Simplicio: "All'inizio con Ranieri non c'erano rapporti eccezionali, poi mi ha rivalutato"

Fabio Simplicio, ex giocatore della Roma dal 2010 al 2012, ha parlato ai microfoni di Radio Musica Television del suo trascorso in Serie A della ripresa del campionato:

La ripresa del campionato?
"È difficile fare previsioni basandosi anche su quello che sta accadendo in Brasile. Bisogna fare molta attenzione nell'eventualità di una ripartenza, non a caso qui ci sono squadre che si rifiutano di tornare in campo. Bisogna fermarsi ed aspettare che la situazione si calmi, il calcio ha ancora paura del virus".

L'avventura al Parma?
"Il mio contratto con il Sao Paulo era in scadenza e c'era una trattativa con Sacchi per portarmi in Italia, il mio procuratore era lo stesso di Adriano che già giocava con i ducali. Il mio approdo in Italia è andato molto bene, sono molto contento della mia avventura con la maglia del club emiliano".

I derby?
"Ho avuto sensazioni bellissime in ogni derby giocato in Italia o in Brasile. Nel mio paese ci sono più stracittadine rispetto al campionato italiano. Ho avuto la fortuna di segnare nei derby sia italiani che brasiliani e sono state delle sensazioni fantastiche".

Il presidente Zamparini?
"Con Zamparini ho avuto sempre un ottimo rapporto, ma ci sono stati degli screzi solo quando dovevo andare via, prima di approdare alla Roma, visto che non aveva preso bene la mia decisione. Con i calciatori era molto tranquillo e pacato, invece dinanzi al pubblico era tutta un'altra persona".

Le voci su Everton Ribeiro al Napoli?
"È un ottimo calciatore e l'ho visto diverse volte da quando era molto giovane. In Brasile è abituato a giocare in un certo modo, invece quando si arriva in Italia cambia tutto, in una sua eventuale esperienza a Napoli potrebbe fare benissimo, anche perché parliamo di una piazza fantastica molto simile a quelle brasiliane. La città partenopea mi è sempre piaciuta, difatti quando potevo mi recavo nel capoluogo campano per incontrare il mio amico Montezine, poi mi sono innamorato della città".

Sei stato vicino a qualche altra squadra italiana?
"La squadra che ha avuto la possibilità di prendermi fu l'Inter, quando ero a Palermo, ma non se ne fece niente, visto che le contropartite tecniche, due giovani, non trovarono l'accordo con i rosanero".

Un giudizio su Kaio Jorge?
"Potrebbe fare lo stesso percorso di Pato. Arrivare in Italia da giovanissimi non è mai semplice e c'è bisogno di tempo per ambientarsi. Le squadre brasiliane sono in difficoltà economiche e per salvarsi necessitano di vendere i giovani prospetti, quindi non mi sorprenderei se lo vedessimo in Europa".

Futuro in Italia per Arthur?
"Ha già dimostrato le sue qualità sebbene in Spagna non si è espresso al massimo. È uno dei titolari della nazionale carioca e in Italia potrebbe fare benissimo. Ha tanta personalità, inoltre è molto tecnico e dinamico, un misto tra Pirlo e Cambiasso".

Che rapporto avevi con Ranieri?
"All'inizio i rapporti non erano eccezionali e non ero l'acquisto che lui voleva, poi mi ha conosciuto e mi ha rivalutato. Mi piace molto come allena ed è davvero bravo, parliamo di una persona umile e lo dimostra il mio caso".

Gerson?
"Mi ha sorpreso vederlo giocare a centrocampo visto che da giovanissimo veniva schierato come esterno offensivo, forse questo può essere uno dei motivi della sua esperienza negativa a Roma. Oggi al Flamengo è uno dei calciatori più importanti, mi piace molto come sta giocando, ha grande estro ma allo stesso tempo riesce ad abbinare qualità ma anche tanta quantità".


Santon: "Penso che il campionato si deve portare a termine. Non sarà come prima, ma significherebbe tanto per molte persone"

Davide Santon, giocatore della Roma, ha parlato ai microfoni di Sport Mediaset della ripresa del campionato:

"Io sono d’accordo con Germania e Inghilterra. Da uomo di calcio, penso che questo campionato si deve portare a termine. Il consiglio che posso dare a quelli che devono prendere una decisione importante per tutti e’ che almeno noi giocatori siamo controllati 24 ore su 24. Da questa vicenda, più che cambiato mi sento di dire che da qui in futuro sarò sempre più attento: da dove si va a chi si frequenta. Un po’ di paura ce l’ho avuta, specialmente nelle prime due settimane di quarantena. Persone che stavano male, ospedali in difficoltà. Adesso ovviamente siamo ancora tutti a rischio pero’ con le giuste precauzioni, usando sempre la mascherina, penso si possa andare avanti. Tutto, per un periodo di tempo, non sarà come prima; però giocare significherebbe tanto per molte persone, porterebbe comunque gioia , coraggio, divertimento. Sappiamo che saremo per un po’ di tempo senza tifosi; però il calcio rimane il calcio. Le iniziative della Roma? Sono stati veramente dei gesti fantastici, mi sono proprio sentito parte di questa città, una città che si e’ aiutata a vicenda e che mi ha fatto capire veramente che tutti insieme si può superare qualsiasi cosa".


Affaticamento muscolare per Perotti. Verrà monitorato giorno per giorno

Dopo quello di Pau Lopez è arrivato il secondo infortunio in casa Roma.
Questa volta, come riferito da La Gazzetta dello Sport, è toccato a Diego Perotti che ha riportato un affaticamento muscolare. L'argentino verrà monitorato giorno per giorno per capire l'entità dell'infortunio ed i tempi di recupero.


Informazioni finanziarie relative al trimestre chiuso il 31 marzo 2020

La Roma, tramite il proprio sito ufficiale, ha diramato un comunicato ufficiale con le informazioni finanziarie relative al trimestre chiuso lo scorso 31 marzo:

CLICCA QUI PER IL COMUNICATO COMPLETO


Lega Serie A: "Elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive"

La Lega Serie A, tramite il proprio sito ufficiale, ha emesso un comunicato ufficiale a seguito dell'incontro tenutosi oggi con i medici ed i dirigenti della FIGC e della FSMi:

"Si è tenuto questa mattina, in un clima di fattiva collaborazione, l’incontro tra la Figc, la Lega Serie A, il presidente della Fmsi Maurizio Casasco e il rappresentante dei medici della Serie A, Gianni Nanni. Sono stati analizzati i punti del protocollo difficilmente attuabili e sono state costruttivamente elaborate alcune integrazioni atte a risolvere problematiche oggettive. Vi è stata una generale condivisione delle proposte finali, formulate per garantire una ripresa in piena sicurezza degli allenamenti di gruppo, che verranno tempestivamente sottoposte al Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, al Ministro della Salute e al CTS".


AIC, Tommasi: "Speriamo di trovare un modo per superare le criticità e ripartire"

Damiano Tommasi, presidente dell'AIC, ha parlato ai microfoni di Rai News circa la possibile ripresa del campionato:

Il Protocollo di sicurezza?
"Ci siamo ritrovati per analizzarlo e capire quali sono le novità. Ci sono delle criticità che hanno evidenziato i club, speriamo di trovare un modo per superarle in modo da poter ripartire. Sicuramente non avere una data certa per l’inizio della stagione genera incertezza, vorremmo avere più dati ed indicazioni. Il ritiro, vista la gestione dei casi di positività che rischia di bloccare un’intera squadra, è uno dei punti in sospeso. È un grande punto interrogativo, una positività potrebbe interrompere sul più bello il percorso. Bisogna capire cosa fare in caso di una singola positività".

Responsabilità penale per i medici?
"Siamo in contatto con i medici e con il dottor Nanni, indicato dalla Lega come riferente. Essere allineati sulla stessa posizione è importante, per noi devono esserci le condizioni uniformi per tutti. Questo è uno degli scogli da superare, ma questo non è un tema che riguarda solo il mondo del calcio".

La Serie A riparte il 13 giugno?
"Speriamo di avere una data certa. Da una data certa si può costruire un percorso fatto di controlli, test e modalità di allenamento. Questo aiuterebbe tantissimo, oggi la difficoltà è avere una data certa. Quella del 13 giugno è un’ipotesi, speriamo di poter avere una data certa al più presto".

Gli stupendi dei calciatori?
"La ripresa riguarderebbe solo la serie A, le altre categorie non hanno le possibilità di attuare il protocollo. Il problema dei tanti atleti che vivono di calcio è un problema che dobbiamo affrontare al più presto. Il nuovo decreto dovrebbe prevedere anche la cassa integrazione per i professionisti sotto un determinato reddito e questo dovrebbe essere importante soprattutto per la Lega Pro".

Risposte dal Governo?
"Se si vuole tenere viva la speranza di tornare a giocare dobbiamo navigare a vista, seguire la curva dei contagi e la situazione del paese. Purtroppo in alcune regioni del paese l’emergenza è ancora forte. Abbiamo imparato a convivere con questo virus, dobbiamo imparare a conviverci anche dal punto di vista sportivo.La nostra estate dovrà vederci uniti per arrivare pronti alla prossima stagione".

Un messaggio a tifosi?
"Servirà tanta pazienza, io sono abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno. Questa pausa forzata darà l’entusiasmo per tornare a vedere le partite dal vivo, ma servirà ancora tanta pazienza, È una cosa triste, in qualsiasi emergenza bisogna fare un passo alla volta per non mandare in fumo quello che è stato fatto in precedenza".


Gravina: "Preoccupati per la quarantena di tutta la squadra in caso di positività. Il protocollo va modificato"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, in un'intervista concessa alla Rai fa il punto sul protocollo chiesto dal Governo e contestato dalle società nelle ultime 24 ore: "C’è una difficoltà oggettiva: l’impossibilità di reperire strutture recettive disponibili per i ritiri. Quindi dobbiamo consentire, condividendo il percorso con Spadafora e Speranza, una piccola variazione al protocollo che possa consentire di continuare ad allenarsi, trasformando gli allenamenti da individuali a collettivi. L’INAIL con una sua circolare ha già chiarito che c’è responsabilità solo in caso di dolo e di colpa grave. Quello che ci preoccupa rimane il tema del positivo che manda tutta la squadra in quarantena. Tema che affrontiamo con determinazione e anche con attenzione, per evitare un rapporto stressato che porti tensioni e il blocco del campionato. L'ipotesi playoff non è accantonata, dobbiamo essere pronti a qualunque evento. Ad oggi esiste la possibilità, attraverso la programmazione deliberata dalla Lega Serie A, fissando la data di partenza nel 13 giugno, di un calendario molto denso di appuntamenti ed impegni. Dobbiamo però essere pronti e metteremo sul piatto della bilancia anche il ricorso ad una modalità diversa per la chiusura del campionato".


Veretout: "Mi fa piacere rivedere i compagni, anche se da lontano. A Roma sto bene"

Jordan Veretout, centrocampista della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi tramite una diretta Instagram sul profilo ufficilale del club giallorosso:

Come stai?
"Sto molto bene, sono contento di essere tornato a Trigoria, di aver rivisto i compagni, di allenarmi con loro. Anche solo vederli da lontano mi fa piacere".

Cosa hai pensato la prima volta che hai visto l'Olimpico da avversario?
"Lo stadio è impressionante, così come la curva. Giocare all'Olimpico contro la Roma era una cosa bella, è impressionante".

Zaniolo?
"Sono contento di rivederlo in campo dopo l'infortunio. Sper che torni presto a giocare con noi".

Vedrai la Bundesliga?
"Si, mi manca troppo vedere le partite".

Una leggenda francese con cui vorresti giocare?
"Zidane, per noi è una leggenda".

Il primo gol in giallorosso?
"Contro il Napoli, su rigore. Kolarov lo aveva sbagliato nel primo tempo, per me doveva calciare anche il secondo ma lui ha voluto che lo tirassi. Anche Edin mi ha detto di calciare, la palla pesava tantissimo. Poi alla fine ho segnato e soprattutto abbiamo vinto".

Lo stadio più bello in cui hai giocato?
"In Inghilterra e Francia sono molto belli, il Velodrome, Nantes, Saint'Etienne. Lo stadio del Galatasary in cui ho giocato nella coppa del mondo under 20, anche al Bernabeu ho giocato".

Un giocatore a cui ti ispiri?
"Mi piace molto vedere le altre partite e cerco sempre di ammirare i grandi centrocampisti. Uno in particolare non c'è, ma me ne piacciono tanti. Uno è Nainggolan, che ha giocato qui e ha fatto benissimo. Lui per me è un esempio".

Molti tifosi ti chiedono di restare a lungo.
"Sto bene a Roma, così anche come la mia famiglia. Non voglio andare via".

La tua partita più bella con la Roma?
"A Bologna ho fatto una bella azione, poi Lorenzo ha fatto un grande passaggio per il gol di Edin. Questa vittoria è stata importantissima. Quando ho preso palla ho pensato di portarla più avanti possibile, poi ho visto Pellegrini e gliel'ho passata".

Il rigore col Basaksehir?
"Lo stadio lì è assordante, non senti nemmeno il fischio dell'arbitro. Poi ho visto il portiere muoversi e ho scelto l'angolo".

Stai vedendo la serie su Michael Jordan?
"No, un amico mi ha detto di guardarla e sicuramente lo farò. Mi piace vedere le storie di leggende, anche di altri sport".

Vedi Serie TV?
"Si, soprattutto ora. Breaking Bad è tra le mie preferite, anche The Walking Dead, Peaky Blinders".

Un allenatore particolarmente importante?
"Tutti gli allenatori sono stati importanti, da quando ero piccolo. In Italia sicuramente Pioli mi ha migliorato tanto, gli sono molto grato, è anche una bravissima persona. Anche oggi con Fonseca mi trovo molto bene, è un grande allenatore e mi farà crescere ancora di più. Mi piace il suo gioco, sono felice di lavorare con lui".

In questi 5 mesi alla Roma potevi fare meglio?
"Si, si può sempre fare meglio. Penso di aver fatto bene, ma a centrocampo abbiamo avuto tanti infortunati e ho dovuto giocare tutte le partite. Non è semplice mantenere prestazioni costanti, ho avuto un problemino alla caviglia e ho dovuto stringere denti. So che posso fare meglio, in questo periodo ho lavorato per farmi trovare pronto al ritorno in campo e spero di far vedere presto un grande Veretout".


Malagò: "Al 99.9% la Serie A riparte il 13 giugno"

Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio 2, per parlare della ripresa del campionato:

"Al 99.9% il campionato di Serie A riparte il 13 giugno. La sfida tra alcuni medici e il CTS non la capisco. Si sta facendo di tutto per ricominciare, è l’obiettivo primario. Una volta ricominciato, non so quando finirà, ci vorrebbe la palla di vetro".


AIC: "Le modalità di gestione di eventuali positività e del protocollo non garantiscono la conclusione del campionato"

L'Assocalciatori ha diramato una nota ufficiale al termine dell'incontro odierno con i rappresentanti delle squadre di Serie A. Ecco il testo:

Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro di approfondimento con i rappresentanti delle squadre di Serie A, al quale ha partecipato il dottor Walter Della Frera, per esaminare le modifiche apportate al protocollo FIGC a seguito delle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico del Governo.

Le perplessità tra noi condivise riguardano soprattutto le tempistiche della ripresa della stagione.

L’ipotesi del ritiro per la creazione del “GRUPPO Squadra” è stata valutata e condivisa fin dall’inizio, ma in assenza di date certe per la ripresa del campionato 2019/2020 appare prematura ogni valutazione sulle tempistiche di svolgimento dello stesso.

Inoltre, le modalità di gestione delle eventuali positività di un membro del “GRUPPO Squadra”, così come definite dal nuovo protocollo, non sembrano idonee a garantire la conclusione del campionato; esiste il concreto rischio di doversi fermare nuovamente non appena si potrà tornare in campo, vanificando così tutti gli sforzi profusi.

L’esigenza sentita da tutti noi è quella di avere chiarezza sui futuri protocolli concretamente attuabili nelle settimane successive alla prima fase di ritiro, soprattutto con riguardo alle modalità di svolgimento delle partite di campionato; la consapevolezza dei passi da compiere per tornare in campo ci aiuterebbe a condividere un percorso, senza malintesi e rischi inutili in questo momento.

Nelle prossime ore e nei prossimi giorni si valuteranno ulteriormente tutti gli aspetti critici, anche attraverso un confronto con i medici, i tecnici e gli arbitri che, come i calciatori, non vedono l’ora di trovare la giusta modalità di ripresa, preservando l’incolumità e garantendo l'uniformità di trattamento per tutte le persone coinvolte.


Il Lipsia non va oltre 20 milioni per Schick

Il Lipsia avrebbe messo sul piatto 20 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni sportive diPatrik Schick. La società giallorossa non avrebbe però nessuna intenzione di scendere dall'attuale richiesta di 24 milioni. Si preannuncia un braccio di ferro tra le due società per l'attaccante ceco classe '96. Lo riporta kicker.de.


Kluivert: "Mi godo ogni istante a Roma, voglio rimanere a lungo"

Justin Kluivert ha pubblicato il secondo video sul suo canale Youtube, parlando di cosa lo ispira: 

"Far parte della lista candidata al pallone d’oro under 21 è stato fantastico, anche se non l'ho vinto. Nel mondo ci ono così tanti giocatori di grande talento. Io la penso così, sono questi i risultati che ti fanno la carica per dare di più. È stato un bel momento della mia vita, sono grato dell'opportunità. Forse un giorno riuscirò a vincere il pallone d’oro, bisogna provarci. Questo è il mio sogno. Le persone vogliono una foto con te e non riesci a capire il perché ed è incredibile. Questo dimostra che sei sulla buona strada perché gli altri ti apprezzano. Il fatto che la gente voglia le foto con te ti fa capire che sei sulla strada giusta".

Che differenza c'è tra giocare all'Ajax e giocare alla Roma?

"Qui sento come se fosse davvero una questione di vita o di morte i tifosi darebbero tutto per il club e questa è la sensazione che ho qui. È diverso dall’Olanda, anche li sono straordinari ma credo che la differenza sua qui realmente, farebbero qualcosa per te. È quello che sento tutte le partite ed è fantastico. Sono sempre pronti a sostenerti, in alcune partite più di altre, la tifoseria intera e lì e questo mi motiva, giocare non solo per te stesso ma anche per loro. Perché si percepisce che ci mettono il cuore e l’anima per la squadra ed è bellisimo vedere questo ogni partita. Questo è il momento in cui l’emozione si fa sentire".

Il tuo modello?
"Ronaldo, in campo e fuori per come si muove e le cose che fa anche sui social che oggi sono importanti, ha 200 milioni di follower come nessun altro, 200 milioni di persone che si ispirano a lui è veramente speciale. Messi e Ronaldo hanno dato molto per essere dove sono per così tanto tempo e questo fa di loro i migliori del mondo, perché riescono a mantenere il successo per 13-14 anni. Tutti gli altri sono un gradino più basso. Stavo giocando contro Ronaldo ed è stato divertente perché a inizio partita ci siamo trovati l’unico contro l’altro e sorridendo parlavamo e mi ha detto tuo padre era molto alto e tu sei più basso…gli ho detto che aveva ragione, era perché mia madre era bassa".

La Roma?
"Un giorno prima durante l’allenamento capisci chi sarà titolare perché ti danno una casacca e realizzi che ok, è arrivato il tuo momento. È questo ciò che provi ma puoi esserne certo solo 30 minuti prima della partita. Ok è questa la formazione teneveti pronti. Questo è il mio secondo anno qua quindi sono piuttosto nuovo qua, in realtà sono qui da un anno e sei-sette mesi e mi sto realmente godendo ogni istante e voglio restare a lungo qui”.