Addio all'ex Bari Phil Masinga
Phil Masinga ci lascia a 49 anni. A renderlo noto è la Federazione calcistica sudafricana: l'ex calciatore del Bari era gravemente malato da tempo ed era ricoverato dallo scorso 21 dicembre. Lo ricordiamo per la sua esperienza nel club pugliese con il quale segnò 24 reti in 75 partite tra il 1997 e il 2001, rendendo celebre la squadra.
Entella, le emozioni di un viaggio iniziato a Chiavari nel 2007
LA REPUBBLICA - MANGINI - Dicono che gli uomini sono la somma delle persone che incontrano nella vita. Questo succede anche alle società di calcio. La sfida con la Roma in Coppa Italia è anche un punto di arrivo per la Virtus Entella di un viaggio cominciato nel 2007 in Eccellenza con l’attuale gestione.
Per il presidente Antonio Gozzi è iniziato molto prima a sei anni, quando andava già allo stadio con papà Renato Mario, quasi un dovere per un vero chiavarese. Abitava vicino allo stadio, non doveva fare tanta strada. La sua prima Entella galleggiava tra serie D e C, non sempre la distanza della prima tappa misura l’importanza di un viaggio. Vedere il figlio Augusto con quelle casacche, che non aveva mai potuto indossare, lo ha riavvicinato. Ai suoi tifosi, lui per primo, ha regalato un sogno, solo paragonabile, fatte le debite proporzioni, a quello di Paolo Mantovani.
Il presidente Gozzi, davanti allo specchio, potrebbe dire al tifoso Gozzi: guarda dove Ti ho portato. «In effetti è così. Parlo spesso con Enrico e considero suo padre un modello di comportamento. Mi è sempre piaciuto. Lo considero un grande come Duccio Garrone». Da tifoso era stato a Marassi, per la sconfitta contro il Genoa. È tornato per il passaggio del turno e, come un tifoso qualsiasi, dopo la gara, è sceso negli spogliatoi per avere la casacca di Icardi, il protagonista della serata. Anche l’Olimpico lo conosce già. «Per ora la maglia rimane un desiderio. Secondo me, Icardi la vuole tenere. Avevo visto Roma-Bruges da spettatore e naturalmente la finale di Coppa Italia Primavera. Ho passeggiato sul campo, ho potuto apprezzare lo stadio. Una grande emozione».
Certi giorni non si può essere soli, ci sarà tutta l’Entella e tanta Chiavari, sono previsti cinquecento tifosi, che arriveranno con pullman, macchine private e tutto quanto vi possa venire in mente. Gozzi non andrà, come al solito, in macchina con la sua famiglia. «Vado in aereo, perché al mattino lavoro, assieme a mia moglie, i miei figli e Salvatore Fiumanò, mentre Walter Alvisi è sul pullman dei tifosi, organizzato dalla società. Torneremo poi in treno con la squadra». All’inizio del viaggio non erano già presenti solo i due vice presidenti, ma anche Matteo Matteazzi (direttore generale) e Matteo Superbi (direttore sportivo), due inseparabili. Manuel Montali (responsabile settore giovanile) e Daniele Rosso (responsabile scouting) sono arrivati dopo, ma ormai fanno parte della famiglia biancoceleste. “Montali quasi subito, a Daniele Rosso, gli abbiamo chiesto di rimanere, quando ha dovuto smettere come calciatore, ed oggi è un validissimo collaboratore di Montali. Sono molto soddisfatto del loro lavoro”.
Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo, ma il calcio non è solo campo, Matteo Gerboni (team manager e responsabile comunicazione), Marco Bianchi (addetto stampa) e Sergio Rossi (responsabile marketing). Un’area sociale. «Entella è un’istituzione centenaria di Chiavari. Questo processo di rilancio ci ha permesso di poter fare anche solidarietà. Il calcio diventa l’occasione di aiutare anche chi soffre, ma lavoriamo come un’azienda e creiamo ricchezza. A febbraio presenteremo a Genova uno studio sull’Entella in serie B. Con un budget di 10-12 milioni abbiamo prodotto un indotto tre volte superiore per il territorio, insomma un fattore economico importantissimo». Andrea Solari (responsabile biglietteria), Andrea Mei (segretario responsabile stadio), Loris Bolzoni (segretario) e poi Sergio Baratta, Ornella Armanino, Delio Lagomarsino, tre collaboratori storici. Il viaggiare è fatale ai pregiudizi, ai bigottismi ed alle menti ristrette.
Nel calcio si parla tanto dei giocatori, ma nelle società conta ben altro. «In società lavorano 160-170 persone e sono fondamentali per il riconoscimento, che abbiamo ottenuto in questi anni, di “società modello”. Non a caso, sono le persone a cui dedichiamo sempre i nostri successi. Senza di loro non sarebbe possibile. Sono dei lavoratori, amano l’Entella e non hanno bisogno di una maglia per dimostrare il loro attaccamento». L’Entella è “on the road”. Comunque vada a Roma comincia un nuovo viaggio. Da godere.
Monchi punta a Sarr del Rennes
Monchi vuole portare Ismaila Sarr alla Roma. Il giocatore del Rennes, secondo Metro.co.uk., ha svegliato l'interesse del club giallorosso ma dovrà battersi con Arsenal e Inter per aggiudicarselo.
La scoperta degli antisemiti in curva
IL FATTO QUOTIDIANO - MANTOVANI - Hanno suscitato giusta indignazione, ieri, gli ultrà della Lazio che, durante la partita di Coppa Italia con il Novara, hanno intonato il coretto "Su cantiamo tutti in coro giallorosso ebreo" sulle simpatiche note di "Viva Topolin" E anche "Questa Roma qua sembra l'Africa".
Purtroppo l'indignazione è intermittente, ora se ne parla solo perché c'è stata Napoli-Inter, i "buu"contro Koulibaly, l'agguato ai napoletani, l'ultrà filo-interista investito e ucciso e la polemica sullo stop alle partite. Però una parte della Curva laziale canta quei motivetti razzisti da molti anni, quasi a ogni partita. E un giudice romano, nel 2017, ha escluso che "giallorosso ebreo" configuri il reato di istigazione all'odio razziale: "L'espressione ha la finalità di deridere la squadra avversaria", si legge nella discutibile sentenza assolutoria, peraltro confermata dalla Cassazione. Nei giorni scorsi il quartiere borghese della Balduina è stato tappezzato di manifesti in cui si leggeva: "Lazio Napoli Israele, stessi colori, stesse bandiere, merde". Erano di ultrà romanisti, le cui frange estreme non sono meno antisemite di quelle laziali anche se i media faticano a parlarne. Antisemitismo e razzismo da stadio dilagano, peraltro, anche lontano da Roma. Bisogna discuterne, stigmatizzarlo, estirparlo. Scoprirlo a giorni alterni, invece, è un po' ridicolo.
Ancora cori razzisti e stadio d'inciviltà: il calcio ricomincia da dove ci eravamo lasciati
LA REPUBBLICA.IT - BOCCA - Un misto di calcio e inciviltà, di gol ma anche di violenza e razzismo. E' ormai il cocktail dei nostri appuntamenti avvelenati dagli show barbari delle curve. Il mix è sempre quello. Gli ultras della Lazio già nei giorni scorsi avevano addirittura provocato incidenti durante la festa di compleanno della Lazio. Nella stessa occasione erano stati rinvenuti anche manifesti e adesivi, probabilmente prodotti da ultras della Roma, sempre con deliri razzisti. La partita col Novara, un match facile per la Lazio (4-1), è stato caratterizzato da questa nuova esibizione di potere e soprattutto di sfida sfacciata al resto del mondo. Di buu razzisti è stato oggetto Kean protagonista di Bologna-Juve, insomma il fenomeno è diffuso, senza barriere ed investe tante squadre.
Mentre tutti si indignano e tutti condannano, mentre il governo, fa più o meno finta di fare la lotta alla violenza e al razzismo negli stadi, ma in realtà facendo grossi passi indietro, gli ultras ribadiscono che nel calcio e negli stadi sono loro a dettare legge, che dove sono loro non hanno vigore le normali leggi di convivenza. E' una sfida appunto, che va combattuta a tutti i livelli: dai calciatori e dagli spettatori negli stadi (emarginando e a loro volta contestando certe esibizioni di inciviltà) per finire ovviamente all'autorità giudiziaria che deve reprimere con forza e con tutti i mezzi tecnologici possibile. Se in Inghilterra telecamere e steward riescono ad emarginare ed espellere certi figuri dagli stadi, non si vede perché non lo si possa fare anche in Italia.. Pare del tutto evidente che il vertice di Salvini non abbia avuto alcun risultato e siamo sempre allo stesso punto. O il calcio decide di curare ed estirpare questa malattia, oppure morirà.
Virtus Entella, Benedetti: "L'avversario che temo di più? Dzeko"
Domani la Virtus Entella sfiderà la Roma all'Olimpico. Simone Benedetti risponde alle domande di Centro Suono Sport:
Cosa ti dice tuo padre sulla Roma?
"Papà mi parla sempre bene di Roma e della Roma ed ogni volta che ci torno capisco anche i motivi: città meravigliosa e tifoseria calda".
Hai un ricordo speciale che ti lega ai giallorossi?
"Ricordo che la mia prima panchina in Serie A la feci proprio contro la Roma all’Olimpico il 16 gennaio 2008, in Coppa Italia, con il Torino. Ci fu un gol di Totti, accompagnato da un boato impressionante: un’emozione incredibile anche da avversario".
Ora li ritroverai negli ottavi di Coppa Italia con l’Entella…
"Per noi è una bella vetrina. Ce la giocheremo. Siamo tranquilli. In fondo, è una partita in cui non abbiamo nulla da perdere e, quindi, cercheremo di metterli in difficoltà".
Pensi che la Roma possa sottovalutare l’impegno?
"Non credo che lo farà. È la prima partita dopo la sosta e l’avrà preparata al meglio".
L’avversario che temi di più?
"Dzeko, senza dubbio. È un grande attaccante, forte fisicamente".
Cassano: "Roma-Lazio è la partita che si giocava con maggiore pressione"
Antonio Cassano, ex giocatore della Roma, è stato ospite di Sunday Morning in onda su Sky Sport 24, dove ha parlato dei derby giocati in carriera: da quello di Roma a quello di Genova, passando per Madrid e Milano.
"La partita che si viveva con maggior passione è Roma-Lazio, su questo non c'è dubbio. Mentre quello con più fascino è sicuramente in derby di Genova".
Madrid?
"Troppa differenza tra Real e Atletico".
“Qui ora fanno 2-3 partite buone e valgono 50, 60, 70 o 80 milioni. Il calcio sta andando in una direzione che non mi piace e sbagliata, è una roba pazzesca".
Allora Thiago Alcantara quanto lo devi pagare?Quanto valevano Iniesta, Xavi e Pirlo?
"Thiago vale 4-5 volte Barella. Sono tutti giocatori di quantità. È follia quello che si dice".
Zaniolo erede di Totti?
"Sì, buonanotte… Lui è uno bravo, è giovane. Gioca molto sul fisico e per fare bene, deve stare bene. Mi piace perché ha anche personalità”.
Effettuata la rizzollatura di 1500 metri quadri dell'Olimpico
I giardinieri del Coni sono intervenuti su tutta la striscia centrale di 1500 metri quadri con una rizzolatura, come si è visto ieri durante Lazio-Novara. Inoltre, sono state piazzate sette lampade per illuminare l'erba in modo naturale per favorire la fotosintesi e la nuova semina. La parte più devastata era quella soto la curva sud dove Under sbaglio un clamoroso gol contro il Real. L'Olimpico sarà chiamato agli straordinari perchè oltre alle gare di Serie A e Champions League, ospiterà due partite della nazionale italiana di rugby.
Convocati Entella. Boscaglia svela l'elenco
Roberto Boscaglia, allenatore della Virtus Entella, dopo aver effettuato la rifinitura in vista della gara di Coppa Italia contro la Roma ha diramato l’elenco dei convocati per il match di Coppa Italia contro la Roma. Prima chiamata per i neo acquisti De Santis e Mancosu. Seconda convocazione, invece, per il giovane Federico Bonini, già presente nella vittoriosa trasferta di Genova.
Questo l’elenco completo:
PORTIERI: Massolo, Paroni
DIFENSORI: Baroni, Belli, Benedetti, Bonini, Cleur, Crialese, De Santis, Pellizzer
CENTROCAMPISTI: Adorjian, Ardizzone, Currarino, De Rigo, Di Cosmo, Eramo, Icardi, Martinho, Nizzetto, Paolucci
ATTACCANTI: Caturano, Mancosu, Mota Carvalho, Petrovic, Puntoriere
Pellizzoli: "I giallorossi hanno avuto difficoltà in alcune partite mentre in altre si sono comportati egregiamente"
La Roma, allenatore da mister Di Francesco, inaugurerà il 2019 e il suo cammino in Coppa Italia, affrontando la Virtus Entella di mister Roberto Boscaglia. Per parlare della sfida in programma e non solo, la redazione di Vocegiallorossa.it ha contattato un doppio ex d’eccellenza: Ivan Pelizzoli.
Che giudizio dà alla stagione dei giallorossi?
“Una stagione tra alti e bassi. I giallorossi hanno avuto difficoltà in alcune partite mentre in altre si sono comportati egregiamente. La squadra è giovane e nuova e non ha ancora trovato la sua identità secondo me. Non so dove poter inserire la squadra: se nelle primissime posizioni del campionato o appena sotto".
Le recenti vittorie in campionato possono certificare l’uscita dalla crisi per la Roma?
“Secondo me, sì. C’è da dire che in Champions League la squadra si sta comportando bene, avendo superato il girone. Il Porto è un’opportunità ulteriore per andare avanti nel cammino: è un avversario abbordabile”.
Che giudizio si è fatto su Olsen?
“All’inizio ha pagato un po’ lo scotto della Serie A, che è un campionato diverso dagli altri e molto difficile. Anche l’impatto con l’ambiente di Roma può aver influito sul rendimento iniziale. Adesso si vede che ha la consapevolezza di conoscere meglio il nostro campionato. È un buonissimo portiere. Ultimamente sta facendo bene, Genoa a parte. Anche contro la Juventus è stato uno dei migliori in campo. Sono contento di lui perché essere il titolare l’anno dopo di Alisson non è facile. Anche questo peso può aver influito sulle sue prestazioni iniziali”.
La Roma affronterà in Coppa Italia un avversario abbordabile sulla carta: l’Entella. Che partita si aspetta?
“La Roma deve andare in campo senza strafare perché l’Entella ha un’anima importante che si esalta contro le grandi squadre. Hanno un bravo allenatore e dietro hanno un presidente fantastico, che sa trasmettere la voglia di vincere ai suoi calciatori. Sulla carta può essere facile ma in realtà non lo è. L’Entella sputerà l'anima fino al 95’. Se la Roma gioca da Roma però non ce ne sarà per nessuno. L'unico vero avversario di lunedì sera per i giallorossi saranno loro stessi”.
Che ricordi ha della sua esperienza all’Entella?
“Ho ricordi buoni per la prima parte di stagione. Poi però mi sono rotto la spalla e da lì sono iniziati cinque sei mesi molto duri per me, tra fisioterapia e riabilitazione. Mi dispiace di non essere riuscito a giocare le ultime partite. Il giudizio complessivo sull’esperienza ligure è comunque positivo perché ho conosciuto una persona speciale come il presidente Gozzi, che fa tutto con il cuore. Anche l’ambiente Entella è stato molto accogliente: mi sono sentito in famiglia”.
Allenamento Roma. Lavoro a parte per El Shaarawy e Manolas mentre solo palestra per Kolarov, De Rossi, Marcano e Nzonzi
La Roma di mister Di Francesco, ha effettuato l'ultimo allenamento prima del match di Coppa Italia contro l'Entella. Dopo il riscaldamento, la squadra ha svolto alcune esercitazioni tattiche. El Shaarawy e Manolas si sono allenati individualmente e non saranno della partita. Lavoro in palestra per Kolarov, Marcano, De Rossi e Nzonzi. Terapie per Mirante, assente Florenzi per influenza.
Roma Femminile. Le ragazze della Bavagnoli al quarto posto con 23 punti
Si chiude la 13esima giornata della Serie A di Calcio femminile. La Roma femminile è sempre quarta, a quota 23 punti. La Fiorentina ha battuto 4-0 il Milan scavalcandole al secondo posto in classifica a -3 dalla Juventus prima in classifica. Chiude la classifica l'Orobica Bergamo, ultima a 5 punti. Ora la sosta: le giallorosse torneranno a giocare sabato 26 gennaio alle 14:30, quando ospiteranno il Verona. Giacinti, attaccante del Milan, continua a guidare la classifica marcatori con 15 reti. Annamaria Serturini, con 6 gol, è la giallorossa di Bavagnoli ad aver segnato di più.
Questa la classifica completa:
JUVENTUS 34
FIORENTINA 31
MILAN 30
ROMA 23
FLORENTIA 20
SASSUOLO 19
HELLAS VERONA 16
ATALANTA MOZZANICA 15
TAVAGNACCO 15
PINK BARI 7
CHIEVO VALPO 7
OROBICA BERGAMO 5