Azzardo calendario: Apertura e Clausura modello Sudamerica

LA REPUBBLICA - Visto il proseguo dell'emergenza Coronavirus, il calcio può ripartire solo con la revisione obbligata delle date di tornei nazionali e internazionali per club. Oltre alle opzioni sul tavolo di Fifa e Uefa, alcuni club europei e alcuni agenti di calciatori starebbero studiando proprio la rivoluzione: programmare da qui al giugno 2023, per ogni lega nazionale, due stagioni di campionati di Apertura e di Clausura per liberare spazio a una Champions allargata (più posti fissi per le big), salvaguardare gli impegni delle Nazionali, rendere meno stressante e pericoloso il calendario per la salute dei giocatori, offrire ai broadcaster un pacchetto di diritti tv e web ancora più appetibile. Meno partite, ma più interessanti. E nuovi introiti, in una fase che può costare all’azienda calcio il 40% di contrazione degli utili.


Per la corsia difensiva sinistra piace Junior Firpo. Ma occhio all'Inter

La Roma continua a lavorare in ottica futuro per migliorare la propria rosa. L'ultimo nome sul taccuino del DS Petrachi, come riferisce sport.es, è il terzino sinistro Junior Firpo.
Il 23enne, nato nella Repubblica Dominicana ma nazionale spagnolo, è stato acquistato dai blaugrana la scorsa estate dal Betis Siviglia per 18 milioni. Un salto di categoria notevole per Junior Firpo, che però non ha giocato molto in stagione collezionando solo 17 presenze tra campionato e coppe per meno di 1200 minuti giocati.
Il giocatore potrebbe lasciare il Barcellona già in estate ma per una cifra non inferiore ai 20 milioni. La Roma, dopo l'acquisto di Carles Perez, è pronta ad intavolare una nuova trattativa con i catalani; ma deve guardarsi dalla concorrenza dell'Inter e del Napoli. Particolare attenzione va fatta ai nerazzurri, in pole per l'acquisto di Junior Firpo dato l'interesse del Barcellona per Lautaro Martinez; con lo spagnolo che potrebbe essere inserito nella trattativa come contropartita.


FIGC, Gravina: "Non c'è una data definitiva. Mi dispiacerebbe compromettere la prossima stagione per salvare questa"

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di TMW Radio circa la possibilità di riprendere il campionato e della situazione in Italia:

Parliamo del centro sportivo di Coverciano messo a disposizione dalla FIGC come centro di assistenza per il COVID-19.
"Mi piace l'idea di partire con questa piccola testimonianza, che è diventata la casa della solidarietà. È questo il sentimento su cui stiamo cercando di poggiare il futuro del calcio italiano. Stiamo cercando di uscire da questo brutto incubo e tutti gli aiuti sono graditi".

Stiamo parlando di qualcosa che non conosciamo, specie sull'argomento ripresa, che sarà graduale e diversa per ogni regione. I calendari che si stanno cercando di anticipare, quanto sono affidabili?
"Nessuno oggi come oggi è in grado di fare previsioni finché l'emergenza sanitaria terrà sotto scacco la società. È un'emergenza unica per il mondo, che ha aggredito ogni settore, anche economico. Superata questa però dovremo ripartire, tracciare un percorso di ripartenza e il calcio si sta interrogando sulle modalità di questa ripartenza, la priorità assoluta è la conclusione dei campionati. È un'esigenza per definire gli organici ed evitare una estate piena di contenziosi legali, ciò non toglie che la federazione deve valutare anche altre ipotesi. Io ho coinvolto il nostro comitato scientifico, ricco di illustri professionisti che conoscono bene questo settore, per capire una procedura che deve essere attuata dalle società per mettere sotto il massimo controllo le nostre società. Fino al 18 aprile ci dovrebbe essere il lockdown, l'ipotesi è partire dal 20 di maggio o in un'ultima analisi con i primi di giugno, potremo a luglio definire i nostri campionati. Sappiamo che sono ipotesi, vogliamo dare un messaggio di speranza a tutti i cittadini, ma sappiamo che il calcio è un settore che passa in secondo piano nella lotta al virus".

Si può andare anche oltre queste date?
"Stiamo procedendo in diverse direzioni e ci sono due fattori: il primo è rispettare le ordinanze del governo e il secondo è l'opportunità che ci stanno dando UEFA e FIFA, di poter andare oltre il 30 giugno. Si parla addirittura di agosto e settembre, io ho precisato che mi dispiacerebbe correre il rischio di compromettere un'altra stagione per salvare questa. Noi siamo attenti e rispettosi, oggi nessuno può fare previsioni, ma programmare è un dovere".

La UEFA sta provando a portare a termine questa stagione, usando anche i mesi estivi. Vi muoverete di comune accordo con loro? Vi siete dati una data oltre cui non andare?
"Non c'è una data definitiva, né per la partenza né per l'arrivo. Io ringrazio la UEFA, anche i massimi organismi internazionali vivono delle nostre incertezze e cercano di offrire una serie di finestre. La priorità assoluta è chiudere i campionati nazionali, oggi è stata adottata una ulteriore decisione, spostare le finestre per le Nazionali liberando la finestra del 1-9 giugno. Abbiamo ulteriore disponibilità di tempo per completare le manifestazioni nazionali. La finestra di fine maggio, fino al 15-31 luglio sarebbe quella che io individuerei, in modo da avere tutto il tempo per iniziare a programmare la stagione 2020-21".

C'è un'ipotesi campo neutro per le squadre del Nord Italia per accelerare il rientro in campo?
"Non è una buona soluzione, ma è un'idea, su cui stiamo lavorando. Stiamo cercando di individuare quattro o cinque destinazioni, così come la UEFA sta provando a definire format diversi non tanto per questo campionato, ma per quelli che seguiranno. C'è un tavolo aperto affinché ci sia una ripartenza e una definizione con protagonista il terreno di gioco".

Nel caso in cui non si riesca a concludere quali sono le ipotesi? L'annullamento? In Serie B ci sarebbe però una incredibile ingiustizia, visto il vantaggio del Benevento. Stesso dicasi col passaggio della Serie A a 22 squadre.
"Annullare credo sia abbastanza complicato, con un campionato che ha visto la disputa di oltre due terzi del campionato. Ci sarebbe una grave ingiustizia che porterebbe ad una emergenza legale durante una emergenza epidemiologica. Lo scudetto bisogna decidere solo di assegnarlo o meno e la stessa Juventus credo abbia espresso un non gradimento di una soluzione di questo tipo. Poi c'è l'indicazione, di interesse internazionale, sulle società che devono andare in Europa. Non è il momento, ma è chiaro che chi ha il diritto a partecipare ad un campionato diverso, parlo della Serie B, sarebbero le prime due, non certo la terza, che dovrebbe affrontare i playoff. Nessuno può rivendicare la promozione da terza in classifica. Ripeto che comunque farò di tutto per la definizione dei campionati in campo, una estate in tribunale non sarebbe un atto di grande responsabilità".


Uefa, massima priorità ai campionati. A seguire Coppe e Nazionali

In Uefa si sta tenendo una riunione tra il presidente Ceferin ed i 55 delegati delle federazioni.
Da quanto emerso, si vuole dare massima priorità ai campionati e solo al termine degli stessi far disputare le coppe (tra luglio ed agosto). Slitterebbero dunque a settembre, in questa ipotesi, gli spareggi playoffs delle nazionali.


Karsdorp verso il ritorno in giallorosso. Il Feyenoord non può riscattarlo

Secondo quanto riportato dal portale sportivo olandese voetbalprimeur.nlRick Karsdorp, nonostante sia stato autore prima dello stop per il coronoavirus di buone prestazioni apprezzate sia da Stam che dal nuovo allenatore Advocaat, nella prossima estate potrebbe far ritorno a Trigoria. Infatti il club di Rotterdam starebbe pensando di riportare alla base il terzino destro Bart Nieuwkoop, di proprietà del  Feyenoord, ora in prestito al Willem II.

 


Serturini: “Da quando ho cominciato a camminare ho iniziato a calciare il pallone"

Annamaria Serturini ha rilasciato un'intervista al programma televisivo Roma Tv per la rubrica Women's Weekly la rubrica settimanale dedicata alla Roma Femminile, in onda ogni mercoledì sul canale tematico giallorosso. Queste le sue parole:

Come stai vivendo questo periodo?
"È un periodo brutto. È difficile da descrivere il momento che stiamo passando, soprattutto la mia Lombardia. Si cerca di non pensarci, ma le notizie arrivano. Bisogna seguire tutte le regole che ci hanno detto di seguire. Dobbiamo stare a casa. Qui possiamo allenarci, stiamo seguendo tutte le indicazioni dello staff atletico, ci sentiamo con lo staff medico e tecnico. Dobbiamo seguire tutte le regole, usare la mascherina per uscire, disinfettare le mani".

La giornata tipo?
"Mi manca tantissimo vivere il campo, lo spogliatoio e le mie compagne. La mattina mi sveglio, faccio colazione, poi allenamento, pranzo, poi qualche serie tv o un film, ancora allenamento e la sera ancora un film o si gioca a carte. Gli allenamenti sono di un'ora e mezza o due, a seconda delle indicazioni".

Cosa ti manca di più della tua vita da calciatrice?
"Condividere lo spogliatoio. Stando a casa ti accorgi che la vita nello spogliatoio ti manca molto".

La prima cosa che farai quando si tornerà alla normalità?
"Tornare dai miei genitori, non sono potuta tornare a marzo per via del diffondersi del virus. Quando sarà possibile tornerò da loro, da mio nonno che oggi mi ha detto che voleva passare la Pasqua insieme, ma ovviamente non è possibile".

Questa emergenza cambierà la tua vita nel futuro?
"Quando ci sarà un weekend libero magari prenderò più spesso l'occasione per tornare a casa e salutare i parenti".

Hai fatto qualcosa di nuovo in questo periodo?
"Ho visto film e serie tv che magari prima non riuscivo a vedere. Io non vedo molta televisione, ma ora per occupare il tempo sono costretta a farlo. Mi sono anche scaricata Disney +".

Cosa hai visto in questo periodo?
"Mi sono vista Narcos, ho visto la serie su Tevez, Vis a Vis e qualche film qua e là. Poi i cartoni Disney la sera prima di andare a dormire".

Come hai iniziato a giocare a calcio?
"Da quando ho cominciato a camminare ho iniziato a calciare il pallone. Già a 3 anni volevo giocare a calcio con i maschi, mio padre mi ha assecondata e da lì ho iniziato a giocare con mio fratello e mio cugino. Giocavo all'oratorio del mio paese, poi sono andata all'Atalanta a 10 anni, poi al Brescia, facendo ogni giorno 150 km. Poi a 18 anni sono andata via di casa e dall'anno scorso sono alla Roma".

Hai segnato il primo gol ufficiale della Roma Femminile e anche il primo gol nel primo allenamento.
"La stagione scorsa con la Roma è stata la mia migliore stagione, ho realizzato 13 reti e ho trovato una continuità di prestazioni, grazie al coach Bavagnoli che mi sta aiutando a crescere. Sono contentissima di aver segnato il primo gol della storia della Roma e spero di segnarne altri. Questa maglia è la mia seconda pelle, voglio vincere qualcosa di importante".

Sei la giocatrice con più presenze nella storia della Roma, hai saltato solo San Marino.
"Si, avevo la febbre. Le mie compagne sono state bravissime, era una partita fondamentale per indirizzare la Coppa Italia".

Il ricordo più bello della tua carriera?
"Non ho un ricordo più bello. Ho tanti ricordi, da quando ero piccola e capitano coi maschi, lo scudetto col Brescia, il campionato primavera vinto col Bari e la mia prima stagione a Roma, coronata col sogno del Mondiale. Non riesco a sceglierne uno".

Al Mondiale eri la più piccola in rosa.
"Bartoli e Pipitone mi hanno aiutato tantissimo. Spesso avevo paura, giocavo con Bonansea che è il mio idolo, con gente che giocava nei grandi palcoscenici e ora giocava con me. È stato un sogno, all'esordio con l'Olanda avevo tanta ansia. Abbiamo mostrato il nostro valore".

Perché hai il numero 15?
"È il primo numero che mi hanno dato da piccola e da lì ho cominciato a portarlo. Solo con Atalanta e Brescia ho avuto il 10, poi in Nazionale mi hanno ridato il 15. L'ho anche tatuato, è il mio numero ormai".

Ricordi del bronzo nel Mondiale U17 del 2014?
"È il mondiale che ho vissuto di più. Non dovevo parteciparvi perché avevo subito un infortunio alla caviglia, alla fine sono risucita a partecipare e ho anche fatto una doppietta allo Zambia. Fu un'emozione indescrivibile. il 2014 è stato l'inizio di qualcosa di indescrivibile. L'anno dopo ho fatto l'esordio col brescia in A".

La ballerina più brava in squadra?
"Andressa e Thomas".

La cantante migliore?
"Siamo in tante ad essere brave, io no però, ma con le mie compagne posso cantare".

La più chiacchierona?
"Se la giocano Casaroli e Coluccini".

La più tecnica?
"Giugliano e Andressa hanno delle doti tecniche che fanno paura. Le osservo in allenamento, come toccano il pallone o come battono le punizioni. Hanno una tecnica superiore".

Roma città?
"Roma per me è la città più bella del mondo. Ormai è una seconda casa. Quando ho qualche giorno libero mi piace passeggiare in centro o andare al mare, anche vedere parti della città meno conosciute. Mi piace conoscere la storia di Roma, di ogni monumento".

Piatto preferito?
"Carbonara, ma non diciamolo al nutrizionista. Quando c'è il pasto libero ogni tanto me la concedo una carbonara, ma avviene poche volte. Dobbiamo seguire un piano nutrizionale ben preciso. Di solito mangiamo tutte insieme a pranzo e per la cena ci danno delle indicazioni. Non sono molto brava a cucinare, ma questa cosa mi aiuta a seguire il piano alimentare".


Calcio svalutato, non giocare costa

IL MESSAGGERO - Il Cies, International Centre for Sports Studies, ha quantificato i danni del calcio nel caso in cui i campionati non dovessero riprendere entro giugno a causa dell'emergenza Coronavirus: il valore delle rose calerà di circa il 28%. Esaminando l'età dei giocatori, la carriera pregressa e la stagione in corso dei primi cinque campionati, è emerso il tracollo economico dei cartellini dei tesserati. Il prezzo di alcuni campioni si è quasi dimezzato, ad esempio l'ex centrocampista della Juventus Paul Pogba è passato da 65 a 35 milioni. Nella speciale classifica sulle maggiori perdite, l'Inter si piazza al secondo posto (-35,7%) con un calo di 276 milioni. Terzo il Verona (-34,3%), quarta la Spal (-34,2%), è della Lazio (-32,8%) l'ottava posizione. La nuova rosa della Roma(54esima con il -27,2%) sarebbe da 393 e non più da 540 milioni.

Senza calcio, il totale dei cartellini dei cinque campionati d'Europa (Liga, Serie A, Bundesliga, Premier e Ligue1) passerebbe quindi da 32,7 a 23,4 miliardi. La crisi coinvolgerà tutti e l'interesse sarà quello di valorizzare i giovani con rinnovi lunghi.


Petrachi punta su uragano Tete, scelto da Fonseca

IL MESSAGGERO - CARINA - L’ultimo “Uragano” avvistato dalle parti di Trigoria fu un flop. Si tratta di Fabio Junior, centravanti che fece svenare Franco Sensi, senza lasciare il segno. Su Mateus Cardoso Lemos Martins, meglio conosciuto come Tete, garantisce invece Fonseca. Il soprannome – Furacao – è lo stesso dell’ex numero 9 del Cruzeiro, ma il ventenne brasiliano ha già dimostrato di essere un’altra cosa. Fonseca lo ha avuto a disposizione per tre mesi allo Shakhtar Donetsk e poi è diventato allenatore della Roma. In giallorosso il tecnico portoghese vorrebbe portare anche un altro paio di calciatori già allenati in Ucraina, tra i quali c’è di sicuro Marcos Antonio. L’obiettivo primario però è Tete: veloce, tecnico, abile nel dribbling e nei calci piazzati, è un mancino che parte da destra per accentrarsi e trovare la conclusione. Ha qualità da vendere, tanto che in Ucraina hanno provato a farlo giocare anche da trequartista.


Serie A, scudetto alle polemiche

IL MESSAGGERO - La parola d'ordine è finire il campionato, come ripete quasi quotidianamente il presidente della Figc, Gravina. Il problema risiede in senno alla Lega Serie A che ieri doveva discutere conTommasi e l'Assocalciatori la proposta del taglio degli stipendi, ma la conference call è saltata. La posizione della Figc è condivisa dalla sola Lazio: «Vogliamo vincere il titolo sul campo - ha ribadito ieri Arturo Diaconale, responsabile della comunicazione del club biancoceleste -. Chi vorrebbe annullare il campionato in corso lo fa per avere lo scudetto d'ufficio e potersi dedicare solo alla Champions o per evitare una rovinosa retrocessione». Anche Napoli, Milan e Cagliari hanno dato segnali di voler seguire Lotito. Contrari alla ripresa del campionato sono il presidente del Torino Cairo, della Sampdoria Ferrero e della Fiorentina Commisso. 

Invece in Germania, dove il calcio è sospeso per ora fino al 30 aprile, il Borussia Dortmund ha ripreso gli allenamenti (giocatori al massimo in coppia). In Inghilterra l'orientamento è finire laPremier League, trasformandola in un mondiale per club. Anche Javier Tebas, a capo della Ligaspagnola, ha detto che il campionato si concluderà al 100%. Domani vertice Uefa in conference call alle 12 con le 55 Leghe per fare il punto della situazione.


Pellegrini: “Spero si torni presto alla normalità”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - “Mi fa piacere essere accostato a Totti, ma Francesco è una leggenda. Io sono Lorenzo e cerco di essere il miglior Lorenzo possibile“. In questa frase ci sono la maturità e l’umiltà di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista della Roma ha risposto ai tifosi, tramite l’account Twitter del club, anche ad altre domande: “Mi manca la normalità, ma sto sfruttando questo tempo per stare con la mia famiglia. Non vedo l’ora di tornare alle mie abitudini, agli allenamenti a Trigoria, alle partite. Spero che la normalità torni presto per tutti e che questa situazione si risolva per il meglio“.

 


Totti: “Il campionato non ripartirà. Io? Torno in campo…”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Una chiacchierata tra vecchi amici. Come quando ci si ritrova al bar, solo quel bar lì oggi è virtuale. Ed allora Francesco Totti e Luca Toni ieri si sono dati appuntamento su Instagram, con una diretta di quasi nove minuti. L’ex 10 giallorosso non ha mancato di esprimere la sua sulla situazione corrente del calcio italiano: “Non hanno capito che il campionato non riparte, gli tocca giocare a subbuteo. Per me ci faranno uscire di casa il 3 o il 4 maggio, ma anche per l’organizzazione della prossima stagione sarà un bel casino. La Fifa e le federazioni ora devono uscire allo scoperto. Anche perché in Germania, Spagna e Inghilterra sono in ritardo di 20 giorni rispetto all’Italia. È un problema, prolungheranno tutto“. Poi inevitabilmente si scivola sulla Roma: “Ma te la compri?“, chiede Luca. “Beh, ora costa meno…“. E giù risate. “Tanto il prossimo presidente ti butta dentro“, incalza Toni. “Certo, ma per giocare…“, replica Francesco.


Scaccomatto Roma. Carlos Augusto e Tiquinho per il futuro giallorosso

LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Siccome il mercato è da sempre una partita a scacchi, ecco allora che la Roma sta studiando quattro mosse per arrivare allo scaccomatto. Che poi per i giallorossi vorrebbe sostanzialmente dire tornare stabilmente in Champions League e magari anche insidiare le prime della classe per la vittoria del campionato. In difesa la Roma deve capire che cosa succederà con Smalling, ma nel caso in cui il giocatore tornasse in Inghilterra si punterebbe su Rojo e Lyanco. Il nome forte per il reparto però è quello del terzino del Corinthians Carlos Augusto, che potrebbe prendere il posto di Kolarov sulla sinistra. In mezzo al campo l’occhio è già finito su due giocatori dello Shakhtar Donetsk: Kovalenko, più offensivo, e Marcos Antonio, più difensivo. A piacere è soprattutto quest’ultimo, per duttilità, facilità di corsa ed età (19 anni). Davanti, portare Gotze a zero sarebbe il colpo migliore, ma c’è anche la pista Tiquinho Soares, che la Roma segue da tempo: il Porto vuole almeno 15 milioni di euro.