Spadafora, Ministro dello Sport: "Non possiamo dare una data certa di ripresa. Dobbiamo assicurare la salute pubblica"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, è tornato a parlare circa la possibile ripresa del campionato:

"Posso assicurare che sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria, prima del lockdown, ho attivato i contatti con il calcio. Purtroppo ci si è dovuti fermare, non solo il calcio, ma tutto lo sport, guardate le Olimpiadi. Dobbiamo assicurare il valore assoluto della salute pubblica. Il 4 maggio sono ripresi gli allenamenti individuali anche per le squadre, sulla base di un protocollo elaborato con i medici sportivi e il CONI. Il 18 maggio, auspicabilmente, partiranno anche gli allenamenti di gruppo. La FIGC ha presentato un protocollo e domani i medici daranno la loro valutazione. Negli ultimi giorni c’è stato questo dibattito sulla ripresa, come fatto anche dalle tifoserie, non possiamo dare subito una data certa di ripresa. In Europa, le uniche date certe, sono quelle di coloro che hanno deciso di bloccare i campionati, anche la Premier League ha rinviato di una settimana la decisione di riprendere gli allenamenti. La nostra linea non è mai cambiata, auspichiamo che i campionati riprendano regolarmente, a oggi è impossibile stabilirlo perché nelle prossime due settimane dobbiamo vedere come reagisce la curva dei contagi, aspettiamo poi le valutazioni del comitato tecnico-scientifico. Spero che lo sport di base possa ripartire più di prima".


Scurto: "Fonseca sta facendo un buon lavoro. De Rossi farà bene da allenatore"

Giuseppe Scurto, ex difensore difensore di Roma e Chievo ed attuale allenatore delle giovanili del Trapani, ha parlato della società giallorossa ai microfoni di europacalcio.it:

Come giudichi finora il lavoro di Fonseca sulla panchina della Roma?
Credo stia facendo un buon lavoro. In Italia però non è semplice perché ci sono tanti bravi allenatori che sanno preparare molto bene le partite. Ormai tutti ti studiano e tutti mettono in campo una grande intensità per cui non è semplice sorprendere gli avversari a livello tattico o a livello di gioco. Spesso poi nell’equilibrio è la qualità del singolo che può fare la differenza”.

Secondo te De Rossi potrà fare una carriera importante da allenatore?
È stato un grande giocatore e credo possa fare bene anche da allenatore”.


L'AS Roma mette a disposizione delle persone con disabilità il proprio call center

L'AS Roma mette a disposizione il proprio call center per aiutare le persone con disabilità durante l’epidemia da Covid-19.

In questo periodo di incertezza, molti portatori di handicap non riescono ad accedere ai servizi di cui abitualmente necessitano e, per questo, il Club ha scelto di offrirsi per indirizzarli ai centri attualmente attivi sul territorio.

Alle persone o ai familiari che chiameranno lo 06.89386000 verrà indicato dove poter usufruire di una serie di prestazioni sanitarie nella sede più vicina al proprio domicilio, secondo le disponibilità delle ASL RM 1, 2 e 3 o del Campus Biomedico.

Il call center giallorosso farà quindi da tramite con le diverse strutture, che metteranno a disposizione equipe multidisciplinari per adulti e minori con difficoltà o disturbi di carattere neurologico, psichiatrico, neuropsicologico e/o qualsiasi difficoltà del neurosviluppo oltre che disabilità in esito a patologie congenite e acquisite nel periodo evolutivo.

Il centralino dell’AS Roma sarà attivo dal 7 maggio, dal lunedì al venerdì, dalle 9:30 alle 18:30.

“Riuscire a convogliare ancora i nostri sforzi in favore delle persone in difficoltà ci rende particolarmente orgogliosi. Siamo davvero felici di poter mettere il call center del Club a disposizione delle persone con disabilità. Ringrazio tutte le componenti che hanno reso possibile questa iniziativa”, ha dichiarato Francesco Calvo, COO della Società.

Il progetto a supporto delle persone con disabilità rientra nella campagna ASSIEME, lanciata dalla Roma per aiutare le persone più bisognose durante l’emergenza generata dal Coronavirus.

In questo periodo, Roma Cares ha distribuito agli ospedali che combattono contro l’epidemia otto ventilatori polmonari e otto letti per la terapia intensiva, donando migliaia di guanti, mascherine e gel igienizzante a strutture sanitarie, cittadini, addetti ai lavori, case famiglia e parrocchie.


Zubiria: "Abbiamo diviso i giocatori in gruppi, quattro su ogni campo. Non utilizzeremo spazi comuni"

Manolo Zubiria, Chief Global Sporting Officer dell'AS Roma, ha raccontato per il sito ufficiale giallorosso come saranno organizzati gli allenamenti individuali dei calciatori durante la fase 2, oltre ai protocolli di sicurezza che saranno applicati nel Centro Sportivo.

Ecco le parole del dirigente giallorosso nell’intervista che ha rilasciato alla vigilia della ripresa dell’attività fisica dei giocatori a Trigoria.

Giovedì ricominciano gli allenamenti individuali dei calciatori: come si è preparata la Roma a questa ripresa?
Ci siamo confrontati con gli esperti del Campus Biomedico, per avere quante più informazioni possibili sulle modalità di gestione della prevenzione al Covid-19 e per capire come attuarle anche nel nostro centro sportivo. Abbiamo quindi stilato un protocollo molto dettagliato che è stato anche sottoposto alla Regione Lazio”.

Come controllerete gli ingressi al centro sportivo?
Sono stati predisposti tre gazebo per la misurazione della temperatura e dell’ossimetria alla quale sarà sottoposta ogni persona appena entrerà e uno sarà dedicato solo a squadra e staff tecnico. In questi primi giorni abbiamo iniziato con le visite mediche, senza incrociare mai i calciatori tra loro. C’è stata una presenza molto ridotta a Trigoria, anche mister Fonseca è rimasto a casa fino a oggi, mentre da domani sarà uno dello staff che seguirà i ragazzi sul campo. In generale, l’ingresso a Trigoria sarà consentito solo alle persone strettamente necessarie”.

Come gestirete il lavoro sul campo dei calciatori?
Li abbiamo divisi in gruppi, che si alterneranno in tre turni nel corso della mattinata. Su ogni campo ci saranno solo quattro calciatori e un membro dello staff tecnico, con un medico e un fisioterapista che saranno a disposizione in caso di necessità, oltre a un portiere che farà un lavoro specifico. Ci saranno più di 10 metri di distanza tra ogni calciatore. Il lavoro sarà prevalentemente atletico o individuale con il pallone al piede per riprendere il contatto. Lo staff presente in campo indosserà la mascherina”.

Quale sarà la giornata tipo dei calciatori a Trigoria?
I giocatori dovranno arrivare con la mascherina, che manterranno fino all’inizio della seduta di lavoro. Misureranno la febbre e l’ossimetria e saranno sottoposti a un questionario di triage anti Covid. Dopodiché saliranno in stanza, dove troveranno il loro cambio nella camera singola e andranno direttamente sul terreno da gioco, mentre lo spogliatoio e altre aree comuni resteranno chiuse. Troveranno a bordocampo gli scarpini e tutto il necessario per l’idratazione durante l’allenamento. Al termine della sessione, usciranno dal campo uno alla volta e torneranno in camera dove si faranno la doccia, dopo aver inserito il materiale che hanno utilizzato nel corso della sessione in una busta che dovranno sigillare”.

Cosa succede se un giocatore arriva al centro sportivo con la temperatura corporea troppo alta?
Se ci troviamo davanti a quella che può sembrare una semplice alterazione legata all’eccessivo caldo, il calciatore verrà messo in una stanza isolata e gli verrà misurata dieci minuti dopo la febbre per una seconda volta. Se si dovesse verificare una temperatura superiore a 37.5, verrà inviato a casa e le sue condizioni saranno seguite a distanza dal nostro staff medico che si atterrà alle linee guida del Ministero della Salute”.

In che modo si svolgeranno le sedute di fisioterapia?
I nostri fisioterapisti dovranno utilizzare il camice monouso, occhialini o visiera, guanti e mascherina. Tutto avverrà in spazi ventilati e non ci saranno mai due professionisti a lavorare contemporaneamente nello stesso ambiente. Va detta una cosa, però, la fisioterapia ordinaria non si farà, ma verrà svolta solo in casi di stretta necessità. Le piscine, per esempio, ancora non le useremo in attesa di altre eventuali indicazioni che arriveranno da un protocollo federale”.

Dopo la doccia i calciatori cosa faranno?
Andranno subito a casa, dopo aver ritirato un sacchetto con il pranzo che faremo trovare davanti alla porta di ogni stanza. Non si potrà più fare colazione insieme, né pranzo. In questo periodo, ciascuno farà la colazione a casa propria e il pranzo lo forniremo in un contenitore che è preparato dal nostro nutrizionista, a seconda delle esigenze del singolo giocatore”.

Come cambieranno gli spazi comuni in questa fase?
Non saranno sfruttati. Il bar è chiuso e lo stesso vale per lo spogliatoio. La palestra verrà allestita all’aperto ed è lì che il singolo calciatore potrà fare un minimo di esercizio in tal senso, dove verrà ugualmente rispettato il distanziamento e il divieto di assembramento. E i magazzinieri consegneranno il materiale all’aperto, con postazioni di lavoro sotto a un gazebo”.

Quanto siede soddisfatti di poter far tornare a lavorare i giocatori sui campi del vostro centro sportivo?
In questi giorni abbiamo cercato di supportare il più possibile i ragazzi, lavorando a distanza e inviando loro tutti i materiali necessari. Ma poterli far tornare a correre su un campo è molto importante per noi e per loro, mettendo sempre al primo posto la tutela della salute dei nostri calciatori. Tutto questo con un obiettivo: farci trovare pronti quando arriverà il via libera per gli allenamenti collettivi in sicurezza”.


Under, sarà un addio?

INSIDEROMA - SARA BENEDETTI - Doveva essere il suo anno, quello del riscatto. Per Under, invece, quella attuale rischia davvero di trasformarsi nella stagione dell’addio. E pensare che soltanto la scorsa estate aveva rinnovato sino al 2023, prologo per un torneo in prima fila.

LE PREMESSE - Le premesse c’erano tutte: infortuni alle spalle e fiducia incondizionata di Petrachi e Fonseca. Poi il lungo infortunio e la consacrazione di Zaniolo proprio nel suo ruolo hanno cambiato tutto. A questo si è aggiunto anche l’acquisto di Carles Perez. L’impressione è che anche il feeling con Fonseca si sia incrinato e che la sua avventura alla Roma sia giunta ormai al capolinea. Con il turco in partenza e con Mkhitaryan che probabilmente farà ritorno all’Arsenal, la Roma è alla ricerca di due ali. In queste settimane è stato visionato Tete dello Shakhtar, mentre si segue da tempo Urzi del Banfield. Tra i profili c’è anche Chakvetadze, giocatore del Gent, incontrato in Europa League. 

Se il calcio non fosse stato costretto allo stop, queste sarebbero state settimane del dentro o fuori per Cengiz Under. Ora tutti i discorsi sul futuro sono rimandati. Se dovesse rimanere in giallorosso è perché avrà convinto Fonseca, altrimenti sarà una scelta puramente economica.

 

 


Raggi: "Ringrazio la Roma che è stata vicina alla città. Un onore avere un club che da una mano ai cittadini"

Virginia Raggi, sindaca di Roma, ha voluto ringraziare l'AS Roma per la sua iniziativa di distribuire mascherine ed igienizzanti alla popolazione romana. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport:

"Ringrazio l’As Roma che in questo momento, ancora di più, è stata vicina alla città e ai cittadini sia per la consegna che abbiamo visto oggi, di kit con mascherine, gel igienizzanti e guanti per la polizia locale, per l’ATAC, per ZETEC e per l’Assessorato alle politiche sociali, ma sappiamo che avete consegnato anche i pacchi spesa alle persone che in questo momento hanno più bisogno. Sicuramente un plauso alla vostra società che in questo momento c’è. Credo che sia un onore per la città di Roma avere un club che dà una mano ai suoi cittadini".


La Roma non molla Hysay e pensa ad uno scambio con Karsdorp

Nelle due sessioni di mercato precedenti, la Roma è stata spesso accostata al terzino albanese Elseid Hysay. Il giocatore del Napoi vorrebbe cambiare aria e società, per trovare nuovi stimoli; e la Roma è pronta ad accoglierlo.
Infatti, come riferisce calciomercato.com, il DS Petrachi è pronto a fare un'offerta alla società partenopea e proprorre uno scambio. Il giocatore che si vuole offrire al Napoli per arrivare ad Hysay è Karsdorp, terzino attualmente in prestito al Feyenoord che però non verrà riscattato dagli olandesi.


Benatia: "Roma rimarrà speciale per me, sarei tornato a piedi"

Mehdi Benatia, ex giocatore della Roma oggi all'Al Duhail, ha parlato ai microfoni di Sky Sport del suo trascorso giallorosso:

Hai giocato con tanti capitani importanti. Il più capitano dei capitani che hai avuto chi è?
Dipende, ci sono più modi di interpretare il ruolo. C’è il capitano che si mostra per come si lavora, poi uno come Totti, che non parla tantissimo nello spogliatoio, ma è Totti: quando lo vedi, vedi la società e la piazza. Di Natale era il giocatore più forte, un esempio da seguire per come amava l’Udinese. Ma non parlava molto, parlavano Pinzi, Corradi e Coda. Il più capitano di tutti è Buffon: Gigi è una leggenda, ha vinto tutto quello che si potesse vincere e parla sempre. Parla prima della partita, in aereo. Sente le partite. Ha un amore per la Juventus incredibile, è sempre rimasto. È un esempio per tutti”.

Videomessaggio di Pjanić: “Ci manchi, un abbraccio, ti voglio bene”.
È mio fratello. Sapete l’amicizia che ho con lui, fa parte dei fratelli che andrò a vedere dopo la carriera, una persona incredibile, un calciatore top. Gli mando un grande bacio”.

Se fossi un presidente di una squadra, quale allenatore sceglieresti tra quelli che hai avuto?
Garcia a Roma era molto amato, ha fatto giocare la Roma bene. Quello che mi ha aiutato di più è Guidolin”.

Videomessaggio di Balzaretti: “Un grande piacere salutarlo, con Mehdi non abbiamo giocato molto, ma ne abbiamo vinte tante, poi mi sono infortunato. Ricordo quei mesi con enorme affetto, un grande piacere giocare con lui. Ha fatto una carriera straordinaria: abbiamo cercato di riportarlo a Roma lo scorso anno, prima che andasse a giocare in Qatar. Gli voglio bene".
Sarei tornato a Roma a piedi. Non si è potuto fare, quando ero chiuso alla Juventus ho detto che o andavo in Qatar o se dovevo andare via sarei tornato alla Roma. Avevo cercato con Massara e Balzaretti, purtroppo non si è fatto. Roma rimarrà speciale per me. Quando vedo Balzaretti vedo questa bestia in palestra a lavorare e vedo questo gol nel derby di Roma, un momento incredibile. Gli sono saltato addosso, lui piangeva, incredibile”.


Assessore Calabrese: "Stadio? Dovremmo essere arrivati alla definizione del contratto"

Pietro Calabrese, Assessore alla Città in Movimento del Comune di Roma, ha parlato ai microfoni di NSL Radio dello Stadio della Roma:

"Noi siamo sempre stati fiduciosi ma ovviamente non dipende soltanto da noi. È stata fatta una delibera che prevede il rispetto di determinati presupposti da parte dei privati. So che ci sono stati vari confronti. Il dipartimento Urbanistica ha fatto rispettare la delibera in ogni suo punto. Ci sono stati dei confronti anche molto accesi però da quanto so dovremmo essere arrivati alla definizione della convenzione quindi del contratto che dovrà essere stipulato da Roma Capitale con la società privata per avviare finalmente questi lavori. È ovvio che trattandosi di una partita, passatemi il termine, molto importante, nessuno dei due vuole cedere. Io capisco che il privato abbia voglia di limare i costi e le attività che sono a suo carico ma noi come amministrazione abbiamo l’obbligo di rispettare la legalità, quindi la delibera deve essere rispettata in ogni suo punto".


FIGC, rinviato il Consiglio Federale di venerdì 8 maggio

Con riferimento all’ipotesi di riforma dei campionati, in particolare sulla Serie C, circolata nelle ultime ore su alcuni organi di informazione e sui social media, la FIGC precisa che nel tavolo di confronto istituito dal presidente Gabriele Gravina con tutte le componenti federali lo scorso gennaio, sono stati discussi diversi scenari, ma i lavori si sono interrotti a causa dell’emergenza da COVID-19. Non appena possibile, è volontà della Federazione riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statutarie.

Al contempo, la riunione del Consiglio Federale programmata l’8 maggio è stata posticipata per la necessità di maggiori approfondimenti. Per consentire al sistema calcio di fronteggiare la crisi contingente, il Consiglio Federale sarà prossimamente riconvocato con all’ordine del giorno le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati.


Kluivert: "L'esordio all'Ajax è stato il momento più bello"

Justin Kluivert ha lanciato oggi il suo canale Youtube, pubblicando il primo video. Un racconto della sua vita, partendo proprio dall'inizio, da quando era un bambino ancora indeciso su quale sport intraprendere. Ecco le sue parole:

«Mi chiamo Justin, gioco nella Roma e vengo da Amsterdam. Giocavo a tennis, non esisteva il calcio, volevo solo giocare a tennis tutto il giorno, a scuola, perciò pensavo “Vorrei essere un tennista”, sai come Nadal o Federer. Guardavo mio fratello, mio papà ed entrambi giocavano a calcio. Automaticamente ho imparato ad amare il calcio. Saltavo la ringhiera ed ero nel parchetto a giocare con gli altri ragazzini, per strada. A volte cadi, ti graffi, piangi ma il giorno dopo vai di nuovo: penso che questo sia alla base del calcio, soltanto così puoi crescere in tecnica e potenzialità.

Ho iniziato all’AFC de Dijk e poi sono andato all’AFC, infine l’Ajax mi ha notato. È stato incredibile, un sogno, perché mio padre giocava lì. Ero molto giovane e mi allenavo già quattro volte a settimana. A 14 anni ho lasciato la mia scuola per andare in una scuola alberghiera, quindi so anche cucinare, magari un giorno ve lo mostro. Esci da scuola, mangi, ti alleni e poi mangi di nuovo a cena alle 19.30. Quindi quasi tutta la settimana sei fuori tutto il giorno, è una cosa pazza per un ragazzo di 15 anni. Sono stato molto precoce, ero nella B1 a 17 anni, poi sono stato un paio di mesi nell’under 19 e poi sono passato all’under 23, dove ho giocato 4-5 partite, e a 17 anni sono arrivato in prima squadra. Sono andato a un ritiro in Portogallo, era tutto folle, anche il cibo era da matti, c’era di tutto. Giochi con quei ragazzoni dell’Ajax, ma tu sei ancora piccolo. Mentre giocavo pensavo che fosse una cosa folle. Ho lavorato duramente, ci sono state delle possibilità e l’ho prese.

L’allenatore Peter Bosz mi ha chiamato e mi ha chiesto come pensavo che fosse andata. Mi ha detto che avevo fatto benissimo e mi ha detto che sarei rimasto con loro. Ho subito chiamato la mia famiglia. Sono grato per questa opportunità. Allora ho fatto il debutto, non riuscivo a smettere di sorridere, anche se non volevo, ma non riuscivo a smettere. È stato il momento più bello. Mia madre per me rappresenta tutto, è una donna molto forte. Ha cresciuto me e i miei fratelli, mi dà molto coraggio tutti i giorni. Mia nonna invece è la miglior cuoca, ogni volta che torno qui cucina per me. Credo sia anche per questo che mi piace cucinare così tanto. Anche mia madre e mio padre cucinano bene.

Non mi sento solo, questa è la prima volta che sono solo in 3, 4 mesi. Alcuni giorni mi piace stare da solo, ma poi voglio avere compagnia. A volte ci sono i miei cugini, mio fratello, a volte viene mia madre dall’Italia, ci sono sempre alcuni amici, ho sempre qualcuno con me. Sto con le persone che amo. Mi alleno, fino alle 13.30/14 a volte, pranziamo insieme e poi hai tempo per andare in giro per la città e fare quello che ti piace. La principale ragione per la quale ho iniziato il canale Youtube è perché mi piace poter essere di ispirazione per i ragazzi più giovani. Spero che le mie parole possano arrivare a loro, spero che un giorno avremo tanti grandi talenti in squadra».


Il calcio riapre ma senza pallone

IL MESSAGGERO - BUFFONI - Ieri mattina una circolare del Viminale ha acceso il semaforo verde alla riapertura dei centri sportivi privati anche per gli atleti che praticano sport di squadra. Via libera confermato in serata anche dal comitato tecnico scientifico anche se con regole molto ferree. Il Ministro Spadafora ha però tenuto a ribadire su Facebook che: “Leggo cose strane in giro ma nulla è cambiato rispetto a quanto ho sempre detto sul Calcio: gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio e della ripresa del Campionato per ora non se ne parla proprio”. Per quanto riguarda la Roma, fino a mercoledì visite mediche e da giovedì via agli allenamenti individuali.