitolini. Lanzalone è accusato di corruzione, perché Parnasi gli avrebbe fatto ottenere incarichi lucrosi in cambio di favori.

LE FONDAZIONI Ma è solo l'inizio. Perché l'inchiesta ha scoperchiato un giro di relazioni illecite molto più ampio: il procuratore aggiunto Paolo Ielo e la pm Barbara Zuin stanno per chiudere il filone che riguarda il finanziamento alla politica. Più di 400mila euro, che Parnasi - per sua stessa ammissione - ha garantito alle fondazioni Eyu e Più Voci, vicine rispettivamente a Pd e Lega - sono indagati i tesorieri dei due partiti - e le utilità in favore di un esponente capitolino di M5S.
Nella richiesta di rinvio a giudizio si legge che Parnasi «impartiva direttive» e, soprattutto, si occupava di «mantenere i rapporti con gli esponenti del mondo politico e istituzionale». Il manager di Eurnova, Luca Caporilli, aveva invece il compito di «mantenere rapporti con le figure professionali e con la pubblica amministrazione». La contestazione di associazione a delinquere riguarda anche Simone Contasta e Giulio Mangosi che, per i pm, curava «le relazioni corruttive». Stessa accusa anche Zaffiri Nabor, avvocato aziendale, e Gianluca Talone, commercialista.

LA POLITICA Nel mirino della Procura, i legami con la politica. Parnasi e soci avrebbero dato a Palozzi, «25.010 euro», cifra accreditata sui conti della sua società Pixie social media. Circostanza che costa agli imputati le accuse di finanziamento illecito e corruzione. Lui, in cambio, avrebbe garantito «l'asservimento della sua funzione agli interessi del gruppo». Imputato per illecito finanziamento anche Davide Bordoni, consigliere comunale di FI. Mentre Civita - accusato di corruzione - avrebbe ottenuto la promessa di assunzione del figlio in una delle società dell'imprenditore. Giampaolo Gola, assessore allo Sport del X Municipio, «sfruttando le relazioni con Paolo Ferrara, presidente del gruppo consiliare M5S» - la sua posizione è stata stralciata - avrebbe ottenuto da Parnasi la promessa di un incarico presso l'As Roma. A rischio processo anche Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento programmazione e attuazione urbanistica: a metterlo nei guai, un bonifico da 1.500 euro in favore della Fondazione Fiorentino Sullo, a lui riconducibile.

IL SOPRINTENDENTE C'è un altro nome eccellente tra gli imputati, che mette in imbarazzo il Campidoglio: quello del soprintendente Prosperetti. È accusato di induzione indebita a dare e promettere utilità. Per i pm, in cambio dell'«archiviazione della proposta di apposizione del vincolo» sull'Ippodromo di Tor di Valle, che avrebbe rallentato il progetto, avrebbe indotto Parnasi ad affidare al suo amico architetto Paolo Desideri, datore di lavoro di sua figlia, un incarico da 200mila euro: la «progettazione della ricollocazione di una campata dell'ex Ippodromo». A mettere in contatto l'imprenditore e Prosperetti sarebbe stato Claudio Santini, imputato per traffico di influenze illecite. In cambio della «mediazione» avrebbe ottenuto 53.440 euro.


Ma in Campidoglio ora si sentono usati: «Il sì a Tor di Valle serve più al governo»

IL MESSAGGERO - CANETTIERI - «Dire che ci abbiano usati forse è eccessivo, di sicuro il nostro sì allo stadio della Roma per Di Maio e Toninelli in questo momento, con la guerra in corso per la Tav, è stato perfetto. E, per paradosso, serve più a loro che a noi». In Campidoglio c'è chi mette su due binari paralleli il via libera all'operazione «calcistico-immobiliare» di Tor di Valle e il «no» all'Alta velocità. Per Di Maio è la dimostrazione che «il Movimento vuole investire nelle grandi opere, vuole fare grandi opere in tutta Italia e rimettere a posto le infrastrutture esistenti». Il ragionamento è ardito perché lega un'impresa privata a una pubblica, con la prima che risulta monca proprio di infrastrutture pubbliche (ponti e ferrovie). Un legame che il leader 5 Stelle prima promuove e poi boccia: «Spero che un giorno il Lione e il Torino possano giocare nello stadio della Roma, ma è l'unica cosa che vedo in comune tra la Tav Torino-Lione e lo stadio della Roma». E dunque si naviga così, un po' in ordine sparso. Di sicuro, in Comune non è passata inosservata la velocità con la quale i big del M5S sono saliti sul «carro di Tor di Valle». Proprio Toninelli infatti ha twittato: «Brava Virginia Raggi. E poi dicono che il M5S è contro le grandi opere. Avanti così».

GLI IMBARAZZI E dunque la pratica, viziata da un'inchiesta per corruzione che scosse i vertici grillini per via del coinvolgimento di Lanzalone, è diventata all'improvviso, di nuovo, un argomento di conversazione. Dopo mesi di imbarazzi è servita a dimostrare che i grillini non sono sempre «quelli del no». E così, ragionavano ieri in Campidoglio, «sono montati sullo stadio: ci sta». E si ripete così un gioco politico molto chiaro e cinico tra il governo grillino e il Campidoglio. L'effetto Raggi va usato quand'è speculare a una battaglia più grande. Come accaduto, per esempio, per l'assoluzione della sindaca. Con tanto di insulti alla stampa di Di Maio e Di Battista che invece «Virginia non ha condiviso».


Via al mese da guinness per il prato dell'Olimpico

IL MESSAGGERO - BERNARDINI - Il campionato, il rugby, la Champions, la coppa Italia e poi ancora l'Europa League. E così avanti fino a marzo. Il prato dell'Olimpico si prepara ad un mese da bollino rosso. A gennaio, proprio a scopo preventivo, erano stati rizollati 1.500 metri quadri, praticamente tutta la striscia centrale del terreno di gioco. Sette lampade illuminano l'erba, rigorosamente naturale, per 24 ore al giorno in modo da favorirne la fotosintesi e la nuova semina. In questi giorni il clima sta giocando a favore ma è stata allestita anche una task force per prevenire eventuali gelate o diluvi. L'inizio di febbraio è da incubo con addirittura 5 gare in una settimana e il doppio passaggio calcio-rugby, rugby-calcio. Si comincia questa sera con Lazio-Empoli, sabato sul prato dell'Olimpico scenderà l'Italia per il debutto casalingo del Sei nazionicontro il Galles. Il 12 andrà in scena l'andata degli ottavi di Champions League con la Roma che ospita il Porto, due giorni dopo sarà il turno della Lazio che disputerà in casa l'andata dei sedicesimi di Europa League contro il Siviglia. Nemmeno il tempo di distrarsi che ecco di nuovo il campionato con la quinta giornata di ritorno della serie A: Roma-Bologna posticipato a lunedì 18. Il 24 spazio di nuovo al rugby con Italia-Irlanda, il giorno dopo la Lazio avrebbe dovuto giocare in campionato con l'Udinese, gara rinviata perché verrà data precedenza alla semifinale d'andata di Coppa Italia, sempre all'Olimpico, contro il Milan.

INTERVENTI STRAORDINARI Oltre agli interventi di prevenzione è già stato stilato un calendario per la manutenzione giornaliera che prevede la cura con le lampade e la sistemazione quotidiana delle zolle. Gli interventi più drastici saranno effettuati dopo le due gare di rugby. Uno dei problemi più grandi e che richiede più tempo è cancellare gli sponsor impressi con la vernice direttamente sull'erba. In particolare ce n'è uno di una nota birra di color nero che crea qualche piccola apprensione. Tutto deve essere perfetto sempre per un Olimpico da guinness.


Quel libro dei sogni che ha convinto il Politecnico a dire sì

LA REPUBBLICA - D’ALBERGO - Il parere del Politecnico di Torino avrà pure ribadito che lo stadio della Roma minaccia di avere effetti «catastrofici» sul traffico del quadrante Sud e sul Gra in assenza di investimenti su treni, car sharing e ciclabili e se non ci sarà un cambio di mentalità dei romani affezionati ad auto e scooter. Ma la sindaca Virginia Raggi tira dritto. Martedì, subito dopo la conferenza stampa in cui ha annunciato che l’impianto di Tor di Valle «si farà», ha riunito la giunta e varato una memoria per affidare il dossier a un superpool di dirigenti. Il vicedirettore generale, il capo dell’avvocatura e i manager dei dipartimenti Trasporti e Urbanistica da qui in poi si riuniranno «a cadenza settimanale». Con pochi margini di manovra, visto che dovranno operare «in coerenza con gli indirizzi politici espressi dal capo dell’amministrazione». Indirizzi che sono piuttosto chiari. Anche ai proponenti. Ieri è stato il vicepresidente della Roma, Mauro Baldissoni, a tornare sull'annuncio della prima cittadina: «Si è esposta politicamente — ha spiegato, registrato forse a sua insaputa, a margine di un evento all’Istituto di credito sportivo — e a noi va bene. Ora mancano pochi passaggi per la convenzione urbanistica e la variante. Poche settimane». Meglio arrivare a dama — ma c’è anche da considerare il passaggio in Regione, che chiederà al Comune di rispettare le prescrizioni sulla mobilità — prima delle europee.

La scadenza elettorale che rassicura James Pallotta, patron giallorosso, pronto a chiudere entro fine febbraio l’acquisto dei terreni di Tor di Valle dalla Eurnova di Luca Parnasi in cambio di circa 100 milioni di euro: difficile immaginarsi smottamenti nella maggioranza 5S prima di una consultazione così importante per il Movimento. Tutti compatti, dunque, in aula Giulio Cesare. Salvo le possibili assenze tattiche di chi è rimasto scottato dal parere del Politecnico. Un documento che suggerisce di non aprire lo stadio prima di tre anni e che si basa sui documenti di Roma Servizi per la Mobilità. Una relazione che tanto somiglia a un libro dei desideri. Si parte dalla Roma-Lido, dai 180 milioni che la Regione deve ancora spendere. Sulla linea che collega Orte all’aeroporto, invece, arriveranno treni Rock da 1.200 posti, più capienti degli attuali Taf da 841 passeggeri. Fin qui tutto bene, visto che nei pressi dello stadio passeranno pure i filobus. Sulla nuova app «sul come muoversi a Roma» che dovrebbe entrare in esercizio «all’inizio del 2019» non ci sono invece ancora annunci. Come non è ancora dato sapere l’esito delle «sei richieste di finanziamento» già inviate al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per i progetti del Pums, il piano della mobilità sostenibile della giunta 5S. Nell’elenco rientrano peraltro interventi su cui pende un gigantesco punto interrogativo: lunedì è stata Linda Meleo, assessora ai Trasporti, a dire che sul prolungamento della metro B fino a Casal Monastero non ci saranno novità fino alla fine del contenzioso in corso. Anche per quanto riguarda le nuove stazioni della Roma-Lido sorgono dubbi: tra Torrino e Giardino di Roma rispunta il cantiere fantasma di Acilia Sud. Gemello di quello del nuovo capolinea di piazzale Flaminio, il cratere di villa Borghese per ora senza un futuro certo. Insomma, nel sistema di mobilità prospettato a chi doveva fare le pulci ai flussi di traffico di Tor di Valle ci sono promesse che nessuna amministrazione finora ha saputo mantenere. Ma le informazioni inviate a Torino sembrano essere parziali in tutti i sensi. Tanto che chi tifa per lo stadio si chiede come mai nessuno nelle analisi abbia sottolineato che l’impianto sarà circondato da negozi. E da ristoranti che permetteranno una fruizione, anche temporale, diversa da quella dell’Olimpico. Impianto dove si va (i tifosi giallorossi in media 25 volte l’anno) solo per la partita.


Corruzione, i pm chiedono il giudizio per Parnasi e altre quindici persone

IL TEMPO - DI CORRADO - Dopo appena 24 ore dalla conferenza stampa in cui il sindaco Virginia Raggi ha annunciato lo sblocco dei cantieri per la realizzazione del nuovo stadio dell'As Roma, la Procura capitolina ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 delle oltre 20 persone finite nell'indagine sul presunto sistema corruttivo che ruotava attorno al progetto Tor di Valle. L'ex presidente di Eurnova srl, Luca Parnasi, rischia di finire a processo insieme a cinque collaboratori della sua società: Luca Caporilli, Simone Contasta, Giulio Mangosi, Gianluca Talone e Nabor Zaffiri; con l'accusa di far parte di un'associazione a delinquere che, per ottenere «provvedimenti amministrativi favorevoli alla realizzazione del Nuovo Stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali», «avvicinava» pubblici ufficiali dando o promettendo denaro e «altre svariate utilità».

Secondo la ricostruzione dei pm Paolo Ielo e Barbara Zuin, Parnasi avrebbe corrotto l'avvocato genovese Luca Lanzalone, inviato a Roma dai vertici del Movimento 5 Stelle per sbloccare la «querelle» sullo stadio. Prima nella veste di «amministratore di fatto» del Comune di Roma e poi in quella di presidente di Acea, Lanzalone avrebbe fornito a Parnasi «informazioni sullo stato delle pratiche amministrative in corso, partecipando in prima persona alla delibera di conferma della dichiarazione di pubblico interesse e all'intero iter procedurale» relativo all'impianto sportivo giallorosso, «interessandosi dell'acquisizione di un immobile presso il Business Park dello stadio dove trasferire la sede di Acea». In cambio Parnasi avrebbe affidato o promesso di affidare «lucro-si incarichi in favore dello studio legale Lanzalone&Partners e dei suoi soci». Il costruttore romano e l'avvocato genovese non si troveranno insieme alla sbarra. Lanzalone, infatti, ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato, bypassando l'udienza preliminare: il dibattimento inizierà il 5 marzo. Sul fronte dei politici «avvicinati» da Parnasi, per i quali la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio, ci sono l'ex vice-presidente del Consiglio della Regione Lazio Adriano Palozzi (Forza Italia), il consigliere regionale Michele Civita (Pd), il consigliere comunale Davide Bordoni (Forza Italia), l'assessore allo Sport del X Municipio Giampaolo Gola (M5S).

In particolare, Palozzi dovrà rispondere delle accuse di corruzione, per aver ricevuto a febbraio 2018 dal costruttore romano 25 mila euro come contributo per la sua compagna elettorale, tramite un bonifico bancario alla società Pixie Social Media, riconducibile al consigliere regionale. Civita, invece, è accusato di essersi lasciato corrompere da Parnasi in cambio dell'assunzione del figlio Daniele presso la società Be Consulting spa, partner commerciale di Eurnova. Mentre l'assessore Gola dovrà rispondere di traffico illecito di influenze, perché, «si faceva indebitamente promettere da Luca Parnasi, a titolo di prezzo per la propria mediazione illecita nei confronti di Paolo Ferrara(presidente del gruppo consiliare M5S al Comune), un incarico lavorativo presso l'As Roma, il Conio la società Ampersand, riferibile a Parnasi». Per Ferrara al momento non c'è richiesta di rinvio a giudizio; quindi probabilmente la sua posizione va verso l'archiviazione. Oltre a Daniele Leoni, funzionario del dipartimento Urbanistica del Comune e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact, rischia il processo il soprintendente ai Beni culturali di Roma Francesco Prosperetti e l'architetto Paolo Desideri. «Prosperetti chiamato ad intervenire nel procedimento avviato dal precedente soprintendente per l'apposizione del vincolo monumentale sull'ippodromo Tor Di Valle(che avrebbe paralizzato o comunque rallentato l'iter - si legge nel capo d'imputazione - induceva indebitamente Luca Parnasi ad attribuire a Paolo Desideri (amico di Prosperetti e a lui legato di collaborazione professionale con la figlia Beatrice) l'incarico pro-fessionale di "progettazione della ricollocazione e ricostruzione di una campata strutturale dell'ex Ippodromo Tor Di Valle", per un corrispettivo complessivo di oltre 200.000 euro, parzialmente corrisposto a Desideri, quale adempi-mento necessario al fine di richiedere l'archiviazione della proposta di apposizione del vincolo».

 

 

 

Osti, ds Samp: "Defrel fondamentale per il girone di ritorno. Faremo le nostre valutazioni a giugno"

Gregoire Defrel, giocatore della Roma ora alla Samp, nel corso della sessione di mercato invernale prima era stato accostato ad alcuni club inglesi, poi era stata paventata l'ipotesi di inserirlo all'interno dell'operazione con l'Atalanta per arrivare a Gianluca Mancini, ma alla fine è rimasto alla corte di Giampaolo. A parlare proprio della situazione di Defrel è stato il direttore sportivo blucerchiato Carlo Osti che ieri, intervenuto a Telenord, ha dichiarato:

"Defrel fa parte del progetto Sampdoria e sarà fondamentale per il girone di ritorno. A giugno poi faremo le nostre valutazioni".


Stadio, il Codacons chiede alla Raggi la sospensione del progetto

In merito al progetto Stadio della Roma, il Codacons è pronto a costituirsi parte civile nell’eventuale processo richiesto dalla Procura della Repubblica nel caso in cui venissero accertati illeciti. Questo il comunicato:

 "Alla luce della richiesta di rinvio a giudizio per 15 persone accusate a vario titolo di aver pilotato le procedure amministrative legate al nuovo Stadio, crediamo che il sindaco Virginia Raggi non debba in nessun caso avallare eventuali reati che dovessero emergere dal procedimento penale, e quindi debba sospendere il progetto di Tor di Valle trovando siti alternativi per l'importante opera, al fine di impedire qualsiasi speculazione. Se non sarà il sindaco ad adottare un simile provvedimento, ci penserà il Tar del Lazio dinanzi al quale pende un ricorso per sospendere gli atti relativi allo Stadio della Roma. Intanto il Codacons offre assistenza legale a tutti i tifosi della Roma ai fini della costituzione di parte lesa nell'eventuale processo, al fine di far ottenere loro il giusto risarcimento in caso di accertati illeciti".

 


Romagnoli: "Dispiace non aver vinto a Roma. Il campionato è ancora lungo, la Champions rimane il nostro obiettivo"

Alessio Romagnoli, difensore del Milan, ha parlato del momento rossonero al quotidiano La Gazzetta dello Sport. Questo un estratto delle sue dichiarazioni: 

"Stiamo attraversando un buon periodo, mi spiace non aver vinto a Roma perché potevamo dare uno strappo per il quarto posto, però abbiamo l’Inter lì vicino. Il campionato è ancora molto lungo, con diversi scontri diretti. Ora che siamo usciti dall’Europa League abbiamo una partita alla settimana e possiamo concentrarci sull’obiettivo Champions, che manca da tanto tempo".


UEFA, Ceferin rieletto presidente

E’ in corso a Roma il 43esimo Congresso ordinario della UEFA, dove è stato rieletto per acclamazione all'unanimità il presidente uscente Aleksander Ceferin, che resterà a capo dell’organismo fino al 2023. Il Congresso ordinario della UEFA è composto dai massimi rappresentanti delle 55 federazioni europee calcistiche affiliate.


Chievo-Roma sarà diretta da Abisso

Si rendono noti i nominativi degli Arbitri, degli Assistenti, dei IV Ufficiali, dei V.A.R. e degli A.V.A.R. che dirigeranno le gare valide per la quarta giornata di ritorno del Campionato di Serie A 2018/19 in programma domenica 10 febbraio alle ore 15.00.

CHIEVO – ROMA Venerdì 08/02 h. 20.30

ABISSO

BOTTEGONI – PRENNA

IV: PISCOPO

VAR: PAIRETTO

AVAR: TOLFO


Conferenza stampa, Di Francesco: "Ora tutti siamo un po’ in sofferenza, ma le partite riporteranno i giocatori importanti al loro livello"

Conferenza stampa per Di Francesco. Ad un giorno dal match contro il Chievo, il mister risponde alle domande dei giornalisti nella sala Champions di Trigoria.

L'impegno con il Porto di martedì influirà sulle scelte di formazione?
"Ci sono giocatori che non saranno nemmeno convocati, per il riacutirzzarsi di alcuni problemi, tra cui Olsen, per un problema al polpaccio. E anche Manolas, ha un problema al pube, ha fatto tutto per esserci ma non ci sarà. Da valutare solo De Rossi, non è ancora nelle condizioni ottimali per impegni ravvicinati, ma sono felice di come sta. Abbiamo recuperato fortunatamente Juan Jesus, che sarà convocato domani e abbiamo avuto tutti sensazioni positive."

 

I punti persi con le piccole?
"I punti li abbiamo persi anche da altre parti. Queste partite vanno affrontate in un certo modo, noi abbiamo avuto poca continuità, le abbiamo anche dominate ma non siamo stati bravi a chiudere. Serve una fase difensiva adeguata, come fatto con il Milan".

 

Con il Milan è piaciuta anche la corsia di destra. Karsdorp e Schick possono essere riproposti?
"Si, nel senso che Rick ha avuto più continuità in fase difensiva, ha avorato davvero bene, leggendo situazioni nel modo giusto e dando equilibrio alle sue scorribande. Patrik ha messo la grinta che deve essere tipica di ogni calciatore".

 

Può salire il livello di Nzonzi se sale un po' come fatto da De Rossi con il Milan?
"Può giocarci, anche se ha caratteristiche diverse. Al di là del sistema di gioco, batto il punto sugli atteggiamenti mentali. Il 4-3-3 mi piace a priori, ci sta che anche a Verona riproporremo lo stesso sistema, ma può cambiare in 4-2-3-1".

 

La gestione di Zaniolo?
"Giocherà di nuovo, ora a livello mentale è libero. Sfruttiamo la sua gioventù e la sua determinazione, deve migliorare sempre nelle scelte. E' un paradosso ma è troppo generoso e può cadere in certi errori. Ma ben venga l'esuberanza dei ragazzi".

 

Dzeko e Schick di nuovo insieme?
"Si, possono essere riproposti Karsdorp e Schick insieme, vuol dire che il centravanti è Edin. Non si possono avere risposte, a Firenze eravamo disastrosi. I giocatori si spremono anche, non è detto che si migliori la condizione. Quella arriva più dagli allenamenti e sono felice del lavoro fatto, ma non basta. Bisogna restare in partita più di 45 minuti".

 

Jesus torna per stare in panchina o gioca Marcano?
"Vi dò la formazione? E' difficile che parta dall'inizio, se andrà in panchina è già tanto. Non è il caso, ricordiamoci di come si è infortunato, ha rischiato l'operazione e non ha camminato per 3 giorni".

  

Con il Milan è piaciuta anche la corsia di destra. Karsdorp e Schick possono essere riproposti?
"Si, nel senso che Rick ha avuto più continuità in fase difensiva, ha avorato davvero bene, leggendo situazioni nel mdo giusto e dando equlibrio alle sue scorribande. Patrik ha messo la grinta che deve essere tipica di ogni calciatore".

 

La determinazione di Schick, merito suo?
"Si era creata una situazione particolare ma in questo senso è cresciuto, anche in altre partite si è confrontato con giocatori importanti e ha vinto duelli. E’ cresciuto in autostima ma non dipende solo dall’allenatore, anche da i compagni e dal fatto che a un certo punto bisogna crescere. Non basta l’eleganza, ogni tanto bisogna sporcarci. Non possiamo accontentarci di un 1-1 con il Milan".

 

Il momento di Florenzi e la crescita di Karsdorp?
"Sono convinto che sarà uno stimolo. Florenzi arriva da un periodo in cui è stato fermo e ha un po’ subito tutto questo, ma si mette sempre a disposizione e tornerà a brillare. Ora tutti siamo un po’ in sofferenza, ma le partite riporteranno i giocatori importanti al loro livello".

 

Il battibecco tra Kolarov e un tifoso prima di Firenze, come pensa di gestirlo?
"Può accedere, siamo tutti uomini, si possono anche dire cose sbagliate e magari farla diventare più di quella che è. E qui si enfatizza troppo. Lui è sicuramente dispiaciuto. Il fatto che Kolarov sia stato difeso dai compagni è per il suo attaccamento. Ha giocato un mese e mezzo con un piede fratturato, si è messo a disposizione della Roma. Poi accadono cose sulle quali si può anche mettere una pietra sopra e chiedere scusa. Credo che sia un giocatore importante per la Roma. torniamo a sostenerlo, abbiamo bisogno di lui. E ha sempre dato il massimo".

 

Come sta Mirante? La sua opinione su Fuzato?
"Fuzato, grazie al lavoro di Savorani, è cresciuto tantissimo. Gli manca esperienza, ma domani giocherà Mirante, ha superato il suo problema. Vi posso assicuare che Fuzato è un portiere di ottima prospettiva".

 

Il problema di Pastore: manca la condizione o c’è una scarsa abitudine ai suoi schemi?
"Non penso sia scarsa abitudine, sono tante le componenti che non lo fanno rendere al meglio. Anche per colpa mia non gioca con continuità, si allena bene ma in partita il campo cambia e ci sono situazioni che non lo avvantaggiano. Deve continuare a lavorare al meglio, davanti ha Zaniolo ma abbiamo bisogno di tutti, anche di Pastore. Spero torni ad essere il giocatore che tutti conosciamo".