Baldissoni: "Abbiamo chiesto chiarimenti alla questura per i ritardi di accesso in Curva Sud"
Mauro Baldissoni, DG della Roma, ha parlato ai microfoni di Roma TV dopo il match contro il Torino per chiarire sui ritardi nel filtraggio dei tifois in Curva Sud:
Perché in Curva Sud a inizio gara c’erano diversi spazi vuoti?
"Ce lo siamo chiesti perché abbiamo visto evidenti buchi nel settore sempre pieno, in cui tutti hanno l’abbonamento. Ci siamo preoccupati, poi c’è stato detto che si sono formate lunghe code ai tornelli con difficoltà di valutazioni individuali. Sono state approfondite, e così la curva si è riempita a un quarto d’ora dall’inizio. Questo è discutibile, perché noi cerchiamo di allestire uno spettacolo che ha senso soltanto se è godibile dai tifosi. Se c’è qualcuno che vuole rovinarlo con comportamenti non consoni, sappiamo che siamo stati sempre duri nel contrastare questi comportamenti. Se addirittura non si riesce a entrare in tempo per la partita evidentemente c’è qualche problema organizzativo o di scelta che non abbiamo compreso. Abbiamo chiesto chiarimenti alla questura, siamo in attesa e in contatto con loro. Tutti dobbiamo lavorare per normalizzare uno spettacolo come il calcio. Se ci sono situazioni che meritano un contrato siamo tutti a supportarla, chi con violenza impedisce la serenità deve essere combattuto. Io vorrei che tutti i tifosi siano seduti per gioire per una partita che sta cominciando. Spero che avremo risposte e chiarimenti a breve dalle autorità".
Zaniolo: "Niente di più magico... Grande vittoria!" (foto)
Altra ottima prestazione di Zaniolo che sembra averci preso gusto nella realizzazione di grandi gol. Nella gara di oggi contro il Torino è arrivata la seconda rete dopo quella contro il sassuolo con un bel pallonetto che ha lasciato tutti di stucco. Il centrocampista giallorosso ha voluto esprimere tutta la sua gioia attraverso un post su Instagram commentando:
"Niente di più magico... Grande vittoria!"
Visualizza questo post su InstagramNiente di più MAGICO Grande vittoria! #romatorino
Un post condiviso da Nicoló Zaniolo (@nicolozaniolo) in data: Gen 19, 2019 at 8:42 PST
Lo. Pellegrini: "Vittoria da grande squadra e contro il Torino che era imbattuto fuori"
Lorenzo Pellegrini, centrocampista giallorosso, è stato intervistato da Roma TV al termine del match vinto 3-2 in casa col Torino. Queste le sue parole:
"Vittoria importante, da grande squadra. Ci siamo fatti rimontare, un tempo queste partite forse non le avremmo vinte mentre oggi invece ho visto cattiveria negli occhi dei compagni. Ecco perché ero sicuro che alla fine avremmo vinto. La nostra forza è quello di giocare a calcio, cerchiamo sempre di fare quello. Poi è normale che l'adrenalina a volte faccia perdere la cognizione del tempo. Siamo felici di questa vittoria, arrivata contro una grande squadra come il Torino che era ancora imbattuto fuori casa. Sapevamo che l'avrebbero messa sul piano fisico, dovevamo allora contrastarli con il palleggio, che è la nostra forza. Siamo stati bravi a giocarcela anche con il fisico, dobbiamo crescere sotto questo aspetto".
Ruolo?
"In questo momento è così perché la squadre ne ha bisogno, al di là del ruolo in campo ci andiamo noi. Ovviamente mi piace giocare di più davanti ma posso riuscire a inserirmi anche da mediano. Mi trovo bene anche qui, uno trova sempre il modo di svariare. Atalanta? Partita importante, cercheranno di metterla sul piano fisico per questo dovremo giocare con la stessa cattiveria di oggi".
Il numero 7 romanista si è poi fermato a parlare in zona mista:
“Non dico ci sia apprensione, però dobbiamo sapere che il campionato sarà duro. Se giochiamo con questa determinazione, questa voglia di portare a casa i tre punti, andrà bene. Dobbiamo continuare così, non era facile vincere dopo la sosta, ora pensiamo all'Atalanta e proveremo a vincere".
Il centrocampo italiano?
"Molto bene, abbiamo l'opportunità di parlare e scambiarci di ruolo, io mi vedo come trequartista ma in quella posizione di oggi posso anche inserirmi. Abbiamo mostrato una buona reazione, è stata l'ennesima rimonta, ci siamo fatti rimontare e non vinto le partite ma oggi non è accaduto".
Dzeko?
"Edin non ha bisogno di noi per ritrovare il gol, è solo un momento sfortunato, ci darà tante soddisfazioni".
Torino?
"È un avversario ostico, la fisicità è la loro forza ma ci siamo fatti trovare pronti".
Arbitraggio?
"Abbiamo vinto, non ci pensiamo neanche”.
Ansaldi: "Abbiamo regalato un tempo. Spiace per l'occasione di Falque"
Cristian Ansaldi, difensore del Torino, è stato intervistato dal sito ufficiale del granata, torinofc.it. Queste le sue parole:
"Peccato, abbiamo regalato un tempo, spiace anche per l'occasione di Falque subito prima dell'intervallo. Detto ciò, abbiamo dimostrato di essere una squadra di carattere. Dobbiamo cominciare a vincere però, deve cambiare la situazione".
Le assenze?
"Quando mancano alcuni giocatori si sente, se giocano sempre gli stessi si oliano i meccanisimi, e quando non giocano si fa un po' più di fatica".
Il ruolo di oggi?
"Mi sono trovato bene anche se non sono tanto abituato".
Cairo: "Belotti resta"
Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato al termine del match perso all'Olimpico per 3-2 contro la Roma e ha allontanato le voci di mercato che riguradavano il capitano dei granata nel mirino di West Ham, Atletico Madrid, Siviglia e Valencia, dichirando:
Belotti?
"Certo che resta".
Rincon: "Avevamo la sensazione di poter vincere ed invece torniamo a casa senza punti"
Tomas Rincon, centrocampista granata ed autore del gol del momentaneo 2-1, è stato intervistato in zona mista e dai microfoni di Torino Channel. Queste le sue dichiarazioni:
"Dispiace uscire dall’Olimpico senza punti, avevamo recuperato due gol che non era facile in questo stadio. Nel primo tempo eravamo partiti bene, poi la Roma ha trovato il gol dell’1-0, un gol un pò fortunoso anche se non ci abbiamo messo del nostro. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio. Avevamo la sensazione di poter vincere invece torniamo a casa senza punti, brucia molto".
Prossima partita con l'Inter...
"L’Inter è una grande squadra, in salute, sarà una partita difficile. Abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato, questo vuol dire che ognuno di noi deve fare di più ma ho la sensazione che la squadra c’è, anche in settimana stiamo lavorando bene”.
Sulla Roma?
"El Shaarawy, Under, Kluivert sono giocatori che se hanno spazio fanno male, sapevamo che la Roma in avanti era forte e avevamo preso delle contromisure però purtroppo con quella diagonale finale ci hanno fatto gol".
La prestazione in campo?
"Non è stato facile per me oggi perché dovevo coprire tanto spazio ma sia Ansaldi che Parigini si sono messi a disposizione. Anche con qualche assenza di troppo, abbiamo fatto una partita importante soprattutto nel secondo tempo".
Cosa non ha funzionato all’Olimpico?
"Bisogna essere più attenti ed esperti anche nel leggere la partita. Non dobbiamo concedere tanto dietro, la fase difensiva è il nostro punto di forza ma nelle ultime partite abbiamo preso cinque gol, ci lavoreremo”.
Manolas: "Questa è la strada giusta", Kolarov: "Forza Roma" e Cristante: "Step by step, +3"
Aleksander Kolarov, autore del gol del momentaneo 2-0 su rigore nella sfida vinta 3-2 all'Olimpico contro il Torino, ha scritto un messaggio sul suo profilo Instagram. L'ex City è appena approdato sui social e stavolta ha postato anche una foto con il Colosseo sullo sfondo e l'immagine dello stesso terzino giallorosso con la scirtta: "Forza Roma". Anche Kostas Manolas ha scritto un post sul suo account Instagram a corollario della foto della curva sud festante e con la scritta: "Forza Roma. Questa è la strada giusta". Poi è la volta di Bryan Cristante, che ha postato una sua foto del match di oggi sulla sua pagina Instagram con la scritta: "Step by step. +3".
Serie A. Il Parma vince 2-1 ad Udine grazie alle reti di Inglese e Gervinho
Il Parma comincia il 2019 vincendo ad Udine per 2-1. I ducali si impongono alla Dacia Arena grazie alle reti di Inglese su rigore all'11 e di Gervinho al 68'. Per i padroni di casa aveva segnato Okaka al 50' il gol del momentaneo paregigo.
Stringara: "Di Francesco investe sui ragazzi. Zaniolo all'Inter avrebbe fatto due presenze in Coppa Italia"
Paolo Stringara, ex giocatore di Inter e Bologna ha parlato ai microfoni di RMC Sport dicendo il proprio parere personale su Di Francesco e Zaniolo: "Di Francesco mi piace tantissimo, non ci pensa due volte a buttare dentro i giovani. Se Zaniolo fosse rimasto all'Inter, avrebbe fatto al massimo 2 presenze in Coppa Italia, senza nulla togliere a Spalletti. Di Francesco investe sui ragazzi con la propria pelle e alla lunga questo lo ripagherà. Tanti allenatori dovrebbero imparare da lui e avere coraggio anche in piazze importanti".
Serie A, pareggio a reti bianche tra Inter e Sassuolo
Nell'ultimo anticipo della giornata di campionato sono scese in campo Inter e Sassuolo.
A San Siro il match è finito con il risultato di 0-0, dopo un primo tempo molto combattuto e ricco di azioni. Un risultato che sta un pò stretto all'Inter, che potrebbe vedere il Napoli prendere il largo.
Allenamento Roma, martedì mattina la ripresa
Dopo il successo per 3-2 contro il Torino il tecnico Di Francesco ha voluto concedere due giorni di riposo ai propri giocatori. Si tornerà in campo pre riprendere gli allenamenti martedì mattina, con in testa il match di campionato contro l'Atalanta.
10/05/2003 - La prima volta di Daniele De Rossi e la gioia di Sensi in tribuna
INSIDEROMA.COM - MATTEO LUCIANI - A maggio del 2003, la stagione della Roma di Fabio Capello in campionato ormai non ha più alcun obiettivo (se non quello di evitare brutte figure), dal momento che i giallorossi stazionano malinconicamente in ottava posizione, lontani anni luce dalla zona Champions.
Già dall'estate precedente, purtroppo, qualche campanello d'allarme all'interno del centro sportivo di Trigoria aveva iniziato a suonare, a causa delle scintille tra il tecnico giallorosso e il presidente Sensi in merito alla possibilità di acquisto di Edgar Davids dalla Juventus. Capello vuole di nuovo (dopo l'esperienza al Milan) con sé il centrocampista olandese; il numero uno della società, invece, non è disposto a spendere troppo per portare il numero 26 bianconero nella capitale.
Da gran furbacchione, quindi, il mister della Roma mette le mani avanti in previsione della stagione in procinto di iniziare e dichiara: “Ho chiesto solo quel giocatore e se volessimo davvero lo potremmo comprare”. L’allenatore friulano aggiunge poi che “vista la situazione lottiamo per il quarto posto dal momento che gli altri si sono rinforzati e noi no”, concludendo con un perentorio: “Nella testa continuo a pensare al primo posto, ma in realtà siamo da quarto“.
La risposta del presidente del terzo scudetto giallorosso non si fa attendere e il clima in casa giallorossa si fa davvero rovente. Più di qualcuno ipotizza che si possa arrivare addirittura ad una clamorosa rottura prima dell’inizio della nuova stagione quando Sensi afferma: “Se Capello porta la Roma al quarto posto, non so se arriva a fine campionato e poi Capello su Davids non può dire niente perché un giorno lo vuole e il giorno dopo ci ripensa”.
Alla fine, l'olandese resta a Torino ma il tecnico della Roma (almeno pubblicamente) se ne fa una ragione, affermando che "se riterremo giuste le richieste della Juve acquisteremo Davids, altrimenti no, perché le follie non dobbiamo farle. Saremmo gli unici ad andare fuori mercato, una sciocchezza".
Qualcosa, però, si è inevitabilmente rotto nel rapporto tra i due e da allora le frasi al vetriolo si moltiplicheranno.
Come se non bastasse, Franco Sensi perde quella che non è fuori luogo definire una vera e propria 'battaglia' per la presidenza della Lega Serie A contro Adriano Galliani e misteriosamente i giallorossi in campionato iniziano a subire torti arbitrali a ripetizione.
Addirittura, al termine della stagione, probabilmente per la prima volta nella storia, i designatori Bergamo e Pairetto ammettono candidamente che la Roma è stata danneggiata durante il campionato appena conclusosi e che in questa circostanza "torti e favori non si sono compensati".
Storie strane.
La squadra, comunque, ci mette del suo nell'ambito del naufragio che porta la Roma ad allontanarsi ben presto dalla vetta della Serie A e dalla zona che porterebbe alla qualificazione per l'Europa che conta l'annata seguente: Batistuta ormai è soltanto la brutta fotocopia del 'Re Leone' che ha trascinato una città allo scudetto; Montella incappa in una stagione no ed appare spesso irriconoscibile; Delvecchio viene lasciato sempre più spesso in panchina da Capello, che evidentemente lo vede all'inizio del tramonto da calciatore e lo stesso discorso vale per quelli che erano un tempo il punto di forza della compagine di Capello, ovvero gli esterni Candela e Cafu.
Insomma, la rosa giallorossa, pur competitiva sulla carta, si rivela alla fine inadeguata per lottare per grandi traguardi. Le poche gioie vissute sono fornite ai tifosi dal solito capitan Totti e da Antonio Cassano, che dopo un anno di apprendistato nella capitale mostra una crescita notevole.
Si arriva così alla giornata numero 32, terz'ultima del campionato, con i giallorossi che sfidano il già retrocesso Torino in una gara che ha veramente poco o nulla da dire. L'occasione è però buona per vedere come si comporti in campo un giovanissimo proveniente dal settore giovanile di Trigoria, per il quale Fabio Capello letteralmente stravede, dal momento che lo ha già fatto esordire in Champions e in Serie A: si tratta di Daniele De Rossi.
Il centrocampista di Ostia viene scelto come titolare accanto a Tommasi ed Emerson in una formazione comunque ampiamente rimaneggiata. Capello manda in campo il seguente undici: Pelizzoli, Zebina, Samuel, Dellas, Candela, Tommasi, De Rossi, Emerson, Lima, Guigou, Cassano.
Il Torino risponde con: Sorrentino, Delli Carri, Fattori, Galante, Conticchio, De Ascentis, Vergassola, Donati, Castellini, Lucarelli, Ferrante.
Arbitra il signor Pieri.
La partita inizia e già dal principio viaggia sui classici ritmi lenti di fine stagione tra compagini che non hanno necessità di fare risultato. La Roma tiene in mano il pallino del gioco, mentre il Torino non rinuncia alle ripartenze in contropiede. Tra il 5' e il 10', i giallorosso vanno vicini al gol del vantaggio dapprima con Samuel (colpo di testa neutralizzato da Sorrentino), poi con Gianni Guigou (diagonale salvato a un passo dalla linea di porta dalla retroguardia granata).
Il più attivo nella formazione di Capello è colui che possiede più talento nei piedi in questo piovoso pomeriggio romano: Antonio Cassano. Il barese si mostra attivo su tutto il fronte offensivo ma anche assai impreciso: al 13', l'attaccante manda fuori di nuca su bell'assist di Candela; al 16', invece, imbeccato da Tommasi, Cassano calcia di piatto in modo quasi svogliato un buon pallone.
Poco dopo la mezz'ora, comunque, il numero 18 della Roma riesce a trovare la via del gol: ottimo spiovente di Lima dalla sinistra, Cassano interviene di testa, anticipando anche il compagno Emerson e porta in vantaggio i capitolini, effettuando poi una delle più classiche 'cassanate' beccandosi un'ammonizione per aver alzato al cielo la bandierina del corner in un match assolutamente inutile.
Sbloccato il risultato, prima del duplice fischio di Pieri, la Roma sfiora pure il raddoppio con Candela.
Nella ripresa, i giallorossi mostrano subito di voler chiudere i conti e, dopo un grande stacco al 48' di Zebina da angolo, realizzano il 2-0 con il baby Daniele De Rossi, che sigla la sua prima rete nella massima serie mediante una bordata dalla distanza che lascia Sorrentino di sasso. Anche il presidente Sensi gioisce in tribuna e viene ripreso dalle telecamere mentre si alza e urla di gioia per il gran gol del 'ragazzino'.
Al 61', la Roma fa tris: Tommasi recupera un pallone a centrocampo e mette in mezzo, è Cassano il più lesto di tutti per la doppietta personale e il nono gol in campionato. Prima del 90', c'è tempo solo per il gol della bandiera granata ad opera di Frezza e una bomba di Dellas direttamente da calcio di punizione.
Termina 3-1, una vittoria inutile ai fini della classifica ma fondamentale per un grande calciatore del futuro giallorosso. Recentemente, infatti, lo stesso De Rossi ha confessato quanto sia stata importante quella partita di maggio del 2003 con il presidente Sensi sugli spalti per dare il via alla sua carriera con una sola maglia: "Il mio primo gol in Serie A, a Roma-Torino, è stato qualcosa di importante, volevo lasciare il segno anche se ero giovane. Sapevo che sarei dovuto andare via in prestito a farmi le ossa, ma sicuramente quello era anche un modo per dire ai tifosi, all’allenatore e al presidente che io c'ero e che potevo restare in squadra. L’esultanza del presidente Sensi in quel caso fu emblematica, aveva visto “er regazzino”, come mi chiamava. In quel momento si sono accorti che potevo restare e da lì non mi sono mosso mai da Roma".