Vittoria di rimonta e in dieci delle giallorosse contro il Sassuolo

IL TEMPO - SCHITO - Agnese Bonfantini trascina al successo la Roma Femminile nella prima uscita del nuovo anno. Il girone di ritorno si apre nel modo giusto per le ragazze giallorosse che conquistano i tre punti contro il Sassuolo ribaltando il risultato (2-1), in dieci dopo l'espulsione di Corrado - grazie alla doppietta dell’attaccante di Verbania. «Le ragazze - le parole di coach Bavagnoli ai microfoni di Roma TV - sono state bravissime, hanno dimostrato un carattere incredibile. La doppietta di Bonfantini? Agnese se lo merita perché sta facendo una grande percorso di crescita. Ha preso una consapevolezza che ora la rende sempre protagonista». Prossimo impegno contro il Tavagnacco.


La Roma si rimette in moto

IL TEMPO - MENGHI - Comincia oggi il 2019 della Roma. Trigoria tornerà a popolarsi dopo otto giorni di vacanze che molti hanno scelto di trascorrere al mare, divisi tra le
Maldive e Dubai, e inizierà la preparazione alla partita in programma esattamente tra
una settimana, all’Olimpico contro la Virtus Entella, il battesimo peri giallorossi in questa
edizione della Coppa Italia. L’appuntamento al centro sportivo è per pranzo, Di Francesco ha deciso di riunire la squadra a tavola e ha fissato il primo allenamento dell’anno
alle 14.45. Sarà l’occasione per effettuare i test fisici e verificare la condizione dei giocatori
al rientro dalle ferie, in cui comunque hanno dovuto seguire un piano di lavoro, con un
occhio di riguardo per l’alimentazione. De Rossi aspetta i compagni da padrone di casa, anche ieri, nel giorno dell’Epifania, si trovava al Bernardini per portare avanti il suo programma specifico di recupero, oggi li riabbraccerà ma difficilmente sarà in campo con loro, pure se spera di tornarci presto. Molto dipenderà dalle risposte che riuscirà a dare nei prossimi giorni, Monchi ha preso tempo per capire se effettivamente la Roma ha bisogno di un altro regista 0 se il capitano sarà in grado di dare il suo contributo in questa stagione difficile, in cui conta più assenze (14) che presenze ( 1 1) tra campionato e Champions. Il diesse, rientrato dalla vacanza in Spagna con la famiglia, ha appuntamento con Di Francesco per fare il punto della situazione, prima di fare mosse concrete sul mercato. Il
grosso delle valutazioni è stato fatto, ma a mente fredda e rilassata si rivedranno per discutere delle questioni pendenti, come appunto De Rossi. Non è il solo infortunato in
casa giallorossa, ma è l’unico ad essere rimasto nella capitale per cercare di risolvere il problema al ginocchio che ha subito una grave lesione cartilaginea, mentre gli altri acciaccati si sono portati il lavoro in vacanza con la speranza di farsi trovare pronti e il club gli ha pure messo a disposizione un fisioterapista. Le loro condizioni andranno valutate oggi alla ripresa degli allenamenti, probabilmente tutti sono recuperabili per la sfida di lunedì. A
partire da Manolas, l’ultimo allarme del 2018, scattato a Parma e presto rientrato: il greco
aveva accusato un lieve risentimento all’adduttore e al quarto d’ora del secondo tempo aveva chiamato il cambio alla panchina. Il riposo dovrebbe essere bastato per curare il fastidio del difensore, che comunque ha un’altra settimana di tempo per rimettersi in sesto. Poi c’è Santon, alle prese con un infortunio all’adduttore che gli aveva fatto saltare sia Sassuolo sia Parma, anche lui dovrebbe farcela a recuperare. Coric per un problema alla caviglia e precedentemente al polpaccio è sparito dai radar ed è finito nella lista dei cedibili a gennaio, assieme a Karsdorp e Marcano. Sarà invece regolarmente in gruppo Lorenzo Pellegrini, che era riuscito a chiudere l’anno in campo, mostrando seppur in poco tempo, nel finale al Tardini, di essere in forma e, probabilmente, un irrinunciabile. Da oggi Di Francesco farà anche questo tipo di valutazioni, il ballottaggio con Zaniolo sarà uno dei dubbi della settimana, e non solo.


Se mamma "piange" per Totti

IL TEMPO - VITELLI -  Se la mamma di Nicolò Zaniolo troverà qualche “collega” con il suo stesso appeal sui social, probabilmente verrà coniato presto un nuovo acronimo che farà concorrenza all’ormai famosissimo Wags (Wifes And Girlfriends), ovvero mogli e
fidanzate di sportivi famosi. La signora Francesca Costa, infatti, ha quarantuno anni portati splendidamente e, con il figlio diventato una star della Serie A nel giro di qualche mese, sta vivendo anche lei un momento di grandissima visibilità. Romana e romanista, la prima MOAP (Mum Of A Player, proviamo a inventare un termine) ha la passione per il fitness e si vede. Sul suo profilo Instagram (che ha raggiunto in fretta quota 10mila follower), del resto, pubblica frequentemente stories sui suoi faticosi allenamenti in zona Eur. Diventata ormai ricercatissima dai media, Francesca si è concessa ai microfoni di Fuorigioco. Il primo passaggio e sulla passione calcistica del figlio, il giovanotto che sta facendo impazzire e sognare i tifosi della Roma. «Da bambino tifava per la Juventus, ma non è mai stato sfegatato. Il suo idolo era Kakà». Oggi, invece, il punto di riferimento calcistico del centrocampista tutto corsa e classe è un altro. «Ammira molto Modric», confida la  mamma. A Trigoria, la signora Zaniolo, sposata con Igor (ex-calciatore anche lui) si sente a casa. «Tifo Roma da quando avevo vent’anni, grazie a Francesco Totti e alle canzoni di Antonello Venditti. Il capitano l’ho sempre ammirato, per come giocava e per la beneficenza che fa senza dire nulla». Poi racconta il primo faccia a faccia con il suo idolo. «Ero con Nicolò e  Igor, Francesco ci è venuto incontro ed io sono scoppiata a piangere. Non riuscivo a parlare, tanto che poi, quando restammo soli, Nicolò mi disse di avergli fatto fare subito una figuraccia. Mio marito invece rideva». La carriera del rampollo di famiglia è appena all’inizio, diciotto anni sono l’alba della vita, anche calcistica, ma in passato c’è già stato qualche momento difficile, uno soprattutto. «Un giorno la Fiorentina ci chiamò per avvisarci che Nicolò sarebbe stato tagliato dalla rosa della squadra Primavera. Io scoppiai a piangere perché già sapevo come lui avrebbe reagito alla notizia. Infatti quando glielo dicemmo iniziò a piangere anche lui. Per fortuna il padre fu lungimirante e decise di portarlo via da Firenze». Fosse restato, i Viola lo avrebbero quasi certamente parcheggiato in qualche società satellite. «Invece si fece avanti l’Entella e tornò il sole». L’affare Nainggolan ha
portato ora Nicolò nella capitale, proprio a difendere quei colori che la mamma ama tanto. Vederlo lì, nel centrocampo giallorosso, deve essere motivo di grande orgoglio. Lo scorso 3 settembre è arrivata anche la prima convocazione con la Nazionale maggiore di Roberto
Mancini. Nicolò sembra davvero un predestinato, anche se di strada da fare ce n’è ancora molta. Intanto lunedì prossimo, allo stadio Olimpico, arriva l’Entella per la Coppa Italia. Zaniolo ha messo la maglia dei Diavoli sette volte nella stagione 2016/17. Poi l’Inter e il resto si sa. Lui ha già conquistato l’affetto dei tifosi grazie alla bravura e alla grinta. E poi, almeno
per metà, il sangue che gli scorre nelle vene e giallorosso.


L'importanza della Coppa

IL CORRIERE DELLA SERA - Sinora la Coppa Italia è stata una manifestazione quasi clandestina: 3.386 spettatori di media nelle prime sessanta partite. Le prossime diciassette saranno un'altra storia. Dagli ottavi, in programma nel prossimo week end lungo, cioè sino a lunedì sera, si comincia a fare sul serio. E i quarti, alla fine del mese, promettono scintille. Al netto di qualche possibile scivolone potremmo assistere a Milan-Napoli, Lazio-Inter, Roma contro una tra Torino e Fiorentina e Juventus-Atalanta. L'ordine è casuale nel senso che, da quest'anno, la Lega si riserva sia negli ottavi che nei quarti il sorteggio per stabilire chi ha il vantaggio di giocare in casa quando si affrontano squadre di serie A. Altrimenti tocca sempre alla più forte ed è il caso di Inter-Benevento, che si giocherà domenica alle 18 dentro San Siro vuoto per la squalifica del Meazza dopo i cori razzisti contro il Napoli. Per molti dare il vantaggio del proprio stadio alla più forte è un'ingiustizia e toglie appeal. Per la Lega, invece, è una necessità perché spesso i piccoli impianti non sono attrezzati per ospitare la Var. [..] Da noi, per molti anni, la Coppa Italia è stata snobbata dai club e anche dagli allenatori che l'affrontavano, specie quelli delle più titolate, con un certo fastidio e formazioni cosi rivoluzionate da sembrare improbabili. Adesso, invece, è diventata un'occasione. La possibilità di provare a sgambettare quei cannibali della Juventus.[..] In totale i bianconeri hanno vinto la Coppa 13 volte edizioni, prima però la Coppa ha fatto felice la faccia nobile del calcio italiano, premiando Napoli, Lazio, Inter e Roma. E se risaliamo all'inizio del duemila anche Milan, Parma e Fiorentina. Provare a far tremare il trono della regina è lecito. [..] Gli ottavi saranno l'occasione per verificare la condizione di Juventus e Milan, rispettivamente sabato prossimo in trasferta con Bologna e Sampdoria, in vista della Supercoppa a Gedda. La Lazio (con il Novara), l'Inter (con il Benevento) e la Roma (con l'Entella) hanno una partenza morbida, ma dopo una settimana di vacanze e una di lavoro, magari duro, bisognerà fare attenzione alle sorprese.


Smentito Perotti all'Atalanta

Nessuna conferma per Perotti. Sembra rimanere una voce di corridoio quella che avrebbe visto l'argentino all'Atalanta: secondo Tutto Sport, è ancora tutto da vedere e il posto per l'esterno offensivo della Dea resta disponibile.


Ds Empoli: "Bennacer non si muove dalla Toscana fino a giugno"

La Roma mira a Bennacer. Pietro Accardi, ds dell'Empoli, ha dichiarato ai microfoni di TeleRadioStereo:

Direttore, i giornali accostano con insistenza Bennacer alla Roma: è realmente così?
"Il ragazzo non si muove da Empoli fino a giugno e non abbiamo ricevuto alcuna offerta".

Nemmeno dalla Roma?
"No, al momento, non ho avuto nessun contatto con i giallorossi".


Il Manchester vuole Manolas dall'estate prossima

Il Manchester United non molla Manolas.
Come riporta il The Sun, il club inglese ha avviato i contatti con la Roma: il giocatore vuole disputare la Premier League e la negoziazione potrebbe concretizzarsi nella prossima estate. Difatti il contratto partirebbe da luglio e varrebbe 32 milioni di sterline.


Il calcio si spaccherà in due se non sarà superato il fair play finanziario

IL CORRIERE DELLA SERA - SCONCERTI - Probabile che questo sarà l'anno di una ridiscussione del fair play finanziario. Lo ha in pratica annunciato Boban, vicepresidente della Fifa, nei giorni scorsi a Dubai, ne parla sottovoce tutto il calcio da molto tempo. C'è un problema evidente. Se la regola dice giustamente che non puoi spendere più di quanto guadagni, questo vuole anche dire che sarà molto difficile guadagnare di più senza poter spendere, nel senso di investire. Così in dieci anni il calcio si è cristallizzato. I ricchi sono rimasti ricchi, gli altri non lo sono diventati. Il risultato è un'Europa dove vivono e vincono sempre le stesse squadre, sia in Champions che nei campionati. Fa eccezione in parte l'Inghilterra perché ha una ricchezza diffusa grazie a contratti televisivi tre-quattro volte superiori alla media ed è l'unico movimento davvero vendibile in tutto il mondo. In sostanza il calcio nuovo cerca soldi nuovi e non vuole limiti d'investimento. L'idea è corretta, ma ha una buona risposta: spesso i soldi nel calcio non hanno portato investimenti ma sono diventati debiti. E il calcio è un mondo piccolo, gli errori entrano presto in circolo e coinvolgono tutto il sistema. L'uscita di scena di presidenti come Moratti, Berlusconi e Sensi ha per esempio scosso tutto il nostro calcio, lo ha cambiato profondamente. La prima risposta ai debiti è stata la svalutazione, cioè l'aumento del costo dei giocatori. I 50 milioni dal mercato oggi possono arrivare a qualunque società, ma quando chi ha venduto andrà a comprare dovrà farlo sempre per giocatori di seconda fascia perché altrimenti non reggerebbe l'ingaggio di un grande giocatore. Questo manterrà le differenze. In pratica centinaia di squadre fanno da vivaio perenne a una ventina. L'idea è anche buona, ma è troppo stretto il passaggio. Alla fine, se non ci sarà una revisione del fair play, il gruppo di grandi società si metterà in proprio e nel giro di poche stagioni (2024) organizzerà una nuova Champions, una coppa degli eletti che cancellerà gli avversari classici ma poveri, lasciati a giocare il mercoledì nei campionati nazionali. Tutto questo non è futuro, esiste già, è già in potente discussione. [..]  Veniamo ora al lato tecnico. Il nuovo anno cercherà sempre più velocità. E la velocità che mette in evidenza le differenze tecniche, cioè di palleggio. Ma non si può essere sempre veloci. Questo sta portando le squadre migliori, dovunque, ad avere sistemi di gioco diversi, formazioni diverse, a seconda degli avversari. [..] Le vere formazioni titolari, le vere idee di un tecnico, si potranno vedere solo nelle grandi partite. Diminuirà il possesso palla, non più funzionale a cercare 11 gol, ma buono per tenere la palla in sicurezza nella propria metà campo, prima di allungare secondo estro in verticale e velocità. Mi sembrano già finiti in Italia gli scambi tra portiere e difensori per ricominciare l'azione palla al piede. Ormai è un trucco capito. Gli avversari attaccano subito i tre uomini che possono avere il pallone e trasformano una rimessa dal fondo in un'azione da gol. Infine gli uomini. Sono una decina i veri cambiamenti singoli di una stagione. E non sempre reggono. Nainggolan è l'esempio di deriva più recente, ma anche Schick, Diawara, Howedes, Gagliardini, tanti altri. Ora c'è molta legna sul fuoco. La Roma affermerà altri due ragazzi del vivaio, Lorenzo e Luca Pellegrini, due nazionali inevitabili, a cui va aggiunto Zaniolo che non viene dal vivaio. La Roma è la società più moderna. E in autoproduzione costante e resta sempre in Champions. Non mi sembra ci sia riuscito nessuno. [..]


Calciomercato Roma: anche l'Atalanta su Defrel

IL GIORNO -  Il calciomercato entra sempre più nel vivo, soprattutto quello degli attaccanti. Fa ancora discutere il futuro di Gregoire Defrel, in prestito alla Sampdoria ma di proprietà della Roma. Non è però sicura la sua permanenza a Genova. L'ex giallorosso infatti potrebbe lasciare la squadra di Giampaolo in caso a Marassi arrivasse Gabbiadini. A quel punto sono tante le opzione per lui. L'ultima squadra fattasi avanti è l'Atalanta. Gli orobici continuano inoltre a monitorare Perotti, vero pupillo di Gasperini.


Mercato: mossa anti Wanda Riecco l'albo degli agenti

LA GAZZETTA DELLO SPORT - [..] Dopo la sciagurata deregulation dell'aprile 2015 (ultimo regalo di Blatter), la Fifa di Gianni Infantino è al lavoro per rimettere ordine nel settore degli agenti/procuratori e da sempre nel mirino delle critiche a causa di alcuni eccessi sia finanziari che di natura etica. Il lato positivo è che da aprile i vertici del calcio mondiale hanno aperto un confronto con i massimi esponenti della categoria, raggiungendo una bozza di accordo che entro luglio diventerà ufficiale ed entrerà in vigore in vista della sessione estiva del 2020. Negli scorsi mesi ci sono stati vari incontri a Zurigo e in altre località europee tra i responsabili dell'apposita commissione Fifa e i rappresentanti dell'Efaa (European Football Agents Association), presieduta dall'olandese Rob Jansen. Questo organismo da più di 10 anni rappresenta la quasi totalità delle associazioni nazionali degli agenti in Europa oltre ad alcune tra le più rilevanti a livello mondiale come Argentina Brasile e Giappone. [..] Nell'occasione è stata ribadita l'importanza del ruolo degli agenti non solo per il calciomercato, ma anche per la stessa formazione degli atleti. Ma ecco i punti salienti del rinnovamento ormai alle porte. 1) Con il ritorno dell'albo Fifa tutti i rappresentanti dei calciatori dovranno sostenere un esame e sottostare alle norme per la categoria e periodicamente frequentare corsi di aggiornamento. Così anche i parenti dovranno adeguarsi a queste regole per poter avere un ruolo: per esempio anche Wanda Nara dovrà prendere il patentino per gestire Mauro Icardi... 2) In futuro i compensi per gli agenti diverranno pubblici, indicando le cifre di ogni singola operazione.  3) Gli agenti hanno dato la disponibilità a stabilire un tetto ai loro compensi . 4) Se viene varato il sistema dei tetti ai compensi, anche i procuratori contribuiranno al fondo di solidarietà targato Fifa con cui i club devolvono il 5% delle somme incassate per la vendita dei calciatori alle società che li hanno allevati. 5) La Fifa istituirà una stanza di compensazione (clearing house) che registrerà tutte le operazioni e potrà così vigilare sui rapporti tra club, atleti e agenti. 6) I riformatori hanno fotografato anche il fenomeno del pagamento di somme anomale ai familiari di giovani calciatori. A tal proposito si intendono operare controlli per evitare che soggetti con pochi scrupoli «acquistino» le procure in giovane età. [..]


Bouah firma il rinnovo fino al 2021

Devid Bouah, difensore della Primavera giallorossa, ha firmato il rinnovo. Secondo quanto scrive Tuttomercatoweb.com, resterà con il club giallorosso fino al 2021: ottima notizia per Alberto De Rossi che potrà contare ancora sul prezioso classe 2001, nonostante le sue forzate assenze dovute all'infortunio.


Branchini: "Trasparenza grazie a noi e chi sbaglia ora paghi"

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Quasi 30 anni fa, nel 1991, la Fifa fece nascere l'albo degli agenti con un boom immediato. Poi, gli eccessi dell'ultimo decennio hanno snaturato una professione tanto cruciale ormai, quanto sottoposta a continui rischi. In questo momento delicato la trattativa per la reintroduzione della figura dell'agente Fifa, voluta dal presidente Gianni Infantino, vede ancora una volta protagonista Giovanni Branchini. L'agente milanese contribuì ai lavori del `91 e allo stesso modo si sta prodigando anche in questo importante remake. Le sue considerazioni sono all'insegna dell'ottimismo. "Non posso che essere soddisfatto del lavoro di questi mesi. Si era partiti da posizioni nette, anche dure. Non è un mistero che l'operato dei procuratori sia da sempre nell'occhio del ciclone. Ma è positivo che sia emerso un rapporto costruttivo da parte di tutti".

Qual è stato il momento di svolta?
"Certamente i nostri interlocutori sono stati favorevolmente colpiti dal fatto che abbiamo insistito per rendere pubbliche le nostre singole parcelle. Del resto invocavamo da tempo questa operazione di trasparenza, ma nessuno ci aveva mai ascoltato".

Invece stavolta?
"Do atto alla Fifa di aver per la prima volta invitato i massimi rappresentanti degli agenti a dire la loro. Dopo lo scempio della deregulation abbiamo sofferto tutti in questi anni, anche perché il calciomercato è cambiato ed è giusto che ciascuno faccia la propria parte, ma senza caccia agli untori». I super compensi di Mendes e Raiola fanno discutere. «Io dico solo che l'operato dei super agenti non pub fare media. La realtà della professione dice che i guadagni non sono così ingenti come appare. E comunque il calcio non pub più fare a meno degli intermediari".
[..]
Quanto può resistere questa riforma?
"Io spero a lungo. Anche perché ci siamo ripromessi di rivederci in futuro periodicamente, in modo da poter aggiornare il nostro confronto. Le esigenze del calcio sono in continuo mutamento ed è strategico fotografare le novità al momento giusto. Gli agenti hanno voglia di contribuire allo sviluppo di questo bellissimo mondo. Non è solo una questione d'immagine, ci teniamo a fare fino in fondo il nostro dovere".