Roma, comanda Zaniolo: il futuro è il presente
IL MESSAGGERO - Il sesto gol segnato alla Spal, ha spazzato via tutte le polemiche degli ultimi giorni. A Ferrara sono arrivate conferme sulla grandezza di Nicolò Zaniolo, oltre alla pace fatta con Mancini e i chiarimenti con Fonseca. Sembrano archiviate le presunte gelosie all'interno dello spogliatoio, come dimostrano gli abbracci e le foto social. E la Roma non ha intenzione di cederlo, con Fonseca che non vuole passare per quello che ha accompagnato alla porta Zaniolo, come Spalletti con Totti. In tal senso previsto un incontro tra Fienga e l'agente Vigorelli per l'adeguamento contrattuale a 3 milioni più bonus. Ora l'ultimo passo per il classe '99 è tornare titolare, e potrebbe accadere già domenica contro la Fiorentina, guardano alla sfida di Duisburg contro il SIviglia.
Miracolo Fonseca: Bruno Peres ora vola
LEGGO - BALZANI - La cura Fonseca, nonostante qualche effetto collaterale, funziona. Il tecnico, due settimane fa, sembrava addirittura vicino all'addio ma oggi è tornato intoccabile grazie a una serie di accorgimenti che hanno portato 4 vittorie, 1 pareggio e qualche polemica. Il vero miracolo del portoghese porta il nome di Bruno Peres. Alzi la mano chi meno di 6 mesi fa avrebbe scommesso un euro sul fatto che il brasiliano avrebbe giocato tre gara di fila da titolare risultando pure tra i migliori in campo. E invece oggi Brunetto si è preso la fascia destra. Un'impresa considerato che a novembre Peres veniva cacciato dal Recife in serie B brasiliana, con una sola presenza e tante polemiche sulla sua condizione di forma. Un problema che si portava dietro da Roma, dove arrivò tra squilli di tromba nel 2016. Troppe le serate brave, alcune terminate con incidenti stradali, multe e l'allontanamento da Trigoria. Sembrava una carriera rovinata. Poi è arrivato Fonseca e ora si parla pure di rinnovo di contratto (in scadenza nel 2021). «Quando sono tornato il tecnico è stato chiaro con me dicendomi che per meritare la Roma dovevo cambiare atteggiamento e fare il professionista. Ho seguito i suoi consigli», ha detto Peres dopo la Spal. Anche la Ceres, noto marchio di birre, ha dovuto chiedere scuso al terzino. Il poco elegante soprannome Bruno Ceres sembrava ormai un ricordo lontano ma lunedì scorso l'account della Ceres aveva pubblicato una sua foto vicino ad una bottiglia di birra con la scritta: «Stop sending me this shit» («Smettete di mandare questa m»). La Roma ha minacciato le vie legali. «Porgiamo le più sentite scuse. Il nostro post è risultato inopportuno pur non volendolo. Manifestiamo grande rispetto per la squadra e per lo sportivo», il tweet della Ceres. La consacrazione di Bruno è arrivata a Ferrara con la prima doppietta italiana e le solite disattenzioni difensive. Un limite reso meno amaro dal nuovo modulo con la difesa a tre che permette agli esterni di avere maggiore libertà. Un accorgimento tattico importante che è alla base dell'uscita dalla crisi per Fonseca che in questi mesi di solitudine ha dovuto usare spesso la frusta. A volte sbagliando, come nel caso di Zaniolo che in questi due giorni di riposo ha raggiunto il papà a La Spezia. Nicolò vuole restare, la Roma lo vuole tenere. Sembra un lieto fine, ma è ancora presto per dirlo. E si profila il lieto fine pure sul fronte societario. Nelle ultime ore c'è stato un concreto avvicinamento tra Friedkin e Pallotta, si può chiudere prima del 31 agosto a 520 milioni.
Calciomercato Roma: anche il Milan su Dzeko in caso di addio di Ibrahimovic
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo la conferma al Milan, Stefano Pioli tenterà in ogni modo di avere con sè un altro anno Zlatan Ibrahimovic, l’uomo che ha aiutato il gruppo a spiccare il volo. L'alternativa principale allo svedese è Luka Jovic, che però presenta dei costi rilevanti (pagato 55 milioni dal Real, guadagna oltre 5 milioni netti). Piuttosto a casa Milan sono nate delle riflessioni sul futuro di Edin Dzeko, il goleador bosniaco che potrebbe lasciare la Roma per i noti motivi di bilancio. Maldini e Pioli sanno bene che sulle sue tracce ci sono sia l’Inter che la Juventus e non è semplice superare tale concorrenza che, in ogni caso, gli prospetta la vetrina della Champions. Tuttavia al Milan si stanno preparando a tastare il terreno se, per caso, il dialogo con Ibra portasse ad una rottura.
Gol, rabbia, sorrisi. C’è sempre Zaniolo nel cuore di Roma
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il gol di Zaniolo contro la Spal ha ribadito l’importanza del giocatore per la Roma, che sa di avere tra le mani un gioiello. Ciò non toglie che Fonseca abbia il diritto di bacchettarlo (anche se la società gradirebbe non in tv), così come la dirigenza può dare delle linee guida di comportamenti generali a cui tutti devono attenersi. In questo, chi è più vicino al giocatore, sembra avere le idee chiare: Zaniolo è dottor Jekyll e Mr. Hyde. In campo mostra la maturità di un trentenne, fuori torna ad avere i suoi anni verdi. È ovvio che l’accelerazione in carriera destabilizzi, così come è naturale che la sovraesposizione provochi umane gelosie in qualche compagno, che ne parla col proprio allenatore. I tanti pettegolezzi interessano poco, ma in questi giorni i colloqui con Fienga sono stati positivi. Nonostante la corte di Juventus, Inter, Tottenham e Real Madrid, Zaniolo resterà alla Roma. Così, presto si avvieranno le trattative per il rinnovo. L’obiettivo è arrivare a un ingaggio di 3 milioni più premi.
Pallotta fa il suo dovere: ecco le garanzie per l'iscrizione
LA GAZZETTA DELLO SPORT - James Pallotta è pronto a garantire continuità aziendale. Il presidente della Roma, infatti, entro il 12 agosto, ha assicurato che fornirà alla Covisoc le garanzie necessarie per iscrivere la Roma al campionato. Intanto, al massimo per i primi di agosto si attende la risposta dello stesso Pallotta all’ultima offerta di Dan Friedkin per acquisire la società: 490 milioni pagabili in un’unica soluzione, a cui seguirà una iniezione di liquidità nel club pari a 85 milioni. La sensazione però è che, se l’asticella non si avvicinerà ai 600 milioni richiesti dal presidente, non sarà facile strappare un sì. Intanto il bostoniano tiene aperti più tavoli: dalla cordata che ha sede in Uruguay e gli azionisti più importanti in Ecuador, a quella che porta nei Paesi Arabi, veicolata da un noto politico italiano tifoso giallorosso.
Anche i Roma Store chiudono per la crisi
IL TEMPO - BIAFORA - Una piccola rivoluzione è intanto all’interno della Roma anche dal punto di vista commerciale oltre a quella che riguarda il futuro della società. È notizia di pochi giorni fa la rescissione consensuale dell'accordo che legava il club alla Nike ed un altro passo compiuto dalla dirigenza è quello legato ad un cambiamento nella gestione dei Roma Store. Già prima della diffusione del Coronavirus i vertici giallorossi avevano optato per un cambio di rotta rispetto al passato - meno negozi in generale e più di proprietà - e dal 2018 ad oggi sono diversi gli esercizi non di proprietà diretta che sono stati chiusi peri più svariati motivi da chi ne aveva la gestione. Gli store di Via Nazionale, Via Appia, Viale della Primavera, Via Tuscolana, Via di Portonaccio, Centro Commerciale Euroma 2, Centro Commerciale Dima, Centro Commerciale La Romanina e Area Commerciale Parchi della Colombo hanno abbassato le saracinesche, oltre allo store presente all’interno del Centro Commerciale RomaEst, l’unico di quelli chiusi che era direttamente controllato dalla Roma. Ad oggi sono soltanto sei i negozi giallorossi aperti in cui è possibile acquistare tra le altre cose la nuova maglia appena presentata: Via del Corso, Piazza Colonna, Via Arenula, Viale Marconi, Valmontone Outlet e Parco Commerciale «DA VINCI», Rispetto ai circa quindici esercizi del passato c'è stato già un pro fondo cambio di rotta (a dicembre 2019 ne erano rimasti otto), ma la più che probabile cessione da parte di Pallotta e gli stravolgimenti all'economia causati dal Covid hanno in parte rallentato quella che era la nuova idea li sviluppo. A breve ai locali ancora in funzione se ne aggiungerà uno nuovo, che sarà aperto a Via Ottaviano: il negozio si troverà a due passi dal Vaticano in linea d'aria sarà il più vicino allo Stadio Olimpico. Intanto la società continua a muoversi per la prossima stagione sulla questione abbonamenti, A Trigoria l'obiettivo è quello dî riuscire ad effettuare una campagna per -le partite casalinghe del prossimo anno e per questo motivo sono andate in scena diverse riunioni con gli altri club di Serie A. L'attuale DPCM scade il 31 luglio e non permette l'ingresso dei tifosi negli impianti calcistici: dal Govemo non è arrivata ancora una decisione definitiva su ciò che verrà stabilito da inizio agosto, con le società che spingono per riaprire gli stadi dall'ultima giornata di campionato. Se si dovessero applicare al calcio le norme sul distanziamento che riguardano gli altri eventi simili, all'Olimpico
la Roma potrebbe vendere up biglietto ogni tre seggiolini e, nonostante questa limitazione, ci sarebbe la volontà di partire comunque con la campagna abbonamenti. La capienza totale sarebbe di circa 22mila posti, con una criticità che riguarderebbe la Curva Sud, esaurita in abbonamento. Se non si riuscisse a lanciare i tagliandi stagionali l'idea è di dare comunque una prelazione sui biglietti singoli ai tifosi che avevano sottoscritto le tessere per l'attuale stagione e che sono stati rimborsati tramite un voucher, spendibile entro 18 mesi.
Fonseca e la svolta studiata in quarantena
IL TEMPO - AUSTINI - Come cambiare (in meglio) una stagione in quarantena. Anche se in ritardo, la svolta giallorossa è arrivata grazie a un'idea modellata da Fonseca durante gli infiniti mesi del lockdown: difesa con tre centrali, due esterni liberi di attaccare senza troppe preoccupazioni, una coppia di mediani sempre pronta a inserirsi e due trequartisti altrettanto «spensierato dietro il centravanti. Una nuova Roma che ha infilato cinque risultati utili consecutivi - sarebbero state tutte vittorie senza l'«infortunio» finale di Spinazzola con l'Inter - in campo si muove già a memoria, è più aggressiva, pericolosa e sta provando a recuperare solidità difensiva. Salvo qualche occasionale esperimento invernale, la prova in campionato all'andata contro l'Atalanta, finita non proprio benissimo, e quella in Coppa Italia a Parma dov'era però Cristante ad abbassarsi trai due centrali difensivi, la nuova Roma è nata proprio nel bel mezzo della pandemia. Fonseca si è messo a studiare la modifica tattica a tavolino, sempre collegato con i suoi collaboratori, un dialogo allargato ai giocatori per coinvolgerli in qualche modo e rendere meno noiosi gli allenamenti da casa. Poi, una volta che Trigoria si è ripopolata, sono scattate le esercitazioni tattiche sul campo. Evidentemente Fonseca non era convinto fino in fondo ed è ripartito col vecchio modulo, ma le tre sconfitte di fila dopo il sofferto successo sulla Samp lo hanno convinto a passare al 3-4-2-1: col Napoli i primi progressi nonostante il ko, poi quattro vittorie e un pari. Come ogni cambiamento positivo in corsa, si porta dietro il rammarico di non averlo fatto prima: la Roma di pesi fa pensare che era in grado lottare fino in fondo per la Champions. Ma ormai è giusto guardare avanti, blindare il quinto posto e proiettarsi all'Europa League, dove la Roma si ripresenterà con questa nuova veste contro il Siviglia il 6 agosto. E con diversi protagonisti în più. La linea a 5 ha permesso a Fonseca di lanciare Ibanez - provato titolare sin dai primi allenamenti di gruppo a maggio - di mettere Kolarov in una posizione più consona alla sua condizione atletica, di far crescere il rigenerato Bruno Peres (la Ceres si è scusata per il tweet di cattivo gusto sul brasiliano) e Spinazzola, di sfruttare appieno la qualità di Mkhitaryan aspettando il definitivo rientro di Zaniolo. Il portoghese ha dato due
giorni liberi alla squadra che si ritroverà a Trigoria direttamente domani per la rifinitura di Roma-Fiorentina (o, si allenano gli infortunati), chiedendo ai giocatori «staccare» anche in vista della lunga trasferta torinese: i giallorossi dovrebbero rimanere in Piemonte nei giorni
che separano le ultime due sfide con granata e Juventus. Anche in chiave mercato Baldini inizia a progettare la rosa del futuro per il nuovo modulo: Pedro, già preso, è perfetto per giocare dietro a Dzeko, ora sì cerca di definire l'acquisto definitivo di Smalling col Manchester United. Ma bisogna anche vendere, e tanto: continuano i contatti tra l’AI -Shabab e l'agente di Perotti per decidere sull'eventuale trasferimento.
Giovedì nuova assemblea della Lega Serie A: si decide sui fondi
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Giovedì l'assemblea della Lega Serie A sarà chiamata ad esprimersi sulle proposte inviate dai fondi di private equity: CVC, Bain Capital, Advent, General Atlantic, Silver Lake, TPG e Apollo. Sul tavolo, la possibilità di creare una media company che si occupi di tutta la parte commerciale, passaggio che il presidente Dal Pino ritiene indispensabile al rilancio del prodotto serie A.
Spadafora: "A settembre tifosi allo stadio, ma con una serie di misure che stiamo studiando"
Vincenzo Spadafora, ministro dello sport, ha parlato al Giornale Radio Rai (Gr1) sul ritorno del pubblico negli stadi per la prossima stagione: "Se la curva epidemiologica ce lo consentirà, a settembre si potrà tornare a vedere il pubblico negli stadi. Ovviamente non riempiendo lo stadio come si faceva prima ma rispettando tutta una serie di misure che sono allo studio in queste ore''.
Nicolò, gol, baci e abbracci. Fonseca: “Deve restare qui”
IL MESSAGGERO - TRANI - “Non vogliamo vendere né Zaniolo né Pellegrini. Sono giocatori importanti per il futuro della Roma“. Fonseca tira in ballo anche Lorenzo, capitano contro la Spal, solo per non spostare l’attenzione esclusivamente su Nicolò, al secondo gol consecutivo in trasferta. In mezzo la lite con Mancini nel finale della partita con il Verona e la ramanzina dell’allenatore in pubblico, prendendo le parti dei compagni. “È tutto chiaro tra me e lui“. Paulo non vuole che si speculi sulla questione interna. Zaniolo ieri è parso in forma e anche il tecnico ha apprezzato: “È stato importante, è un talento che va fatto crescere con equilibrio, come gli altri che sono entrati: Villar, Cetin e Kluivert hanno fatto molto bene e lavorato per la squadra“.
Smalling vuole restare e ora spinge sullo United
IL MESSAGGERO - CARINA - Il countdown è cominciato. Tra dieci giorni termina il prestito di Smalling alla Roma. Che ultimato il campionato, vuole trattenere l’inglese anche per il futuro. Non solo quindi per l’Europa League. La partita è doppia da tempo: riscattare Chris e garantirsi sia il presente che il domani con un triennale che aspetta soltanto di essere firmato. Nonostante le accelerazioni mediatiche di un paio di settimane fa, non è stato facile riallacciare i rapporti con lo United, soprattutto perché la Roma si è resa conto in ritardo di non aver avuto nell’agente del ragazzo un alleato. Un po’ per carattere, un po’ perché con il Manchester United è sempre meglio non puntare i piedi. Fatto sta che la Roma ha capito che l’agente non aveva mai fatto le pressioni che servivano sui Red Devils, seppur non avesse mai remato contro. Quando a Trigoria hanno preso atto della vicenda, hanno chiesto a Smalling di farsi sentire in prima persona. Così da qualche giorno è iniziato il pressing del ragazzo sulla dirigenza del club inglese. L’offerta della Roma è ferma a 14 milioni, lo United ne chiede 20.
Roma, primo set verso l’Europa
IL MESSAGGERO - TRANI - La classifica è subito aggiornata e quindi sistemata: la Roma in 24 ore torna sopra al Milan. Sono sempre 2 i punti di vantaggio a tre giornate dalla fine. Pioli continua a inseguire Fonseca che in Emilia allunga la sua striscia positiva con una raffica di reti (1-6) contro la Spal già retrocessa per il più largo successo stagionale e 13 punti nelle ultime 5 partite. Il turnover è ampio ma la Roma non delude le aspettative e c’è spazio anche per i giovani Cetin e Villar dalla panchina. Entra anche Zaniolo, che segna e abbraccia Mancini, particolare che non è sfuggito a nessuno dopo la discussione che avevano avuto contro il Verona.