Zaniolo da oggi in gruppo con la Primavera
Nicolò Zaniolo corre verso il recupero. Il 22 giallorosso, a sei mesi dall'infortunio incorso durante il match contro la Juventus, da oggi inizierà ad allenarsi con la Primavera. Secondo La Repubblica, Zaniolo sarà agli ordini di Alberto De Rossi per almeno dieci giorni, prima di ricongiungersi col gruppo in prima squadra.
La Fiorentina mette gli occhi su Florenzi e Spinazzola. Spunta anche l'ipotesi Schick
La Fiorentina guarda in casa Roma per il prossimo calciomercato. Secondo quanto si legge su La Nazione, la Viola avrebbe messo gli occhi su Florenzi - in prestito al Valencia fino a fine stagione - e su Spinazzola, vicino a lasciare i giallorossi già a gennaio. Ma potrebbe esserci un colpo di scena sull'asse Roma-Firenze: Patrik Schick. A Trigoria è arrivata ieri la notizia che il Lipsia non avrebbe riscattato l'attaccante e sembra che Pradè abbia già chiesto informazioni.
Tancredi: "Fonseca è la certezza della Roma. Pallotta? I tifosi meritano di più"
Franco Tancredi, storico portiere della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Due durante il programma Le Lunatiche. Queste le sue parole:
Sul ruolo del portiere...
Mi ha sempre affascinato fare il portiere. Mi piacerebbe sfatare un po’ il fatto che il portiere deve essere folle, ci deve essere una sana follia perché sei abituato a pensare in massimo un secondo e quindi devi usare molto il cervello. Poi devo dire che da ragazzino, da quando ho cominciato a fare il portiere ho sempre voluto fare il portiere. In quel periodo avevo punti di riferimento che erano Zoff, Albertosi.
Su Italia-Germania 4-3...
È stata una partita epica che ha segnato e fatto la storia del calcio mondiale. Diciamo che c’era qualche allenatore che non condivideva che quella partita, soprattutto sul piano tattico, fosse una partita perfetta, però è stata piena di pathos. Mi ricordo che dopo fatto da riserva al mondiale di Città del Messico nel 1986, quello che Maradona ha vinto praticamente da solo, il Messico era un posto molto complicato per giocare a calcio perché si giocava a 2000 m a mezzogiorno per questioni televisive con il resto degli altri continenti, quindi è stata una partita epica e a tratti anche bella. Poi ho avuto la fortuna di stare due anni al Milan e a me Enrico Albertosi piaceva tantissimo, nonostante c’erano partiti diversi che dicevano che Albertosi era più forte di Zoff e viceversa, ma a me piaceva tantissimo questo suo modo scanzonato di interpretare il ruolo.
Su Dino Viola e Nils Liedholm...
Io devo tutto al presidente che mi ha sempre voluto e che per noi era come un padre, erano altri tempi rispetto al calcio di oggi. Prima si firmavano i contratti con una stretta di mano. Quello con Nils Liedholm è stato un binomio fantastico, perché ha tolto dalla porta della Roma Paolo Conti per mettere me. Quindi diciamo che sono stato fortunato di capitare al momento giusto nel posto giusto, avendo dato anche delle buone prestazioni per poter fare più di 300 partite con la Roma.
La scaramanzia di Liedholm è risaputa in tutto il mondo. Mi ricordo quando nell’anno dello scudetto andammo a giocare un secondo turno delle Coppe a Norrköping, dove vincemmo ai calci di rigore infatti io parai 2 calci di rigore su 4. Lui alla fine della partita è venuto e mi ha detto “Hai visto il famoso Mario Maggi come ti ha guidato? Come ti ha fatto parare i rigori?”. Io infatti dicevo sempre che più che a uno svedese assomigliava a un uomo del sud Italia. Un altro aneddoto è quello che prima della partita lui si sedeva sulla mia maglia e io mi arrabbiavo con i magazzinieri perché a me piaceva vestirmi con calma e non riuscivo mai a trovare la maglia, loro lo sapevano che ce l’aveva Liedholm sotto di lui. Ci sono tanti aneddoti e ricordi bellissimi, Liedholm mi ha migliorato sia come portiere che come uomo.
Quella squadra è stata costruita magistralmente da Viola e Liedholm. È stato un crescendo, perché prima abbiamo vinto due Coppe Italia poi c’è stato quel goal di Turone, poi siamo arrivati terzi nell’81 e poi c’è stata la cavalcata dell’82/83 meritatamente contro una grandissima Juventus che schierava dall’altra parte nove nazionali più Boniek e Platini, quindi la vittoria nostra vale ancora di più.
Su Roma-Liverpool...
C’è un grande rammarico che è quello del sogno, quello che potevamo fare veramente la storia sotto tutti i punti di vista, che era la sconfitta ai calci di rigore contro il Liverpool nella Coppa dei Campioni soprattutto giocata nel nostro campo con i nostri magnifici tifosi.
Secondo me è cominciato da molto prima che quella partita sembrava ed è stata storta. Come non ricordarsi il goal che abbiamo subito, un fallo grosso come una casa e l’arbitro ha dato la regola del vantaggio. Quindi è stato doppiamente un errore, perché sulla carica del portiere la regola del vantaggio non esiste. Perché quando ho perso la palla è andata sui piedi di Bonetti ed è lì che lui si è convinto che il gioco poteva continuare e invece non era così. Poi abbiamo avuto i giocatori che dovevano battere i calci di rigore con Pruzzo che è uscito alla fine del primo tempo per un infortunio, poi Cerezo a 5 minuti dalla fine dei tempi supplementari ed era un rigorista. Quindi tutto è andato per il verso sbagliato. Però io sono molto orgoglioso di aver partecipato, perché è stata veramente una cavalcata incredibile. Certo, è mancata la ciliegina sulla torta, però per noi era anche la prima volta quindi abbiamo dovuto pagare dazio in questo senso.
Sulla morte di Agostino Di Bartolomei...
Sono rimasto pietrificato perché in quel momento stavo guardando il telegiornale, quindi ho assistito in diretta. Siamo rimasti tutti orfani di un grande amico, di un grande calciatore, di una persona intelligente. Lui aveva questo suo carattere molto chiuso, era difficile da poter capire e interpretare i suoi problemi o malesseri. Se ne sono dette tante ma io non sono andato dietro a queste cose e non ci andrò mai, io ricordo solo che ha me ha fatto tanto del bene e mi ha aiutato tantissimo, era il mio capitano. Quello era uno spogliatoio pieno di personalità e quando parlava lui stavamo in rigoroso silenzio ad ascoltarlo. Sono rimasto molto legato alla famiglia di Agostino e lo sarò sempre. Per me è un vuoto che non si colmerà mai.
Su Paulo Roberto Falcao...
Falcao è stato colui che ci ha portato la famosa mentalità vincente, perché era un giocatore immenso sia fuori che dentro il campo. Ci ha fatto capire cosa volesse dire voler lottare con grande continuità anno per anno contro le grandi squadre. Quando avevo la palla tra le mani Liedholm non voleva che la rinviassi con i piedi, volva come adesso che l’azione partisse da dietro e io trovavo Falcao sempre smarcato, ma io non gliene faccio una colpa. Se uno non se la sentiva non se la sentiva. Io alla fine della partita glielo chiesi e lui mi diceva che aveva male alla gamba e non riusciva a camminare.
Sul dualismo con Giovanni Galli a Messico 86...
Quello è un altro cruccio che mi porto dietro. Avevo giocato quasi tutte le partite amichevoli, nell’82 siamo stati campioni del mondo quindi noi facevamo solo amichevoli prima dei Mondiali del Messico. Quindi facevo queste amichevoli, le ho giocate bene, pensavo di essere io il titolare poi quello che è successo non lo so. Mi è stato detto quando è stata fatta la scelta che avrebbe giocato Galli, solo perché era il terzo portiere dei Mondiali in Spagna. Questo mi ha rammaricato ancora di più perché avrei preferito che mi avessero detto che secondo loro era più bravo Galli e che quindi avrebbero avuto più garanzie.
Su Fabio Capello e la Juventus...
Sono molto grato a Fabio Capello perché mi ha dato la possibilità di lavorare in Italia e all’estero, quando mi ha richiamato dal settore giovanile in prima squadra ho fatto due anni. In quel periodo dovevamo andare all’Inter, invece poi siamo andati alla Juventus e io a quel punto non ho saputo comunicare, ma c’è stata una situazione poco chiara e Fabio mi ha chiesto se volevo continuare a lavorare con lui, io da buon professionista mi sono accodato ma con grande rispetto verso i tifosi della Roma. Dopo ci siamo capiti, ci siamo riappacificati e quindi tutto è tornato alla normalità. È stato anche esasperato il concetto, c’erano delle situazioni poco chiare.
Su James Pallotta...
Penso che il periodo di Pallotta alla Roma sia terminato e questo era accaduto prima di questa tremenda pandemia. Secondo me era quasi tutto fatto con il cambio della proprietà. Poi dopo è successo quello che è successo quindi il calcio riprende piano piano e mi auguro anche, sia per Pallotta che per il nuovo proprietario, che vadano in porto le operazioni in modo da poter riprogrammare tutto, da poter dare soprattutto delle soddisfazioni al popolo giallorosso, che lo merita perché è sempre presente, sempre al fianco della squadra. In questo momento di confusione generale c’è una certezza, e non è poco, che è Paolo Fonseca. Ho grande stima di questo allenatore e speriamo che tutto vada al proprio posto e si riesca a risolvere questa situazione, perché i tifosi della Roma meritano di più. Io sono romanista dai capelli ai piedi. Trentuno anni di militanza non me li può togliere nessuno, ho vissuto dei momenti bellissimi sia da calciatore che da collaboratore tecnico. Sarò sempre riconoscente alla Roma e ai suoi tifosi che mi hanno sempre accolto bene, tranne quella parentesi che è stata chiarita. Io adesso spero che lo stadio venga riaperto al pubblico e porterò il mio nipotino a vedere le partite della Roma
Sulla cessione di Alisson...
È stato ceduto perché come sempre c’era una gestione che non poteva fare a meno di poter vendere Alisson. A me piace da morire Alisson, l’anno scorso l’ho visto alla finale di Coppa dei Champions League, non ha fatto solo parate incredibili ma ha fatto proprio una partita perfetta che solo un grande portiere può fare. A me è dispiaciuto però capisco che bisognava anche tappare le falle e quindi non si poteva fare diversamente.
Boniek: "La Roma ha ancora molto da giocarsi. L'allontanamento di Petrachi mi ha lasciato un pò così"
Zibi Boniek, ex giocatore della Roma dal 1985 al 1988 ed oggi presidente della Federcalcio Polacca, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport della situazione in casa Roma alla ripreda del campionato:
"Io sono un po’ distaccato dal calcio italiano, ma lo seguo sempre molto. Alla Roma voglio bene perché è stata l’ultima squadra con cui ho giocato, perché vivo a Roma e perché ho molti amici romanisti. La notizia dell’allontanamento di Petrachi mi ha lasciato un po’ così. La Roma ha ancora molto da giocarsi: il posto in Champions e poi l’Europa League. Giocare la parte finale delle coppe europee solo in tre-quattro stadi di una Nazione non è male, questa scelta è stata dettata dalle necessità, ma potrebbe essere anche una soluzione per il futuro, chissà. La Juventus? Mi dà l’impressione di essere un po’ appagata, più sazia rispetto agli altri anni. La voglia di giocare e la superiorità dimostrata negli ultimi anni non la rivedo, ma resta sempre una squadra difficile da battere. L'Inter? Bella squadra, però quando vedo i nerazzurri penso ad un pugile che inizia i primi tre round alla grande e poi calano nella ripresa: l’Inter entra in campo come se dovesse fare 7-8 gol, poi però cala drammaticamente. Detto questo Conte ha fatto un ottimo lavoro. Il calcio è cambiato moltissimo rispetto ai miei tempi. Io ho firmato il mio contratto con la Roma a metà stagione dopo una chiamata di Viola, a Torino rimasero tutti un po’ stupiti da questa mi scelta, ma lì avevo finito il mio ciclo. Con quella Roma avremmo potuto vincere lo scudetto anche l’anno dopo, peccato".
La Gumina: "Andiamo ad affrontare una grande squadra come la Roma. Dobbiamo andare a mille da subito"
Antonino La Gumina, attaccante della Sampdoria ma in prestito dall'Empoli, ha parlato ai microfoni del sito ufficiale del club blucerchiato subito dopo il match contro l'Inter. Tra gli argomenti trattati anche il match di mercoledì contro la Roma:
"L’importante è che abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, nel primo siamo andati un po’ scarichi. Nel secondo tempo siamo entrati con il piglio giusto, infatti li abbiamo messi in difficoltà, però purtroppo alla fine era tardi. La condizione fisica? Sto bene, stiamo spingendo dopo il coronavirus: è giusto andare a mille ora, stiamo tutti bene e speriamo di farcela. Per raggiungere la salvezza c’è bisogno di tutti, bisogna essere compatti e coesi per un unico obiettivo. Roma-Sampdoria è una partita come quella di oggi, andiamo ad affrontare una grande squadra. Dobbiamo entrare forti e andare a mille da subito, come non abbiamo fatto oggi. Questa, secondo me, è la chiave".
Roma ed Arsenal continuano a lavorare sullo scambio Mkhitaryan-Kluivert. La distanza è minima
Non si arrestano le voci circa un possibile scambio tra Roma ed Arsenal con protagonisti Mkhitaryan e Kluivert. I giallorossi nei giorni scorsi avrebbero rifiutato l'ipotesi di scambio alla pari, poichè preferirebbero ricevere sia il giocatore armeno che soldi per acconsentire al trasferimento di Kluivert all'Arsenal.
La trattativa, come riferisce calciomercato.it, è ancora attiva e se ne è interessato l'agente Mino Raiola (che cura gli interessi di entrambi i giocatori), che sta lavorando per acconentatare entrambe le parti. Da ultime indiscrezioni al momento la distanza tra domanda ed offerta è di circa due milioni.
Friedkin non molla la presa sulla Roma. Entro il prossimo mese nuova offerta
Nonostante quanto emerso nei giorni scorsi, Dan Friedkin non avrebbe perso interesse nell'acquistare la Roma. Infatti, come riferito da romapress.net, un esponente del gruppo Friedkin avrebbe rivelato come sia pronta una nuova offerta da presentare a Pallotta entro il prossimo mese. Un nuovo assalto dovuto anche alle modifche recenti sul Fair Play Finanziario, che hanno permesso a Friedkin di creare un quadro più ampio su come sarà la Roma nei prossimi 18 mesi.
Domani la conferenza stampa di Fonseca ai microfoni di Roma TV
Con la ripresa del campionato torneranno anche tutti i riti della vigilia di un match, anche se con alcune modifiche dovute all'emergenza Covid 19. Anche la conferenza stampa della viglilia di Roma-Sampdoria subirà variazioni rispetto alla norma. Ed è per questo motivo che domani il mister Fonseca non parlerà alla presenza della stampa ma direttamente ai microfoni di Roma TV, rispondendo alle domande dei cronisti che arriveranno via mail o altro mezzo di comunicazione online.
Primo allenamento per Zaniolo conclusosi in maniera positiva
Il primo allenamento di Zaniolo dopo lo stop per l'intervento al ginocchio si è concluso in maniera positivia. Il numero 22 giallorosso, come riferisce Sky Sport, si è allenato insieme alla formazione Primavera agli ordini di Alberto De Rossi.
Zaniolo ha sostenuto regolarmente tutta la seduta, venendo esentato dalla partitella finale a scopo precauzionale per evitare i contrasti. L'obiettivo della Roma è di riaverlo a disposizione contro il Verona.
AS Roma sceglie Edison Energia nel segno della sostenibilità
Edison Energia e AS Roma siglano un accordo all’insegna dell’energia sostenibile. Con la sponsorizzazione, firmata negli scorsi giorni, Edison Energia diventa il nuovo fornitore energetico ufficiale di AS Roma per tutte le sue sedi e gli store sul territorio nazionale. Le due aziende lavoreranno inoltre nei prossimi mesi allo studio della realizzazione di un impianto fotovoltaico per alimentare la sede di Trigoria e delle colonnine di ricarica per auto elettriche. Dal primo luglio saranno disponibili offerte riservate ai tifosi della squadra che prevedono la fornitura di energia da fonti rinnovabili e la proposta di soluzioni di mobilità elettrica per contribuire a diffondere una cultura della sostenibilità ambientale.
«Siamo orgogliosi di affiancare una squadra iconica come la Roma e accompagnarla insieme ai suoi tifosi in un percorso verso la sostenibilità – è il commento di Massimo Quaglini, amministratore delegato Edison Energia –. Edison Energia mette a disposizione di AS Roma e dei suoi tifosi le sue persone e le sue competenze creando una ‘squadra’ che persegue e contribuisce concretamente alla costruzione di un futuro di sostenibilità e di migliore qualità della vita».
«Siamo davvero lieti di aver siglato questo accordo pluriennale con uno tra i principali player nel panorama del settore energetico italiano ed europeo – dichiara Francesco Calvo, Chief Operating Officer di AS Roma. Tra i motivi principali che hanno spinto AS Roma a voler fortemente Edison Energia nella propria famiglia sono la condivisione di vedute sui progetti volti alla sostenibilità ambientale, tema a cui il Club è molto attento, e il gran numero di offerte commerciali che il partner è disposto a immettere sul mercato a favore dei nostri tifosi».
Edison Energia e AS Roma studieranno diverse soluzioni all’insegna della sostenibilità ambientale sia per la società che per i suoi tifosi. I progetti vanno dalla realizzazione di impianti di autoproduzione rinnovabile all’interno del centro sportivo all’installazione di colonnine di ricarica per veicoli elettrici e si completeranno con l’offerta dal primo di luglio di soluzioni di mobilità privata a tutti i tifosi della Roma.
I tifosi giallorossi che sottoscriveranno un contratto luce o gas domestico, avranno accesso a un’offerta a prezzo bloccato per 12 mesi per la componente energetica che in questo modo è svincolata dalle fluttuazioni di prezzo della materia prima. Con Edison Luce Prezzo Fisso, inoltre, Edison Energia garantisce l’origine da fonte rinnovabile dell’energia consumata in casa, accompagnando i clienti verso stili di vita sempre più sostenibili ed ecologici. I sottoscrittori riceveranno inoltre in omaggio l’orsetto Edison, con la sciarpa dell’AS Roma, protagonista dell’ultima campagna di comunicazione della società per raccontare come ognuno di noi, con piccoli gesti, può promuovere e attivare cambiamenti positivi per tutti e per l’ambiente. E che proprio in virtù di queste scelte “smart” possiamo diventare l’Energia che cambia tutto. I tifosi che si iscriveranno al programma fedeltà Edison Ville riceveranno inoltre fino a 60 euro di buono sconto da spendere negli store del Club giallorosso.
Con questo accordo, Edison Energia entra a far parte in qualità di partner energetico anche del programma Easy Mobility lanciato a gennaio 2020 dalla AS Roma per migliorare l’esperienza dei propri tifosi nelle giornate di campionato e ridurre la congestione del traffico, promuovendo l’adozione della sharing mobility e dei mezzi elettrici per raggiungere e lasciare lo stadio.
Serie A, in chiaro gol ed highlights delle partite su Rai 2
Il campionato italiano è ufficialmente ricominciato dopo l'emergenza Covid 19 ed il Lockdown, ed anche i tifosi sono impazienti per tornare a vedere giocare le loro squadre del cuore.
Rai 2, come riferito da La Republica, sarà vicino ai tifosi trasmettendo in chiaro i gol di Serie A a partire dalle 21:30 di ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Gli highlights dei match avranno la durata di circa mezz'ora.
Roma, è uno Zaniolo in stile Totti
GAZZETTA DELLO SPORT - «Siamo abituati ad avere a che fare con calciatori famosi, ma una folla così grande l'abbiamo vista soltanto per Totti». È quanto raccontato dai poliziotti che due giorni fa sono dovuti intervenire a 'salvare' Zaniolo, di ritorno da una gita a Ponza insieme a fidanzata e amici, dall'abbraccio affettuoso di centinaia di tifosi. Parrebbe una investitura in piena regola, che non vede l'ora di tornare a materializzarsi sul campo. Il 22 giallorosso sta proseguendo il suo percorso di recupero per tornare a disposizione di Fonseca il prima possibile. Già domani inizierà ad allenarsi con la Primavera e fra una decina di giorni potrà riaggregarsi con i compagni di squadra. L'obiettivo è tornare in campo il 15 luglio contro il Verona, ma c'è chi lo vorrebbe pronto già per la gara del 2 luglio, giorno del suo 21° compleanno, contro l'Udinese. La Roma sa che per la sua struttura fisica Zaniolo ha bisogno di tempo per tornare al massimo, ma il club non ha fretta, anche perché Nicolò fa parte del progetto, anche futuro visto che Friedkin, ancora desideroso di acquistare la Roma, vorrebbe farne un simbolo. La dirigenza è disposta a rinnovargli il contratto visto che il giocatore ha uno degli stipendi più bassi della rosa, ma di questo ne discuterà con il prossimo d.s.