Petrachi: "Faremo di tutto per tenere Smalling e Mkhitaryan. La linea è non cedere Pellegrini e Zaniolo"
VIRGINIA RIFILATO - Gianluca Petrachi, DS della Roma, ha parlato della ripresa del campionato e del futuro calciomercato ai microfoni di Sky Sport, di seguito una sintesi del suo intervento, curata da InsideRoma:
Sui giocatori in prestito.
“I calciatori in prestito si trovano molto bene e sono stati titolari, a parte qualche eccezione come Kalinic. Ora bisogna aspettare e cercheremo di capire come sistemare il tutto. Avendo un colloquio ogni giorno con loro, sono fiducioso che i miei ragazzi vogliano continuare con noi e non ritornare nelle squadre che ce li hanno prestati”.
Il futuro di Smalling e Mkhitaryan?
"Loro sono stati due prestiti vincenti, Mkhitaryan l'abbiamo perso per un po' di tempo per problemi fisici ma qui sta bene, così come Smalling. La Roma farà di tutto per tenere entrambi i ragazzi. Poi se ci riusciremo o meno lo vedremo più avanti”
Il nuovo mercato post COVID-19 può far aumentare le possibilità?
“Il mercato che verrà è difficile da stabilire e i prezzi caleranno. Andrà rivisto tutto il piano del mercato. La Roma ha sempre venduto e comprato giocatori, credo che qualora dovesse vendere qualcosa, dovrà essere brava a investire i soldi incassati. Il trading va fatto come fanno tutte le società. Nel momento in cui si vende si deve cercare di saperli reinvestire. È l’argomento più importante per un ds”.
Zaniolo e Pellegrini.
“Pellegrini ha una clausola rescissoria, ma è molto legato alla Roma e se il giocatore decide di non andare è libero di non andare. Ho pochi dubbi, secondo me non lascerà la Roma, soprattutto in questo momento. Zaniolo rappresenta il giocatore che emoziona i tifosi, faremo di tutto per tenerlo e credo che la linea sia quella. Il mercato poi mette davanti a tante difficoltà, ma la volontà è quella”.
Come sarà il mercato?
"Tutti aspettano, nessuno fa una prima mossa. Anche su giocatori che hanno fatto bene. Se prendiamo per esempio Schick, il Lipsia ancora tergiversa per capire cosa deve fare con il giocatore. Provano a ottenere uno sconto, ma non siamo qui a elemosinare qualcosa. Me lo hanno già chiesto, ha mercato. Quindi, ci sta che il Lipsia prenda tempo, ma se non lo dovessero riscattare è possibile che arrivino più soldi di quelli che il Lipsia ha come diritto di riscatto. Gonalons per esempio resterà al Granada se la squadra si salverà, lo stesso vale per Defrel con il Sassuolo. Ci sono tante situazioni in cui sei impicciato per cercare di capire quanti soldi avrai. Florenzi? Ho parlato col suo procuratore e ci sono due squadre molto interessate. Abbiamo parlato dell'ipotesi di valutare anche la cessione visto che a gennaio è uscito in prestito. Zappacosta? È stato molto sfortunato, ora ha recuperato e credo troverà il suo spazio. Ha tanta voglia di dimostrare alla tifoseria romana cosa è capace di fare".
La cessione della società.
“La squadra non ha accusato questa problematica. Le vicende societarie entrano in scena quando ci sono da fare delle valutazioni sul futuro e sul mercato. Questa situazione ha portato a rilento un po’ tutto, quindi oggi è inutile dire se c’è a disposizione x o y, se non sai che giocatori devi vendere, che valutazioni puoi fare. A tempo debito arriveranno anche queste risposte”.
Senza vendere non si compra?
“Il mio lavoro mi porta a valutare chi sono i giocatori a parametro zero. Ma questo è stato un campionato monco. Non ha dato risposte definitive. A gennaio ho detto che Kalinic stava entrando in forma e puntualmente ha cominciato a fare prestazioni e gol. Oggi è prestito. Se dovesse fare altri 7-8 gol da qui alla fine le valutazioni su di lui cambiano. E quindi che devo fare? Vado a prendere un altro attaccante quando ne ho uno in casa che merita di restare. Se dovesse capitare il colpo non saremo impreparati”.
Lei ha detto che la Roma è un punto di arrivo.
“Sono arrivati dei giocatori giovani e ho cercato di svecchiare la squadra, ma soprattutto mi piacerebbe costruire una Roma ancora più solida e più forte. C’è un gruppo importante. Dzeko è il nostro capitano e un punto di riferimento. Se ci parli, capisci quanto è stato fatto e quanto lui è contento di essere rimasto qui. Vorrei continuare il lavoro fatto quest’estate, è stata fatta una grande semina e bisogna aspettare che fiorisca”.
Ti sei sentito in discussione?
“Dispiace quando strumentalmente escono fuori queste notizie. Io, purtroppo, sono una persona scomoda in questo ambiente. Roma rappresenta tante insidie, se non ti prendi un caffè con un giornalista o non rispondi al telefono è chiaro che vieni attaccato. Ma questo mi ha permesso di essere ancora più intransigente con me stesso. Al momento ho la fiducia della società, poi, come sapete a Roma ne hanno fatti fuori molti di dirigenti, direttori sportivi. Ma non sono problemi legati alla tifoseria, che è passionale e è davvero il valore aggiunto. Non sono una persona che scende a compromessi. Vedremo cosa succederà, io sono pronto alla sfida”.
Rapporto con allenatore e squadra.
“A Sassuolo mi sono sentito nelle condizioni di dire due paroline alla squadra, perché me lo sentivo e loro dovevano tirare fuori gli attributi. Non ho parlato di tecnica, poi l’allenatore ha preso la parola e ha fatto quello che doveva fare. Fonseca è preparato, molto capace e di un’intelligenza fuori dal comune, ma è in un nuovo campionato quindi io devo aiutarlo. Esprimo i miei concetti, ma non dico al mister cosa deve fare”.
Cosa farete quando tornerete?
"Soprattutto i primi giorni ho visto grande voglia, cattiveria e concentrazione. Questa ultima settimana li ho visti un po’ così, quindi devo fargli capire che ci stiamo avvicinando al campionato. All’inizio è stato molto bello stare insieme e ritrovarsi. Siamo una famiglia, ma dei figlioli ogni tanto uno ti scappa, uno esce".
Quindi lei è il padre severo che dà le punizioni?
"Mio padre mi diceva sempre di amare chi mi fa piangere e non chi mi fa ridere. Quindi, se do un consiglio a Zaniolo o a qualche giocatore più giovane, cerco di dargli quel valore aggiunto di un direttore sportivo attento che non si perde neanche un allenamento e se c’è qualcosa da dire a un giocatore sono il primo che interviene”.
Ünder e Kean?
“Kean è un ottimo giocatore, ma non è mai entrato nelle mire della Roma. Ünder è un talento davvero forte, fa la differenza, rompe gli equilibri ed è un esterno dal valore assoluto. Su di lui ci sono delle squadre molto interessate perché è un giocatore molto appetitoso, ma è prematuro parlarne ora. Dobbiamo vedere come si sviluppa la situazione”.
Per la formazione dei ragazzi state pensando a una seconda squadra?
“Sulla seconda squadra non è che non sono d’accordo, ma credo che serva relativamente. Noi siamo cresciuti facendoci le ossa per la Serie C, il giocatore deve fare campionato vero e deve prendere gli schiaffi anche in qualche campionato difficile”.
Ci saranno formule particolari nel mercato?
“Credo ci saranno tanti scambi tra giocatori. L’abilità di chi fa il mio lavoro è individuare uno scambio furbo e capire cosa accadrà. Penso che chi sbaglierà meno, avrà la meglio. Paratici? Non lo sento da gennaio, non abbiamo mai parlato né di Mandragora nè di Rugani. Entrambi non entreranno nel progetto della Roma”.
Roma-Juve, affari con vista Zaniolo. Pallotta contestato
IL MESSAGGERO - CARINA - Non passa giorno che la contestazione nei confronti di Pallottanon assuma forme diverse. Tornata in auge una settimana fa con due striscioni all’Eur, passata per i manifesti pro Friedkin a New York, ha raggiunto ieri l’ultimo step: due striscioni pesanti contro il presidente all’Eur e Trigoria. Nel frattempo si muove il mercato giallorosso, con Roma e Juventus che hanno avuto il primo confronto serio venerdì, per cercare di capire se ci possono essere delle possibilità di scambio tra le parti, volte anche a riequilibrare qualche conto. S’è tornato a parlare di Mandragora e Cristante: l’idea è valutare entrambi i cartellini 35 milioni per regalare una plusvalenza di quasi 17 milioni all’ex atalantino. Ribadito il ‘no’ a Rugani, sono state chieste informazioni su Romero da un lato e Under dall’altro e sono entrambi discorsi futuribili. Il piatto forte però è stato Zaniolo. Per Petrachi non è il momento di parlarne, visto che si vuole evitare la cessionedel numero 22, sacrificando altri giocatori. Al momento la sua permanenza non è in discussione.
Micki, scelta di cuore
IL MESSAGGERO - La città di Roma deve avere un particolare ascendente sui calciatori che transitano per Trigoria. Quasi tutti si innamorano della Capitale e se non fosse per i problemi economici nei quali versa il club di Pallotta, chissà quanti campioni sarebbero rimasti con il sorriso. L’ultimo a spendere parole d’amore per la città eterna è stato Mkhitaryan. La sua voglia di restare c’è, tutto dipende da quello che decideranno Roma e Arsenal: “Mi piacerebbe rimanere e non solo la prossima stagione, vorrei restare anche per i prossimi anni“, ha detto a Futbol with Grant Wahl. Un desiderio a cui dovrà lavorare il suo agente, Raiola, che è sulla stessa lunghezza d’onda della Roma. La prima mossa sarà quella di parlare con i Gunners e capire se hanno intenzione di rinnovargli il contratto che scade a giugno 2021, per non perderlo a parametro zero. L’alternativa è trovare un accordo per la cessione con la Roma, che però non può garantire all’armeno 7 milioni a stagione: “Ho un contratto con l’Arsenal, non sta a me decidere. Penso ad allenarmi e giocare bene, non vedo l’ora di sapere cosa succederà. Se non resterò a Roma tornerò in Inghilterra senza lamentarmi, il calcio cambia in fretta e devi essere pronto a giocare ovunque ti trovi“.
Marotta: “Zaniolo? Non ci sono le condizioni per prenderlo”
Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha risposto a svariate domande sul prossimo mercato dei nerazzurri. Gli è stato fatto anche il nome di Zaniolo, sul quale si sono accumulati diversi rumors di mercato nelle ultime ore. Queste le sue parole in merito:
Zaniolo può tornare all’Inter?
Richiede un investimento elevatissimo. Non ci sono le condizioni economiche per affrontare il discorso.
Pallotta nel mirino: nuovi striscioni contro di lui
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - James Pallotta è vicino, ma nello stesso tempo lontano. La dirigenza ha un confronto costante con lui, ma alcuni giocatori non lo hanno nemmeno mai visto da vicino. Fonseca lo ha incrociato a Londra in occasione della firma del suo contratto, esattamente un anno fa. I tifosi, per questo ed altri motivi, non ci stanno e ieri hanno contestato il presidente con due striscioni feroci, di cui si riporta solo il primo: “A Roma di papponi ne sono passati tanti, tu li batti tutti quanti“.
La grinta di Mkhitaryan: “Voglio Roma e Champions”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Henrikh Mkhitaryan ha un doppio obiettivo: arrivare in Champions League con la Roma e restare nella Capitale, per continuare a masticarne calcio e vita. “Mi piace giocare nella Roma per il club e per la filosofia dell’allenatore che si sposa bene con me. Sono felice di giocare questo tipo di gioco, mi permette di divertirmi“. Proprio per questo vorrebbe ripagare la società con una qualificazione alla massima competizione europea per club: “Penso che non sia finita e che sta a noi far vedere le nostre qualità. Abbiamo la capacità per essere tra le prime quattro e io sono sicuro che possiamo farcela. Mancano dodici partite, proveremo a vincerne il più possibile. Alla fine della stagione vedremo se ce l’avremo fatta. D’altronde, il nostro obiettivo primario è arrivare tra le prime quattro e fare il meglio in Europa League. È difficile, amc redo che tutto sia possibile e faremo il meglio per riuscirci“.
Intervento al naso: per Zaniolo breve stop
CORRIERE DELLA SERA - PIACENTINI - Dovrà fare un’altra sosta ai box, Nicolò Zaniolo, prima di tornare definitivamente a disposizione di Paulo Fonseca. Il gioiello giallorosso infatti dovrà sottoporsi domani a un intervento al naso, assolutamente di routine, per risolvere un leggero problema di ipertrofia dei turbinati che può causare qualche difficoltà di respirazione. Il giocatore avrà bisogno di un paio di giorni di riposo prima di poter tornare a lavorare con il gruppo, all’inizio della prossima settimana. Il suo sarà un ritorno definitivo, visto che ormai ha recuperato anche dall’infortunio al ginocchio: la data da scrivere sul calendario per rivederlo in una gara ufficiale è quella del 15 luglio, quando all’Olimpico arriverà il Verona.
La Roma sceglie gli ultratrentenni
CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - Il campo è l’unica speranza. Per cercare di raggiungere il quarto posto, fondamentale per mettere un argine a un bilancio che sarà in profondo rosso, con un meno seguito da tre cifre. Petrachi dovrà dunque far quadrare i conti in un mercato complicato. Ma come inquadrare una strategia che può portare alla cessione di due giovani come Under e Kluivert per mantenere in rosa Mkhitaryan e fare spazio a Pedro, ennesimi ultratrentenni che chiuderanno la carriera in giallorosso? L’ultima voce, da verificare ma non assurda, è che la Roma possa offrire il cartellino gratuito a Dzeko, al quale sarebbe interessata la Juve, nell’ottica di scambi anche legate alle plusvalenze, stile Spinazzola-Pellegrini. Il calciomercato è pieno di notizie e bufale, però i numeri di Dzeko – 7 milioni netti l’anno tra ingaggi e facili bonus – non sono più sostenibili per un club che deve fissare un tetto massimo di stipendio a 3 milioni.
Scossa di Petrachi: “Gruppo distratto”. Miki vuole restare
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - “Nei primi giorni di lavoro a Trigoria ho ritrovato nei giocatori grande voglia, cattiveria e concentrazione, mentre questa ultima settimana li ho visti un po’ così, quindi gli devo far capire che il campionato è vicino“. Parole e musica di Gianluca Petrachi, che su Sky ha suonato un campanello d’allarme rispetto alla scarsa attenzione di Dzeko e compagni a poco meno di tre settimana dalla ripresa del campionato. Al di là dell’uscita del dirigente romanista, il suo lavoro sul mercato ruota intorno al riscatto di Mkhitaryan: “Mi piacciono la vittà e la Roma come squadra e spero di restare a lungo, ma non sta a me decidere“, ha detto l’esterno. In prestito dall’Arsenal, l’armeno spera che i due club possano trovare un accordo che al momento sembra lontano (gli inglesi chiedono una ventina di milioni).
Tifosi-Pallotta, è guerra aperta
IL TEMPO - BIAFORA - Il gelo calato sulla trattativa tra Friedkin e Pallotta per il passaggio di proprietà della Roma ha fatto riemergere l’aspra spaccatura che c’è tra il presidente bostoniano e gran parte della tifoseria giallorossa. Nella notte sono stati affissi due striscioni all’esterno di Trigoria e della sede del club all’Eur – “A Roma de papponi ne so passati tanti… Tu li batti tutti quanti!“, “Pallotta te volemo bacià freddo” – che seguono a breve distanza le scritte affisse pochi giorni fa e i volantini a favore del magnate texano distribuiti per le strade di New York. Pallotta dà ormai poco peso alla contestazione nei suoi confronti ed è alle prese con i conti del club e con la ricerca di un socio di minoranzache possa dar ossigeno alle casse della Roma, iniettando denaro fresco.
Zaniolo domani verrà operato al setto nasale
IL TEMPO - BIAFORA - Stop and go per Zaniolo. Il giallorosso è nella fase finale del percorso di recupero dopo l’intervento al crociato e domani dovrà finire nuovamente sotto i ferri. Un semplice intervento al naso che gli permetterà di risolvere l’ipertrofia dei turbinati: la breve operazione aiuterà il talento giallorosso a migliorare la respirazione. Dopo qualche giorno di riposo, il numero 22 sarà pronto ad allenarsi con il gruppo guidato da Fonseca.
Roma-Pedro, la trattativa subisce uno stop. La Roma ci ripensa
La trattativa per portare Pedro alla Roma, nonostante sia un parametro zero, sembra aver subito delle complicazioni.
Secondo quanto riferito da Sky Sport, ci sono due punti che non convincono molto i giallorossi:
- l'ingaggio di circa tre milioni di euro ritenuto troppo elevato
- l'età di Pedro, ovvero 33 anni. Mentre la Roma vorrebbe svecchiare la rosa e cedere gli ultra trentenni presenti in squadra.