Fienga: “Noi pronti a ripartire”

IL TEMPO - BIAFORA - Sono ore frenetiche per la Serie A, che in giornata capirà se potrà riprendere o meno gli allenamenti dopo il faccia a faccia con il ministro Spadafora. A spingere verso un ritorno ad una sorta di normalità c’è anche la Roma, che per bocca del suo amministratore delegato Fienga ha ribadito l’importanza di scendere nuovamente in campo: “La nostra posizione – ha detto a Sky Sport – è quella di terminare questo percorso che, come fanno tutti i cittadini italiani, sta cercando di minimizzare il più possibile l’impatto del virus. Da subito, soprattutto prima del match con il Siviglia, siamo stati oltremodo sensibili nel mettere al primo posto la tutela della salute di tutti, dai giocatori ai tifosi. Ora l’ambizione è quella di tornare ad una nuova normalità, convivendo con il Coronavirus“.


Tagli, versamenti e sponsor solidali: “Così ripartiamo”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Si fanno i conti in casa Roma, provando a quantificare i danni economici provocati da questo periodo di emergenza. Mentre il calcio aspetta che sia il governo a dire l’ultima sulla possibilità di giocare, i giallorossi hanno attuato un piano di emergenza. La Roma arriva da una semestrale che vede il consolidamento del suo debito complessivo a 264 milioni, con una perdita netta di quasi 87 milioni. Per questo è stata fondamentale la rinuncia a quattro mensilità da parte di giocatori e staff tecnico, una mossa che alleggerirà il bilancio di circa 35 milioni. Pallotta comunque resta vigile e operativo ed è pronto a versare, entro fine mese la sua parte di aumento di capitale già stabilito. Il rilancio poi passa anche dagli sponsor che non hanno abbandonato la Roma, affiancandola nelle tantissime iniziative sociali e benefiche legate a “Roma Cares“.


Uefa e Fifa, due strade per salvare i calendari

LA REPUBBLICA - La rivoluzione dei calendari del calcio mondiale, causa Coronavirus, è a un bivio. Strada Uefa: rimettersi in carreggiata e varare le prossime Champions ed Europa League a inizio autunno. Strada Fifa: cominciare il 2020-21 alle soglie dell’inverno, ridisegnando una stagione che segua l’anno solare. L'Uefa ha comunicato alle 55 federazioni la linea che Ceferin domani, nel comitato esecutivo, ribadirà: chiudere i campionati entro il 3 agosto e se necessario cambiare il format, poi Champions ed Europe League. L'obiettivo è concludere il 29 agosto a Istanbul con la finale di Champions.

Se la ripresa slittasse a settembre e la chiusura delle coppe a ottobre, si aprirebbe lo scenario gradito alla Fifa: a metà novembre-inizio dicembre 2020 via alla nuova stagione, a maggio 2021 fine delle coppe e dell'andata dei campionati, poi Europeo ed Olimpiadi, da ottobre 2021 ad aprile 2022 coppe e girone di ritorno. Stessa formula per il 2022-23 col Mondiale in Qatar in mezzo e la nuova appendice, a luglio 2023, di quello per club a 24 squadre.


Niente sconti. La Serie A unita contro Sky e Dazn

LA REPUBBLICA - Braccio di ferro tra Serie A e tv con Sky in testa. La questione ruota intorno ai 156 milioni dell'ultima rata che Sky non ha ancora pagato e che i club pretendono. La Lega di A è unita nel voler continuare a giocare perché se a staccare la spina del campionato fosse il vertice del calcio, si verificherebbe un'inadempienza contrattuale che permetterebbe alle tv di non versare la quota restante. Sarebbe il default del sistema. Al contrario, il contratto in essere garantisce i pagamenti delle tv se lo stop del campionato fosse per cause di forza maggiore. Per questo i club chiedono sia il governo a decidere.

Sky ha inviato una lettera per quantificare i danni subiti e per gettare le basi della trattativa: se le partite ricominceranno, l'emittente è pronta a saldare ciò che resta dei diritti di questa stagione, ma chiede uno sconto per la stagione 2020/21 fra il 15 e il 18% pari a circa 140 milioni. Nella lettera è prospettato anche l'altro scenario, cioè la ripresa: tornando a giocare i danni sarebbero di 100/120 milioni per l'emittente, con lo stop invece di circa 250/300 milioni. Di fronte alla lettera di Sky, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha reagito con un "non esiste".

Tensioni anche sul nome con cui sostituire il rappresentante della Serie A nella commissione medica, il dottor Tavana. L'ad Dal Pino aveva proposto Nanni del Brescia, per Lotito non era un tema "all'ordine del giorno", che vuole candidare un suo medico. Anche il ministro dello Sport Spadaforasi riserverà di valutare i propri consulenti medici.


Kolarov: "Futuro? Come giocatore posso dare ancora tanto" (video)

Aleksandar Kolarov, difensore della Roma, ha parlato del suo futuro a DAZN. Queste le sue parole:

"Penso da tempo a cosa farò nel futuro visto che non sono un giocatore giovane. Non mi sento vecchio, però la maggior parte della mia carriera è alle spalle. Ho i miei programmi già da uno o due anni. Ora mi vedo come giocatore, posso dare ancora tanto, mi sento bene fisicamente. Sono concentrato sul campo. Dopo la fine della carriera mi vedo sempre nel calcio, è poco ma sicuro. Il ruolo oggi non saprei dirlo. Avrò altri due anni per pensarci, poi deciderò con tutta la serenità".

 


Fienga: "La Roma è in prima linea per la tutela della salute di giocatori e tifosi"

Guido Fienga, CEO della Roma, è intervenuto ieri ai microfoni di Sky Sport:

Qual è la posizione della Roma sulla ripresa degli allenamenti?
"La posizione della Roma è quella di terminare questo percorso che sta cercando di minimizzare l'impatto del virus. Noi da subito stiamo oltremodo sensibili nel mettere al primo posto l'esigenza la tutela della salute di tutti, giocatori e tifosi. Ricordo l’episodio dell’incertezza sulla partita con il Siviglia d'Europa League, dove abbiamo assunto una posizione molto forte. Come per tutti i cittadini e le attività industriali l’ambizione è quella di ritornare ad una nuova normalità, che non può che essere quella di prima in convivenza però al Coronavirus che purtroppo è il nuovo elemento di cui dobbiamo tenere considerazione in vista della ripresa alla normalità". 

Com’è il quadro intorno alla Roma?
"Sono convinto dell’aiuto che il calcio può dare alla ripresa di questa nuova normalità. Penso che per tutte le attività produttive e per tutti i cittadini, riprendere in convivenza con il Coronavirus significa riprendere con la possibilità di avere accesso facilitato e a basso costo a sistemi di diagnosi sicuri e veloci. L'unico modo, fin tanto che non ci sarà un vaccino, è minimizzare il rischio. In questo senso che il calcio è uno straordinario attore, per poter raggiungere questo tipo di obiettivi. Poche industrie come il calcio possono investire nel settare protrocolli di controllo. certamente all'inizio costoso che poi diventandone uno standard, diventeranno standard per tutti". 

Riunione Lega Serie A?
"Nell'assemblea di Lega è emersa un'unità di visione per quanto riguarda la ripresa degli allenamenti e il calcio. Questo lo sottolineo perché si dà spesso una immagine faziosa e di contrasto che invece è un mal intendere un confronto tra club, c'è stato un confronto ma la posizione della Lega è unita e compatta ed è quella di lavorare per risolvere i problemi e per esser pronti quando le autorità ci diranno che possiamo ripartire e immediatamente non soltanto ripartire, ma mettere a disposizione della comunità tutto quello che è il nostro patrimonio di conoscenze di protocolli e controlli che poi potrà usare chiunque. Dall'assemblea di domani (oggi ndr) mi aspetto un confronto costruttivo e che non sia semplicemente un confronto sulla data (della ripresa ndr), ma su che cosa si possa fare insieme tra le istituzioni e il calcio e quello che può essere il contributo del calcio, un contributo formidabile, non tanto sulla ripresa del calcio, ma sulla ripresa della nostra vita normale". 

 

 
 

Spadafora: "Lo sport è importante come valore economico e sociale ma nel rispetto della salute"

Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, sta rispondendo al Questione Time in Senato. Qui uno stralcio delle sue parole: 

"Ho chiesto che tutte le federazioni spieghino in quale modo poter riaprire in sicurezza. Oggi incontrerò alle 12:00 gli esponenti del calcio e della FIGC, in modo tale da capire entro il 4 maggio come ripartire. Dobbiamo riaprire perché lo sport è importante come valore economico e sociale ma nel rispetto della salute. Quindi gradualmente potremo pensare di riaprire gli allenamenti, per quello che riguarda i campionati e l'attività motoria all'aperto valuteremo con il comitato tecnico scientifico della Protezione Civile, consapevoli che la ripartenza vada spinta ma vada anche tutelata la salute di tutti i cittadini".


Lippi: "De Rossi? Avrà successo come allenatore. Ha grandi qualità"

Marcello Lippi, CT della Nazionale italiana Campione del Mondo nel 2006, ha rilasciato alcune dichiarazioni a SportMediaset, parlando anche di Daniele De Rossi. Queste le sue parole:

"Di De Rossi dico la stessa cosa che ho sempre detto dei grandi campioni che ho allenato: prima di essere dei grandi campioni sono anche dei grandi uomini. Anche lui è una grande persona, una persona che riuscirà sicuramente a coinvolgere quelli che lavoreranno accanto a lui. Qualunque cosa farà, l'allenatore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, anche se penso che farà l'allenatore sicuramente avrà successo perché ha delle grandi qualità".


Cessione Dzeko, la Roma smentisce: "Il suo futuro è nella Roma, nessuna strategia in atto"

In mattinata si era sparsa la voce che la Roma, qualora non si tornasse a giocare, potrebbe cedere Dzeko per far quadrare i conti o chiedergli di ridursi l'ingaggio. Ma la società giallorossa ha smentito il tutto tramite i microfoni dell'Ansa:

"L’AS Roma è estremamente soddisfatta di come Edin stia interpretando il ruolo di capitano, ancora di più in un momento così delicato. Non c’è nessuna strategia in atto per cambiare il suo futuro, che è nella Roma, né il club ha pensato di rivedere i propri accordi con il calciatore. Le notizie in merito ad altri rinnovi di contratto, pubblicate da alcuni organi di stampa nei giorni precedenti, sono del tutto prive di fondamento".


Spadafora, Ministro dello Sport: "Mi confronterò con il Ministro della Salute, nei prossimi giorni emaneremo le disposizioni"

Quest'oggi si è tenuto un incontro tra Vincenzo Spadafora, Ministro dello Sport, e la FIGC per discutere delle linee da seguire per portare a termina la stagione calcistica e riprendere gli allenamenti. Queste le parole del Ministro al termine dell'incontro riportate da Sky Sport:

"Ringrazio tutti i partecipanti alla riunione: ho ascoltato con grande attenzione le diverse posizioni emerse e nei prossimi giorni, dopo un confronto con il Ministro della Salute e il Comitato tecnico scientifico, emaneremo le disposizioni aggiornate in merito alla possibilità e alle modalità per una ripartenza degli allenamenti".


Cassano: "Al Real Madrid ho buttato via una grande occasione. Non penso Zaniolo sarà tra i più forti al mondo"

Antonio Cassano, ex giocatore della Roma e del Real Madrid, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport in cui ha parlato del suo passato e del suo futuro:

Un consiglio per diventare un calciatore?
La cosa prioritaria è divertirsi fino ai 15-16 anni e poi devi essere fortunato ed essere baciato da Madre Natura. Non c’è una ricetta sicura per fare il calciatore, ci sono tante situazioni che ti portano a farlo, serve anche un pizzico di fortuna”.

Ti senti di aver buttato via il tuo talento?
Negli ultimi 15 anni probabilmente sono stato il miglior talento e un po’ mi sono buttato via. Fare il professionista è un conto, litigare con tutti tutto il giorno è un’altra cosa, genio e sregolatezza sì ma fino a un certo punto. Tante volte ho oltrepassato il limite”.

Euro 2004 il maggior rammarico della carriera?
Il mio più grande rammarico è quando, a 23 anni, vai al Real Madrid e non sfruttare quell’occasione. Tutti pagherebbero di tasca loro per andare nei Galacticos, è stata la maggior scemenza del calcio, mi sono bruciato. C’erano Ronaldo, Zidane, ho buttato via un’occasione clamorosa”.

Capello ha il rammarico di non essere riuscito a “controllarti”…
Lui ha fatto tantissimo per me, con il Real Madrid mi ero rimesso in sesto. Dopo aver giocato 2-3 partite di fila, alla quarta mi ha messo fuori e io sono andato fuori di testa e ci ho litigato. Se gli manchi di rispetto ti fa fronte ma lui mi ha ridato un’occasione a due giornate dalla fine, io ho fatto poco per lui e lui tanto per me”.

La miglior esperienza in carriera?
Dico la Sampdoria dove abbiamo raggiunto un quarto posto, un sesto posto, una finale di Coppa Italia. Penso che questa sia l’esperienza migliore, poi ho conosciuto mia moglie a Genova e vivrò qui per il resto della vita”.

Qual è il giocatore più forte in carriera che hai affrontato?
Il calciatore più forte che mi ha fatto dannare l’anima era Maldini. Con gli altri difensori come Nesta, Cannavaro, Samuel sapevo come metterli in difficoltà ma con Maldini non sapevo come fregarlo, era rapido, forte fisicamente, aveva personalità. Per me è stato il difensore più forte che abbia incontrato a livello mondiale”.

Rapporto con Ibrahimovic?
Straordinario, io giocavo per lui. In allenamento si allenava al 100%, l’unica cosa è che al suo fianco non c’era un grande campione si arrabbiava, gli altri avevano difficoltà mentre con me non c’era. Dopo Ronaldo il Fenomeno e van Basten, come centravanti dico Ibrahimovic”.

Allenatore preferito?
"Fabio Capello".

Ti ricordo com'eri soprannominato a Roma? Ti senti più Fantantonio Peter Pan?
"Mi chiamavano Peter Pan e così morirò. Fantantonio mi sembra che me lo diede Ivan Zazzaroni, sono legato a Peter Pan perché mi fa sentire piccolo".

Cosa ti disse Collina quando hai rotto la bandierina in Roma-Juventus 4-0?
"Mah niente, mi chiese cosa mi fosse passato per la testa (ride, ndr)".

Zaniolo può essere tra i più forti al mondo?
"Tra i più forti al mondo non penso, non lo vedo come un talento tipo Sancho che ha un talento fuori dal normale. Per me Zaniolo è una mezzala".

Con quale compagno ti senti più legato?
"Il Pupo (Totti, ndr) e Bobo Vieri. Totti è più introverso, un figlio di una buona donna (ride, ndr). Vieri, invece, è un pazzo scatenato".

Quale bomber ha più beneficiato dalla tua presenza?
"Pazzini ha fatto 40 gol con me in due anni, poi ne ha fatti 60 negli altri dieci...".

Qual è stato il giocatore con il quale hai avuto il miglior feeling?
"Francesco Totti, c'era un'affinità imparagonabile. Quando lui aveva la palla io già sapevo cosa avrebbe fatto, ho avuto un feeling pazzesco con Totti".


Kluivert: "Non vedo l'ora si riprenda a giocare. Ho lavorato molto duramente per fare il calciatore"

Justin Kluivert, giocatore della Roma, ha parlato di come sta vivendo questo periodo di quarantena in una diretta Instagram sul profilo ufficiale della società giallorossa:

Come stai?
"Sto a casa al sicuro, questo è l’importante. Non vedo l’ora che si riprenda il gioco che tutti amiamo".

L'educazione è importante nel calcio?
"L’educazione è importante su tutto. L’educazione è una cosa che devi avere nel tuo bagaglio personale, non solo per fare il calciatore".

Qual è stata la sfida più difficile per te?
"Quando ero giovane, ho riflettuto molto con mio padre sul fatto di fare il calciatore essendo suo figlio. Molte persone potevano pensare che fossi facilitato. Ma ho lavorato molto duramente. Se credi in una cosa veramente, prima o poi riesci a realizzare il tuo sogno.Un esempio può essere Cristiano Ronaldo, ha avuto difficoltà da giovane. Ma ha creduto talmente tanto in se stesso da portare a termine l’obiettivo".

Hai un rito specifico prima delle partite?
"Bevo caffè con tanto zucchero per avere energia e ascolto musica nel pullman prima di raggiungere lo stadio".

Qual è la tua miglior partita finora?
"Non ho un match in specifico. Ne ho qualcuno. Quando ero all’Ajax e ho giocato contro il Feyenoord a 17 anni. Ho segnato un gol bellissimo".

Quale messaggio vuoi mandare alle persone?
"Dovete stare a casa e prendervi cura di voi stessi. State con la vostra famiglia".

Quale allenatore ti ha ispirato di più?
"Il mio primo allenatore in assoluto. Lui ha creduto in me. Avevo molti sogni e lavoravo duramente".