Soulè a Idealista: "Olimpico? Non avevo mai visto niente di simile. Ho desiderato tanto questo club"
Matias Soulé ha rilasciato un’intervista a Idealista in cui ha raccontato la sua esperienza alla Roma.
“La scorsa stagione giocavo qui vicino, a Frosinone, venivo sempre a Roma, è bellissima”.
Quest’estate hai ricevuto un’accoglienza speciale al tuo arrivo in giallorosso. Te l’aspettavi?
“Mi ha sorpreso tanto e non me l’aspettavo. Ho desiderato molto venire in questo Club”
Vieni da un Paese, l’Argentina, in cui il calcio si vive con grande passione. In cosa sono simili i tifosi romanisti e in cosa si differenziano?
“Non ci sono molte differenze. Penso che siano molto simili per il modo di seguire il calcio, perché emerge sempre tanta passione. I tifosi di River e Boca hanno qualcosa di speciale e ricordano molto quelli della Roma”
Qual è il momento a cui sei più legato da quando sei un calciatore della Roma?
“Il gol di Shomurodov all’Athletic Bilbao, all’ultimo secondo. È stata una cosa molto bella vincere quella partita, in quello stadio così colorato, pieno di bandiere, dopo quella scenografia meravigliosa. Non avevo mai visto niente di simile in carriera. E poi, il nostro Olimpico è sempre pieno”
Ci descrivi il tuo rapporto con Paredes e Dybala?
“Il rapporto con loro due è bellissimo. Ci conosciamo da prima che venissi alla Roma. Stiamo insieme molte ore qui a Trigoria e anche fuori dal campo condividiamo tanto tempo insieme”
Se invece dovessi scegliere un compagno di squadra con cui vivere tra quelli in rosa?
“Beh, proprio perché abbiamo un ottimo rapporto, non potrei che dire Paulo. Ma anche vivere con Leo non sarebbe male…”
Cosa ti piace di più della città? Hai già una zona preferita?
“Roma è bellissima. Ero venuto a visitarla anche durante la stagione al Frosinone, dato che stavo vicino, perché non la conoscevo e volevo scoprirla. Quando esco, è più per andare a mangiar fuori. Quando ricevo genitori o parenti in visita, andiamo spesso in centro, a San Pietro e alla Fontana di Trevi”
Come dovrebbe essere la casa dei tuoi sogni? Cosa non dovrebbe mancare?
“Per me è vitale avere uno spazio esterno, un giardino, che abbia una griglia per cucinare la carne e delle porticine da calcio per giocare e passare del tempo con gli amici”
Spesso posti foto mentre ti alleni a casa. Oltre alla palestra, hai una stanza dedicata ai trofei, ai cimeli sportivi o al gaming?
“Al momento non ce l’ho, ma in futuro mi piacerebbe molto creare un angolo dedicato al calcio ed in particolare alle maglie di altri calciatori, in particolare quelli argentini. Ho quelle di Messi del PSG, quella di Di Maria e anche quella di Lautaro, con il quale l’ho scambiata nell’ultima sfida giocata contro l’Inter. Spero di raccoglierne ancora moltissime”
Mancini a Cronache di Spogliatoio: "Seguiamo Ranieri dall'inizio. Ora viene il difficile"
Gianluca Mancini a Cronache di Spogliatoio: "Da quando è arrivato, il mister ha aperto la porta del nostro spogliatoio. Io, ma credo anche i miei compagni, abbiamo percepito un allentamento della tensione e di quella sensazione di malessere che ci accompagnava, perché stavamo vivendo davvero male la mancanza di risultati. Il mister ci ha spiegato il suo metodo di lavoro, come vedeva le cose sia sul campo che nell’atteggiamento. Una cosa che mi ha colpito particolarmente è stata una frase che ha detto appena arrivato. Era novembre, venivamo da una serie di brutti risultati e non ricordo esattamente la nostra posizione in classifica, ma tutti sapevano che la situazione era complicata. Eppure lui, fin da subito, ha detto che i cavalli buoni si vedono alla fine. Quella frase mi ha fatto riflettere. È arrivato in un momento drammatico, senza conoscerci direttamente, ma evidentemente aveva visto qualche partita e aveva intuito il potenziale della squadra. Dire una cosa del genere in quel contesto ci ha dato una grande spinta: ci ha fatto capire che lui credeva in noi, anche senza conoscerci a fondo. Da quel momento abbiamo deciso di seguirlo, di lavorare secondo le sue indicazioni e di affidarci alla sua esperienza. Così siamo arrivati fin qui, ma, come ho detto prima, non abbiamo ancora fatto nulla. Manca ancora tanto alla fine, e ora siamo concentrati sul resto del campionato."
Letture e cambi: l'abilità di Ranieri
Tante vittorie sono arrivate con le sostituzioni.
A Lecce l'ingresso di Shomurodov ha influito per arrivare al gol vittoria segnato da Dovbyk. Dieci gol dai subentrati e tante buone prestazioni.
Fonte - corrieredellosport
Svilar paratutto: 12 clean sheet
La difesa della Roma è da big di A. 30 gol subiti in 30 gare. Uno solo nelle ultime 7, meno dell'Inter.
Fonte - ilromanista
Il milione amico
Domenica lo stadio tornerà a riempirsi, con oltre 65.000 romanisti per la sfida alla Juve, sfiorando quota 1.000.000 da inizio campionato. Un amore senza resa, per un’Europa che passa da qui. Da oggi in vendita i biglietti per Lazio-Roma, 8 vittorie e un pari in casa nel 2025.
Fonte - ilromanista
Roma, il centrocampo ora è pieno di opzioni
L'anno scorso i tre titolari arrivarono cotti al traguardo con De Rossi.
Cristante cresce e si aggiunge a Paredes e Konè, più Pellegrini e il jolly Pisilli: Ranieri ora può scegliere.
Fonte - corrieredellosport
Dovbyk il vero undici
Il centravanti ucraino è stato spesso criticato ma nelle ultime partite si è rivelato decisivo in area di rigore.
I gol sono 11, come il numero di maglia e come i punti che ha portato alla Roma in serie A, gli stessi che Lukaku garantì in tutto il campionato scorso.
Fonte - corrieredellosport
La rincorsa di Sir Claudio prosegue
A Lecce settimo successo di fila. E ora Ranieri mette Spalletti nel mirino. Una striscia di vittorie del genere in serie A non si registrava dalla stagione 2015-2016 con Luciano in panchina.
Fonte - ilromanista
E' l'Artem del gol pesante
Dovbyk ancora decisivo, ancora a segno per rompere il ghiaccio, per portare altri punti alla Roma (sono più di 20 in stagione). Da Mancio a Dybala, lo spogliatoio lo coccola, Ranieri lo stimola, lui si sente sempre più dentro questi colori: le sue reti servono per il rush finale per l’Europa. Il tecnico per vincere a Lecce gli ha messo vicino il "rivale" uzbeko che ha gioito con lui. Ieri relax in Spa con la moglie Yulia, con "Mai sola Mai" come colonna sonora.
Fonte - ilromanista
Saelemaekers salterà la Juve
Cartellino giallo nel corso del secondo tempo per Saelemaekers che gli costerà Roma-Juventus per squalifica. Celik spera nel recupero.
Sono poi da valutare le condizioni di Dovbyk, spera di tornare invece anche Rensch. Martedì mattina la ripresa degli allenamenti a Trigoria.
Fonte - ilromanista
Sette è bello
Sì! La Roma al Via del Mare vince la sua settima partita di fila in campionato, rimane attaccata alla zona Champions e domenica c’è la Juve! Contro il Lecce una vittoria dura, sofferta e meritata grazie al nostro bomber ucraino dopo troppe occasioni sprecate. Va benissimo così.
Fonte - ilromanista
Baldanzi al canale della Serie A: "Primi mesi a Roma di ambientamento. Ora sto bene"
Tommaso Baldanzi si è raccontato ai canale ufficiale della Serie A.
Due gol e due assist in questa stagione: a che punto è il tuo processo di crescita?
“Mi sento molto bene, che sto crescendo, sto migliorando tantissimo le mie prestazioni. Posso fare di più in termini di gol e assist, ma mi piace molto giocare con la squadra. Per ora mi sento contento del percorso e dell’andamento della squadra”.
Roma è una città molto passionale e ci sono molte aspettative: la difficoltà più grande nel passaggio da Empoli a una big?
“Non ho trovato molte difficoltà, col gruppo e gli allenatori mi sono trovato molto bene. I primi mesi sono stati di ambientamento, non è stato facilissimo passare da una realtà totalmente diversa ma è stato veloce”.
Per un giovane come te cosa significa essere allenato da Ranieri?
“Lui è riuscito a toccare le corde giuste in me e in tutti i giocatori, in tutto l’ambiente. Su questo è stato fortissimo, è un grandissimo allenatore con tanta esperienza. Lui è stato bravissimo, ora siamo felici di aver invertito il nostro rendimento e vogliamo continuare così”.
Cosa ti ha lasciato De Rossi?
“Mi ha dato tantissimo. Mi ha voluto qui e mi ha dato l’onore di giocare in una squadra così prestigiosa. Per la mia crescita è stato importantissimo, soprattutto nel ruolo in cui ho giocato di recente, un po’ più mezzala. Gli piacevo molto lì anche quando non ci credevo io”.
Cosa hai assorbito da Dybala?
“Con lui e altri campioni in squadra si impara ogni giorno anche solo guardando. Ho un bellissimo rapporto, è una grande persona e umile. Con loro cresci e impari facilmente”
Con i più giovani com’è il rapporto?
“Bellissimo, stiamo molto insieme e scherziamo. Ma abbiamo un rapporto ottimo con tutta la squadra, anche con i più esperti che sono molto umili. Ci divertiamo tutti insieme”.
In attacco siete quattro mancini: c’è una naturale affinità tra voi?
“Sto lavorando molto sulla fase difensiva, siamo tanti mancini ma possiamo giocare insieme senza problemi. Con tanti giocatori forti in quel ruolo devi adattarti a fare altro, anche se ti piace meno. Ma possiamo giocare insieme”.
Ci racconti dei tuoi inizi da bambino? C’è lo zampino di tuo nonno nell’iniziare a giocare a calcio?
“Ho iniziato a Castelfiorentino nella squadra del mio paese, mio nonno mi ha trasmesso l’amore per questo sport di cui era innamorato perso. Mi accompagnava lui e oggi essere in un club così storico come la Roma è motivo di grande orgoglio anche per lui”.
Il peso e il fisico hanno una grande importanza in questo calcio, spesso vengono scartati giocatori più gracilini. Per te è stata una motivazione ancora più forte?
“Sì, è stata una bella motivazione. Mi è sempre piaciuto scontrarmi con quelli più grossi. Lo è anche per i più piccoli che iniziano a giocare, ma ci sono giocatori di grande talento più piccoli ma che tengono botta. Troveremo spazio anche noi più piccoli”.
Ranieri ha dato certezze: voi giocatori cosa ci avete messo di vostro?
“Dovevamo ritrovare noi stessi, capire le nostre qualità e dimostrarle. Con l’aiuto del mister ci siamo riusciti, ma la cosa più bella è stata il gruppo, che è sempre stato unito e ha provato a trovare una soluzione. Magari all’inizio non riuscivamo e siamo peggiorati, ma piano piano ne siamo usciti”.
Giusto non dare limiti ai vostri obiettivi?
“Giusto non porre limiti, non abbiamo un obiettivo ben chiaro vista la nostra partenza, ma vista anche la posizione dobbiamo vincere più partite possibili. E pensando una partita alla volta possiamo toglierci belle soddisfazioni”.