Coric si sfoga, poi arrivano le smentite

IL TEMPO - MENGHI - Lo sfogo, poi la (doppia) smentita. Al centro del piccolo caso scoppiato ieri c'è Coric e tutto e nato dalle presunte dichiarazioni del papà-agente Miljenko alla stampa croata: «Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria, avremmo accettato tutto tranne l'Italia e la Francia, ma non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti a dire si alla Roma. Ora Ante mi ha detto che da Trigoria non lo lasciano partire, ci sono offerte reali per lui, ma non saranno prese in considerazione. Dopo la disastrosa esperienza con la Doyers Sport, ho preso in carico la procura di Ante, ma non riesco a gestirlo nel migliore dei modi. Volerò presto in Olanda - conclude il padre aindex.hr - per affidarlo ad un'altra agenzia». Tra retroscena e scenari futuri viene fuori un quadro esasperante, ma che lo stesso Miljenko ha smentito: «Quelle dichiarazioni non hanno nulla a che fare con quanto ho detto, E soprattutto ci tengo a precisare che Ante non ha mai detto che la Roma non vuole liberarlo: lui vuole far vedere il suo valore e attende di dimostrarlo sul campo». Gli fa eco il figlio sui social network: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre non sono mai state rilasciate né da lui né da me. Sono stato onorato sin da subito dell'opportunità di vestire la maglia giallorossa e il mio desiderio è restare qui». Un passaggio in prestito potrebbe farlo, di fronte alla proposta giusta (su di lui ci sono Parma, Cagliari, Sassuolo e Bologna) potrebbe partire e la Roma sarebbe ben felice di fargli fare le ossa in una squadra italiana per ritrovarlo a giugno più maturo.


Roma, adesso è asta per Kabak. Coric: dopo la bufera, il prestito

GAZZETTA DELLO SPORT - Nel raccontare la bufera che ha investito Ante Coric e la sua famiglia (soprattutto), si può partire anche dalla fine, visto che l’immediatezza ieri, col passare delle ore, ha spolpato tutta la carica polemica con cui era nata. Così, sui titoli di coda, ballano per prima cosa le parole del 21enne calciatore (…)che via social ha fatto sapere: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre, per cui saremmo stati costretti ad accettare la Roma, non sono mai state rilasciate né da lui né da me. Sono stato onorato sin da subito dell’opportunità di vestire la maglia della Roma e il mio obiettivo è continuare a farlo più a lungo possibile. (…)». Mossa intelligente, perché le parole del papà Miljenko Coric, rilasciare a Index HR , erano parse assai plausibili, ripercorrendo così le tappe del trasferimento. «Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria che si era comportata nel peggiore dei modi con mio figlio e abbiamo chiesto il trasferimento. Avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia, ma purtroppo non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti ad accettare la Roma per andarcene il prima possibile». Poi passando all’attualità ha spiegato: «Ante mi ha detto che la Roma non lo lascerà partire. Ci sono offerte reali per lui, ma che non saranno prese in considerazione. Lui vorrebbe lasciare l’Italia. Di recente ho contattato Di Francesco per chiedergli informazioni sulla crescita di Ante, mi ha risposto che al momento ci sono tre giocatori italiani che sono sopra di lui nelle gerarchie. La stagione però è lunga, il club gioca tre competizioni e che quindi ci saranno possibilità di vederlo in campo. (…)». Nel frattempo, sfumato il Cagliari, per il prestito restano in ballo Chievo e Sassuolo, (…). Storia diversa quella di un altro ancora più baby rispetto a Coric. Si tratta di Ozan Kabak, 18 anni, difensore centrale del Galatasaray, su cui da tempo si sono appuntati gli occhi della Roma. (…).Il problema è che adesso intorno a Kabak si è scatenata una sorta di asta, che vede in campo, oltre alla Roma, società come Stoccarda, B. Dortmund, Watford e anche il Manchester United, (…).  Detto che Bruno Peres piace al Bologna (ma è più probabile che resti in Brasile), a proposito di aste, c’è da segnalare anche la situazione intorno a Hector Herrera del Porto. Detto che il club lusitano, pur avendo il centrocampista il contratto in scadenza, non ha nessuna intenzione di cederlo in questa finestra di mercato, non si può escludere che la Roma possa averlo in estate, anche se la concorrenza intorno al suo cartellino non aiuta. Vero che il d.s. Monchi ha bollato l’operazione come «impossibile», ma molto dipenderà dall’assetto tattico che sarà scelto. (…).


DiFra, contro l’Entella la tentazione è il 4-3-3

GAZZETTA DELLO SPORT - Visto il piccolo infortunio al piede che ha rimediato Nzonzi, è possibile che lunedì contro l’Entella, nell’ottavo di finale a eliminazione diretta in programma alle ore 21, Eusebio Di Francesco riproponga il 4-3-3 (…).A centrocampo, infatti, potrebbero giocare Cristante, Lorenzo Pellegrini e Zaniolo. Se invece si darà fiducia a Pastore da trequartista, si resterà sul sistema di gioco recente.


Asta per Kabak. Coric, un giallo

MESSAGGERO - CARINA - Italiani ma non solo. Perché se un calciatore vale non c’è nazionalità che tenga. E così, nonostante il proposito futuro di Monchi è di ‘italianizzare’ la Roma, il ds rimane molto attento alle occasioni di mercato. Quella di Kabak rischia però di non essere più tale. Perché sul giovane turco è iniziata un’asta. Convinto da Terim a rimanere almeno sino a giugno - con tanto di dichiarazioni pro-media e tifosi nei giorni scorsi - su Kabak è iniziato l’inevitabile gioco a rialzo. Non c’è solo la Roma sul 18enne di Ankara, ma diversi club europei disposti anche a bypassare il discorso della clausola rescissoria (7,5 milioni) pur di aggiudicarsi il difensore. È il caso dello Stoccarda che secondo la Bild avrebbe offerto addirittura 11 milioniMonchi è già stato chiaro da tempo con gli agenti del ragazzo: se parte l’asta, la Roma si tira fuori. Anche perché il rischio che il prezzo lieviti oltremodo è dietro l’angolo. Kabak interessa infatti anche al Manchester United, al Borussia Dortmund e al Watford. Anche l’Inter nelle settimane passate aveva effettuato un sondaggio ma poi si è defilata.

ANTE I GIALLOROSSI Intanto a Trigoria hanno aperto un nuovo capitolo sui padri ingombranti. Dopo Lamela, Bojan e Gerson, è il turno del papà di Coric. Ieri dalla Croazia gli sono state attribuite lunghe e circostanziate dichiarazioni, rilasciate a Index HR: «Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria che si era comportata nel peggiore dei modi con mio figlio. Avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia,ma purtroppo non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti ad accettare la Roma per andarcene il prima possibile. Ora Ante, nonostante alcune offerte(Parma e Chievo), mi ha chiamato e mi ha detto che la Roma non lo lascerà partire». Parole che una volta rimbalzate nella Capitale hanno creato il caso. Che il calciatore ha provato a spegnere smentendo il tutto via Instagram: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre, per cui saremmo stati costretti ad accettare la Roma, non sono mai state rilasciate né da lui né da me. Sono stato onorato sin da subito dell’opportunità di vestire la maglia della Roma e il mio obiettivo è continuare a farlo più a lungo possibile».


Roma a volte ritorna

MESSAGGERO - ANGELONI - Non subito, non con fretta, ma un giorno, magari non troppo lontano, verrà riproposto, perché Eusebio Di Francesco quel suo 4-3-3 ce l'ha ancora conservato nella testa. La sperimentazione è stata naturale: Cristante si sta specializzando nel ruolo di regista, Pellegrini era ed è una mezz'ala e Zaniolo idem. Un bel centrocampo giovane e italiano, questo è il progetto del tecnico, che si è consegnato al 4-2-3-1 per esigenze di squadra, per superare la crisi d'identità arrivata nel post cessioni di Strootman e Nainggolan. Del resto, l'unico trequartista che ha faticato a fare la mezz'ala è Pastore, ma dovrà riprovarci perché attualmente, come uomo dietro le punte, fatica a trovare spazio dopo l'esplosione di Pellegrini prima e Zaniolo poi. Ora che Nzonzi è infortunato e che De Rossi è ancora convalescente, l'ipotesi può prendere ancora più piede, diciamo potrebbe subire un'accelerazione. Un sistema che consentirà a Di Francesco - nell'attesa di De Rossi - di alternare come centrali Nzonzi e Cristante, che fino a ora hanno scaricato le batterie per le gare consecutive di campionato giocate: dal Frosinone al Parma (14 intere) il francese, invece Bryan dal derby alla sfida in Emilia (13, anche se per intero le ultime 8). In questi mesi di 4-2-3-1 sono cresciuti determinati giocatori, anche sotto l'aspetto della personalità, dell'abitudine a vivere Roma e la Roma.

PRONTI ALL'USO Calciatori più pronti all'uso, non da sperimentare. Vedi i vari Zaniolo, Pellegrinie lo stesso Cristante, che ha fatto la mezz'ala così e così e ora, che è visibilmente cresciuto, potrebbe tornare a farla nel caso in cui al centro del 4-3-3 dovesse giocarci uno tra Nzonzi o De Rossi. E' chiaro che il trio Zaniolo, Pellegrini e Cristante ci fa pensare a una Roma proiettata nel futuro, al dopo De Rossi (calcolando che Nzonzi è trentenne). Una Roma capace con quei tre di sistemarsi in campo come adesso, col 4-2-3-1, o col 4-3-3, una rosa che al momento ha in più solo Pastore e Coric, che per vari motivi sono stati spesso a guardare. Questo progetto ci fa pensare anche alla Nazionale, con i già chiamati Cristante, Zaniolo (prima ancora del suo esordio) e Pellegrini. Mancini li considera mezz'ali o trequartisti, appunto, come Di Francesco. Del resto lo scorso anno, senza dover cambiare idea o sistemi di gioco, la Roma è arrivata senza problemi al terzo posto e raggiunto la semifinale di Champions. Con Nainggolan e Strootman, che erano più avanti rispetto a Cristante, Zaniolo o Pellegrini, ma con un'idea chiara di gioco, che in Europa spesso ha funzionato. Con qualche mese di ritardo, quella freschezza giovane, quel cambio di generazione potrà dare qualche frutto in più. Sempre che si parta da ciò che l'allenatore conosce meglio. E allora, che 4-3-3 sia. Senza più compromessi salva stagione. E l'anno prossimo, senza troppi acquisti trequartisti, se Di Francesco sarà - come ha confermato Monchi - ancora alla guida della Roma.


La difesa non si tocca

IL TEMPO - MENGHI - Tutti confermati. Monchi non vuole mettere mano al pacchetto di centrali, sarebbe casomai disposto a lasciar partire lo scontento Marcano, che ha fatto fatica ad inserirsi e non ha visto molto il campo in questa prima parte di stagione e, in quel caso, potrebbe cogliere qualche occasione sul mercato, ma non è detto, si potrebbe anche restare così, visto il contributo minimo dello spagnolo (359 minuti totali) e il precedente dello scorso anno: salutati Moreno, Castan e Palmieri a gennaio, arrivò Silva, terzino sinistro che fece da comparsa per 111 minuti e poi tornò allo Sporting. Nella passata stagione, però, la Roma vantava una difesa di ferro, una delle migliori addirittura in Europa, mentre oggi è l’undicesima della A con 24 gol subiti al giro di boa. Ha chiuso l'anno a porta immacolata, come non le riusciva da quasi tre mesi in campionato e quello di Parma è stato il quarto «clean sheet», il sesto contando la Champions. Di questi tempi, dodici mesi fa, erano il doppio( 12 totali) e i gol incassati in Serie A solo 13. Una differenza sostanziale, eppure gli uomini sono gli stessi, Marcano a parte. Manolas, Fazio e Jesus contano insieme 7 anni e mezzo di esperienza in giallorosso, il «grosso» viene dal greco che è alla quinta stagione e, per ora, non va da nessuna parte. Il suo è uno dei contratti che presto o tardi arriverà sulla scrivania di Monchi, probabilmente a fine campionato, la scadenza è lontana in realtà, 2022, ma il centrale ha cambiato da poco procuratore, si è affidato a Raiola e ha ancora una clausola con cui può liberarsi si in estate: o sarà ritocco o, probabilmente, addio.

Manolas  sta bene nella capitale, ha avuto più volte la possibilità di fare le valigie ma alla fine ha sempre scelto di rimanere, ma dopo tanto tempo qui potrebbe essere arrivato alla fine di un ciclo e non è un caso che il diesse spagnolo stia già preparando la rivoluzione per giugno. Adesso non ci sono le risorse per strappare Mancini all'Atalanta, ma nel progetto di una Roma giovane e italiana che Monchi sogna di realizzare c'è spazio per un investimento importante anche lì in mezzo, dove si guarda pure Kabak del Galatasaray. Molto dipenderà dalla classifica finale, la Champions porta soldi e attira giocatori, perciò i giallorossi si batteranno per restarci, già a partire dal Torino, sabato prossimo. Prima, però, c'è un'altra competizione da onorare, la Coppa Italia, e dato che il pilastro della difesa Manolas si sta ancora allenando a parte per colpa del problema all'adduttore accusato a Parma la coppia centrale dovrebbe essere composta da Fazio e Juan Jesus contro la Virtus Entella. Santon non è pronto, a destra ci sarà Florenzi e a sinistra Luca Pellegrini spera, ma non è detto che Kolarov riposi. Turnover obbligato per Di Francesco anche a centrocampo, dove Nzonzi non è al meglio per una lussazione al dito del piede e De Rossi è in attesa di risposte positive dal ginocchio, che comunque sembra migliorare. Toccherà, dunque, a Pellegrini, Cristante e Zaniolo, davanti più Dzeko di Schick e due tra Kluivert, Perotti e Under.

 

 


Donne, giallorosse a Tavagnacco

IL TEMPO -  Sarà la Roma di Betty Bavagnoli ad aprire il programma della tredicesima giornata di A femminile: giallorosse in Friuli, in casa del Tavagnacco, alle ore 12.30 (differita Roma Tv ore 15.15). Torna in gruppo Federica Di Criscio, out Corrado, squalificata, e Carter. «Abbiamo raggiunto il quarto posto ma non dobbiamo sentirci arrivate in nessun modo», le parole del tecnico romanista.


Giallorossi in casa della Juve

IL TEMPO - SCHITO - Dopo la lunga sosta natalizia, la Roma Primavera torna in campo per una sfida tutt'altro che banale. Juventus-Roma non è mai una partita come le altre, anche in campo giovanile. La formazione di Alberto De Rossi affronta oggi (ore 13, diretta Sportitalia e Roma Tv) una vecchia conoscenza di Trigoria, quel Francesco Baldini che lo scorso anno, alla guida degli Under 17, ha vinto il titolo con tanti ragazzi che ora figurano nel gruppo della Primavera giallorossa. «Siamo due squadre votate all'attacco - le dichiarazioni di Alberto De Rossi ai microfoni di Roma Tv - e forse subiamo troppi gol, ma queste sono le armi che proponiamo. I principi di gioco sono simili, sarà una gara di alta classifica contro una squadra forte». Da registrare i recuperi di William Blanda, out da due mesi e pronto a tornare al centro della difesa al fianco di Cargnelutti, e di Sdaigui, al rientro in gruppo dopo ben sei mesi di stop per la lesione del legamento crociato. «I due recuperi sono preziosi ma finalmente abbiamo avuto modo di lavorare a livello fisico, a fine anno si sente il peso dei tanti incontri e hanno inciso nella crisi di risultati», ha aggiunto De Rossi. Ancora out Cardinali - tra i pali ci sarà Greco - e capitan Marcucci, sacrificato sull'altare del regolamento dei fuoriquota: De Rossi ha scelto ancora una volta Cargnelutti, Celare proprio Greco.


In campo le donne. E loro possono blindare il 4° posto…

GAZZETTA DELLO SPORT - L’appuntamento è per le 12.30, quando la Roma andrà a giocare sul campo del Tavagnacco. Una trasferta insidiosa per le calciatrici giallorosse, come sottolineato dall’allenatrice Bavagnoli: «Il Tavagnacco - ha detto a Roma Tv –è una squadra molto solida, con una storia e una tradizione importanti. Servirà una gara diversa dall’andata, molto più determinata con meno occasioni lasciate per strada». Soprattutto perché adesso la Roma è quarta ed «è una posizione che vogliamo tenerci stretta. (…)».


Karsdorp recuperato. E la moglie lo conferma in maglia giallorossa

GAZZETTA DELLO SPORT - Riusciranno le parole di Astrid ad avere lo stesso peso di quelle di Amra? Un anno fa la volontà della moglie di Dzeko fu decisiva nella scelta del bosniaco di restare a Roma e non (solo) perché la signora amasse l’Italia. (…). Astrid Lentini, origini italiane ma cresciuta in Olanda, da giugno è la moglie di Rick Karsdorp, è in attesa del loro primo figlio e ha fatto sapere ­ via social, chiaramente che all’inizio dell’estate dovrebbe partorire a Roma. (…) Qui vorrebbe che Rick dimostrasse, dopo 18 mesi da incubo, che l’investimento fatto per lui dal club (poco meno di 20 milioni, bonus inclusi) non è stato poi così sbagliato. Suo marito si farà convincere? E, soprattutto, troverà la forza di convincere Di Francesco? Dal punto di vista fisico Karsdorp appare recuperato, il problema è mentale e concerne anche un adattamento al calcio italiano che, viste le pochissime partite disputate, procede lento. Il titolare a destra è Florenzi, Santon la prima alternativa. Karsdorp durante la sosta ha lavorato a Dubai tra mare e palestra, anche con il fisioterapista inviato dal club. Anche se da giorni si allena in gruppo, contro l’Entella sembra difficile vederlo in campo dall’inizio, ma lui ci spera. (…).Monchi non esclude a priori una sua partenza, ma non sarà tanto per mandarlo via: la Roma vuole una società che gli dia la possibilità di trovare continuità e che, prendendolo in prestito e non a saldo, gli permetta di non svalutare l’investimento fatto nel 2017. (…). Intanto Karsdorp si allena, sembra con più convinzione rispetto al passato, tanto che più di qualche volta è comparso nelle foto di Trigoria sorridente e convinto. Se poi questi sorrisi si tramutino in prestazioni è tutto da dimostrare. In teoria, con la Coppa Italia e la Champions che riprenderà a febbraio, le occasioni potrebbero e dovrebbero esserci, Di Francesco ha dimostrato che chi si allena in maniera seria poi ha la possibilità di scendere in campo, ma la pratica è un’altra cosa. (…).


Baldissoni in Questura: la Roma propone una soluzione intermedia per le multe per i cambi-posto in Curva

REPUBBLICA - FERRAZZA - Mentre a Trigoria si lavora sul campo, Baldissoni, insieme allo Slo giallorosso, si è recato ieri in Questura per provare a trovare una soluzione intermedia rispetto alle multe per i cambi-posto che continuano ad arrivare in curva Sud. Il dg della Roma ha proposto che prima di mandare le sanzioni economiche, possa arrivare un richiamo attraverso il club con il nome del trasgressore, che, nel caso dovesse ripetere l’infrazione, sarebbe a quel punto sottoposto alla procedura ordinaria della Questura. In pratica si prova a trovare una fase intermedia in cui è la Roma stessa che si fa interlocutrice col trasgressore prima della procedura ordinaria.


Per Thiago Mendes anche Monaco e PSG

Thiago Mendes, centrocampista brasiliano del Lille, è un giocatore sul quale c'è un forte interesse da parte della Roma. Ciononostante, sul calciatore è piombato il Psg che si trova alla ricerca di un centrocampista dopo la sicura partenza di Rabiot a fine stagione. Oltre al club della capitale, c'è anche il Monaco che si è visto rifiutare una prima offerta per il sudamericano, ma i monegaschi stanno valutando una nuova proposta. A riferirlo è il portale francese le10sport.com.