Mercato di gennaio con gli occhi puntati a giugno
INSIDEROMA.COM - FRANCESCO GIOVANNI VENTURA - Più volte Ramon Monchi, direttore sportivo della Roma, ha dichiarato che nel mercato di gennaio non ci saranno grandi colpi: quelli importanti arriveranno la prossima estate. Tuttavia bisogna fare i conti con i corteggiamenti che molti club internazionali stanno facendo a diversi giocatori giallorossi. Uno su tutti Manolas che dalla premier riceve le avance di Chelsea e United. Mercato di gennaio ma con gli occhi puntati a giugno. In questo mese si cercherà di capire là dove la rosa deve essere migliorata o magari snellita.
Porta – La cessione di Alisson ha fatto bene alle casse della Roma e male, almeno nella prima parte di stagione, alla difesa dei pali. Olsen dopo un avvio zoppicante sembra aver trovato il giusto assetto e sta iniziando a dare garanzie con delle buone parate. Almeno per il momento la dirigenza giallorossa non deve preoccuparsi di trovare un estremo difensore.
Difesa – Come anticipato, Manolas potrebbe essere prossimo ad un addio e ciò significa intervenire con un acquisto di livello per rimpiazzare uno dei migliori difensori a livello europeo. I nomi caldi in questi giorni sono quello di Gianluca Mancini, centrale dell’Atalanta, e Miranda, centrale dell’Inter. Il primo potrebbe arrivare con un’operazione simile a quella che ha portate Cristante a indossare la maglia della Roma, magari con l’inserimento di Defrel che tanto interessa alla squadra bergamasca. Il secondo invece ha rifiutato il ritorno in Brasile perchè il centrale nerazzurro non considera finita la sua carriera e ha ancora voglia di mettersi in gioco.
Centrocampo – L’obiettivo giallorosso è quello di tingere di azzurro il reparto e aggiungere a capitan De Rossi, al baby gioiello Zaniolo e ai preziosi Cristante e Pellegrini, Niccolò Barella anche se l’operazione è complessa e bisogna sfidare la concorrenza dei vari Inter, Napoli e Juventus; Si punta ad inserire nella trattativa i giovani Riccardi e Celar così da far gola al Cagliari. Altri nomi caldi per il centrocampo giallorosso sono quelli di Herrera del Porto e Meitè del Torino.
Attacco – La questione forse più delicata. C’è innanzitutto da considerare la crescita di Schick e Kluivert, attesi a dare conferme delle loro qualità, e le offerte che continuamente arrivano per Under da numerosi club europei quali Arsenal e Bayern Monaco. La speranza è quella di arrivare a Belotti del Torino, operazione che richiede uno sforzo economico non indifferente. Al suo posto piace Kouamè che è sempre più vicino al Napoli.
La Roma riscopre Karsdorp
INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - La partita di ieri sera tra Roma e Virtus Entella segue il filo logico da molti pronosticato prima del fischio iniziale. La Roma si impone da subito, anzi, anche prima. Passa neanche un minuto e Patrik Schick insacca per l'1-0. Prima della fine della prima frazione i giallorossi sono già avanti 2-0 con un preciso sinistro di Marcano, anche lui in campo dopo l'infortunio a Juan Jesus e subito protagonista.
Il secondo tempo serve per mettere sul taccuino altre due marcature che portano rispettivamente la firma di un ritrovato Schick e di Pastore, salvato dal gol da una prestazione di certo non da annoverare. Inoltre c'è l'esordio tra i grandi di Riccardi, testa alta e sicurezza nei suoi pochi scampoli di partita.
La Roma vince 4-0 e verrebbe da dire "Per fortuna" dopo l'eliminazione con lo Spezia di tre stagioni fa e quella patita con il Torino l'anno scorso. Prosegue il cammino in Coppa Italia, tanto voluta dai tifosi, come testimoniato dallo striscione apparso in Curva Sud prima dell'inizio del match che recita "Non la snobbate, noi ci teniamo" e ad attendere i capitolini ci sarà in casa una agguerrita Fiorentina, forte del 2-0 tra le mura amiche del Torino ma soprattutto, tra un gol e l'altro, la Roma ritrova Rick Karsdorp.
291 - Un numero qualunque si potrebbe pensare eppure la storia di Karsdorp alla Roma è ben legata al 291. Sono infatti i minuti totali, compresi i 90 di ieri sera, quelli giocati in maglia giallorossa dal terzino olandese. Arrivato come grande rinforzo del 2016 e come pedina capace di far alzare Florenzi a centrocampo nello scacchiere titolare, Karsdorp è stato fermato da infortuni su infortuni che ne hanno ridotto la prima stagione ad appena 82 minuti, quelli giocati con il Crotone prima di operarsi nuovamente.
In questa stagione l'arrivo di Santon, preferitogli in più occasioni ed una presenza in campo che fatica ad arrivare. Due presenze, mai per intero, nel 2-2 casalingo contro il Chievo Verona e nella sconfitta per 2-1 patita per mano del Milan. Poi la luce, già opaca, sembra spegnersi totalmente. Le voci su un addio a gennaio si fanno sempre più insistenti e la possibilità di ritornare nella propria casa calcistica, il Feyenoord, non sembrano dispiacere molto al ragazzo, ormai stanco della panchina. La scorsa settimana arriva un piccolo segnale di svolta, la moglie Astrid Lentini fa intendere tramite Instagram che il figlio che la coppia aspetta nascerà probabilmente a Roma ed ecco che il futuro di Karsdorp ed i giallorossi sembra riavvicinarsi improvvisamente. Di Francescocoglie il momento di una possibile svolta ed ecco che con l'Entella il ragazzo ha una chance dal primo minuto.
La Roma vince, anzi, stravince e Karsdorp è tra i migliori in campo. 90 minuti pieni, i primi dal suo arrivo nella capitale, conditi da qualche scorribanda e passaggio in verticale, oltre ai colloqui, ripetuti più volte nella gara, con Robin Olsen, con il quale Karsdorp si intende perfettamente anche grazie all'uso della lingua inglese. I tifosi della Roma possono finalmente sorridere, con un Karsdorp in più, con l'augurio che questa volta il ritorno dell'olandese non sia un semplice fuoco di paglia.
Conferenza Boscaglia: "Se fossimo rimasti bassi avremmo preso comunque quattro o più gol"
Roberto Boscaglia, tecnico della Virtus Entella, ha rilasciato alcune dichiarazioni dopo la fine del match contro la Roma. Queste le sue parole:
BOSCAGLIA IN CONFERENZA STAMPA
Tanto coraggio?
"Se fossimo rimasti bassi avremmo preso comunque quattro o più gol. C’è tanta differenza di qualità, dovevamo assorbire meglio e lavorare meglio su Cristante e Pastore. È un messaggio positivo, non dobbiamo vincere la Coppa Italia, volevo far capire alla squadra che fin quando ci stiamo fisicamente possiamo fare bene. Abbiamo avuto sfortuna sul primo gol, quando i ritmi sono calati è uscita fuori la qualità della Roma. Abbiamo fatto parate importanti, ma il messaggio deve essere quello. Se fossimo stati bassi non avremmo creato quel paio di palle gol. A me interessa il campionato, questa è una vetrina che la squadra si è guadagnata con il sudore".
Cosa si può imparare?
"L’umiltà che ha avuto la Roma. Abbiamo preso il secondo gol perché Baroni non ha buttato una palla in tribuna. Ho visto Fazio e Kolarov rinviare. La Roma ha lavorato, magari nel primo tempo è mancato il palleggio. La differenza è l’umiltà, la qualità tecnica non si discute. Essendo un simpatizzante della Roma mi fa molto piacere".
Perché Icardi solo nel secondo tempo?
"Perché devo pensare al campionato. Siamo arrivati qui battendo Siena, Salernitana e Genoa, tutti meritavano di giocare. Avevo già previsto di far fare un tempo solo a Icardi, volevo farlo giocare perché questa è la sua città. È un giocatore che avrei dovuto tirare fuori se l’avessi messo dall’inizio".
Sarebbe stato meglio giocare in casa nostra?
"Bisogna vedere entrambe le facce. Per noi è stato splendido venire qui, un premio straordinario. Ma per vedere altro, per far sì di riempire lo stadio di Chiavari, o di Pisa, sarebbe stato meglio fare la formula inversa. Qualcosa è cambiato, tra le squadre di Serie A".
Cosa manca alla Roma?
"Qualche punto che ha perso negli ultimi minuti di alcune partite, parliamo di una squadra che si è giocata l’accesso alla finale di Champions League, ha un allenatore straordinario che sta facendo fare un percorso interessante ai giovani. Hanno anche avuto infortuni. Quel che dobbiamo guardare è il progetto che ha la società, credo che la Roma sia un’ottima squadra, che lavorerà per entrare nei primi 4 posti, oltre a essere già agli ottavi di Champions League. Molte critiche a Di Francesco sono state folli".
Zaniolo?
"In questo momento è uno dei talenti italiani più forti, la Roma ha fatto un colpo della Madonna a toglierlo all’Inter. Ha una fisicità incredibile, una grande tecnica e una testa da professionista. Il futuro è suo".
Allenamento Roma. La squadra a Trigoria alle 14:45
Gli uomini di Di Francesco ad allenarsi questo pomeriggio alle ore 14:45 al centro Fulvio Bernardini di Trigoria. Dopo la vittoria per 4-0 nei confronti della Virtus Entella nel match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia, i giallorossi si prepareranno alla sfida di sabato 19 gennaio alle ore 15 contro il Torino in programma allo stadio Olimpico di Roma.
Roma, una serata finalmente Schick
IL MESSAGGERO - Patrik Schick è stato il protagonista della Roma nel successo sull’Entella. Con le sue due reti e l’assist di tacco, il ceco ha portato i giallorossi ai quarti di finale di Coppa Italia. La Roma, insomma, fa il suo dovere, evitando di snobbare, come da richiesta arrivata per iscritto dal cuore della Curva Sud. . A fine serata, però, la rosa risulterà ulteriormente decimata: nel riscaldamento si ferma Perotti (risentimento al polpaccio sinistro) e, in meno di 10 minuti, si arrende anche Jesus (iperestensione al ginocchio destro). Annata davvero maledetta: già 35 gli infortuni, 25 muscolari e 10 traumatici. Lo scrive Il Messaggero.
Riccardi predestinato, debutto a 17 anni
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Prima le parole di elogio di Mancini, poi l’esordio con la prima squadra. Un periodo particolare per Alessio Riccardi, primo millenial a scendere in campo per la Roma. Come scrive La Gazzetta dello Sport, il suo ingresso in campo non è stato poi così banale, poiché dopo 3-4 tocchi di alleggerimento ha provato anche una conclusione di prima: se avesse segnato sarebbe venuto giù l’Olimpico. Tutta la sua gioia nelle parole a fine gara: “Esordire all’Olimpico da romano e romanista è un’emozione grandissima. Avevo i brividi, soprattutto al momento dell’ingresso. Mi sono messo a disposizione del mister, giocando da mediano. Quando sono entrato mi ha detto di giocare semplice e di cercare la verticalità, come so fare“.
Anche dalla Sud cori contro Napoli
IL MESSAGGERO - Cori di discriminazione territoriale contro Napoli e contro i carabinieri dalla curva Sud gremita di tifosi della Roma. Dopo la vicenda Koulibaly, anche dalla curva giallorossa si alzano cori di intolleranza e discriminazione. «Odio Napoli» è stato il canto intonato al 37’ pt, accompagnato da cori di odio verso Liverpool, Juventus e Bergamo. Cori anche contro i carabinieri. In precedenza anche un coro, più ristretto, «Vesuvio lavali col fuoco». Lo scrive Il Messaggero.
Di Francesco: “Stiamo crescendo come gruppo”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il gol del raddoppio di Marcano ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Di Francesco e gli ha permesso di veder concretizzarsi per la prima volta in carriera l’obiettivo dei quarti di finale di Coppa Italia. La sua felicità a fine partita però dipende anche da altri fattori, come ha spiegato lui stesso: “Stiamo crescendo come squadra e di questo ne sono contento. Sta venendo su l’identità del gruppo. Dobbiamo competere per più traguardi. Bisogna guadagnare il quarto posto perché la Champions è importante. La Coppa Italia ha per noi grande prestigio. Pastore? Ha avuto un percorso particolare a Roma: è partito bene, veniva da una squadra dove ha giocato poco. Ha subito diversi infortuni che non gli hanno permesso di allenarsi con continuità. Sono contento di questa sera perché è stato in partita“. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Schick rinasce sotto il segno del mental coach
IL MESSAGGERO - Patrik Schick è riuscito a segnare uno dei gol più veloci della storia della Roma alla prima partita da coccolato o stimolato speciale. Non solo quello, però: due gol e un assist di tacco, il suo bottino finale. C’era curiosità, poi, per capire se ibl Flaco, fatto arrivare la scorsa estate a Roma da Parigi in cambio di 24,7 milioni di euro (commissioni escluse), fosse ancora vivo. Sportivamente parlando, sia chiaro. Perché a un certo punto, nemmeno troppo tempo fa, Javier Pastore, il fiore appassito all’occhiello di Monchi, era sparito dai radar. Lo scrive Il Messaggero.
Cori contro Napoli, Reds e carabinieri
LEGGO - Prima della partita con l’Entella i cori odiosi contro il Napoli (“Lavali col foco”) poi i soliti insulti ai carabinieri e a sostegno degli ultras in galera con tanto di “Odio Liverpool” (luogo dove sono avvenuti gli scontri che hanno portato all’arresto di tre facinorosi e al ferimento grave di Sean Cox) rimarcati pure in diretta televisiva dai commentatori della Rai. «Non li ho sentiti – ha commentato Di Francesco – sono sincero. Al di là del campanilismo, sono di certo più offensivi quelli che vanno a toccare il colore della pelle.Non intendo questo per sospendere le partite, intendo qualcosa di più offensivo». Lo riporta il quotidiano Leggo.
Schick: “Avevo la testa libera, per questo ho fatto gol”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La partita di ieri sera contro l’Entella è stata sicuramente la serata più bella per Patrik Schick in maglia giallorossa. L’attaccante ceco ha sfoderato ieri una prestazione che nella Capitale non si era ancora mai vista da parte sua, mettendo a segno due reti e condendo il tutto con un assist. Merito del ragazzo ma anche del suo mental coach, che da qualche giorno lo sta seguendo e iniziano a farsi vedere i primi frutti del suo lavoro. Queste le parole di gioia dell’attaccante della Roma al termine della gara: “Sicuramente è importante per me giocare con la testa libera, non pensare. Contro l’Entella l’ho fatto e forse anche per questo ho fatto gol. Il mental coach forse mi sta aiutando, ma cosa mi dice non lo rivelo. Sono cose private“. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.
Monchi ricompra De Rossi: “Sta guarendo e sarà utile”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il mercato della Roma ruota intorno a Daniele De Rossi. Lo conferma anche il direttore sportivo Monchi: “Stiamo cercando qualche giocatore per alzare il livello, se non lo troviamo rimaniamo così. Abbiamo limiti per fare le trattative, abbiamo già fatto grandi investimenti. La squadra è forte, dobbiamo pensare che la soluzione sia dentro. Il centrocampo è pieno di italiani forti, spriamo che sia la base per un futuro importante per la Roma e per la Nazionale. De Rossi? Per noi è importantissimo, sta guarendo e sarà pronto per la seconda parte di stagione“. In uscita ci sono richieste di prestito per Coric da Sassuolo, Bologna e Chievo, mentre all’infortunio di Juan Jesus potrebbe conseguire la permanenza di Marcano. Lo scrive La Gazzetta dello Sport.